ACERRA (18 FEBBRAIO 2025) La tragedia di Acerra dove una bambina di nemmeno un anno ka perso la vita dopo essere stata morsicata dal pitbull di casa ha molti lati oscuri a partire dalle versioni contrastanti fornite agli inquirenti dal padre. Ora l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha deciso di presentare un esposto alla procura di Nola chiedendo di indagare a fondo su quanto accaduto e di salvare la vira al pitbul e all'ltro cane meticcio presente in casa che sono stati sottoposti ail sequestro di rito ed al periodo di osservazione di dieci giorni cosi come prevede la legge. Ma l'attenzione degli animalisti è rivolta allo sviluppo delle indagini della procura di Nola che nelle ultime ore dopo aver appurato dal test tossicologico che il padre della bimba era posivo alla cannabis (esame che per legge va ripetuto ora stanno verificando le telecamere di zona non escludendo che possa saltare fuori che il padre non si trovasse il casa al momento della tragedia. "E' una tragedia immensa e noi ci uniamo al dolore dei parenti e degli amici di quella famiglia per la perdita della loro bambina ma- scrivono gli animalisti di AIDAA- vorremmo che le indagini chiarissero sopratutto se e quali sono le responsabilità del padre della bambina pefchè la sua ricostruzione presenta diverse lacune che lo hanno portato ad essere indagato per omicidio colposo. Serve chiarezza-conclude la nota AIDAA- perchè si evitino altri morti anche se non umane".
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
martedì 18 febbraio 2025
CAVALLA CHIUSA AL BUIO E SANZA ACQUA NE CIBO SEQUESTRATA DALLA POLIZIA A CATANIA
I poliziotti della Squadra a cavallo della questura di Catania hanno denunciato per maltrattamento di animali un uomo di 67 anni e hanno sequestrato una cavalla, affidata poi alle cure di un’associazione. Gli agenti durante il controllo di uno stabile hanno trovato l’animale senza cibo né acqua a disposizione e in condizioni igieniche precarie. I poliziotti, inoltre, durante l’ispezione dei locali, hanno rinvenuto una serie di attrezzature, tipo ganci in acciaio, mannaie e coltelli sporchi di sangue, che, probabilmente, sarebbero serviti di lì a poco per macellare clandestinamente la cavalla.
SPARIZIONE DEL CANE REX. AIDAA CHIEDE ISPEZIONE DEL CANILE DI PASSAU E DENUNCIA PER FURTO I RESPONSABILI
CANI MALTRATTATI E MANUTRITI A ROMA SALVATI DALLA POLIZIA LOCALE
Il muso fuori, in un piccolo spazio lasciato dalla rete. Quasi a cercare di vedere una via di uscita. In queste condizioni è stato trovato un cane nella zona nord di Roma, in uno degli interventi effettuati dai carabinieri tra Prima Porta e Labaro.
Cani maltrattati a Roma Nord
I controlli effettuati dai militari hanno messo a referto una serie di denunce per maltrattamenti di animali. Come nel caso di un 43enne italiano, che deteneva un cane razza chihuahua e un meticcio attaccati con una catena all'interno di una piccola gabbia. Per l'uomo è scattata anche la sanzione perché allevava 15 cani di razza, senza l'autorizzazione e la prevista registrazione.
Coppia denunciata per maltrattamento di animali
Situazione analoga si è verificata con una coppia di coniugi, un 33enne croato e una donna di 37 anni, che presentavano un cane meticcio in catena all’interno di una gabbia di piccole dimensioni. I due sono stati sanzionati, anche perché l'animale non era iscritto all’anagrafe canina e in più era privo di microchip. Un egiziano 63 anni, infine, è stato denunciato per abbandono di animali: il proprio yorkshire terrier è risultato in condizioni incompatibili per la propria natura e vistosamente sofferente.
