domenica 28 febbraio 2021

TROPPE OMBRE SULL'INVESTIMENTO DI PEPE IL GATTO DI CR7

TORINO (28 FEBBRAIO 2021) In questi giorni molte testate giornalistiche hanno dato spazio e rilievo alla notizia dell'investimento e delle relative cure del gatto Pepe., il gatto di razza Sphynx di Cristiano Ronaldo che nei giorni scorsi ha rischiato di morire in quanto investito da un auto. La vicenda al di la dell'aspetto legato al gossip lascia aperti diversi interrogativi sulle modalità dell'investimento e sulle motivazioni per le quali il gatto del campione della Juventus ha rischiato di essere ammazzato per investimento. Non è infatti chiaro come il gatto possa essersi allontanato da casa Ronaldo e sopratutto se l'investimento è avvenuto dentro o fuori il recinto del parco di 44.000 metri quadrati che circonda la villa di Ronaldo a Torino. E l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente  chiede in una nota a Ronaldo di chiarire pubblicamente l'accaduto e di denunciarne le responsabilità e di chiarire come mai il gatto in quell'occasione fosse incustodito. "A noi - scrive in una nota l'associazione animalista AIDAA- che il gatto sia volato a Madrid su un aereo privato interessa poco, a noi interessano le condizioni di sicurezza in cui vive quel gatto e chiediamo di conoscere pubblicamente come sono andate le cose e chi sono i responsabili dell'investimento e se gli stessi sono stati denunciati, cosi come chiediamo di sapere come mai il gatto era incostudito". AIDAA non esclude di rivolgersi alla magistratura come già accaduto per la cagnolina del cantante Andrea Bocelli   morta in mare e sulla quale ha asperto un inchiesta la magistratura sarda qualora non arrivasse una risposta esaustiva in tempi rapidi dal campione o dalla sua consorte.




REGOLE PER PORTARE A SPASSO IL CANE NELLE REGIONI CHE CAMBIANO COLORE

Ancona (28 febbraio 2021) Da domani 1 marzo 2021   Lombardia, Marche e Piemonte tornano in fascia arancione, mentre alcune zone limitate sono in zona rossa. Ecco alcuni suggerimenti su come gestire le passeggiate e la presenza del cane nelle aree di sgambamento. Come prima cosa ricordarsi sempre di portare con sé l’autocertificazione ed ecco di seguito i consigli utili per questi giorni validi per le diverse zone.

  1. Quando portate a spasso il cane, e anche quando siete in area cani o al parco indossate sempre la mascherina coprendovi naso e bocca.
  2. Quando raccogliete le feci, o siete in area cani indossate se possibile anche i guanti per evitare di toccare materiale che possa in qualche modo trasmettere il contagio.
  3. Ricordatevi che gli animali domestici non trasmettono il coronavirus all’uomo.
  4. Quando rientrate non lavate assolutamente le zampe al cane con candeggina anche se diluita o con altri detergenti, in caso di rientro da una giornata piovosa o sei il cane è stato nel fango, pulitelo con della semplice carta tipo Scottex.
  5. Quando rientrate ricordatevi sempre di buttare guanti e mascherina e di lavarvi le mani e portate sempre con voi in uscita mascherina, detergente per le mani e guanti di lattice.
  6. Se siete positivi al virus, non uscite di casa per nessun motivo, ma per la passeggiata affidare il vostro cane a una persona o un dog sitter di assoluta fiducia e che abbia esperienza nella gestione dei cani.



sabato 27 febbraio 2021

SEQUESTRATO IL CANILE DI CANICATTI'

 "Inidoneità degli spazi di ricovero e irregolarità nella gestione dei cani", sequestrato il canile

Gli animali - otto i cani attualmente ospitati - sono apparsi in buone condizioni. Ma il Nas di Palermo, in collaborazione con i carabinieri della stazione di Canicattì, hanno accertato - durante un controllo a sorpresa realizzato al rifugio comunale - l'inidoneità degli spazi di ricovero e di sgambatura degli animali, nonché irregolarità nella gestione amministrativa dei singoli cani. E proprio per queste presunte carenze che i militari dell'Arma hanno sottoposto a sequestro amministrativo il canile di Canicattì.

Già dal dicembre scorso, comunque, alla struttura era stata inibita l’accoglienza di ulteriori animali.

"Inidoneità degli spazi di ricovero e irregolarità nella gestione dei cani", sequestrato il canile
Il sequestro urgente disposto dagli ispettori del Nas consente comunque all’ente responsabile del rifugio di provvedere alla salvaguardia ed alla gestione degli 8 cani attualmente ospitati.





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PASQUA. SI PREVEDE LA MATTANZA DI UN MILIONE DI AGNELLI

 ROMA (27 Febbraio 2021) Mancano poco meno di 40 giorni alla Pasqua e come ogni anno inizia proprio in questi giorni la prenotazione della carne di agnello nelle macellerie e gli ordini di approvvigionamento nei centri commerciali e nei supermercati. Quest'anno visto anche il rischio di dover passare la Pasqua tra le mura domestiche a causa della pandemia, si prevede che aumenteranno i pranzi pasquali tradizionali in famiglia, e si prevede un consumo in aumento rispetto agli scorsi anni della carne di agnello, alcune stime parlando di un milione di capi che saranno abbattuti per soddisfare il mercato italiano con una forte percentuale di carne di agnello importata. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, rilancia questa preoccupante previsione di inversione di tendenza nel consumo della carne di agnello che negli anni scorsi ha fatto denotare un costante seppure leggero decremento, ed invita le famiglie italiane a prendere in seria considerazione per Pasqua un menù vegetariano senza la presenza di carne, non solo di agnello ma di ogni animale.


