lunedì 31 maggio 2021

ESTATE. TORNANO LE CARROZZE TRAINATE DAI CAVALLI. ANIMALISTI IN RIVOLTA

Con la fine delle proibizioni legate alla pandemia, tornano man mano tutte le attività ricreative e tra queste anche la presenza nelle piazze di diverse città Italiane delle carrozze (a Roma botticelle) trainate dai cavalli, andando incontro alla stagione estiva poi pare che questo fenomeno sia destinato a crescere, AIDAA dice no all'uso dei cavalli per le carrozze e ne chiede l'abolizione e la sostituzione con le carrozze elettriche.



ANCORA CANI AVVELENATI A SAN NICOLA

 Due casi di avvelenamento a distanza di un giorno. Succede a San Nicola frazione del Comune di Centola dove tra giovedì e venerdì sono stati registrati due casi di avvelenamento di cani. Il primo è avvenuto nella mattinata di ieri: un cagnolino di piccola taglia trovato agonizzante che per fortuna si é salvato.


Stamattina l’ennesimo caso che ha coinvolto un cane di media grandezza. L’animale è stato preso in carico dai volontari della Protezione Civile Menaica che lo hanno portato d’urgenza nella clinica veterinaria per salvarlo.



domenica 30 maggio 2021

LAMEZIA TERME BECCATO E DENUNCIATO BRACCONIERE

 Militari della stazione carabinieri forestale di Lamezia Terme, sono intervenuti in località Scalfa nel comune di Lamezia Terme, individuando un soggetto intento ad esercitare l’uccellagione, tramite una postazione normalmente utilizzata dai bracconieri per tale pratica.

Oltre alla postazione utilizzata per l’uccellagione  sono state trovate erano tre piccole gabbie con all’interno anche degli uccellini appartenenti a specie particolarmente protette, quali cardellini e un verzellino. Sono stati individuati inoltre dei richiami vivi impiegati per attirare gli uccelli e un cellulare utilizzato come richiamo acustico per riprodurre il canto delle varie specie di uccelli. Il controllo approfondito nel domicilio, ha consentito inoltre di accertare anche la detenzione abusiva di cartucce a palla.




sabato 29 maggio 2021

AIDAA CHIEDE AIUTO ALLE ESCORT: "AUTOTASSATEVI PER AIUTARE I RANDAGI":

 ROMA (29 MAGGIO 2021) Nei canili italiani sono stipati decine di migliaia di cani spesso mal nutriti, inoltre vi sono oltre 700.000 cani randagi ed almeno altrettanti gatti che necessitano non solo di cibo ma anche e sopratutto di cure e sterilizzazioni. Migliaia di meravigliose volontarie e volontari si prodigano spesso mettendo i loro soldi, oltre al loro tempo ed al loro amore proprio per aiutare i cani ed i gatti randagi. Purtroppo lo stato e gli enti locali fanno davvero poco per aiutare queste povere anime spesso lasciate sole. Da  qui l'appello dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA alle escort perchè si autotassino per un mese del 5% dei loro guadagni e destinino quei soldi ai canili e gattili o alle semplici volontarie di loro diretta conoscenza perchè possano usarli per sfamare e sterilizzare migliaia di cani e gatti. "Ad una prima lettura potrebbe sembrare un appello provocatorio-scrive in una nota l'AIDAA- ma non lo è affatto, noi sappiamo che le escort hanno un amore con pochi uguali per gli animali, e proprio a loro ci rivolgiamo chiedendo un impegno di una piccola autotassazione del 5% del guadagno del mese di giugno e con questi soldini aiutare direttamente loro canili, gattili o volontarie, o se non sanno a chi donare ci contattino che li indirizziamo dove secondo noi c'è più bisogno, e i luoghi sono tanti, unica condizione- conclude AIDAA- che siano loro stesse a fare direttamente le donazioni alle strutture o alle volontarie senza passare da intermediari che spesso usano quei soldi per altri scopi".



COME VENGONO SPESI I SOLDI DELLE RACCOLTE DELL'INFLUENCER?

Nei giorni scorsi abbiamo posto alcune domande relative alle raccolte fondi del sedicente influencer animalista non avendo ricevuto risposte oggi in maniera precisa e puntuale con la pubblicazione di alcuni, solo alcuni post che rtiguardano proprio le raccolte fondi promosse dalla stessa persona chiediamo spiegazioni precise, e lo chiediamo perchè anche noi nel nostro piccolo abbiamo contribuito a queste raccolte in tempi non sospette e pur chiedendo lumi su fossero finiti i nostri soldini (pochi) donati non abbiamo mai ricevuto risposta. Ecco di seguito i post che abbiamo scelto e le domande che ci poniamo.

Nel post qui sotto riportato in una pagina un utente di facebook si chiede come mai questo signore l'ha bannata dopo che ha chiesto lumi sui 45.000 euro richiesti per una non meglio specificata attività di "eliminare la violenza sugli animali". Che cos''è questo progetto? E come mai servono 45.000 euro? Aspettiamo risposte....

QUELLA QUI SOTTO E' LA RACCOLTA CHE HA PERMESSO AL NOSTRO DI COMPERARE UN TELEFONINO DI ULTIMA GENERAZIONE CON I VOSTRI SOLDI DI CUI SI E' AMPLIAMENTE PARLATO.

