giovedì 28 febbraio 2019

IL DOTTOR MORELLI SU CANALE 5 DIFFAMA GLI AMANTI DEI CANI. SI SCUSI O LO DENUCIAMO

Milano (28 febbraio 2019) - Questa mattina durante la trasmissione Mattino cinque in onda su Canale 5 il dottor Raffaele Morelli parlando dell'amore e dell'empatia tra animali domestici, in particolare cani e i loro umani ha usato espressioni volgari e diffamatorie nei confronti dei sette milioni di italiani che hanno animali domestici e li vivono quotidianamente. "Le dichiarazioni rilasciate questa mattina durante la trasmissione Mattino cinque in onda su Canale 5 dal dottor Raffaele Morelli  dove tra le altre cose ha definito persone psicotiche coloro che donano amore ai loro cani sono altamente offensive e diffamatorie sia per i sette milioni di famiglie che possiedono animali domestici e che li amano, ma anche per le migliaia di volontari che si prodigano nella tutela quotidiana degli animali - dichiara il presidente AIDAA Lorenzo Croce- per questo motivo riteniamo doveroso chiedere le scuse pubbliche e la rettifica su quanto dichiarato oggi, qualora le scuse non dovessero arrivare valuteremo l'ipotesi di adire le vie legali contro il professor Morelli in quanto ha offeso e diffamato milioni di italiani che amano gli animali".

SCOPERTO ALLEVAMENTO ABUSIVO DI CANI DI RAZZA

La Guardia di Finanza ha scoperto un allevamento abusivo di cani e un traffico illegale degli stessi animali, dall'Est Europa verso l'Italia. I militari hanno compiuto una operazione sequestrando 35 esemplari, cuccioli, tra Fvg e Toscana.


L'operazione è cominciata quando gli uomini della Compagnia della Guardia di Finanza di Monfalcone (Gorizia), nel corso di un controllo nei pressi del casello autostradale del "Lisert" nel comune di Doberdò del Lago (Gorizia), hanno fermato un'auto guidata da un cittadino polacco a bordo della quale viaggiavano tre cuccioli di razza 'barbone'.
Gli animali, di poche settimane di vita, viaggiavano nel bagagliaio di un'utilitaria e in un trasportino occultato tra borse e valige, senza ricambio d'aria, cibo e in evidente stato di maltrattamento e di paura, privi di sistemi per l'identificazione, delle certificazioni sanitarie e del passaporto individuale. I cuccioli, destinati a una cittadina italiana residente a Prato, sono stati sequestrati e l'uomo denunciato per i reati di "maltrattamento di animali" e per "traffico illecito di animali da compagnia".
Con la collaborazione del Comando della Guardia di Finanza di Prato, è stata eseguita una perquisizione domiciliare a Prato, dove è stato scoperto un allevamento abusivo di cani di razza. In particolare, sono stati rinvenuti e sequestrati altri 32 cuccioli di razza "barbone", presumibilmente importati con le medesime modalità, nonché documentazione varia comprovante la sistematica commercializzazione illegale.

REATI CONTRO GLI ANIMALI. ABBASSARE IL LIMITE DI PUNIBILITA' A 12 ANNI

Roma (28 febbraio 2019) - Sarà inviata nei prossimi giorni ai capigruppo parlamentari di tutte le forze politiche la relazione messa a punto dall'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente in relazione alla recrudescenza dei reati contro gli animali d'affezione e non solo commessi da minori di 14 anni e quindi per legge non soggetti a punibilità. La proposta dell'Associazione è quella di abbassare il limite della punibilità a 12 anni in quanto oltre 3.000 degli ottomila reati contro gli animali denunciati mediamente ogni anno hanno tra i loro autori vere e proprie bande di ragazzini-criminali. In particolare lo scorso anno questi ragazzini si sono resi responsabili di reati gravissimi come l'impiccagione e l'uccisione di alcuni cani nel centro sud italia, ma anche di recente hanno commesso reati contro animali d'affezione e non solo come il cavallo ferito a sassate nei giorni scorsi in Liguria, per loro servono punizioni esemplari.