 

LIBERATI I CANI DI LADY GAGA - GRAVE IL DOGSITTER A CUI HAN SPARATO 4 COLPI DI PISTOLA

 I due bulldog di Lady Gaga sono tornati a casa. Lo riporta Tmz, secondo cui i cani stanno bene e gli autori del rapimento sono ancora latitanti. Koji e Gustav erano stati rapiti dopo che il loro dog walker era stato aggredito e raggiunto da dei colpi di pistola. Gaga, a Roma per le riprese di un film, aveva offerto 500 mila dollari a chi li avesse ritrovati. I cani sono stati consegnati da una donna a un commissariato di polizia a Los Angeles e stanno bene. La star alla notizia sarebbe esplosa in lacrime di gioia. Sono sempre gravi le condizioni del dog sitter colpito da 4 colpi di arma da fuoco.





INIZIA LA CONVALESCENZA PER PEPE IL GATTO DI RONALDO

 TORINO - Il gatto Pepe non è un gatto qualunque: è l'animale di casa per Cristiano Ronaldo e la compagna Georgina. Ed è anche fortunato ad avere un padrone così. Infatti è stato investito, e il campione della Juventus lo ha mandato in Spagna con il suo jet privato perché fosse curato in una clinica specializzata.

Lo ha raccontato Georgina alla rivista spagnola InStyle che ha dedicato la copertina dell’ultimo numero al goleador di Madeira. “Ha rischiato di morire - racconta Georgina alla rivista spagnola - E’ stato ricoverato un mese e mezzo in terapia intensiva in clinica. E’ stato un grosso spavento, ma ora Pepe si sta riprendendo”, continua Lady Ronaldo.

Pepe, uscito dalla clinica, continuerà la sua convalescenza in Spagna, a casa della sorella di Georgina, Ivana. A riportarlo a Torino sarà probabilmente sempre il jet privato dell’attaccante bianconero.



venerdì 26 febbraio 2021

AIDAA. IBRAHIMOVIC A SAN REMO PRESENZA INUTILE E COSTOSA

SANREMO (26 FEBBRAIO 2021) - L 'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha diffuso una nota in relazione alla presenza all'edizione 2021 del festival di San Remo del cacciatore di alci e noto calciatore Zlatan Ibrahimovic. Ecco il testo della breve nota nella quale l'associazione animalista invita al boicottaggio di Sanremo ed annuncia un esposto alla procura di Savona in merito ai compensi che saranno pagati al calciatore per la sua partecipazione. "L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente reputa vergognosa la partecipazione del calciatore del Milan Zlatan Ibrahimovic al festival di Sanremo in quanto lo stesso nulla ha a che fare con il mondo della musica italiana, e sopratutto lo stesso non fornisce certo un esempio virtuoso per la sua attività di cacciatore di alci, ma ancora più grave è pensare che a questo signore saranno versati 50.000 euro a serata come compenso per la sua partecipazione tenendo conto che ancora oggi ci sono milioni di italiani in cassa integrazione  a poche centinaia di euro al mese ed altrettanti che a causa dell'epidemia Covid sono a rischio del proprio posto di lavoro per fare luce sulla motivazione di questi compensi presenteremo lunedi un esposto alla Corte dei Conti ed invitiamo tutti gli italiani a non guardare il festival come gesto di protesta contro questa inutile e costosa presenza".



FINISCE IN PROCURA LA VICENDA DELL'OCA REGINALDO E DEL PRETE CHE L'HA FATTA MACELLARE

 VILLASANTA (26 Febbrario 2021) La vicenda della macellazione dell'oca Reginaldo è tutt'altro che chiara e per questo motivo è stato confermato l'invio nella giornata di martedi di un esposto alla procura della repubblica di Monza a firma dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nel quale si chiederà agli inquirenti di fare luce su questa situazione, che potrebbe essere ben diversa rispetto alla versione fornita dal sacerdote che a suo dire avrebbe ceduto l'oca Reginaldo al macellaio per la sua macellazione che tra l'altro era stata annunciata sui social. "Sono diverse le situazioni che meritano approfondimento- si legge nell'esposto a firma del presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce- innanzitutto chi e con quale criterio l'oca è stata considerata un animale aggressivo? Se cosi fosse come mai il contadino che chiediamo venga sentito l'avrebbe ceduta al prete che l'ha lasciata scorrazzare per due giorni in oratorio a Villasanta per poi essere condotta al macello?" Sempre nell'esposto l'associazione chiede di capire la filiera della cessione dell'animale, e sopratutto se: "l'oca Reginaldo era gia destinata alla macellazione, se si perchè il contadino non l'ha portata subito dal macellaio?- si chiede ancora AIDAA nell'esposto- e questa macellazione è avvenuta in maniera regolare, se si il macellaio faccia vedere il registro di carico e scarico dell'animale preso in consegna vivo e poi macellato". Insomma sono diverse le questioni che tornano e sulle quali gli animalisti vogliono vederci chiaro e sopratutto il presidente AIDAA non esclude nei prossimi giorni ulteriori iniziative per fare definitiva luce sulla vicenda della morte inutile, quanto vergognosa dell'oca Reginaldo".



I CRITERI DELLE STAFFETTE VANNO CAMBIATI E I CRIMINALI PUNITI

Sono passate alcune settimane dalla morte di Elisabetta Barbieri, e quanto successo in quell'incidente a Gradara è oggetto di inchiesta giudiziaria in seguito ai due esposti presentati dalla nostra associazione. Ma se sotto l'aspetto della ricostruzione di quanto avvenuto e sulla gestione immediata dei cani presenti sul camion di Elisabetta lasciamo che sia la magistratura a far fare il suo corso alla vicenda, per la quale lo diciamo da subito non prevediamo sviluppi in tempi rapidi dall'altra parte non ci pare che questa vicenda abbia insegnato molto, e dopo le belle parole e le lacrime virtuali sparsi sui social, oggi siamo punto e a capo. Le staffette, quelle regolari e ancora di più quelle irregolari sono ricominciate come se nulla fosse successo, il business dei cani e delle finte adozioni è troppo importante e le finte volontarie troppo prese nel loro eccesso di guadagno per fermarsi. Perchè scriviamo queste cose che molti perbenisti leggeranno come al solito come dure e fuori posto? Perchè siamo stufi di vedere cani che muoiono e non sono soccorsi durante i trasporti, cani non in regola, non diciamo solo con un minimo di assicurazione sul trasporto, ma che viaggiano senza documenti e senza microchip se non con documenti palesemente falsi. Siamo stufi di famiglie, e sono tante, che dopo aver ricevuto il cane in adozione lo rimandano al mittente o lo piazzano in un canile perchè si accorgono che il cane non fa per loro o è mordace. Siamo stufi di gente che vive da nababbo facendo finta di far adottare cani a distanza che non esistono. Siamo stufi anche di gente che con la scusa di salvare i cani e toglierli dal canile li manda in giro intascando 50 euro a cane. DI TUTTO QUESTO SIAMO STUFI e da anni lo stiamo denunciando a chiare lettere . Le regole vanno cambiate e occorre che al pressapochismo di molti si sostituisca il professionismo di altri. Siamo stanchi di questi soprusi, siamo stanchi di criminali travestiti da volontari e staffettisti e di decine di cani che ogni anno muoiono o finiscono in canile per colpa di questi qui.