CANI AVVELENATI ANCHE NEL CANTON TICINO A POCHI KM DAL CONFINE ITALIANO
«Da diversi giorni si stanno verificando numerosi casi di avvelenamento di cani in Ticino e nelle zone appena oltre confine». La segnalazione arriva da una nostra lettrice, Francesca, che questa mattina ha inviato una mail al Corriere del Ticino per porre l'attenzione su una situazione «grave e preoccupante» che si starebbe verificando soprattutto nel Mendrisiotto e appena oltre confine, nel Varesotto.
«Quanto sta accadendo non è normale né accettabile. È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità competenti per fermare chi compie questi atti di crudeltà, prima che si verifichino altre tragedie», evidenzia Francesca, citando segnalazioni sui gruppi Facebook dedicati agli animali e comunicati di diversi Comuni. Le pagine Facebook «SOS Animali Ticino» e «Associazione AnimaLeale Ticino» hanno lanciato l’allarme in questi giorni, diffondendo pure la foto di bocconi di luganiga con stuzzicadenti conficcati, dunque potenzialmente pericolosi se ingeriti, rinvenuti a Cadenazzo, nei pressi della rete del dog park.
lunedì 17 febbraio 2025
BLUFI. RAPISCONO, PICCHIANO E TORTURANO UN PICCOLO CANE FINO ALLA MORTE
BLUFI (PALERMO 17 FEBBRAIO 2025) Alcuni giorni orsono si era sparsa la notizia della sparizione di un piccolo cane di nome Brian a Blufi comune di parco delle Madonie in provincia di Palermo. Sono cominciate le ricerche ma il finale non è stato certamente positivo come tutti speravano. Leggiamo infatti in un post stranziante apparso sulla pagina social "DISPERSI SULLE MADONIE" che purtroppo il cane Brian è stato ritrovato morto. Le paroleusate dalla persona che ha scritto il post sono chiare e drammatiche:"Braian non tornerà più a casa perché qualche schifezza umana lo ha legato per zampe e muso picchiato selvaggiamente tanto da scuoiarlo e poi lo ha impiccato.Il cane è morto da pochi giorni quindi il suo aguzzino lo avrà tenuto per tutto questo tempo e seviziato". Il fatto è avvenuto a Fontana di Nero appunto nel territorio comunale di Blufi. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha annunciato la pesentazione nei giorni prossimi di una denuncia contro ignoti e l'istituzione di una taglia di 1.500 euro che verrà pagata a chi con le sue infomazioni fornite sottoforma di denuncia alle autorità secondo i termini di legge aiuterà ad individuare e far condannare in via definitiva gli autori di questo crimine.
BRAIAN IL CANE RAPITO, TORTURATO ED UCCISO ABLUFI

CASTEL MAGGIORE. LA PRESIDE VIETA LA PRESENZA DEI CANI A SCUOLA. AIDAA. FOLLIA
CASTEL MAGGORE (BOLOGNA 17 FEBBRAIO 2025) Con una circolare la dirigente scolastica di Castelmaggiore ha vietato l'ingresso e la presenza dei cani a scuola in quanto a dire della preside Antonietta Esposito i cani arrecherebbero disagio presso i giovani studenti. Sulla vicenda interviene con una breve e durissima nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che condanna come irresponsabile l'atteggiamento della preside, in quanto secondo gli animalisti la presenza di animali è un beneficio per i ragazzi in età scolare e ricorda come in alcune scuole dove si insegna con il metodo Montessori la cura di animali ed ambiente sia parte integrante della formazione scolastica ed educativa fin dalle scuole dell'infanzia.
domenica 16 febbraio 2025
STRAGE DI CANI UCCISI DAL VELENO A ROCCABERNARDA
ROCCABERNARDA – Una strage. Non c’è altro modo di definire quello che da qualche mese avviene a Roccabernarda dove cani e gatti vengono avvelenati in modo crudele e muoiono tra indicibili sofferenze. Non si tratta solo di randagi o cani di quartiere, ma anche di animali di proprietà. Era accaduto due mesi fa nella periferia, in località Giarre, era morto un labrador e qualche giorno prima un altro cane nel centro abitato.
