mercoledì 29 febbraio 2012

PROVOCAZIONE AIDAA: PERMETTIAMO AI CANI DI VISITARE I PADRONI CARCERATI


CARCERI. PERMETTERE LE VISITE AGLI ANIMALI DI CASA DEL DETENUTO

Roma (29 febbraio 2012) – La proposta è di quelle destinate a far discutere. AIDAA propone che le visite dei parenti ai carcerati, in quelle carceri dove esistono gli spazi di socializzazione dove i familiari possono incontrare senza barriere i detenuti siano allargate e che sia permesso anche al cane di casa (o all’animale domestico indicato dal carcerato) far visita al “suo amico umano” che si trova in carcere. In alcune carceri la presenza degli animali è assolutamente una realtà, basti pensare per esempio ai cavalli dell’associazione Salto Oltre il Muro presenti all’interno della struttura carceraria di Bollate. Molti detenuti inoltre accudiscono dei gatti, ma ci sono anche detenuti che nelle loro celle danno ospitalità a topini ed altri piccoli animali trattati come se fossero degli amici. C’è poi il precedente della proposta di costituire dei veri e propri canili in carcere che venne fatta da Pierluigi Concutelli alcuni anni fa. Esiste invece in diverse città il servizio di custodia dei cani del canile comunale che sono affidati a cooperative che hanno nel loro interno anche lavoratori carcerati e in semilibertà. “Dare la possibilità al carcerato di continuare a vedere durante le visite anche il proprio cane o il proprio gatto aiuta sicuramente la persona rinchiusa a mantenere il proprio equilibrio personale- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ed è assolutamente oramai assoldato che dal rapporto continuativo tra uomo e animale ne traggono beneficio in particolare gli uomini. Oltre a vedere figli e mogli ed altri parenti- conclude Croce- noi proponiamo che anche il cane di casa o altro animale domestico sia ammesso all’interno delle mura carcerarie, a volte la presenza del cane di casa e una carezza data al proprio cane rappresenta un atto di amore che poi si ripercuote su tutto l’andamento della vita quotidiana del carcerato. Se può incontrare i parenti, credo sia giusta dare la possibilità al carcerato di incontrare il proprio animale domestico che di fatto è oramai parte della famiglia”.

MESE DI FEBBRAIO SUPERATI 25.000 CONTATTI.

Quando stamattina ho visto il contatore delle visite di questo mese di febbraio al nostro blog non credevo ai miei occhi. Solo nel mese di febbraio (e mancano ancora i dati di oggi) abbiamo superato abbondantemente i 25.000 contatti, una media di poco meno di 1000 contatti al giorno. Un risultato davvero sorprendente se pensiamo che il blog è nato a Ottobre e che complessivamente abbiamo avuto in questi primi sei mesi circa 65.000 contatti. Questo è il mese con il maggior numero di contatti in assoluto. Speriamo che tutto possa continuare e crescere. Grazie a tutti.

AMIANTO AL GAGGIOLO: AIDAA DENUNCIA LA SVIZZERA ALLA CORTE INTERNAZIONALE DELL’AJA


AMIANTO AL GAGGIOLO: AIDAA DENUNCIA LA SVIZZERA ALLA CORTE INTERNAZIONALE DELL’AJA

Varese (29 Febbraio 2012) – Nuova puntata della vicenda della discarica svizzera di Amianto e di scarti di lavorazione edilizia contenenti amianto che sorge nel territorio elvetico a pochi passi dal confine italiano in località Giaggiolo di Cantello in provincia di Varese. La discarica che raccoglie da anni scarti di amianto da lavorazione edilizia è di fatto un enorme montagna che sorge a pochi passi dalle abitazioni che sono situate in territorio italiano e da tempo risulta essere sotto la lente di ingrandimento delle associazioni ambientaliste. L’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente da anni si sta battendo insieme ad un pugno di residenti nella frazione per chiedere non solo la fine dello smaltimento dell’amianto ma anche lo smantellamento della medesima discarica. AIDAA da cinque anni sta seguendo la vicenda e dopo aver presentato diversi esposti e segnalazioni alla giustizia italiana che però pur a fronte di situazioni ritenute critiche sia per quanto riguarda i rischi di inquinamento del sottosuolo che di rischio di inquinamento da fibre di amianto volatili (che sono altamente cancerogeni) si è dovuta bloccare per limiti di sovranità nazionale in quanto la Svizzera non ha mai voluto riconoscere le pericolosità di questa discarica che per la legge elvetica viene considerata regolare in quanto sorge a oltre mezzo chilometro dalle civili abitazioni svizzere (ma a meno di 20 metri di quelle italiane). Da qui la decisione dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente di portare la Svizzera davanti al tribunale internazionale dell’Aja in quanto la questione riguarda proprio le decisioni di una nazione (la Svizzera) che con il proprio comportamento sta mettendo a rischio la salute di centinaia di cittadini italiani residenti al Giaggiolo.


