lunedì 28 febbraio 2022

INCENDIO RIFUGIO NELLA BERGAMASCA. ESPOSTO AIDAA

 BERGAMO (28 febbraio 2022) Un esposto alla procura di Bergamo è stato inviato  questa mattina dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente a seguito dell'incendio che si è sviluppato nel capannone di via Mulinetto a Villa d'Adda in cui sono morti bruciati vivi 6 cani mentre 14 si sono salvati anche se molti hanno riportato ustioni gravi. L'associazione animalista AIDAA chiede nell'esposto che si verifichi :"se il capannone era in possesso dei permessi, dei  requisiti e delle idoneità previste dalla legge per detenere i cani in particolare si chiede di verificare la presenza della copertura antincendio. Nel corso dell'incendio sei cani sono morti e quindi AIDAA chiede alla procura di verificare se vi siano state violazioni dell'articolo 544 del codice penale in relazione ai maltrattamenti di animali".



MORTI BRUCIATI VIVI 6 CANI IN INCENDIO RIFUGIO NELLA BERGAMASCA

 Villa d’Adda – Quattordici cani portati in salvo dai vigili del fuoco e sei sono rimasti vittime del rogo che, nella mattinata di sabato 26 febbraio, si è sviluppato in un ricovero per animali privato a Villa d’Adda.

Intorno alle 10.30, in via Mulinetto, ha inziato ad alzarsi una colonna di fumo nero. Subito è stato lanciato l’allarme e sul posto sono arrivati cinque mezzi dei vigili del fuoco di Bergamo, Lecco e dei volontari di Merate.

La struttura che stava bruciando è una sorta di capannone adibito a ricovero per i cani, di proprietà di un privato. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, hanno subito sentito i guaiti e i lamenti dei cani feriti e spaventati e si sono messi al lavoro per cercare di portarli in salvo.

Una volta spento l’incendio, i vigili del fuoco si sono introdotti nel rifugio per liberare gli animali, che si trovavano chiusi all’interno di gabbiotti e non riuscivano a fuggire dalle fiamme.  Una ventina quelli rinchiusi, quasi tutti da caccia: 14 sono sopravvissuti, nonostante la maggior parte di loro abbia riportato gravi ustioni provocate dal fuoco. Sei di loro invece non sono riusciti a sopravvivere e sono morti bruciati e asfissiati dal fumo.

Gli animali sono stati tutti affidati alle cure veterinarie.

Sul posto anche la Polizia intercomunale Monte Canto e i carabinieri di Calusco d’Adda per far luce sulle cause del rogo e verificare le condizioni in cui venivano tenuti gli animali.



IL CANILE DI KIEV E' A RISCHIO BOMBARDAMENTO E CHIEDE AIUTO

 Guerra Ucraina, è emergenza anche per gli animali. Da Kiev arriva l’appello disperato di Natalya Mazur, direttrice del rifugio comunale e delle cliniche veterinarie. "Abbiamo bisogno di aiuto per alimentazione e medicine", spiega la dottoressa via WhatsApp. L'emergenza, chiarisce, riguarda  più di 500 cani e 77 gatti.  Naturalmente le adozioni interne sono bloccate. Gli sforzi sono massimi, per dar da mangiare una volta al giorno agli animali, curarli e accudirli. Ma le associazioni sono allo stremo. L'appello è stato raccolto da Oipa International, organizzazione internazionale di protezione animali che invierà aiuti in Ucraina, in particolare al rifugio di Kiev. "Se potete, adottate un animale", la parole di Natalya Mazur. Le foto della guerra mostrano le persone in fuga con cani e gatti. Chi ha animali domestici può trovare rifugio nelle metropolitane dove è consentito portarli, purché indossino la museruola. Molti Paesi, dalla Polonia alla Romania, hanno aperto i loro confini ai


profughi e permettono loro di entrare anche se gli animali non hanno documentazione.

ANCORA BOCCONI AVVELENATI A GENOVA

Ancora una segnalazione in merito a presunti bocconi avvelenati a Genova. È apparsa sul canale Telegram Ireba-19.

"A Genova in Villa Giuseppina zona San Teodoro (via Bologna) hanno trovato bocconi avvelenati e parrebbe che un cane sia deceduto. Prestare attenzione", si legge nel messaggio.



ARRESTATO UN GIOVANE BRACCONIERE IN SARDEGNA

 I carabinieri della stazione di Santa Maria la Palma hanno arrestato un giovane algherese con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco e relativo munizionamento.

Dopo aver notato alcuni atteggiamenti sospetti, i militari, alle prime ore dell’alba, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del ragazzo. Insieme ai carabinieri della frazione algherese, sono intervenuti a supporto anche lo squadrone eliportato dei Cacciatori di Sardegna e un’unità cinofila.

E’ stata proprio Jeniche, un pastore belga di cinque anni, a trovare il nascondiglio dove è stato rinvenuto il fucile, di cui si presume la marca ma non si conosce la matricola: entrambi i riferimenti erano stati precedentemente rimossi meccanicamente.

L’arma era stata equipaggiata con una torcia e un puntatore laser, tutti strumenti utilizzati per la caccia notturna di prede di media taglia. In casa sono stati trovati anche 170 colpi calibro 22 ed un modesto quantitativo di marijuana. Al termine dell’ispezione, l’uomo che era già stato fermato per resistenza a pubblico ufficiale è stato dichiarato in stato di arresto. Provvedimento che è stato successivamente confermato dal giudice che ha disposto l’obbligo di dimora e la permanenza domiciliare notturna.



