sabato 27 aprile 2024

GATTO SCUOIATO A SALE. AIDAA: POTREBBE ESSERE OPERA DI UN SADICO

 SALE (AL 27 Aprile 2024) Non è ancora chiaro se si sia trattata di un aggressione da parte di un cane o se sia opera dell'uomo lo scempio fatto ad un gatto ritrovato ieri a Sale in provincia di Alessandria scuoiato vivo. Il gatto è stato soccorso e trasportato alla clinica veterinaria Repetti di Serravalle dove è morto. Sul posto è intervenuta la polizia locale . Sulla macabra vicenda stamattina l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambente AIDAA ha inviato una denuncia alla procura della repubblica di Alessandra per il momento contro ignoti. l'Associazione Animalista precisa in un breve comunicato che nella denuncia si chiede alla procura di : "indagare su quanto accaduto per precisare i contorini della vicenda, Ricordando quanto accaduto quasi sei mesi fa ad Angri dove fu trovato scuoiato vivo il povero gatto Leone che morì dopo 4 giorni di atroci sofferenze abbiamo il terrore che si possa trattare di un gesto di un sadico, ma se dovesse emergere che effettivamente si tratta dell'aggressione di un cane non avremo pace fin quando non individueremo e porteremo alla sbarra il proprietario di quel cane, proprietario che lasciando libero il suo cane avrebbe la responsabilità di quanto accaduto".


DOPO L'AVVELENAMENTO DEI CONIGLI A CESANO CHIUDE IL PARCO PERTINI

 Conigli selvatici avvelenati con esche nel parco comunale: l’Amministrazione comunale interviene d’urgenza con la chiusura dell’area e avvia le indagini insieme ad Ats Brianza. È avvolto nel mistero l’episodio inquietante scoperto ieri mattina da alcuni frequentatori del “Parco Pertini“, area verde compresa tra le vie San Bernardo, Selvetto e Pertini, dove sono state rivenute diverse carcasse di conigli selvatici. Gli animali, che sono abituali frequentatori di quel parco, sarebbero morti quasi a causa di avvelenamento: sono infatti state trovate anche delle vere e proprie esche posizionate a terra nel parco. Per motivi precauzionali e in attesa delle verifiche da parte di Ats Brianza e dell’Istituto Zooprofilattico sul materiale prelevato dopo il sopralluogo dell’Ufficio Ambiente del Comune, il sindaco Gianpiero Bocca ha firmato un’ordinanza che vieta l’accesso al Parco al fine di tutelare persone e animali dal contatto con possibili fonti di avvelenamento.



venerdì 26 aprile 2024

GATTO SCUOIATO TROVATO A SALE . AIDAA. FAR CHIAREZZA SUBITO SULLE DINAMICHE

SALE (Alessandria 26 aprile 2024) Quest'oggi a Sale in provincia di Alessandria è sato trovato un gatto scuoiato, non è chiaro se si tratti di un atto barbaro o di una aggressione da parte di un cane. Il gatto è stato portato in una clinica di Serravalle Scrivia della quale i veterinari di fatto hanno potuto solo accertare la morte del micio ridotto in condizioni pietose. L'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA invierà domattina alla procura di Alessandria un esposto per chiedere indagini approfondite sia sulle cause precise della morte, sia anche e sopratutto qualora la responsabilità non sia riferibile a mano di uomo si chiede agli inquirenti di verificare se a scuoiare il povero gatto sia stata un aggessione come ipotizzato da parte di un cane o di altro animale e verificare se questo sia di proprietà e accertare sia la dinamica che le eventuali responsabilità del proprietario del cane. "Al momento non vogliamo formulare alcuna ipotesi - scrivono gli animalist di AIDAA- ma chiediamo di indagare a fondo su quanto successo, sapendo bene che le responsabilità non sono ascrivibili al cane, ma questo fosse di proprietà non esiteremo a denunciare il suo padrone".


IL CANE FERITO A PICCONATE A PALERMO E' FUORI PERICOLO

  Dopo l'orrore e la paura, la notizia che tutti attendevano: Honey è fuori pericolo. Il cane trovato agonizzante in un cassonetto per i rifiuti nel quartiere Cruillas di Palermo, lunedì 22 aprile, è in netta ripresa. Ha risposto bene alle cure dei veterinari a cui è stato affidato da una volontaria e riesce anche a stare in piedi. L'ultimo aggiornamento di Valeria Galletti parla quasi di un miracolo, visto che il cagnolino era arrivato in clinica in condizioni disperate, aveva dei fori sulla testa.

Come i medici hanno accertato, era stato preso a picconate: qualcuno avrebbe sferrato due colpi netti, per poi chiuderlo in un sacchetto e abbandonarlo. Il giorno del ritrovamento, tra i sacchetti dell'immondizia, era sanguinante, poi è entrato in coma. Le speranze erano appese a un filo, ma l'amore e le cure che il cane ha ricevuto, hanno ottenuto il risultato sperato. «Sono state fatte lastre di controllo più approfondite - spiega la volontaria - il piccolo ha una frattura all'arto posteriore destro e sarà controllato da un ortopedico»



SI SONO SVOLTI I FUNERALII DI FRANCESCO PIO MORTO DAI CANI INCUSTODITI DAI PROPRIETARI

 Un giorno di grande dolore quello dei funerali di Francesco Pio, il bambino ucciso da due pitbull a Eboli. A Campolongo è stata organizzata anche una fiaccolata in suo onore.