BOCCONI AVVELENATI NEI DIVERSI PAESI DELLA VALSUSA

 AVIGLIANA – GIAVENO – REANO – Segnalati bocconi avvelenati a Reano, Avigliana e Giaveno: fate attenzione a cani e gatti. A seguito del recente rinvenimento di esche e bocconi avvelenati per animali sul territorio della Valsusa e della Valsangone, i Carabinieri di Avigliana, i Forestali di Giaveno, il servizio veterinario dell’Asl To3 e la Polizia Locale stanno svolgendo i previsti accertamenti. Inoltre è in corso l’attivazione del procedimento di bonifica delle aree interessate con cani addestrati antiveleno da parte dei Carabinieri Forestali. Si consiglia dunque ai padroni di animali di prestare la massima attenzione, utilizzare guinzaglio e museruola per evitare l’ingestione accidentale dei bocconi. Infine di segnalare ogni rinvenimento di esche avvelenate.

A REANO E AVIGLIANA

Nei giorni scorsi si sono verificati alcuni casi di avvelenamento a Reano, un cane è morto e altri sono stati portati dai veterinari con gravi sintomi da avvelenamento. Sabato 20 febbraio lo stessa situazione si è verificata ad Avigliana. Alcuni residenti della zona Monte Cuneo hanno trovato dei bocconi avvelenati. Durante lo scorso fine settimana i malintenzionati hanno distribuito per le vie e nei cortili polpette di colore azzurro probabilmente contenenti lumachina, un potente veleno utilizzato per le lumache.

A GIAVENO

Ieri il Comune di Giaveno ha scritto: “Ci è stata segnalata la presenza di numerosi “bocconi avvelenati” in zona Gran Turna e lungo la strada e i prati che portano alla Mortera. Si consiglia la massima attenzione: i cani devono essere rigorosamente condotti al guinzaglio e non lasciati liberi nei prati. Le forze dell’ordine sono state avvisate e la Polizia Locale ha fatto un sopralluogo. Episodi simili sono già accaduti nei comuni di Avigliana e Reano. Per qualsiasi segnalazione contattate gli uffici di Polizia Locale“.



VENAROTTA. I BOCCONI AVVELENATI UCCIDONO 12 CANI

 La crudeltà umana torna a colpire. Nelle ultime ore, infatti, alcune esche avvelenate hanno ucciso due cani nella frazione di Castellano, nel comune di Venarotta. A lanciare l’allarme è stata direttamente la proprietaria di uno dei due animali. "Stamattina avvelenato e morto il cane del mio vicino, oggi pomeriggio avvelenato e morto il mio cane – scrive la residente del piccolo paesino –. In meno di dodici ore sono morti due cani avvelenati con bocconi. Io mi chiedo ma questa gente che fa certe cose ha la coscienza pulita? Vigliacchi".  In paese, ovviamente, regna la preoccupazione, perchè le esce avvelenate non sono letali solamente per gli animali che, purtroppo, finiscono per ingerirle, ma anche per eventuali bambini che passeggiano nella zona e che potrebbero, casualmente e ingenuamente, prenderle e metterle in bocca. Nelle prossime ore, probabilmente, ci saranno dei sopralluoghi da parte della polizia municipale e dei carabinieri, ma sarà complicato risalire all’autore del gesto. Chiunque abbia notato dei movimenti sospetti, comunque, può riferirli alle stesse forze dell’ordine.



CARABINIERI DI CENTURIPE CATTURANO BRACCONIERE

Bracconiere in trasferta sorpreso dai carabinieri: denunciato
 I carabinieri di Centuripe hanno sorpreso un uomo con trenta cardellini catturati poco prima. Il bracconiere si era recato "a caccia" di questi esemplari di specie protetta in provincia di Enna, proveniente dalla provincia di Catania: l'uomo è stato denunciato. Tra le accuse di cui dovrà rispondere c'è quella di maltrattamento di animali. I cardellini, infatti, erano rinchiusi in gabbiette pronti per essere trasportati lontano dal loro habitat. I carabinieri, dopo avere avvertito il personale del Servizio veterinario dell'Asp, hanno liberato gli animali.

Potrebbe interessarti: https://www.cataniatoday.it/cronaca/bracconiere-in-trasferta-sorpreso-dai-carabinieri-denunciato-25-febbraio-2021.html


„catrabinieri di Centuripe hanno sorpreso un uomo con trenta cardellini catturati poco prima. Il bracconiere si era recato "a caccia" di questi esemplari di specie protetta in provincia di Enna, proveniente dalla provincia di Catania: l'uomo è stato denunciato. Tra le accuse di cui dovrà rispondere c'è quella di maltrattamento di animali. I cardellini, infatti, erano rinchiusi in gabbiette pronti per essere trasportati lontano dal loro habitat. I carabinieri, dopo avere avvertito il personale del Servizio veterinario dell'Asp, hanno liberato gli animali.

