martedì 31 dicembre 2013

VIVISEZIONE. IN EUROPA NEL 2011 UCCISI 11 MILIONI DI ANIMALI


VIVISEZIONE: IN EUROPA UCCISI 11 MILIONI DI ANIMALI NEL 2011


Bruxelles (31 dicembre 2013) - Sono dati veramente impressionanti quelli pubblicati nei rapporto dell'Unione Europa da cui risulta che nel 2011 sono stati uccisi oltre undici milioni di animali a causa della sperimentazione animale nei 27 paesi dell'UE. L'Italia secondo questo rapporto si trova al quinto posto sui ventisette con quasi un milione di animali usati nella sperimentazione. Tornando ai dati Europei non vi sono miglioramenti concreti per gli animali, anche se complessivamente si nota una leggera diminuzione degli animali utilizzati (-4,3% unica nota positiva), ma questo non è dovuto all'applicazione della ricerca alternativa cosi come prevede la legge ma solo per un calo di fondi a disposizione dei ricercatori di alcuni paesi. Vale a dire: La pietà come necessità.
Tra i dati peggiori si assiste ad un pauroso incremento dei dati relativi agli animali utilizzati nelle ricerche di base che passano dal 38 al 46%, si registra inoltre un aumento del 17% dei topi usati per studi di biologia di base con un forte sviluppo di animali “geneticamente modificati”,
Secondo il rapporto UE inoltro vi sono ancora animali utilizzati per gli esperimenti a fini cosmetici. Rispetto agli anni precedenti gli stati che hanno utilizzato il maggior numero di animali con percentuali che superano il 135% rispetto al 2010 vi sono l'Irlanda, la Repubblica Ceca e due paesi baltici quali l'Estonia e la Lettonia. Aumenti si registrano nel numero degli animali selvatici utilizzati, in particolare volpi, tasso, foche,lontre e furetti con un incremento spaventoso del 75%. Aumentano del 30% i pesci uccisi negli esperimenti e dell'8% quello dei conigli. Venendo agli animali a noi più vicini in Europa nel 2011 per la sperimentazione scientifica sono stati ammazzati 18.000 cani, 4.000 gatti e oltre 6.000 scimmie.
Questo quadro assurdo- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ci dimostra come la legge europea sulla vivisezione, approvata in Italia con qualche miglioramento rispetto al testo Ue e a suo tempo sostenuta entusiasticamente da diverse importanti associazioni animaliste e sostenuta da parlamentari quali l'ex ministro Brambilla è assolutamente inadeguata, cosi come sono rimasti solo dei buoni propositi le scelte ed i finanziamenti destinati alla sperimentazione alternativa e senza animali. Noi da sempre- ci dice Croce- siamo stati contrari alla legge europea, da sempre abbiamo sostenuto che anche a fronte di sanzioni l'Italia avrebbe dovuto dichiararla non ricevibile. Anche da noi- continua Croce- e gli avvenimenti degli ultimi giorni lo confermano rischiano di slittare i tempi per la riduzione della sperimentazione animale che potrebbe iniziare a ridursi solo nel 2017 cosi come vorrebbe il governo e lo stesso ministero della salute. Noi chiediamo- conclude Croce- che il decreto arrivato in Senato lo scorso 3 dicembre sia fermato in quanto in esso sono contenute affermazioni false in relazione alle audizione di associazioni animaliste che avrebbero approvato questo allungamento dei tempi. Non ci è dato sapere ancora chi siano questi sedicenti animalisti, ma sicuramente queste posizioni non avranno mai la nostra approvazione nemmeno parziale”.

AUGURI AUGURI AUGURI DI BUON 2014


BOTTI DI CAPODANNO. IN 5 ANNI MORTI 9 UOMINI ED 8000 ANIMALI



AIDAA. IN CINQUE ANNI 9 MORTI E 2014 FERITI PER I BOTTI DI CAPODANNO
QUATTROMILA COMUNI ANNUNCIANO ORDINANZE ANTIBOTTI. MA CHI LE FARA' RISPETTARE?

Roma (31 dicembre 2013) – Sono quasi quattromila i comuni italiani (circa la metà) che hanno annunciato di aver previsto per questa sera ordinanze contro i botti di capodanno, ma saranno pochissimi quelli che avranno un serio servizio di vigilanza attivo proprio per far rispettare queste ordinanze che in alcuni casi,come a Torino prevedono addirittura multe fino a 500 euro. Detto questo rimane valido come ogni anno l'appello che l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- AIDAA lancia agli italiani invitandoli a non sparare i botti di capodanno causa di danno e morte per uomini e animali. Lo scorso anno per colpa dei botti di capodanno persero la vita 2 persone mentre furono 361 i feriti tra gli uomini, mentre furono uccisi 65 cani e 111 gatti oltre a migliaia di animali feriti e messi in fuga. Complessivamente nel corso degli ultimi 5 capodanno sono stati uccisi a causa dei botti di capodanno 9 persone, i feriti sono stati 2014 tra gli umani. Morti e feriti oltre 8000 animali. Infine secondo un controllo relativo a 50 negozi che vendono fuochi d'artificio situati a Milano, Napoli, Palermo, Torino, Bergamo e Roma le vendite dei botti legali sono diminuite del 21%.

DIFFAMATI DA LAV E BRAMBILLA: PRETENDIAMO LA RETTIFICA SUI LORO SITI.

CHIESTA LA PUBBLICAZIONE DELLA RETTIFICA PREVISTA DALLA LEGGE AI SITI LAV E NELCUORE.ORG (BRAMBILLA) CHE PRIMA CI DIFFAMANO E POI PENSANO DI CAVARSELA CON POCHE RIGHE E SENZA CITARCI. SE NON PUBBLICANO VIOLANO LA LEGGE E PROVVEDEREMO A TUTELARCI NELLE SEDI OPPORTUNE. 
ECCO DI SEGUITO IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA.


ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
Via Roma 62 – 20010 PREGNANA MILANESE
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea dal 2011
Censiti nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
AIDAA nel web:
http://aidaa-animaliambiente.blogspot.com/
Mail:press.aidaa@libero.it-direttivo.aidaa@libero.it-presidenza.aidaa@libero.it
Telefono 392 6552051 – 3478883546 – 0222228518

ALLA PRESIDENTE LAV.
AL DIRETTORE REPONSABILE NEL CUORE. ORG
AL DIRETTORE EDITORIALE NEL CUORE.ORG
P.C. ALLE PROCURE DI LECCO E ROMA

Oggetto: RICHIESTA DI PUBBLICAZIONE RETTIFICA AI SENSI DI LEGGE.

“VIVISEZIONE. IL MINISTERO NON HA MAI CONSULTATO AIDAA”

Ai sensi dell'articolo 8 della legge 47 del 1948 e dell'articolo 2 della legge 69 del 1963 in qualità di legale rappresentante dell' ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- AIDAA sono a chiedere la pubblicazione obbligatoria di rettifica in merito agli articoli pubblicati domenica 29 dicembre sui siti LAV.IT e NELCUORE.ORG in cui si fa espressamente riferimento all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- AIDAA presieduta da Lorenzo Croce in relazione ad un'audizione avvenuta al ministero della Salute nella quale secondo quanto da voi riportato e successivamente smentito dallo stesso ministero con mail della dottoressa Gaetana Ferri direttore generale del settore veterinario e del benessere animale di tale ministero con la quale si indica che l'associazione AIDAA avrebbe espresso un parere favorevole al rinvio al 2017 della soppressione degli esperimenti di ricerca scientifica con animali.
ESSENDO TUTTO QUESTO PALESEMENTE FALSO, ed avendo questo creato un grave danno morale e di immagine per il quale è previsto il risarcimento o in via alternativa la pubblicazione della rettifica obbligatoria cosi come contenuto nella sentenza 10690 del 24.08.2008 della sezione civile della Corte di Cassazione.
Non trovando nei due articoli successivamente apparsi nei siti sopracitati con i quali si riconosce il refuso del ministero ma non si cita in maniera chiara la estraneità totale rispetto a quanto precedentemente dai voi pubblicato dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- AIDAA presieduta da Lorenzo Croce sono a chiedervi la pubblicazione e la diffusione di questa lettera con lo stesso spazio, gli stessi caratteri e l'utilizzo degli stessi canali di distribuzione (sito, eventuali social network e news letter e tutti gli altri canali informativi utilizzati) al fine di riportare esattamente e correttamente la totale estraneità ai fatti che voi avete contestato basandovi su sbagliate informazioni del ministero della salute all'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- AIDAA facendo risaltare sia nei titoli che negli occhielli l'errore commesso.


Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA

Antonella Brunetti
propresidente nazionale AIDAA

AIDAA SALVA UN ALTRO GATTO AL CIMITERO DI BRINDISI

SALVO GRAZIE AD AIDAA BRINDISI - GRAZIE ANTONELLA. GRAZIE MICETTI....


lunedì 30 dicembre 2013

AIDAA CONTRO PEPPA PIG


Roma (30 dicembre 2013) – Domani molti invitano a boicottare il discorso del Presidente Napolitano. AIDAA invece lancia un altro boicottaggio invita i genitori a spegnere la televisione o cambiare canale tutti i giorni quanto sugli schermi appare il cartone animato Peppa Pig. Ma cosa avrebbe mai fatto di male la piccola famigliola di maialini con la Peppa star del cartoon tanto da fare esplodere l'ira dell'associazione animalista AIDAA? A spiegarlo in poche parole è il presidente nazionale della stessa associazione Lorenzo Croce: “Peppa Pig e tutti gli altri cartoni animati che fanno vedere gli animali felici distorgono brutalmente la realtà in merito alla sorte reale che tocca quotidianamente a milioni di maiali mucche, oche e anatre e topi ed altri animali che sullo schermo appaiono come animali che vivono felicemente, mentre quelli veri, le vere Peppe Pig sono costrette a vivere in allevamenti intensivi ed uccise in maniera brutale per l'alimentazione umana. Se vogliamo trasformare gli animali in un business- continua Croce- questa è la strada giusta, ma se invece amiamo gli animali dobbiamo mostrare anche l'altra faccia della medaglia, quella della violenza e della morte a cui sono sottoposti ogni anno migliaia di animali veri che vengono idealizzati nei cartoni animati”. Da qui la proposta di AIDAA rivolta a famiglie e netwoork televisivi. “Le famiglie spengano la tv davanti a queste orribili mistificazioni- conclude Croce- e le televisioni facciano vedere immagini di vita quotidiana delle vere Peppe Pig, dei veri Autogatto e Mototopo e via dicendo in modo che i più piccoli sappiano anche loro a quanta sofferenza sono sottoposti gli animali che vivono felici ma purtroppo solo nelle loro fantasie”.

foto di Claudia Blomberg

VARESE. DOPO LA DENUNCIA AIDAA CANE AFFIDATO A UNA VOLONTARIA


Una buona notizia arriva dalla provincia di Varese dove nei giorni scorsi era stata segnalata una situazione che riguardava due femmine di cane che erano tenute perennemente legate ad un calorifero in casa. Era immediatamente scattata la denuncia di AIDAA con la richiesta di sequestro, ieri sera l'emergenza si era acuita in quanto uno di questi cani pareva in procinto di essere inviato nella zona di Gallarate destinato ai combattimenti. La volontaria che aveva fatto la segnalazione ad AIDAA con un blitz è riuscita a sottrarre il cane al bruto e dopo averlo tenuto in casa tutta notte, questa mattina l'ha portato all'asl veterinaria di Varese. Forti della nostra denuncia i veterinari hanno acconsentito ad affidare la femmina di Amstaf alla giovane volontaria salvandola cosi dal rischio di essere destinata ai combattimenti.

