lunedì 31 marzo 2014

STOP ALLA CACCIA ALLE BALENE IN GIAPPONE


Non vi sono “fini scientifici” nella pesca alla balena giapponese, ha deciso la Corte internazionale di giustizia (CIG) all’Aja, e dunque il Giappone non potrà più continuare a pescare balene con questa scusante: la CIG infatti ha disposto la sospensione della pesca dei cetacei per fini “scientifici”, portato avanti da Tokyo dal 1988 – ovvero, dopo che la caccia alle balene era stata dichiarata illegale. 

Prima del verdetto Tokyo aveva annunciato che avrebbe rispettato il volere della CIG, ma nel corso degli anni la posizione giapponese ha mostrato di essere arroccata sulla questione della pesca dei cetacei per motivi quasi inspiegabili, se non da una testardaggine che sfiora nel nazionalismo, dato che il consumo della carne di balena è spesso descritto come “tradizione” giapponese, su cui, dunque, gli stranieri non dovrebbero pronunciarsi. 

Eppure, anche i giapponesi sembrano ormai guardare a questa spuria “tradizione” con un certo sospetto, in particolar modo a causa dell’enorme potenziale tossico della carne di balena. Come tutti i pesci di grossa pezzatura, infatti, anche la balena accumula nel suo corpo, in particolare nelle molecole grasse, tutti i veleni che oggi si trovano nel mare, in particolare i metalli pesanti. Così, secondo uno studio del Journal of Environmental Science and Technology del 2003 mostrava come, già allora, la carne di balena contenesse livelli “allarmanti” di mercurio. Da allora, l’inquinamento marino è solo peggiorato, e la presenza di metalli pesanti nei cetacei – come nelle carni di molti altri pesci – non ha fatto che aumentare.  

Ma il Giappone, da tempo, ha ormai perso il piacere di consumare carne di balena, vuoi per l’evolversi della dieta nazionale, vuoi per i pericoli associati al mercurio: e così, lo scorso anno il Giappone aveva in magazzino 6000 tonnellate di carne di balena, di cui, rari esperimenti scientifici a parte, non sapeva davvero cosa farsene. Questo rappresenta un costo considerevole per il Giappone, la cui dimostrazione scientifica nel cacciare balene, voleva provare anche che questa fosse una pratica sia ecologicamente che commercialmente sostenibile: invece, ora che si appronta ai notevoli costi del riparare la Nisshin Maru, la baleniera nazionale, il Giappone deve affrontare anche il crescente numero di genitori arrabbiati per la pratica di rimpinguare i pasti scolastici dei bambini aggiungendo carne di balena nelle mense nazionali, per cercare di liberare un po’ dei depositi debordanti. Operazione commerciale fallimentare, dunque, fonte di tensioni sociali e scacco totale rispetto alle relazioni pubbliche internazionali: e se il Giappone approfittasse del verdetto all’Aja per smettere di cacciare balene e delfini?  

TIGLI VIA EMILIA. DENUNCIATI SINDACO, GIUNTA E TECNICO COMUNALE

COLOGNO MONZESE. PER I TIGLI DI VIA EMILIA DENUNCIATI SINDACO, GIUNTA E TECNICO COMUNALE PER SCEMPIO AMBIENTALE E SPERPERO DI PUBBLICO DENARO.
QUESTI TIGLI RISCHIANO IL TAGLIO



Cologno Monzese (31 marzo 2014) – Una denuncia per i reati di danneggiamento e scempio ambientale e di sperpero di pubblico denaro è stata presentata dal presidente nazionale dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce a carico del sindaco della cittadina Mario Soldano, i componenti della giunta comunale e il tecnico comunale architetto Bettoni. Secondo la denuncia dell'AIDAA inviata alla procura della repubblica di Monza, al corpo forestale dello stato provinciale di Milano, alla corte dei conti regionale della Lombardia ed alla sovrintendenza dei beni culturali la scelta di voler abbattere i tigli di via Emilia rappresenta una chiara violazione delle normative europee di tutela ambientale, ma anche una violazione dell'articolo 454 del codice penale realitivi al reato di danno ambientale, disastro ambientale ed alterazione del patrimonio naturale e della fauna e della flora secondo il quale chiunque illegittimamente sottrae o danneggia vegetali cagionando il pericolo concreto di una compromissione durevole per il patrimonio naturale è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da duemila a ventimila euro. Mentre si chiede alla Corte dei conti della regione Lombardia di indagare per verificare se il finanziamento di una tale quanto inutile opera non rientri nel reato di sperpero denaro pubblico. L'azione di AIDAA si affianca a quella del comitato per i tigli di via Emilia che nei giorni scorsi ha raccolto oltre mille firme proprio a sostegno della richiesta di salvare i tigli dal taglio. “Chiediamo al comune di ripensare tutto il progetto- dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ovviamente stiamo valutando anche l'opportunità di denunciare anche Cap Holding per quanto attiene ulteriori irregolarità che a nostro avviso emergono dal capitolato di questo progetto a partire dall'aver previsto una spesa di 10.000 euro per la sostituzione di otto cestini dei rifiuti situati in via Emilia, decisioni avvallate e non contestate dall'architetto Bettoni responsabile dell'ufficio tecnico comunale che è stato a sua volta denunciato. Non ci fermeremo- conclude Croce- se questi signori nonostante la denuncia penale ritengono di non fermarsi e approvare la delibera è gia pronto il ricorso agli enti superiori, e la richiesta di sospensiva immediata dei lavori, siamo certi che la procura di Monza guarderà a fondo in questo capitolato e in questo progetto trovando materiale molto interessante a livello giudiziario”.

AGNELLI PRONTI PER IL MACELLO

ECCO COSA SUCCEDE AGLI AGNELLI CHE MANGERANNO A PASQUA....