mercoledì 27 febbraio 2019

TRUFFA DEI CUCCIOLI UCRAINI - ECCO LE PROVE

MILANO (27 FEBBRAIO 2019) - Riappare stavolta dall'Ucraina la truffa dei cuccioli di cane. Rispetto agli anni scorsi quando i cuccioli inesistenti venivano offerti da personaggi che dicevano di avere degli allevamenti in Camerun, una truffa che nel tempo ha coinvolto migliaia di persone, molte delle quali non hanno avuto il coraggio di denunciare ed hanno inviato fior di soldi senza ovviamente vedere mai l'ombra del cane. Ora ricominciano aggiornando i sistemi, infatti non si parla più di email inviate da indirizzi di posta elettronica creati ad ok, ma direttamente via whatsapp. Il sistema è sempre lo stesso: i truffatori pubblicano annunci sui siti online in cui si prospetta di poter ricevere gratis o ad un prezzo irrisorio un cane di razza, una volta avviato il contatto si inizia la relazione attraverso il sistema della chat di whatsapp. I truffatori inviano le foto e chiedono i soldi per pagare il biglietto del cane in volo dall'Ucraina all'Italia i soldi vengono richiesti attraverso un versamento online o attraverso un versamento via Money trasfert e la pantomina va avanti fino a quando con varie scuse i truffatori chiedono altri soldi, ed altri ancora, in alcuni casi si arriva a spendere fino a 6000 euro senza vedere l'ombra del cucciolo. Ma questa volta ai truffatori è andata male, infatti una signora che abita in Lombardia accortasi del tentativo di truffa ha tenuto in piedi il gioco fino a quando è arrivata la richiesta di denaro, a quel punto la palla è passata all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che da anni si occupa di contrastare questo tipo di truffe ed immediatamente la questione è stata segnalata alla polizia postale. "Stavolta abbiamo deciso di rendere pubblico anche il numero e parte della conversazione, in modo che chi viene contattato sappia che si tratta di una truffa- si legge in una nota AIDAA- crediamo che questi signori operino dall'Italia ed in particolari dagli internet point di Milano, Torino e Genova visto che il giro di queste truffe riguarda annunci che sono stati postati su siti online che fanno riferimento in prevalenza al nord Italia ed in particolare a Liguria, Lombardia e Piemonte". Cosa fare? "Qualora si caschi in questo tentativo di truffa è indispensabile rivolgersi alla polizia postale segnalando il tentativo di truffa in atto".







CIRCO TIENE TIGRI IN GABBIE PICCOLE. CHIESTO SEQUESTRO ANIMALI

CASTEL MORRONE (Caserta 27 febbraio 2019) "Quelle tigri e gli altri animali sono maltrattati e vanno sequestrati immediatamente in quanto sono ristrette in gabbie troppo piccole durante il trasporto e la detenzione diventa maltrattamento per questo abbiamo inviato un esposto ai carabinieri forestali di Caserta perchè provvedano ai controlli ed al sequestro degli animali". Non usa mezze misure il presidente AIDAA Lorenzo Croce nel denunciare le condizioni in cui sono tenuti gli animali del circo Catellucci che proprio in questi giorni sta attendando a Castel Morrone in provincia di Caserta dove prevede spettacoli nel fine settimana. "Questi animali non possono viaggiare ed essere detenute in queste condizioni anche solo per gli spostamenti figuriamoci per il resto della loro vita- conclude Croce- per questo chiediamo che la forestale ed i veterinari della ASL facciano i controlli approfonditi e mettano al sicuro gli animali da ogni maltrattamento attuale e futuro".



E' MORTO FALCO,IL CANE CHE AVEVA SALVATO TRE PERSONE A RIGOPIANO

È morto Falco, il cane dei vigili del fuoco che per molti anni ha operato al fianco del soccorritore pontino Fabrizio Cataudella, come nel gennaio del 2017 quando i due contribuirono a salvare tre bambini tra i cumuli di neve e macerie dell'hotel Rigopiano crollato. A darne notizia è stato ieri lo stesso Cataudella: «Guardarti venirmi incontro, festoso come sempre, ma percepire giorno per giorno il tuo peggioramento ed essere impotente è stato straziante. Mentre scrivo piango, perchè forse avrei dovuto farlo prima, ma non trovavo il coraggio per tale gesto. Abbiamo avuto momenti duri in cui potevamo fidarci solo l'uno dell'altro e mi sei sempre stato affianco. Siamo stati operativi in interventi delicati, dove spesso sentivamo addosso la responsabilità di dare una risposta a chi da noi aspettava buone notizie»

