lunedì 30 novembre 2020

POLPETTE AVVELENATE A TAVIANO

 TAVIANO- A Taviano, qualcuno lascia per strada delle esche mortali per gli animali: polpette di crane che nascondono all’interno degli spilli! L’avviso è stato diramato dal Comune: “IL SINDACO, Giuseppe Tanisi, Informa la cittadinanza che a seguito di nota del Comando di Polizia Locale, l’Amministrazione Comunale è venuta a conoscenza che sono state rinvenute sul territorio di Taviano, in particolare in C.da Rine ed in C.da Pigna, ESCHE MORTALI destinate ad animali della zona.

Si tratta, in particolare, di agglomerati di carne al cui interno sono presenti spilli da sarta. Tali esche sono state sparse su suolo pubblico ed anche in spazi privati. Pertanto si invitano i Cittadini a prestare molta attenzione e DENUNCIARE tali ATTI ILLECITI. Condotte di tal genere, oltre ad essere inqualificabili da un punto di vista etico e pericolose per lo stesso genere umano, sono penalmente rilevanti e perseguibili ai sensi degli artt. 544- bis e seguenti del Codice Penale. I competenti organi di polizia si sono già attivati per l’individuazione dei responsabili.
Dell’accaduto è stata data comunicazione all’A.G. competente ed al Servizio Veterinario AUSL”.



25 ANNI DI CARCERE AI BRACCONIERI DI RINOCERONTI IN SUDAFRICA

 Duro colpo al bracconaggio in Sudafrica, dove i membri di una famigerata gang riconosciuta colpevole di aver sterminato quasi 100 rinoceronti in aree protette, sono stati condannati a 25 anni di carcere: sentenza confermata dalla corte d'appello di Makhanda, l'ex Grahamstown.

    Una duplice sentenza esemplare, quella emessa contro la gang Ndvolu, considerata dai protezionisti una pietra miliare nella lotta al traffico clandestino di corni di rinoceronte e, in generale, contro la piaga del bracconaggio.
Nella sentenza di primo grado del novembre 2019, confermata, la banda Ndvolu è stata riconosciuta colpevole di 55 capi d'accusa relative all'uccisione di almeno 13 esemplari di rinoceronte, anche se le stime attribuiscono alla banda almeno 100 uccisioni illegali. I media sudafricani raccontano che la gang (due fratelli di cognome Ndvolu e un ranger complice con lo stesso cognome ma descritto come 'omonimo' ma non imparentato) normalmente immobilizzavano con freccette paralizzanti sparate da un fucile i pachidermi , i quali poi subivano da vivi l'amputazione del loro corno con una sega e venivano lasciati a morire agonizzanti. Almeno 99 sono le uccisioni attribuite a loro, che non si sono più ripetute da quando i Ndvolu furono arrestati in flagrante nel giugno 2016 nell'area protetta Makana Resort, nello stato di East Cape, con con oltre 10 chili di corni di rinoceronte e una sega insanguinata.


domenica 29 novembre 2020

LE REGOLE PER PASSEGGIARE CON IL CANE IN VIGORE DA OGGI

 Roma (20/11/2020) - Con l'aggiornamento delle fasce di colore in cui sono inserite da oggi alcune regioni italiane cambiano anche le norme e le regole per portare a spasso il cane, in ambito comunale e sovracomunale. Da oggi domenica 29 novembre entra infatti in vigore il riposizionamento di alcune regione che cambiano fascia di colore in base alla gravità della diffusione dei contagi da Covid secondo i 21 parametri presi in considerazione dal Comitato TECNICO SCIENTIFICO e inseriti nella nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute  Roberto Speranza. Ecco di seguito le norme ed i consigli degli esperti AIDAA per rispettare le regole ma non privarsi del diritto di passeggiare e divertirsi con i propri cani.

REGIONE E CONSIGLI GENERALI  IN TEMPO DI COVID

1- E  possibile portare il cane fuori nelle ore del coprifuoco notturno per i propri bisogni?

In teoria no, ma il buon senso impone di poter uscire per alcuni minuti con il cane se lo stesso ha delle necessità corporali urgenti senza allontanarsi per oltre dieci metri da casa, in questo caso portare comunque sempre una giustificazione e ovviamente raccogliere gli escrementi del cane e poi rientrare in casa. Evitare assolutamente passeggiate notturne quelle sono vietate e sancite in tutte e tre le fasce in cui sono suddivise le regioni

2 - E' possibile portare il cane in Auto se si attraversano le zone rosse, gialle e arancioni, o se si esce di paese. 

Si, non ci sono problemi per l'attraversamento, ed anche se si esce dal paese in zona rossa, ma non per portare a spasso il cane, la presenza di Fido deve essere comunque segnalata nell'autocertificazione che attesta che il cane è con voi in quanto non potete lasciarlo a casa, e che voi siete in movimento per uno dei motivi previsti dal dpcm.

3 - Se ho il veterinario fuori paese posso portare il cane  o il gatto o un altro animale domestico senza incorrere in sanzioni?

Si, nelle zone gialle non vi sono problemi in quanto gli spostamenti sono liberi, in quelle arancioni e rosse portare il cane o il gatto o un altro animale domestico dal proprio veterinario di fiducia in caso di necessità è possibile con una semplice autocertificazione.