Bambino ucciso dai pitbull: i funerali

Una terribile tragedia quella che si è consumata a Eboli, che ha colpito tutta l’Italia. Lo zio aveva Francesco Pio in braccio, quando si è trovato davanti due pitbull che lo hanno morso ad una gamba. L’uomo si è piegato per il dolore e i due cani se la sono presa con il bambino. Un’aggressione violentissima, che non ha lasciato scampo al piccolo, di soli 15 mesi. Nel giorno dei funerali il nonno ha raccontato al sindaco Mario Conte quei terribili momenti e la sua impotenza perché si trovava al di là di un cancello chiuso. I funerali sono stati celebrati nella chiesa dei Santissimi Giuseppe e Fortunato di Borgo Aversana, a Battipaglia.


ANNEGA A PORLEZZA PER SALVARE IL CANE

 

Un uomo di 34 anni, di nazionalità francese, è annegato in mattinata a Porlezza, lago di Lugano. Secondo alcuni testimoni il 34enne è entrato nelle acque del torrente Cuccia, poco distante da un campeggio, per aiutare il proprio cane che stava annaspando. 

L'uomo però non è riemerso e il corpo è stato rinvenuto dai vigili del fuoco. Sono intervenuti gli specialisti fluviali del comando di Como con i sommozzatori di Milano e l'elicottero del nucleo Malpensa. L'uomo è stato ritrovato in arresto cardiaco e stato di ipotermia e trasportato all'ospedale di Lecco dove è deceduto


giovedì 25 aprile 2024

IL GOVERNO NON IMPUGNA LA LEGGE TRENTINA "AMMAZZAORSI". AIDAA:"CI RIVOLGIAMO ALL'EUROPA"

 TRENTO (25 APRILE 2024) "Era semplicemente un illuso chi si aspettava che questo governo impugnasse la legge di Fugatti che prevede l'abbattimento di 8 orsi nel 2024 ed altrettanti nel 2025, mentre dal 2026 il numero degli orsi da abbattere andrà rimodulato d'accorso con Ispra, e in teoria potrebbe anche crescere in quantità. Ora inizia la carneficina, in quanto questa legge provinciale di Trento di fatto  permetterà di sparare nel mucchio uccidendo gli orsi magari solo perchè entrando in un pollaio avranno mangiato una gallina o perchè si avvicina troppo ad una casa. E' una legge crudele e insensata e visto che il governo Meloni ha da sempre dimostrato avversione verso gli animali selvatici non ha fatto altro che confermare ed avvallare le decisioni di Fugatti. Ma una rispostà è ancora possibile: ci rivolgeremo all'Europa per chiedere l'apertura di una procedura di infrazione contro l'Italia per violazione delle norme che tutelano la fauna selvatica e biodiversità. Lotteremo fino in fondo e sempre per salvare gli Orsi , i Lupi e tutti gli altri animali selvatici dalla furia distruttrice dei vari Fugatti e dei loro complici romani". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA dopo la decisione del governo di non impugnre la legge trentina ammazzaorsi.



mercoledì 24 aprile 2024

CONTINUANO LE RICERCHE DELLA MAREMMANA NINA PICCHIATA DAL CLOCHARD. E SUL MANCATO SEQUESTRO AIDAA PRESENTA ESPOSTO

PESCARA (24 APRILE 2024) Sono oramai passate diverse settimane da quando Nina la cagnolona maremmana di un anno è stata selvaggiamente picchiata dal clochard di 28 anni che dapprima l'ha presa a pedate in testa e ha poi tentato di strangolarla con il guinzaglio. Il clochard è stato denunciato ma Nina non è stata sottoposta a sequestro e da quel momento di Nina si sono perse le tracce anche se negli ultimi giorni sono arrivate alcune segnalazioni di una giovane maremmana che si aggira libera e sola  nella zona di via Benedetto Croce a Pescara. E mentre si stanno vagliando le segnalazioni emergono alcuni particolari che come annunciato che hanno indotto gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA a presentare nei prossimi giorni un esposto che chiede alla magistratura di verificare il perchè la maremmana non sia stata sequestrata ma lasciata nelle mani del suo aguzino. "Ci sono passagi che a nostro avviso devono essere approfonditi,- scrivono nel comuncato gli animalisti- non vogliamo accusare preventivmente nessuno di negligenza ma chiediamo di andare a fondo la prioritàè ritrovare Nina in quanto abbiamo già pronto un elenco di nominativi pronti per l'eventuale adozione".



SBRANATO UN CAPRIOLO DAVANTI ALLA BANCA. SI PUNTA IL DITO CONTRO L'ORSO

 SOPRAMONTE. Dopo l’asino ucciso dall’orso nel suo recinto alle porte del paese, un nuovo episodio di predazione da parte di carnivori a Sopramonte. Questa volta in piano centro del paese.