VIVISEZIONE: QUEL DECRETO VA BLOCCATO

IL PRESIDENTE AIDAA LORENZO CROCE

 Roma (30 dicembre 2013) Secondo il direttore generale del settore delle politiche degli animali e della sanità veterinaria del ministero della Salute Gaetana Ferri il fatto che nella relazione  relativa allo schema di d.leg.vo  di recepimento della direttiva  2010/63/UE, sia comparso il nome di AIDAA come associazione che insieme ai vivisettori difendeva l'allungamento dei tempi degli esperimenti è dovuto a un refuso. Secondo noi invece c'è della malafede in chi ha scritto quella relazione indicando proprio noi che siamo da sempre la maggior associazione che si batte contro la vivisezione e la sperimentazione animale per farci del male. Ma di questo si occuperanno a tempo debito le autorità competenti. Ora quello che noi chiediamo è che questo decreto venga bloccato immediatamente in quanto
1 CONTIENE UN FALSO IN ATTO PUBBLICO
2 NON SPECIFICA QUALE ASSOCIAZIONE O QUALI ASSOCIAZIONI SONO STATE REALMENTE AUDITE E QUALI SONO STATI I PARERI ESPRESSI (se un associazione ha espresso un parere favorevole alla vivisezione deve essere additata al pubblico ludibrio per il resto dei suoi giorni)-
3 E SE NON SONO STATE SENTITE ASSOCIAZIONI APPARE EVIDENTE CHE NON SI E' COMPIUTO UN ITER REGOLARE NEL CAMMINO DEL DECRETO.
da qui la nostra iniziativa di inviare la documentazione arrivata dal ministero della salute accompagnata con una nostra relazione alla presidenza dell'assemblea del SENATO ed al ministro per I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO.
e da ultimo abbiamo messo a conoscenza di quanto avvenuto la segreteria del PRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
noi chiediamo che si faccia chiarezza, ci si dica quali associazioni sono state sentite, semmai ne sono state sentite, e quali pareri sono stati espressi. MA CHE COMUNQUE QUEL DECRETO VENGA BOCCIATO E RINVIATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI IN QUANTO INFICIATO DI UN FALSO IN ATTO PUBBLICO A PAGINA VENTI DELLA RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO. 

domenica 29 dicembre 2013

VIVISEZIONE.BUFALA: AIDAA MAI CONSULTATA DAL MINISTERO


ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
Via Roma 62 – 20010 PREGNANA MILANESE
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COMUNICATO STAMPA


VIVISEZIONE.BUFALA: AIDAA MAI CONSULTATA DAL MINISTERO


Roma ( 29 Dicembre 2013 )-  " Siamo alla follia, da alcune ore, sta girando un comunicato- bufala, pubblicato tra gli altri, dal sito nelcuore.org, secondo il quale, la nostra Associazione, sarebbe stata interpellata dal Ministero della Salute in relazione al rinvio di norme restrittive a non meglio conosciute attività di sperimentazione. Tutto ciò è falso, non corrispondente al vero, e, assolutamente irreale- ci dice Lorenzo Croce, Presidente Nazionale AIDAA- Noi non siamo mai stati sentiti nè interpellati da alcun funzionario , nemmeno il più periferico del Ministero della Salute, nè da altri organismi su questioni attinenti la sperimentazione animale, che ci vede unici contrari sin dall'inizio di approvazione della normativa europea sulla sperimentazione in sede parlamentare.Se il mio nome- continua Croce- o quello di AIDAA, sono stati accostati a pareri favorevoli alle norme restrittive sulla vivisezione, questo è frutto della fantasia malata, o ancora peggio, della malafede, di chi l'ha ideato e scritto.Ancora più grave, è la pubblicazione senza alcun tipo di controllo di tali menzogne macroscopiche, da parte di un sito che fa riferimento ad un deputato della repubblica, l'On. Vittoria Brambilla, la quale con una semplice telefonata, avrebbe potuto accertarsi presso il ministero, di tale fantasiosa menzogna.Mi fa amaramente sorridere in fine- ci dice Croce-il commento di alcuni soloni dell'animalismo, che non solo, prima di parlare non hanno accertato l'infondatezza di tale stupidaggine, ma, dimenticandosi di essere loro stessi, rappresentanti di associazioni, quali la Lav, che hanno esultato all'approvazione dell'attuale normativa Europea sulla vivisezione, contro la quale, si sono raccolte un milione di firme di tutta europa.Mi aspetto, ovviamente la più totale smentita, da parte del ministero e degli autori di tale bufala, e, le scuse da parte di chi , senza alcun ritegno ha diffamato il mio nome e l'Associazione che presiedo, divulgando tali falsità.Domani mattina provvederò , affinchè venga ripristinata la verità e vengano perseguiti per il reato di diffamazione mezzo stampa, calunnia, gli autori di tale scritto, e coloro che hanno permesso la diffusione in ogni sede."


PRESENTATA LA DENUNCIA SU VICENDA CRISTINA SIMONSEN

Oggetto:DENUNCIA
Da:segnalazionereati@libero.it
A:<procura.padova@giustizia.it>
Data:29/12/2013 17:56
Allegati: 1493040_10200244529355475_232049185_n.jpg (107.9 KB); 

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
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it
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ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE PENALE DI  PADOVA
VIA Niccolò Tommaseo, 55
35131 PADOVA
TELEFAX  049 98236392

mail procura.padova@giustizia.it

OGGETTO . ESPOSTO DENUNCIA

Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 Aprile 1964 residente a 
Pregnana Milanese in via Roma 62 (carta di identità numero AR5684972 rilasciata 
il giorno 19 maggio 2011 dal comune di Pregnana Milanese) presidente pro-
tempore dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con sede legale 
in Pregnana Milanese mi rivolgo a codesta procura e al comando della polizia 
postale di Venezia per esporre quanto segue: 
Venerdi 27 dicembre appariva sulla stampa nazionale una notizia relativa alle 
dichiarazioni della signorina Caterina Simonsen con la quale la stessa 
dichiarava di essere viva grazie alla sperimentazione animale, successivamente 
nella stessa giornata diversi quotidiani e testate cartacee ed online 
riportavano la notizia che sulla pagina FB della signorina Simonsen erano 
apparse minacce con auguri di morte nei confronti della giovane, si allegano 
qui sotto tre link riferiti alla notizia qui sopra riportata
http://www.lettera43.it/cronaca/ragazza-viva-grazie-ai-test-sugli-animali-
insulti-su-facebook_43675118699.htm

http://www.corriere.it/cronache/13_dicembre_29/caterina-ringrazia-la-
solidarieta-niente-insulti-abituiamoci-ragionare-d323fd16-706d-11e3-a541-
158387497691.shtml

http://bologna.repubblica.
it/cronaca/2013/12/28/news/non_disturbatemi_sto_male_l_appello_di_caterina_su_facebook-
74668511/
stando a quanto riportato da questi articoli gli autori di tali insulti e 
minacce sarebbero da ricercare tra persone appartenenti al mondo animalista.

