venerdì 31 gennaio 2025

OTTO CANI RANDAGI TRA CUI 5 CUCCIOLI SONO STATI UCCISI CON IL VELENO NEL SIRACUSANO

 Otto cani randagi (3 adulti e 5 cuccioli) che vivevano, accuditi dai volontari, vicino al campo sportivo di Palazzolo Acreide, sono stati uccisi con la metaldeide (lumachicida).

“La senatrice Rocchi nella veste di presidente nazionale dell’Enpa – riferisce Oddo – mi ha chiamato manifestando la propria vicinanza e comunicando la decisione di costityirsi parte civile”.

Inranto i volontari ieri sera hanno presentato denuncia al comando dei Vigili Urbani di Palazzolo che si sono attivati e interessati mettendo in moto tutte le procedure del caso.


BOCCONI AVVELENATI A VETRALLA.

 Allarme bocconi avvelenati a Vetralla. Sarebbero stati disseminati e trovati in località Mazzocchio basso e avrebbero causato la morte di due cani. Lo denuncia l'animalista Paola Vicidomini, che lancia l'allarme sulla pericolosità della situazione.

"Qualche benpensante - afferma Vicidomini - ha sparso bocconi avvelenati con l'antigelo. Purtroppo, sono deceduti due cani". Allertati, sul posto sono intervenuti la polizia e i veterinari della Asl che hanno provveduto a prelevare i bocconi avvelenati e a bonificare l’area. "È stata allertata la polizia e la Asl veterinaria - riporta Vicidomini - che sono intervenuti per prelevare i bocconi avvelenati e per bonificare la zona".




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Allarme bocconi avvelenati a Vetralla: "Morti due cani"
https://www.viterbotoday.it/cronaca/bocconi-avvelenati-mazzocchio-vetralla-29-gennaio-2025.html
© ViterboToday

giovedì 30 gennaio 2025

OSTIA. GLI ANIMALISTI RIBATTONO DOPO IL SERVIZIO DI CANALE 10. LA VICENDA DI COCCO NON E' PER NIENTE CHIARITA

 OSTIA (30 GENNAIO 2025) In relazione al servizio apparso ieri sul canale tv CANALE 10 in merito al bracco Cocco rinchiuso in un garage del palazzo invia Mar dei Caraibi ad Ostia Municipio 10 di ROMA Ribadiamo quanto segue:

1) Confermiamo a differenza delle parole della inviata dell'Ufficio Garante del comune di Roma di aver inoltrato alla Procura della Repubblica della Capitale una denuncia ed una notizia di reato in merito alla vicenda, restiamo stupiti del fatto che la funzionaria annunci la inestistenza di qualsiasi atto giudiziario essendo per legge vietato rivelare a chi di dovere la natura degli atti giudiziari e di rivelare ai sensi di legge i nomi delle persone eventualmente denunciare o indagate fino al rinvio a giudizio.
2)Entrando nel merito riteniamo come Associazione di ribadire che secondo anche il regolamento del comune di Roma gli animali non possono ne devono essere tenuti nemmeno per breve tempo in spazi chiusi sottoterra tantomeno in un garage senza luce in quel garage inoltre si nota la totale assenza di ciotole per il cibo e per l'acqua me solo un sechio (che potrebbe essere stato messo li in qualunque momento) pieno d'acqua che la funzionaria sottolinea come se si trattasse di qualcosa di eccezionale. Tenere il cane chiuso in un box con senza o poca luce naturale è per noi maltrattamento ai sensi dell'articolo 544 del codice penale.
3) Nel servizio si fa notare che il box risulta pulito e senza deiezioni, a parte il fatto che il servizio girato 4 giorni dopo poteva essere tirato a lucido anche più di cosi, nel video si vede come invece sul lato sinistro per chi guarda del box vi sia della polvere bianca sparsa di cui non conosciamo la natura e che potenzialmente a meno che sia farina può sostenere sostanze tossiche per lo stesso animale che vive per parecchie ore in ambiente chiuso e che quindi potrebbe inalare o leccare tali sostanze.
4) In quel video si vede un cane che ama il suo padrone anche qui bisognerebbe prima di lanciarsi in sperticate lodi per l'amore reciproco domandarsi se il cane invece non sia succube del suo presunto aguzzino. E tale questione potrebbe essere risolta solo dopo una visita di un veterinario comportamentista e non certo davanti alle telecamere.
5) Vi sono diverse testimonianze alcune delle quali abbiamo allegato alla nostra denuncia e pubblicate che sostengono l'esatto contrario di quanto mostrato nel servizio in questione che già di per se avvalla situazioni di irregolarità.
Tutto cio premesso ribadiamo la nostra posizione lasciando che sia la magistratura e non le telecamere a dire la risposta finale su questa vicenda.
Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA




AIDAA. TROPPE OMISSIONI E LATI OSCURIL LA VICENDA DEL CANE COCCO E' TUTT'ALTRO CHE CHIARITA

OSTIA (30 GENNAIO 2025) In relazione al servizio apparso ieri sul canale tv CANALE 10 in merito al bracco Cocco rinchiuso in un garage del palazzo invia Mar dei Caraibi ad Ostia Municipio 10 di ROMA Ribadiamo quanto segue:
1) Confermiamo a differenza delle parole della inviata dell'Ufficio Garante del comune di Roma di aver inoltrato alla Procura della Repubblica della Capitale una denuncia ed una notizia di reato in merito alla vicenda, restiamo stupiti del fatto che la funzionaria annunci la inestistenza di qualsiasi atto giudiziario essendo per legge vietato rivelare a chi di dovere la natura degli atti giudiziari e di rivelare ai sensi di legge i nomi delle persone eventualmente denunciare o indagate fino al rinvio a giudizio.
2)Entrando nel merito riteniamo come Associazione di ribadire che secondo anche il regolamento del comune di Roma gli animali non possono ne devono essere tenuti nemmeno per breve tempo in spazi chiusi sottoterra tantomeno in un garage senza luce in quel garage inoltre si nota la totale assenza di ciotole per il cibo e per l'acqua me solo un sechio (che potrebbe essere stato messo li in qualunque momento) pieno d'acqua che la funzionaria sottolinea come se si trattasse di qualcosa di eccezionale. Tenere il cane chiuso in un box con senza o poca luce naturale è per noi maltrattamento ai sensi dell'articolo 544 del codice penale.
3) Nel servizio si fa notare che il box risulta pulito e senza deiezioni, a parte il fatto che il servizio girato 4 giorni dopo poteva essere tirato a lucido anche più di cosi, nel video si vede come invece sul lato sinistro per chi guarda del box vi sia della polvere bianca sparsa di cui non conosciamo la natura e che potenzialmente a meno che sia farina può sostenere sostanze tossiche per lo stesso animale che vive per parecchie ore in ambiente chiuso e che quindi potrebbe inalare o leccare tali sostanze.
4) In quel video si vede un cane che ama il suo padrone anche qui bisognerebbe prima di lanciarsi in sperticate lodi per l'amore reciproco domandarsi se il cane invece non sia succube del suo presunto aguzzino. E tale questione potrebbe essere risolta solo dopo una visita di un veterinario comportamentista e non certo davanti alle telecamere.
5) Vi sono diverse testimonianze alcune delle quali abbiamo allegato alla nostra denuncia e pubblicate che sostengono l'esatto contrario di quanto mostrato nel servizio in questione che già di per se avvalla situazioni di irregolarità.
Tutto cio premesso ribadiamo la nostra posizione lasciando che sia la magistratura e non le telecamere a dire la risposta finale su questa vicenda.
Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA



CHIESTI 13 ANNI DI CARCERE PER IL VETERINARIO DI RAVENNA ACCUSATO DI AVER MALTRATTATO GLI ANIMALI

 13 anni e quattro mesi di reclusione. E' la pena chiesta dalla procura di Ravenna per Mauro Guerra, il veterinario accusato di uccisione e maltrattamento di animali, detenzione illegale di farmaci, smaltimento illecito di rifiuti speciali, frode in commercio e reati tributari. Una vicenda che ha fatto molto discutere in città tanto che durante le indagini e il processo non sono mancate le manifestazioni a sostegno dell'imputato organizzate da clienti o amici, certi della sua innocenza

L'inchiesta - partita nel 2020 dopo l'eutanasia su un anziano labrador - culminò nel 2021 nella perquisizione all'interno dell'ambulatorio del veterinario - uno dei più noti in città nella frazione di Sant'Antonio. Lì furono trovati 619mila euro in una scatola di polistirolo, oltre a fustelle di vaccini false e a condizioni igieniche ritenute pessime, con carcasse di abbandonate nel vano doccia, organi delle povere bestie - raccontarono gli inquirenti - lasciati nei cestini dell'immondizia. Tra le accuse anche quella di avere operato o soppresso cani e gatti senza anestesia.

La pm Marilù Gattelli ha chiesto nel dettaglio 7 anni per i reati fiscali. Sei anni e 4 mesi per quelli sugli animali, 100 mila euro di multa oltre alla interdizione per un quinquennio dall'attività veterinaria.

