mercoledì 30 aprile 2014

TRUFFA FINTI CANI PER 52.000 EURO TRA SONDRIO,LECCO E COMO


truffe dei cani del Camerun nel nord della Lombardia

Lecco (30 aprile 2014) - 33 segnalazioni in tre giorni per una truffa totale di oltre 52.000 euro. Questi sono i risultati degli ultimi colpi messi a segno nelle provincie di Lecco, Sondrio e Como dalla banda dei “truffatori dei cani del Camerun”: Le segnalazioni sono giunte sia telefonicamente che via email ad AIDAA che da anni si occupa di contrastare questo orribile fenomeno delle truffe dei finti cuccioli. Il sistema è sempre il medesimo. La banda pubblica annunci sui siti online in cui si offrono gratuitamente dei cuccioli di razza in cambio del solo prezzo di trasporto. Ovviamente i cani non esistono ma una volta agganciata via email la vittima, le richieste di soldi si fanno sempre più esose con le scuse più improbabili si arrivano a chiedere fino a 4000 euro (dalla cuccia termica, all'assicurazione, alle spese di pensione) per spese ovviamente inesistenti. In questi giorni la banda si è focalizzata sulle tre province a nord della Lombardia dove sono state truffate almeno 33 persone 12 delle quali in provincia di Sondrio (Tirano,Sondrio, Albosaggia, Grosotto e Livigno), 8 in provincia di Como (Como, Domaso, Menaggio) e le rimanenti 13 in provincia di Lecco quasi tutte residenti tra Lecco e Calolziocorte. In caso di truffa si invita a segnalare il tutto alla polizia postale.  

RICHIESTO INCONTRO PER FARMACI VETERINARI GENERICI


Il presidente nazionale dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato questa mattina una richiesta formale di incontro con la commissione sanità del consiglio regionale della Lombardia, e al ministro della Salute Lorenzin PER DISCUTERE DELLA PROPOSTA AIDAA di inserire nel prontuario farmaceutico a costo di prezzo i farmaci veterinari generici. Appena avremo le risposte ve lo comunicheremo.

LOANO. TAGLIANO ALBERI CON I NIDI. SINDACO DENUNCIATO PER SCEMPIO AMBIENTALE


DENUNCIATO IL COMUNE DI LOANO PER SCEMPIO AMBIENTALE




Loano (30 Aprile 2014) – Una denuncia anticipata via email (allegata) è stata inviata alla procura della repubblica di Savona questa mattina con l'ipotesi di reato di scempio ambientale ai sensi dell'articolo 434 del codice penale nei confronti del sindaco e dei responsabili del procedimento con il quale questa mattina sono stati tagliati alcuni alberi in via Roma ed altri pini marittimi in altre vie  a Loano (lungo il viale della passeggiata marittima) tra cui alcuni pini marittimi che non presentavano alcun segno di malattia, ancora più grave è il fatto come si può vedere dalle fotografie che questi alberi ospitavano dei nidi ed i tagliatori si sono ben guardati dal rispettare la stagione di nidificazione. “E' intollerabile che si proceda con questi tagli allucinanti di alberi in presenza di nidificazione- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA che ha firmato la denuncia- ora vogliamo andare fino in fondo e capire se per caso non vi siano altre motivazioni non confessabili che hanno portato a questa palese violazione di legge”.

CAVALLI MALTRATTATI BRESCIA. LA FORESTALE SENTE LA NOSTRA CATIA GATTO

uno dei cavallini oggetto della segnalazione

leggi la storia della denuncia aidaa

Prosegue l'inchiesta della procura della repubblica di Brescia in merito alla segnalazione di possibili maltrattamenti di animali in provincia di Brescia, questa mattina la vice presidente nazionale di AIDAA Catia Gatto è stata sentita dal comando Nipaf della forestale di Brescia quale persona informata sui fatti. Ovviamente l'interrogatorio è stato secretato e sarà trasmesso alla procura, cosi come probabilmente nei prossimi giorni il presidente Aidaa si recherà direttamente in procura a Brescia per integrare la segnalazione originale con elementi che potrebbero emergere in questi giorni. 

martedì 29 aprile 2014

1000 COMUNI ILLEGALI NELLA TUTELA ANIMALI


IN MILLE COMUNI ITALIANI “SI POSSONO SOPPRIMERE I CANI RANDAGI”
mille comuni hanno norme antiquate

Roma (29 aprile 2014) – Sono oltre mille i comuni italiani dove sono in vigore regolamenti di polizia municipale che contengono la norme illegittima che prevede la possibilità di sequestrare o sopprimere cani randagi o che disturbano la quiete pubblica. Si tratta di comuni in cui i regolamenti che contengono le norme di gestione degli animali domestici sono antecedenti alla legge nazionale sul randagismo 281/91 che invece introduce la tutela del cane ed il conseguente divieto di abbattimento dei medesimi per motivi legati al randagismo o al disturbo della quiete pubblica. In quasi tutti i casi si tratta di piccoli comuni dove spesso esiste il regolamento di polizia municipale ma allo stesso tempo non esiste nemmeno un vigile come nel caso di Lozza comune in provincia di Varese finito nei giorni scorsi sulle cronache dei giornali per una lettera che il sindaco aveva inviato a nove famiglie del paese dove metteva a conoscenza del rischio (illegale ed irreale) di soppressione dei cani molesti. Ma non mancano comuni importanti come ad esempio Varese che proprio in questi mesi sta adeguando il suo regolamento sul benessere degli animali. Le regioni con il maggior numero di comuni “fuori legge” sono Lombardia, Piemonte, Sicilia, Abruzzo e Campania. AIDAA mette a disposizione gratuitamente il proprio servizio legale per aiutare i comuni piu piccoli a stilare i regolamenti di tutela e benessere degli animali, per aderire alla campagna basta inviare una mail a presidenza.aidaa@libero.it indicando quale comune necessita del supporto per la stesura del nuovo regolamento.

