La piaga del bracconaggio ancora dilaga in Europa e nel bacino del Mediterraneo. Solo 8 su 46 Paesi europei, 22 dei quali si affacciano sul Mediterraneo in Europa, Nord Africa e Medio Oriente, si stanno impegnando per dimezzare l’uccisione, la cattura e il commercio illegale di uccelli entro il 2030, come previsto dal Piano strategico di Roma 2020-2030 della Convenzione sulle specie migratrici (Cms).BirdLife International ed EuroNatur hanno pubblicato il rapporto The Killing 3.0: Progress on Eradicating Illegal Killing of Birds in the Mediterranean and Europe, che evidenzia come, a cinque anni dalla scadenza fissata dal Piano, si sia ben lontani dall’obiettivo fissato: la riduzione del 50% della portata e dell'ambito del cosiddetto Illegal killing of birds (Ikb) rispetto al valore di riferimento del 2020.
“I progressi sono in grave ritardo”, scrive in una nota la Lipu, che in Italia rappresenta Birdlife international. L’associazione poi incalza: “È necessario intervenire con urgenza, altrimenti saranno inevitabili perdite devastanti per le popolazioni di uccelli e alcune specie potrebbero addirittura essere spazzate via per sempre”.
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Bracconaggio in Europa, una piaga che continua a minacciare gli uccelli migratori - La Stampa