Tutto ciò premesso ritengo che in quanto accaduto vi siano nei confronti degli 
autori  delle minacce espresse sulla bacheca facebook della signorina Caterina 
Simonsen  gli estremi della denuncia penale ai sensi degli articoli 339 e 612 
del codice penale (minaccia e minaccia aggravata), 595 del codice penale 
(diffamazione mezzo stampa) in quanto i social network sono da ritenersi 
equiparati ai normali mezzi di comunicazione e di stampa.
Per questo motivo chiedo a codesta procura di avviare le indagini al fine di 
scoprire i responsabili di tali delitti e di perseguirli ai sensi di legge in 
violazione dei su citati articoli.
Annuncio altresi la volontà dell'Associazione AIDAA che ho l'onore di 
presiedere di costituirsi parte civile contro i responsabili di tali delitti in 
quanto essendo l'associazione dedita alla tutela degli animali tale 
comportamento ha leso gli interessi ed il buon nome dell'associazione AIDAA da 
me presieduta. 
Chiedo altresi a codesta procura di essere sentito in rogatoria attraverso la 
caserma dei carabinieri di Arluno in provincia di Milano (competente per 
territorio rispetto alla sede nazionale AIDAA) per poter fornire ulteriori 
informazioni atte ad individuare un preciso disegno criminoso che sta alla base 
di tali minacce con lo scopo preciso di gettare discredito sul movimento anti 
vivisezione.

Chiedo infine di essere informato ai sensi dell'articolo 408 e successi del 
codice penale qualora questa procura decida di archiviare il presente esposto 
denuncia. 


In fede
Lorenzo Croce

dalla sede AIDAA il 29 dicembre 2013


TROPPI CANI RANDAGI A VASTO



Non bastassero le condizioni indecenti della strada del quartiere e dei servizi che scarseggiano, si aggiunge anche un nuovo disagio per i residenti di via San Rocco-contrada Frutteto a Vasto. La situazione in questione riguarda la presenza di diversi cani randagi.
La segnalazione arriva da alcuni abitanti della zona che dicono di aver già fatto presente questo stato di fatto (la presenza di diversi cani ‘liberi’, “che tendono anche a mordere”, viene specificato) a Polizia Municipale,  associazioni e responsabili del Canile Municipale.
La preoccupazione, insomma, non manca. Per questo motivo AIDAA domani chiederà un incontro al sindaco per trovare una soluzione che abbia come scopo la sicurezza della popolazione e la vita salva ai cani.

ECCO CHI SONO I CACCIATORI SPAGNOLI

ecco come i cacciatori spagnoli "ringraziano" i loro cani dopo che per anni li hanno aiutati a cacciare... LURIDI BASTARDI....


DENUNCIAMO CHI HA INSULTATO CATERINA


VIVISEZIONE: DENUNCIAMO I RESPONSABILI DELLE MINACCE ALLA RAGAZZA
LUI NON HA COLPE SE NOI UOMINI CI AMMALIAMO

Roma (29 dicembre 2013) – AIDAA domani presenterà una denuncia alla polizia postale contro chi ha offeso la ragazza con minacce di morte. E' nostro interesse come animalisti fare emergere la verità ed isolare coloro che sfruttano questa situazione per fini che nulla hanno a che vedere con la salute umana e con la vita degli animali. Vogliamo far emergere la verità e cioè che nessun animalista vero è responsabile delle minacce di morte alla giovane per le proprie dichiarazioni o convinzioni sulla sperimentazione animale. Nessuno ha il diritto di minacciare di morte un altro essere umano per aver espresso liberamente il proprio pensiero o le proprie idee, ma allo stesso tempo tutti abbiamo l'obbligo di lavorare per salvare tutte le vite umane ed animali e quindi promuovere tutte le iniziative che producano la sperimentazione senza animali, che, ricordiamolo, solo in Italia provoca ogni anno la morte di circa 900.000 animali (fonte Gazzetta Ufficiale della Repubblica n.53 del 5-3-2011). L'indegna vicenda alla quale stiamo assistendo in questi giorni dove una giovane donna è stata insultata da persone non certamente appartenenti al mondo animalista che per sua natura è pacifico ed antifascista nella concezione più ampia del termine va condannata in maniera ferma e indiscutibile. Ma allo stesso tempo va condannato chi attorno a questa vicenda sta montando una indegna campagna contro il diritto di chiedere una legislazione che preveda l'abolizione della sperimentazione animale in campo scientifico. AIDAA come un milione di altri cittadini europei ritiene che la normativa europea sulla sperimentazione animali a fini scientifici sia assolutamente inaccettabile. Cosi come risulta inaccettabile la bagarre che si è scatenata attorno alle dichiarazioni legittime (anche se da noi non condivise ne condivisibili) della giovane malata che ha dichiarato di essere viva grazie alla sperimentazione animale. Prima di additare come responsabili degli insulti rivolti alla ragazza gli esponenti del mondo animalista si facciano indagini approfondite e magari come noi riteniamo si arriverà a scoprire che in realtà gli autori degli insulti sono persone che gravitano attorno ad alcuni gruppi minoritari e isolati del vasto arcipelago animalista o ancora peggio persone che si sono intrufolate in questa discussione al solo scopo di indirizzare il dibattito su una insensata contrapposizione ideologica magari foraggiati da parte di quel mondo scientifico che dall'incremento della sensibilità degli italiani contro la vivisezione vede messi in discussione i milioni di euro che ogni anno vengono usati nella tortura e nella sperimentazione assolutamente inutile di animali nei centri pubblici e privati in Italia dove essa è autorizzata. Noi come AIDAA crediamo fermamente alla ricerca senza animali, e crediamo che sia fondamentale una serie di controlli maggiori e mirati alle centinaia di enti autorizzati a sperimentare sugli animali (di seguito l'elenco: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2012/08/elenco-aziende-ed-universita-dove-si.html ), crediamo inoltre che i fondi pubblici per la ricerca debbano essere aumentati ed indirizzati alla sperimentazione alternativa a quella che contempla l'uso di animali.  