martedì 26 febbraio 2019

TRENTO. BUFERA SUL NUOVO CANILE DELLA VELA



A breve inizierà il trasferimento dei cinquanta cani attualmente ospitati nella struttura di Via delle Bettine nel nuovo canile della Vela.
Un trasferimento che avverrà – come riconosciuto da Luca Lombardini presidente della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – in un sito nel quale non sono ancora stati ultimati i lavori.
Una sorta di cantiere parzialmente aperto dove sarà alquanto difficile concludere i lavori non ancora ultimati.
A questo punto appare molto strano che la situazione attuale corrisponda perfettamente col titolo del bando “Affidamento Lavori per il Nuovo Canile Provvisorio”.
Provvisorio perché i terreni attualmente ancora di proprietà di Trentino Trasporti, sono destinati ad altro uso e quindi sarà necessaria una deroga al Prg per regolarizzarle la posizione.
Siamo prossimi alla scadenza dell’anno antecedente alle elezioni comunali e non sarà che questa provvisorietà la si vuole lasciare in eredità alla possibile nuova giunta non più di centro sinistra?
Di certo, se il trasferimento avrà seguito, i cani e i volontari si troveranno in una struttura al momento attuale del tutto inidonea al suo scopo e basta che inizino i lavori di demolizione dell’ex Maso Sembenotti per far si che il canile alla Vela diventi una strada senza ritorno
Questa sera in consiglio comunale sarà discussa un’interrogazione presentata da Marco Ianes dei Verdi con la quale si chiede se la Giunta sia o meno al corrente delle criticità e se c’è l’intenzione di provi rimedio.
Sul tema interviene Ornella Dorigatti delegata dell’Oipa per il Trentino che risponde indirettamente a Luca Lombardini dopo che alcune sue risposte erano state pubblicate da un media Trentino nell’edizione di ieri. “Mi chiedo come si permetta di dire:”…i politici dov’erano?”; ma giro a lui la domanda: Dov’era il dottore quando hanno approvato questo progetto privo di sicurezze e di garanzie per il benessere degli animali?”
“Ma, ripeto, questo dottore, dov’era quando è stato approvato (anche da lui) il progetto? Questo canile va ultimato, una volta che i cani saranno all’ interno della struttura lavori non si potranno più svolgere. Ora basta criticare qui bisogna agire, a me stanno a cuore gli animali e mi chiedo come mai tutti stiano zitti…ovvio è troppo scomodo e laborioso mettersi a tavolino. Io credo che sia arrivato il momento di rispettare gli animali e visto che vogliamo essere in TRENTINO i primi della classe su ogni cosa, datevi da fare. Sono stata in consiglio comunale ancora prima che i lavori del canile iniziassero e avevo già detto quali erano i punti critici, ma nessuno mi ha ascoltato. Certo non conto nulla. Non sono un assessore, non sono un consigliere e nemmeno un veterinario ma salvo i cani che la gente non vuole più. Salvo i gatti dei vecchietti che entrano in Rsa , faccio tutto quello che posso per gli animali e giuro che ci metto l’anima ed è per questo che i canili vanno svuotati non riempiti. Il canile dovrebbe essere una sorta di passaggio,prima di un adozione ma ci rimangono per troppi anni”..

POLPETTE AVVELENATE NELL'ARETINO

Polpette avvelenate, altri due cani morti ieri ad Anghiari. Appello all'attenzione

ono stati trovati senza vita altri due cani, molto probabilmente vittime di polpette avvelenate. E' accaduto ad Anghiari, cittadina della Valtiberina che recentemento ha registrato vari casi di ritrovamento di bocconi letali. I due esemplari, un maschio e una femmina adulti, entrambi dir azza segugio italiano ed entrabi dello stesso proprietario, sono stati trovati senza vita nei pressi di Tortigliano.
L'uomo ieri mattina aveva portato a spasso i propri cani quando hanno probabilmente ingerito esche avvelenate e si sono sentiti male. Il proprietario li ha subito caricati in auto e trasportato fino a Città di Castello, dal veterinario. Una corsa vana, perché non è riuscita a salvare la vita agli esemplari: uno è spirato in auto, l'altro appena arrivato all'ambulatorio. 
Sui due animali saranno svolti accertamenti per capire quale sia stata la sostanza fatale che hanno ingerito. 
Purtroppo nella zona sono capitate spesso vicende del genere. Proprio a fine gennaio fu oranizzata una "Camminata anti-polpette" alla quale parteciparono i Carabinieri Forestali con le unità cinofile per cercare di scovare le esche abbandonate lungo i sentieri anghiaresi e ripulire l'intera zona. 
La presenza di nuove polpette ha creato preoccupazione nei residenti: l'appello all'attenzione resta sempre d'obbligo. 




AVEVA TENTATO DI AVVELENARE I CANI DELLA VICINA. A PROCESSO

ASCOLI - Avrebbe sistemato delle esche sul balcone della vicina di casa per avvelenare i suoi due cani. Fra i due i rapporti si erano da tempo deteriorati, al punto che è ancora pendente un procedimento per lesioni nei confronti del figlio della donna, e presumibilmente l’uomo era infastidito dal fatto che qualche volta gli animali abbaiavano. Ieri, davanti al giudice Pietro Merletti si è aperto il processo a carico di M. G. per aver tentato di avvelenare i cani della sua vicina. Il fatto si è verificato a luglio 2017 quando alle 6 la nipote della donna si è recata in giardino per ritirare della biancheria. Ha notato l’uomo che gettava sul balcone della zia quattro pezzi di carne. Intorno alla 7.30 la proprietaria degli animali ha aperto la porta che porta al balcone ed ha fatto uscire i cani. Uno di questi ha mangiato una piccola parte di un’esca. La donna è prontamente intervenuta sospettando che il cibo potesse essere avvelenato. Poi, avuta conferma dalla nipote che riferiva di aver visto M. G. gettare quattro pezzi di carne nel balcone ha subito chiesto l’intervento di un veterinario, della polizia e del Comune. Trascorso un po’ di tempo l’animale ha cominciato a vomitare, segno che aveva ingerito della carne che conteneva del veleno. I quattro bocconcini venivano recapitati all’Istituto zootecnico di Fermo per essere sottoposti ad esame di laboratorio. L’esito è stato che si trattava di carne contenente veleno.