4- Posso portare a spasso il cane del vicino?

Se una persona ha degli impedimenti fisici o non può portare il cane a spasso, è possibile farlo in sua vece, autocertificando il motivo e comunque per passeggiate non lontane da casa cosi come previsto nel DPCM con le limitazioni previste per le zone rosse ed arancioni, in caso di dichiarazione mendace si è passibili di sanzione.

5 - Se sono una volontaria posso accudire i cani randagi anche se fuori dal paese di residenza?

Si è possibile in quanto il DPCM fa rientrare questa tra le attività necessarie, serve l'autocertificazione nelle zone arancioni e rosse, in caso di dichiarazione mendace si è passibili di  sanzione.

6- Posso portare il mio cane a spasso o in area cani?

In zona rossa valgono le regole della passeggiata nelle vicinanze di casa negli orari consentiti, si possono comunque portare i cani per lo sgambamento nelle aree cani purchè vicino a casa e non vi siano assembramenti umani. Nelle regioni in fascia arancione non ci sono limitazioni di spostamento e passeggiate all'interno del perimetro comunale, se non i divieti imposti nelle ore del coprifuoco. Ci si può muovere invece senza alcun problema anche tra i diversi comuni nelle regioni in fascia gialla.




I DIVIETI DI CACCIA REGIONE PER REGIONE

 Milano (29  novembre 2020) Facciamo il punto della situazione aui divieti  di cacciare nelle diverse regioni in questo periodo di Covid in base ai colori nei quali sono inserite le singole regioni.

REGIONI IN FASCIA GIALLA

Per le regioni in fascia Gialla la caccia è consentita entro gli ambiti di caccia regionali, non è ammesso la trasmigrazione di caciatori dalle altre regioni nemmeno per le pratiche di caccia in deroga.


REGIONI IN FASCIA ARANCIONE

Non è consentito nessun tipo di caccia di gruppo e singoli fuori dal comune di residenza, i cacciatori che invadono il territorio comunale di residenza, o chi caccia in gruppo è passibile di sanzioni amministrativer

REGIONI IN FASCIA ROSSA

Non è possibile cacciare in alcun modo.

COSA FARE SE VEDETE CACCIATORI IN AZIONE FUORI ZONA ON IN GRUPPO?

Fotografate il numero di targa dell'auto dei cacciatori e comunicatelo telefonicamente al telefono anticaccia dell'AIDAA al 34792969949 attivo tutti i giorni dalle 8 alle 12




venerdì 27 novembre 2020

ANIMALISTI INFURIATI. NOI MULTATI SE PORTIAMO A SPASSO IL CANE E A NAPOLI MIGLIAIA IN PIAZZA A INFRANGERE I DIVIETI.

 Animalisti e proprietari di animali in rivolta, e ad appoggiare questa loro protesta che al momento è solamente verbale l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA che denuncia come vi siano due pesi e due misure nel trattare i cittadini italiani da parte delle autorità. Infatti secondo diverse segnalazioni giunte telefonicamente da Napoli ma anche da altre parti d'Italia molti padroni di cani sono stati rimbrottati ed in alcuni casi multati perchè passeggiavano in questi giorni con il proprio cane ad alcune centinaia di metri dalla loro abitazione in compagnia del loro cane, mentre proprio a Napoli oltre che in altre città italiane i proprietari dei cani sono stati presi di mira e redarguiti perchè trovati davanti alla loro casa nelle ore del coprifuoco a far fare i bisogni che erano impellenti al proprio cane, mentre anche ieri a Napoli migliaia di persone si sono riversate nelle piazza e nelle strade senza tener conto delle regole e quindi violando le norme del distanziamento sociale e del coprifuoco e dalle immagini viste in televisione molti di loro senza mascherina con i rischi che tutti conosciamo in questo periodo di pandemia. Duro il commento dell'Associazione animalista AIDAA: " Noi non entriamo nel merito delle motivazioni che hanno portato in piazza migliaia di persone a Napoli ed esprimiamo le nostre condoglianze per la morte di Armando Diego Maradona, ma riteniamo di dover denunciare la grave disparità di comportamento tra quello tenuto in questa occasione specifica dove ne il sindaco di Napoli, ne tantomeno il presidente della regione Campania, hanno proferito parola per denunciare e condannare gli assembramenti- scrive in una nota AIDAA- e le violazioni del coprifuoco e quello tenuto nei confronti di centinaia di possessori di cani redarguiti e multati perchè violavano leggermente le norme. Violare le norme- conclude il comunicato AIDAA- è sempre sbagliato, ma perchè si tace se a Napoli in migliaia violano le norme mettendo a rischio la propria e l'altrui salute e si infierisce nella stessa città e nel resto d'Italia contro chi porta a spasso il cane magari a poche decine di metri da casa? Perchè noi rischiamo quattrocento euro di multa e loro possono fare quello che vogliono? Aspettiamo risposte".