Nei due posti qui sotto riportati entriamo nel vivo delle richieste e dei soldi effettivamente incassati, per le due manifestaazioni che si sono  svolte nello scorso marzo contro la vivisezione (causa nobile) il nostro Influencer ha chiesto 3.750 euro a suo dire per noleggiare il camion pubblicitario... In realtà come si può vedere qui sotto sono stati raccolti 1.658 euro, e ci domandiamo quanto sono costati i camion pubblicitari? Dove sono le fatture di quei noleggi e se effettivamente sono stati spesi i soldi previsti chi ha pagato la differenza, e sopratutto in quesa specifica raccolta erano compresi anche le spese di viaggio ed eventuale alloggio dell'influcer e se si a quanto ammontano biglietti e ricevute di albergo alla mano? 






 Solo in queste due raccolte sono stati raccolti 2.658 euro, che non hanno alcun riscontro ne alcuna rendicontazione pubblicata sulla pagina dove sono stati raccolti questi fondi, e stiamo parlando solo di due delle decine di raccolte di fondi organizzate dall'influencer. Noi non stiamo assolutamente dicendo che questi soldi sono finiti chissà dove, ma essendo stati in passato noi stessi donatori e non avendo ricevuto alcuna informazione sull'uso dei NOSTRI SOLDI ci viene da chiedere alcune semplici spiegazioni. Vi ricordo che con quegli stessi soldi si potevano comperare 1.770 kg di crocchette di buona qualità da destinare ai randagi. A voi l'onere di trarre un giudizio.

alla prossima puntata

CENTOLA DUE CANI AVVELENATI IN POCHE ORE

 CENTOLA. Cane avvelenato a San Nicola di Centola. E’ il secondo caso in 24 ore. Soltanto ieri, infatti, era capitato ad un cane di piccola taglia. Per fortuna, immediatamente soccorso e affidato alle cure dei sanitari, l’animale si era salvato.

Questa mattina un altro episodio che ha visto sfortunato protagonista un cane di taglia media. Anche lui è stato ritrovato agonizzante e affidato dai volontari della Protezione Civile Menaica ad un veterinario.



venerdì 28 maggio 2021

CANE SPARATO A MILANO. AIDAA PRESENTA ESPOSTO ALLA PROCURA

Milano (28 maggio 2021) Un esposto sarà inviato nei prossimi giorni alla procura della repubblica di Milano dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- AIDAA per fare esatta luce sulla dinamica di quanto successo la notte scorsa alle colonne di san Lorenzo a Milano. Qui in seguito ad una rapina ai danni di una coppia tedesca, i carabinieri avrebbero individuato in due giovani di nazionalità marocchina presenti i possibili responsabili della rapina e per questo si sarebbero avvicinati per chiedere i documenti, qui il trentunenne marocchino avrebbe scagliato addosso agli uomini dell'arma il suo cane, un pitbull. Secondo una prim ricostruzione i carabinieri per fermare il cane avrebbero dapprima spruzzato lo spray contro l'animale e solo successivamente sparato, ferendolo in modo per fortuna non grave. Alcune schegge della pallottola hanno ferito lievemente anche un giovane presente nella piazza. Il cane fuggito è stato poi ritrovato in una clinica veterinaria e seppure ferito le sue condizioni non sono gravi. Comunque l'AIDAA ha deciso di presentare un esposto per chiedere alla procura di verificare:"la reale proprietà del cane da parte del trentunenne, se lo stesso cane sia stato sottoposto a crudeltà allo scopo di renderlo aggressivo, e per capire se i carabinieri anzichè sparare al cane avevano modo di bloccarlo in altro modo". "L'associazione italiana difesa animali ed ambiente- si legge in una nota associativa- chiederà che il cane sia affidato ad un centro specializzato per il recupero ed il reinserimento e si mette a disposizione per aiutare questo cane in questo percorso".



CARABINIERE PER SVENTARE UNA RAPINA SPARA A UN CANE

 Un carabiniere di Milano ha sparato due colpi contro un pitbull aizzatogli contro da un 22enne di cittadinanza marocchina, poi arrestato. L’episodio è accaduto poco prima dell’1 alle colonne di San Lorenzo, dove i militari erano intervenuti per una rapina ai danni di due cittadini tedeschi di 23 anni. Quando gli uomini dell’Arma hanno individuato i due possibili autori, uno di questi, ha scagliato il suo cane contro uno dei militari. Il carabiniere è stato ripetutamente morso prima al braccio destro e, successivamente, a entrambe le gambe. Dopo aver tentato in ogni modo di divincolarsi dal pitbull, il militare aggredito ha esploso due colpi con la pistola d’ordinanza colpendo l’animale che, ferito, si è allontanato.Il carabiniere ferito è ricoverato in osservazione all’ospedale Policlinico di Milano per diverse ferite da morso. L’animale, fuggito, lo hanno rintracciato in una clinica veterinaria, ferito ma in buone condizioni.  Una donna di 31 anni è rimasta ferita.  Secondo quanto riferito da Areu, la donna è stata colpita alla coscia destra e alla coscia sinistra e portata in codice giallo al Policlinico.In uno dei video pubblicati sui social e girati da chi stanotte era presente alle colonne di San Lorenzo si sentono due spari, si vede la gente che corre spaventata. “Signori, questa è follia”, si sente ancora dire. In un altro video, che reca sovraimpressa la scritta “ci hanno sparato prima a un cane e poi a due ragazze” (ma ne risulta solo una ferita secondo Areu, appunto) si sentono ancora due spari, si sentono i ragazzi presenti che urlano insulti al carabiniere, qualcuno che dice “riprendete tutto”, e infine un’altra persona che grida “hanno sparato alla ragazza, cosa le hanno fatto?”. Su instagram c’è anche una foto della gamba della gamba sinistra della ragazza da cui cola del sangue. n un intervento di poco precedente, sempre nella zona delle Colonne di San Lorenzo, per disarmare un ragazzo armato di roncole, i Carabinieri hanno prima usato lo spray e poi hanno sparato ferendolo a una coscia. L’uomo l’hanno portato portato in codice verde al Fatebenefratelli. Nel corso dell’intervento avvenuto nella notte alle Colonne di San Lorenzo a Milano, “un ragazzo di 23 anni è rimasto ferito di striscio alla gamba destra verosimilmente da un proiettile di rimbalzo e l’hanno trasportato in codice verde all’Ospedale Fatebenefratelli, da dove l’hanno dimesso, con prognosi di 5 giorni, mentre una donna estone di 21 anni l’hanno trasportata in codice giallo all’Ospedale Policlinico con piccole lesioni agli arti inferiori dovute a frammenti, di cui non abbiamo ancora accertato l’origine”, recita il comunicato dei Carabinieri.