Il dramma si è ripetuto in questa settimana: ben tre cani – di cui due di proprietà – sono morti per avvelenamento a causa, molto probabilmente, di esche lasciate appositamente nei luoghi che frequentano nella zona di via Stadio.Giorno 11 febbraio è stata avvelenato un incrocio di maremmano, Neve (foto nel testo), cane di proprietà; giorno 12 è toccato a due inseparabili amici. Luis e Leo (nella foto grande) erano un labrador ed un meticcio adottato dal quartiere.
Luis attendeva sempre Leo per andare insieme a passeggio. Il labrador era di proprietà dell’avvocato Pino Brittelli che la mattina presto, solitamente lo portava verso il campo di calcio dove poi lo liberava per permettergli di sfogarsi. Mercoledì, però, non hanno fatto il consueto giro, ma il percorso più breve restando sempre su via dello Stadio: il cane – tenuto al guinzaglio – si è avvicinato all’erba ed ha mangiato all’improvviso qualcosa da terra.
Pochi minuti dopo ha vomitato e si è accasciato: “Piangeva, si lamentava. Mi ha guardato un’ultima volta, poi gli è uscita una lacrima ed è morto” racconta commosso Brittelli. Poco dopo è stato trovato anche Luis nelle stesse condizioni.
TERRORE AD AGLIE'. SOSPETTA MORTE PER AVVELENAMENTO DI UN CANE
Terrore ad Agliè: bocconi avvelenati vicino al cimitero, un cane morto. Allarme tra i proprietari
Cresce la preoccupazione tra i proprietari di cani dopo la segnalazione di bocconi avvelenati nell’area del cimitero. La vicenda è emersa sui social e ha già suscitato forte indignazione.
A destare allarme è il caso di Kira, una femmina di cinque anni morta improvvisamente dopo una passeggiata nella zona. I proprietari sospettano l’avvelenamento e hanno richiesto un’autopsia all’Istituto Zooprofilattico per chiarire le cause del decesso.
Il sindaco Marco Succio invita alla prudenza: “Al momento non ci sono conferme ufficiali, ma se l’ipotesi sarà confermata, sarebbe un fatto gravissimo. Raccomandiamo la massima attenzione ai proprietari di animali”.
Al momento, non risulta alcuna denuncia ufficiale alle forze dell’ordine.
sabato 15 febbraio 2025
DUE CANI TROVATI MORTI A CORIGLIANO SOSPETTO AVVELENAMENTO
C'è il sospetto che siano stati avvelenati i due cani, di cui uno cucciolo, trovati morti a Schiavonea.
Il Comune di Corigliano Rossano, a seguito della segnalazione di alcuni cittadini, ha reso noto di avere immediatamente attivato il settore Polizia locale ed il settore Ambiente ed energia, di concerto con il competente servizio dell'Azienda Sanitaria, per accertare e verificare le cause del decesso dei due animali. Le verifiche stanno accertando anche se si tratta di episodi isolati o si registrano ulteriori casi nell'area.
"Seppur si è ancora in una fase preliminare, qualora dovesse essere accertato che il decesso sia stato provocato - è detto in una nota dell'ente - si tratterebbe di un atto di crudeltà inaccettabile nei confronti degli animali e dell'intera comunità. Un episodio che l'Amministrazione comunale non intende far passare sotto silenzio e per il quale procederà a mettere in campo tutte le attività necessarie per l'accertamento dei fatti e l'individuazione degli autori di un gesto che sarebbe ignobile e non rispecchia la sensibilità e l'attenzione della comunità".Il sindaco e l'esecutivo comunale, riporta la nota, stanno seguendo la vicenda e comunicheranno gli esiti degli accertamenti, oltre che alle autorità competenti, alla comunità.