Guerra ha sempre respinto ogni accusa e definito le azioni di cui è accusato come contrarie a ogni suo ideale. Radiato dall'Ordine, ha presentato ricorso ed è ancora in attività in attesa di appello.


mercoledì 29 gennaio 2025

7 CANI E GATTI UCCISI DAL VELENO A FAVARA. TAGLIA DI 2MILA EURO SULLA TESTA DEGLI AVVELENATORI

FAVARA (29 GENNAIO 2025) Sono sette tra cani e gatti quelli avvelenati a Favara, uba vera e propria strage che potrebbe non essere finite.L'allarme è stato lanciato dai residenti del quartiere Giarritella e rilanciato dal sindaco di Favara Antonio Palumbo che in una nota ha avvisato la popolazione di porre molta attenzione e ha dato una notizia di reato alle forze dell'ordine perchè venga trovato il responsabile di questo gesto criminale. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che mette a disposizione una taglia di 2.000 che sarà pagata a chi con la propria testimonianza rilasciata secondo le forme di legge alle forse dell'ordine permetterà l'individuazione e la condanna definitiva dell'autore di questo crimine.

BERGAMO. CANE LANCIATO DALL'AUTO. SALVO PER MIRACOLO

 L’ultima volta era successo tredici anni fa: l’auto che rallenta fra Lovere e Castro e il conducente che lancia un cane direttamente nel lago. Quella volta il cucciolo era stato salvato da un vigile del fuoco. Stavolta c’è stato il salvataggio da parte di una testimone, seguita da una mobilitazione social. «Lunedì alle 16 scendevo da Foresto verso Villongo — racconta la ragazza — quando dal fuoristrada davanti a me qualcuno ha sporto dal finestrino del passeggero il cane, zampe all’aria, e l’ha buttato fuori, poi ha accelerato».

Lei e un ragazzo si sono fermati a soccorrere l’animale e l’hanno portato da due veterinari di Villongo. I medici hanno prestato le prime cure al cane, un meticcio di 15 anni malato. Poi hanno pubblicato la sua foto su Facebook, è partito un tam tam al quale hanno partecipato 65 persone e che ha portato all’identificazione del proprietario. Si è presentato (su una Panda) e ha detto che il cane era scappato.



CAPRETTA UCCISA A CALCI AD ANAGNI. SI APRE IL PROCESSO AGLI IMPUTATI MINORENNI

 Il Tribunale per i Minorenni di Roma ha fissato un'udienza per il 24 marzo 2025, in seguito alle denunce presentateda realtà impegnate nella tutela degli animali. La vicenda riguarda l'uccisione di una capretta avvenuta durante una festa di compleanno il 27 agosto 2023, presso un agriturismo di Anagni. La questione è emersa a seguito della diffusione virale di due video sui social media. Gli indagati, otto minorenni, sono stati citati in giudizio per il reato di concorso nell'uccisione di animali. La Procura aveva ritenuto però che non si configurasse il reato di maltrattamento d'animali in quanto la capretta era già morta nel momento in cui i ragazzi la prendevano a calci. I filmati, seppur di pochi secondi, mostrano l'animale inerme e apparentemente in stato di decomposizione, sollevando interrogativi sul reale stato della capretta prima dell'accaduto. Gli indagati hanno sostenuto, durante gli interrogatori, che l'animale fosse già morto al momento dei fatti. 



martedì 28 gennaio 2025

MARTELLAGO. IL GATTO ARTURO UCCISO DA DUE CANI LIBERI NELLA PIAZZA

 MARTELLAGO (VE) – Nella serata del 25 gennaio scorso, nella piazzetta Roviego di Maerne, si è verificato un tragico evento che ha scosso la comunità locale. Un gatto di nome Arturo è stato trovato senza vita, vittima di un feroce attacco da parte di due cani di grossa taglia, tra cui un pitbull. I cani, probabilmente fuggiti da una casa, si aggiravano nella zona senza guinzaglio e museruola, mostrando tracce di sangue sulle fauci. Tale situazione ha destato preoccupazione non solo per la sicurezza degli animali, ma anche per quella dei residenti. L’intervento dei Carabinieri è stato necessario per individuare i proprietari dei cani.

L’intervento della proprietaria del gatto

Al fine di calmare la situazione, la proprietaria del gatto ha commentato l’incidente, precisando che il suo micio era solito uscire liberamente. Ha richiesto il ricovero dei due cani, dimostrando comprensione per gli imprevisti che possono verificarsi. Tuttavia, numerosi utenti sui social media hanno invocato azioni legali contro i padroni dei cani, chiedendo denunce per negligenza e danni causati dall’accaduto.


CANE IN FUGA IN AUTOSTRADA. SALVATO DALLA POLIZIA STRADALE

 BOLOGNA, 27 GEN - Un cane, molto spaventato, nella notte fra venerdì e sabato, correva fra le auto nel tratto compreso fra Sasso Marconi e l'innesto con la Variante di valico, nel Bolognese, lungo l'Autostrada del Sole.