sabato 28 dicembre 2013

I SERVIZI AIDAA PER LA NOTTE DI SAN SILVESTRO


 SAN SILVESTRO: TELEFONO ANTI BOTTI E VADEMECUM

Roma (28 dicembre 2013) – Sarà attivo fino alle ore 21 del 31 dicembre il telefono anti botti di AIDAA, qui è possibile chiedere consigli relativi alla gestione degli animali domestici e dei cavalli in relazione ai botti della notte di San Silvestro. Operatori AIDAA rispondono da ieri ogni giorno dalle ore 10 alle ore 20, mentre lunedi e martedi l'orario sarà esteso dalle 9 alle 21 a tutte le richieste relative alla problematica della gestione degli animali domestici esclusi i consigli veterinari. Inoltre per chiunque è possibile ricevere gratuitamente il vademecum con i consigli utili per micio e fido scrivendo una mail a direttivo.aidaa@libero.it saranno evase tutte le richieste che perverranno fino al 30 dicembre 2013. Nei primi tre giorni il telefono amico ha risposto a oltre 500 richieste di informazione. Infine è possibile accedere direttamente alle informazioni ed ai consigli utili collegandosi al blog AIDAA all'indirizzo http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2013/12/botti-di-capodanno-consigli-utili-per.html che in tre giorni ha avuto oltre mille visite.  

LE FOTO DELL'AUTOPSIA DELLA TIGRE SAMIR

durante l'autopsia
samir sul tavolo dove si è svolta l'autopsia all'istituto di zooprofilassi di bari
PUBBLICHIAMO ALCUNE FOTOGRAFIE RELATIVE ALL'AUTOPSIA DELLA TIGRE SAMIR. RICORDERETE TUTTI QUESTA TIGRE CHE NEI MESI SCORSI FU PROTAGONISTA DI UN AGGRESSIONE AL SUO PADRONE PRESSO IL PARCO MARTINAT DI PINEROLO DOVE SI TROVAVA. LA TIGRE FU POI TRASFERITA A FASANO DOVE POCO DOPO MORI'. ORA AIDAA HA AVUTO LE FOTO DELL'AUTOPSIA. PUBBLICHIAMO TRE FOTO.LA PRIMA SI RIFERISCE ALLA TIGRE ADDORMENTATA MENTRE VIENE TRASFERITA DA PINEROLO A FASANO IN PROVINCIA DI BRINDISI, LE ALTRE DUE SONO FOTO RELATIVE ALLA TIGRE DURANTE L'AUTOPSIA. NON PUBBLICHIAMO FOTO CRUENTE DI CUI SIAMO IN POSSESSO IN QUANTO IL NOSTRO OBBIETTIVO RIMANE QUELLO DI VERIFICARE QUALI SONO STATE LE CAUSE DELL'IMPROVVISA MORTE DELLA TIGRE E NON QUELLE DI FARE SPETTACOLO SULLA PELLE DI QUESTO MERAVIGLIOSO ANIMALE. VOGLIAMO ANCHE APRIRE UNA RIFLESSIONE SU QUANTO SIA ASSURDO QUANTO SUCCESSO, E IL PERCHE' SIA SUCCESSO. SAMIR ERA UNA TIGRE,UN ANIMALE ENORME CHE VIVENDO NEL SUO HABITAT SAREBBE STATA FELICE, INVECE DOPO ESSERE STATA PER ANNI SFRUTTATA PER IL CIRCO, HA VISSUTO IN CONDIZIONI DISASTROSE,HA UCCISO UN UOMO E POI E' MORTA E LA SUA CARCASSA FINITA SU UN TAVOLO DELL'OBITORIO. NON E' QUESTO CHE VOGLIAMO PER LE TIGRI. GLI UOMINI NON SONO I PADRONI DEL CREATO.
CI SCUSIAMO PER LA BASSA QUALITA' DELLE FOTO MA SI TRATTA DI COPIE FOTOSTATICHE.
samir trasportata da pinerolo a fasano


900.000 ANIMALI MORTI VALGONO UNA VITA UMANA SALVATA?

GARATTINI IL RE DEI TORTURATORI DI ANIMALI.