CHIESTO L'ERGASTOLO. AVEVA UCCISO LA VICINA PER IL "PAPPAGALLO MOLESTO"


"L'imputato sta recitando, merita l'ergastolo". Così, nell'aula della Corte d'Assise di Cagliari, il procuratore aggiunto Paolo De Angelis ha chiesto il massimo della pena per il presunto omicida di Maria Bonaria Contu, la pensionata sessantenne di Capoterra uccisa il 2 maggio 2017 con 11 coltellate mentre passeggiava con due amiche. Per il pm non ha alcun parziale vizio di mente Ignazio Frailis, il disoccupato di 47 anni sotto processo per omicidio volontario: avrebbe ucciso la vicina di casa per le angherie verbali e le parolacce che il pappagallo dell'anziana gli rivolgeva quotidianamente.
    Non solo. La Procura è infatti convinta che l'imputato abbia anche recitato la parte dell'insano di mente per depistare i periti della Corte d'Assise, presieduta da Giovanni Massidda.
    Al termine di una requisitoria durata tre ore e mezza, il procuratore aggiunto, che ha coordinato tutte le fasi dell'indagine, ha così contestato le conclusioni degli psichiatri, ribadendo che l'imputato avrebbe "manipolato" e "mistificato" la sua situazione per scampare alle sue responsabilità. L'11 marzo parleranno i difensori Fabio Pili e Gigi Porcella, mentre oggi ha discusso anche l'avvocato di parte civile Carlo Pilia. Sempre a marzo, con ogni probabilità, arriverà anche la sentenza.

TRAPPOLE ILLEGALI. BRACCONIERE BECCATO DAI FORESTALI

L'Trappole illegali e animali in gabbia: il controllo smaschera l'imprenditore bracconiere il 25 febbraio 2019
L'uomo, proprietario di un allevamento di bestiame a Piazzola sul Brenta, deve rispondere di furto venatorio e maltrattamento di animali. Non solo aveva realizzato una trappola progettata nei minimi particolari, che certamente utilizzava da diverso tempo, ma per attirare gli uccelli selvatici usava tre merli, ingabbiati e a loro volta catturati in precedenza.

Comportamento sospetto

A scoprirne le attività illecite sono stati i carabinieri forestali di Cittadella impegnati in una serie di controlli nelle ditte zootecniche dell'Alta Padovana. Quando si sono presentati nella sede dell'allevamento hanno immediatamente notato l'agitazione dell'uomo, che continuava ad allontanarsi per pochi minuti dirigendosi all'esterno dei locali. Passando a controllare la zona all'aperto è stato chiaro il motivo di tanto nervosismo.

La trappola e le esche

Parzialmente nascosta da una siepe c'era una rete da uccellagione alta tre metri e lunga venti, saldamente picchettata a terra e con un complesso sistema a corda per intrappolare gli uccelli selvatici. Un vero e proprio impianto che senza dubbio veniva utilizzato da tempo e stabilmente per compiere una pratica illegale, che minaccia molte specie protette. Nelle reti non c'erano animali intrappolati, ma i forestali hanno recuperato tre merli rinchiusi in alcune gabbie poco distanti. Tutti senza gli anellini identificativi alla zampa (obbligatori per certificare che non siano frutto di bracconaggio), servivano per attirare con il loro verso altri animali e anche loro erano state prede della rete da uccellagione