TOPO MASSACRATO A BASTONATE IN CASERMA



Una segnalazione è stata inviata oggi alla Procura Militare di Verona in relazione alla barbara uccisione di un ratto avvenuta questa mattina nelle scuderie della caserma Perucchetti di Milano dove sono ospitati i cavalli del reggimento Artiglieria a Cavallo. Secondo la ricostruzione arrivata grazie alla segnalazione di un militare animalista presente al momento dell'uccisione, il topo sarebbe uscito dalla paglia e dopo essere stato preso a badilate è stato lasciato morire agonizzante, da qui la segnalazione ad AIDAA che ha provveduto ad inoltrarla a sua volta alla procura militare di Verona competente per territorio.

COSI SI SALVANO I MICETTI A BRINDISI

ECCO LE FOTO DI UN MICETTO SALVATO A BRINDISI DALLA NOSTRA ANTONELLA BRUNETTI




LOZZA: PATTO SINDACO AIDAA PER TUTELARE GLI ANIMALI

tratto da varese news
due ore di franco colloquio con risultati positivi


«Non farei mai del male a degli animali. E chi mi conosce bene, lo sa. Aver insinuato questo dubbio sulla mia persona mi ha ferito profondamente». La sindaca di LozzaAdriana Fabbian, appare provata. Le lettere spedite nei giorni scorsi a 9 famiglie, residenti in via Cesare Battisti e via Roncaccio e proprietarie di cani “troppo rumorosi” per la quiete pubblica, le hanno scatenato contro l'ira della rete. Lagogna mediatica che ne è seguita e le oltre 400 mail ricevute, alcune delle quali contenenti insulti e messaggi poco amichevoli, non le hanno fatto dormire sonni tranquilli. Almeno, quanto il latrare dei cani del paese che amministra. 
(foto: la sindaca Adriana Fabbian e Lorenzo Croce presidente nazionale di Aidaa)
Nella lettera inviata dalla prima cittadina ai proprietari degli animali, si citavano gli articoli 44 e 45 del regolamento comunale che prevedono delle sanzioni per il disturbo arrecato alla quiete pubblica: si va dalla sanzione pecuniaria all'eventuale sequestro e/o soppressione dell'animale chepersista nella sua azione di disturbo. 
«Questo regolamento è ormai superato dalla legge e andrà rivisto, me lo ha confermato l'Asl di Varese - spiega la sindaca -. E anche se non fosse stato obsoleto, c'è quella parola “eventuale” che è molto importante, in quanto una persona come me, proprietaria da anni di una cagnolina che si chiama Dolce, trattata come una figlia, quell'eventualità non riesce nemmeno a immaginarla».
Tra l'altro, secondo il primo cittadino di Lozza, non sarebbero stati nemmeno i diretti interessati a sollevare la questione. 
Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente), ha contattato subito la sindaca Fabbian per capire cosa fosse successo ed è andata a trovarla in municipio. «È chiaro che è stata fraintesa – dice Croce -. Dal nostro punto di vista abbiamo capito subito che non c'era alcuna volontà di far del male agli animali e la sua disponibilità immediata a un confronto ne è la conferma. Spesso dietro gli attacchi della rete ci sono associazioni o partiti ad personam».
Croce ha proposto all'amministrazione un percorso chiaro: la verifica, con la polizia provinciale e alcuni esperti di comportamento animale, dello stato di benessere dei cani “disturbatori” e l'allestimento di un'area apposita, compito quest'ultimo che spetterà alla prossima giunta, in quanto Adriana Fabbian non si ripresenterà per un secondo mandato. «Chi ha degli animali – conclude il presidente di Aidaa - deve imparare a occuparsi del loro stato di salute non solo fisico. E se un cane abbaia per 24 ore, ha sicuramente dei problemi».


lunedì 28 aprile 2014

CAGNETTI ABBANDONATI A TERRACINA

cucciolotti di cani ritrovati a Terracina dentro uno scatolone hanno pochissimi giorni e uno di loro è in condizioni critiche.
per info collegarsi alla pagina facebook di latinapress.it


CASERTA. RITROVATE BUFALOTTE MORTE


Ancora un ritrovamento di 24 carcasse di bufalotte morte nel casertano, probabilmente lasciate morire di fame dopo essere state sottoposte a sequestro giudiziario. Le bufale sono state ritrovate morte in località Pagliuca di Castelvolturno. Purtroppo non è la prima volta che questo accade, infatti nei mesi scorsi furono ritrovate altre 27 bufalotte morte, ed anni addietro furono addirittura 600 le bufalotte uccise e sotterrate. AIDAA aderisce all'appello lanciato dalla Lega Antivivisezione Campana che chiede che tutte le associazioni facciano fronte comune contro questi fatti. Noi ci siamo e mettiamo a disposizione il nostro servizio legale. Aspettiamo gli altri. 

INCONTRO CON IL SINDACO DI LOZZA


Si terrà oggi alle ore 14 l'incontro tra il presidente AIDAA Lorenzo Croce e il sindaco di Lozza Adriana Fabbian. Oggetto dell'incontro la lettera del sindaco inviata a nove famiglie nella quale si metteva in evidenza la necessità di evitare l'abbaio dei cani nelle ore notturne.
La vicenda nei giorni scorsi ha assunto toni inquisitori, noi come al solito anzichè limitarci a condannare vogliamo andare in fondo alla situazione e capire cosa realmente è accaduto e quale è lo stato di benessere degli animali coinvolti loro malgrado in questa vicenda che assunto grotteschi contorni mediatici

sabato 26 aprile 2014

QUELLA TIGRE (CIRCO MARTINI) DEVE ESSERE SUBITO RICOVERATA


PERUGIA: QUELLA TIGRE DEVE ESSERE RICOVERATA SUBITO
QUESTA TIGRE SEQUESTRATA NEL 2012 E' ANCORA AFFIDATA AI CIRCENSI

Perugia (26 Aprile 2014) – “Quella tigre è malata e deve essere immediatamente ricoverata in una struttura veterinaria pubblica è inaccettabile infatti che continui a rimanere nella sua gabbia e che giri l'Italia con il circo Martini ora attendato a Perugia nonostante la tigre sia sottoposta a sequestro giudiziario da parte del tribunale di Monza – cosi parlano Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA e la vice presidente nazionale Catia Brozzi- e che in maniera assolutamente incredibile sia stata affidata agli stessi circensi che sono responsabili del suo maltrattamento”. La vice presidente nazionale di AIDAA Catia Brozzi venuta a conoscenza nei giorni scorsi della presenza del circo lager nel capoluogo umbro si è immediatamente attivata segnalando la situazione alla forestale e recandosi personalmente al circo dove ha scoperto la presenza della tigre sequestrata in una gabbia appartata e non visibile agli occhi dei visitatori e degli spettatori. Da qui la decisione ieri sera di chiamare la forestale che oggi attraverso il Cites accompagnati dai veterinari ASL faranno una nuova serie di controlli al circo Martini. “I controlli sono indispensabili- concludono Croce e Brozzi- ma quello che è fondamentale è portare via quella tigre da li, mettiamola in una struttura veterinaria perchè possa essere curata è assolutamente assurdo ed inaccettabile che una tigre sottoposta a sequestro sia affidata ai propri stessi aguzzini”