MILANO. TARTARUGHE D'ACQUA ABBANDONATE

QUEST'ANNO INIZIA PRESTO L'ABBANDONO DELLE TARTARUGHE D'ACQUA NEL LAGHETTO DEL PARCO SEMPIONE A MILANO. CON IL PASSARE DEI GIORNI PENSIAMO CHE SI FARA' UNA COLONIA NUMEROSA. VIGILEREMO. CERCANDO DI INDIVIDUARE E DENUNCIARE CHI ABBANDONA GLI ANIMALETTI.

I CANI SALVATI DAI NOSTRI VOLONTARI DI TERLIZZI - FOTO

A VOLTE UNA CARRELLATA DI FOTOGRAFIE DI CANI SALVATI E FATTI ADOTTARE VALE PIU' DI MILLE PAROLE. NOI QUI VOGLIAMO PROPORRE UNA SERIE DI CANI SALVATI E IN ALCUNI CASI FATTI ADOTTARE DAI VOLONTARI AIDAA DEL GRUPPO DI TERLIZZI IN PUGLIA. LA VERA NOVITA' E CHE LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DI QUESTI CANI TROVANO CASA IN FAMIGLIE PUGLIESI, QUINDI STIAMO SFATANDO UN MITO.
  I CANI DEL SUD POSSONO ESSERE ADOTTATI AL SUD. 





SIAMO CONTRO IL CIRCO. ECCO UN MOTIVO

PER EVITARE CHE GLI ANIMALI VENGANO RIDOTTI COSI... MALEDETTI MILLE VOLTE MALEDETTI CIRCENSI...


SENAGO: GATTI RINCHIUSI IN UN GABBIONE


Un numero imprecisato di gatti, sicuramente non meno di una ventina, tenuti in un gabbione all'interno di un ex campo da calcio a Senago in provincia di Milano, tutti i gatti sono costretti a vivere in condizioni pietose, con poco cibo e ancora peggio in mezzo ai loro stessi escrementi. La segnalazione è giunta ieri sera al servizio di segnalazioni reati di AIDAA che ha immediatamente provveduto a chiamare i veterinari della ASL di Rho competente per territorio affinchè si provveda in termini rapidissimi a verificare le condizioni di tenuta degli stressi animali e a trovare loro una sistemazione adeguata. AIDAA provvederà inoltre a denunciare per maltrattamenti la persona responsabile di tale vergogna. 

PALIO DI ASTI. A GIUDIZIO IL FANTINO

la tragica caduta che ha provocato la morte del cavallo al palio di asti

Siamo stati i primi a denunciare che il fantino era il responsabile della morte del cavallo avvenuta nel corso del Palio di Asti, ora è arrivata la decisione della procura della repubblica di Asti di chiudere le indagini e chiedere il rinvio a giudizio del fantino proprio dopo la denuncia presentata da noi e da altre tre associazioni animaliste. 
Ovviamente AIDAA si costuirà parte civile nel corso del procedimento.
Ecco di seguito il recoconto di quanto avvenuto cosi come pubblicato pochi minuti fa dal quotidianopiemontese.it, molto importante anche la motivazione con la quale si chiede il rinvio a giudizio del fantino. 

Troppa voglia di vincere. Potrebbe riassumersi così la vicenda di Jonatan Bartoletti, conosciuto da tutti come “Scompiglio”, fantino entrato nella storia per aver vinto due volte il Palio di Siena e nelle cronache giudiziare per aver provocato la morte di un cavallo in quello di Asti.
Era il 15 settembre scorso quando, per anticipare la partenza della gara, il fantino frustò il suo cavallo che, istintivamente, partì al galoppo. La “mossa”, però, non era matura, gli altri cavalli dovevano ancora finire di posizionarsi e per questo il canapo era ancora alzato. Il suo baio “Mamuthones” inciampò, cadde e si ruppe le vertebre cervicali, morendo sul colpo.
Da allora, “Scompiglio” è stato prima squalificato per dieci anni dalla competizione piemontese, poi sono arrivate le denunce delle associazioni animaliste, dalla Lav all’Enpa, dall’Aidaa all’Oipa. Ora, il sostituto procuratore Laura Deodato gli ha notificato l’avviso di chiusura indagini e la conseguente richiesta di rinvio a giudizio per maltrattamenti:
Senza necessità, per effetto di energiche nerbate all’animale prima che i purosangue fossero tutti pronti per la partenza e prima che si desse avvio alla gara abbassando il canapo, induceva il cavallo, maschio purosangue di sei anni, a lanciarsi in corsa, inciampando sulla corda ancora issata, cadendo al suolo, urtando violentemente la testa con conseguente immediato decesso, così da accettare il rischio, in conseguenza della condotta intempestivamente tenuta, di cagionare la morte del cavallo

