lunedì 7 settembre 2020

IL MINISTRO DE MICHELI CADE SULL'UCCELLO FRATINO

Non c'è pace per la ministra dei trasporti Paola De Micheli che dopo la vicenda della pista ciclabile sul futuribile ponte sullo stretto di Messina ieri durante il suo intervento  al forum Ambrosetti di Cernobbio si è scagliata contro l'uccello Fratino la cui nidificazione è secondo la creativa ministra responsabile primario della mancata realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Termoli- Lesina in Molise. La vicenda si presterebbe a maggiore ilarità se non fosse una delle tante occasioni in cui si da colpa agli animali per nascondere le incapacità del governo e le gaffe di questo ministro, si presterebbe a maggiore ilarità per il fatto che sulla nidificazione dell'uccello Fratino aveva in principio agosto presentato una interrogazione niente meno che il deputato Rospi. Ora a parte la diatriba Rospi- Fratino, rimane quantomeno assurdo l'atteggiamento di un ministro che da la colpa alla nidificazione di un uccello (creando i presupposti per l'ennesimo scempio all'ecosistema) per le mancanza di capacità di realizzare un raddoppio ferroviario. Ecco di seguito le stesse parole della ministra dove si evince la sua caduta sull'uccello Fratino. "  L'emergenza sanitaria in atto ha reso ancora più evidente la necessità di disporre rapidamente di infrastrutture utili in particolar modo nel Mezzogiorno, che ha grande bisogno di modernità e di efficienza. Anche sulla base di tale considerazione, è stato elaborato un piano, il piano “Italia Veloce”, che individua 130 grandi opere, molte delle quali localizzate al Sud.
Quanto alla dorsale ferroviaria adriatica, evidenzio che nel contratto di programma 2017-2021 è stato pianificato e interamente finanziato il progetto di velocizzazione della linea adriatica per un totale di 617 milioni di euro con l'obiettivo di raggiungere, su oltre il 60 per cento dei circa 750 chilometri, una velocità superiore ai 200 chilometri all'ora, che può consentire la riduzione dei tempi di spostamento di oltre un'ora da Bologna e Lecce. Altro verrà fatto a livello di investimento sulla restante parte con le risorse relative al Recovery Fund. in valutazione anche l'arretramento di una parte di tratte della dorsale adriatica. Con specifico riguardo, però, al raddoppio del tratto ferroviario Termoli-Lesina, che interessa la le regioni Molise e Puglia, l'intervento è inserito nel piano “Italia Veloce” a un costo specifico di 700 milioni di euro ed è interamente finanziato. Il progetto è stato suddiviso in lotti funzionali: il primo lotto, consistente nel raddoppio in affiancamento - circa 7 chilometri - lato monte della tratta Ripalta-Lesina, è stato oggetto di una procedura di appalto integrato. In data 25 maggio 2020 il TAR Puglia ha annullato l'aggiudicazione e attualmente pende dinanzi al Consiglio di Stato il giudizio di appello.L'udienza per la discussione della domanda di sospensione dell'efficacia della sentenza appellata è fissata al 30 luglio. Una volta definito il giudizio di appello, sarà possibile procedere alla sottoscrizione del contratto e all'avvio dei lavori.Il secondo lotto, consistente nel raddoppio della tratta Termoli-Campomarino-Ripalta, che è di circa 25 chilometri, è stato oggetto di una variante del tracciato che ha reso necessario richiedere in data 1° agosto 2019 l'avvio di una nuova procedura di VIA relativamente alla tratta in variante.In data 8 maggio è stato pubblicato il parere con cui la commissione tecnica di verifica di impatto ambientale, VIA e VAS, ha evidenziato la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti sulle potenziali interazioni tra la linea in questione, così come modificata nel tratto, e la componente biodiversità.A seguito degli approfondimenti effettuati da RFI, in data 6 luglio è stata presentata un'istanza di riesame, attualmente sottoposta alla valutazione, unitamente alla documentazione integrativa trasmessa dalla commissione tecnica VIA e VAS, con un impegno del Ministro e del Ministero dell'Ambiente - e il Ministro è anche qui presente - a dar corso a questa integrazione quanto prima per poter sbloccare l'opera."
IL MINISTRO DE MICHELI

L'UCCELLO FRATINO