A segnalare la sua presenza alla polizia stradale sono stati alcuni automobilisti.

Gli agenti della sottosezione di Pian Del Voglio hanno rintracciato che il cane che cercava di trovare un posto sicuro tra le auto che sfrecciavano veloci.
    In collaborazione con un equipaggio del servizio di manutenzione di Autostrade per l'Italia, i poliziotti hanno rallentato il traffico e hanno messo in salvo il cane, Pluto, di quasi due anni. L'animale era scappato dalla sua abitazione a Monzuno e, dopo aver perso l'orientamento, ha raggiunto l'Autostrada. Aveva percorso già molti chilometri quando lo hanno raggiunto gli agenti della stradale che sono rimasti con lui fino all'arrivo della sua famiglia rintracciata dai veterinari di Rioveggio grazie alla lettura del microchip.



AVVELENANO I DUE CANI DA GUARDIA E RUBANO 60.000 EURO

 Rubano (Padova) è stata recentemente teatro di un evento che ha scosso profondamente la comunità locale. Nella frazione di Bosco, una famiglia è stata vittima di un furto che ha portato via non solo beni materiali, ma anche la serenità e la fiducia nel proprio ambiente. I ladri, in un'azione premeditata e spietata, hanno avvelenato i due cani di grossa taglia della famiglia, un corso e un alano, per poter agire indisturbati. Questo gesto crudele ha permesso loro di entrare in casa e rubare oggetti preziosi per un valore di sessantamila euro.


Secondo il racconto della padrona di casa, i malviventi sono entrati passando attraverso i campi che separano la pasticceria dalla loro abitazione, sfruttando la copertura delle reti. Nel retro della casa, sotto un porticato, si trovavano le cucce dei cani, che avrebbero dovuto fare da deterrente naturale contro i ladri. Tuttavia, la morte dei cani, avvenuta a dicembre, ha aperto la strada ai criminali. La famiglia, già provata dalla recente perdita della nonna, ha visto sparire non solo beni di valore economico, ma anche gioielli di grande valore affettivo, ereditati nel corso degli anni.

La situazione a Rubano non è un caso isolato. Negli ultimi tempi, la località di Bosco è stata bersaglio di numerosi furti, con i ladri che agiscono principalmente nel tardo pomeriggio, tra le 18.30 e le 19.30. Gli abitanti del quartiere, preoccupati per la sicurezza delle loro case, hanno iniziato a organizzarsi autonomamente, creando una chat di segnalazioni per monitorare veicoli sospetti e attività anomale. Tuttavia, la sensazione di vulnerabilità persiste, e la comunità chiede un intervento più deciso da parte delle istituzioni.

La padrona di casa derubata ha espresso il desiderio di vedere un maggiore impegno da parte delle autorità locali per garantire la sicurezza del quartiere. Tra le proposte avanzate, vi è l'installazione di telecamere di sorveglianza e l'illuminazione notturna delle strade, per scoraggiare ulteriori incursioni criminali. La comunità di Rubano si sente abbandonata e chiede che le istituzioni rispondano con azioni concrete per proteggere i cittadini e le loro proprietà.


STRAGE DI CINGHIALI A SAN MARINO. ANIMALISTI IN RIVOLTA

 Lo chiede Apas, a distanza di poco più di una settimana da quella che definisce “la strage di 27 cinghiali compiuta dai cacciatori nella braccata svoltasi domenica 19 Gennaio in zona San Michele-Ranco-Domagnano”.

“Ci si chiede – scrive l’Associazione sammarinese per la Protezione degli Animali – quale esempio sia stato dato alla comunità, in particolare ai giovani, con atti di violenza e crudeltà così inaudite contro animali indifesi, femmine gravide, stanati forzatamente dai loro nascondigli in un’area protetta dove vige il divieto di caccia. Ci si chiede inoltre se questo è il modello di cultura che si vuole infondere nel nostro Paese, infatti oltre alla violenza, urla, bestemmie e risa hanno accompagnato il macabro massacro. Pensiamo che nessuna emergenza avrebbe potuto giustificare un intervento di questo genere, dove addirittura un esercito di cacciatori superava di gran lunga il numero degli animali. Per tutto questo l’APAS tramite il proprio rappresentante, chiederà al Segretario al Territorio e Ambiente, in qualità anche di Presidente di riunire quanto prima l’Osservatorio delle Fauna e relativi Habitat, al fine di discutere la questione. Nell’occasione, come già preannunciato tramite lettera, si chiederà, il rispetto di tutti gli animali all’interno delle Oasi faunistiche, l’abolizione della caccia in braccata, a causa dell’esiguo territorio del nostro Paese già fortemente antropizzato e per la pericolosità per i cittadini che tale modalità di caccia comporta. Inoltre, si ribadirà la necessità di valutare seriamente modalità alternative all’abbattimento e che comunque qualsiasi decisione in materia venatoria sia supportata dai risultati dei censimenti e dai pareri scientifici”.