domenica 30 marzo 2014

OGGI FESTA DEGLI ANIMALI DOMESTICI E DELLE LORO FAMIGLIE


OGGI GIORNATA DELLE FAMIGLIE CON ANIMALI DOMESTICI

Roma (30 marzo 2014) - Oggi dieci milioni di famiglie italiane festeggiano i loro 24 milioni di animali domestici. Cade infatti il 30 marzo la giornata di festa delle “famiglie italiane con animali” giunta alla sua quinta edizione. La giornata quest'anno è all'insegna della riflessione in quanto i costi per la gestione ed il mantenimento degli animali domestici presenti nelle famiglie italiane (7 milioni i cani e circa 10 milioni di gatti ai quali vanno aggiunti altri 7 milioni di altri animali domestici e di affezione che vanno dai conigli, ai furetti,fino ai cavalli e pappagalli passando dai canarini e dalle tartarughe) sono aumentati solo nel 2013 del 20-25% rispetto al 2012 e questo a causa dell'aumento dell'Iva sulle visite veterinarie, sui prodotti farmaceutici veterinari oltre agli aumenti dei costi dei beni di prima necessità per micio, fido e gli altri animali domestici. Complessivamente per il mantenimento e le spese veterinarie per ogni animale domestico si spendono dai 700 ai 900 euro l'anno per questo motivo sono ripresi gli abbandoni di cani con un aumento del 32% solo nel primo trimestre del 2014 rispetto allo stesso dato dello scorso anno. L' Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA torna a chiedere al governo ed ai politici interventi concreti a favore delle famiglie con animali, in particolare l'Associazione propone che vaccinazioni, microchippatura obbligatoria per cani, gatti, conigli e furetti siano gratuite a carico dello stato, riduzione di un terzo del costo degli antiparassitari per cani e gatti. Ritorno all'Iva al 4% per i farmaci veterinari, le visite e gli esami clinici veterinari e introduzione dei farmaci generici (costano fino al 60% in meno di quelli di marca) che seppure previsti dalle normative europee sono di fatto inesistenti in Italia. “Con questo pacchetto di aiuti ogni famiglia risparmierebbe circa 120-140 euro l'anno vale a dire una somma che si aggira attorno al 20% del costo complessivo della gestione di un animale domestico- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e non è poco in un momento di difficoltà economica come quello attuale. E' qui-concluce Croce- che servono segnali concreti, che come primo effetto avrebbero la riduzione degli abbandoni per motivi economici e in alcuni casi una sensibile ripresa di adozione di cani e gatti che oggi riempiono all'inverosimile i canili ed i rifugi italiani”. Le regioni italiane con il maggior numero di animali domestici sono la Lombardia e il Veneto, seguite da Emilia Romagna, Piemonte, Lazio e Campania. Maglia nera a Valle d'Aosta, Molise e Puglia. 

DUDU' E' IL VERO CONSIGLIERE DI SILVIO

dudù il vero consigliere di forza italia ascoltato dal capo

In un corsivo di Antonio Labate sul Corriere della Sera di oggi si legge che alcuni in Forza Italia sono certi che la sparata di Berlusconi sui canili e sui cani da adottare sia prodromo di una sua scelta per i servizi sociali a tutela degli animali, magari come dog sitter da noi come gli abbiamo ripetutamente proposto. La vicenda della nostra proposta all'oramai ex cavaliere viene rilanciata anche dall'Agenzia ANSA che ieri mi ha chiesto di dare un commento alla boutade elettorale di Berlusconi. 
Qualcuno più maligno ha semplicemente detto che Berlusconi si occupa dei cani in gabbia perchè comincia ad avvicinarsi anche per lui il rischio di finire (metaforicamente) in gabbia o meglio agli arresti domiciliari, altri sostengono che Berlusconi l'ha sparata grossa sulla necessità di svuotare i canili su proposta della coppia Pascale-Brambilla che prima di suggerire sta mossa al loro rispettivo fidanzato e capo hanno ascoltato sottovoce le proposte di Dudù che sarebbe in realtà il vero regista occulto di questa iniziativa e forse l'unico vero consigliere ascoltato dal presidente di Forza Italia con buona pace dei vari Toti, Brunetta, Romani e Santanchè.
La verità è che  Berlusconi è un genio della comunicazione che ha fiutato il vento: in Italia ci sono 10 milioni di famiglie che possiedono animali e nei canili ci sono 150.000 cani in cerca di casa. Bene se due piu due fa quattro e visto anche il successo delle nostre iniziative prima per denunciare il Dudù che mangia pasticcini, poi la richiesta ripetuta al cavaliere di venire da noi come dog sitter, o come addetto alla pulizie delle lettiere dei micetti di Brindisi o a curare i cavalli dell'Unicorno ha fatto ben capire al presidente di Forza Italia che una campagna di svuotamento dei canili porta un po di voti. 
E per aumentare le sue speranze elettorali l'ha sparata grossa. Ha detto che i club di Forza Silvio si devono trasformare in una specie di associazioni di volontari che si occupano di far adottare cani. Non importa a chi, non importa come, basta che escano dai canili, con il primo assurdo risultato che andrebbero in buona parte ad aumentare il popolo dei randagi che conta già quasi un milione di esemplari. 
La seconda minchiata riguarda i costi della gestione dei cani, infatti secondo il cavaliere (e la sua suggeritrice Michela Brambilla) i 150.000 cani nei canili italiani costano 260 milioni di euro, vale a dire ogni cane ospitato in canile costerebbe 1.733 euro l'anno pari a cinque euro al giorno. Alzi la mano chi conosce comuni che pagano quasi cinque euro al giorno per la gestione di un cane in canile, a me risulta che al massimo ogni cane in canile costa ai comuni fino a 3 euro... e quindi tenendo buona questa cifra si arriva a una cifra sicuramente meno spropositata e vale a dire a 164 milioni e rotti l'anno, ma si sa siamo in campagna elettorale e aggiungere qualche centinaio di milioni in più fà effetto. E siccome siamo in tema di tagli l'effetto assurdo che potrebbe avere sta cazzata sparata dal  fù cavaliere potrebbe portare a una riduzione ulteriore dei costi di gestione dei canili. 
Al cavalier che dù sfugge infine il fatto che in questo momento i canili non si stanno svuotando ma si stanno riempiendo proprio a causa della crisi economica. 
Voleva essere serio Berlusconi? Vuole essere serio? Bene faccia proposte serie e concrete per le famiglie che possiedono cani. 
Proponga di ridurre l'iva sulle visite veterinarie e sui prodotti alimentari indispensabili per micio e fido, proponga l'introduzione dei farmaci veterinari generici che portebbero a una riduzione dei costi in farmacia del 60% su quanto si spende oggi, proponga infine le vaccinazioni e le campagne anti parassitarie per cani e gatti e la microchippatura obbligatoria gratuita. Si arriverebbe a risparmiare fino a 300 euro per animale ogni anno, allora si, allora liberando risorse vere che le famiglie potrebbero intanto non abbandonare i cani ed i gatti che oggi abbandonano per assenza di soldi, ma in molti casi potrebbero avvenire nuove adozioni.
Servono proposte concrete non boutade. Le famiglie con animali non sono fatte di stupidi, ma di persone per bene che hanno difficoltà.
Vuole aiutare gli animali davvero? La smetta di fare propaganda sulla loro pelle ma si dia da fare seriamente per aiutare chi gli animali li ama e li adotta davvero. 
Il resto sono cazzate. 
Ma sopratutto si liberi della Brambilla che è il peggior danno che gli animali hanno avuto negli ultimi anni. 
LORENZO CROCE