sabato 26 febbraio 2022

AUMENTA IL RANDAGISMO CANINO IN TOSCANA E LAZIO

Firenze (26 febbraio 2022) Non è facile analizzare i numeri del randagismo canino in Italia, infatti secondo le stime accreditate dalla maggioranza delle istituzioni e delle associazioni animaliste, il numero  dei cani randagi oscilla tra il mezzo milione e i settecentomila esemplari presenti maggiormente nel sud Italia dove ci sono regioni come la Calabria,la Sardegna e la Sicilia in cui la presenza dei cani randagi supera abbondantemente le 50.000 unità e dove per contenerne il numero spesso si ricorre a mezzi illeciti quali gli avvelenamenti di massa specialmente a carico dei cuccioli. Al nord la situazione del randagismo canino, a parte qualche sporadica presenza di gruppi di cani libere nelle zone rurali ed alpine il randagismo canino è di fatti quasi scomparso totalmente. In movimento invece la situazione nel centro Italia dove negli ultimi anni si sta assistendo ad un incremento dei randagismo canino oltre che in Abruzzo dove il fenomeno è endemico da anni e si calcola la presenza di oltre 15.000 cani randagi in prevalenza incroci di pastori abruzzesi ma con una situazione in stallo e in certe realtà in miglioramento grazie al lavoro dei volontari. Ora il focus è centrato su Toscana e Alto Lazio dove si registra un incremento di cani  giovani liberi e operanti in branchi che specialmente in questi mesi invernali si sono fatti vedere ed a volte scambiati per lupi (non mancano infatti gli ibridi cani-lupi) fino alle località di mare della Versilia, o della provincia di Livorno scendendo dai monti in cerca di cibo nei paesi e creando tra i molti uno spesso ingiustificato senso di paura. La questione del randagismo nei comuni toscani in particolare nella Maremma è dibattuta da vari anni cosi come nell'alta Tuscia viterbese. "Non è possibile fare un quadro complessivo della situazione, ma è importante studiarne le cause e anche gli effetti che troppo spesso vengono volutamente esagerati- scrive in una nota stampa l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente-  Lazio e Toscana sono stati negli anni passati teatro di abbandoni dei cucciolate di cani pastori maremmani ed ibridi e alcuni di loro sono poi entrati in contatto con i lupi creando dei branchi ibridi. Questo inverno sono state molteplici le segnalazioni  provenienti non solo dai comuni montani, ma anche dalle città e rivieraschi delle due regioni della presenza di gruppi di cani circolanti in cerca di cibo. Un fenomeno che non deve essere ne sopravalutato ne nascosto- scrivono ancora gli animalisti- ma che deve essere affrontato con raziocinio. La soluzione? - conclude la nota AIDAA- una serilizzazione di massa dei randagi sul territorio e una politica di informazione e sanzionatoria più forte nei confronti di chi abbandona le cucciolate nelle campagne dell'antica Etruria".



ALLARME CANI E GATTI AVVELENATI NEL FOGGIANO

 È allarme avvelenamento di cani e gatti in alcuni comuni dei Monti Dauni. “Una strage, totalmente ignorata dai media locali e anche da quelli nazionali, alla quale speravamo qualcuno desse voce e visto che nessuno lo ha ancora fatto, lo facciamo noi questa sera”, denuncia sulla propria pagina Facebook il Canile Enpa di Ascoli Satriano, citando un post del dott. Massimo Capuano sulla pagina ‘Vet t’informa’ dello scorso 8 febbraio, con il quale si informava l’avvelenamento contemporaneo di numerosi cani avvenuto a Rocchetta Sant’Antonio.

“L’avvelenamento di cani e gatti è un reato (codice penale), anche se fatto in modo inconsapevole. In questi giorni numerosi cani hanno subito un avvelenamento, in particolare nel comune di Rocchetta Sant'Antonio. Purtroppo, non sempre si fa in tempo ad intervenire e, a fronte di cani trattati in tempo e salvati, ci sono cani che muoiono prima che sia possibile fare terapia”, ha dichiarato Capuano.



PAVIA. DECIMATA UNA COLONIA DI GATTI. ALLARME BOCCONI AVVELENATI

 Sospetti di avvelenamento per una colonia di gatti a Pieve Albignola.


Una ventina di felini, insediatasi in un edificio di via Vecchia (abitato saltuariamente dalla proprietaria) ed accudita dagli abitanti della zona sarebbe stata di molto sfoltita dalla mano di qualcuno che potrebbe aver usato bocconi avvelenati.

ACCERTAMENTI

Il sospetto è grave ed è per questo che il sindaco Claudio Marini, informato di cinque ritrovamenti sospetti di carcasse di gatti nella zona tra via Vecchia, via Roma e via Sanremo, ha avviato un’indagine.

Ha raccolto la carcassa di un gatto per consegnarla al laboratorio Zooprofilattico provinciale per l’esame autoptico.

Dice il sindaco: «Se le morti risulteranno da avvelenamento scatterà immediatamente la denuncia penale alla procura nei confronti di ignoti e sarà avviata la ricerca del responsabile. Se la causa fosse invece determinata da malattia o epidemia dovremo concertare con Ats un’eventuale azione di sanificazione». Aggiunge Marini: «Di quella colonia sono stati rinvenuti cinque animali morti, ma altri non sono stati più stati ritrovati. E in zona, anche in passato, si sono verificati casi analoghi con alcuni gatti mutilati dall’uso in campagna di tagliole e trappole».

GLI ANIMALISTI

Giulia Gabba, animalista e prima a denunciare la vicenda, spiega: «È stato doveroso segnalare questi episodi in municipio. Immediata l’azione del sindaco che ha preso in carico la vicenda nella speranza di poterne contenere le conseguenze e trovare, nell’eventualità si trattasse di avvelenamento, i responsabili».

In paese intanto è stato diffuso un volantino firmato dal sindaco Claudio Marini che spiega: «È stata recuperata e portata all’analisi una carcassa per la ricerca di eventuali agenti tossici. Si consiglia ai possessori di animali domestici di prestare la massima attenzione e di segnalare in municipio eventuali materiali sospetti rinvenuti».

E infine un ammonimento verso comportamenti poco rispettosi delle regole: «Se qualcuno avesse sparso sostanze velenose contro i ratti in modo non corretto creando un pericolo pubblico, si darà notizia alla procura della Repubblica di Pavia, in quanto si tratta di reato penale». —


DECIMOPUTZU. TRE CANI MUOIONO IN UN INCENDIO

 eri sera, intorno alle 21, un incendio è divampato in una casa di via Montis a Decimoputzu. In fiamme arredi, divani e parte della struttura. Non risultano persone coinvolte, ma purtroppo i Vigili del fuoco giunti sul posto hanno individuato tre cani morti a causa dei fumi e del calore che si è sprigionato dal rogo. Si segnalano danni all'impianto elettrico.

I Vigili del Fuoco hanno spento le fiamme e messo in sicurezza la struttura e l'area circostante. L'intervento si è protratto per oltre quattro ore. Al termine delle operazioni i pompieri hanno avviato gli accertamenti per stabilire le cause.



venerdì 25 febbraio 2022

IN UCRAINA CI SARA' UN'ALTRA MATTANZA DI CANI?

