mercoledì 16 settembre 2020

PER IL GATTO MORTO DOPO LAVAGGIO CON CANDEGGINA SI INDAGHI SU RESPONSABILITA' DELLA D'URSO

MILANO (16 settembre 2020) E' stato inviato questa mattina  dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente alla procura della repubblica di Cremona un esposto per chiedere di accertare le eventuali responsabilità dirette ed indirette della conduttrice della trasmissione Pomeriggio 5 Barbara d'Urso e del suo ospite dottor Enrico Zibellini che nella puntata dello scorso 26 marzo 2020 avevano invitato i proprietari di animali domestici a lavare con una soluzione di acqua e candeggina le zampe per evitare che potessero diffondere il Covid, pratica questa che ha purtroppo poi portato alla morte di un gatto e all'ustione delle zampe di altri cani e gatti. Nell'esposto si legge: "Nella puntata di Pomeriggio 5  dello scorso 26 marzo 2020 condotta da Barbara D'Urso il veterinario Enrico Zibellini suo ospite invitò a lavare i polpastrelli e le zampe di cani e gatti con una soluzione di acqua e candeggina, ricordiamo anche come la conduttrice diede spazio a quella idiozia che scatenò un vero e proprio inferno seguito da smentite da parte dello stesso ordine dei veterinari che mettevano in guardia dai rischi di tale lavaggio a base di candeggina. A onor del vero la stessa conduttrice il giorno dopo cercò di mettere una pezza spiegando che vi era stato un "errore di comunicazione".  E a seguito di tali dichiarazioni "pochi giorni dopo, precisamente il 6 aprile si diffuse la notizia purtroppo confermata da una serie di articoli (di cui allego il link e la copia cartacea) che un gatto di proprietà di una famiglia di Crema era morto proprio dopo essere stato lavato con la candeggina, Sempre da altri articoli e segnalazioni apprendo di molti altri animali risulteranno ustionati" Per questo motivo si chiede di verificare se :"vi siano da parte della conduttrice, o dell’ospite comportamenti che possano essere considerati penalmente rilevanti ed agire di conseguenza in relazione ai reati di cui agli articoli 544 ter e 565 del codice penale". L'esposto - precisa AIDAA - è inviato in questi giorni tenendo conto della periodo di chiusura dei tribunali per il covid e del conseguente slittamento dei termini ultimi per la presentazione di un esposto.