sabato 29 marzo 2014

STERMINATA COLONIA FELINA A MILANO


Hanno programmato uno sterminio di una colonia di gatti presso una struttura psichiatrica milanese, e fatto altrettanto grave i responsabili vogliono far ricadere la responsabilità sui pazienti psichiatrici che invece i gatti li accudivano. Questo il sunto orrendo di una segnalazione relativa all'avvelenamento di una colonia di dieci gatti nella zona delle strutture psichiatriche di Villa Turro a Milano è giunta alla nostra mail segnalazionereati@libero.it. Secondo quanto ci ha segnalato una dottoressa che lavora nella struttura che dipende dall'Ospedale San Raffaele, gli avvelenamenti che hanno portato allo sterminio della colonia sarebbero avvenuti a distanza di pochi mesi l'uno dall'altro. Quasi uno sterminio programmato dei mici. Ovviamente presentiamo denuncia penale, ma sopratutto chiediamo un incontro con i vertici dell'Ospedale San Raffaele proprio per verificare le responsabilità dello sterminio programmato della colonia che non sarebbe (come qualcuno vorrebbe far risultare) responsabilità dei malati presenti nella struttura ma del personale sanitario medesimo delle Ville Turro. 

venerdì 28 marzo 2014

ROADKILL: SOCCORSO 1 ANIMALE SU 15

ROADKILL: SOCCORSO 1 ANIMALE SU 15 INVESTITI


Roma (28 marzo 2014) – Sono stati oltre 10.000 gli animali investiti nel 2013 ma solo uno su quindici è stato soccorso in applicazione della normativa del codice della strada che prevede l'obbligo di soccorso per gli animali feriti ed incidentati dati molto simili a quelli del 2011 che sono stati pubblicati nell'annuario Istat. Secondo le stime raccolte dal telefono amico di AIDAA sono stati 5.300 i cani investiti dei quali solamente 355 soccorsi direttamente dagli investitori o da automobilisti di passaggio. Per quanto riguarda i gatti il numero segnalato si aggira attorno ai 2100 animali investiti dei quali solo 140 realmente soccorsi, ci sono poi circa 2.700 animali di altro genere in particolare animali selvatici, lepri, conigli, ricci, volpi ma anche cervi e caprioli e scoiattoli in questo caso i soccorsi accertati si aggirano attorno ai 180 esemplari, quasi sempre cervi o altri animali di grossa taglia il cui soccorso è stato effettuato molto spesso grazie all'intervento della forestale. Nell'ordine di qualche unità invece quello relativo al soccorso di roditori o conigli. “Purtroppo la mancanza di soccorso degli animali feriti è un fenomeno diffusissimo- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ed è la somma di due fattori. Il primo è sicuramente l'incuria dell'investitore che non vuole trovarsi con ulteriori problemi e quindi non si ferma, il secondo è però dovuto al fatto che molto spesso è difficile trovare strutture pubbliche o anche private che accorrono in soccorso dell'animale investito con la conseguenza che per ignoranza o paura lo stesso viene lasciato moribondo ai bordi della strada. I nostri sono dati parziali raccolti su un campione di segnalazioni ricevute confrontate con una sessantina di pronto soccorso veterinari, ma crediamo che purtroppo siano dati inferiori rispetto al numero reale”.

SOPRALLUOGO ALLA COLONIA FELINA APPIA VERDE DI BRINDISI

IN QUESTI PALAZZI NEI GIORNI SCORSI ERANO STATE RINVENUTE DELLE POLPETTE AVVELENATE CHE MESSE LI PER UCCIDERE I GATTI AVREBBERO POTUTO ANCHE UCCIDERE I BAMBINI CHE IN QUELLA ZONA CI GIOCANO. AIDAA HA MESSO IN EVIDENZA QUANTO ACCADUTO, SULLA VICENDA E' INTERVENUTO CON UNA NOTA DURISSIMA ANCHE IL SINDACO DI BRINDISI CONSALES OLTRE CHE LA PROPRESIDENTE DI AIDAA ANTONELLA BRUNETTI.
IERI E' STATO EFFETTUATO UN SOPRALLUOGO
ECCO I LINK DELLA VICENDA PER CHI LA VOLESSE APPROFONDIRE








giovedì 27 marzo 2014

MICHELA BRAMBILLA. LA VERGOGNA DELL'ANIMALISMO ITALIANO

MICHELA BRAMBILLA E' STATA SALVATA DAI SUOI AMICI DEPUTATI DI TUTTI I PARTITI TRANNE CHE DEL CINQUE STELLE E POCHI ALTRI. E' ACCUSATA DI AVER USATO ELICOTTERI DEI CARABINIERI PER I SUOI SPOSTAMENTI PERSONALI  COSTATI 14.000 EURO ANZICHE USARE LA SUA AUTO BLU CON AUTISTA. LA PROCURA HA CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO MA LA CAMERA HA SALVATO LA BRAMBILLA DAL PROCESSO. 
VERGOGNA: QUESTA DONNA E' LA VERGOGNA DELL'ANIMALISMO ITALIANO. LASCI OGNI CARICA E SI RITIRI A VITA PRIVATA. 