 Roma (25 febbraio 2022) Parlare di animali mentre donne e uomini muoiono sotto le bombe non è semplice, ma noi che ci occupiamo di tutela di animali non possiamo in questi giorni anche dei nostri amici a quattro zampe che vivono nei territori di guerra ed in queste ore in particolare l'attenzione è rivolta all'Ucraina. Qui le immagini sono tremende e per certi versi contrastanti, abbiamo visto immagini di soldati che accarezzano i cani randagi, di famiglie in fuga portando con se il proprio gatto.Ma ci sono anche immagini e ricordi che non possono essere dimenticati come quelli della mattanza dei cani in vista degli europei di calcio alcuni anni orsono.  Dunque se noi ovviamente ci uniamo al coro di coloro che chiedono l'immediato cessate il fuoco, non possiamo dimenticarci di denunciare un rischio vero che corrono i cani randagi e gli altri animali liberi nella martoriata terra di Ucraina: Quello di una nuova mattanza di cani ed altri animali che potrebbe essere gia iniziata. teniamo gli occhi aperti e le orecchie ben tese, perchè se per la guerra degli uomini tutti si indignano, per il massacro degli animali sono tanti, anzi troppi quelli che voltano la faccia altrove.



NE BRINDISINO DENUNCIATI 15 BRACCONIERI

 Denunciate 15 persone per bracconaggio nel Brindisino durante la stagione venatoria 2021-2022, che si è conclusa ufficialmente il 31 gennaio scorso, con le deroghe fino al 9 febbraio per la cornacchia grigia, la ghiandaia, la gazza ed il colombaccio. Dopo le limitazioni agli spostamenti fra Comuni, dettate dalle disposizioni di prevenzione della pandemia da Covid-19, che nella stagione 2020-2021 avevano avuto la conseguenza di comprimere notevolmente l’attività venatoria, in quest’ultima annata le “doppiette” si sono ritrovate in modo massiccio su tutto il territorio della provincia di Brindisi, che è quella che presenta il più alto rapporto regionale fra licenze di caccia e popolazione residente. In previsione di questa ripresa, il gruppo carabinieri forestale del capoluogo messapico aveva già dalla scorsa estate predisposto una serie di controlli mirati, soprattutto in quelle aree dove da tempo è attestato il fenomeno del bracconaggio.

I militari delle tre stazioni forestali di Brindisi, Ceglie Messapica e Ostuni hanno pattugliato tutto il territorio, con particolare attenzione alle aree naturali protette (Riserva di Torre Guaceto, Parchi Regionali delle Dune Costiere e delle Saline di Punta della Contessa), alle aree della “Rete Natura 2000” (Sic e Zps/Zsc), alle oasi di protezione, nonché a tutte le zone rurali e boschive interessate da intensa pressione venatoria.

I forestali, inoltre, sono intervenuti a seguito di numerose chiamate telefoniche pervenute in centrale operativa, per ipotesi di mancato rispetto di distanze minime da abitazioni e strade. Già nei primi giorni di settembre, a stagione venatoria ancora non aperta, sono stati effettuati i primi sequestri di fucili, a carico di bracconieri a caccia di lepri nel territorio delle Saline, a sud del capoluogo.

A conclusione della stagione venatoria, l’attività di contrasto al bracconaggio ha prodotto la denuncia alla Procura della Repubblica di Brindisi per complessive 15 persone, un numero senza precedenti per il territorio della provincia messapica, per violazioni alla normativa nazionale, la legge numero 157 del 1992. Sono stati effettuati sequestri penali su 14 fucili, un richiamo elettroacustico (non consentito dalla legge per l’uso venatorio), e torce abbaglianti per il bracconaggio notturno alla lepre.



CONFERMATO L'AVVELENAMENTO PER IL CANE MORTO A RIVA DEL GARDA

 L’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana «M. Aleandri» ha confermato che il cane trovato morto in viale Prati all’inizio di gennaio è stato avvelenato.

L’esame tossicologico eseguito sul contenuto gastrico ha rivelato la presenza di un veleno altamente letale normalmente utilizzato per le esche rodenticide.

La polizia locale a suo tempo ha eseguito un controllo approfondito in zona, tuttavia si invita tutti a fare attenzione alla presenza di eventuali altre esche.



giovedì 24 febbraio 2022

RANDAGISMO EQUINO IN ITALIA. UN FENOMENO IN AUMENTO

ROMA (24 febbraio 2022) Uno dei fenomeni meno studiati in Italia in questi ultimi anni è quello del randagismo equino. Purtroppo la crisi economica e la stessa pandemia hanno portato ad un incremento anche dell'abbandono dei cavalli che in Italia viene seguito da vicino solo dalle associazioni che si occupano in esclusiva della salvaguardia di questi bellissimi animali. Quanti sono i cavalli abbandonati negli ultimi anni nel nostro paese? Non è facile fare una statistica precisa ma secondo i dati disponibili sarebbero circa 500 che si aggiungono ai circa 2.400 che gia vivono liberi in branchi distribuiti in tutta la penisola ma sopratutto nelle province del centro e sud Italia.



GABBIANO TORTURATO A ONEGLIA. SCATTA LA DENUNCIA

ONEGLIA (24 FEBBRAIO 2022) "Torturato per il gusto di farlo, per divertimento, e per questo non ci si deve fermare alle condanne verbali, ma agire perchè i responsabili della tortura al gabbiano avvenuto pochi giorni fa sulle spiagge di Oneglia paghino e paghino caro. Ancora più grave il fatto che questo gabbiano torturato e poi legato con una corda non sapesse volare e quindi impossibilitato a scappare volando via davanti ai suoi giovani aguzzini per questo motivo abbiamo deciso di presentare una denuncia contro i responsabili delle torture come monito a coloro che in futuro saranno autori di altre torture su animali annunciamo che se fosse necessario non esiteremmo a mettere sulla loro testa una taglia pesante in modo che chi sa sia invogliato a parlare". Questa la nota stampa dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con la quale si annuncia la denuncia che verrà inviata nelle prossime ore alla procura di Imperia per denunciare le torture subite dal povero gabbiano, il cui video sta spopolando sui social. "Invitiamo i responsabili delle pagine social a oscurare questo video perchè il rischio di emulazione è altissimo". Concluce la nota stampa degli animalisti.



mercoledì 23 febbraio 2022

ONEGLIA. GABBIANO TORTURATO E LEGATO A UNA CORDA SUL LUNGO MARE

IMPERIA (23 FEBBRAIO 2022) Sul lungomare di Oneglia, nel comune di Imperia, si è consumato un episodio di enorme gravità. Alcuni ragazzi si sono “divertiti” a torturare e seviziare un gabbiano che non riusciva a volare. L'AIDAA ha deciso di presentare una denuncia su quanto accaduto considerando questo fatto gravissimo.