BOCCONI AVVELENATI A CESATE

 Secondo quanto riportato dal settimanale Settegiorni oggi in edicola, ci sarebbe un allarme bocconi avvelenati nella zona di via XXV Aprile. Stando a quanto riportato dal settimanale un pensionato avrebbe visto gettare a terra del materiale, potrebbero essere bocconi avvelenati in quell'area che già in passato è stata oggetto di diffusione di bocconi avvelenati. Alta l'attenzione e la paura tra i proprietari e gli amici dei quattrozampe che frequentano la zona. vi aggioriamo.



BRACCONIERE ABBATTEVA FRINGUELLI. INSEGUITO E DENUNCIATO DALLA POPOLAZIONE

 Bracconiere prima scoperto dai cittadini e poi dai Carabinieri: abbattuti fringuelli

coperto in Umbria un altro bracconiere che ha ucciso specie protette. Nel ternano i Carabinieri forestali, dopo la segnalazione di alcuni cittadini, sono riusciti a fermare un uomo che stava sparando a dei fringuelli. Grazie al fermo sono stati ritrovati 5 fringuelli (Fringilla coelebs) abbattuti, specie rigorosamente protetta nei cui confronti non è consentita la caccia. Il bracconiere, un cinquantenne, è stato denunciato per il reato di abbattimento di fauna protetta e segnalato alla Questura per i relativi provvedimenti di Polizia. Si è scoperto che il 50enne era stato già denunciato per il medesimo reato commesso nello stesso luogo due anni fa. 

giovedì 26 novembre 2020

DOMANI (BLACK FRIDAY): SI SPENDERANNO 200 MILIONI DI EURO PER GLI ANIMALI DOMESTICI

ROMA (26 novembre 2020) Un'appello dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA in occasione della giornata del Black Friday a tutti gli amanti degli animali a usare questa imperdibile occasione per comperare cibo, cappottini e giochi per il Natale dei nostri pelosi. Mentre l'associazione invita caldamente a non comperare animali e cuccioli di cani e gatti specialmente online. "In occasione di questa speciale giornata piena di sconti- scrive in una nota l'associazione animalista- invitiamo gli italiani che possiedono animali a comperare in maniera consapevole, favorendo gli acquisti che possono rendere felici i nostri animali domestici, magari sfruttando l'occasione per fare un regalo da far trovare sotto l'albero di Natale al nostro peloso di casa. In Italia sono oramai oltre dieci milioni le famiglie che possiedono uno o piu animali domestici- scrive ancora AIDAA- e la giornata di domani potrebbe essere l'occasione per fare un acquisto a prezzi contenuti anhe per fido e micio. Si stima- conclude AIDAA- che se ogni famiglia spenderà 20 euro per il proprio amico a quattro zampe durante questo black friday si spenderebbero quindi oltre 200 milioni di euro per gli animali, una cifra importante che aiuterebbe a mettere in moto questo settore dell'economia tanto provata in questo 2020".



IL CIGNO UBALDO NON CE L'HA FATTA

 Non ce l’ha fatta il cigno Ubaldo, investito da un automezzo sul ponte carrabile di Gaggiano a inizio ottobre: il volatile, che era in cura presso il Cras WWF di Vanzago è stato trovato dai volontari privo di vita nella mattinata di sabato, dopo che, apparentemente asintomatico nei giorni precedenti, da venerdì sera aveva mostrato una insolita letargia. Spiega la nota della Pro loco di Gaggiano: “Al momento non è possibile effettuare una necroscopia per scoprire le cause del decesso ma, ancora una volta, vogliamo ringraziare di i molti donatori e persone che hanno dimostrato affetto per il bel cigno”. L’associazione gaggianese aveva infatti avviato una raccolta fondi per sostenere le spese per le cure del cigno. 


fonte primamilanoovest.it




ISCHIA. GUFO ABBATTUTO A FUCILATE DAI BRACCONIERI

 Bum bum ed un altro uccello sempre più raro finisce giù colpito a morte dai pallini dei bracconieri ischitani. Non doveva morire, perché appartiene ad una specie protetta da leggi e convenzioni, anche internazionali, perché è stato abbattuto in un giorno di divieto generale della caccia a causa del lockdown, non doveva essere ucciso perché è un uccello il cui genere è in calo paurosamente, è un equilibratore naturale per controllare soprattutto le famiglie di ratti e topi di cui ne è predatore. Parliamo del gufo comune (asio otus) re incontrastato insieme a barbagianni e assioli delle notti boschive. Purtroppo ancora una volta, anche questo uccello, ha incontrato sfortunatamente un bipede umano deficiente ed armato, che pur di soddisfare la sua deviata ed insana passione, anacronistica ai tempi d’oggi, dove la sensibilità è cresciuta tantissimo e dove la conoscenza e l’importanza della tutela della biodiversità ha aperto una porta pria sconosciuta. non ci ha pensato su due volte a sparare, e non solo, infatti dopo averlo abbattuto ed ucciso il gufo, visto che la sua “preda” era caduta in un terreno privato e chiuso, prima ha sparato per la rabbia