ECCO IL DOCUMENTO DI RICHIESTA DI RINVIO A GIUDIZIO AFFOSSATO DAI SUOI AMICI DEPUTATI 










UCCIDERE O CATTURARE I PICCIONI E' REATO



Molto spesso ci giungono richieste di persone che vogliono sapere come poter tutelare i piccioni (colombi) che vivono nelle loro zone o nei loro condomini. Ma anche richieste di persone che sono pronte ad avvelenarli o a ucciderli. Bene nel secondo caso rispondiamo mandandoli semplicemente al diavolo. Nel caso delle persone che vogliono invece bene ai colombi, ricordo loro che qualora qualcuno nel condominio dovesse avanzare iniziative volte alla cattura o all'uccisione dei piccioni presenti o vaganti, questo incorrebbe in un reato penale. I piccioni sono PROTETTI secondo la legge n. 968 del 27/12/1972, e non possono essere né catturati, né avvelenati o sterminati. Fortunatamente la legge prevede che il piccione può però essere “dissuaso” dal frequentare determinate zone, ed è questo l'obiettivo primario di ogni campagna di controllo su volatili molesti. 
Pertanto catturare o uccidere un piccione è reato penale per il quale si rischia una multa o la galera. 

mercoledì 26 marzo 2014

CANI ABBANDONATI + 32% NEI PRIMI MESI 2014


AUMENTANO DEL 32% I CANI ABBANDONATI IN ITALIA NEI PRIMI MESI 2014
NON LASCIARLO SOLO MAI.... 


Roma (26 Marzo 2014) Nel corso del 2013 sono stati complessivamente 60.000 i cani abbandonati in Italia, il trend aumenta pesantemente se analizziamo i dati del primo trimestre di quest'anno (1 gennaio-2014-25 marzo 2014) quando le segnalazioni di cani vaganti ed abbandonati sulle strade delle città e dei paesi italiani sono state 4.515 rispetto alle 3075 dello stesso periodo del 2013 con un incremento di circa il 32% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Va un poco meglio invece per quanto riguarda le entrate nei 100 canili monitorati da AIDAA in tutta Italia dove nel corso dei primi tre mesi sono entrati 18.409 cani rispetto ai 14.704 dello scorso anno con un incremento del 25,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complessivamente tenendo questo trend si calcola che nel corso di quest'anno i cani abbandonati saliranno a oltre 75.000 con un importante aumento rispetto al dato del 2013. A questi vanno aggiunti le migliaia di cani vaganti ed abbandonati che non vengono catturati ma vanno ad incrementare i randagi che secondo diverse stime delle associazioni animaliste oscillano tra i 700.000 ed il milione di esemplari. Le province dove maggiormente si sono verificati gli avvistamenti di cani vaganti sono state Napoli, Taranto, Salerno, Roma, Frosinone, Viterbo Nuoro, L'Aquila e Ancona. Tra le regioni spiccano La Campania, seguita da Puglia, Sardegna, Lazio, Abruzzo e a sorpresa le Marche.


BRINDISI. IL SINDACO ED AIDAA A FAVORE DEI GATTI

Consales: punizioni esemplari per chi maltratta gli animali
“Una città può dirsi civile ed ospitale solo quando riserva accoglienza anche agli animali domestici e soprattutto quando si riescono ad individuare e ad emarginare gli autori di gesti violenti”.

Lo afferma il Sindaco Mimmo Consales a seguito dell’ennesimo episodio di avvelenamento di cani e di gatti verificatosi in città.

“I volontari dell’Aidaa – afferma il primo cittadino - si sono resi conto che in un grande condominio di via Cappuccini, dove peraltro ha sede una colonia felina, sono state abbandonate delle polpette di carne cruda avvelenate. Il tutto, peraltro, determinando pericoli anche per i tanti bambini che frequentano quel giardino. E’ un episodio gravissimo che non può passare inosservato in quanto gli autori devono essere puniti in maniera esemplare”.

Il Sindaco, pertanto, ha disposto immediatamente un sopralluogo che avrà luogo nelle prossime ore alla presenza di agenti della Polizia Municipale, di dirigenti veterinari dell’Asl e di volontari zoofili

CORNAREDO: COMBATTIMENTI DI CANI A MONZORO

foto di repertorio

Tre importanti segnalazioni ci sono giunte in questi giorni da alcuni confidenti all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente in merito ad uno o più combattimenti avvenuti nelle adiacenze della zona industriale di via Monzoro nel comune di Cornaredo. Secondo le segnalazioni che sono al vaglio degli esperti dell'associazione e che saranno nei prossimi giorni trasmessi alle forze dell'ordine i combattimenti sarebbero stati organizzati nel periodo compreso tra novembre e dicembre in piena notte nella zona industriale ed avrebbero visto la presenza di pochi cani e pochi scommettitori i combattimenti si sarebbero poi spostati nella zona dietro al cimitero Maggiore di Milano zona considerata più sicura rispetto a quella nel comune di Cornaredo. Vale la pena ricordare che i combattimenti con i cani sono organizzati prevalentemente da Rom e Ucraini e che il giro di scommesse può arrivare fino a 20.000 euro per ogni combattimento. 