RICOMINCIA LA GUERRA TRA TARTUFAI.. DUE CANI MORTI AVVELENATI
Casalgrande Il sindaco Giuseppe Daviddi interviene dopo la scoperta di esche avvelenate nel territorio comunale, che hanno già causato la morte di due cani a Villa Spalletti, Charlie e Mirtilla. «Voglio esprimere la mia più ferma indignazione per quanto accaduto - afferma il primo cittadino -. Sono comportamenti riprovevoli e inaccettabili che non possono trovare spazio in una società civile. Abbiamo già allertato tutti gli enti preposti e chiedo ai cittadini di segnalare immediatamente qualsiasi comportamento sospetto».
CASALGRANDE. UOVA TRASFORMATE IN BOCCONI AVVELENATI PER CANI
Casalgrande (Reggio Emilia), 12 febbraio 2025 – Non si arresta il fenomeno dell’abbandono di bocconi avvelenati. Ieri mattina i carabinieri forestali di Scandiano, insieme all’unità cinofila antiveleno di Bosco di Corniglio, sono intervenuti in località San Donnino di Liguria, a Casalgrande, per ricerca di esche avvelenate, dopo un decesso sospetto di due cani, avvenuto in quella zona, dopo un giro nei dintorno di via Spalletti. Dopo l’attenta verifica dell’area, guidati dal cane antiveleno Freddy, i carabinieri hanno bonificato il sito rinvenendo cinque uova evidentemente manomesse ad arte: un sottile strato di cera steso a chiusura del minuscolo foro praticato sul guscio lascia intendere che il responsabile del crudele gesto possa essere riuscito ad introdurre all’interno delle uova, usando una siringa, la sostanza tossica al momento ignota. Tra le uova rinvenute, alcune sono fortunatamente risultate ancora parzialmente integre, mentre altre, con il guscio ormai ridotto in frammenti, sono presumibilmente state aperte da animali selvatici o domestici che si sono nutriti dal loro contenuto. Solo le analisi delle uova ancora parzialmente intatte, affidate dal Servizio Sanitario Veterinario dell’Ausl di Scandiano, consentiranno di individuare l’eventuale presenza di sostanze nocive. Tuttavia i segni di manomissione lasciano pochi dubbi sul crudele intento del loro autore. La dispersione di esche e bocconi avvelenati rappresenta una pratica illegale in quanto non solo espone a un grave rischio gli animali che potrebbero nutrirsene, fino ad ucciderli, ma comporta la dispersione nell’ambiente di sostanze tossiche e pericolose per l’uomo e per l’intero ecosistema.
venerdì 14 febbraio 2025
CARMIGNANO. I GATTI MORTI SALGONO A QUATTRO
CARMIGNANO (14 FEBBRAIO 2024) Dopo i tre gatti uccisi (uno decapitato) e gettati nel tombino nele scorse ore è stato rinvenuto un quarto gatto morto. Questa volta il micio è stato rinvenuto nel greto del fiume Furba nella frazione di Seano. Il gatto recuperato è stato poi inviato all'istituto zooprofilattico di Firenze per la ricognizione cadaverica. "Questo gatto- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- presenta segni evidenti di un trauma forse a suito di un forte colpo subito sulla testa. Dopo il ritrovamento dei primi tre gatti barbaramente uccisi no escludiamo a priori che anche questo micio possa essere vittima della stessa mano, anche se per poter dare risposte certe bisogna attendere gli esiti dell'autopsia".
QUASI TUTTI GLI ORSI TRENTINI SONO INBERNAZIONE
Quasi la totalità degli orsi in Trentino è in ibernazione. Lo rende noto il Servizio grandi carnivori della Provincia autonoma di Trento.