CIRCO MARTINI A PERUGIA. OGGI I CONTROLLI CITES


Da alcuni giorni il circo Martini, noto per essere stato sottoposto già a diversi sequestri si trova attendato nella zona stadio di Perugia. All'interno del circo è presente una tigre in cattivo stato di salute che rimane affidata a questi signori nonostante la stessa sia sottoposta a sequestro giudiziario da parte del tribunale di Monza. Da alcuni giorni sul posto è presente un presidio di associazioni animaliste, ma ieri sera venuta a conoscenza della situazione la nostra vice presidente nazionale Catia Brozzi si è recata sul posto ed ha inviato una segnalazione alla forestale regionale di Perugia. Da quanto ho potuto appurare personalmente dopo un collegamento telefonico con la centrale operativa del corpo forestale regionale dell'Umbria di Perugia grazie alla nostra segnalazione oggi saranno effettuati nuovi controlli da parte dell'Ufficio Cites e dei veterinari dell'ASL Perugina. Nostro obbiettivo primo è quello di sottrarre la tigre ai circensi e di accasarla in una struttura veterinaria protetta. 
Vi teniamo informati.

AIDAA AL FIANCO DEL COMITATO NO CANAL MILANO

il logo dei no canal

Quel canale non va costruito. AIDAA si schiera al fianco dei comitati No Canal di Milano per dire NO alla costruzione del canale che dovrebbe portare l'acqua all'EXPO 2015. 
No per diversi motivi: 
1- perchè è un opera assolutamente inutile e dannosa per la quale si prevede l'abbattimento di oltre 500 alberi e l'attaversamento e la distruzione di alcuni parchi milanesi
PARCO PERTINI
PARCO DELLE CAVE
BOSCO IN CITTA'
PARCO CIVIDALE DEL FRIULI
2 - Perchè questo canale pagato con i soldi dei cittadini alla fine dell'expo sarà abbandonato a se stesso.
Pertanto AIDAA si schiera al fianco dei comitati no canal ed invita tutti i cittadini e gli amici a contattare il comitato attraverso la sua pagina di facebook. 

venerdì 25 aprile 2014

VOGLIONO TOGLIERE L'IVA SULLA VIVISEZIONE


VOGLIONO TOGLIERE L'IVA SULLA VIVISEZIONE


Roma (25 Aprile 2014) – La potente lobby della sperimentazione scientifica sugli animali torna all'attacco e lo fa con la complicità di alcuni noti politici e parlamentari che hanno appoggiato la campagna di restaurazione della sperimentazione animale per i prossimi tre anni in Italia che costerà la vita a tre milioni di animali da qui al 2017. Abbiamo avuto notizia di una riunione che si è tenuta nei giorni scorsi a margine di un convegno nazionale sulla sanità, riunione nella quale si sono dati appuntamento alcuni gurù della sperimentazione animale che gestiscono istituti di ricerca che proliferano sulla pelle degli animali, alcuni medici, farmacologi e politici noti per essersi impegnati per tentare di distruggere (ed esserci in parte riusciti) le poche modifiche alla orrenda legge sulla vivisezione europea contenute nell'articolo 13 (lo stesso con il quale si chiude Green Hill). Nel corso della “riunione segreta” si sarebbe concordato di introdurre nella prossima legge di stabilità e nel decreto “mille proroghe” del prossimo anno una normativa ben nascosta che prevederebbe l'abbassamento o addirittura l'eliminazione dell'Iva sull'importazione di animali destinati alla sperimentazione in Italia compresi i cani di razza beagle (che dopo la chiusura di Green Hill saranno tutti importati in quanto in Italia è vietato allevarli ma non torturarli usandoli negli esperimenti scientifici) e la riduzione al minimo dell'Iva su tutti gli altri prodotti commercializzati che vengono utilizzati nei laboratori pubblici, universitari e privati dove si pratica la sperimentazione animale, e stando a quanto riportato ad AIDAA da uno dei partecipanti alla riunione tutto sarebbe stato nascosto tra le pieghe di decreti omnibus che sarebbero stati in via di predisposizione già dalla prossima estate. “Ma li abbiamo beccati- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- e abbiamo deciso di rendere pubblico questa orribile operazione che avrebbe permesso ulteriore business sulla pelle degli animali destinati alla tortura per i prossimi tre anni senza che nessuno se ne accorgesse se non politici compiacenti che da anni ricevono finanziamenti da queste multinazionali che pagano la campagna elettorale e non solo a diversi esponenti politici italiani attraverso donazioni a fondazioni che fanno riferimento ad uomini politici di diversi schieramenti. Li abbiamo voluti smascherare prima che questa infernale macchina di profitto si mettesse in modo- conclude Croce- mentre di contro si fanno pagare tasse altissime sulle visite veterinarie e non si promuove come chiede l'unione europea la vendita dei farmaci veterinari generici che invece farebbero risparmiare le famiglie con animali, ma ingrasserebbero meno questi signori le cui mani lordano di sangue degli animali torturati”.

VIVISEZIONE. ECCO COSA RESTA DEL VOSTRO GATTO

SE IN ITALIA FOSSE APPLICATA INTERAMENTE LA NORMATIVA EUROPEA SULLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE CHE PERMETTE DI CATTURARE ED USARE I GATTI RANDAGI ECCO COME I VIVISETTORI (CHE AMANO FARSI CHIAMARE SCENZIATI) RIDURREBBERO IL VOSTRO GATTO.