CROTONE. MUSETTA CAGNOLINA UCCISA DAI PETARDI. SPUNTA UN TESTE

CROTONE (23 febbraio 2022) Siamo a una svolta nelle indagini per la morte di Musetta la cagnolina di quartiere uccisa dai petardi a Crotone alla fine di dicembre dello scorso anno? Si secondo quanto riportato dalle pagine social del responsabile del dipartimento nazionale della tutela animali Maurizio Leonardi ci sarebbe infatti un testimone di cui ovviamente per questioni di riservatezza delle indagini non si fa il nome. "Un testimone probabilmente oculare stando a quanto scrive Maurizio Leonardi nella sua pagina facebook si sarebbe fatto avanti per individuare i colpevoli dell'uccisione della cagnolina ammazzata a Crotone- scrive in una nota stampa l'AIDAA- ci auguriamo che sia una testimonianza decisiva, che permetta per una volta di far luce sulla morte tremenda della cagnolina che fu uccisa a causa dello scoppio di petardi , speriamo anche - conclude la nota AIDAA- che possano si possa anche arrivare all'individuazione e alla condanna dei responsabili".



LA DICHIARAZIONE

https://www.facebook.com/nataliya.shulga.376/posts/678214976641192


CATTURAVA UCCELLI E LI LASCIAVA MORIRE DI FREDDO. CONDANNATO CACCIATORE

 Aveva maltrattato e ucciso degli uccelli lasciandoli morire di freddo e di stenti, impigliati nelle reti per l’uccellagione da lui installate in piena violazione delle norme nazionali ed europee. 

Per questi motivi, oltre che per essere stato trovato in possesso di cartucce non denunciate e di fauna protetta, un cacciatore della provincia di Udine è stato condannato a otto mesi di reclusione, al risarcimento del danno patito dalla parte civile e alla refusione delle spese legali, grazie al nostro intervento, con l'assistenza dell' avvocato Maddalena Bosio del foro di Udine.

La cattura degli uccelli con le reti, comunemente definita uccellagione, è una pratica crudelissima, vietata fin dal 1977 in tutta l’Unione Europea dalla Direttiva Uccelli, che comporta la cattura di piccoli uccelli mediante reti praticamente invisibili. Gli uccelli restano quindi impigliati per ore e giorni, fino a morire di freddo e stenti come nel caso del cacciatore di Lestizza (UD), condannato in data odierna.



TORNA L'ALLARME POLPETTE AVVELENATE A CESENA

Torna purtroppo l'allarme per le "polpette" avvelenate in città, una brutta pratica di cui non mancano certo i precedenti. L'ultimo caso viene segnalato da un lettore, Roberto. "Sono state gettate delle "polpette" avvelenate davanti al retro della Volvo, dove sono le scuole "Oltresavio". Tutto questo per uccidere i cani. Informata la Polizia locale.



martedì 22 febbraio 2022

LUPI A PASSEGGIO NEL PARCHEGGIO DEL CENTRO COMMERCIALE

 «Lupo a zonzo al centro commerciale». Potrebbe sembrare il titolo di una favola per bambini, invece è successo davvero la scorsa notte a Castellarano, comune della collina reggiana al confine col modenese. Attorno alle 00.30 una pattuglia di carabinieri in servizio lungo via Radici in Monte non ha potuto fare a meno di notare un lupo sbucare dal parcheggio del centro commerciale Vittoria

Dal parcheggio al bosco

Alla vista dei fari dell’auto, l’animale ha accelerato il ritmo della passeggiata, proseguendo verso la stessa via Radici in Monte per poi girare su via Manganella e disperdersi nel buio della boscaglia verso la frazione di San Valentino. L’esemplare è apparso in buone condizioni ma i militari, trattandosi di specie protetta, hanno allertato comunque i colleghi della stazione forestale di Scandiano. Sempre più di frequente, da qualche anno a questa parte, i lupi, solitari o più spesso a piccoli branchi, scendono dalla montagna e si spingono verso le zone cittadine alla ricerca di cibo, e non è raro che  la loro presenza venga notata e segnalata anche in pieno giorno. La scorsa primavera proprio nella provincia di Reggio Emilia si era verificato più di un episodio di manze sbranate da lupi avvicinatisi agli allevamenti. Fatti che avevano portato Coldiretti a lanciare l’allarme.



IN ITALIA SI MANGIANO ANCORA I GATTI? SI

VICENZA (22 gennaio 2022) Si è celebrata nei giorni scorsi la giornata mondiale del gatto. Purtroppo come sappiamo in alcune parti del mondo il gatto viene ancora cucinato e mangiato. In Italia sicuramente nel periodo della seconda guerra mondiale, e del primo dopoguerra in alcune zone a cavallo tra Veneto, Emilia e Lombardia il gatto veniva mangiato regolarmente, ora il fenomeno appare meno diffuso, ma non è assolutamente scomparso in alcune realtà minori il vizio di uccidere e cucinare i gatti. "Non sappiamo quanti sono i gatti che vengono uccisi e mangiati ora in Italia-scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- ma  crediamo di non essere lontano dalla verità se parliamo di alcune migliaia di gatti che ancora oggi nelle zone rurali delle zone di confine tra le tre regioni in particolare a Cremona, Brescia, Verona e Vicenza vengono allevati ed uccisi proprio allo scopo di essere cucinati, è un fenomeno che si tende a negare, ma che purtroppo esiste ed è ancora diffuso".




lunedì 21 febbraio 2022

SUD. SCOMPARSI OLTRE 3.000 CANI IN UN ANNO (DESTINATI AI COMBATTIMENTI?)