arrogantemente al cartello che ribadiva la “proprietà privata”, e poi infischiandosene, ne ha
sfondato la rete. Tutto questo succede a Panza, contrada di Forio d’Ischia. Ma non è un caso isolato. Si hanno notizie certe di attività venatorie in vari punti dell isola d’Ischia, Piano Liquori ad esempio, dove la particolarità del territorio non permette controlli assidui ed immediati, sembra che il lockdown non valga affatto per quel territorio tanta è la potenza di fuoco espressa quotidianamente. Ed anche in questa zona si registrano violazioni di proprietà private, intrusioni in “caselle” e terreni circoscritti da parte dei bracconieri, tanti, troppi. Di questo fenomeno negativo ne è interessata anche ed ancora Forio in zona Santa Maria al Monte, o a Casamicciola tra Buceto e Monte Trippodi. Insomma alla faccia della zona rossa, del divieto assoluto di caccia e raccolta funghi, si continua a sparare e soprattutto a colpire le popolazioni di uccelli ormai sempre più rari come il povero gufo di Panza, inoltre, questa gentaglia, approfittando del fatto che i “comuni cittadini” restano a casa in rispetto della norma di chiusura generale, vilmente ne approfittano,
introducendosi anche con azioni di “sfondamento” in luoghi e pertinenze che nulla hanno a che fare con la loro insana passione, creando danni e disturbi


CREMONA. A RISCHIO UCCISIONE PER COVID 30.000 VISONI (gli allevamenti vanno chiusi)

 L'associazione italiana difesa animali ed ambiente si schiera dalla parte di visoni che vivono nell'allevamento che si trova a Fo di Capalba in provincia di Cremona qui 30.000 visoni stanno rischiando ogni giorno la morte a causa del possibile contagio da Coronavirus. Il proprietario dell'allevamento piange per il rischio di perdere il suo guadagno noi piangiamo per motivi ben diversi, siamo consapevoli del rischio e piangiamo per la morte di quei visoni. "Non è accettabile che si continui a far profitto sugli animali- si legge in una nota AIDAA- quello che dispiace è che quegli animali sono destinati comunque a morte certa, e noi non possiamo che tornare a chiedere a gran voce la chiusura degli allevamenti di visoni ed invitare la gente a non comperare le pellicce quelle di visono in primis".


GIOVANE LUPO INVESTITO ED UCCISO DA AMBULANZA IN TRENTINO

 ROVERETO. Ancora un lupo abbattuto e questa volta è stata un'ambulanza a ucciderlo dopo averlo investito sulla statale 12 tra Marco di Rovereto e Serravalle all'Adige. Si tratta del quinto lupo che viene rinvenuto morto in provincia quest’anno a causa di investimenti, e del terzo nel corso degli ultimi venti giorni.

 

Statistiche preoccupanti che dimostrano da un lato come la presenza di questi animali sia sempre più solida in Trentino ma dall'altra anche che troppo spesso l'attenzione per chi guida finisce per essere un optional. Quel che è certo è che la frequentazione da parte dei lupi delle zone basse di quota sia accentuata in questo periodo dalla consistente presenza in fondovalle degli ungulati selvatici, soprattutto caprioli nella val d’Adige, che sono tra le prede del lupo.

 

E mentre nelle altre situazioni la carcassa dell'animale è stata trovata dopo l'incidente a bordo strada perché nessuno aveva denunciato l'accaduto, questa volta essendo rimasta coinvolta un'ambulanza la segnalazione è stata data dagli stessi operatori sanitari. A rimanere ucciso un lupo adulto e i primi esami condotti dal medico veterinario evidenziano che si tratta di un esemplare maschio adulto che era in buono stato di salute, di 37 chili.

 

Considerato il luogo in cui è avvenuto l’investimento, spiega la Provincia, è probabile che il lupo appartenesse al branco del Carega ''potrebbe trattarsi del maschio Alpha  - scrive la Pat - ma non si può del tutto escludere che fosse un altro maschio presente nel gruppo famigliare, né che fosse un animale solo, in dispersione''. Le analisi ulteriori, anche genetiche, che verranno condotte sulla carcassa potranno forse fornire qualche ulteriore informazione al riguardo.

 

L'investimento è avvenuto verso le 2 di notte quando un’ambulanza della Croce Rossa diretta verso sud ha impattato contro l’animale che è morto sul colpo. Gli operatori della Croce Rossa hanno avvisato una pattuglia dei carabinieri presente in zona, la quale ha allertato il servizio di Reperibilità forestale e faunistica della Provincia; l’animale è stato recuperato dal personale della Stazione Forestale di Ala e consegnato al veterinario incaricato, per le verifiche del caso.



mercoledì 25 novembre 2020

CALTANISETTA. DENUNCIATI BRACCONIERI DI CONIGLI SELVATICI

 Nei giorni scorsi le Guardie venatorie volontarie del WWF hanno svolto dei servizi antibracconaggio nella zona del ”Vallone” (area nord) della provincia di Caltanissetta, congiuntamente ad altre guardie giurate. In particolare, nelle campagne di Acquaviva Platani (CL), le Guardie WWF notavano due cacciatori che conducevano una muta di ben 9 cani nei pressi di un costone roccioso seminascosto, allo scopo di stanare i conigli selvatici.