RIFLESSIONE SUGLI ALLEVAMENTI CINOFILI



Sempre più spesso giungono ad AIDAA denunce da parte di persone che hanno acquistato un cane di razza in allevamento. Purtroppo di allevamenti ce ne sono a migliaia sparsi su tutto il territorio nazionale ma quelli seri, in regola con le normative vigenti e che prodigano cura ed amore ai propri animali non ce ne sono molti. Tanti allevatori mirano al business, al proprio tornaconto economico e non al fine insito che un buon allevatore dovrebbe avere, ovvero la preservazione delle caratteristiche proprie della razza effettuando i dovuti controlli sanitari anche al fine di evitare accoppiamenti tra soggetti affetti da patologie genetiche che portano inevitabilmente alla nascita di cucciolate problematiche. In rappresentanza di AIDAA mi sono confrontata col Direttivo del Club Pastore Svizzero Bianco e col Presidente del Club stesso, Sig.a Giuliana Praderio. Il Consiglio, confermata la problematica, è stato concorde nello stabilire per i propri soci allevatori, a garanzia della preservazione della razza nonché della salute dei cuccioli nascituri - e, non da ultimo, a tutela degli acquirenti dei cani stessi - un regolamento con precise disposizioni che obbligano gli allevatori stessi. Questi ultimi hanno sin da subito accettato di buon grado le regole ivi contenute anche al fine di arrivare ad un "selezione naturale" degli allevamenti, elevando quelli seri e lasciando da parte i "cagnari". Personalmente, nonché a nome di AIDAA, mi ritengo soddisfatta del risultato ottenuto grazie anche alla serietà ed all'impegno del Club ufficiale di razza del Pastore Svizzero Bianco, e quindi al suo Direttivo ed alla sua Presidente Giuliana Praderio. Ritengo che detto regolamento debba essere preso a modello da altri Club ufficiali di razza, sia pur con le dovute modifiche relativamente alle patologie particolari di ciascuna razza.
AIDAA, unitamente alla sottoscritta, sono comunque a disposizione dei singoli Club ufficiali di razza per quanto sopra.
avvocato Grazia Scarola

giovedì 24 aprile 2014

SESSO CON ANIMALI? VIZIO DI FAMIGLIA

CANE VIOLENTATO

Roma (24 aprile 2014) – Quattro storie di ordinaria follia che vede come protagoniste quattro famiglie della provincia di Milano, Varese, Brescia città e una della provincia di Ferrara e che ha come protagonisti i tre cani di casa ed il cavallino della fattoria di un vicino, tutti usati per fare sesso dai coniugi ed in un caso anche dalla sorella di uno dei coniugi. Queste le ultime segnalazioni arrivate al telefono amico AIDAA relative a storie familiari di zoorestia che mediamente interessano oltre 200 famiglie italiane ogni anno. Nel primo caso la famiglia risiede nel legnanese in provincia di Milano e stando alla segnalazione giunta da diversi vicini di casa e confermate dalla figlia maggiorenne entrambi i coniugi da almeno sei-sette anni hanno rapporti orali e sessuali completi con il cane, un pastore maremmano che vive con loro, in almeno due casi i rapporti sono stati consumati in giardino alla vista dei vicini che scandalizzati si sono rivolti al telefono amico di AIDAA segnalando la situazione. La seconda vicenda riguarda una coppia sposata di Saronno che da anni attraverso annunci erotici si offre per giochi sessuali (scambio di coppie) con la variante zoorasta attraverso l'uso esclusivamente omosessuale del boxer maschio di casa. La terza storia che ha dell'incredibile succede a Brescia dove due amanti hanno coinvolto la moglie di lui in un menage a quattro con la presenza del dalmata dell'amante donna, anche in questo caso i vicini della coppia che vive nel quartiere san Polo hanno avvisato il telefono amico AIDAA di quanto accadrebbe nell'appartamento durante i festini nei fine settimana dove si sentirebbero le urla di godimento delle due donne impegnate nelle loro pratiche erotiche con il dalmata che sarebbe anche dimagrito di qualche chilo. Infine a Ferrara, da dove arriva l'ultima segnalazione di questa settimana di Pasqua, qui ci sarebbe stata una vera e propria orgia zoorastica con la presenza di tre uomini,due donne, un cane di grossa taglia e un cavallo. L'orgia durata diverse ore sarebbe stata vista dal segnalatore, una donna di 35 anni che con le sue urla ha messo in fuga la compagnia che stava consumando questo indecente rito in aperta campagna nella zona di Ferrara. Per tutti e quattro i casi AIDAA sta valutando l'ipotesi di sporgere denuncia nei prossimi giorni per i reati di maltrattamento di animali.  

VIVISEZIONE: LE FOTO DELLA VERGOGNA

ECCO UNA CARRELLATA DI FOTOGRAFIE FORTI MA VERE SULLA VIVISEZIONE E LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE IN ITALIA.QUELLA CHE RIMANE NONOSTANTE LA CHIUSURA DI GREEN HILL.






BASTA ALLEVAMENTI INTENSIVI DI ANIMALI DA REDDITO


UNA PROPOSTA SEMPLICE, PERENTORIA CHE NON AMMETTE POSSIBILITA' DI DISCUSSIONE: L'EUROPA ABOLISCA TUTTI GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DI TUTTI GLI ANIMALI DA REDDITO. QUESTO IL TESTO DELLA PETIZIONE PRESENTATA QUESTA MATTINA DA AIDAA ALLA COMMISSIONE PETIZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO CON LA QUALE L'ASSOCIAZIONE ANIMALISTA CHIEDE UN ATTO DI CORAGGIO E DI TESTIMONIANZA PER AVVIARE UN PERCORSO CHIARO DI ABOLIZIONE DI TUTTI GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DI TUTTI GLI ANIMALI DA CARNE E DA REDDITO. E' CHIARO CHE AL MOMENTO SI TRATTA DI UNA PROPOSTA-TESTIMONIANZA, MA CREDIAMO CHE QUESTE PROPOSTE DEBBANO TROVARE UN LORO POSSIBILE TERRENO DI DISCUSSIONE SE NON ALTRO PER AVVIARE DELLE RIFLESSIONI SU ARGOMENTI CARI A TUTTI NOI ANIMALISTI CHE POSSONO PERO' DIVENTARE SENTIRE COMUNE ANCHE DELLA GENTE PER BENE.
IL TESTO DELLA PETIZIONE
----Messaggio originale----
Da: EuroparlRequestFormPetition@europarl.europa.eu
Data: 24/04/2014 14.07
A: <presidenza.aidaa@libero.it>
Ogg: Pétition envoyée par Signor lorenzo croce

Accusiamo ricevuta del vostro messaggio. Provvederemo quanto prima a inviare una risposta.