Reggio Calabria (21 FEBBRAIO 2022) Sono tremila i cani che nel 2021 sono spariti nel nulla in Sicilia, Sardegna, Puglia e sopratutto Calabria. Di che cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di un fenomeni, anzi di due fenomeni gravi che molti riassumono nel termine "cani invisibili". Sono quei cani randagi che scompaiono nel nulla, e non parliamo dei cuccioli, che vengono tolti alle madri e magari mandati al nord dopo essere stati magari microchippati a decine alle stesse volontarie che poi li mandano al nord Italia e nel nord Europa spesso anche con la complicità di canili compiacenti e di staffettisti che sovraccaricano i camion in partenza dalle regioni del sud ed in particolare dalla Puglia e dalla Calabria, e sia chiaro non parliamo degli staffettisti e delle volontarie per bene che sono la maggioranza, ma di chi opera dietro le quinte in una zona grigia difficile da individuare (anche spesso grazie alle coperture ufficiali di cui godono questi individui) e quasi impossibile da sgominare. No non parliamo di questo fenomeno, ma di uno molto più orribile parliamo di cani di grossa taglia che vengono ogni giorno picchiati e seviziati in allevamenti abusivi dove vengono preparati ai combattimenti, molti di questi cani sono poi inviati in maniera clandestina in altre regioni italiane a partire dalla Lombardia. Ma anche all'estero e anche di cani randagi specialmente cuccioli e di piccola e media taglia usati poi per "gli allenamenti". Dove sono queste strutture clandestine? La loro individuazione è difficile anche in questo caso sono diverse le segnalazioni e i sussurri che provengono da diverse provincie della Sicilia come Messina e Ragusa e della zone interne di Sardegna e Calabria, ma pochissime di queste vengono poi trasformate in denunce e per questo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente sta preparando un dossier che verrà consegnato nei prossimi giorni alle forze dell'ordine e nel frattempo invita tutti coloro che hanno informazioni a mettere fuori la testa e denunciare questo fenomeno che tutti conoscono ma di cui quasi nessuno parla.



GATTI UCCISI LIVORNO. AIDAA LA TAGLIA A 5.000 EURO.

 LIVORNO (21 FEBBRAIO 2022) Dopo la decisione dell'ordine dei veterinari di assumere una criminologa per studiare il profilo del criminale o dei criminali che in dieci mesi hanno ucciso qualcosa come 50 gatti a Livorno, ora l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha aumentato da 3 a 5.000 euro la ricompensa per chi aiuterà ad individuare e denunciare alle pubblica sicurezza e con la propria testimonianza far condannare in via definitiva i responsabili di questi crimini. "Lo sappiamo che quelle delle ricompense è un metodo piuttosto crudo, ma non non vogliamo agire fuori dalla legge, anzi con questa iniziativa vogliamo invogliare la gente che sa a parlare -scrive in una nota l'AIDAA- noi non accettiamo segnalazioni anonime ma prendiamo in considerazione quelle segnalazioni che porteranno alla condanna definitiva di questi criminali. E' vero - conclude la nota AIDAA- la gente dovrebbe andare a denunciare per senso civico, ma a volte una piccola ricompensa può aiutare a scioglere le lingue, e qui siamo di fronte a un crimine che non può e non deve restare impunito".



ROMA BOCCONI AVVELENATI ALLARME AL FLAMINIO

 “Attenzione, a tutti i proprietari dei cani: bocconi avvelenati in via Pier della Francesca”. L’allarme di un’iscritta al gruppo Facebook “Abitanti del Quartiere Flaminio” getta apprensione nei proprietari dei cani che, quotidianamente, portano a spasso il proprio fido.

Le esche sono state trovate da alcuni passanti, fotografate e postate sui social.

Cosa fare in caso di avvelenamento

Nell’eventualità in cui un cane abbia ingerito un boccone avvelenato è necessario contattare immediatamente il veterinario o la clinica veterinaria più vicina, in modo da allertare il medico dell’arrivo del cane. Sotto indicazione del veterinario, potrebbe essere utile far vomitare l’animale tramite l’ingerimento di una sospensione di acqua calda molto salata. Se possibile, senza toccarla con le mani, sarebbe utile portare al veterinario una polpetta avvelenata.

Ovviamente, per cercare di risalire all’identità di chi ha disseminato i bocconi, è possibile denunciare in qualunque ufficio di polizia (vigili, polizia o carabinieri).



sabato 19 febbraio 2022

SPERIMENTAZIONE. LA DECISIONE DEL PARLAMENTO COSTERA' LA VITA A OLTRE UN MILIONE DI ANIMALI.

 Roma (19 febbraio 2022) L'altro ieri le commissioni Bilancio ed Affari costituzionali della Camera dei Deputati hanno votato il protrarsi della sperimentazione su animali fino al 2025 rispetto ai sei mesi di proroga indicati dal governo. Questa votazione dell'emendamento a firma PD ed Italia Viva nel quadro del decreto Milleproroghe se non verrà modificato in sede di votazione plenaria costerà la vita in questi prossimi 3 anni ad oltre un milione di animali in particolare topi e ratti ma anche ad altri animali tra cui i cani e i maiali. "La scellerata decisione va modificata subito, e non lasciata cadere nel vuoto. Più di un milione di animali perderà la vita in questi esperimenti- scrive in una nota l'associazione animalista AIDAA- Inutile poi piangere come facciamo di solito quando vengono uccisi e torturati cani,macachi o topi se le associazioni tacciono nel momento in cui vengono prese a livello politico queste decisioni".