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giovedì 25 febbraio 2021

DUE CANI MORTI PER I BOCCONI AVVELENATI

 Due cani sono morti nel giro di 12 ore presso la frazione Castellano di Venarotta dopo aver ingerito dei bocconi avvelenati. A dare l’annuncio su Facebook la proprietaria di uno dei due animali: “Stamattina avvelenato e morto il cane del mio vicino, oggi pomeriggio avvelenato e morto il mio cane. In meno di 12 ore sono morti due cani avvelenati con bocconi. Io mi chiedo ma questa gente che fa certe cose ha la coscienza pulita? Maledetti, ipocriti, perbenisti, vigliacchi. Fate schifo!” Tanta la preoccupazione degli abitanti della zona sia per l’incolumità degli altri animale ma anche dei bambini che vivono da quelle parti.



DON SIMONE: "NON HO UCCISO NE MANGIATO L'OCA MA L'HO CONSEGNATA AL MACELLAIO"

 Il prete di Villasanta Don Simone Sanvito che nei giorni scorsi è finito sui giornali per una vicenda riguardo alla morte dell'oca Reginaldo ci ha scritto dandoci la sua versione dei fatti. Lettera che riportiamo qui sotto per correttezza di informazione. Dico solo che dal nostro punto di vista la situazione non cambia sotto l'aspetto etico e sostanziale, don Simone ci scrive che lui non è responsabile della morte dell'oca e che non l'ha mangiata. ma che l'ha solo consegnata al macellaio. Dal nostro punto di vista non cambia molto, quell'oca poteva e doveva essere salvata punto. il resto sono modalità formali che hanno comunque portato alla morte dell'animale,che poteva essere salvato e poteva, quello si sarebbe stato un bel gesto, diventare un esempio per tutti i bambini di quell'oratorio. Il resto sono solo parole che come scrive lo stesso don Simone, altro non fanno che dimostrare la diversità di vedute sul diritto alla vita tra noi e lui. (Lorenzo Croce)

ECCO LA MAIL INVIATA IERI SERA DA DON SIMONE SANVITO

Buonasera, sono Don Simone Sanvito, sacerdote impegnato negli Oratori di Villasanta.
Volevo semplicemente rettificare alcune cose importanti comparse sull’articolo del Giornale di Vimercate il giorno 23 Febbraio 2021 inerente all’oca Reginaldo.

Innanzitutto ringrazio il Presidente Lorenzo Croce per la chiacchierata avuta questa sera dove ho potuto spiegare come sono andate veramente le cose. L’oca Reginaldo era già destinata al macello per decisione del contadino allevatore. Una volta prelevata dall’allevamento, ho tenuto con me l’oca un giorno e mezzo facendola scorrazzare in Oratorio (chiuso per il Covid) prima che il macellaio (autorizzato) la venisse a prendere. Non era nemmeno una mascott come dichiara l’articolo. Ma sopratutto io l’oca non l’ho uccisa, anche perché non ci sarei mai riuscito. E neppure mangiata! L’articolo del giornale sopracitato purtroppo riporta una storia inventata e che descrive una situazione che non è mai accaduta.

Aldilà delle vedute diverse che abbiamo, spero possiate comprendere come le cose sono andate veramente.

Cordiali saluti,
Don Simone



mercoledì 24 febbraio 2021

PRETE MACELLA L'OCA REGINALDO. DENUNCIATO PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI

 Villasanta (24 febbraio 2021) Un esposto alla procura della repubblica di Monza nei confronti di don Simone Sanvito sarà inoltrato nei prossimi giorni dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con l'accusa di maltrattamento di animali causante la loro morte secondo l'articolo 544 ter del codice penale. La vicenda riguarda l'uccisione dell'oca Reginaldo. Reginaldo questo il nome dell'oca era arrivato da alcuni giorni all'oratorio di Villasanta ma da subito il prete aveva chiarito maldestramente il destino di Reginaldo scrivendo sui social che "l'Oca è destinata a diventare salame per la comunità". Un sinistro presagio che avrebbe dovuto far riflettere sulle reali intenzioni di don Stefano, che però non aveva fatto i conti con i bimbi dell'oratorio e anche con gli adulti che nei pochi giorni si sono affezionati all'oca Reginaldo elevandola di fatto al ruolo di mascotte dell'oratorio ma per il prete responsabile della pastorale giovanile cittadina e vicario parrocchiale, non ci sono stati appelli che tenessero e alla fine ha ucciso Reginaldo facendolo finire in padella. "Al di la dell'aspetto etico della questione- si legge in una nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente a firma del presidente nazionale Lorenzo Croce- appare evidente l'accanimento del prete di Villasanta contro la povera oca. Don Simone nell'uccidere e cucinare l'oca non solo ha dimostrato di essere privo di quella sensibilità che porta all'amore verso gli animali ma a nostro avviso potrebbe aver commesso un reato in quanto oramai da diverse parti le oche sono considerate animali domestici, e nel caso specifico l'oca Reginaldo era diventata di fatto la mascotte dell'oratorio. Chiediamo- chiude la missiva- che la procura innanzitutto verifichi se esistono gli estremi di reato,ma sopratutto chiediamo, cosa che non farà di certo, che questo prete si scusi per il suo gesto vergognoso e che i suoi superiori prendano i dovuti provvedimenti disciplinari".

l'OCA REGINALDO

ED IL PRETE CHE L'HA CUCINATA


AIDAA: "MINISTRO SPERANZA PERCHE' LA CACCIA SI E LO SCI E LE PALESTRE NO?"

 SONDRIO (24 FEBBRAIO 2021)- Una lettera aperta è stata inviata al Ministro della Salute Roberto Speranza dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con la quale si chiede al ministro quali siano le motivazioni per le quali sia il comitato tecnico scientifico che il governo, ritengano che nelle zone gialle sia vietato andare a sciare o a teatro o allenarsi in palestra, mentre nel contempo nelle stesse zone si permettono a frotte di cacciatori di andare per i boschi e per le proprietà private a sparare ed uccidere gli animali. "Se la caccia è considerata per legge uno sport, cosa che noi non riteniamo giusta- scrive in una lettere l'associazione AIDAA al ministro Speranza- non riusciamo a capire perchè la stessa non sia trattata alla stregua degli altri sport con le stesse limitazioni e gli stessi divieti. I cacciatori- se legge sempre nella lettera- partono in gruppo e a volte in 4 o 5 sulla stessa vettura quando vanno a caccia in zone lontane dalla loro residenza, in perfetta violazione delle leggi e dei decreti sul contenimento del covid ma nonostante questo per loro esistono delle particolari dispense. Perchè caro Ministro- conclude la missiva- perchè tanta indulgenza con questi signori e regole stridenti per coloro che vorrebbero sciare, o andare in palestra? Se le regole che non contestiamo, ci sono devono valere per tutti cacciatori compresi".