"Il 7 gennaio è stata segnalata la presenza di un esemplare giovane a Lagolo, nel territorio comunale di Madruzzo, attratto da rifiuti stoccati nelle adiacenze di un edificio privato - si legge nel report -. Dalla medesima località è pervenuta la notizia di un ulteriore avvistamento il 10 gennaio. Per la restante parte del territorio provinciale le segnalazioni sono limitate a un paio di escrementi rinvenuti in alta valle dei Laghi e in valle del Chiese e a piste su neve in frutteti della destra orografica della val di Sole".
LASCIA I CANI NELL'ORTO ABUSIVO IN FIAMME. UNO MUORE. ANZIANO CONDANNATO A 5 MESI
Un pensionato torinese di 82 anni è stato processato e condannato per aver realizzato una baracca e un orto abusivo sulle sponde del torrente Stura. La vicenda ha avuto un risvolto giudiziario dopo un incendio accidentale, scoppiato il 18 agosto 2022, che ha provocato la morte di uno dei suoi tre cani.
Il tribunale ha inflitto all’82enne una condanna a cinque mesi e 10 giorni di reclusione, oltre a una multa di 400 euro, con la pena sospesa. L’uomo è stato ritenuto colpevole di invasione di terreni e abbandono di animali, poiché, sebbene visitasse l’area quasi quotidianamente, secondo gli inquirenti non forniva ai suoi cani cure adeguate. Tuttavia, è stato assolto dall’accusa di uccisione di animali.
Le indagini, condotte dopo il rogo, hanno escluso qualsiasi responsabilità diretta dell’uomo nell’incendio, chiarendo che si trattò di un evento accidentale. I due cani sopravvissuti furono affidati all’Enpa già nel 2022, garantendo loro un nuovo ambiente sicuro.
L’anziano è stato difeso dall’avvocato Giulia Frisenna, che ha sottolineato come il suo assistito non avesse alcuna intenzione di danneggiare gli animali e che l’accusa più grave, quella di uccisione di animali, sia caduta durante il processo.
La sentenza mette in evidenza la necessità di un maggiore controllo sugli animali lasciati in situazioni precarie, anche quando i proprietari ritengano di fornire loro un’assistenza sufficiente. Il caso ha sollevato dibattiti sulle condizioni di detenzione degli animali e sulle responsabilità legali dei proprietari, anche in contesti di precarietà abitativa.
giovedì 13 febbraio 2025
GATTI UCCISI E GETTATI NEL TOMBINO A CARMIGNANO. AIDAA METTE LA TAGLIA E NON ESCLUDE PISTA SATANICA
CARMIGNANO (13 FEBBRAIO 2025) Sulla vicenda dei tre gatti uccisi e gettati in un tombin nel comune di Crmignano in Toscana interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha deciso di proporre una ricompensa di 1.000 euro a chiunque sia in grado con la sua testimonianza rilasciata alle forze dell'ordine secondo le modalità di legge di far individuare, denunciare e condannare in via definitiva i responsabili di tale gesto orrendo e criminale. L'Associazione AIDAA inolte in un breve comunicato ricorda che: "Il fatto che un gatto abbia il capo mozzato può voler dire diverse cose, o una vendetta, o un gesto dimostrativo ma non escludiamo a priori le piste dei riti esoterici compiuti da qualche gruppo di idioti adoratori di satana o di qualche altro strano feticcio!"
CARMIGNANO. GATTI UCCISI, DECAPITATI E POI GETTATI IN UN TOMBINO
Sam, Dante e Ugo sono stati ritrovati senza vita e ormai in stato avanzato di decomposizione in un tombino a Veghereto, frazione di Carmignano. Ieri la Lav ha diffuso un comunicato e delle fotografie molto crude: le carcasse di questi animali sulle quali l’esame autoptico ha rivelato sconcertanti violenze. Questi gatti erano spariti da tre abitazioni a fine novembre, tutte nel raggio di 500 metri, e le famiglie non si sono mai rassegnate ad averli persi, lanciando subito appelli sui social. Era il 24 novembre. Alla fine i corpi sono stati scoperti all’interno di un pozzetto idraulico in area privata, dagli operai addetti alla pulizia e manutenzione. I gatti non sono stati gettati in un fosso ma ben nascosti e questo suggerisce un tentativo di occultamento post-mortem. Le carcasse sono state portate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana e gli esami anatomo-patologici effettuati hanno rivelato che la morte degli animali è stata causata da gravi traumi, compatibili con percosse violente.Tali lesioni includono fratture multiple, ernie diaframmatiche e collassi polmonari, indicativi di un violento impatto fisico. Uno di loro aveva la spina dorsale spezzata, un altro era decapitato. La data della loro morte coincide con il periodo del loro smarrimento, rafforzando la tesi di un atto crudele e deliberato.