MILANO. ACCUMULATRICE SERIALE 83ENNE MUORE CARBONIZZATA

 Che vivesse così, circondata dalla sua «roba», giganteschi cumuli di giornali, libri, riviste, fogli, documenti, scatole, si sapeva da tempo. Così come era già stato sperimentato che proprio quel confuso ammasso di cose che riempiva praticamente in ogni angolo questa villetta a schiera di via Massimiano, in zona Lambrate, potesse essere pericoloso. A sentire i vicini, infatti, un incendio c’era già stato, dieci anni fa, forse dodici, forse qualcosa in più. Comunque, in quell’occasione la signora, classe 1938, pare ex docente universitaria da tempo in pensione, da sempre schiva ed estremamente riservata e da parecchio ossessionata dall’idea di accumulare cose su cose, era lontana da casa. Tra le fiamme morirono alcuni dei suoi gatti. E fu quello il momento in cui i suoi «coinquilini» — un’enorme colonia di una settantina di felini, raccontano sempre i vicini — le furono portati via. E che i servizi sociali provarono ad avvicinarla e a seguirla e ad aiutarla, scontrandosi però contro il determinato rifiuto della donna. Quando i vigili del fuoco intervenuti su segnalazioni dei vicini, allarmati dal fumo che ieri mattina usciva dalle finestre, hanno spento l’incedio, hanno invece trovato il corpo della signora 83enne carbonizzato. Anossia, dovrebbe essere la causa del decesso. È morta soffocata dal fumo. «Imprigionata» dal caos che la circondava, da tutta quella carta che avrebbe alimentato l’iniziale principio d’incendio che in base ai primissimi rilievi della polizia scientifica sarebbe partito da un banale incidente domestico. Le quattro squadre di pompieri arrivati in questa piccola via alla periferia est poco dopo le 9 del mattino c’hanno impiegato quasi due ore per domare le fiamme. Stando ai racconti del quartiere, le condizioni psicologiche della donna erano peggiorate diversi anni fa, dopo una malattia che l’aveva provata. Da allora usciva poco, pochissimo, per lo più di notte, ed evitava con cura ogni contatto.


IBIS ERAMITA UCCISO DA UN BRACCONIERE

Un rarissimo esemplare di ibis eremita ucciso a colpi di fucile. A denunciare il nuovo, gravissimo episodio di caccia selvaggia, a stagione venatoria appena conclusa, è la Lipu, che nei giorni scorsi ha ritrovato il corpo dell’animale all’interno dell’Azienda agricola di Castel di Guido (Roma), nei pressi, seppure all’esterno, della Riserva Naturale Statale Litorale Romano e dell’Oasi Lipu di Castel di Guido.



DUE CANI AVVELENATI A NOCERA UMBRA

 Negli ultimi giorni sono stati segnalati episodi di avvelenamento a danno di fauna selvatica protetta e animali di affezione avvenuti in località Collecroce di Nocera Umbra. Due cani, al termine di una passeggiata, giovedì scorso hanno avvertito sintomi da avvelenamento. I cani sono stati prontamente curati da un medico veterinario e sono attualmente in fase di osservazione. La zona è molto frequentata dagli appassionati e si trova anche in prossimità di centri abitati rurali, nonché zona di interesse turistico con inevitabili ripercussioni di allarmismo sociale per chi possiede animali di affezione. La problematica viene sempre segnalata in un periodo prossimo al rilascio di fauna selvatica a scopo ripopolamento pertanto i Forestali hanno intensificato i controlli nelle zone oggetto dei piani di ripopolamento. I responsabili dei rilasci di polpette avvelenate rischiano pene severissime che, come delitti a danno degli animali, sono perseguibili penalmente. Vista l’emergenza è stato prontamente attivato l’intervento delle Unità Cinofile Antiveleno (U.C.A) di Visso che in data 19 febbraio provvederanno ad effettuare l’opera di bonifica.

fonte. comando generali carabinieri forestali umbria



venerdì 18 febbraio 2022

SPERIMENTAZIONE ANIMALE FINO AL 2025? NO GRAZIE

 ROMA (18 FEBBRAIO 2022) "Ci auguriamo che il Parlamento possa correggere la decisione presa dalle commissioni Bilancio ed Affari costituzionali della Camera che hanno prolungato contro la volontà del governo la sperimentazione scientifica sugli animali per sostanze di abuso tra cui rientrano i farmaci e la sperimentazione animale negli studi sugli xenotrapianti d’organo (vale a dire l’utilizzo di organi prelevati a esseri viventi di una specie diversa da quella del ricevente) fino al 2025 mentre la proposta del governo prevedeva una proroga di sei mesi. Si tratta di una decisione inaspettata e eticamente inaccettabile - scrive in una nota l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- che riporta indietro il calendario della storia di parecchi decenni. Occorre una inversione di tendenza rispetto a queste decisioni che portino ad una sempre piu riduzione della sperimentazione animale nel nostro paese adesso poi che la dignità degli animali è stata riconosciuta in Costituzione".





LIVORNO. IL KILLER DEI GATTI POTREBBE ESSERE ATTIVO SUI SOCIAL

Potrebbe nascondersi nelle chat e nelle pagine social degli amici dei pelosi l'assassino dei 50 gatti di Livorno che sono stati uccisi ed in alcuni casi decapitati e mutilati negli ultimi dieci mesi nella città toscana. A sostenere tra le altre ipotesi questa tesi è la criminologa che sta indagando su incarico dell'ordine dei veterinari. Occorre tenere alta dunque l'attenzione nelle chat e sulle pagine social che si occupano di tutela dei mici non solo a Livorno. Per individuare il responsabile di questi crimini la nostra associazione ha messo a disposizione una taglia di 3000 euro.



MASSA MARITTIMA. UN CANE TROVATO MORTO FORSE AVVELENATO

un cane è stato trovato morto nei giorni scorsi a Massa Marittima. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana qualche giorno fa ha segnalato la morte di un cane per sospetto avvelenamento. L’animale era morto in strada ed è stato ritrovato sulle strade del Comune di Massa Marittima in località "Il Guardione". La carcassa dell’animale, che probabilmente era stato lasciato sulla strada da qualcuno, verrà sottoposta ad analisi chimico tossicologiche per verificare le cause del decesso. Il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini invita pertanto i proprietari dei cani a controllare "tramite guinzaglio i movimenti dei propri animali e a proteggerli tramite museruola. Alla vista di materiale sospetto i cittadini possono attivarsi segnalandone la presenza agli organi di vigilanza: Polizia Locale 337 – 1102111, Carabinieri 112 Carabinieri forestali 1515.