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ECCO COSA FARE SE VI RUBANO O VI SCAPPA IL CANE


ROMA (26 FEBBRAIO 2019) Purtroppo il fenomeno dei furti di cani  in Italia è fiorente, anche se molte volte non se ne parla o se ne parla solo in casi eclatanti, nel 2017 stati 36.000, a questi vanno aggiunti migliaia di cani che scompaiono, scappano e dei quali torna a casa solo il 15% del totale.  Le razze maggiormente oggetto dell’interesse dei ladri sono quelle di piccola taglia che hanno costi importanti, ma c’è un vero e proprio traffico anche dei cani da caccia e comunque in generale dei cuccioli di molte razze. Per questo motivo l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha messo nero su bianco una serie di semplici raccomandazioni su come comportarsi in caso di furto o di smarrimento del proprio cane, partendo proprio dai consigli su come evitare che questo possa avvenire. Si tratta di regole semplici da seguire e mettere in pratica.
PRECAUZIONI IMPORTANTI
-          Quando siamo nei parchi, nei giardini o in spazi aperti mai lasciare il proprio cane senza guinzaglio se non nelle aree cani comunque mai lasciarlo privo di custodia.
-          Mai legare il cane fuori dai negozi o dagli uffici pubblici o dai negozi o centri commerciali, se un negozio o qualsiasi altro esercizio pubblico non accetta la presenza del nostro cane al suo interno non merita nemmeno la nostra presenza.
-          Se lasciate il cane in casa da solo ricordatevi di chiudere bene tutte le porte e le finestre o comunque di evitare che lo stesso possa in qualche modo essere oggetto dell’attenzione dei ladri.
-          Non lasciate mai il cane solo sul balcone
-          Tenete con voi sempre una fotografia recente del vostro cane, registrate il numero del microchip e tenete sempre a portata di mano il libretto veterinario
-          Mettete al collare del vostro cane un piccolo segnalatore con impresso il suo nome ed il vostro numero di telefono
SE IL CANE VIENE RUBATO
-          Fate immediatamente denuncia di furto dell’animale, non aspettate il giorno dopo anche qualche ora potrebbe essere fatale per il suo recupero
-          Mettete immediatamente in giro cartelli  segnaletici con la sua fotografia e il vostro numero di telefono magari offrendo una ricompensa a chi ve lo riporta a casa (questo invoglia i ladri spesso ad attuare uno scambio)
-          -Segnalate il furto alle associazioni animaliste, ai veterinari, ai canili e ai gruppi social che si occupano delle razze specifiche e a tutti i gruppi che si occupano di furti di animali, è importante segnalare ai veterinari il furto indicando il numero di microchip del cane,in modo che qualora i ladri portino il cane a visitare attraverso la lettura si possa scoprire la reale proprietà del cane.
-          Scrivete ai giornali locali mandando la foto del vostro cane rapito o rubato, in modo che la pubblichino dandone la maggiore visibilità possibile.
-          Qualora ne abbiate la possibilità chiedete l’intervento dei cani molecolari che spesso hanno individuato e risolto le situazioni di furto seguendo le tracce dei ladri.
SE IL CANE SCOMPARE O SCAPPA
Valgono le stelle regole per il furto, ma oltre a quei consigli è importante che chiamate anche tutti gli agriturismo e le strutture agricole della zona dove magari il vostro cane può essersi rifugiato in cerca di cibo.
Chiamate anche i centri commerciali, i comandi di zona dei vigili urbani e gli uffici del garante degli animali dei vostri comuni, ed anche la società incaricata del recupero degli animali morti, mai lo si vorrebbe, ma il vostro cane potrebbe essere stato investito ed essere morto, le società di raccolta delle carcasse sono obbligate a leggere il microchip e cosi (dio non voglia) scoprire che il cane investito è il vostro.



CANE SCAPPA E VIENE UCCISO DA DUE MAREMMANI

La storia di un cane scappato dopo aver perso il padrone ed è finito a sua volta ucciso da altri due cani sta commuovendo ed indignando Cisterna. 
I fatti sono accaduti nel fine settimana, quando sul gruppo Facebook “Animali smarriti a Cisterna”, è stata denunciata la scomparsa di Kikko, un cagnolino di 4 anni di razza Jack Russel.
Il cane era scappato da due ragazzi che lo avevano appena preso in consegna dopo la morte del suo padrone. Ma probabilmente Kikko era spaventato ed è scappato. Chissà forse con l’obiettivo di tornare in quella che considerava casa sua. 
Ma sulla sua strada ha incontrato due cani pastore maremmani, lasciati incustoditi da un pastore, e che avrebbero dovuto limitarsi a sorvegliare un branco di pecore. I due lo hanno aggredito lasciandolo esanime. 
La scena si è svolta davanti agli occhi di un’altra persona a sua volta a spasso con il suo cane, che ha condiviso tutto sullo stesso gruppo Facebook, contattando gli attuali “proprietari” che ne avevano denunciato la scomparsa. 
La questione ha aperto un altro interrogativo: se è possibile lasciare liberi di scorrazzare cani di grossa taglia in un luogo pubblico. Perché quanto è successo a Kikko, è avvenuto in un luogo nei pressi del quartiere San Valentino. Il pastore chiamato in causa, si sarebbe limitato a dire che era il povero Kikko che non doveva trovarsi là.
Probabilmente la vicenda non è destinata a chiudersi qui, il pastore potrebbe essere denunciato. Quel che è certo è che il caso sta preoccupando chi frequenta lo stesso luogo con i propri cani e spesso anche con bambini al seguito.

BUSSOLENGO. CANE SCAPPA E FINISCE NEL CANALE. SALVATO DAI POMPIERI

Nella tarda mattinata i Vigili del fuoco di Verona sono intervenuti a Bussolengo per soccorrere un cane in difficoltà.

Cane scappa di casa e finisce in un canale

Scappato dal proprio giardino ha gironzolato nei dintorni della sua casa andando poi a finire in un canale, in questo periodo fortunatamente privo di acqua, ma non riuscendo più ad uscirvi. Durante i suoi tentativi di risalire le sponde ha attirato l’attenzione di un passante, che ha dato l’allarme chiamando i Vigili del fuoco.

L’intervento dei vigili del fuoco

Intervenuti con una squadra, i pompieri sono scesi nell’alveo asciutto per dargli una mano: dopo un primo periodo di titubanza, il miglior amico dell’uomo si è lasciato avvicinare da un Vigile che l’ha coccolato e convito a ritornare al sicuro. E’ stato il cane stesso ad indicare la strada di casa di casa ai pompieri, che lo hanno riconsegnato ai proprietari preoccupati.