lunedì 27 gennaio 2025

SCOPERTA RETE PER UCCELLAGGIONE. DENUNCIATO BRACCONIERE

 Importante azione antibracconaggio a Castel Volturno: denunciato un bracconiere uccellatore. Nella mattina di oggi (sabato 25 gennaio) le guardie giurate del WWF - Nucleo provinciale di Caserta hanno svolto un servizio antibracconaggio nel territorio di Castel Volturno.

In un terreno, con orto annesso, di pertinenza di una casa è stata individuata dalle Guardie WWF una micidiale rete verticale da uccellagione tipo Mist Nets (rete nebbia, micidiale perché cattura in maniera indiscriminata qualsiasi tipo di specie di avifauna). Ed infatti nella rete tra i vari animali morti vi erano una civetta, un merlo ed un luì.

Quindi le guardie del WWF, accertato il reato, hanno composto subito il numero di emergenza dei Carabinieri Forestale, 1515. Dopo poco tempo è arrivata la pattuglia dei carabinieri forestali sul posto. Quindi è stato sequestrato tutto l’impianto di uccellaggione, la rete, la fauna ed è stato denunciato il bracconiere proprietario del terreno dove c’era la rete.


TENTA DI ESPOETARE CAPI IN PELLE DI ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE. DENUNCIATO

L'uomo, un cittadino italiano residente in Svizzera, stava cercando di andare in Italia senza i documenti validi per la merce trasportata: 22 borse, 18 cinture e 30 scarpe prodotte con pelli di animali in via d'estinzione per un valore complessivo di 25mila euro.

Ventidue borse, diciotto cinture e trenta scarpe con pelli di alligatore del Mississippi, pitone delle rocce birmano, pitone reticolato e coccodrillo del Nilo per un valore di 25mila euro. È la merce sequestrata nelle scorse settimane dalla Guardia di Finanza, con cui un cittadino italiano residente in Svizzera ha cercato di passare il valico di Uggiate con Ronago (Como). L'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Como e il materiale, realizzato con pelli di animali in via d'estinzione, è stato sequestrato.


domenica 26 gennaio 2025

STRAGE DI CANI E GATTI AVVELENATI IN SALENTO

 Una lunga e crudele strage di cani e gatti, avvelenati con l'utilizzo di potenti pesticidi, sta creando sconcerto e discussione nella piccola frazione di Villa Convento, nel Salento, divisa a metà tra Novoli e Lecce. Un territorio nel quale sono state registrate a più riprese morti sospette di animali domestici. Sono oramai decine gli animali morti.


sabato 25 gennaio 2025

OSTIA. AIDAA DENUNCIA UN VIOLENTO ACCUSATO DI MASSACRARE IL CANE

 OSTIA (25 GENNAIO 2025)  Tutto nasce da una segnalazione social che ha fatto il giro del web nei giorni scorsi dove alcune persone segnalavano un personaggio che stava picchiando brutalmente un cane chiuso in un garage nella zona di via Mar dei Caraibi della cittadina laziale. Raccolti gli elementi di prova necessari questa mattina l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha inviato una denuncia per maltrattamento di animali (art.545 codice penale) alla procura della repubblica di Roma competente per territorio chiedendo che il cane venga sequestrato con procedura d'urgenza. "Da quanto ci è stato detto le forze dell'ordine dovrebbero intervenire nelle prossime ore, sappiamo anche che della vicenda si stanno interessando diverse persone, ci auguriamo che come già accaduto in passato nessuno usi la viceda in maniera strumentale, per noi quello che conta è solo la salute ed il benessere del cane il resto non ci interessa".



TAURISANO.INVESTI VOLONTARIAMENTE IL CANE DEL VICINO. CONDANNATO A 8 MESI

 LECCE - Il Tribunale di Lecce ha emesso una condanna a otto mesi di reclusione per l’uomo che, nell'aprile 2021, ha volontariamente investito e ucciso un cagnolino meticcio di nome "Mimì" a Taurisano, nel Salento.L'animale, adottato da due coniugi, viveva con loro ed era solito giocare vicino alla rivendita alimentare della coppia nel paesino salentino.