LATINA. UCCISE IL CANE LA CASSAZIONE CONFERMA OTTO ANNI DI GALERA

 Condanna definitiva di otto anni di carcere per il carnefice del cane Lucky. Anche i giudici della Corte di Cassazione hanno respinto il ricorso della difesa e hanno confermato in pieno l'impianto accusatorio: otto anni di galera per il pensionato di 72 anni accusato di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e maltrattamenti di animali.L’uomo era balzato alle cronache nell'agosto del 2018 per aver prima ucciso e poi gettato in un cassonetto della periferia di Latina il suo cane Lucky. A seguito delle indagini scaturite dal suo ritrovamento, era emerso che l'uomo dal 2001 si era reso responsabile di episodi di violenza, anche di natura sessuale, molto gravi nei confronti di sua moglie e dei suoi sei figli.

In una circostanza l'imputato aveva anche puntato un'arma contro la moglie premendo il grilletto e facendo partire un colpo che aveva ucciso un altro cane, si trattava di un Pit Bull in questo caso che si era messo in mezzo durante una discussione in famiglia. Era stata una delle figlie dell'uomo ad uscire allo scoperto e a raccontare e poi denunciare quello che era avvenuto in famiglia


CANI E GATTI MALTRATTATI. ALLEVAMENTO AMATORIALE SEQUESTRATO

Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato di Frascati  hanno sequestrato 67 animali tra gatti bengala, lupi cecoslovacchi, cani maltesi e Lhasa apso (cani tibetani di piccola taglia), tutti rinchiusi all'interno di un appartamento a San Cesareo e destinati alla vendita. Gatti e maltesi erano chiusi dentro cassoni in plastica e gabbie di ferro con rete metallica, poggiate all'interno di un bagno e di uno sgabuzzino. Altri, invece, erano tenuti in giardino all'interno di box e strutture fatiscenti. Il titolare dell'allevamento, una donna di 42 anni, nota alle forze di polizia, è stata denunciata insieme al marito per maltrattamento di animali. Al momento le bestie sono in attesa di essere affidate dopo il nulla osta da parte dell'autorità giudiziaria.



SOLIDARIETA' PER L'UCCISIONE DELL'ANATRA ELVIS

 L' Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente esprime la propria solidarietà a tutta la comunità di Alzano Lombardo ed in particolare a Mino Patellli che da anni si occupa in maniera amorevole del funzionamento dell'Oasi della Guidana. Nei giorni scorsi il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce ha sentito telefonicamente Mino Patelli esprimendo il proprio rammarico e la propria vicinanza per la uccisione dell'anatra Elvis e per il rapimento dei pulcini. AIDAA rinnovando la propria soliterietà e vicinanza per quanto accaduto si augura anche che il responsabile o i responsabili di tale gesto insensato rivedano la loro posizione e restituiscano all'oasi ed ai bimbi alzanesi i pulcini rubati.



LUI LO ABBIAMO SALVATO DA UN CANILE LAGER

 Aveva morsicato (chiaramente per difendersi) un uomo in un centro della provincia di Salerno e per questo motivo era finito in canile sanitario con il rischio di essere trasferito in un noto canile lager campano al termine della sua osservazione. Ma il fatto è venuto a conoscenza dei volontari dell'AIDAA della provincia di Salerno che hanno presentato domanda di affido per questo meraviglioso cane. E proprio ieri è stato affidato per il recupero ai nostri volontari. Per lui una nuova vita ed in futuro una nuova famiglia. Lui lo abbiamo salvato da un canile lager, è una goccia nel mare ma ora ne arriveranno altri, molti altri e anbche per loro si aprirà una nuova vita. 




BRACCONIERE RIMESSO IN LIBERTA' DOPO INTERROGATORIO. SARA' PROCESSATO

Arrestato dopo essere stato trovato in possesso di un fucile, un puntatore e un silenziatore e sospettato di essere un bracconiere, un 43enne di Gravedona è stato rimesso in libertà, con l’obbligo di dimora, al termine dell’interrogatorio di garanzia.