Dati personali
Tipo:Signor
Cognome:croce
Nome:lorenzo
Nazionalità:italiana
Indirizzo postale:via roma 62
codice postale:20010
Città:pregnana milanese
Paese:Italia

Dati sulla petizione
Nel caso in cui la commissione per le petizioni dichiarasse ricevibile la vostra petizione, siete d''accordo affinché quest''ultima venga trattata pubblicamente?
Autorizzate l''iscrizione del vostro nome in un registro pubblico, accessibile da Internet?

Titolo della vostra petizione:proibire gli allevamenti intensivi di animali da reddito
CHIEDIAMO CHE LA COMMISSIONE EUROPEA EMANI UNA DIRETTIVA DOVE VENGANO ABOLITI TUTTI GLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DI TUTTI GLI ANIMALI DA REDDITO IN TUTTI I PAESI DELL'UNIONE EUROPEA

I CANI DI LOZZA NON SONO A RISCHIO SOPPRESSIONE


I CANI DI LOZZA NON SONO A RISCHIO SOPPRESSIONE
questa la lettera della discordia

VARESE (24 aprile 2014) Il sindaco di Lozza Fervida Adriana Fabbian ha sbagliato a scrivere una lettera con toni drammatici alle nove famiglie proprietarie dei cani abbaiatori parlando di “rischio di sequestro e soppressione”, ma i cani di Lozza non corrono nessun rischio di sequestro ne di soppressione e tutto il rumore mediatico creato attorno a questa vicenda rischia di rivoltarsi come un boomerang contro chi lo ha generato senza aver nemmeno parlato con il sindaco che tra l'altro possiede lei stessa dei cani. “AIDAA si è attivata fin da martedi per chiedere un incontro al sindaco e capire cosa stesse succedendo- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- il sindaco mi ha richiamato ieri mattina e con lei ho avuto una lunga chiaccherata in cui riconoscendo l'esagerazione delle parole contenute nella lettera mi ha anche spiegato le motivazioni che a suo dire hanno portato alla stesura della medesima inviata a nove famiglie di Lozza proprietari di cani che secondo diverse segnalazioni abbaiano ininterrottamente di giorno e di notte. Ora dopo la lettera pare che la situazione sia in via di miglioramento e comunque il sindaco mi ha garantito che non esistono rischi di sequestro o di soppressione di animali. Lunedi – dice Croce- mi recherò direttamente e personalmente a Lozza per verificare la situazione e per chiudere questa polemica sulla quale qualcuno ci ha voluto costruire una polemica molto più grande di quello che è nei fatti. Ora- conclude Croce- so per certo che sabato ci saranno dei controlli di associazioni e guardie ecozoofile, ben vengano ovvviamente, ma quello che a noi preme è il benessere degli animali e al di la di ogni polemica dopo aver confermato a mio avviso l'errore dei toni usati dal sindaco nella lettera, dobbiamo con lo stesso rigore eventualmente sanzionare gli eventuali proprietari di cani che trattano male i loro animali augurandoci ovviamente che sia stata tutta una bolla di sapone e che i cani stiano da oggi in poi tutti bene e siano trattati secondo le regole garantendo allo stesso tempo il diritto di riposo dei vicini autori delle segnalazioni”.

mercoledì 23 aprile 2014

DENUNCIATO ALLEVATORE DI CANI DI COMO


Insorgono le associazioni animaliste comasche e non ed è già partita la gara per poterli adottare. Sono i 128 segugi italiani messi sotto sequestro dalla Procura di Como, che ha anche avviato una indagine, dopo il blitz fatto da Asl e carabinieri. E in Procura è stato denunciato per abbandono di animali il proprietario di questo allevamento di cani di via Roma a Valmorea, un 80enne della zona. Durante il blitz le forze dell'ordine hanno riscontrato una situazione oltre al limite, tanto che hanno trovato in un box anche una cagna morta e, accanto, i suoi cuccioli nati da pochi giorni. Sei cani sono stati affidati al canile dell’Asl di via Stazzi, perché malnutriti e in condizioni sanitarie precarie. Nella struttura ovunque degrado, sporcizia e neppure le minime condizioni igieniche per gli animali. Allevamento sotto sequestro come pure i cani: per essere adottati necessitano del nulla osta del magistrato che ha deciso il provvedimento.
ANCHE AIDAA TRA LE ASSOCIAZIONI CHE LO AVEVANO DENUNCIATO QUESTO STRONZO. 

GATTINA RAPITA A REGGIO EMILIA

RICEVO QUESTO APPELLO PER UNA BELLISSIMA GATTINA SCOMPARSA A REGGIO EMILIA. E PUBBLICO VOLENTIERI. VI PREGO MASSIMA DIFFUSIONE.




Aiutatemi vi prego..temo che la abbiano rapita per venderla/ucciderla o qualcosa del genere..non era mai stata via così tanto..
"**!!!URGENTE, ABBIAMO BISOGNO DI TUTTO L'AIUTO POSSIBILE!!!**
Smarrita gatta certosina grigia sterilizzata:
Scomparsa Saphira, gatta di un anno e un mese di razza Certosino; ha il pelo completamente grigio a parte un sottile ciuffetto bianco sul petto e gli occhi verdi chiari/gialli. Non ha collare o microchip identificativo ed è sparita nella zona Fogliano-Due Maestà(Reggio Emilia)..potrebbe essersi infilata anche in un garage o nell'abitacolo di una macchina prima che questa partisse, quindi potrebbe essere ovunque. Ricompensa di 20 € e un caffè per chi la trova. Vi prego, chiunque abbia informazioni utili o la trovi, mi contatti al numero 3333598285 o mail: mart.yy@hotmail.it
Grazie in anticipo!"