Lo sappiamo la domanda è provocatoria, volutamente provocatoria e serve per introdurre una breve riflessione su quanto stanno pubblicando in questi giorni i giornali in merito ad una ragazza che dichiara di essere ancora viva grazie alla sperimentazione animale. Ne è uscito un putiferio, con centinaia di messaggi sotto il post della giovane compresi alcuni messaggi (assolutamente intollerabili ed inaccettabili e che condanniamo) che minacciano di morte la donna, o nei quali ci si chiede perchè non è morta prima. La mamma dei cretini, si sa è sempre incinta e quindi ogni messaggio che contiene anche una sola parola violenta lo respingiamo e lo condanniamo senza se e senza ma. Ma ci permettiamo allo stesso tempo di rivolgere una domanda (provocatoria) ed una riflessione. Partiamo proprio dalla riflessione: siamo davvero sicuri che coloro che hanno minacciato di morte la giovane siano animalisti? O non sono piuttosto almeno in parte dei disturbatori? Come avviene in ogni manifestazione pacifica che manipoli di facinorosi trasformano spesso in una manifestazione in cui ai contenuti si sostiuscono azioni violente? In questo caso ci appare fin troppo scoperto il tentativo di sostituire una legittima discussione tra coloro che sono favorevoli e coloro che sono contrari alla vivisezione con un pugno nello stomaco. Le minacce di morte...in questo caso puzzano di bluff,come puzzavano di bluff quelle di qualche mese fà contro Garattini , sono minacce radiocomandate che arrivano guarda caso proprio nel "momento giusto". Ci sono di mezzo i soldi di telethon, sono quattrini,tanti quattrini, tali da giustificare la necessità di mandare in pasto alla stampa una giovane che dice di essersi salvata grazie alla sperimentazione animale e condendo questa affermazione,legittima, ma sicuramente non condivisibile eticamente,con le solite minacce di morte. Stanno usando il sistema della compassione per far soldi, altro che animalisti violenti. I violenti sono loro e anche in questa occasione non usano mezzi termini,cosi come ammazzano migliaia di animali per gli esperimenti spesso inutili, ora usano l'altra arma quella della povera donna che viene salvata in cambio di esperimenti sugli animali. Atteggiamento che non esiterei a qualificare meschino se non fosse vergognoso. 
UNA VITTIMA DELLA VIVISEZIONE.
No non sono stati gli animalisti, ma dei beoti uniti ai disturbatori prezzolati dai vivisettori a minacciare di morte quella poverina. Le prove? Leggete da quali computer provengono le minacce e ne avrete presto conferma. Allora ci viene da chiederci: Il massacro di 900.000 animali l'anno valgono una vita umana salvata? Se ad essere salvata deve essere la vita di questi pifferai magici della vivisezione fatta per le loro luride tasche la risposta non può essere che una sola: NO NON VALE. 
Lorenzo Croce

TERLIZZI: L'AMORE E'... DUE

QUANDO I CANILI FUNZIONANO ANCHE IN PUGLIA... TERLIZZI CON LA NOSTRA URBANO FILOMENA E LE SUE VOLONTARIE....


VARESE. TIENE I CANI LEGATI AL CALORIFERO. DENUNCIATA


Due cani di giovane età tenuti legati al calorifero di casa, picchiati e malnutriti. Questo il sunto della denuncia presentata questa mattina alla Procura della Repubblica di Varese ed alla competente ASL Veterinaria a carico di una coppia residente in un piccolo paese del varesotto. I due secondo una segnalazione firmata arrivata allo sportello della segnalazionereati@libero.it di AIDAA tengono due cuccioloni di cani, una meticcia ed un amstaff bianco tenuti perennemente legati con una corda al calorifero di casa senza mai farle uscire ed inoltre la coppia non nutrirebbe a sufficienza i due cani e li sottoporrebbe a pestaggio giornaliero. Oltre a denunciare i due delinquenti, è stato chiesto l'immediato sequestro degli animali. 

venerdì 27 dicembre 2013

IL PAPA VIETI L'INGRESSO IN CHIESA CON LA PELLICCIA


AIDAA. BASTA ENTRARE IN CHIESA CON LE PELLICCE
CAMPAGNA AIDAA CONTRO LE PELLICCE

Roma (27 dicembre 2013) – Entrare in chiesa indossando la pelliccia o altri indumenti che grondano sangue in quanto frutto dell'uccisione assolutamente inutile e superflua degli animali è un affronto al creato e se questo avviene, come è avvenuto nella cripta della basilica di San Francesco dove è custodito il corpo del Santo del Cantico delle Creature questo è un gesto di dileggio e disprezzo proprio della vocazione di San Francesco. Per questo motivo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente rivolge un appello a Papa Francesco, a tutti i Cardinali, Vescovi, Preti e religiosi perchè vietino l'ingresso nelle chiese (dalle Cattedrali fino alle chiesette di Campagna) di persone che indossano pellicce o altri indumenti che recano offesa alla stessa visione cristiana del creato e che sono segno di opulenza e frutto di inutile violenza contro animali inermi uccisi solo per soddisfare la bieca vanità degli uomini e delle donne che si beano di indossare la pelle di cadaveri di altre creature Ma in particolare l'invito di AIDAA si estende alla comunità francescana di Assisi perchè vieti da subito l'ingresso nella basilica di persone in pelliccia che dimostrano lo stesso disprezzo e la stessa pressapochezza di chi entra in chiesa in abiti succinti. Da qui la decisione di AIDAA concentrare la campagna contro le pellicce di questo 2014 in una raccolta firme che verrà avviata in questi giorni e che sarà inviata al Papa e consegnata ai frati di Assisi in occasione della festività di Pasqua per chiedere che nelle chiese non vengano ammesse persone impellicciate o che indossano indumenti che grondano sangue di animali innocenti. 
CATIA BROZZI IDEATRICE DELLA CAMPAGNA
“L'idea- ci dice Catia BROZZI vice presidente e responsabile del settore equini di AIDAA- mi è venuta a Natale quando ho visitato la chiesa dove è ospitato e venerato il corpo di San Francesco ad Assisi e vedendo davanti a me persone impellicciate mi sono resa conto di quanto poco rispetto queste avessero per quel santo che ha fatto dell'amore per il creato una parte importantissima della sua missione su questa terra. “Indossare un capo di un animale morto è un offesa al creato- prosegue Antonella Brunetti pro presidente di AIDAA e responsabile dei micetti di Brindisi- ed un segnale di violenza assoluta, abbiamo subito sostenuto l'idea di Catia perchè la sentiamo nostra, e per questo chiediamo un atto simbolico ai frati e a tutti i religiosi di ogni livello a partire da papa Francesco che in onore al creato vietino l'ingresso in chiesa di persone con pellicce e capi frutto del sangue innocente degli animali”. Al coro si unisce anche Salvina Inzana responsabile Ambiente di AIDAA che sostiene come.”Questa sia una battaglia di civiltà e di rispetto per la vita, certo sarebbe bello che tutti da domani smettessero di indossare capi di abbigliamento e scarpe derivate dalla sofferenza animale, ma in attesa che questo accada cominciamo proprio con le pellicce”.
LA PROPRESIDENTE  AIDAA ANTONELLA BRUNETTI
AIDAA si prefigge di raccogliere migliaia di firme ed il consenso anche di altri gruppi animalisti e di cattolici impegnati nella tutela degli animali e del creato. “Crediamo- conclude Lorenzo CROCE presidente di AIDAA- che questa nostra richiesta non debba apparire solo come una provocazione ma vuole essere un modo per condannare coloro che sfruttano gli animali e chi meglio di un papa che si richiama al nome del santo poverello di Assisi può e deve pronunciare parole di condanna contro lo sfruttamento del mondo animale ai soli fini della vanità umana come è quello della produzione delle pellicce che ogni anno provoca milioni di animali massacrati in maniera indecente in ogni parte del mondo?”.