L’uomo è stato sentito ieri dal giudice delle indagini preliminari Andrea Giudici e si sarebbe difeso, negando ogni addebito. Il 43enne avrebbe detto che le armi trovate nella sua abitazione sarebbero del padre. L’indagine, affidata alla polizia provinciale, era partita da un video pubblicato sui social in cui un uomo incappucciato con un passamontagna, armato di coltello, squartava e sezionava dei cervi.

In casa dell’uomo, gli agenti hanno trovato le attrezzature utilizzate per il video, ma anche un fucile con la matricola abrasa, un silenziatore e un puntatore notturno, armi detenute illegalmente.




giovedì 27 maggio 2021

GLI SCAPPA IL CANE. LO SEGUE MA FINISCE ANNEGATO NEL NAVIGLIO

 Tragedia questa sera attorno alle 19,20 a Cassolnovo, in provincia di Pavia. Qui un uomo di 53 anni è annegato nel naviglio Langosco. Stando a una prima ricostruzione dell'accaduto, l'uomo verso sera è uscito per portare fuori il cane quando a un certo punto questo è scappato dal guinzaglio. Il 53enne si è messo quindi a rincorrere il cane ma a pochi centimetri dal naviglio è scivolato ed è caduto in acqua: purtroppo l'uomo non sapeva nuotare e per questo è morto annegato. Ora tutto il paese piange Francesco Bandi.  Il corpo è stato trovato a tre chilometri più a valle A dare l'allarme è stato un passante che ha assistito alla scena: sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorsi. Sfortunatamente il corpo senza vita dell'uomo è stato trovato e recuperato a tre chilometri più a valle, nella frazione di Molino del Conte. Ora tutto il paese lo piange: l'uomo non era sposato, viveva con la madre 91enne. Ora le forze dell'ordine sono al lavoro per risalire all'esatta dinamica dell'accaduto.



E' STRAGE DI CANI AVVELENATI A BUSSO IN MOLISE

 Giura di non aver mai visto atrocità del genere chi ha visto le povere bestiole avvelenate a Busso. Nel centro a pochi chilometri da Campobasso, dieci cani sono stati uccisi con un mix di sostanze altamente letali. quido antigelo (quello che solitamente utilizziamo per le auto) e veleno per topi, come sarebbe emerso dall’esame necroscopico svolto da un veterinario di Bojano su uno dei cani morti. Dieci in tutto. Alcuni randagi, cinque padronali, probabilmente lasciati liberi di circolare in paese tanto da spingersi fino all’impianto sportivo di Busso. Qui qualcuno, probabilmente disturbato dal loro girovagare, avrebbe lasciato i bocconi avvelenati, completamente indifferente al fatto che qualche bambino avrebbe potuto raccoglierli e ingerirli. i cani sono morti tra atroci sofferenze.




mercoledì 26 maggio 2021

L'INFLUENCER E LA SPECULAZIONE SULLA MORTE DEL CANE ANGELO

Chiedo semplicemente se quanto riportato qui sotto e riferito all'INFLUENCER corrisponde al vero o meno? Noi crediamo di si, e chrediamo che sia squallido e vergognoso da parte di chi dice di stare dalla parte degli animali voler speculare brutalmente sulla morte del cane Angelo. Era appena morto massacrato dai giovani criminali, e questo personaggio stando a quanto riportato qui sotto ha proposto dei gadget con l'immagine del povero cane Angelo tra cui una cover per i telefoni portatili. Questa cosa l'ho voluta stralciare dalle altre che vi presenteremo nei prossimi giorni, quando una volta avuto il via libera pubblicheremo anche la denuncia, ma ogni cosa ha un suo tempo, ora chiediamo solo di sapere dove sarebbero finiti i soldi di questi gadget realizzati con l'immagine di un cane massacrato? mi fermo qui e lascio a voi ogni ulteriore riflessione. 









AUMENTANO I FURTI DI CANI NEI SUPERMERCATI (CONSIGLI PER NON FARVI RUBARE IL CANE)

 Nonostante la legge permetta di introdurre in supermercati (esclusa l'area dei prodotti freschi, caseari e frutta e verdura) i cani e nonostante il divieto di ingresso dei cani sia caduto oramai da anni anche per quanto riguarda i pubblici uffici compresi quelli postali, la maggioranza delle strutture a partire proprio dai supermercati non hanno realizzato le apposite aree dove tenere in custodia i cani dei clienti e spesso gli stessi  cani vengono lasciati legati fuori dai supermercati, dagli uffici postali oppure appena all'interno degli stessi senza che nessuno li abbia in consegna. Un fatto questo che ha sicuramente favorito la ripresa dei furti dei cani (specialmente di razza o di piccole dimensioni) proprio fuori e nei pressi di supermercati, centri commerciali ed uffici pubblici. Non esiste una casistica numerica certa, ma ogni giorno in tutta Italia con particolare riferimento ai centri commerciali ed ai supermercati delle grandi città sono almeno una quarantina i cani rubati o che comunque spariscono nel nulla, il che corrisponde mediamente ad oltre 14.000 cani che ogni anno  vengono rubati. Per questo motivo l'associazione italiana difesa animali ed ambiente (AIDAA)  lancia l'allarme ed invita i proprietari dei cani a seguire alcune regole comportamentali, che se seguite alla lettera permetteranno una riduzione notevole del numero di furti di cani.