TRAFFICO DI ANIMALI. 24 CUCCIOLI SALVATI DALLA POLSTRADA DI TRIESTE

25.02.2019 – 17.59 – Ventiquattro cuccioli, nove di razza maltese e quindici barboncini, privi di vaccinazione e documenti e stipati in un’autovettura. Sono stati salvati, il 22 febbraio scorso, da una pattuglia della Polizia Stradale di Trieste, nel corso del consueto servizio di pattugliamento in auto e vigilanza del raccordo autostradale RA13.
La pattuglia ha fermato per un controllo l’auto di un cittadino italiano, B.D., che viaggiava assieme a una seconda persona, G.A., sempre cittadino italiano: trasportavano nel baule posteriore, in condizioni terribili, un cassone in legno realizzato per contenere illecitamente cuccioli di animale. Dopo la scoperta da parte della Polizia il veterinario di turno ha visitato i cuccioli presso il canile di via Orsera, ed è stato disposto un loro sequestro sanitario, ospiti del canile stesso.
I due italiani sono stati deferiti, in stato di libertà, all’autorità giudiziaria, per avere trasportato gli animali da compagnia, al fine di trarne profitto, dopo averli introdotti nel territorio italiano, senza le previste condizioni sanitarie indicate dalla legge 201/2010. Ancora una triste vicenda che vede protagonisti i nostri piccoli amici più indifesi.

DIECI TARTARUGHE SPIAGGIATE IN POCHE ORE SULLE SPIAGGE DELL'ADRIATICO


BOLOGNA - Recuperate, nelle ultime ventiquattro ore, tra Romagna e Marche, dieci tartarughe spiaggiate, in ipotermia, a causa del forte freddo. Gli esemplari sono stati recuperati a Cervia, sulla costa romagnola, e a Pesaro, Fano, Senigallia, Falconara e Porto Recanati su quella marchigiana, e sono arrivati al centro di recupero delle tartarughe marine della Fondazione Cetacea di Riccione, fortemente debilitati sia per il freddo che per ferite vecchie o recenti, probabilmente dovute all'incontro accidentale con reti, lenze o altri rifiuti presenti in mare.

Le tartarughe affette da 'cold stunning', ossia da ipotermia - spiega la Fondazione Cetacea - si immobilizzano, rallentano le proprie funzioni vitali, e finiscono a causa di correnti e mareggiate per spiaggiarsi sulle coste, rischiando la morte per assideramento per le temperature fuori dal mare ancora più rigide di quelle in acqua. Per le tartarughe affette da questa sindrome, ogni minuto in più al freddo potrebbe rivelarsi fatale.

lunedì 25 febbraio 2019

E' GUERRA DOPO I L BOCCONI AVVELENATI A GENOVA

Esche avvelenate cani, a Pieve volantino minacce contro padroni

on si placano i timori dei padroni dei cani dopo i recenti e sempre più frequenti ritrovamenti di esche avvelenate e spugne fritte. Sopratutto dopo il rinvenimento di un nuovo volantino lasciato in strada da cittadini che, esasperati dalla presenza di deiezioni non raccolte, hanno nuovamente fatto riferimento ai bocconi.
«Padroni che non raccogliete le m…. dei vostri cani, cosa preferite: polpette o spugne fritte?», si legge nel volantino che secondo i testimoni sarebbe stato ritrovato in zona scalo Chiappa, a Pieve Ligure, in cui l’ignoto autore aggiunge che «siamo stufi di pestare le vostre m…, sia chiaro, polpette e spugne fritte non per i vostri cani che sono più civili ma per voi».
Il manifestino, scritto a mano, è stato immortalato e condiviso sui social diventando virale e rinfocolando l'aspro dibattito tra chi invita i padroni dei cani ad avere più rispetto per evitare conseguenze sui quattro zampe, e chi invece punta il dito contro quello che spesso viene definito «omicidio a sangue freddo».
Si tratta dell’ennesimo volantino che fa riferimento alle esche avvelenate e che scatena preoccupazione e polemica: lo scorso dicembre un altro di natura molto simile era stato trovato alla Foce, in piazza Rossetti, che aveva portato all’apertura di un’indagine da parte della Municipale. Continiuano, inoltre, i ritrovamenti di spugne fritte in diversi quartieri della città, tra cui Sampierdarena e la spiaggia di corso Italia.



LUPO A SPASSO A MONTAZZOLI


(ANSA) - MONTAZZOLI (CHIETI), 24 FEB - Incontro ravvicinato con un lupo ieri sera, poco prima della mezzanotte, per una automobilista in viale Aldo Moro a Montazzoli. La signora stava rientrando a casa, alla guida della sua auto, quando si è vista attraversare la strada da un lupo, in pieno centro abitato.
    L'animale non è sembrato impaurito; avvistamenti del genere sembrano essere sempre più frequenti in prossimità dei centri abitati a dimostrazione della presenza più massiccia anche nel territorio del Vastese.