CANI DI LOZZA. IL SINDACO INCONTRA AIDAA LUNEDI PROSSIMO


CANI DI LOZZA. AIDAA INCONTRA IL SINDACO FABBIAN
LA LETTERA INCRIMINATA


    Varese (23 Aprile 2014) – Sembra destinata ad una ricomposizione positiva la vicenda della lettera che il sindaco di Lozza Fervida Adriana Fabbian ha inviato nei giorni scorsi a nove famiglie del piccolo centro in provincia di Varese con la quale si invitavano i proprietari dei cani a evitare che i propri cani abbaino di notte. La vicenda era finita sui giornali locali e poi sul tavolo del presidente AIDAA Lorenzo Croce che ieri aveva chiesto un appuntamento con il sindaco attraverso gli uffici comunali. “Questa mattina il sindaco mi ha chiamato- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- e mi ha spiegato la sua posizione assicurandomi che non sono in corso provvedimenti di alcun genere contro i cani e che la lettera voleva solo richiamare a quelle che possono essere le conseguenze del prolungato abbaio dei cani di proprietà delle nove famiglie in questione. Abbiamo poi deciso di vederci lunedi 28 aprile alle 10 proprio nel piccolo paese dove cercheremo di trovare una soluzione definitiva a questa vicenda che ha scatenato una forte polemica anche sui social network. Il sindaco che possiede anche lei un cane – conclude Croce- mi ha raccontato di aver dovuto scrivere quella lettera dai toni forti dopo decine di segnalazioni verbali su cani che abbaiano tutto il giorno e che in alcuni casi vengono lasciati incustoditi nei giardini giorno e notte. Ora lunedì ci incontriamo per trovare una soluzione definitiva alla questione che non si risolve certo minacciando il sequestro degli animali, ma occorre anche capire se tutti i cani sono tenuti dai proprietari con amore, in caso contrario saremo irremovibili anche con chi dovesse risultare in maniera inequivocabile autore di maltrattamento sui propri animali. Comunque la polemica pare destinata a rientrare”.

BRESCIA. APERTA INCHIESTA SU MALTRATTAMENTO CAVALLI ED ALTRI ANIMALI


La vice presidente nazionale di AIDAA Catia Gatto è stata convocata dalla forestale per fine mese in quanto dovrà essere sentita in merito ad una denuncia da noi presentata nelle scorse settimane relativa al maltrattamento di cavalli ed altri animali in una località della provincia di Brescia, in seguito alla segnalazione è stato aperto un fascicolo di indagini a carico del responsabile di questi maltrattamenti. Vi teniamo sicuramente informati sugli sviluppi. 
LEGGI TUTTA LA STORIA

martedì 22 aprile 2014

ALL'EUROPA SERVE UN COMMISSARIO TUTELA ANIMALI


UE. ITALIA CHIEDA (D'alema?) COMMISSARIO TUTELA ANIMALI
il presidente AIDAA Lorenzo Croce


Roma (22 Aprile 2014) Tra poche settimane inizia il semestre di presidenza italiano dell'Unione Europea, e nei prossimi mesi si rinnoverà anche la commissione (governo) europeo. Appare abbastanza scontato che l'Italia indicherà come nuovo commissario europeo l'ex premier Massimo D'Alema. AIDAA si rivolge sia al presidente del consiglio Matteo Renzi e allo stesso Massimo D'Alema perchè durante il nostro semestre di presidenza si attivino per incrementare le politiche di tutela degli animali, ed in particolare l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA chiede che venga istituita la figura del commissario tutela animali, una delega che potrebbe essere affiancata a quella della tutela ambientale. “Dopo la porcata della legge sulla vivisezione e le altre vicende legate alle leggi sugli zoo e tutto quanto accaduto in Europa- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- crediamo che occorra che anche la tutela animali sia elevata a rango di commissariato europeo. Si parla di D'alema come nuovo commissario, lui ama i cani, e credo tutti gli animali- conclude Croce- quindi diciamo che potrebbe essere un buon candidato almeno in partenza come nuovo commissario degli animali europei”





ORDINANZA CANI LOZZA. AIDAA CHIEDE INCONTRO AL SINDACO



In merito all'assurda ordinanza del sindaco di Lozza con la quale si arriva a minacciare il sequestro dei cani che abbaiano, il presidente AIDAA Lorenzo Croce ha contattato telefonicamente  e via email il comune varesino chiedendo un incontro chiarificatore al sindaco. Lozza è nota anche per essere il comune di si macellano per strada i maiali senza che nessuno faccia nulla per bloccare questa pratica assurda. Vi teniamo informati.

OLMI MAC MAHON.AIDAA E COMITATO ANCORA IN PROCURA

SULLA VICENDA OLMI RIPORTO UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI. PER CORRETTEZZA COMUNICO ANCHE CHE A FIRMARE L'ESPOSTO E' STATO IL PRESIDENTE AIDAA LORENZO CROCE ED IL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE CINQUE STELLE PER LA LEGALITA' DOTTOR AVVOCATO DANILO SCARLINO