IL PARLAMENTO VUOLE PORTARE LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE FINO AL 2025


Una delle votazioni  del milleproroghe  su cui il Governo è stato battuto riguarda la sperimentazione animale negli studi sugli xenotrapianti d’organo (vale a dire l’utilizzo di organi prelevati a esseri viventi di una specie diversa da quella del ricevente) sulle sostanze d’abuso, tra cui rientrano i farmaci. Le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato una serie di emendamenti identici al dl Milleproroghe, tra cui alcuni a firma Fausto Raciti (Pd) e Riccardo Magi (Più Europa), su cui il Governo aveva dato parare negativo che fanno slittare l’entrata in vigore del divieto al 2025. Il testo dell’Esecutivo concedeva una proroga di soli sei mesi.

giovedì 17 febbraio 2022

CANI DELLE CAVE DI TIVOLI E GUIDONIA. AIDAA. PRONTI CON IL PIANO DI STERLIZZAZIONE E MICROCHIPPATURA

Tivoli (17 febbraio 2022) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha presentato nei mesi scorsi al comune di Guidonia Montecelio e lo sta presentando in questi giorni al comune di Tivoli  un piano a costo zero per la sterilizzazione e la microchippatura dei cani presenti nelle cave dei due comuni. La questione è tornata di attualità in questi giorni a causa della morte di due cani che hanno perso la vita nel tentativo di fuggire alla cattura da parte degli accalappiacani, su queste due vicende si è diffusamente parlato anche sulla stampa in questi giorni mentre pochi sanno della proposta dell'associazione animalista AIDAA. "Da troppo tempo i cani delle cave vivono una situazione precaria di cui poco si parla, sono molti i cuccioli che sono stati trasferiti in questi anni nei canili della zona molti dei quali poi fatti adottare fuori Italia- scrive in una nota l'associazione AIDAA- questi cani sono allo sbando in quanto non hanno protezione e quindi chiunque di fatto, come avvenuto in questi anni può catturarli e poi intestarseli microchippandoli per poi metterli in adozione, noi invece abbiamo presentato un piano a costo zero per le amministrazioni locali cheprevede la microchippatura e la sterilizzazione di tutti i cani che poi rimangono nelle cave, sul territorio sotto la tutela dei nostri volontari che si stanno  prodigando da anni per sfamarli quotidianamente senza troppe chiacchere ma con un impegno costante che merita rispetto da parte di tutti".



CECINA. I GATTI DEL PARCO GALLOROSE NON SI TOCCANO

CECINA (17 Febbraio 2022) Sono in pericolo di abbattimento i gatti del parco Gallorose di Cecina? Il parco ospita animali esotici, ma nel frattempo nella zona si è formata una colonia non ancora iscritta alla anagrafe felina di alcuni gatti che vengono alimentati da persone di buon cuore e che vivendo in simbiosi con i gatti delle case vicine sono di fatto oramai dei gatti domestici o semi domestici la cui presenza non ha creato fino ad ora problemi insormontabili con gli ospiti (animali esotici) del parco. Nelle ultime settimane si è sparsa la voce che i gatti danno fastidio e che dovranno essere spostati pena la loro eliminazione fisica. Il campanello di allarme è arrivato alle orecchie dei vertici dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che sta verificando la fondatezza della notizia. e di conseguenza prendere le precauzioni del caso. "Stiamo cercando di verificare la voce insistente secondo la quale quei gatti sarebbero in pericolo di vita- scrive in una nota l'AIDAA- stiamo in questi giorni prendendo contatti sia con il parco che con le amministrazioni pubbliche e il servizio veterinario pubblico  per capire cosa sta succedendo davvero. Ovviamente- scrive AIDAA- i gatti non si toccano e faremo in modo di regolarizzare la colonia in modo che gli animali ospiti del parco ed i gatti possano tranquillamente convivere".



FESTA DEL GATTO 2022. AIDAA : TUTELIAMO I MICI MICROCHIPPANDOLI

 ROMA (17 febbraio 2022) Oggi si festeggiano i gatti? Ma nel resto dell'anno? Ogni giorno sono decine i gatti sia di proprietà che randagi che muoiono investiti per strada, avvelenati o sottoposti a sevizie di ogni genere. Sono sette milioni i gatti domestici presenti nelle nostre case ed almeno lo stesso numero per quanto riguarda i randagi ed i componenti delle colonie feline. Ma per loro a differenza dei cani le norme di tutela sono ridotte al minimo e vale a dire al riconoscimento territoriale ed alla libertà per i gatti di colonia censiti ma nessuna tutela per i randagi che secondo la legge cosi come i cani randagi sono di competenza dei sindaci dei comuni dove vivono, ma proprio perchè randagi non è facile stabilirne la dimora in quanto si spostano anche da un comune all'altro. L'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nella giornata del gatto rilancia la proposta del microchip obbigatorio per i gatti come avviene tra l'altro per i cani. "L'obbligo  di anagrafe felina dovrebbe essere esteso per legge- ci dice Antonella Brunetti presidente dei Micetti di Brindisi e vice presidente nazionale di AIDAA- Il sistema potrebbe correre su un doppio binario, per i nuovi nati la microchippatura potrebbe coincidere con le vaccinazioni, mentre per i grandi potrebbe essere inserito l'obbligo di microchippatura al primo controllo veterinario inibendo la possibilità ai veterinari stessi di emettere ricette prima di aver provveduto al microchip del gatto, questo - continua Brunetti- sarebbe un passo molto serio in avanti per la tutela dei gatti, sia di proprietà che di colonia, ma anche per i gatti vaganti randagi che ricordiamo sono comunque competenza del sindaco e dovrebbero avere gli stessi diritti di protezione di tutti gli altri mici presenti in Italia".



mercoledì 16 febbraio 2022

QUESTA ESTATE SONO 1100 LE SPIAGGE PER CANI IN ITALIA

ROMA (16 febbraio 2022) Sono in forte aumento le spiagge per cani in Italia. Per la prossima stagione estiva sono quasi 1100 i tratti di spiaggia libera e i bagni privati in cui sarà possibile portare il proprio cane durante le vacanze esitive, si tratta di spiagge di mare, laghi e fiumi. A partire da giugno renderemo pubblico l'elenco aggiornato di queste spiagge dove sarà possibile sostare con il nostro cane nelle zone di vacanza. Rispetto allo scorso anno sono aumentate del 20% le spiagge pubbliche e del 17% i lidi privati anche se ovviamente speriamo che questi dati possano ancora aumentare.  "La battaglia per le spiagge libere aperte ai bagnanti con cani è una delle battaglie storiche di AIDAA che dal 2007 di batte per raggiungere lo scopo di avere in ogni comune bagnato dai laghi, mari o fiumi una spiaggia attrezzata dove posso recarsi liberamente i bagnanti con i cani al seguito- scrivono in una nota gli animalisti di AIDAA- speriamo ora con l'introduzione della nuova normativa sulle concessioni balneari di fare un ulteriore passo avanti in questa direzione".