I 50 ANIMALI PIU STRANI DEL MONDO

Dalle profondità degli abissi alle vette, dai luoghi più aridi del Pianeta alle paludi tropicali, ecco una rassegna di creature che, siamo sicuri, non mancheranno di stupirvi. Chi per i colori sgargianti e inaspettati, chi perché somiglia un ibrido tra specie diverse, chi perché fa un po’ paura, chi perché farebbe quasi pensare a un’opera di grafica – ma vi garantiamo che non è così.

Alcune sono specie che ben conosciamo, altre sono scoperte recenti per le quali ringraziamo le squadre di esploratori, scienziati, fotografi e appassionati del mondo naturale sempre pronti a cogliere l’unicità e catturare con uno scatto la bellezza del regno animale. In ogni caso, buona visione!
FALENA BARBONCINO

INCENDIO NEL FIENILE NELLA NOTTE. SALVI GLI ANIMALI

Ancora fiamme e paura nel Torinese nella notte: questa volta i vigili del fuoco sono intervenuti per domare un incendio scoppiato in un fienile di via Viassa, ad Almese.
SALVI GLI ANIMALI
Sono servite tre squadre di soccorritori per contenere le fiamme che si sono propagate rapidamente tramite le numerose balle di fieno, coinvolgendo anche una mietitrebbia e due rimorchi, andati distrutti. Per fortuna sono tutti salvi i numerosi animali presenti: il rogo, infatti, non ha coinvolto le stalle.

domenica 24 febbraio 2019

RITROVATA MINNIE, LA YORKSHIRE CHE SI ERA PERSA A ROMA

Eccola qui  Minnie tra le braccia di Federica la sua padrona umana che ringraziando il cielo l'ha ritrovata e l'ha riportata a casa. Minnie era scomparsa venerdi ma per fortuna è stata ritrovata sana e salva e oggi ha potuto riabbracciare la sua Federica che l'ha riportata a casa con se. Una bella notizia ogni tanto non guasta.


VENARIA. CACCIATA DALLA CHIESA PERCHE' AVEVA IL CANE


“Un cane in chiesa? Andate via subito!”. E’ quanto si è sentita dira una cittadina qualche giorno fa, quando si è recata alla chiesa “Madonna Regina della Pace” di via Guarini.

Qualche giorno fa, la venariese si era recata con il suo cagnolino in braccio, un maltese di 3 kg scarsi, tranquillo e silenzioso, alla ricerca del prete o di un suo vicario per prenotare una funzione religiosa visto l’avvicinarsi dell’anniversario di morte della madre.

Dopo essere entrata in sagrestia e aver parlato qualche minuto con un volontario per concordare la data e fornire gli estremi della madre per la prenotazione della messa, ecco spuntare all’improvviso il prete che, dopo averla vista con il cane in braccio, ha proferito la frase che ha fatto indignare la fedele.

“Ha alzato la voce in modo perentorio. Mi ha trattato come se avessi profanato un luogo sacro. Come se avessi bestemmiato. E invece volevo semplicemente prenotare la messa per mia madre”, ricostruisce la donna, ancora sconvolta per l’accaduto. 

Soprattutto perché non esiste alcuna norma ufficiale che impedisca di entrare in chiesa con il cane. A maggior ragione quando non si stava celebrando alcuna messa o rosario. 

“Mi meraviglio che un ministro della chiesa possa usare certi toni e certe frasi con un fedele. Solamente perché ho un cane? Così facendo, i giovani si allontaneranno sempre di più dalla chiesa”.

E dire che recentemente nella Reale si è reso omaggio a Sant’Antonio Abate, il patrono del mondo agricolo e rurale e protettore anche degli animali. Così come in un’altra chiesa di Venaria, quella di Sant’Uberto, una volta l’anno viene celebrata una messa in omaggio del Santo patrono dei cacciatori, con tanto di cani da caccia al seguito.

E il diritto canonico, costituito dalle norme giuridiche formulate dalla Chiesa cattolica, che regolano le attività dei fedeli e delle strutture ecclesiastiche nel mondo, non si pronuncia in merito. 

RITORNA LA TRATTA DEGLI YORKSHIRE

Roma (24 febbraio 2019) - Dopo un periodo in cui i furti di Yorkshire si erano affievoliti, ora tornano prepotentemente alla ribalta con la sparizione di una ventina di cani negli ultimi tre giorni in Italia che da inizio anno porta a  153 il numero di Yorkshire scomparsi nel nulla quasi tutti rubati, ed in alcuni casi scomparsi. In tutto il 2018 si sono registrati circa 670 sparizioni di cani di questa razza. Ma da inizio anno il numero dei cani yorkshire quasi tutti giovani e prevalentemente femmine scomparsi sono in forte aumento con una media di circa 3 cani rubati ogni giorno da inizio anno ad oggi. L'ultimo caso riguarda Minnie una cagnetta di otto anni scomparsa a Roma due giorni fa. Secondo la ricostruzione fatta dalla sua padrona la cagnetta sarebbe scappata in zona Tor Tre Teste nella capitale, ma subito dopo sarebbe svanita nel nulla, e a nulla sono valse le ricerche e gli appelli. Ma come lei sono molti i cani di questa razza che scompaiono nel nulla o che vengono rubati, il cui picco in questi primi giorni dell'anno risulta essere tra le città di Roma, Milano, Napoli e Torino. "In Italia mediamente sparisce in cane ogni quindici minuti, ma questi numeri di inizio anno per quanto riguarda gli yorkshire fanno pensare a un ritorno della tratta di questi cani- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- che vengono rubati o prelevati per essere poi rivenduti sul mercato nero o per essere utilizzati per la riproduzione. Alla base di queste azioni vi sono delle bande specializzate nel rapimento dei cani di razza- conclude Croce- che spesso sono composte da persone dell'est Europa e hanno le loro base nei campi nomadi irregolari delle periferie delle grandi città italiane".