Ce lo segnala una delle mamme, che oggi hanno portato i bambini allo scuolabus per Trento, e hanno trovato un capriolo sbranato, proprio di fronte alla Cassa Rurale.«Sono B. e vivo a Sopramonte mi domando se è ancora possibile rimanere zitti di fronte al problema di questi predatori probabilmente lupi e trovarsi la mattina davanti alla Cassa rurale un capriolo sbranato aperto sulla strada in centro al paese con i bambini che hanno appena appena preso l’autobus per andare a scuola a Trento», ci scrive una lettrice.

Ma messaggi analoghi ci sono arrivati anche da altri, con fotografie e commenti: «Non è possibile uno spettacolo del genere proprio in paese».

In attesa dei rilievi della Forestale, resta il dubbio se – questa volta – ad attaccare siano stati i lupi o l’orso che è di casa nel bosco sopra il paese, fra Malga Brigolina e Sant’Anna. Ma potrebbe anche essere opera di cani in libertà.

Sul posto, prima delle ore 7, c'era già il presidente della Circoscrizione Bondone, Alex Benetti: "Davvero presto per fare delle ipotesi, gli agenti della Forestale stanno facendo i rilievi, ci diranno poi le loro conslusioni". Benetti però si sente di escludere che sia colpa dell'orso, e comunque aggiunge che "bisogna capire la dinamica". Non è tutto chiaro quello che è successo.



IMPERIA. A PROCESSO PER VIOLENZE DOMESTICHE E UCCISIONE DI UN GATTO. RISCHIA 5 ANNI DI GALERA

 Imperia – “Rischia” una condanna a cinque anni di reclusione il 62enne che tra il marzo del 2019 e l’ottobre del 2022 tentò di uccidere la compagna, 52 anni, gettandola in una vasca piena di acqua gelida per poi tentare di strangolarla e la seviziò brandendo un crocefisso convinto che fosse “posseduta dal demonio”.

Una richiesta di condanna che sta sollevando molte polemiche per la gravità degli episodi e la relativa modestia dell’eventuale punizione.
Giunge a processo l’incredibile serie di violenze e soprusi cui è stata sottoposta la donna cui è anche stato ucciso il gatto durante deliranti cerimonie di “purificazione” cui sarebbe stata sottoposta dall’indagato.
L’escalation di violenza era iniziata quando l’uomo, ossessionato dalla Religione, si è convinto che la compagna fosse “indemoniata”. Inizialmente la costringeva a pregare per “purificarsi” e poi, in un crescendo di maltrattamenti e sevizie, ha iniziato ad insultarla e a picchiarla sino poi al ripetuto tentativo di ucciderla.
Tra i gesti intimidatori anche l’uccisione del gatto della donna che, fotografato mentre soffoca sotto i piedi dell’accusato, viene mostrato come “punizione” e minaccia.
Comportamenti per i quali il pm che segue il caso ha chiesto una condanna a 5 anni di carcere.

lunedì 22 aprile 2024

CANI RANDAGI AVVEENATI A COMISO. INDAGA LA POLIZIA LOCALE

 Comiso - Venerdì 19 aprile, di pomeriggio la Polizia Locale di Comiso è stata allertata circa il ritrovamento di alcuni cani di grossa taglia, verosimilmente randagi e privi di microchip, come verificato dagli stessi agenti, vittime di un presunto avvelenamento. Gli agenti, giunti sul luogo accompagnati da una volontaria, hanno trovato le carcasse di quattro cani ed uno in gravi condizioni che, immediatamente traferito presso un ambulatorio veterinario, pare sia in lenta ripresa.

La sindaca Maria Rita Schembari spiega che "è stato disposto nell’immediato di interrare le quattro carcasse in apposita area comunale e di procedere alla bonifica dell’area del ritrovamento. Contemporaneamente, il Comandante della Polizia Locale ha provveduto con le proprie specifiche attività di indagine, inviando alla Procura della Repubblica di Ragusa gli atti consequenziali a carico di ignoti contro “chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”. Mi amareggiano questi episodi che stigmatizziamo con forza e che sono indice di una profonda mancanza di sensibilità”. 


BIMBO MORTO DOPO I MORSI DEI CANI. AIDAA PRESENTA ESPOSTO. "I DUE PIT NON HANNO NESSUNA COLPA"

EBOLI (22 aprile 2024) Questa mattina un bambino di soli 15 mesi è morto dopo essere stato morsicato da due pibull a Campolongo in provincia di Salerno. Secondo le prime ricostruzioni il bimbo era uscito in braccio alla mamma o allo zio ed sarebbe stato aggredito dai pitbull che lo hanno mortalmente morsicato, una versione che ovviamente andrà confermata dai riscostri e dalla ricostruzione esatta dei fatti sulla quale stanno lavorando carabinieri e magistrati. Unica cosa accertata è che i due pit non erano di proprietà della famiglia del bambino ma di un'altra coppia che non viveva più li ma aveva lasciato in quel posto i cani. Sulla vicenda intervangono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente  AIDAA che nelle prossime ore presenteranno un esposto per chiedere la ricostruzione esatta di quanto accaduto. Scrivono infatti gli animalisti:"Allo stato attuale l'unica certezza è che i cani erano incostusiti nel senso che i padroni li avevano lasciati sul posto mentre vivevano altrove, noi comunque diciamo da subito che prima di gettare la croce addosso ai due cani è fondamentale capire la dinamica dei fatti che vanno ricostruiti passo dopo passo ed ovviamente vanno verificate le posizioni dei proprietari sulle quali dovessero emergere responsabilità saremo pronti alle oppurtune azioni legali. Il nostro primo pensiero è per il dolore dei familiari a cui vanno i nostri sinceri sentimenti di dolore e vicinanza per quanto accaduto. Ma- conclude il comunicato animalista- vogliamo smentire categoricamente i dati sul numero delle aggressioni diffusi da una associazione di consumatori che parla di decine di migliaia di aggressioni dei cani  agli umani ogni anno, la diffusione di simili dati serve solo a creare paura ma sopratutto non corrisponde affatto alla realtà".