1- Meglio lasciare il cane a casa se la vostra uscita prevede la spesa al supermercato o commissioni negli uffici pubblici in particolar modo in quelli postali.

 2-Qualora non sia possibile lasciare il cane a casa, assicuratevi che gli uffici o i supermercati che dovete visitare abbiamo gli spazi appositi di accoglienza dei cani, se cosi non fosse tornate un altra volta

3- Non legate mai il vostro cane all'esterno di un supermercato, centro commerciale o ufficio pubblico, il 70% dei furti avviene proprio li.

4 - Se portare il cane dentro al supermercato non legatelo mai troppo vicino alla porta, ed assicuratevi che sia presente una guardia o un addetto al controllo della struttura e prima di fare la spesa o le commissioni fate presente all'addetto o al responsabile del supermercato o ufficio pubblico che intendente lasciare li il cane in custodia per il tempo necessario alle vostre compere o commissioni.

5- Non portate mai con voi cuccioli, specialmente se non microchippati, e se possibile dotateli di un sistema di controllo gps che potrebbe aiutare il ritrovamento del vostro cane in caso di furto o fuga.

6 - Mettere sempre al collo del vostro cane una medaglietta con il nome e un numero di telefono di riferimento sul quale siete facilmente rintracciabili, in quanto il vostro cane potrebbe fuggire e chi lo ritrova avrebbe cosi facilità nel contattarvi.



LA PRINCIPESSA CHARLENE DI MONACO SALVA RINOCERONTI IN ESTINZIONE

 Tutti (o quasi) si stavano chiedendo che fine avesse fatto la principessa Charlene di Monaco, dopo le ultime foto di famiglia che sottolineavano la sua assenza. Il Principe Alberto di Monaco, infatti, si è presentato coi gemelli Jacques e Gabriella insieme alla cuginetta in tribuna, durante l'ePrix di Formula E di Montecarlo, ma senza la moglie al suo fianco. Covid? Guai in famiglia? Nulla di tutto ciò. Charlene era in Sudafrica, dove è nata e cresciuta, impegnata a salvare i rinoceronti dai bracconieri. La principessa è tornata a essere per qualche settimana Charlene la sudafricana, la nuotatrice che ha conquistato il suo principe azzurro, il mondo ed è andata a vivere a Palazzo Grimaldi. La statuaria donna bionda, indipendente, sorridente e felice.


ANCORA ALLARME SPUGNE FRITTE A CAMPO LIGURE

E' ancora allarme spugne fritte a Campo Ligure, dove lunedì un cittadino ha segnalato ai carabinieri il ritrovamento di bocconi potenzialmente letali per i cani.

A denunciare l'accaduto è stato ancora una volta il Comune di Campo Ligure, che già i primi di marzo aveva segnalato un episodio simile: «La vile pratica di gettare esche e/o bocconi avvelenati per prendere di mira i cani e i gatti ogni tanto emerge anche dalle nostre parti - fa sapere l’amministrazione - Ci uniamo al senso di disgusto suscitato dal ritrovamento: chi compie atti premeditati a danni di vittime innocenti come gli animali va fermato assolutamente, senza contare il fatto che a essere in pericolo sono anche i bambini».

«L’inciviltà e la cattiva coscienza - proseguono - unite allo spregio per creature che non possono difendersi dalle crudeltà gratuite, sono sintomo di un disagio e di una frustrazione notevole».



martedì 25 maggio 2021

FARMACI UMANI PER ANIMALI. ORA E' LEGGE

 È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 maggio il Decreto 14 aprile 2021 del ministero della Salute sul via libera all’utilizzo di medicinali per uso umano per la cura di animali che non siano destinati alla produzione alimentare. La disposizione, salutata come una vera e propria svolta dopo la firma del ministro Speranza, è dunque diventata legge.

Il testo contiene una sottolineatura di carattere socio-economico molto importante, ovvero che il veterinario può prescrivere i farmaci umani, a parità di principio attivo, «anche tenendo conto del costo delle cure». La possibilità di fare risparmiare le famiglie è insomma un principio di legge anche se viene precisato che il costo di questi farmaci «è sempre a carico dell’acquirente» e non gode quindi di alcun tipo di esenzione o riduzione. In ogni caso le associazioni animaliste esultano, a partire dalla Lega antivivisezione che da alcuni anni sta portando avanti una campagna per la riduzione degli oneri fiscali a carico delle famiglie che ospitano animali domestici. Ad esprimere perplessità sono invece i veterinari, che attraverso la loro associazione di categoria Anmvi parlano di un «provvedimento solo apparentemente migliorativo» per la presenza di tutta una serie di «paletti» che costringeranno i medici a quello che definiscono uno «slalom prescrittivo» che finisce col «vanificare il principio della miglior convenienza economica per l’acquirente. Il decreto individua proprio i veterinari come i soli soggetti autorizzati («in via esclusiva e sotto la propria responsabilità») a prevedere il trattamento di un animale ammalato con medicinali concepiti per gli esseri umani. La condizione precisata nell’articolo 1 è che il farmaco contenga il medesimo principio attivo del medicinale veterinario corrispondente. Con alcune eccezioni. La più significativa è che non si deve trattare di un farmaco «contenente sostanze antibiotiche di importanza critica per la salute umana». Sostanzialmente, non potranno essere messe a rischio le scorte di medicinali fondamentali per le persone (quelle considerate di «ultima istanza») e neppure si potrà eccedere con gli antibiotici nell’ottica di una prevenzione dei fenomeni di antibioticoresistenza. La legge indica tuttavia alcune eccezioni affidate, ancora una volta, alla responsabilità del veterinario per i casi in cui non esistano alternative. L’importante è che il medicinale non sia inserito nella lista dei farmaci temporaneamente carenti pubblicata sul portale istituzionale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco.