BRESCIA. CON L'ARANCIONE SCURO SI FERMA LA CACCIA

Con l'introduzione della zona arancione scuro nella provincia di Brescia e nei sette comuni della provincia di Bergamo, secondo quanto disposto dal decreto ancora in vigore fino al prossimo 5 marzo 2021 per gli sport compresa la caccia valgono le regole previste per le zone rosse. Quindi per tutto il per periodo della zona arancione scuro il provincia di Brescia la caccia di gruppo e fuori dal proprio comune non è consentita. 



BRACCONIERI A CACCIA DI CESENE NEL BRESCIANO

 È una corsa contro il tempo che da una parte vede poche persone costrette a marce di avvicinamento (magari col buio) e appostamenti di ore (magari al gelo e nella neve), e dall’altra tanti bracconieri, nei casi che stiamo per raccontare quasi tutti titolari di licenza di caccia, e un territorio immenso da controllare. È la sintesi della «campagna delle cesene» (ma anche delle peppole e dei fringuelli), attraverso la quale la polizia provinciale (non da sola) sta cercando di fermare la cattura in massa di questi turdidi numerosi in queste settimane nelle valli bresciane. Se qualcuno pensava che con la fine della stagione di caccia per gli uccelli migratori fosse tornata la pace dovrà ricredersi, perché da gennaio, il solo distaccamento di Vestone del Nucleo ittico venatorio della provinciale ha già collezionato nove denunce tra Valsabbia e Valtrompia; tutti trappolatori di cesene, appunto. L’ultimo della serie era un cacciatore di Mura preso giovedì con le mani nelle sue due reti (una di 5 a l’altra di 15 metri) nella località murense di Sevo, e prima di lui era toccato, martedì, a un capannista bloccato dopo un appostamento di 5 ore su una rete di 15 metri che aveva piazzato nella località Dosso Alto di Comero di Casto, a breve distanza dal suo appostamento di caccia. Ma sempre a Casto, in questo caso nella località Forcella, qualche giorno prima i poliziotti avevano bloccato un vestonese che usava i dintorni della cascina della moglie come sito di cattura. Con le sue due reti aveva intrappolato 21 uccelli quasi tutti protetti (passere scopaiole, peppole, cardellini, verdoni, lucherini, e pure cesene e tordi sasselli): li aveva nascosti in cantina e, a parte qualche esemplare trasferito in un Cras per la riabilitazione al volo, sono stati in buona parte liberati. Non solo: pur avendo sia la licenza di caccia, sia il porto d’armi scaduti da anni, in quella stessa cascina nascondeva un fucile e alcune munizioni che ovviamente non poteva più detenere. Tutto sequestrato naturalmente. Tornando ancora indietro lungo febbraio, all’inizio del mese gli agenti del distaccamento di Vestone hanno dovuto attendere per ore al gelo l’arrivo del gestore di 4 «prodine», piccole reti a scatto per la cattura di uccelli vivi, nella località Dos del Sole di Lodrino. Alla fine si è presentato il proprietario di un capanno poco distante, che ha ammesso candidamente di aver provato a rifornirsi di richiami vivi col «fai da te». È successo poche ore prima dell’individuazione di un altro capannista, in questo caso pluridenunciato, che aveva piazzato bastoncini ricoperti di vischio proprio nelle vicinanze del suo appostamento a Capovalle, sotto un capannone industriale a pochi metri dal passo San Rocco. È avvenuta in Valsabbia anche una delle ultime operazioni portate a termine con successo dalla provinciale. Precisamente a Odeno di Pertica Alta. Sabato scorso prima dell’alba gli agenti erano già appostati nella neve sull’ennesima rete, e qualche ora dopo hanno bloccato ancora una volta un capannista residente a Marmentino. In un cascinale vicino alla tesa nascondeva una cesena in gabbia catturata a suo dire il giorno prima, ma anche due fucili lasciati incustoditi. Così ha subìto il sequestro delle armi, e di due fringuelli in gabbia che nascondeva invece al suo domicilio, anche questi presi da poco e immediatamente liberati.



REANO. BOCCONI AVVELENATI GETTATI NEI PRATI E NEI CORTILI

 REANO – Allarme a Reano per il criminale che sta avvelenando i cani. Ci sono stati vari episodi negli ultimi giorni. Questo assassino vigliacco getta i bocconi avvelenati direttamente nei cortili privati delle abitazioni e ha già ucciso con questa modalità un cucciolo maremmano. Altri 2/3 cani sono finiti dal veterinario e in coma negli ultimi giorni, ma per fortuna sono sopravvissuti.

Proprio oggi pomeriggio un residente ha pubblicato su Facebook delle immagini dei prati di via Rivoli, sotto le mura del Castello, dove il criminale ha sparso la Metaldeide (comunemente nota come “lumachina”) per avvelenare i cani. A volte viene impastata con la carne, per creare i bocconi letali.