FOTO ANSA

CUCCIOLO DI 4 MESI PARALIZZATO DA UN COLPO DI CARABINA. AIDAA PRESENTA DENUNCIA E METTE TAGLIA DA 3.000 EURO SULLA TESTA DELLO SPARATORE

VALDERICE (TP 22 APRILE 2024) E' stato trovato in una strada di Valderice in provincia di Trapani con le zampe posteriori paralizzate. Si tratta di un cucciolo di cane di 4 mesi, randagio che a prima vista ai soccorritori è parso investito, ma dopo essere stato portato dal veterinario e sottoposto ad esami clinici  è stata riscontrata la presenza di un piombino da carabina conficcato in una vertebra che ha causato la paralisi alle zampe inferiori al cucciolo. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha annunciato una denuncia contro ignoti per maltrattamento di animali. Ma gli animalisti non si fermano qui e in un breve comunicato scrivono che:"Non è possibile che a distanza di pochi giorni dall'investimento volontario della cagnolina ad Alcamo vi sia un altro atto di violenza feroce contro un cucciolo di 4 mesi che rischia di perdere l'uso delle zampe anteriori per sempre. Noi- scrivono gli animalisti di AIDAA- mai come in questo caso saremmo contenti di pagare una taglia di 3.000 euro che mettiamo sulla testa del criminale che ha compiuto questo gesto infame e che sarà pagata a chi con la sua denuncia rilasciata ai termini di legge alle forze dell'ordine e successivamente con la sua testimonianza resa in sede processuale aiuti a conaìdannare in via definitiva in responsabile di tale gesto criminale".


CANE LEGATO AL BALCONE E CON LA MUSERUOLA SALVATO DALLA POLIZIA

 Intervento degli agenti della polizia municipale in via Archirafi, a Palermo. Diversi volontari hanno segnalato la presenza di un cane pastore belga Malinois che per tutta la mattinata e fino al pomeriggio era stato legato al balcone e con la museruola.Diverse le richieste inviate al Comune. A sollecitare l’intervento degli agenti è stato l’assessore comunale Fabrizio Ferrandelli, presentatosi sul posto. I poliziotti della municipale hanno verificato la situazione e prenderanno provvedimenti nei confronti del proprietario. Tra l’altro, non sarebbe la prima volta che il cane viene attaccato al balcone per ore.



BOCCONI AVVELENATI A MASSINO VISCONTI

 Massino Visconti – A seguito della segnalazione da parte di un cittadino i carabinieri forestali di Lesa hanno riscontrato la presenza di bocconi avvelenati nei sentieri boschivi in località “Monte” nel Comune di Massino Visconti. I bocconi, costituiti da pezzi di carne con all’interno una evidente presenza di granuli di colore blu, sono stati repertati ed affidati all’Istituto zooprofilattico per le successive analisi.

Sono quindi state disposte a Massino Visconti e nella aree boscate in località “Monte”, ispezioni da parte di  pattuglie cinofile antiveleno dei carabinieri forestali, al fine di individuare la presenza di altri bocconi avvelenati.

Le unità cinofile antiveleno sono specializzate e composte da cani selezionati e addestrati alla ricerca di bocconi avvelenati; vengono impiegate per la bonifica di aree ove si sospetta la presenza di esche letali posizionate dall’uomo.

Sono altresì in corso attività di monitoraggio delle aree al fine di approfondire e, nel caso, individuare elementi che possano portare al riconoscimento del responsabile.

Il rilascio sul territorio di bocconi avvelenati costituisce una grave violazione di natura penale, al pari delle altre forme di bracconaggio, cui si aggiunge la pena della reclusione da 4 a 6 mesi se ne deriva la morte dell’animale.

Si raccomanda attenzione a chi frequenta la zona con animali da affezione.



domenica 21 aprile 2024

LE ZANZARE TIGRE SONO PERICOLOSE ANCHE PER I NOSTRI CANI

 La filariosi è una malattia parassitaria pericolosa che può colpire indistintamente cani, gatti e altri animali domestici. È provocata dalla filariaun verme che prende questo nome per via della sua forma sottile e allungata, che ricorda appunto un filo.La filariosi è una malattia parassitaria pericolosa che può colpire indistintamente cani, gatti e altri animali domestici. È provocata dalla filariaun verme che prende questo nome per via della sua forma sottile e allungata, che ricorda appunto un filo.La malattia passa da un animale malato a uno sano seguendo uno schema ben preciso: l’animale malato è un vero e proprio serbatoio della patologia: nel suo torrente circolatorio, infatti, sono presenti le cosiddette microfilarie, ovvero lo stadio larvale più piccolo del parassita. Quando una zanzara punge un cane malato, ad esempio, le microfilarie passano nell’insetto dove si sviluppano fino allo stadio intermedio, infestante per il cane. La zanzara punge poi un cane sano e le larve “intermedie” vengono trasmesse nel torrente circolatorio del cani. 