SOTTO IL TIRO DI MIZAR IL BRACCONIERE DI FIORIO

 fino ai tredici/quattordici anni ho seguito papà, zii e cugini nelle loro battute di caccia. Per le quaglie a San Pancrazio catturate anche nelle reti, per le tortore nella Pineta Villari fino a Piano Liguori per le trappole (30 messe in un terreno di 300mq a cerchio). Ricordo che in un giorno fortunato catturammo 400 uccellini. Ne riempimmo due “cufanelle” e ricevemmo da nonna le sue benedizioni per la fatica che doveva fare per spennarli. Mi sentivo un selvaggio? No. Ero stato educato a non sentirmi tale. Poi capii e mai diventai cacciatore in proprio. Per paura che papà non mi svegliasse alle tre di notte, riuscivo anche a non addormentarmi.

Ricordo lo sciabordio dei remi della barca di Carminiello che ci portava alla parata del prete nel mese di maggio, la lite dei cani, i discorsi dei cacciatori, il grido dei cacciatori dagli scogli con il quale si avvertiva gli amici dell’arrivo delle quaglie dal mare e le albe indimenticabili

Capite cosa era la caccia per un ragazzo e da cosa derivava l’immersione e l’amore per la natura? Ma ammazzavi creature e credevi, forse, che lo si faceva anche per necessità di sopravvivenza. Ma cosa era quella passione?

A 84 anni non me lo so ancora spiegare. So che ad un certo punto capii che quel mondo degli anni 40 andava scomparendo e che bisognava cambiare. Lo feci

Oggi non capisco come quel cittadino di Forio possa ancora pensare di catturare quei piccoli esseri. Forse tutti i disagi presenti nella società ischitana derivano proprio dal fatto che il bracconiere foriano non ha ancora capito che il Pianeta non è più quello di 70 anni fa.



articolo originale

https://www.ilgolfo24.it/sotto-tiro-di-mizar-il-bracconiere-di-forio/



lunedì 24 maggio 2021

ADRANO. ALTRI DUE CANI MORTI PER IL VELENO

 Ad Adrano c’è in atto un emergenza. Nei giorni scorsi, nell’indifferenza generale, sono stati rinvenuti altri due cani morti per avvelenamento in Contrada Santuzza alle Vigne nel Catanese. Una scia di sangue che si sussegue già da qualche mese.

A gennaio nella stessa zona, infatti, erano stati trovati morti per avvelenamento tre cuccioli e la loro mamma. Da un primo riscontro sembrerebbe che la mano che si è macchiata di questo sangue sia la stessa.



GRAVEDONA. BRACCONIERE FNINISCE IN CELLA

 Indagato per bracconaggio è finito in cella con l’accusa di detenzione di arma clandestina. Rimpiangerà a lungo quei video postati sui social in cui, incappucciato e con un coltellaccio in pugno, mostrava ai suoi adepti come si seziona la carcassa dei cervi, l’uomo di 47 anni di Gravedona. Ad arrestarlo gli agenti della polizia provinciale di Como, che sabato 22 maggio, a casa del bracconiere dell’altolago, si erano presentati per eseguire un ordine di perquisizione firmato dal pubblico ministero Simona De Salvo. Ordine di perquisizione legato al sospetto che l’uomo cacciasse di frodo (sospetto confermato, almeno stando a quanto sequestrato). Il fatto è che nel corso della perquisizione gli agenti di Villa Saporiti hanno trovato un fucile da caccia senza punzonatura. Da qui la decisione della Procura di procedere all’arresto per detenzione di arma clandestina. Oltre a quella doppietta calibro 12 di fabbricazione russa, con tanto di torcia innestata sotto la canna per consentire la caccia notturna, gli agenti della polizia provinciale - che hanno operato con l’ausilio dei carabinieri di Gravedona - hanno anche trovato un passamontagna identico a quello indossato dal protagonista del video da cui tutto è partito, il coltellaccio, un silenziatore e numerose munizioni che l’uomo non avrebbe potuto avere visto che, anche alla luce dei precedenti penali, ha perso ormai anni fa il privilegio dell’autorizzazione per il porto e la detenzione di armi. Ma nel corso della perquisizione gli investigatori hanno anche trovato le prove dell’attività di bracconaggio dell’uomo che, nei video, si vantava che nella sua zona «senza il mio permesso non si pascola». Sequestrati decine di palchi di cervi e caprioli, un quintale di carne di cacciagione, mille uccelli morti, molti dei quali di specie protette per i quali è vietata la caccia, un tasso e poi trappole, reti - assolutamente illegali - per catturare gli uccelli e ancora decine di uccelli vivi costretti in gabbiette minuscole da utilizzare come richiami per la caccia di frodo.La prossima settimana l’uomo sarà interrogato in carcere per la convalida dell’arresto: la Procura è pronta a chiedere la conferma della custodia in carcere.