ILARIA CICCARELLI. STORIA DI UNA GRANDE ADDESTRATRICE CINOFILA

 

Doveva essere un intervista, ma ho deciso invece di pubblicare la testimonianza per intero resaci da Ilaria Ciccarelli una delle maggiori addestratrici cinofile che si occupano di bull. Non dico altro. Leggete e leggete fino in fondo.


"Mi chiamo Ilaria Ciccarelli , sono un’addestratrice, istruttrice cinofila F.i.b.a. ,federazione Italiana benessere animale.

Circa venti anni fa ebbi un bruttissimo incidente sportivo che mi impedì di proseguire la mia attività agonistica equestre.

Ero una completista

facevo Dressage ,salto ostacoli e cross country.

Da un giorno all’altro dovetti dire addio alla mia vita…ai miei cavalli e alle mie aspirazioni.

Per circa due anni , tanto durarono le cure a cui dovetti sottopormi per tornare a camminare e a stare bene, credevo di essere “finita”…credevo che quel fuoco che sentivo scorrere nel mio sangue, la passione , fosse un capitolo chiuso, ero distrutta perché avevo dovuto anche rinunciare ai miei cavalli…

Fu in quel momento che mi guardai intorno, cercando di raccogliere i miei cocci…mi ricordai che da quando avevo 13 anni , uno dei miei momenti di svago era  andare in campo addestramento coi miei cani Boxer.

Ripartii da lì…

Iniziai a studiare e a formarmi, prima a livello sportivo e di utilità , perché volevo sentire quel sapore che mi dava la competizione , poi negli anni ho capito che la mia mission era un’altra…la rieducazione comportamentale.

Io alla fine… non ero diversa da un cane maltrattato ,la mia rabbia per aver perso la mia vita… non era differente da quella che matura in un cane abbandonato, tradito , svilito e disperato.

Così ho capito che l’ armatura che mostravo, così come loro mi mostrano i denti, era l’unica via per sentirmi di nuovo viva e utile; li sentivo, riuscivo ad entrare in empatia col loro malessere, da quel momento è nata  l’addestratrice… non quella che si sofferma all’educazione …ma quella che sente il dolore dei cani e cerca di ridargli fiducia …esattamente quello che loro hanno fatto con me .

Faccio questo nella vita …cerco di salvare cani .

I cani distrutti, i cani ultimi, quelli su cui si mette il bollino rosso.

Il mio lavoro è etico, seppur mi veda sempre operativa , spesso, si rivolge ai cani di nessuno… non vivo d’aria , ma sicuramente potrei essere “ricca” se dessi sempre un valore a quel che faccio ,ma spesso , non è così, molti mi criticano per questo…mi dicono che sono troppo buona , che non esiste lavorare 7/7 per portare a casa le spese…ma come si può vendere una speranza? Come puoi attribuire un prezzo se aiuti un cane di canile a trovare una famiglia? O come puoi dire ad una famiglia di adottanti in difficoltà perché sono incappati nel cane “problematico” che sei troppo costosa per loro? Lasciandoli consapevolmente in difficoltà e alla meglio concorrere indirettamente al rientro in struttura del cane? Solo perché nessuno li aiuta e anche un educatore last minute ha tariffe inavvicinabili?

Ecco, questo è il mio lavoro, non ho ferie , sono in difficoltà se mi ammalo perché i cani che seguo in struttura mangiano e sporcano ogni giorno e alcuni di loro li posso avvicinare solo io.

Sono Felice, perché faccio il lavoro più bello del mondo.

Sono stanca si…ma solo degli errori delle persone.

In questi ultimi tempi si sente sempre di più Parlare di razze pericolose…ebbene potrei  stupirvi …non  sposando la frase regina della stereotipia e del qualunquismo …ovvero esistono solo cattivi padroni…non è vero…potrei citarvi centinaia di casi di brave persone che, seppur spinte dalle migliori intenzioni , sono incappate in cani realmente pericolosi, perché esistono… la genetica è alla base di ogni cane , le doti naturali compongono ogni identità canina , ogni soggetto, a questa dobbiamo aggiungere la memoria di razza… dico sempre ai miei allievi o clienti di visualizzare il cane come la torta delle frazioni…,

il 60% è genetica, doti, memoria di razza

Il 20% è conseguenza delle modificazioni che l’ambiente provoca

Il 20% è causato dall’intervento dell’uomo, che nel bene o nel male può causare una modificazione comportamentale nel soggetto.

Detto questo, spero risulti ovvio che, ogni cane con una determinata predisposizione genetica possa diventare pericoloso, così come, sempre per motivazioni genetiche, non è detto che cani della stessa razza debbano per forza manifestare quelle caratteristiche.

Quindi, non è la razza ma un’insieme di fattori che portano un cane x a salire all’onore delle cronache .

L’olio bollente ustiona più dell’acqua calda del rubinetto.

Il morso di un Pitbull ferirà più seriamente di quello di un Chiwawa…

ma così come la fisica, può misurare la temperatura d ebollizione di un liquido, considerandone la conducibilità, la densità e la percentuale di grasso combustibile in grado di devastare i tessuti, così la stessa fisica potrà ben specificare misurando superfice e forza per cm quadrato, l’intensità e la conformazione delle fauci e la dannosità del morso del primo in confronto al secondo.

Vengo quotidianamente contattata da famiglie in difficoltà , da veterinari e strutture E assicuro, che potrei portare decine di casi di cani che hanno manifestato ogni tipo di aggressività di ogni razza , tipo, colore, età  o peso.

Quest’ anno nascerà Hard dog School, un mio progetto in cantiere da anni, una vera e propria scuola , un’associazione APS ,ADS, Eds, dove i cofirmatari dello statuto sono alcuni tra i proprietari dei cani più difficili che ,negli anni, ho seguito, perché sono loro che mi aiuteranno a divulgare il messaggio che i cani sono animali meravigliosi ma, a volte , il cuore non basta per farne ottimi amici di vita.

 Insieme a loro , Hard dog , si propone di seguire a 360° il benessere del cane in famiglia dall’accoglienza del cucciolo allo sport . Come associazione ci impegneremo a selezionare casi da seguire probono, formare giovani allievi e operatori di canile, fare formazione nelle scuole primarie . I progetti sono tanti, ma anche i propositi.

Siate sempre dalla parte dei cani , non solo col cuore ma con la testa."