Attraverso il sangue, le larve raggiungono le arterie polmonari (i grossi vasi sanguigni vicino al cuore) dove si fermano e, in 3-4 mesi, diventano un parassita adulto. I parassiti in forma adulta possono sopravvivere fino a ben 7 anni e, una volta che gli esemplari maschi e femmine hanno raggiunto la maturità sessuale, si riproducono per rilasciare nel sangue le microfilarie. Il ciclo appena descritto appartiene esclusivamente alla Dirofilaria immitis che, come abbiamo visto, causa la pericolosissima filariosi cardiopolmonare. La dirofilaria repens, al contrario, dopo l’infestazione resta nel sottocute, dove raggiunge la maturità sessuale. La filariosi non è così semplice da individuare, soprattutto perché nei cani la malattia può essere asintomatica per molti anni. Eppure, i sintomi riconoscibili sono molti e un po’ di attenzione da parte di chi accudisce il pet può fare la differenza.

Come riconoscere la fliarosi nei nostri animali

La sintomatologia della filariosi generalmente insorge lentamente con tosse cronica, seguita da affanno respiratorio e debolezza. Possiamo poi ritrovare altri importanti segnali nell’inappetenza e la perdita di peso.

Le alterazioni a livello dei grossi vasi vicino al cuore possono inoltre determinare insufficienza cardiaca. talvolta può accadere però che la malattia esordisca in modo acuto a causa della formazione di trombi conoseguenti alla morte spontanea dei vermi: in questi casi si può manifestare sia la difficoltà respiratoria che la tosse con sangue.


Attraverso il sangue, le larve raggiungono le arterie polmonari (i grossi vasi sanguigni vicino al cuore) dove si fermano e, in 3-4 mesi, diventano un parassita adulto. I parassiti in forma adulta possono sopravvivere fino a ben 7 anni e, una volta che gli esemplari maschi e femmine hanno raggiunto la maturità sessuale, si riproducono per rilasciare nel sangue le microfilarie. Il ciclo appena descritto appartiene esclusivamente alla Dirofilaria immitis che, come abbiamo visto, causa la pericolosissima filariosi cardiopolmonare. La dirofilaria repens, al contrario, dopo l’infestazione resta nel sottocute, dove raggiunge la maturità sessuale. La filariosi non è così semplice da individuare, soprattutto perché nei cani la malattia può essere asintomatica per molti anni. Eppure, i sintomi riconoscibili sono molti e un po’ di attenzione da parte di chi accudisce il pet può fare la differenza.



sabato 20 aprile 2024

BAGHERIA. DUE GIOVANI PICCHIANO UN CANE E CERCANO DI SEPPELLIRLO VIVO. DENUNCIATI


Due giovani, di 20 e 22 anni, che avrebbero picchiato un cane e tentato di seppellirlo ancora vivo sono stati denunciati dalla polizia a Bagheria (Palermo) per maltrattamenti ad animale. Ad avvertire le forze dell’ordine è stata una donna, che ha visto la seguente scena: l’animale era circondato da giovani dai 14 ai 22 anni, aveva un filo di ferro attorno al collo e non riusciva più ad aprire un occhio. Una volta sul posto, gli agenti hanno liberato il cane dal cappio e poi hanno bloccato e identificato il gruppetto di ragazzi. L’animale è stato poi affidato ai vigili urbani e portato in una clinica veterinaria. Ora, come riporta la pagina Facebook dell’associazione animalista Asva Sicilia, è stato dimesso e si trova in un canile. “La fortuna del povero cane è quella di aver trovato qualcuno che ha deciso di non essere omertoso. Era la prima volta che vedevo una cosa del genere, un gruppo di ragazzini, fra i 14 e i 20 anni, che stava lì a guardare. Devo ringraziare i poliziotti, due angeli, perché non hanno sottovalutato l’accaduto riuscendo a salvare una vita”, ha dichiarato a PalermoToday Roberta Pecoraro, dell’associazione Asva, che, insieme all’amministrazione comunale di Bagheria sta seguendo il caso.

Il personale veterinario si è preso cura del cane, risultato privo di microchip, a spese dell’amministrazione comunale. “Immediatamente dopo i fatti, sono stato informato tramite una chat apposita perché abbiamo capito l’importanza di fare rete con le associazioni”, 


BOCCONI AVVELENATI A MASSINO VISCONTI NEL NOVARESE

 In azione le pattuglie cinofile antiveleno dei carabinieri forestali.