DON MAZZI SI DEVE VERGOGNARE

E' TORNATO ALL'ATTACCO DON MAZZI, IL PRETE CHE DICE DI SALVARE I DROGATI MA CHE NON VUOLE CHE SI DONINO SOLDI AI VOLONTARI CHE SI OCCUPANO DI ANIMALI.
DON MAZZI IL PRETE (?) CHE NON SI RICORDA COME SI CELEBRA UNA MESSA CHE NON RISPONDE AL TELEFONO SE A CHIAMARLO E' UNA PERSONA CHE HA BISOGNO (TESTIMONIANZA DIRETTA IN MIA PRESENZA) MA CHE NON SI PERDE UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA.
DON MAZZI IL PRETE PIENO DI SE STESSO CHE SOSTIENE CHE NON PERDONA I GIUDICI CHE HANNO CONDANNATO BERLUSCONI.
DON MAZZI CHE ODIA GLI ANIMALI E PERMETTE L'ABBATTIMENTO DI ALBERI AL PARCO LAMBRO DI MILANO.
QUEST'UOMO DISONORA LA CHIESA. 


martedì 25 marzo 2014

5 PAROLE PER DIRE BASTA ALLA VIVISEZIONE. PER SEMPRE




AIDAA IN EUROPA: 5 PAROLE PER DIRE BASTA ALLA VIVISEZIONE

Roma (25 Marzo 2014) – Vietato importare, allevare, detenere ed utilizzare. In queste cinque parole si racchiude il progetto di legge inviato quest'oggi dall'Associazione Italiana Difesa Animali Ed Ambiente – AIDAA alla commissione petizioni del Parlamento Europeo per dire basta una volta per sempre alla ricerca scientifica, alla sperimentazione e vivisezione in tutti i paesi europei. Una proposta di legge di quattro righe, e due articoli in cui oltre ai divieti sopra citati sia contenuto anche il divieto di utilizzare animali randagi, selvatici e comunque vaganti e presenti sui territori dell'Unione Europea. “Chiaramente si tratta di una semplificazione ma anche di un modo per dire che volendo bastano cinque parole per dire basta una volta per tutte alla vivisezione in Europa- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- una proposta quella presentata da noi, chiara e semplice, che in quattro righe metterebbe fine alla sofferenza di 20 milioni di animali uccisi ogni anno in Europa per le vicende relative alla vivisezione ed alla sperimentazione animale, e che dirotterebbe almeno 200 milioni di euro ogni anno verso le ricerche alternative che oggi sono possibili e praticabile ma che sono bloccate dalle lobbye's dei ricercatori”
per info 3478883546

IL TESTO PROPOSTA AIDAA AL PARLAMENTO EUROPEO

Pétition envoyée par Signor lorenzo croce










EuroparlRequestFormPetition@europarl.europa.eu
A Io
Oggi alle 11:30 AM



Accusiamo ricevuta del vostro messaggio. Provvederemo quanto prima a inviare una risposta.
Dati personali
Tipo: Signor
Cognome: croce
Nome: lorenzo
Nazionalità: italiana
Indirizzo postale: via roma 62
codice postale: 20010
Città: pregnana milanese
Paese: Italia
Dati sulla petizione
Nel caso in cui la commissione per le petizioni dichiarasse ricevibile la vostra petizione, siete d''accordo affinché quest''ultima venga trattata pubblicamente?
Autorizzate l''iscrizione del vostro nome in un registro pubblico, accessibile da Internet?
Titolo della vostra petizione:
CINQUE PAROLE PER DIRE BASTA ALLA VIVISEZIONE
Con la presente chiediamo a codesta commissione petizioni del parlamento europeo di far propria la proposta dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA con la quale si chiede che venga prodotta una legge in due articoli 1 - E' fatto divieto in tutti i paesi che aderiscono all'Unione Europea o che vi aderiranno di ALLEVARE, DETENERE, IMPORTARE E UTILIZZARE qualsiasi animale, di qualunque razza o specie destinato alla sperimentazione scientifica in ogni sua componente compreso quella militare. 2 E' fatto divieto di utilizzare qualsiasi animale vagante, randagio, selvatico e comunque presente sul territorio europeo da destinare agli esperimenti scientifici e di vivisezione in ogni sua forma compresi gli esperimenti militari. Lorenzo Croce

AIDAA AL CONVEGNO SUL CANE PASTORE SVIZZERO BIANCO

l'AVVOCATO GRAZIA SCAROLA (in centro) DI AIDAA AL CONVEGNO DI SASSO MARCONI

In occasione dell'Assemblea dei Soci del Club Pastore Svizzero Bianco tenutasi a Sasso Marconi il 23 marzo, ho parlato di A.I.D.A.A. esponendo , tra l'altro, l'Ordinanza del Ministero della Salute del 06.08.2013,  pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 06.09.2013 in tema di prevenzione dall'aggressione dei cani.Dal dibattito finale è stato confermato che, purtroppo, sono ancora tanti i casi riscontrati di taglio della coda e delle orecchie dei cani non legati a fini medico-sanitari. Al di fuori di tale ipotesi, infatti, tali interventi sono assolutamente vietati e ciò viene ribadito anche dall'Ordinanza in oggetto, all'art. 2 che richiama l'art. 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, sottoscritta a Strasburgo il 13.11.1987 e ratificata e resa esecutiva in Italia con la Legge 04.11.2010 n. 201.Si legge espressamente nell'Ordinanza richiamata che "gli interventi chirurgici effettuati in violazione dell'art. 10 della citata Convenzione europea sono da considerarsi maltrattamento animale ai sensi dell'art. 544-ter del codice penale. E' da auspicarsi una maggiore presa di coscienza da parte dei proprietari dei cani nonché dei medici veterinari interpellati da alcuni proprietari senza scrupoli.

Avvocato Grazia Scarola
Tribunale Animali AIDAA Como

lunedì 24 marzo 2014

VIVISEZIONE. ECCO IL TESTO DEL DECRETO DEL GOVERNO PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE

Questo è il testo ufficiale del decreto sul recepimento della normativa europea sulla sperimentazione scientifica (vivisezione), leggetelo e leggetelo fino in fondo, da qui capirete quanto sia pesante la nostra sconfitta e quanto poco hanno inciso le cosi dette grandi associazioni animaliste che hanno voluto la trattativa.
Lo ribadiamo questa legge andava dichiarata irricevibile. 