domenica 23 maggio 2021

DUE CANI UCCISI A FUCILATE E GATTI AVVELENATI A FRASCINETO

Dopo l'uccisione dei due cani, un meticcio e un maremmano, a colpi d'arma da fuoco avvenuta nei giorni scorsi, adesso sono stati avvelenati alcuni gatti. A denunciarlo, con un post pubblicato di Facebook, è una ragazza di Frascineto che sostiene che negli ultimi dieci giorni le sono stati avvelenati tre gatti, di cui due negli ultimi due giorni.«Avvelenati e morti uno ieri e uno oggi - ha scritto, tra le altre cose, la ragazza che ha anche postato alcune foto dei gattini morti - . Ma che fastidio vi danno. Avvelenare gli animali altrui anche dentro i cancelli delle abitazioni. Ma non vi fate un po' schifo? Uccisi così, avevano solo 2 mesi di vita. Non dovrei postare le foto dei gattini morti, ma lo faccio, perché dovete vedere lo schifo che fanno le persone e rendervi conto in che paese viviamo. E che non mi si venga a dire che non è così perché io in 10 giorni ho perso 3 gatti e non so se domani mattina ne troverò altri morti. Tutto questo per la cattiveria che avete nel cuore, o meglio nel sangue, perché un cuore non l'avete».

Giovedì l’uccisione di due cani davanti a un caseificio
Giovedì scorso sempre a Frascineto si era verificato un altro gesto crudele nei confronti degli animali: un cane meticcio e un maremmano sono stati uccisi a colpi di pistola. «Davanti al mio caseificio, hanno sparato e ucciso - ha scritto l'imprenditrice Alessia Astorino, che si prendeva cura dei due cani e che ha sporto denuncia presso il commissariato di Pubblica Sicurezza di Castrovillari – . Un meticcio, colpito al cuore e morto dopo pochi minuti. L'altro, un maremmano sparato al collo, paralizzato e lasciato agonizzante tutta la notte nel terreno di fronte la mia attività».



PESCATORI DI FRODO BECCATI NEL LAGO DI LECCO. PAGHERANNO SOLO UNA MULTA DI 51 EURO

 Bracconieri nel lago: posano le reti, vietate, durante la frega dei cavedani per fare un ricco bottino da rivendere. Un gesto che però costerà solo 51 euro di sanzione a questi pescatori che sono stati filmati e fotografati. I bracconieri sono stati fotografati e filmati «mente posavano le reti a riva, durante la frega, un gesto gravissimo e auspichiamo che Regione Lombardia prenda immediati provvedimenti - prosegue Simonetti -. Siamo stanchi di questi atti di bracconaggio nel lago di Garlate, Regione Lombardia deve intervenire, con la modifica del piano ittico regionale e l’immediata convocazione della Consulta del bacino del Lario per valutare ogni utile provvedimento di contrasto a queste attività di bracconaggio in danno di coloro che rispettano le regole».

La proposta è quella di vietare la pesca professionale sul lago di Garlate. Dura reazione dell'assocaizione italiana difesa animali ed ambiente che in una nota parla di sanzione ridicola, e che dovrebbe essere aumentata almeno di 200 volte....



sabato 22 maggio 2021

AD ALZANO HANNO AMMAZZATO L'ANATRA ELVIS

 Un brutto colpo per i piccoli alzanesi, che hanno perso la loro amata mascotte. Nella notte tra mercoledì 19 e giovedì 20 maggio, dei malviventi si sono introdotti in Seriola nel rifugio per pulcini realizzato da Mino Patelli, il custode dell’oasi della Guidana, e hanno rapito nove pulcini di anatra corritrice indiana nati dall’incubatrice circa un mese fa. Ne hanno lasciato soltanto uno: Elvis, il pulcino con un grande ciuffo in testa, malconcio e malandato, che è morto dopo qualche minuto tra le braccia del suo “papà” Mino. «Sono convinto che si tratti di una ritorsione nei miei confronti – spiega Patelli con la voce spezzata dal dolore -, perché altrimenti non riesco a dare un senso logico al fatto che abbiano portato via tutti i pulcini lasciando soltanto Elvis con delle macchie di sangue sul becco. Avevo portato i pulcini alla Seriola da qualche giorno per proteggerli dai predatori che di notte si aggirano per l’oasi, ma mai avrei immaginato che sarebbe andata a finire così. Li avrei liberati tra una decina di giorni».

Elvis era una star tra i bambini di Alzano, ma anche gli adulti provavano simpatia per la sua folta chioma. Sul gruppo Facebook “Sei di Alzano Lombardo se…”, gli alzanesi esprimono dispiacere per la perdita di Elvis e dei suoi fratelli, ma c’è anche tanta rabbia nei confronti di questa cattiveria gratuita. Qualcuno invoca l’utilizzo delle telecamere per scongiurare futuri attacchi di questo genere, ma per il momento c’è soprattutto sbigottimento di fronte a una simile barbarie.



BOCCONI AVVELENATI NEL PARCO DI SANT'ANGELO IN VADO

 SANT’ANGELO IN VADO – Bocconi avvelenati nel parco Pietro Viscera a Sant’Angelo in Vado. L’inquietante ritrovamento è stato fatto alcuni giorni fa da una signora che stava passeggiando nei pressi del parco in compagnia della sua cagnolina. La donna si trovava in un’area verde limitrofa al fiume Metauro quando ha notato che il suo animale domestico aveva in bocca un oggetto anomalo che ben presto si è rivelato un pezzo di carne ricoperta da numerosi granuli blu, presumibilmente il veleno utilizzato contro lumache o parassiti per difendere gli orti.