Bocconi avvelenati

A seguito di segnalazione da parte di un cittadino i carabinieri forestali di Lesa hanno riscontrato la presenza di bocconi avvelenati nei sentieri boschivi in località “Monte” in comune di Massino Visconti.
I bocconi, costituiti da pezzi di carne con all’interno evidente presenza di granuli di colore blu, sono stati repertati ed affidati all’istituto zooprofilattico per le successive analisi.
Sono quindi state disposte , nel comune di massino visconti e nella aree boscate in località “Monte”, ispezioni da parte di pattuglie cinofile antiveleno dei carabinieri forestali al fine di individuare la presenza di altri bocconi avvelenati.


venerdì 19 aprile 2024

GATTO SALVATO DALLìABULANZA VETERINARIA. AVEVA IL COLLO STRETTO IN UNA MORSA DA TUBO DI PLASTICA

 Prato, 19 aprile 2024 – E’ stato necessario l’intervento dell’ambulanza veterinaria  di Prato per soccorrere un gatto alle Cascine di Tavola: il micio, ribattezzato "Prato", è stato trovato con il collo stretto da un tubo di plastica, che secondo i volontari intervenuti era stato “probabilmente posto da qualcuno senza cuore in maniera deliberata. La sua sofferenza – raccontano – era evidente, ma la sua determinazione a sopravvivere era ancora più forte.Con l'aiuto delle nostre gabbie trappola particolari azionate da remoto e telecamere appositamente installate dai nostri volontari, siamo riusciti a individuare e salvare Prato in tempo. Senza il loro impegno e la loro dedizione, non saremmo stati in grado di portarlo verso una nuova speranza”.

Subito dopo il salvataggio il gatto è stato portato alla clinica veterinaria “Galilei”. Dice Cristiano Giannessi, responsabile della Lav di Prato: "Condanniamo fermamente questo gesto di crudeltà e insensibilità nei confronti degli animali. Nessun essere vivente merita di essere sottoposto a una tale violenza e Prato è solo l'ennesimo esempio di quanto sia urgente combattere contro gli atti di maltrattamento. Segnaleremo l'accaduto alla Polizia Municipale ed alle Guardie Zoofile e, con l'aiuto dei nostri volontari, monitoreremo attentamente la situazione. Il luogo in cui è stato recuperato Prato è frequentato da altri gatti appartenenti a una colonia felina riconosciuta dal Comune di Prato. Ricordiamo a tutti che maltrattare un animale è un reato punito con la reclusione fino a 18 mesi e con una multa fino a 30mila euro".



E' SCOMPARSA NINA LA MAREMMANA PRESA A CALCI E QUASI STRANGOLATA DAL CLOCHARD IN STAZIONE A PESCARA

PESCARA (19 APRILE 2024) Nei giorni scorsi un clochard di 28 anni presente alla stazione ferroviaria di Pescara ha picchiato il suo cane, una cucciolona maremmana di nome Nina, sferrandole dapprima un cslcio in testa e poi tentando di strangolarla con il guinzaglio. L'uomo è stato denunciato dalla Polizia Ferroviaria per maltrattamento di animali. Tra ieri ed oggi diverse associazioni tra cui l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA si sono mosse per chiedere di poter adottare la cagnolona e darle una nuova famiglia, ma la sorpresa è stata grande quando si è scoperto che la maremmana non  era stata sequestrata nonostante il maltrattamento subito ma pare sia addirittura scomparsa. Sulla questione AIDAA presenterà lunedi una richiesta di sequestro ed adozione per Nina. "Ovviamente prima dobbiamo trovarla- scrivono gli animalisti di AIDAA- e per questo chiediamo a chiunque abbia notizie  o abbia visto in questi giorni Nina di scriverci via wattzapp al 3479269949 allegando se possibile una fotografia del cane e del suo clochard in modo che si possa rintracciare la cagnolona e metterla in sicurezza. Vogliamo ricordare infine che l'epiodio non sarebbe avvernuto l'altro ieri ma almeno una decina di giorni fà".

SCHIO. TIENE I CANE IN CONDIZIONI ORRIBILI.. DENUNCIATO PENSIONATO

 Nella mattina di martedì, 16 aprile 2024, i Carabinieri di Schio hanno denunciato un 69enne del posto per l'ipotesi di maltrattamento di animali.

Maltrattava il cane, custodito in condizioni pessime

Su delega della Procura di Vicenza, il Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Schio ha dato corso, lo scorso martedì 16 aprile, a un decreto di perquisizione, a carico di un 69enne scledense, nell'ipotesi di maltrattamento di animali.Una volta perquisita l'abitazione, i militari hanno trovato un cane di media taglia di sesso femminile rinchiuso in un locale di piccolissime dimensioni e in pessime condizioni igienico-sanitarie.


giovedì 18 aprile 2024

TARTARUGA NEL SACCO DELLA SPAZZATURA. SALVATA INEXTREMIS

Verderio (Lecco) – Qualcuno l’ha buttata in un sacco della spazzatura, come se fosse immondizia, oppure ci si è infilata lei alla ricerca di cibo e di un riparo. Comunque sia andata, se gli operatori ecologici addetti allo smistamento e alla differenziazione dei rifiuti riciclabili non l’avessero vista, la tartaruga avrebbe certamente fatto una brutta fine. A scorgere in mezzo alla spazzatura e salvare la tartaruga di terra su uno dei 100 nastri di scorrimento dell’impianto, sono stati gli addetti di Seruso di Verderio, partecipata pubblica di Silea, la Spa provinciale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. La tartaruga aveva solo una zampe anteriore arrossata e ferita. È stata affidata ai veterinari di una clinica specializzati nella cura di animali esotici.