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La battaglia per gli Olmi di via Mac Mahon riprende vigore. Nelle prossime ore sarà depositato un esposto alla Procura e per martedì 6 maggio è annunciata una manifestazione cittadina, con partenza in piazza Diocleziano, là dove prendono inizio i due filari alberati, sede di 170 olmi piantumati negli anni Cinquanta, l’oggetto del contendere. 
A dare nuovo ossigeno alla protesta è stata la pubblicazione del bando di gara d’appalto da parte di Atm, che «è un bando integrato - spiega l’urbanista Giuseppe Boatti, voce del comitato per salvare gli Olmi -, cioè non c’è un progetto esecutivo che viene messo a gara ma una gara per la progettazione esecutiva e insieme per l’esecuzione delle opere. Non è il Comune che definisce quali prove fare sulle piante. Noi, per esempio, abbiamo inutilmente insistito perché si facessero pre-analisi con georadar utili a verificare le condizioni degli alberi e lo stato reale delle radici. Invece, ci sarà un unico responsabile, il direttore dei lavori, che deciderà pianta per pianta. Stanno giocano alla roulette russa. Taglieranno le radici e poi si vedrà. L’appalto prevede già la sostituzione degli alberi». Oltre 2 milioni di euro solo per la parte verde e opere stradali. Circa un terzo del totale dell’intervento. 
Il Consiglio di Zona 8 butta acqua sul fuoco: «I cittadini sono con noi - spiega il presidente Simone Zambelli -. Il comitato s’è spaccato. C’è stato un percorso partecipato e siamo riusciti a far risparmiare soldi al Comune, evitando il taglio indiscriminato degli olmi e mantenendo il disegno originario del viale». A riprova della pacificazione avvenuta ci sarebbe «la collaborazione dell’agronomo Pestalozza che faceva parte dei comitati e poi ha affiancato Atm e Comune e continuerà a farlo», conclude Zambelli. «Il Comune valuta che circa 35 alberi - scrivono i contestatori in un documento che sta circolando in Zona 8 -, i più grandi e belli, potrebbero essere abbattuti in quanto divenuti instabili dopo l’operazione di taglio delle radici. Ma si tratta solo di una stima, il danno potrebbe essere assai maggiore». 
I cittadini avevano formulato proposte alternative precise: «Estendere a tutti gli alberi più grandi le prove georadar per conoscere preventivamente la posizione delle radici, poi realizzare l’intervento in via sperimentale solo su un numero di alberi molto limitato, non più di 6-8 e, infine, decidere se continuare nel progetto o modificarlo». Le alternative, chiarisce un esperto in materia, non mancano: è possibile, per esempio, «sopralzare il livello dei binari di pochi decimetri, mantenendo gli attraversamenti esistenti ed evitare il taglio delle radici». C’è chi ha ipotizzato, in alternativa, «brevi tratte a binario unico». L’esposto ipotizza «il rischio di danneggiamento del patrimonio paesaggistico ed ambientale». Il Comune, chiariscono i firmatari, «è deputato alla tutela di beni ambientali quali il paesaggio e il verde pubblico e con la legge 10/2013 gli alberi monumentali sono entrati a far parte del patrimonio culturale nazionale e quindi tutelati dalla legge». 

ADOTTIAMO LE MAIALINE SCAMPATE DAL MACELLO

RICEVO QUESTO APPELLO CHE INOLTRO CON PIACERE

S.O.S. MAIALINE SCAMPATE AL MACELLO!!
Giovedì scorso sono state ritrovate dall'asl locale 2 maialine di pochi giorni e mi sono offerta di occuparmi di loro,
ho bisogno del vostro aiuto con piccoli contributi economici per il loro mantenimento, sto affrontando da sola tutto quanto necessitano, latte in polvere e materiali vari per allattamento, lampada infrarossi per tenerle al caldo, spese veterinarie ecc.. e quando saranno cresciute avrò bisogno di recintare una parte di terreno per poterle fare vivere felici e lontane dai mattatoi.
Vi prego di inoltrare a tutti  i vostri contatti animalisti e pubblicare ovunque, facebook ecc... appena ho 2 minuti carico i video su youtube... sono presissima, perchè le allatto ogni 2 ore, segue pulizia e quando ho finito è ora di ricominciare..
intanto allego qualche foto!
La mia postepay è : 4023.6006.1252.8598 intestata a Tamara G. Sciliberto cod. fisc. SCLTRG75M43F704D

BABE E VEGAN RINGRAZIANO!!!!!

AIDAA NELLE SCUOLE A BRINDISI


Dopo il grave fatto accaduto nei giorni scorsi davanti alla scuola media Kennedy di Brindisi dove un gatto è stato investito e successivamente impalato da un alunno della medesima scuola, la pro-presidente nazionale di AIDAA Antonella Brunetti ha avuto nei giorni scorsi un incontro con la preside della scuola dal quale sono emersi due importanti risultati.
Il primo riguarda il ragazzo autore dello scempio che dopo aver sentito i genitori dovrà rieducarsi attraverso un lavoro di volontariato proprio presso il rifugio AIDAA dei micetti di Brindisi, con modalità che saranno individuate insieme da noi, la preside ed i genitori del minore.
Il secondo riguarda la disponibilità della scuola ad  ospitare nei prossimi mesi una serie di convegni ed incontri sulla tutela degli animali ed il rispetto della vita in tutte le sue forme,incontri che saranno coordinati dalla nostra Antonella a cui vanno i nostri ringraziamenti.

venerdì 18 aprile 2014

FANGO GETTATO ADDOSSO A URBANO FILOMENA E AD AIDAA


Urbano Filomena ne il suo convivente hanno mai pubblicato annunci su Ebay con il quale si mettono in vendita cuccioli di cane corso con la coda tagliata.
Le affermazioni apparse sulla pagina di Matilde SERAO sono quindi assolutamente false e prive di ogni fondamento, sono solo fango volutamente gettato addosso a Urbano Filomena ed alla nostra Associazione. 
Per questo motivo ringrazio Urbano Filomena che ieri sera aveva avanzato la sua disponibilità ad autosospendersi dall'incarico di responsabile cani di AIDAA, ma accertato che dietro queste menzogne c'era una macchinazione atta a diffamare Urbano Filomena ed il suo lavoro e di conseguenza la nostra associazione, macchinazione  i cui responsabili sono stati tutti individuati e che per questo saranno denunciati e subito dopo segnalati pubblicamente con nome e cognome e con la relativa associazione di appartenza e ruolo ricoperto nelle medesime associazioni animaliste ribadisco la totale fiducia nel lavoro svolto da Urbano Filomena che di fatto è confermata nelle sue funzioni.
Il tempo che abbiamo perso dietro queste vigliacche, cialtrone, bugiarde diffamatrici, non è stato vano. Abbiamo capito che purtroppo certe squallide persone non si smentiscono mai. Ma questa volta le abbiamo individuate, cosi come denunceremo quelle persone che hanno ulteriormente gettato fango su AIDAA e Filomena Urbano con i loro volgari commenti postati sotto quel falso post e anche in questo caso faremo nomi e cognomi e indicheremo le associazioni di appartenza ed il rispettivi ruoli gestionali. 
Lorenzo Croce