MISANO ADRIATRICO. CANI AVVELENATI. LADRI O KILLER?
Cani avvelenati in pieno giorno in una abitazione lungo la via principale di Misano Monte. E’ successo sabato e subito sono scattati i campanelli di allarme tra i residenti, in cerca delle cause del gesto: se ladri che volevano aprirsi la strada o un avvelenatore di cani. Ieri mattina Giuseppe Semeraro, proprietario dei due pitbull avvelenati, si è presentato in caserma per fare denuncia. "Ho dato anche il materiale filmato dalle telecamere, e i carabinieri mi hanno dato diversi spunti per centrare sempre più la ricerca delle immagini che potrebbero aiutare a capire chi sia stato". La rabbia è enorme. "Il cane più grande veniva sempre con me a prendere mia figlia a scuola ed era diventato una sorta di mascotte per i bambini che si fermavano a giocarci. Non riesco a dare una spiegazione di quanto è accaduto". Intanto l’allerta nella frazione si è alzata e gli occhi restano aperti. Alcuni residenti hanno subito pensato a ladri che volevano liberarsi dei cani per mettere a segno un furto. Di certo chi ha colpito lo ha fatto nelle prime ore del pomeriggio, tra le 13 e le 16, ha ricostruito Semeraro, somministrando ai cani qualcosa attraverso la siepe sul lato della strada. "Ci siamo accorti che il cane stava male e barcollava. Lo abbiamo subito portato dal veterinario che dava servizio notturno. Inizialmente sembrava fosse un attacco epilettico, aveva le convulsioni. Qualche ora più tardi abbiamo capito che era altro perché anche l’altro cane, un cucciolo di sei mesi, ha cominciato a manifestare i medesimi sintomi. Il più grande non ha più ripreso conoscenza. Non ce l’ha fatta. Il cucciolo è sopravvissuto. Oro voglio sapere chi è stato". La rabbia è tanta come anche i timori che si sono generati tra i residenti di Misano Monte.
mercoledì 12 febbraio 2025
CAVALLI MALATI ED ANZIANI.MACELLATI CLANDESTINAMENTE IN ITALIA. 7 ARRESTI
Cavalli stremati, malati, feriti, allevati per altri scopi e, divenuti non più produttivi, uccisi in mattatoi clandestini. Non siamo in Argentina, Paese al centro di inchieste per le brutalità dell’industria equina, bensì in Italia in un giro di affari tra maltrattamenti e irregolarità.
A portarlo alla luce sono stati i Carabinieri del NAS di Perugia che, supportati dai NAS di Bari, Torino e Alessandria nonché dai Comandi Provinciali di Perugia, Barletta-Andria-Trani, Novara e Cuneo, hanno sgominato una rete di macellazione illegale di cavalli non destinati alla produzione alimentare dall’Umbria alla Puglia.
I cavalli venivano acquisiti o ceduti a titolo gratuito dagli stessi proprietari, ignari delle fine che i loro animali avrebbero fatto in altre mani. Trasferiti in Puglia, talvolta in camion sovraffollati in viaggi e in condizioni indicibili, li attendeva la morte.