PICCHIA IL CANE E POI TENTA DI STRANGOLARLO. DENUNCIATO UN CLOCHARD A PESCARA

 L'animale - una bellissima femmia di pastore abruzzese -  zoppica e stava per morire soffocata dopo le botte e il guinzaglio stretto al collo. Succede a Pescara dove la polizia ferroviaria ha denunciato un 28enne italiano, senza fissa dimora, per maltrattamento di animali. La Polfer è intervenuta su segnalazione: «Correte c'è un clochard che sta picchiano il suo cane bianco, gli ha dato un calcio alla testa». Sul piazzale della stazione ferroviaria  l'uomo teneva al guinzaglio la bellissima femmina di pastore abruzzese e  stava discutendo animatamente con un tassista proprio per i maltrattamenti al cane.Dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza e dalle testimonianze raccolte, è emerso che l’uomo aveva sferrato un potente calcio alla testa dell’animale strattonandolo con il guinzaglio, inoltre lo stringeva al collo quasi a volerlo strangolare e il cane non riuscendo a divincolarsi piangeva e si lamentava.E a causa dei  maltrattamenti zoppicava vistosamente. Il proprietario, dopo essere stato identificato, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per maltrattamento di animale e segnalato al Servizio sanità animale della Asl.




BOCCONI AVVELENATI. CANE SALVATO DAI VETERINARI NEL PERUGINO

 Nei giorni scorsi al Nucleo carabinieri forestali di Marsciano è stato segnalato l’avvelenamento di un cane avvenuto durante una passeggiata in un terreno agricolo nella zona di San Biagio della Valle.

La proprietaria, ai primi sintomi di avvelenamento, ha prontamente trasportato il proprio cane all’Ospedale Veterinario Universitario Didattico dell’Università degli Studi di Perugia. 
Il cane è stato salvato dopo essere sottoposto a lavanda gastrica e dalle analisi del contenuto gastrico eseguite presso l’Istituto Zooprofilattico di Perugia, è stata accertata presenza di sostanze velenose quale metaldeide (lumachicida). 
La zona è stata bonificata dal Nucleo Cinofilo Antiveleno di Rieti che ha rinvenuto altri due bocconi all’interno dei quali è stata accertata la presenza dello stesso veleno. 
Il comune di Marsciano ha collocato dei cartelli di avviso nella zona di ritrovamento per evitare ulteriori rischi sia per gli animali domestici e selvatici sia per le persone, in particolare bambini, sono in corso le indagini per risalire al responsabile da parte dei Carabinieri Forestali.

mercoledì 17 aprile 2024

CAPRE DI ALICUDI. ANIMALISTI PRESENTANO ESPOSTO PENALE E ALLA CORTE DEI CONTI SICILIANA."QUESTA OPERAZIONE NON SA DA FARSI".

 ALICUDI (17 APRILE 2024) C'è voluto un po più di tempo di quello preventivato ma gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente alla fine ci stanno riuscendo ed entro il 22 aprile consegneranno il piano alternativo per il salvataggio delle 600 capre di Alcudi che il sindaco e la regione vogliono regalare agli allevatori e per le quali invece gli animalisti stanno lavorando per spostarne una parte in strutture protette ed una parte da lasciare ad Alicudi dopo aver sterilizzato i caproni. Ma la notizia diqueste ore è che a lato del lavoro di salvaguardia gli animalisti presenteranno entro fine settimana anche un esposto alla magistratura ordinaria ed alla corte dei conti siciliana sia in merito al costo di questa operazione che secondo gli animalisti di AIDAA non potrebbe essere sostenuta dalla regione, ne tantomeno dal comune di Lipari da cui dipende amministrativamente l'isola di Alicudi ma sopratutto per quanto concere l'aspetto legale legato ai rischi della salute e anche di essere uccise durante le operazioni di cattura ed ai traumi subiti dagli animali durante la detenzione ed il trasporto, senza contare che la stessa operazione nel suo complesso favorisce solo alcuni allevatori a discapito di altri e non tiene minimamente in conto del futuro riservato agli animali. "Il sindaco di Lipari si è mostrato sicuro di se ed in alcune interviste anche piuttosto strafottente nei confronti degli animalisti che contestano la sua decisione  di spostare le capre che noi riteniamo illegale e che crea un danno all'erario siciliano e del comune di Lipari- scrivoo in un comunicato gli animalisti- e siccome dopo i controlli dei documenti disponibili abbiamo trovato quelle che per noi sono irregolarità abbiamo deciso di rivolgersi alla magistratura ordinaria e alla corte dei conti siciliana. Conosciamo anche noi la legge- conclude il comunicato AIDAA- quindi se il sindaco non torna sui suoi passi ci vedremo nelle sedi preposte e forse la strafottenza sarà messa da parte".