Secondo quanto accertato durante il processo, l'imputato, già noto per i frequenti atteggiamenti ostili nei confronti dell'animale, ha deliberatamente accelerato con la propria auto dopo una manovra di frenata, travolgendo il cane che si trovava immobile al centro della strada. La scena è stata assistita, sconvolti, dai proprietari del cane e da altri testimoni. In passato, l'imputato aveva minacciato di uccidere l'animale e lo aveva maltrattato ripetutamente, come confermato anche da video di sorveglianza e testimonianze raccolte in aula. Mimì, descritto come un cane affettuoso e mansueto, è morto in pochi minuti a causa delle gravi lesioni riportate. La crudeltà del gesto e l'assenza di qualunque giustificazione o necessità hanno reso ancora più scioccante l'episodio. EARTH Odv, associazione animalista, si è costituita parte civile nel processo insieme ai proprietari, per far valere i diritti del povero cane brutalmente ucciso e ottenere giustizia per Mimì.


venerdì 24 gennaio 2025

E' ORA CHE LA POLIZIA DI PASSAU FACCIA EMERGERE LA VERITA' SUL CANE REX SCOMPARSO DA 7 ANNI

PASSAU /COSENZA (24 GENNAIO 2025) E' arrivato il momento in cui non si può aspettare oltre la polizia di Passau  in Germania è informata sulla vicenda di Rex il cane sparito sette anni fà in un canile della città tedesca dove era stato portato dallla sua padrona una signora italiana che si era trasferita da poco in Germania da Bisignano in provincia di Cosenza e che per motivi strettanemente personale aveva necessità di doversi separare suo malgrado dal cane per un breve periodo. Da quel momento del cane non c'è stata piu traccia, Rex è scomparso nel nulla ed alla proprietaria era stato detto che il cane era stato soppresso (pratica illegale) in quanto considerato mordace, senza mai dire chi aveva eventualmente autorizzato quell'eutanasia ne tantomeno quale veterinario se ne era occupato. Ora dopo sette anni la vicenda è tornata a galla grazie all'interessamento dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che ha riaperto la ricerca di Rex. Ora la questione è finalmente finita sul tavolo della Polizia di Passau alla quale si rivolgono gli animalisti dell'Associazione AIDAA: "Sono sette anni che la titolare del canile di Passau B.M. nasconde la verità sul destino di questo cane, alla nostra richiesta di spiegazioni il mese scorso ha risposto con una lettera piena di insulti-coninuano gli animalisti- ora sarebbe il caso che mostrasse i documenti se veramente ha ucciso o fatto uccidere il cane Rex non lo fa forse perchè essendo il cane intestato ad una signora italiana e con il microchip italiano sa benissimo di aver commesso un reato? Noi pensiamo di no-concludono gli animalisti- pensiamo che Rex sia ancora vivo e chiediamo che la Polizia di Passau chiarisca una volta per tutte questa vicenda: se Rex è morto si mostrino i documenti, s è ancora vivo bene lo ritrovi e lo riconsegni  alla sua legittima padrona".


ORRORE A MANFREDONIA, UCCISI CUCCIOLI DI CANE E GETTATO NEL FIUME UN GATTO CON I PIEDI LEGATI

 La Città di Manfredonia esprime la sua più profonda indignazione e condanna per i recenti episodi di maltrattamento e violenza perpetrati contro cani e gatti. Questi atti di crudeltà rappresentano un grave attacco ai valori fondamentali della nostra comunità, fondata sul rispetto, sull’empatia e sulla convivenza civile.

Tra gli episodi più inquietanti registrati negli ultimi giorni si segnalano l’uccisione di una cucciolata, di una docile cagnolona e l’annegamento di un gatto nel fiumetto di Siponto, legato con una corda ad una pietra. Solo grazie all’intervento tempestivo di un passante è stato evitato un ulteriore episodio identico: le sue urla hanno fermato un gruppo di adolescenti, individuati come presunti responsabili di un nuovo tentativo di annegamento.

Questi eventi rappresentano una ferita profonda per la nostra città e richiedono una risposta decisa. Non si tratta solo di proteggere creature indifese, ma di riaffermare i principi etici che devono guidare ogni comunità civile.




IL TAR ACCOGLIE IL RICORSO ANIMALISTA E BLOCCA L'UCCISIOE DELLE CAPRETTE DI PORTOEMPEDOCLE

 Il TAR di Palermo accoglie il ricorso LAV e LNDC Animal Protection volto all’annullamento dei provvedimenti di cattura e uccisione delle caprette condannate a morte dal Comune di Porto Empedocle.

“Nonostante LAV in collaborazione con la sede locale di LAV Sciacca avesse individuato una sistemazione per le capre di Porto Empedocle, infatti, e prontamente scritto al Sindaco per proporre l’alternativa ai piani di cattura e uccisione degli animali, il Sindaco non aveva revocato i provvedimenti di cattura e di uccisione delle capre, emanati dal 16 novembre 2024, né aveva più risposto alla nostra lettera. Per questo motivo insieme alla Lega Nazionale del Cane ci siamo mossi con un ricorso”, dichiara Bianca Boldrini, responsabile area animali negli allevamenti LAV.