martedì 24 novembre 2020

AIDAA SCRIVE A CONTE. PROIBIRE I BOTTI DI CAPODANNO CON NORMA IN DPCM

 MILANO (24 novembre 2020) Con una lettera inviata questa mattina al presidente del consiglio Conte l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che da diversi anni lotta per l'abolizione dei botti di capodanno chiede che anche l'ITALIA proibisca attraverso l'introduzione della normativa nel prossimo DPCM i botti di capodanno nella notte di San Silvestro, tra il 31 dicembre 2020 ed il primo gennaio 2021. Scrive  l'associazione nella missiva al capo del governo :" Come lei certo saprà ogni anno i botti di capodanno ed i fuochi d’artificio legali ed illegali esplosi nella notte di San Silvestro provocano ogni anno centinaia di feriti e sono causa spesso anche della perdita della vita di qualche persona.  Secondo i dati riportati dall’agenzia ANSA durante la notte di capodanno del 2020 mori una persona mentre furono 204 i feriti in tutta Italia senza contare le migliaia di persone anziane e cardiopatiche che stanno male a causa di questa vecchia e stupida usanza.  Dati ai quali si sommano quelli delle migliaia di animali che soffrono ed alcuni dei quali muoiono per questo fenomeno che mette in particolare cani e gatti anziani, senza contare quelli che trovano la morte in quanto in fuga per paura." L'ASSOCIAZIONE AIDAA prosegue poi la lettera ricordando la situazione grave in cui versano in questo periodo i pronto soccorsi e che forse non è il caso che in quella nottata si intasino ulteriormente come avviene ogni anno. AIDAA infine chiede al premier di vietare i botti di capodanno: "Crediamo sia giunto il momento di dire basta a questa pratica, cosi come gia fatto da altre nazioni europee, Francia in testa, e vietare per legge inserendo il DIVIETO ASSOLUTO DI BOTTI DI CAPODANNO nel prossimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) previsto da lei per inizio dicembre che se non sbaglio conterrà le misure anti covid per il periodo delle festività natalizie".




il testo integrale della lettera

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- ITALIAMBIENTE 

Via Roma 62 – 20010 PREGNANA MILANESE
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea dal 2011
Censiti nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
TELEFONO 3479269949 

 

AL SIGNOR PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

AVVOCATO GIUSEPPE CONTE

PALAZZO CHIGI

PIAZZA COLONNA 370

00186 ROMA

Illustre presidente Conte,

come lei certo saprà ogni anno i botti di capodanno ed i fuochi d’artificio legali ed illegali esplosi nella notte di San Silvestro provocano ogni anno centinaia di feriti e sono causa spesso anche della perdita della vita di qualche persona.  Secondo i dati riportati dall’agenzia ANSA durante la notte di capodanno del 2020 mori una persona mentre furono 204 i feriti in tutta Italia senza contare le migliaia di persone anziane e cardiopatiche che stanno male a causa di questa vecchia e stupida usanza.  Dati ai quali si sommano quelli delle migliaia di animali che soffrono ed alcuni dei quali muoiono per questo fenomeno che mette in particolare cani e gatti anziani, senza contare quelli che trovano la morte in quanto in fuga per paura.

Sono situazioni che dovrebbero fare riflettere gia in uno stato di normalità e che oggi in stato di pandemia devono aprire una serissima riflessione. Potranno centinaia di persone quella notte intasare i pronto soccorsi mettendo in evidente stato di crisi le strutture sanitarie impegnate nella battaglia salvavita dei malati di covid?

Avrebbe senso tutto questo anche sotto il profilo etico e morale in un anno dove ad oggi contiamo oltre 50.000 morti per la pandemia? Festeggiare cosa?

Senza contare la questione della tutela di anziani, malati e animali che ci vede impegnati in prima fila da anni (nostra è stata l’idea delle ordinanze contro i botti di capodanno che oggi sono recepite da moltissimi comuni italiani)

Mi scusi la crudezza di queste riflessioni ma credo sia giunto il momento di dire basta a questa pratica, cosi come gia fatto da altre nazioni europee, Francia in testa, e vietare per legge inserendo il DIVIETO ASSOLUTO DI BOTTI DI CAPODANNO nel prossimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) previsto da lei per inizio dicembre che se non sbaglio conterrà le misure anti covid per il periodo delle festività natalizie.

Sarebbe saggio evitare il rischio che possano intasarsi ulteriormente i pronto soccorsi con ulteriori pazienti in un periodo gia cosi difficile.

Certo che prenderà in considerazione queste riflessioni la saluto cordialmente augurandole buon lavoro,

 

LORENZO CROCE

Presidente nazionale

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE

 

 

 

Milano 24 novembre 2020

TELEFONO AZZURRO RITURA IL VIDEO DISCUSSO

Alla fine come prevedibile ha prevalso il buon senso e la ONLUS Telefono Azzurro ha ritirato il video provocatorio che mostrava una scena del tutto surreale dove un vigile del fuoco entrando in un palazzo in fiamme metteva prima in salvo un cagnolino abbandonando un bimbo tra le fiamme. Dopo le proteste degli animalisti e l'indignazione delle persone serie che pur apprezzando il lavoro svolto da Telefono Azzurro avevano a loro volta chiesto di togliere quel video assurdo, la stessa associazione ha deciso di eliminarlo, scusandosi per l'evidente errore commesso. Una vittoria non solo degli animalisti, ma direi di tutte le persone di buon senso.