RIETI. CANE SCIVOLA SU UNA PARETE ROCCIOSA. SALVATO DAI POMPIERI

 RIETI - I vigili del fuoco della sede centrale di Rieri sono intervenuti per il soccorso e recupero di un cane in zona impervia nella frazione di Pietraforte, nel territorio del Comune di Pozzaglia Sabina. L’animale, un cane di razza Beagle di nome Leo, risultava smarrito dal giorno precedente dopo essere precipitato da un terrazzamento lungo la verticale di una parete di roccia molto scoscesa per circa 40 metri. A seguito della caduta era rimasto bloccato sulla sporgenza di un piccolo sperone roccioso senza più possibilità di risalire. La squadra dei vigili del fuoco, una volta raggiunto il sito a seguito della richiesta di soccorso, ha attuato una complessa e articolata manovra di calata e recupero avvalendosi di tecniche di derivazione Saf (Speleo, alpino, fluviali) con ulteriore applicazione di rinvii e deviazioni di tiro necessari, nella discesa, per evitare le asperità ed aggirare i contrafforti rocciosi presenti. Verticalizzata la manovra sul target, l’operatore Saf ha proceduto al recupero del cane e alla risalita consegnando infine l'animale al proprietario.



martedì 16 aprile 2024

CANE TROVATO IMPICCATO A CARINI. DENUNCIA E TAGLIA DEGLI ANIMALISTI SUL COLPEVOLE

CARINI (PALERMO 16 APRILE 2024) Orrore a Carini comune della città metropolitana di Palermo dove un cane è stato ritrovato impiccato, si tratta del ventunesimo animale che viene ucciso  o che viene ritrovato morto con segni di violenza in Sicilia da inizio anno, in questo caso stando alle prime ipotesi il cane risulta essere morto da una decina di giorni. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente  AIDAA che fa proprio l'appello della polizia locale della cittadina che invita chi sa a parlare, per poter trovare il responsabile o i responsabili della vicenda. "Nei prossimi giorni presenteremo denuncia, ma intanto mettiamo a disposizione una ricompensa di 2.000 euro che sarà pagata a chi con la propria denuncia formale aiuterà a individuare e poi far condannare in via definitiva il responsabile di questo orrendo crimine".



BOCCONI AVVELENATI A PONTEDASSIO


 L’allarme arriva da Benedetta Papone, assessore comunale di Pontedassio. “In via Pio XII è stato trovato un boccone velenoso. Vi invitiamo a mantenere la massima attenzione quando portate in giro i vostri amici a quattro zampe poiché potrebbero esserne presenti altri. Sono già state informate le autorità che provvederanno a verificare la situazione”.

Ovviamente non si conosce chi e perché siano stati abbandonati bocconi avvelenati in giro per il paese.  L’uso dei bocconi avvelenati è una delle minacce più serie  per gli animali.

E’ una pratica pericolosa che colpisce direttamente gli animali domestici come cani e fatti ma anche quelli selvatici. La segnalazione dell’assessore arriva a pochi giorni di distanza dal caso di Imperia con gli animali presi a bastonate al Parco Urbano. In questo caso, dopo l’allarme lanciato da alcune persone che frequentano la zona, è iniziato il controllo da parte delle guardie zoofile.


lunedì 15 aprile 2024

CHIESTA ARCHIVIAZIONE PER L'UCCISIONE DELLA CAPRETTA. AIDAA;"DECISIONE INCOMPRENSIBILE".

 FROSINONE (15 APRILE 2024) La procura di Frosinone ha chiesto l'archiviazione dei responsabili della morte della capretta, uccisa a calci durante una festa lo scorso 17 agosto ad Anagni. L'uccisione della capretta fu ripresa e postata sui social, dopo le denunce di diverse associzioni erano stati indagati per il reato di maltrrattamento di animali 6 maggiorenni ed un minorenne. Oggi si è saputo che la procura ha chiesto l'archiviazione. . Dura la reazione degli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ricordano come la capretta fu uccisa in maniera crudele senza che nessuno dei presenti interveni' per soccorrere il povero animale. "E' una decisione incomprensibile che merita una profonda riflessione su questa ed altre decisioni prese in questi giorni dall'autorità inquirente che ha come risultato una diminuzione dell'attenzione verso i diritti degli animali nonostante gli stessi siano stati riconosciuti come essere senzienti ed inseriti addirittura nella Costituzione Repubblicana".


CANILE DI VIZZINI. CANI TENUTI IN CONDIZIONI PIETOSE. AIDAA PRESENTA DENUNCIA ALLA PROCURA DI CATANIA

 VIZZINI (15 APRILE 2024) "Siamo venuti in possesso di alcune immagini e filmati che risalgono a qualche giorno fa di quanto avviene nel canile di Vizzini in provincia di Catania dove vi sarebbero diversi cani tenuti in condizioni inaccettabili e ad una prima visione affetti da diverse patologie mentre secondo altre testimonianze in quel canile vi sarebbero stati dei csni deceduti" inizia cosi il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA sulla vicenda del canile di Vizzini. "Da quanto abbiamo appurato pare proprioche la struttura sia un lager piu di un canile e per questo abbiamo deciso di presentare denuncia alla procura di Catania cbiedendo verifiche urgenti su quel canile e sui suoi gestori, sappiamo con certezza che non siamo i soli a muovrci su questa delicata vicenda ma nonper questo intendiamo fare un passo indietro, la tutela degli animali è un diritto di tutt noi e noi questo diritto lo eserciteremo fino in fondo. Abbiamo deciso-conclude il comunica AIDAA- di non pubblicare video o fotografie ma di inviare alla procura di Catania in allegato con la denuncia che invieremo nella diornata di domani". 

RANDAGI DI VIZZINI