Oltre ad aver tempestivamente accolto il ricorso presentato dalle associazioni, con immediata fissazione d’udienza al prossimo 13 febbraio, il TAR ha inoltre disposto un incombente istruttorio a carico del Comune e della Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, chiedendo di fornire prove e chiarimenti, fra cui una relazione illustrativa sui fatti e una documentazione sia sul numero di animali fino ad ora catturati e uccisi, sia su quelli ancora da catturare, sia sull’individuazione di eventuali soluzioni alternative all’uccisione.


ESCHE E BOCCONI PERICOLOSI PER I CANI NEL GENOVESE

 Federico Giacobbe, consigliere municipale in Media Val Bisagno, ha annunciato di aver depositato un esposto ai carabinieri in seguito all'allarme lanciato dai residenti di San Gottardo per il ritrovamento di bocconi pericolosi per i cani, sarebbero polpette con all'interno dei pezzi di vetro o chiodi e, spiega il consigliere, un animale dopo averne ingerita una è stato ricoverato d'urgenza. 

Nell'esposto Giacobbe racconta i fatti e la preoccupazione dei residenti dalla zona e chiede che siano fatti gli opportuni accertamenti per individuare i responsabili e procedere nei loro confronti. Nelle ultime settimane il tam tam sui social ha coinvolto anche il gruppo Facebook di quartiere con tanti cittadini allarmati ed esasperati da questa situazione, tra appelli e video di denuncia. 

Chiunque trovasse altri bocconi sospetti o esche avvelenate è chiamato ad avvertire le forze dell'ordine, seguendo poi le loro indicazioni su come procedere. 


giovedì 23 gennaio 2025

ORRORE. SCOPERTO UN LAGER PER CANI ABBANDONATI A LETTERE NEL NAPOLETANO

LETTERE (NAPOLI 23 GENNAIO 2025) Sembrava un semplice giardino privato, tranquillo, dove avevano trovato ospitalità una dozzina di cani che parevano vivere felici e sereni, ed invece grazie alla perspicacia della signora Pina una volontaria animalista di Gragnano si è scoperto che quel giardino era un vero e proprio lager. Da quando il proprietario aveva disdettoil contratto con l'affittuario i cani erano stati abbandonati a loro stessi senza cibo e senza acqua. Grazie alla segnalazione della volontaria sono quindi partite le indagini che hanno portato alla scoperta di un vero e proprio giardino degli orrori, cani ritrovati morti di cui alcuni impiccati ed altri ridotti pelle e ossa. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e i veterinari dell'AST che ha portato alla scoperta di questo spazio degli orrori. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che annuncia la presentazione nei prossimi giorni di una denuncia contro i proprietari dell'area e che scrive in un comunicato: "Occorre andare a fondo a questo orrore, la presenza di cani impiccati fa presupporre che vi siano state persone che forse torturavano e tenevano in queste condizioni i cani per motivi al momento ignoti. Chiediamo- concludono gli animalisti- che si vada a fondo e che chi ha visto parli, simili orrori sono inaccettabili".


CANI DA TARTUFO E ANIMALI SELVATICI VITTIME DEI BOCCONI KILLER

LA mattina di martedì 21 gennaio, i militari della stazione carabinieri di Mercatale (compagnia di Cortona), i carabinieri Forestali di Cortona e un'unità cinofila di Chiusi della Verna, hanno effettuato un servizio preventivo di bonifica lungo gli argini del fiume Niccone che scorre nella frazione di Mercatale, nel comune di Cortona. Nell'occasione non sono state rintracciate polpette killer, ma il servizio è stato svolto a contrasto del fenomeno dei bocconi avvelenati che nelle ultime settimane hanno visto alcuni animali selvatici e cani da tartufo vittime di avvelenamento.



mercoledì 22 gennaio 2025

PER LEONE IL GATTO SCUOIATO AD ANGRI AIDAA RILANCIA LA TAGLIA PER TROVARE IL COLPEVOLE.