Grazie a un escamotage per rimuovere gli esemplari interessati dal registro della Banca Dati Nazionale degli Equini, le loro tracce si perdevano completamente. Tuttavia, la loro carne veniva messa in commercio con potenziali rischi per la salute pubblica per via dei trattamenti farmacologici non compatibili con la finalità alimentare a cui i cavalli erano stati sottoposti in vita.
Le indagini hanno portato all’identificazione di 7 indagati e 7 misure cautelari. L’operazione si è conclusa con il sequestro di un locale adibito alla macellazione abusiva degli animali, un autocarro contenente i resti degli cavalli uccisi, i cosiddetti “scarti di macellazione”, oltre a pile di documentI.
GATTI TORTURATI ED UCCISI. SI CERCA DI KILLER DI RAIANO
A guardare le foto (vi risparmiamo quelle più cruente) non ci si fa capaci di tanta crudeltà, dell’inutile e gratuito accanimento su animali indifesi. Due gatti del tipo soriano, di quelli arancioni per intendersi, uccisi e seviziati a Raiano da ignoti torturatori che, ora, le forze dell’ordine stanno cercando di scovare.
Che non possa trattarsi di due incidenti, lo dice il modo nel quale le povere bestie sono state trovate morte e, anche, la strana coincidenza, che sembra più una recondita motivazione, che si tratti di due gatti della stessa razza.
Il primo trovato un mesetto fa appeso a testa in giù ad un cancello della recinzione di un campo, nella periferia del paese. L’esame autoptico disposto dai veterinari della Asl ed eseguito all’Istituto zooprofilattico, ha accertato una morte lenta e dolorosa. Il laccio di ferro (simile a quello delle trappole) con il quale era appeso al cancello ha praticamente stritolato il basso addome facendolo morire lentamente.
Il secondo, qualche giorno fa, lungo la strada degli uliveti, sempre a Raiano, è stato trovato all’interno di una busta con gli occhi cavati. L’ipotesi che possa essere stato un corvo a ridurlo così non è molto convincente, se non altro perché l’animale si trovava dentro una busta di plastica. A trovarlo è stata una donna che stava passeggiando con i suoi cani nella zona: “Ho notato questa busta di plastica dalla quale si intravedeva un animale – racconta – pensavo ad una gallina o ad un avanzo alimentare, ma quando ho aperto la busta ho fatto l’orribile scoperta”.
La donna ha così allertato il veterinario della Asl che ha recuperato la carcassa per eseguire l’autopsia. I risultati devono ancora arrivare, ma i due episodi, avvenuti vicini nel tempo e nei luoghi, lasciano pensare che non si tratti di coincidenze.
Sul caso stanno indagando la polizia municipale e i carabinieri, che hanno già provveduto ad ascoltare alcuni testimoni e fare una prima segnalazione alla procura della Repubblica di Sulmona: “Stiamo aspettando il referto dell’ultima autopsia – commenta il sindaco Marco Moca – dopo di che presenteremo una denuncia formale. Il fatto è grave ed è, oltre che un reato, segno di profonda inciviltà e di disagio”.
Sembra, inoltre, che non sia l’unico caso di maltrattamenti di animali a Raiano negli ultimi tempi: segnalazioni sono arrivate anche per lanci di pietre ad uccelli e animali da cortile.
Quanto basta per accendere un faro sul paese, sperando di trovare il o i torturatori, prima che facciano altre vittime.
martedì 11 febbraio 2025
TAC AL GATTO. APERTO PROCEDIMENTO DISCIPLINARE CONTRO IL DOTTOR FANELLI
L'istruttoria è aperta. I tre componenti dell'Ufficio procedimenti disciplinari dell’Azienda Usl della Valle d'Aosta si sono riuniti per valutare la vicenda del radiologo Gianluca Fanelli, direttore della struttura semplice di Radiologia e neuroradiologia interventistica, che ha sottoposto a una Tac e a un intervento di pneumotorace la sua gatta, ferita dopo essere caduta da un’altezza di sei piani.