VOLPE TROVATA MORTA A PIZZIGHETTONE. COLPA DEI BOCCONI AVVELENATI

 Una volpe morta in un fosso, apparentemente un esemplare in buona salute. La scoperta nei campi prima di arrivare al sito dei Mortini, dove si trova l’omonima chiesetta. Subito il pensiero va alla possibilità che l’animale abbia potuto ingerire qualche boccone avvelenato, sparso in giro da ignoti. Nessun segno di ferita sul corpo da arma da fuoco o di lotta con un altro animale. "Come è morta? Difficile stabilirlo dalle fotografie, anche perché mostrano un solo lato del corpo. Ma il mio sospetto è che si tratti di avvelenamento. L’esemplare di volpe apparentemente maschio appariva in buona salute" spiega Giovanni Todaro, giornalista e divulgatore scientifico, da sempre interessato alla fauna selvatica. "Si consiglia di fare molta attenzione ai cani affinché non trovino eventuali bocconi avvelenati, problema presente purtroppo quasi ovunque. Tra l’altro questo è il periodo dell’accoppiamento della volpe, quindi a qualcuno potrebbe interessare ridurne il numero".



martedì 23 febbraio 2021

HA UCCISO L'OCA REGINALDO. ORA IL PARROCO RISCHIA LA DENUNCIA

 Era diventato il beniamino dei bambini dell"oratorio di Villasanta in procincia di monza e brianza ma l'oca Reginaldo è stato ucciso e cucinato dal prete di Villasanta scatenando l'ira dei parrocchiani che gli avevano chiesto la vita sava dell'oca. Ma il prete non ne havoluto sapere e ora rischia una denuncia per maltrattamento di animale. 

lunedì 22 febbraio 2021

NEL FINE SETTIMANA SONO STATI SMARRITI 130 CANI

Dai dati ripresi dai gruppi social che si occupano di animali smarriti o scappati, nel fine settimana appena trascorso risultano scappati, o ancora peggio smarriti 130 cani di questi la maggior parte sarebbe scappata durante la passeggiata in quanto portati in giro senza guinzaglio. Ma non mancano i casi di fughe da casa di cani appena adottati che se la danno a gambe dalle finestre o dalle porte lasciate aperte. Altri motivi di fuga sono i cancelli lasciati aperti o i cani "saltatori" che saltano le siepi dei giardini allontanandosi da casa. Ci sono stati anche 4 casi di cani scomparsi dopo essere stati lasciati legati sabato fuori dagli uffici postali e non più ritrovati dai padroni alla loro uscita. Purtroppo come spesso avviene specialmente per i cani spaventati gli stessi in fuga disordinata finiscono poi sulle strade e molti trovano la morte in incidenti stradali. Secondo i dati diffusi dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente in Italia fugge o si smarrisce un cane ogni 20 minuti circa, con un ritorno alle proprie case di meno del 50% dei cani fuggiti. Secondo i dati ripresi nei siti e nei gruppi social in particolare le fughe e gli smarrimenti avvengono  prevalentemente nelle grandi città come Milano, Torino Roma e Catania, ma a sorpresa le provincie dove questo fine settimana si sono registrati maggiori fughe o smarrimenti di cani sono quelle di Rieti e Campobasso.



AVVELENO' IL CANE DELLA VICINA. DONNA CONDANNATA A UN ANNO E TRE MESI DI GALERA

 È stata definita una sentenza “importante”. I fatti risalgono al 2016, ma oggi tutti coloro che amano gli animali hanno accolto con gioia la notizia diffusa, perché un cane ha ottenuto giustizia. Il Tribunale ha condannato una donna di 53 anni di Meldola, un comune in provincia di Forlì, ad un anno e tre mesi di reclusione. E ad un risarcimento di due mila euro per la famiglia del cane e di 500 euro per tutte le associazionI che sono rese parte civile nel processo. La donna è stata incastrata grazie alle telecamere dell’abitazione di famiglia. Probabilmente infastidita dal continuato abbaiare del cane dei suoi vicini, ha ben pensato di comprare del veleno, con precisione del lumachicida e di uccidere il povero amico a quattro zampe.




ANCORA BOCCONI AVVELENATI. PAURA PER I CANI A CASTROCARO


 Sconcerto a Castrocaro Terme per l’ennesimo ritrovamento di bocconi avvelenati. Ancora una volta è stata la zona nei pressi della chiesina dei Caduti (via Francesco Baracca) a essere teatro del rinvenimento. "Verosimilmente si tratta di pezzi di polenta con all’interno del lumachicida" la denuncia della ragazza che si è imbattuta nelle ‘polpette’ e dopo aver segnalato il fatto alle autorità competenti, ha cercato di dare la massima diffusione alla notizia attraverso i social per preservare la salute dei tanti animali domestici che riscaldano il cuore dei castrocaresi. "Ho voluto solo dare comunicazione ai proprietari di cani di stare attenti a passare in quella zona perché negli anni mi è capitato, ahimè più volte, di rinvenire bocconi simili sempre sotto lo stesso albero".

Tantissime le condivisioni del post da parte di cittadini sdegnati. Solo recentemente altri ritrovamenti erano stati segnalati in zona Montepaolo, lungo il sentiero del Santo e la strada che sale verso l’eremo. E pure in questo caso, non si trattava della prima volta. Cresce il numero delle persone che chiedono provvedimenti severi verso chi si macchia di tali comportamenti, da individuare magari attraverso l’installazione di telecamere con sensori di movimento.


sabato 20 febbraio 2021

TORTURANO DUE GATTINI. CONDANNATA AL CARCERE COPPIA DI BOLOGNA

BOLOGNA  (20 FEBBRAIO 2021) Confermata in appello la condanna a otto mesi di carcere a carico di una coppia di Bologna ritenuti responsabili di maltrattamento di animali e gia condannati in primo grado con sentenza del 9 gennaio 2020 che li condannava anche al pagamento delle spese processuali. La conferma della condanna alla reclusione per otto mesi è arrivata con sentenza della terza sezione penale della corte di Appello di Bologna emessa in data 16 febbraio 2021 (procedimento registro generale appello 4825/2020). I due, una giovane coppia furono denunciati nel 2016 dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nella persona della vice presidente nazionale Antonella Brunetti  assistita dall'avvocato riminese Maria Luisa Trippitelli  per aver: "torturato fino alla morte due gattini adottati in Puglia" secondo le concordi testimonianze che furono presentate insieme alla denuncia i due avevano eluso ogni dubbio perfino agli occhi dei veterinari presentandosi come "una coppia perfetta ed amorevole nei confronti dei gattini da adottare". Secondo quanto asserito nella denuncia presentata da AIDAA: "L'allarme era scattato quando dopo il ricovero di un gattino ferito in più zone del corpo vivendo in casa, polizia locali e veterinari congiuntamente ai referenti locali e nazionali dell'associazione AIDAA si sono attivati per il recupero del micio del quale non era stato comunicato il decesso che era avvenuto a breve distanza di tempo dalle dimissioni della clinica veterinaria". I due condannati avevano sostenuto, mentendo, che il gatto era morto strozzato dal cibo rimasto in gola. Da qui le indagini che hanno portato alla condanna in primo grado confermata in appello per il reato di maltrattamento causante le morte di animale ai sensi dell'articolo 544 ter del codice di procedura penale."Con questa sentenza- si legge in una nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- si stabilisce una pietra miliare nella battaglia contro i maltrattamenti di animali,anche se in cuore nostro vorremmo veder applicate pene molto,ma molto piu severe".
ANTONELLA BRUNETTI VICE PRESIDENTE VICARIA AIDAA