giovedì 17 aprile 2014

URBANO FILOMENA SI AUTOSOSPENDE PER DUE SETTIMANE


URBANO FILOMENA SI AUTOSOSPENDE DA RESPONSABILE SETTORE CANI DI AIDAA


La responsabile del settore cani AIDAA Urbano Filomena al fine di potersi tutelare dalle gravi accuse che gli sono mosse dalla pagina facebook della signora MATILDE SERAO in merito ad una presunta responsabilità nella vendita di cuccioli di cane corso con la coda tagliata ha deciso dopo una telefonata con il presidente AIDAA Lorenzo Croce di autosospendersi in via cautelativa per il termine massimo di due settimane dalla carica di responsabile del settore cani dell'Aidaa in modo da poter fornire all'associazione tutte le prove necessarie a tutelare il suo buon nome e quello dell'associazione.
Ringrazio Urbano Filomena della scelta responsabile fatta di autosospendersi ai sensi dello statuto AIDAA.
Ribadisco che il nostro statuto garantisce il diritto di difesa e di tutela di tutti gli associati in merito a qualsiasi accusa e pertanto accetto la decisione di autosospensione della dottoressa URBANO FILOMENA dalla carica di responsabile del settore Cani di AIDAA.
Urbano Filomena da me sentita ha respinto tutte le accuse e si è detta certa di poter dimostrare nel più breve tempo possibile la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati.
Ritengo doveroso ribadire l'assoluta estraneità dell'associazione da qualsiasi attività legata alla vendita online degli animali ed in particolare dei cuccioli di cane con la coda tagliata, e che comunque mai nell'esercizio delle funzioni associative la signora Urbano Filomena ha compiuto atti contrari allo statuto associativo e che pertanto qualora fosse accertata, come spero, la sua estraneità ai fatti provvederemo immediatamente alla denuncia per diffamazione nei confronti di chiunque abbia gettato, stia gettando o getterà fango sul nome dell'associazione AIDAA e dei suoi componenti a tutti i livelli.
Ritengo infine che il comportamento della Serao Matilde sia da stigmatizzare in quanto se in possesso di prove certe in merito al compimento di reati da parte della nostra associata avrebbe dovuto denunciare la signora Filomena Urbano alle pubbliche autorità e darne informazione direttamente all'associazione in via riservata.
Questo comportamente invece evidenzia un metodo di linciaggio delle persone (al di la delle responsabilità reali da accertare) assolutamente infame ed inaccettabile che sarà comunque oggetto di valutazione in sede legale.
Lorenzo Croce

AGNELLI E CAPRETTI: 3 PASQUE, UN SOLO MASSACRO


 AGNELLI: 3 PASQUE UN SOLO MASSACRO


Leggo sul sussidiario.net, una critica alla nostra richiesta rivolta a Papa Francesco di intervenire contro il massacro degli agnelli e a parte la confusione di chi ha steso quell'articolo in cui si confonde il rituale dell'agnello mangiato a tavola con il massacro del Cristo in Croce adducendo che mangiare l'agnello vuol dire rievocare la sacralità del gesto di Cristo in Croce mettendo in evidenza una forte ignoranza delle stesse indicazioni teologiche, in quanto il Cristo ha semmai stabilito che nel pane spezzato nell'ultima cena e nel vino versato stanno il suo corpo ed il suo sangue scelta confermata nella liturgia eucaristica cattolica quando all'elevazione del pane si dice “Prendete e mangiatene tutti questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi” in questo caso il prete non alza certo un cosciotto di agnello, ma un ostia consacranda ed il calice con il vino, la stessa simbologia nella messa viene poi ripetuta prima della rito della comunione eucaristica quando il prete alzando l'ostia consacrata dice “Beati gli invitati alla cena del signore ecco l'agnello di dio che toglie i peccati del mondo” e anche in quel caso l'agnello di dio viene identificato con un ostia di pane azzimo e non certo con un cosciotto di agnello al forno. Smontata questa simbologia, nello stesso articolo ci si accusa di non rivolgersi alla stessa maniera agli ebrei o agli armeni la cui festa di pasqua quest'anno per un gioco di date e lune cade nello stesso giorno della Pasqua cattolica. In questo devo dire che l'articolista del sussidiario.net è stata poco attenta, infatti basta dare un occhiata a google per scoprire che AIDAA ha da sempre inviato lo stesso appello a tutte le religioni che prevedono per le loro feste rituali il massacro di animali ebrei compresi (questo il link del nostro appello dello scorso anno agli ebrei http://247.libero.it/lfocus/17502058/1/pasqua-ebraica-appello-aidaa-non-mangiate-agnelli/ ), senza contare gli appelli agli islamici in occasioni delle feste del sacrificio che ci hanno tirato addosso in più occasione l'ira di siti islamisti meno propensi al dialogo. (ecco un esempio di quelli meno incazzati http://bladibella.com/modules/news/article.php?storyid=4450 ). Ecco dunque la nostra è una denuncia contro tutti i massacri di animali a scopo rituale compresi i gatti neri ammazzati dalle sette sataniche o esoteriche. Purtroppo, e questo è vero, domenica si concentra il massacro di agnelli, infatti si celebrano nella stessa data ben tre pasque: quella cattolica, quella ortodossa armena e quella ebraica, tutte sono accomunate da una sola cosa: il massacro degli agnelli. Dunque l'appello è quindi a tutti coloro che festeggiano la pasqua come festa della vita a non uccidere e non mangiare agnello. Devo essere sincero visti i dati che stanno affluendo in relazione alla diminuzione di richiesta di carne di agnello questo ci soddisfa maggiormente in quanto la richiesta non è limitata ai cattolici, ma pare sia in discesa anche la richiesta di carne macellata secondo la tradizione ebraica per la pasqua e questo è un piccolo nuovo risultato che vogliamo ricordare. Ogni agnello salvato è una vita salvata ed un massacro evitato.
Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA

l'articolo di sussidiario.net

ECCO COME PIANGE UN AGNELLO - ASCOLTATE