 Angri (20 gennaio 2025) Qualcosa comincia a sgretolarsi nel muro di omertà che è stato eretto da oltre un anno attorno allo scuoiamento ed alla morte del gatto Leone avvenuta nel dicembre del 2023. Ricordiamo tutti la vicenda che tanto dolore ha provocato in tutti gli amanti degli animali e non solo. Allora ci fu un boom di manifestazioni e dichiarazioni, e la tragica vicenda del povero gatto arrivò fino in Parlamento. Oggi pare che nessuno si ricordi o voglia ricordare quel povero gatto torturato il cui corpo è ancora chiuso in una cella frigorifera in quanto ancora sotto sequestro. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che da subito aveva lanciato un'appello accompagnato da una ricompensa che sarebbe stata pagata a chi co la sua testimonianza avrebbe aiutato ad individuare e far condannare il responsabile o i responsabili delle torture che portarono alla morte di Leone rilancia la proposta: "Pare che qualcosa nel muro di omertà si stia sgretolando e piste allora ritenute inattendibile possano riprendere vigore investigativo- scrivono gli animalisti di AIDAA- forse è il momento buono e noi rilanciamo la taglia sulla testa dei criminali, taglia di 4.000 euro che pagheremo a chi riuscirà con la sua testimonianza a far condannare in via definitiva il responsabile di questo crimine. Non possiamo fermarci e fare finta che non sia successo niente- scrivono ancora gli animalisti di AIDAA-altri forse hanno preferito voltare la testa da un altra parte noi non lo faremo mai. Leone merita giustizia e noi lotteremo finchè non l'avrà".


MALTRATTAMENTI ANIMALI AL CIRCO. CONDANNATI I TITOLARI DEL CIRCO MARTIN

 Arriva la condanna definitiva della Corte di Cassazione per i titolari del Circo Martin, Eusanio Martino e Adam Caroli, responsabili di maltrattamento nei confronti dei molti animali esotici protagonisti di decine di spettacoli sotto il tendone allestito nel 2014 ad Arzachena, in Sardegna. Tigri, leoni, cammelli, un ippopotamo e un’elefante, e poi ancora serpenti e scimmie tenuti in condizioni pessime e maltrattati. A far partire l’inchiesta, ormai 10 anni fa, è stata la Lav con una denuncia contro il circo che portò al sequestro di tutti gli animali, poi affidati alla stessa associazione che ancora oggi se ne prende cura all’interno del Centro AnimaNatura Wild Sanctuary. È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 2372 del 21 gennaio 2025 della terza sezione penale, ha respinto il ricorso dei titolari del circo Martin dove erano stati trovati cavalli e altri animali malnutriti. Per i giudici di legittimità, infatti, di cui ha scritto il sito Cassazione.net, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che “Rischiano il carcere per maltrattamenti i titolari del circo che non tengono gli animali in modo esemplare. Non è necessario che vengano seviziati ma è sufficiente che la loro detenzione non sia compatibile con le qualità etologiche”.

Per gli Ermellini la nozione punibile di lesione è comprensiva di «qualsiasi diminuzione dell’originaria integrità dell’animale che, pur non risolvendosi in un vero e proprio processo patologico e non determinando una menomazione funzionale, sia comunque diretta conseguenza di una condotta volontaria commissiva ed omissiva.In altri termini, «i titolari del circo, nella loro qualità di responsabili degli animali, devono sempre garantire idenee condizioni di benessere degli animali in ogni singola fase, eseguendo tutto ciò che hanno l’obbligo di fare nella loro posizione di garanzia e quindi garantendo, anche qualora si versi nelle more della fase di smontaggio e delle delicate fasi di pre-spostamento da un sito all’altro, condizioni idonee e arricchimenti, proprio a tutela del benessere degli animali nella loro diretta responsabilità».

Nel 2022, in primo grado il Tribunale di Tempio Pausania aveva condannato entrambi gli imputati per il reato di maltrattamento di animali ed a quattro mesi di reclusione, sentenza confermata lo scorso anno dalla Corte di Appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari, per entrambi gli imputati, con condanna al pagamento delle spese processuali. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questa sentenza rappresenta un momento storico contro i circhi con animali diventando un precedente rilevante anche per i casi futuri, ponendo la parola “fine” a questa tradizione obsoleta.


martedì 21 gennaio 2025

GATTO INCASTRATO NEL VANO MOTORE DELL'AUTO. SALVATO DAI POMPIERI.

 AZZANO DECIMO (PORDENONE). L'allerta è scattata attorno alle 18e30 di ieri, 20 gennaio, dopo che il proprietario di un'auto ha trovato il proprio gatto incastrato nel vano motore del mezzo.

 

E' successo ad Azzano Decimo e sul posto si sono immediatamente portati i vigili del fuoco di Pordenone, che hanno lavorato al recupero del povero animale.Sono servite circa 2 ore di lavoro per recuperare il micio. I soccorritori hanno utilizzato cuscini di sollevamento ed altre attrezzature, smontato una ruota anteriore e altre parti del veicolo per raggiungere il felino che era andato ad incastrarsi nella parte inferiore del vano motore dell'auto.

 

Una volta liberato il gatto è stato consegnato, sano e salvo, al suo proprietario.