SI CERCANO BOCCONI AVVELENATI AL MUGELLO

 Visto il recente fatto di cronaca legato al presunto avvelenamento di tre cani da caccia all’interno di un bosco nei pressi di Sant’Agata (clicca qui per la notizia di OK!Mugello), i Carabinieri forestali del Gruppo di Firenze hanno ritenuto opportuno avvalersi della collaborazione dell’Unità cinofila Antiveleno di stanza a La Verna – Vallesanta, dipendente dal Reparto CC Parco Nazionale Foreste Casentinesi.Il sopralluogo è stato effettuato mediante l’ausilio di due cani specializzati (un labrador e un pastore belga) nell’individuazione di esche avvelenate/pericolose. Durante l’intervento non sono stati tuttavia rinvenuti bocconi e/o esche né alcuna carcassa animale. L’attività d’indagine è comunque ancora in corso.Il fenomeno dei bocconi avvelenati è diffuso e preoccupante. Chi vuole colpire i predatori selvatici per preservare le coltivazioni agricole o gli allevamenti mette in pericolo anche gli animali d’affezione, procurando in entrambi i casi una morte orribile.



venerdì 19 febbraio 2021

AL VIA LE PRIME DISDETTE ALLE UNIVERSITA' DI TORINO E PARMA

 

Partono lunedi le prime 22 richieste formali per il cambio di università dirette ai rettori degli atenei di parma e torino, richieste formulate dagli studenti che con questa scelta vogliono protestare in maniera concreta per dire no agli esperimenti scientifici sui macachi presenti negli stabulari delle università delle due città e oggetto di diverse iniziative per la loro salvezza da parte delle associazioni animaliste. La decisione degli studenti di chiedere il cambio di università è stata presa dopo che gli stessi si sono resi conto della incompatibilità etica tra il loro essere ambientalisti e vegetariani e gli esperimenti delle loro università. E’ stata iniviata anche da un altro gruppo di studenti universitari una lettera rivolta ai loro rettore ai quali non hanno ancora avuto risposta. Per il momento i promotori dell’iniziativa preferiscono mantenere l’anonimato essendo in corso sezioni di esami, mentre l’iniziativa sarà resa pubblica appena ottentuo il cambio di ateneo.



LA BARDOT VISITERA' GLI ORSI DI LE CASTELLET.

 Brigitte Bardot verrà in Trentino per valutare il trasferimento degli orsi del Casteller. Brigitte Bardot ringrazia per il positivo riscontro avuto dalla sua lettera nella quale proponeva di trovare una nuova sistemazione per gli orsi del Casteller, e annuncia la volontà della sua Fondazione di organizzare prossimamente, con la collaborazione della Provincia, una visita in Trentino. Ora per gli orsi di le castellet si apre uno spiraglio di salvezza o come sostengono molti animalisti sarà quella del presidente fugatti solo una messa in scena a favore della bardot e delle telecamere? il rischio di una manipolazione è tutt'altro che da escludere.




PITO PITO IL SERPENTE DI CICCIOLINA MORTO 28 ANNI FA ERA DROGATO?

ROMA (19 Febbraio 2021) Sono passati ventotto anni dalla morte di Pito Pito, il pitone che Cicciolina portava con se negli spettacoli hard e che secondo alcune testimonianze è morto a causa di maltrattamenti e di carenza di cure nel trasporto, e non mangiato da un topo come sostengono altri, (in quanto quello mangiato dal topo era un altro serpente). Gli animalisti gia allora insorsero contro l'uso dei serpenti negli spettacoli in generale e più specificamente negli spettacoli hard core in quanto erano e sono animali assolutamente non adatti a esibirsi su un palco cosi come nessun altro animale è adatto a fare spettacolo. A ventotto anni dalla sua morte il presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce apre un altro fronte destinato sicuramente ad accendere polemiche si chiede infatti il presidente AIDAA: "Come faceva quel serpente ad essere cosi docile durante gli spettacoli? Il dubbio che fosse drogato o imbottito di farmaci non è legittimo, cosi come è legittimo pensare che certi animali esibiti negli spettacoli o lasciati dormire per decine di ore per strada con l'intento di impietosire i passanti e raccogliere le elemosine - conclude CROCE- siano a loro volta drogati o imbottiti dai farmaci, chiediamo per questo un controllo veterinario serio su questi animali per verificare le loro condizioni reali di salute".



DISPERSO SETTE GIORNI SUI MONTI. "SONO SALVO GRAZIE AL MIO CANE"

Senza acqua, senza cibo, in montagna, in un luogo impervio e in condizioni ambientali proibitive. Se l'è vista brutta, ma se l'è cavata ed è tutto quello che conta. Un giovane di 33 anni di Trieste è stato tratto in salvo ieri mattina nelle Prealpi Giulie dopo aver trascorso, ferito, sette notti in quota all'addiaccio. L'allarme era scattato la sera prima, su allerta della sua fidanzata che segnalava il mancato rientro che avrebbe dovuto avvenire lunedì. Il giovane era partito qualche giorno prima per compiere una traversata trascorrendo le notti in varie casere e bivacchi, come fa ogni anno, ed era in compagnia del suo cagnolino.Il ragazzo era ferito e con vari traumi ma cosciente e aveva il cagnolino, Ash, un meticcio, accanto a lui. Si era coperto con foglie e persino con la mappa topografica. Ha raccontato di essere scivolato per diversi metri in un canale e di essersi trascinato, seppur con una caviglia rotta e altri traumi più vicino possibile all'acqua del torrente e alla strada forestale, e di essere riuscito a sopravvivere anche grazie alla compagnia del cagnolino, nonostante la fame e la sete. Il cellulare non prendeva.È stato subito chiamato l'elisoccorso regionale che è arrivato poco dopo sbarcando tecnico di elisoccorso ed équipe medica che lo hanno stabilizzato e messo nel sacco a depressione per poi caricarlo a bordo con una verricellata di una cinquantina di metri. Il giovane è stato portato via poco dopo le nove. Il cagnolino è rientrato con i soccorritori a bordo dell'elicottero della Protezione Civile ed è stato rifocillato. Sconvolto ma cosciente, l'escursionista è in ospedale a Udine.