COVID E VISONI. UNICA SOLUZIONE CHIUDERE GLI ALLEVAMENTI

ALLEVAMENTI FERMATI FINO A FEBBRAIO 2020

In Italia si deve fermare tutto a prescindere dalle condizioni degli animali allevati per la loro pelliccia.  Sospensione delle attività degli allevamenti di visoni su tutto il territorio italiano fino alla fine del mese di febbraio 2021. È quanto dispone un'ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza. A fine febbraio dell'anno prossimo, poi, verrà effettuata una nuova valutazione sullo stato epidemiologico. Il provvedimento interviene dopo che a livello internazionale sono stati rilevati rischio da Covid-19 legati a questi allevamenti. La misura, informa il ministero della Salute in una nota, aggiunge l'infezione da Sars-CoV-2 nei visoni d'allevamento all'elenco delle malattie.

LA POSIZIONE DI AIDAA. "CHIUDERE PER SEMPRE GLI ALLEVAMENTI".

Gli allevatori di visoni minacciano di scendere in strada in caso il governo decida di uccidere anche in Italia i visoni malati. Come se agli allevatori importasse della vita di questi animaletti. Ben diversa la nostra posizione, noi siamo contrari alla mattanza ma chiediamo che i visoni vengano dati in adozione, che si levino immediatamente dalle gabbie anguste in cui vivono e che successivamente si chiudano gli allevamenti.



BRACCONAGGIO ITTICO. A PESCARA SEQUESTRATI CEFALI, CAPITONI ED ANGUILLE

Nel corso dei controlli  è stato accertato come bande ben organizzate tra loro compiano razzie di Cefali, anguille e capitoni, decretando la nascita di un nuovo fenomeno di bracconaggio sulle sponde del fiume Pescara, effettuato soprattutto da cittadini dei Paesi dell’Est Europa che si spostano dalle acque interne quali laghi e torrenti fino al centro della città di Pescara, dove nel fiume vivono e si riproducono, cefali,  anguille e i capitoni in grosse quantità.

Durante i controlli sono  stati individuati e sanzionate 6 persone in attività illecita di pesca con modalità a strappo o privi di regolare documentazione per la pesca sportiva. La Guardia Civile Ambientale ha individuato gruppi di 6-7 ben organizzate, munite di canne da pesca molto resistenti e ancorette fatte artigianalmente con ami di grossa misura. I pescatori si pongono a distanza di cerca due metri tra loro e con la tecnica dello strappo catturano grosse quantitativi di Cefali che tra ottobre e novembre, nel periodo di riproduzione, si concentrano in grossi branchi.



ALATRI. CANI AVVELENATI CON LE POLPETTE

 Polpette avvelenate destinate ai cani in un campo di via Vallone Cera, la strada che collega Tecchiena alla contrada di Monte San Marino. Sono state rinvenute ieri dal proprietario del terreno in cui erano state lasciate, dopo che gli animali di un suo vicino ne avevano già mangiate alcune. Le povere bestioline sono state portate nello studio di un veterinario, nella speranza di salvarle da una brutta e dolorosa morte.

L'autore del ritrovamento ha manifestato l'intenzione di presentare una denuncia contro ignoti nel tentativo di fermare l'odioso fenomeno e di individuare il responsabile: nella zona, infatti, molti residenti hanno dei cani ed è possibile che i bocconi avvelenati siano stati abbandonati appositamente anche in altri punti della strada o lungo vie limitrofe. La notizia ha dato vita a molte reazioni, specialmente sui social, tutte improntate alla dura condanna dell'episodio.



lunedì 23 novembre 2020

ACCOLTELLA MOGLIE SUOCERA E GATTO. AIDAA LO DENUNCIA PER TENTATO GATTICIDIO

Milano (23 novembre 2020) Nella giornata di ieri un uomo di 66 anni residente in via Lambruschini in zona Bovisa a Milano ha aggredito la suocera ferendola con oltre venti coltellate al torace ed all'addome, si è poi scagliato sulla moglie ed infine ha tentato per fortuna senza riuscirvi di fare la pelle al gatto di casa che se l'è cavata con leggere ferite ed ora è affidato per le cure del caso al servizio veterinario della AST di Milano, mentre le due donne sono ricoverate in gravi condizioni. Lo stesso uomo ha poi rivolto il coltello su se stesso colpendosi in più parti forse in un tentativo di suicidio, ma si è salvato ed ora è piantonato all'ospedale di Niguarda in stato di fermo con l'accusa di doppio tentato omicidio. Nel merito della vicenda  è intervenuta anche l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che ha inviato alla procura di Milano una denuncia a carico dell'uomo per il reato di ferimento di animale in relazione alle coltellate inferte al gatto, l'uomo è stato denunciato per maltrattamento aggravato e tentato gatticidio ai sensi dell'articolo 544 bis del codice penale.



REGGIO CALABRIA I FORESTALI DENUNCIANO 12 BRACCONIERI

 Si è conclusa in provincia di Reggio Calabria la seconda fase delle operazioni straordinarie antibracconaggio disposte dal Raggruppamento CITES di Roma e che ha visto impegnati i militari del Reparto Operativo SOARDA in collaborazione con il Nucleo CITES.