                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visti gli articoli 76 e 87 e 117 della Costituzione; 
  Vista la legge 6 agosto 2013, n. 96, recante delega al Governo  per
il  recepimento  delle  direttive  e  l'attuazione  di   altri   atti
dell'Unione europea  -  Legge  di  delegazione  europea  2013  ed  in
particolare gli articoli 1 e 13, nonche' l'allegato B; 
  Vista la legge 24 dicembre  2012,  n.  234,  in  materia  di  Norme
generali  sulla  partecipazione   dell'Italia   alla   formazione   e
all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea; 
  Vista  la  direttiva  2010/63/UE  del  Parlamento  europeo  e   del
Consiglio del  22  settembre  2010  sulla  protezione  degli  animali
utilizzati a fini scientifici; 
  Visto il decreto legislativo 27 gennaio 1992, n.  116,  concernente
attuazione della direttiva n. 86/609/CEE  in  materia  di  protezione
degli  animali  utilizzati  a  fini  sperimentali  o  ad  altri  fini
scientifici e successive modificazioni; 
  Visto il regolamento (UE) n. 750/2013  della  Commissione,  del  29
luglio 2013, che modifica il regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio
relativo  alla  protezione  di  specie  della  flora  e  della  fauna
selvatiche mediante il controllo del loro commercio; 
  Vista la legge 12 giugno 1931, n. 924, come modificata dalla  legge
1° maggio 1941, n. 625, recante modificazione delle disposizioni  che
disciplinano la materia della  vivisezione  sugli  animali  a  sangue
caldo (mammiferi ed uccelli); 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8  febbraio  1954,
n. 320, e successive modificazioni, recante  regolamento  di  polizia
veterinaria; 
  Visto il regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 30 novembre 2009, sui prodotti cosmetici; 
  Vista la legge 14 agosto 1991, n. 281, e successive  modificazioni,
concernente legge  quadro  in  materia  di  animali  di  affezione  e
prevenzione del randagismo; 
  Visto il decreto del Ministro della  sanita'  del  19  luglio  1993
recante  modificazioni  al  decreto  ministeriale  14  febbraio  1991
concernente determinazione delle tariffe e dei diritti  spettanti  al
Ministero  della  sanita',  all'Istituto  superiore  di   sanita'   e
all'Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro, per
prestazioni rese a richiesta e ad utilita' dei soggetti interessati; 
  Vista la  legge  20  luglio  2004,  n.  189,  recante  disposizioni
concernenti il divieto di maltrattamento degli  animali,  nonche'  di
impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni  non
autorizzate; 
  Vista  la  legge  24  novembre   1981,   n.   689,   e   successive
modificazioni, recante modifiche al sistema penale; 
  Vista la legge  4  novembre  2010,  n.  201,  recante  ratifica  ed
esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli  animali
da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987,  nonche'  norme
di adeguamento dell'ordinamento interno; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e  successive  modificazioni,
recante nuove norme in materia di procedimento  amministrativo  e  di
diritto di accesso ai documenti amministrativi; 
  Vista la preliminare  deliberazione  del  Consiglio  dei  Ministri,
adottata nella riunione del 21 novembre 2013; 
  Acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti  tra
lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano; 
  Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni  della  Camera  dei
deputati e del Senato della Repubblica; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 28 febbraio 2014; 
  Sulla proposta del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  e  del
Ministro della salute, di concerto con i  Ministri  della  giustizia,
degli affari esteri, dell'economia e delle finanze,  dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca,  dello  sviluppo  economico,  delle
politiche agricole alimentari e forestali e per gli affari regionali; 
 
                              E m a n a 
                  il seguente decreto legislativo: 
 
                               Art. 1 
 
 
                  Oggetto e ambito di applicazione 
 
  1. Il presente decreto stabilisce misure relative  alla  protezione
degli animali utilizzati ai fini scientifici o educativi, a tal fine,
sono disciplinati i seguenti aspetti: 
  a)  la  sostituzione,  la  riduzione  dell'uso  di  animali   nelle
procedure e il perfezionamento  delle  tecniche  di  allevamento,  di
alloggiamento, di cura e di impiego degli animali nelle procedure; 
  b)  la  provenienza,  l'allevamento,  l'identificazione,  la  cura,
l'alloggiamento e la soppressione degli animali; 
  c)  le  attivita'  degli  allevatori,   dei   fornitori   e   degli
utilizzatori; 
  d) la valutazione e l'autorizzazione  dei  progetti  che  prevedono
l'uso degli animali nelle procedure. 
  2. E' consentito l'utilizzo degli animali  ai  fini  scientifici  o
educativi soltanto quando, per ottenere il risultato  ricercato,  non
sia  possibile  utilizzare  altro   metodo   o   una   strategia   di
sperimentazione   scientificamente    valida,    ragionevolmente    e
praticamente applicabile che non implichi l'impiego di animali vivi. 
  3. Il presente decreto si applica ai seguenti animali: 
    a) animali vertebrati vivi non umani, comprese: 
      1) forme larvali capaci di alimentarsi autonomamente; 
      2) forme fetali di mammiferi a partire  dall'ultimo  terzo  del
loro normale sviluppo; 
    b) cefalopodi vivi. 
  4. Il presente decreto si applica agli animali: 
    a) utilizzati o destinati a essere utilizzati nelle procedure,  o
appositamente allevati affinche' i  loro  organi  o  tessuti  possano
essere usati ai fini scientifici, anche se si trovano in una fase  di
sviluppo precedente a quella di cui al comma  3,  lettera  a),  e  se
l'animale viene fatto vivere oltre  detta  fase  di  sviluppo  ed  e'
probabile che, a seguito delle procedure  effettuate,  provi  dolore,
sofferenza, distress o danno prolungato dopo aver raggiunto tale fase
e sino a quando sono soppressi ovvero reinseriti o reintrodotti in un
habitat  o  in  un  sistema  di  allevamento   adeguati   alle   loro
caratteristiche fisiologiche ed etologiche. 
  5. L'eliminazione del dolore, della sofferenza, del  distress,  dei
danni temporanei o prolungati per mezzo della  corretta  applicazione
di un anestetico, di un analgesico o di  altri  metodi,  non  esclude
l'uso degli animali nelle procedure dall'ambito del presente decreto. 
  6. Il presente decreto si applica fatta salva la normativa  di  cui
al regolamento  (CE)  n.  1223/2009  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 30 novembre 2009, sui prodotti cosmetici. 