SALVINA INZANA VICE PRESIDENTE SETTORE AMBIENTE AIDAA


L'AMORE E'... DOLCI IMMAGINI DAL CANILE DI TERLIZZI

QUESTO ACCADE NEI CANILI DOVE CI SONO I VOLONTARI AIDAA...... E PER GIUNTA ACCADE IN PUGLIA....


REGOLE ANTI BOTTI PER CAVALLI ED ALTRI EQUIDI



BOTTI DI CAPODANNO: ALCUNE REGOLE ANTIBOTTI ANCHE PER CAVALLI ED ALTRI EQUIDI

ANCHE LORO SOFFRONO PER I BOTTI DI CAPODANNO


Roma (27 dicembre 2013) – In questi giorni è iniziata la campagna dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA per dire no ai botti di capodanno. (PER ADERIRE si può firmare la petizione online collegandosi a www.firmiamo.it/noaibottidicapodanno.it. In particolare fino ad oggi ci siamo occupati di cani, gatti ed altri animali domestici e i volatili, per i quali nei prossimi giorni pubblicheremo un apposito decalogo. I botti di capodanno e più in generale tutti i botti ed i fuochi d’artificio sono però motivo di irrequietudine ed in alcuni casi anche di morte anche per altri animali quali i cavalli ed gli equidi in generale. Per questo motivo il dipartimento cavalli di AIDAA diretto da Catia Brozzi responsabile della scuderia Unicorno di Corciano (Perugina) ha messo a punto un piccolo prontuario di sei semplici punti che se rispettati potrebbero alleviare ai cavalli, asini ed altri equidi il disagio dovuto ai botti di capodanno e più in generale di tutti i botti ed i fuochi artificiali particolarmente rumorosi. Si tratta di pochi e semplici regole che riportiamo in coda al comunicato che se applicate aiuteranno i nostri amici cavalli , asini ed altri equidi a meglio sopportare la stupidità umana che per festeggiare mettono a repentaglio ogni anno la vita di milioni di animali. “Anche i cavalli come molti altri animali sono estremamente sensibili ai botti di capodanno e più in generale ai rumori improvvisi- ci dicono Catia Brozzi direttore dipartimento cavalli di AIDAA e Lorenzo Croce presidente AIDAA- per questo motivo abbiamo voluto aggiungere questo piccolo prontuario fatto di poche e semplici regole, che se applicate aiuteranno cavalli, asini e più in generale gli equidi ad affrontare in maniera meno traumatica la notte di san Silvestro, notte che per loro al pari di tutti gli altri animali è veramente traumatica. Abbiamo voluto- concludono Brozzi e Croce- mettere a punto un prontuario semplice fatto di regole facilmente applicabile, ovviamente vale la pena ricordare a tutti che prima di somministrare ai propri animali qualsivoglia tipo di tranquillante anche di natura omeopatica è sempre buona cosa chiedere prima consiglio al veterinario che si occupa del benessere e della salute del nostro cavallo o dei nostri amici equidi”

REGOLE ANTI BOTTI PER I CAVALLI.

1. SE POSSIBILE TENERLI IN BOX O CMQUE AL RIPARO DA BOTTI E RUMORI.
2. NEL BOX METTERE FIENO MAGARI IN RETINE IN MANIERA CHE LORO SIANO PRESI DAL CIBO.
3. SE C'è POSSIBILITà LASCIARE LE LUCI DELLA SCUDERIA ACCESE
4. SE C'è POSSIBILITà E SONO ABIUTATI LASCIARE DELLA MUSICA ACCESA I SCUDERIA
5. SE C'è POSSIBILITà RIMANERE CON LORO IN SCUDERIA E CMQUE FARE UN SOPRALUOGO DURANTE I BOTTI
6. SE I CAVALLI SONO NEI RECINTI ASICURARSI CHE LE RECINZIONI SIANO TUTTE FUNZIONANTI .....

SUBITO FUORI LEGGE I BOTTI DI CAPODANNO


SUBITO FUORI LEGGE I BOTTI DI CAPODANNO.


Roma (27 dicembre 2013) – AIDAA invita il governo a mettere da subito fuori legge i botti di capodanno per motivi di ordine pubblico. “Quest'anno mentre i sindaci di mezza Italia rispondendo all'appello civile di migliaia di amanti degli animali e di italiani che sono stufi dell'anacronismo dei botti di capodanno stanno mettendo a punto ordinanze restrittive o di divieto per la notte di san Silvestro- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- i primi feriti gravi ed i primi arresti vengono anticipati alla giornata di santo Stefano a sei giorni dalla notte di fine anno e con essi anche le prime richieste di aiuto e segnalazioni di animali terrorizzati e feriti da imbecilli che fanno esplodere i botti illegali nelle piazze e nelle strade già in questi giorni. AIDAA- conclude Croce- chiede da subito al governo di emettere un'ordinanza che da subito renda illegali tutti i botti di capodanno e che preveda che tutti coloro che rimangono feriti mentre stanno esplodendo i botti siano obbligati a pagarsi le spese mediche e che non abbiano diritto ad alcuna invalidità”. Da ieri sono gia una trentina le telefonate arrivate al numero di telefono anti botti di AIDAA 3926552051 con la quale sono state denunciate situazioni di esplosioni illegali in luoghi pubblici e tre cani gia feriti da questi scoppi. Le segnalazioni maggiori giungono dalle province di NAPOLI, VITERBO E BERGAMO e PAVIA. 