Il territorio provinciale resta una realtà problematica per i reati sulla caccia, commessi sia per motivazioni di tipo pseudoculturali (ad es. la caccia all’Adorno) sia utilizzando strumenti illeciti di cattura, come le reti da uccellagione ed i richiami elettroacustici, in grado di attirare l’avifauna stanziale e migratoria. Dodici le persone denunciate.



GENOVA. ALLARME BOCCONI KILLER CON BOCCONI IMBOTTITI DI CHIODI


 Appena si sono accorti di cosa avesse ingerito, i proprietari lo hanno portato d'urgenza in clinica. Nello stomaco di Sam i veterinari hanno trovato sei chiodi lunghi cinque centimetri. Un'esca killer che al cane si era presentata come un gustoso wurstel trovato per strada durante la sua passeggiata mattutina. 

Ma quella di Sam è soltanto l'ultima di una serie di segnalazioni arrivate nei giorni scorsi da Castelletto che fanno ritornare l'allarme bocconi avvelenati per cani e gatti in città. 
Il nuovo "killer", già nel mirino degli investigatori, ha seminato il quartiere e in particolare gli angoli di piazza Sant'Anna di wurstel riempiti di chiodi. 
«Non commento nemmeno il gesto ma vi invito a tenere la massima attenzione», scrivono da GenovaVet, dove stamattina è stato salvato Sam. 
Mentre l'indagine delle forze dell'ordine procede, sono almeno cinque le denunce all'attivo, i residente si sono riorganizzati in una rete di mutuo soccorso che corre da mesi su Facebook, la pagina si chiama  “Segnalazione di bocconi avvelenati a Genova”.

STRANGOLATI TRE CANI AD OSARELLA DI ORVIETO

 Potrebbero essere stati addirittura strangolati, tre cani, le cui carcasse, in avanzato stato di decomposizione, sono state trovate in località Osarella, nella zona di Orvieto, in provincia di Terni, in un terreno agricolo. Il ritrovamento è avvenuto, dopo una segnalazione, da parte del personale del servizio veterinario dell’Usl Umbria 2, insieme ai carabinieri orvietani. Informato dell’accaduto anche il sindaco di Orvieto, Roberta TardaniDa una prima ricognizione,  le povere bestiole sembra possano aver trovato la morte proprio per strangolamento. Le carcasse erano peraltro anche in un punto piuttosto impervio dell’area in questione, una proprietà privata. L’accaduto è stato segnalato anche alla procura della Repubblica di Terni, nella fattispecie al pm di turno, Camilla Coraggio.



domenica 22 novembre 2020

BLACK FRIDAY. CUCCIOLI IN VENDITA ONLINE A RATE A PARTIRE DA 15 EURO E CON SCONTI FINO AL 50%

ROMA (22 novembre 2020) In occasione del black friday e delle imminenti festività di Natale tornano in rete le varie offerte di vendita di cuccioli di cani e gatti scontati e a rate a partire da 15 euro al mese. Basta fare un giro nella rete per accorgersi delle migliaia di offerte di cuccioli di cani di razza in vendita con sconti che in alcuni casi sono superiori al 40% oppure cuccioli di cane (spesso di età inferiore a quella denunciata ed importati spesso illegalmente dai paesi dell'est) venduti a rate e pagabili addirittura in sessanta rate a partire da 15 euro al mese grazie alla possibilità di accendere appositi finanziamenti. "Tenendo conto che dall'arrivo della pandemia sono in forte aumento gli acquisti di cuccioli di cane specialmente di piccola razza denunciamo per l'ennesima volta il tentativo di usare il black  friday e delle imminenti vacanze natalizie per mettere sul mercato migliaia di cuccioli spesso malati venduti con sconti ed attraverso finanziamenti quasi si trattasse di apparecchi elettrodomestici. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ancora una volta denuncia questo mercato vergognoso e speculare sulla pelle degli animali, ed invita le forze preposte ad un serio ed approfondito controllo degli animali messi in vendita, ma sopratutto invita tutte le persone desiderose di dare casa a un cane o a u n gatto di rivolgersi ai canili ed ai rifugi italiani dove si trovano oltre centomila cani ed altrettanti gatti in attesa di una famiglia o di rivolgersi ai volontari che si occupano di adozione di cani di strada in modo che si possa cosi dare casa a cani la cui vita è costantemente in pericolo a partire dal rischio degli avvelenamenti".