POLPETTE AVVELENATE A TARQUINIA

 TARQUINIA – In questi giorni continuano a giungere segnalazioni di ritrovati bocconi sospetti avvelenati nei parchi e nelle aree cani cittadine.

“Le tristi e vigliacche azioni che si stanno perpetrando in questi giorni sono purtroppo parte di un problema molto più complesso e che riguarda una realtà purtroppo ancora presente nella nostra società, quella del maltrattamento degli animali – affermano dal Comune – Per chi ama e rispetta gli animali è difficile pensare che ci sia qualcuno che li voglia danneggiare, maltrattare o abbandonare, ma purtroppo è necessario iniziare ad esserne più consapevoli soprattutto perché la cattiveria e l’insensibilità di certi individui può arrivare a colpire anche noi e i nostri animali, proprio come abbiamo assistito in questi giorni. Riteniamo che contrastare il verificarsi di questi tragici episodi sia un dovere che spetta a tutti noi cittadini, che siamo per prima cosa essere umani, attraverso mezzi fondamentali come la consapevolezza e la collaborazione». In tal senso l’amministrazione comunale di Tarquinia, viste l’importanza ed insieme la delicatezza di tale tema, intende promuovere una campagna di informazione rivolta sia a coloro che frequentano queste zone sia all’intera cittadinanza, in modo da aprire una riflessione comune e condivisa su questo fenomeno ed aumentare l’attenzione e la consapevolezza su di esso.



giovedì 18 febbraio 2021

CANI E FINTI MALATI DI COVID. LA TRUFFA CORRE IN RETE

 ROMA (18 FEBBRAIO 2021) Una nuova orribile forma di truffa che coinvolge cani e inesistenti proprietari malati di covid sta girando in rete. Tutto ha inizio con la richiesta di amicizia che arriva via social, ed uno scambio di messaggi fitto per prendere confidenza, poi i truffatori mandano sempre via social (prevalentemente dapprima via messanger e poi via watts up) una foto di un cane, sostenendo che lo stesso è di proprietà di una persona sola (spesso identificata con una donna) malata di Covid e che occorrono soldi per poterlo mettere in pensione in quanto la padrona sarebbe ricoverata in gravi condizioni e purtroppo il rischio di cascarci è molto alto. La truffa è stata individuata da alcune persone che dopo essere stati contattati e aver ricevuto la richiesta di denaro che si aggira sempre attorno ai 100 euro. Cosa fare e come riconoscere la truffa? Innanzitutto valutare le richieste di amicizia con attenzione e mai dare il proprio numero di telefono a persone sconosciute o troppo invadenti, alla prima richiesta di denaro rivolgersi subito alla polizia postale senza tergiversare. "Ci sono arrivate alcune segnalazioni da Lazio, Lombardia e Sardegna- si legge in una nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- non sappiamo quante siano state le persone contattate, ma pensiamo siano parecchie in quanto questa appare una truffa purtroppo ben congegnata e per questo invitiamo da subito tutti coloro che l'hanno subita a non vergognarsi e denunciare il fatto alle forze dell'ordine e se qualcuno rischia di essere vittima contatti senza alcuna esitazione la polizia postale".



TROVATA MORTA IN CASA L'ATTIVISTA LIDIA PESCHENCHERA

 Lidia Peschechera, 50 anni è stata trovata morta in casa: attivista animalista, antifascista e sostenitrice delle cause Lgbt viveva sola con cinque gatti dopo la separazione dal marito.

Donna di 50 anni trovata morta in casa

L’hanno trovata riversa a terra in bagno con ecchimosi sul corpo. Non c’è stato nulla da fare per Lidia Peschechera, 50 anni, trovata priva di vita nel pomeriggio di mercoledì 17 febbraio 2021 nella sua abitazione situata in via Depretis a Pavia. Il decesso risalirebbe a qualche giorno prima.

Malore oppure omicidio?

La 50enne, non dava sue notizie da alcuni giorni. Quando i soccorsi sono giunti sul posto per lei non c’era già più nulla da fare. Tra le ipotesi un malore ma anche l’omicidio. Non si esclude, infatti, che le ferite presenti sul corpo siano state provocate da una caduta, causata magari da un malore, ma gli investigatori al momento non escludono nemmeno la pista della morte violenta.

L’autopsia

Nella giornata di oggi sul corpo verrà eseguita l’autopsia, mentre gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la rete dei contatti degli ultimi giorni di vita della donna, per ricostruire i contorni della vicenda.

articolo originale

https://primapavia.it/cronaca/donna-di-50-anni-morta-in-casa-a-pavia-al-vaglio-ipotesi-omicidio/



BRACCONAGGIO. NEI GUAI ANCHE UN VIGILE DI TAGGIA

  C’è anche un agente della polizia locale di Taggia, Enrico Mollo, tra le persone indagate dai carabinieri forestali di Triora nell’ambito dell’attività anti-bracconaggio svolta nei giorni scorsi in valle Argentina.Nel corso dei controlli, il vigile, privo di tesserino venatorio, è stato trovato in possesso di due coltelli con lama da 14 centimetri ancora sporchi di sangue. Sempre Mollo, nel 2018, era già stato destinatario di un provvedimento di revoca del porto d’armi emesso dalla Prefettura di Imperia.