CAMPAGNA AIDAA CONTRO I BOTTI DI CAPODANNO 2013-14

QUESTI SONO I MANIFESTI AIDAA CONTRO I BOTTI DI CAPODANNO PER LA PROSSIMA NOTTE DI SAN SILVESTRO.




giovedì 26 dicembre 2013

IN ITALIA CENTINAIA DI CANI TORTURATI NEL 2013

ECCO SOLO ALCUNE FOTO DEI CASI DI CANI TORTURATI, SGOZZATI O MACELLATI NEL CORSO DEL 2013... LI RIPORTO PER NON DIMENTICARCI DI LORO... E QUESTI AVVIENE ANCHE IN ITALIA....



MENTRE TU FESTEGGI IO MUOIO


NEL 2013 ABBANDONATI OLTRE 60.000 CANI


NEL 2013 ABBANDONATI OLTRE 60.000 CANI

Roma (26 dicembre 2013) – Sono oltre sessantamila i cani abbandonati o lasciati nei canili e nei rifugi italiani nel corso del 2013, con un incremento di almeno il 50% rispetto allo scorso anno quando secondo le stime delle maggiori associazioni confermate dalle segnalazioni giunte al telefono amico di AIDAA si contavano circa 55.000 cani abbandonati. Secondo i dati raccolti dalle segnalazioni pervenute al telefono amico di AIDAA e dal monitoraggio effettuato costantemente su oltre 100 canili italiani dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente le segnalazioni di cani abbandonati o vaganti sulle strade ed autostrade italiane nel corso dell'anno sono state oltre 35.000 di queste solo nel mese di agosto sono state circa 4.000 le segnalazioni arrivate per cani abbandonati in città (circa 2000) ed in autostrada (segnalazioni alle quali si rispondeva invitando a chiamare il numero verde abilitato per questo servizio). A queste segnalazioni vanno registrati i circa 22.000 cani portati o lasciati in canile e quelli abbandonati nelle pensioni e negli allevamenti a cui erano stati affidati per il periodo delle vacanze e non più recuperati. “Se da una parte è in diminuzione il numero dei cani segnalati vaganti sulle strade ed autostrade italiane – ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- dall'altra è in costante e continuo aumento il fenomeno dell'abbandono o della consegna dei cani di famiglia in canile, molti dei quali regolarmente detenute da famiglie che a causa della crisi non possono più mantenerli. I nostri dati si rifanno ad una stima legata alle segnalazioni a noi arrivate ed al monitoraggio dei canili, ovviamente si tratta di dati parziali, ma sicuramente non lontani dalla realtà. Del resto vale la pena – conclude Croce- che in Italia abbiamo una popolazione canina di circa 10 milioni di esemplari, oltre a circa 700.000 cani randagi vaganti sul territorio e quasi 200.000 cani nei canili pronti ad essere adottati”. Secondo i dati di AIDAA le segnalazioni di cani abbandonati o vaganti arrivate al telefono amico vedono in testa la Puglia, seguita a breve distanza da Campania, Sicilia, Calabria, Abruzzo, in diminuzione invece le chiamate da Sardegna, Molise e Lazio rispetto al 2012. Per le città la maglia nera delle segnalazioni rimane Napoli, seguita da Lecce, Taranto, Bari, Roma, Latina , Frosinone e Potenza. Tra le città del nord in aumento le segnalazioni provenienti da Torino e Parma.

CONFESSA IL CACCIATORE ASSASSINO

a quante morti dovremmo assistere per la caccia?

In particolare l’imprenditore edile di Scario che ai carabinieri della locale stazione avrebbe confessato di essere stato lui a far partire, per errore, la pallottola. La sua intenzione, secondo quanto avrebbe dichiarato, «era quella di uccidere il cinghiale che precedentemente era stato ferito da un altro componente della squadra». Alla fine l’animale è deceduto in seguito a quel primo colpo e lungo la traiettoria in cui si trovava Josè. Difatti entrambi i cadaveri sono stati rivenuti a poca distanza l’uno dall’altro. 

Indagini e accertamenti Continuano ad indagare i carabinieri e la procura di Vallo della Lucania che ha aperto un fascicolo sul caso e indagato otto persone con l’accusa di omicidio colposo. Intanto le giubbe verdi della forestale hanno accertato che nell’area in cui si è consumata la tragedia è vietata la caccia. Il maresciallo Domenico Nucera della caserma di Torre Orsaia, nelle prossime ore, chiederà conferma agli uffici comunali preposti. La posizione degli otto indagati inizia a complicarsi. Il rischio è che a finire sotto processo, anche se per capi d’imputazione diversi, sarà l’intera squadra e non solo il cacciatore reo confesso. Dai primi accertamenti, sembrerebbe che oltre a scegliere una zona vietata alle doppiette, il gruppo avrebbe infranto molte delle regole previste per la battuta al cinghiale. 

L'altro ferito Intanto è stato sottoposto ad un delicato Antonio Speranza. Il ragazzo che quel pomeriggio cercava i funghi dalla altra parte della collina dove è stato ucciso Josè e che fu raggiunto da diversi colpi di fucile alle gambe. L’equipe del dottore Molinaro, primario dell’ Ortopedia dell’ospedale di Sapri, ha provveduto a recuperare i tre proiettili finiti nella caviglia destra dopo che erano fuoriusciti dalla gamba sinistra, che avevano attraversato per intero lesionando le ossa. 

VITERBO. SCOPERTO ARSENALE BOTTI DI CAPODANNO. DENUNCIATO.



Una segnalazione specifica arrivata nei giorni scorsi allo sportello animali di AIDAA ha permesso di individuare in una località della provincia di Viterbo un vero e proprio arsenale di botti di capodanno di cui non erano a conoscenza nemmeno le forze dell'ordine. L'arsenale era custodito in una abitazione di un privato con precedenti penali. L'uomo è stato denunciato all'autorità giudiziaria.