sabato 21 novembre 2020

AIDAA: DISEDUCATIVO LO SPOT DI TELEFONO AZZURRO

 Roma (21 novembre 2020) Telefono azzurro è un organizzazione che merita tutto il nostro rispetto e il nostro sostegno per il lavoro che ogni giorno fa a favore dei bambini, ma questo non ci esime dall'esprimere il nostro rammarico e disappunto per il video- spot dedicato alla campagna per la giornata internazionale dei bambini dove si vede un palazzo in fiamme e il vigile del fuoco prende in braccio prima il cane ignorando i due bambini e termina con l'agghiacciante scritta in sovrimpressione: "Sembra impossibile? Eppure sta accadendo proprio oggi".  Si tratta di uno spot fuorviante che mette in evidenza tre errori - scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- il primo errore è quello della scelta tra cane e bambino, premesso che oggi gli animali domestici sono parte sempre piu integrante della nostra famiglia il voler a tutti i costi creare tra loro ed i bambini una cotrapposizione che oggi nella realtà semplicemente non estiste. Il secondo errore- continua la nota animalista- è la genericità del messaggio banalizzando il ruolo del cane in una famiglia e creando una contrapposizione tra bimbi ed animali che invece è sempre solo un grande rapporto di reciproco amore, il terzo errore è a nostro avviso una vera e propria offesa ai pompieri, in quanto i vigili del fuoco salvano le vite indistintamente di uomini ed animali, e farli apparire forzatamente ed ingiustamente come persone che dal punto di vista del messaggio risultano essere irrispettose della vita umana, mentre invece i Vigili del Fuoco sono coloro che salvano vite umane ogni ora del giorno e della notte è non solo offensivo ma spregievole. Ci auguriamo- conclude la nota AIDAA- che telefono azzurro ritiri subito questo video che sa tanto di propaganda stantia,diseducativa e fuorviante".

il video di telefono azzurro cosi come presentato dall'agenzia ansa

https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2020/11/20/primaibambini-spot-shock-di-telefono-azzurro-sui-diritti-dei-bambini-durante-la-pandemia_42ac7ef2-a0bd-498e-8959-5bdb736c63ff.html


POMPIERE SALVA UN CANE FINITO IN UN BURRONE



LECCO. AVEVA LASCIATO IL CANE AUTO. ARRIVA LA MULTA

 La vicenda risale alla scorsa estate, quando un uomo in villeggiatura in una località montana della provincia di Lecco era stato segnalato alle forze dell'ordine in quanto lasciava sempre il cane in automobile mentre passava del tempo con una "sua amica", ora è stato multato per diverse centinaia di euro per aver lasciato in piu occasioni incustodito il cane.



VAL BREMBANA. BECCATO E DENUNCIATO BRACCONIERE DEDITO ALL'UCCELLAGIONE

 La Stazione Carabinieri di Zogno ha denunciato in stato di libertà per il reato di simulazione di reato, P.M., 51 enne di Zogno, che settimana scorsa  era stato sorpreso dai Carabinieri Forestali di Sedrina, nei boschi in frazione Poscante di Zogno, ad effettuare attività di bracconaggio con reti da uccellagione di circa 50 mq, dandosi alla fuga a piedi nei boschi alla vista dei militari, abbandonando il proprio veicolo con all’interno un esemplare di merlo, presumibilmente appena catturato.

I Carabinieri, constatata la presenza nei pressi di un’auto, hanno contattato l’intestatario, che dichiarava di aver subito il furto del veicolo e di averlo denunciato presso il Comando Stazione Carabinieri di Zogno. I successivi accertamenti hanno consentito ai Carabinieri Forestali in collaborazione con la Stazione Carabinieri di Zogno di individuare la persona che si era data alla fuga nello stesso proprietario del veicolo, denunciandolo sia per l’attività di bracconaggio, punita con l’ammenda da €774 a €2000, sia per il più grave reato di simulazione di reato, punito con la reclusione da 1 a 3 anni, avendo denunciato falsamente il furto del proprio veicolo.




venerdì 20 novembre 2020

BASTA ECCEZIONI. LA CODA AI CANI NON SI DEVE TAGLIARE MAI.

In Italia è in vigore dal 2010 una normativa molto precisa in merito alla possibilità di tagliare la coda al cane. L’articolo 10 della Convenzione europea per la protezione dei cani da compagnia, infatti, vieta tassativamente gli interventi chirurgici atti a modificare l’aspetto degli animali da compagnia che non abbiano scopi curativi o preventivi. In questo elenco rientrano il taglio della coda, delle orecchie, delle corde vocali e l’asportazione di unghie e denti.

Chiunque violi questa normativa è punibile penalmente in base all’articolo 544-ter. del Codice Penale sul maltrattamento animale, che stabilisce per chi provoca una lesione a un animale senza necessità la reclusione da tre a 18 mesi oppure una multa da 5.000 a 30.000 euro.

A questa disposizione ci sono delle eccezioni, che vengono individuate nel comma 2 dell’articolo 10, e che permettono al veterinario di eseguire un intervento non curativo, ma comunque necessario a quell’esemplare per motivi di salute o per impedirne la riproduzione. Per dirimere ogni dubbio, è stato stilato un elenco delle razze di cani che possono essere sottoposte al taglio della coda preventivo in funzione dell’attività sportiva venatoria svolta:

Il motivo per cui nei cani da caccia è permesso l’intervento è che, durante l’attività venatoria, la coda può rompersi o danneggiarsi, una situazione che può causare problematiche molto serie per l’animale.

Fin qui la normativa, ma noi amanti ed amici degli animali riteniamo che anche queste eccezioni devono essere cancellate, non dimentichiamoci poi che esistono delle persone che tagliano la coda al loro cane per motivi "di bellezza" e per portare i cani ai concorsi, questi andrebbero a nostro avviso pesantemente puniti. Il terzo e peggiore motivo che permette il taglio della coda è la questione dei combattimenti, cani addestrati a combattere in maniera clandestina, anche a loro viene tagliata la coda, e troppo spesso restano impuniti per mancanza di controlli approfonditi.