RIPORTIAMO A CASA MINNIE

riceviamo questo appello per la scomparsa di MINNIE. Pubblico volentieri, chiedendo a tutti voi di condividere in modo che possiamo riportarla a casa.
Il giorno 22/02/2019 intorno alle 14.00 si è smarrita la mia cagnolina di 8 anni di nome minnie, è uno Yorkshire sterilizzata. Si è smarrita a via Francesco frazzi 13, Tor tre teste, Roma Il mio numero è 3388661021 e io mi chiamo Federica sono la sua padrona. Se qualcuno ha notizie, la vede o l'avete presa vi prego dal profondo del cuore di chiamarmi

TERZO CANE IMPICCATO A SANTA MARIA DI LICORDIA (CATANIA)

Nuovo caso di animale da affezione impiccato a Santa Maria di Licodia, un fatto portato alla luce dall’associazione animalista licodiese “Porgi l’altra zampa” nella giornata di ieri, attraverso la pubblicazione su Facebook di una foto di un cane di colore nero, con al collo due corde in plastica – una verde e una grigia – probabilmente tenute ferme da una grossa pietra.
Luogo del ritrovamento, un terreno incolto nei pressi di via Maccarone, al di sopra dell’ex linea ferrata, nella stessa zona dove nel marzo 2017 fu ritrovato un altro cane nero con muso legato ed impiccato con un fil di ferro al collo. Animale poi lasciato penzolante procurandogli un’atroce morte. Una carcassa in decomposizione, quella mostra dalla fotografia, che lascerebbe immaginare che il fatto sia avvenuto almeno da  diverse settimane.

Salgono a 3 i casi noti di animali domestici morti secondo questa brutale modalità. Per ultimo, il gatto impiccato e presumibilmente trascinato da qualche veicolo con una corda di iuta, poi abbandonato su via Costa Botte dell’Acqua dello scorso 29 dicembre (rileggi l’articolo).  A questi casi di violenza nei confronti di animali nel piccolo centro etneo, si aggiungerebbero inoltre dei presunti casi di cani randagi avvelenati registrati nel febbraio 2017 in via Orazio Longo e l’abbandono di una cane morto all’interno di una busta di spazzatura nel mese di luglio 2017 sempre su via Costa Botte dell’Acqua.

sabato 23 febbraio 2019

BOLOGNA. SGOMBERATO ALLOGGIO ABUSIVO. C'ERANO ANCHE UNA CAPRE, TRE PECORE E DUE GALLINE (SALVE)

BOLOGNA Cercavano un pusher latitante, ma dopo aver aperto il grande cancello a pochi metri dall’ingresso della tangenziale al civico 37 di via Stalingrado, i carabinieri si sono ritrovati davanti un dormitorio abusivo. Non solo. Accatastati negli angoli del grande giardino pezzi di auto, pezzi di biciclette, materiale in disuso. Una discarica a cielo aperto.
La «casa degli africani»
Così la «casa degli africani» giovedì all’alba è stata sgomberata. Nell’edificio dismesso vivevano in trenta, con tre pecore, una capra e alcune galline. E lì i militari dell’Arma hanno trovato anche il pusher latitante: un gambiano 32enne, che viveva nello stabile con gli altri in condizioni igieniche e di sicurezza precarie. Oltre all’uomo, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, è stato individuato anche un senegalese con un ordine di espulsione. Il 32enne è stato arrestato: sconterà 11 mesi di reclusione, mentre il secondo è stato denunciato. Arriva così al capolinea la storia della «casa degli africani». Così chiamata da chi ci ha trascorso qualche ora o al più qualche mese lì dentro. Conosciuta soprattutto dai giovani migranti che vivevano in città. Fuori dai circuiti dell’accoglienza. Una storia emersa per la prima volta l’estate scorsa quando una notte di agosto per un mozzicone di sigaretta spento male è scoppiato un incendio in uno dei due casolari, in quello che una volta era la casa del custode. Quella notte i vigili del fuoco hanno dovuto chiamare i carabinieri perché oltre all’incendio chi dormiva in quei letti aveva fatto scoppiare anche una protesta per non fare intervenire i pompieri con i loro mezzi.
Gli animali sono stati presi in consegna dalla tutela animali della città e quindi posti al sicuro.