La Commissione disciplinare dovrà ora acquisire tutta la documentazione necessaria e verificare i fatti contestati.
Se, al termine dell’istruttoria, dovessero emergere infrazioni da parte del medico, si procederà alla contestazione formale degli addebiti e alla sua convocazione per l’audizione in contraddittorio.
Una volta concluse l'audizione e l'analisi della documentazione, l'Ufficio procedimenti disciplinari stabilirà l’eventuale sanzione da applicare, che può andare dalla semplice censura scritta fino al licenziamento. Il procedimento disciplinare, in ogni caso, deve concludersi entro il termine di 120 giorni dalla contestazione degli addebiti.
ANCORA ALLARME BOCCONI IMBOTTITI DI CHIODI AD ABANO TERME
È quindi di nuovo allarme per i possessori di animali a quattro zampe in una via che già in passato più volte è stata presa di mira da quanti hanno tentato di uccidere, o quanto meno far del male, agli animali.
Ma attorno a questa questione si sta scatenando in via Claudiano una sorta di “guerra” tra i residenti. C’è infatti chi teme che al proprio cane possa succedere qualcosa e poi c’è chi invece, tramite degli avvertimenti, di fatto si dichiara
Sono infatti apparsi dei cartelli lungo la strada che mettono in guardia i possessori di cani. «Caro cittadino, ci fa piacere che tu faccia passeggiare il tuo cane, ma non serve che tu lo faccia sempre sapere lasciando ogni giorno abbandonate cacche sul marciapiede. Grazie». Questo il messaggio del manifesto posto lungo la ringhiera di un’abitazione.
«È chiaramente un avvertimento e una sorta di minaccia», osserva Maurizio Tentori, presidente del comitato Abano dice No. «A questo punto viene da pensare che ad abbandonare per ripicca quei bocconi possano essere stati gli autori di quel messaggio. Ci auguriamo che si risalga al più presto a quanti hanno messo a repentaglio la vita dei nostri amati cani e che vengano punti severamente da parte della Polizia locale o dei carabinieri. Chi ha segnalazioni utili da girare alle forze dell’ordine lo faccia in fretta».
Sempre lungo la via, la Municipale ha posizionato dei cartelli di avvertimento. «Attenzione, possibile presenza di bocconi avvelenati», si legge. «Tenere i cani a guinzaglio. Avvisare la Polizia locale nel caso di avvistamento di esche sospette al numero 049-8245352». «Tutti i cittadini che si dovessero imbattere in altri ritrovamenti così raccapriccianti», ha detto il sindaco Federico Barbierato, «sono invitati a segnalarli subito alla Polizia locale. In ogni caso ci attiveremo non solo per incrementare le modalità di videosorveglianza, ma anche per bonificare le aree da pericoli di questo tipo».
OVINDOLI. INSEGUI ORSA E CUCCIOLI. OGGI INIZIA IL PROCESSO AL 61ENNE INSEGUITORE
SULMONA – Oggi l’udienza al Tribunale Penale di Sulmona dopo la nostra denuncia e di altre realtà animaliste Inseguì l’orsa e i cuccioli con l’auto per fare un video sui social a Roccaraso, era un 61enne poi scoperto. Inseguì l’Orsa Bambina con i suoi cuccioli per le strade di Roccaraso nel 2023, perchè? Giusto per un video sui social media, incosciente del pericolo pubblico causato, oltre al reato commesso per maltrattamento su animali spaventati a morte. Oggi parte la prima udienza davanti al Tribunale Penale di Sulmona, Giudice Monocratico Dott. Buccini. Con l’avv. Cristiano Ceriello, presidente e responsabile legale, il Partito Animalista Italiano insieme ad altre realtà animaliste denunciò l’accaduto e diede notizia del nuovo caso di inseguimento di animali per le strade. Si trattava di un 61enne abruzzese, C.G. di Pescocostanzo, per cui oggi sarà tenuta la prima udienza del processo.