Purtroppo, nonostante la donna sia riuscita a strappare dalla bocca l’esca avvelenata, alcune parti sono comunque state ingerite dall’animale. Grazie all’aiuto però di un conoscente, la proprietaria sarebbe riuscita a far vomitare l’animale quasi subito evitando conseguenze ben peggiori. Dell’accaduto sono stati subito informati i Carabinieri Forestali di Mercatello sul Metauro e Urbino. La donna, oltre ad averli allertati, ha fornito quello che rimaneva dell’esca che è stata inviata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, struttura competente per l’analisi di esche/bocconi avvelenati, per la ricerca delle sostanze nocive.

L’area è stata comunque subito bonificata con l’intervento del Nucleo Cinofili Antiveleno dei Carabinieri Forestali del Reparto Parco Nazionale Monti Sibillini di Visso costituito da cani addestrati per fiutare e trovare una vasta gramma di sostanze pericolose. Purtroppo il ritrovamento non sarebbe un fatto isolato: episodi analoghi sono stati segnalati anche nei mesi scorsi. In un caso addirittura, un cane perse la vita a causa dell’ingestione di una esca avvelenata.



IL CIGNO ARTURO MORTO PER UN INFEZIONE INTESTINALE. AIDAA: CI DICANO COME L'HA PRESA E PERCHE' NON E' STATO CURATO

Dopo che l'autopsia ha confermato che il cigno Arturo non è morto a causa delle presunte bastonate di un bracconiere ma per un infezione batteriologica intestinale (sarebbe interessante sapere come l'ha presa) l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente annuncia l'ovvio ritiro della taglia e in una nota risponde alle polemiche innescate dalle dichiarazioni dei vertici dell'amministrazione comunale proprio in merito all'iniziativa dell'associazione che ha messo una taglia di 5.000 euro (salita poi a 7.000) per individuare gli eventuali responsabili della morte del cigno Arturo. "Intanto ci fa piacere per una volta che questo cigno non è stato ucciso come si era pensato e come avevano scritto i giornali molto prima della nostra iniziativa- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- AIDAA- e ci rendiamo disponibili qualora ce ne fosse l'opportunità a dare una mano per cercare un nuovo maschio da affiancare alla femmina ancora presente nel laghetto del comune di Laghi in provincia di Vicenza. Sulla polemica innescata dalla amministrazione comunale sulla nostra iniziativa riteniamo di rispondere solo che se il cigno fosse stato ucciso come paventato in un primo tempo dai giornali non avremmo assistito a questo inutile stracciarsi le vesti degli amministratori locali indignati a quanto pare piu per una  iniziativa che aveva lo scopo di aiutare a trovare i presunti colpevoli che per la morte del cigno, chiariscano invece come Arturo ha preso l'infezione batteriologica intestinale che lo ha portato alla morte, e come mai non si è intervenuti per tempo con cure che potevano salvargli la vita?"


venerdì 21 maggio 2021

ANIMALISTI CONTRO FIORELLO. LO SPOT WIND ISTIGA AL MALTRATTAMENTO DEI PESCI

BOLOGNA (21 MAGGIO 2021) - Animalisti in rivolta contro FIORELLO per lo spot considerato illegale e vergognoso nel quale il noto showman pubblicizzando i prodotti Wind-Tre parla con un pesce rosso tenuto da solo in una boccia di vetro, pratica questa illegale in diverse regioni italiane e comunque considerata una forma di maltrattamento nei confronti dei pesci rossi dai maggiori esperti di gestione di fauna ittica in cattività. Ad esempio nel sito acquariofiliaconsapevole.info gli esperti scivono che:" i pesci rossi sono creature sociali, che amano vivere in compagnia dei propri simili, amano fare lunghe nuotate tranquille, amano curiosare nel loro ambiente, amano esplorarne ogni anfratto", inoltre in moltissimi comuni è vietato tenere i pesci rossi nella boccia e per giunta da soli dai regolamenti municipali di benessere animale e di polizia locale. Ma non è tutto infatti in Emilia Romagna  la legge regionale 17 febbraio 2005 n. 5 detta norme a tutela del benessere animale trattando specificatamente anche i pesci d’acquario. Ecco quanto dispone, in particolare, l’articolo 10: “gli animali ornamentali e da acquario devono essere mantenuti, da chiunque li detenga a vario titolo, in acqua sufficiente, con ossigeno e temperatura adeguati alle esigenze della specie”. Da qui l'accusa degli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente a Fiorello ed alla WIND di favorire con quello spot non solo una pratica illegale ma anche di istigare al maltrattamento dei pesci rossi. "Chiediamo alla WIND e a FIORELLO di ritirare quello spot vergognoso- scrivono gli animalisti dell'Associazione italiana difesa animali ed ambiente- aidaa in primis in quanto istiga al maltrattamento di animali ma anche perchè la pratica di tenere i pesci rossi nella boccia di vetro è illegale, e qualora non lo ritirassero siamo pronti a chiedere alle autorità competenti il sequestro di questo spot".