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http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-03-14&atto.codiceRedazionale=14G00036&elenco30giorni=true

BAGHERA: IL GATTO NERO ODIATO DAI MILITARI


BRINDISI: QUEL CONDOMINIO DI MILITARI CHE ODIA IL GATTO BAGHERA
IL GATTO ODIATO DAI MILITARI DEL CONDOMINIO BRINDISINO

Brindisi (21 marzo 2014) –“Quando è troppo è troppo e ora ci rivolgeremo direttamente al ministro dell'Interno Angelino Alfano e alla ministra della difesa Roberta Pinotti per difendere il gatto Baghera che è oggetto di molestie da parte di alcuni militari che abitano nel condominio dove vive questo meraviglioso gatto che i signori in divisa vorrebbero cacciare senza alcun valido motivo ma sopratutto violando la legge 281/91 che tutela i gatti randagi anche negli spazi condominiali.” Vanno giu duri il presidente AIDAA Lorenzo Croce e la propresidente Antonella Brunetti che ora per difendere quel gatto che da mesi è oggetto di vessazione da parte di alcune famiglie di militari residenti nel condominio in zona Mater Domini a Brindisi si rivolgeranno direttamente ai due ministri perchè una volta per tutte mettano fine d'autorità a questa ridicola vicenda. Secondo quanto sostengono i residenti con le stellette il gatto Baghera sarebbe causa di una forma di allergia che ha colpito uno dei bambini delle famiglie residenti, mentre l'associazione animalista AIDAA ritiene che dai sopralluoghi effettuati la vicenda dell'allergia sia di fatto una scusa in quanto il gatto sarebbe una vittima predestinata a sua insaputa di una faida tra famiglie. “Ora scriviamo ai ministri- ci dicono Croce e Brunetti- è ridicolo che un condominio che ha tollerato per mesi la presenza di una coppia di pervertiti che facevano sesso sulle scale alla presenza dei bambini oggi se la prenda con un povero gatto mentre sorvolano su altri fatti veramente gravi come l'usanza di alcuni di questi signori di portare i cani a defecare negli spazi condominiali senza che la cacca venga poi raccolta creando si in questo caso dei problemi alla salute dei condomini”.

SFIGURATA DA UNO SCIMPANZE' CHIEDE UN RISARCIMENTO MILIONARIO

La notizia non è di quelle che ci fanno piacere, in quanto una donna che era stata attaccata da uno scimpanzè  di proprietà di una sua amica fu sfigurata perdendo il naso e avendo quindi il volto distrutto. Ora la donna vuole un risarcimento di 150 milioni di dollari.Il fatto però ci deve far riflettere sulla assurda mania di tenersi in casa animali che vivrebbero bene nel loro habitat naturale. Ma sopratutto che la loro detenzione domestica spesso non rappresenta affatto un buon esempio per la cultura dell'amore degli animali.

ecco di seguito il testo preso dal sito affaritaliani.it
Nel 2009 Charla Nash fu sfigurata dallo scimpanzè di una sua amica, che le strappò bocca, naso, occhi e mani. Ora è tornata a vivere un'esistenza quasi "normale" grazie all'intervento di medici specializzati e chiede giustizia allo Stato del Connecticut. La bestia che l'ha aggredita si chiamava Travis, aveva 14 anni e pesava 95 kg: nulla poté fare l'amica per fermarla. Intervistata dal Daily Mail, la 58enne ha raccontato come ha rischiato di morire e come sia lentamente tornata alla vita. "Purtroppo sono diventata cieca, altrimenti il mio desiderio più grande sarebbe di guardarmi allo specchio".
Lo  scimpanzè, prima di essere ucciso, aveva anche attaccato un agente di polizia. Charla Nash, tornata alla vita dopo aver subito una trentina di interventi chirurgici, chiede allo  Stato del Connecticut  150 milioni di dollari di risarcimento per non averla protetta adeguatamente. Secondo il suo avvocato Charles Willinger, infatti, il Dipartimento di Protezione Ambientale sapeva quanto Travis fosse pericoloso per la pubblica sicurezza ma non ha fatto nulla per fermarlo. Secondo la legge però per intentare una causa allo Stato ci vuole l’avallo di una commissione speciale che si è già espressa negativamente.

sabato 22 marzo 2014

TROVATA A BACOLI. ORA IN SALVO DALLA NOSTRA MONICA

QUESTA MERAVIGLIOSA CREATURA E' STATA TROVATA E SALVATA DAI VOLONTARI NAPOLETANI  QUESTA NOTTE A BACOLI. E' UNA MICETTA INCINTA, CON LA MANDIBOLA FRATTURATA E CON L'ANCA IN MILLE PEZZI. ORA SI TROVA IN CURA DALLA NOSTRA RESPONSABILE AIDAA CAMPANIA MONICA EYMANN.