STRAGE DI CANI NEL CROTONESE


STRAGE DI CANI A SAN NICOLA DELL’ALTO IN PROVINCIA DI CROTONE

Crotone (28 Febbraio 2012) – Con un esposto inviato questa sera alla procura della repubblica di Crotone il presidente nazionale di AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) Lorenzo Croce ha voluto mettere nero su bianco la situazione che riguarda i cani nel comune di San Nicola dall’Alto dove secondo diverse segnalazioni giunte al numero unico delle segnalazioni contro i reati su animali di AIDAA via sms (3403848654) si starebbe consumando una vera e propria strage nei confronti dei cani randagi del paese calabrese che sarebbero avvelenati nottetempo. Secondo le segnalazioni giunte all’AIDAA sono almeno una quindicina i cani uccisi con i bocconi avvelenati in questi ultimi giorni (gli ultimi l’altra notte una cagna ed il suo cucciolo), ma molti altri potrebbero essere stati avvelenati ed i corpi non ritrovati. AIDAA chiede alla procura di Crotone di avviare un’inchiesta per individuare sia i responsabili di questa vera e propria strage di cani randagi, sia per verificare eventuali responsabilità da parte delle pubbliche autorità nel mancato rispetto ed applicazione della legge 281/91 sulla lotta al randagismo.

martedì 28 febbraio 2012

GATTI AVVELENATI IN TRASTEVERE A ROMA


ROMA : GATTI AVVELENATI NELLA ZONA DI TRASTEVERE

Roma (28 febbraio 2012) – Sono oramai diverse le segnalazioni che stanno arrivando al numero unico di segnalazione dei reati contro gli animali via sms di AIDAA (3403848654) in relazione al ritrovamento di una decina di gatti avvelenati nella zona di piazza in Piscinula a Trastevere in Roma. Le segnalazioni mettono in evidenza che da alcuni giorni nella zona della piazza e nelle strade adiacenti sono stati ritrovati alcuni gatti morti quasi sicuramente a causa di bocconi avvelenati. Per questo motivo abbiamo inviato una segnalazione alla procura della repubblica di Roma ma abbiamo anche invitato le persone che hanno avuto il gatto avvelenato (si tratta di alcuni gatti di colonia e alcuni gatti di proprietà almeno stando alle segnalazioni pervenute) a rivolgersi al comando dei carabinieri per fare denuncia. Vale la pena ricordare che l’avvelenamento dei gatti è un reato penale punibile anche con il carcere. 

I CANI SEQUESTRATI ALLA GHEZZI SONO IN ADOZIONE ECCO COME AVERLI.


Quattordici cani, cinque gatti e due tartarughe. Tutti sequestrati agli inizi di febbraio a Busto Arsizio (nella foto due cani al momento del sequestro), in provincia di Varese. Sporcizia, incuria e grave disagio per gli animali. Tutto verbalizzato dai Carabinieri della locale Stazione e dal Servizio Interprovinciale Tutela Animali (Guardie OIPA – Organizzazione Internazionale Protezione Animali).
L’indagata, ROBERTA GHEZZI  non ha provveduto, cosi come comunicato dal Servizio Interprovinciale Tutela Animali, ad impugnare nei termini previsti dalla legge il provvedimento di sequestro preventivo disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, D.ssa Nicoletta Guerrero. Il Sostituto Procuratore della Repubblica titolare del Procedimento, D.ssa Francesca Parola, ha così potuto disporre il pre-affido di dodici cani (due erano già stati affidati alcuni giorni addietro), dei gatti e delle due tartarughe.
Si tratta in particolare di: un cane, pastore tedesco, femmina, nero focato, pelo lungo; un cane pastore tedesco, femmina, nero focato; un cane, boxer, femmina, tigrato marrone (stella bianca sul petto); un cane, boxer , maschio, tigrato marrone /bianco; un cane, boxer , maschio, tigrato marrone con stella bianca sul petto; un cane, boxer, maschio, tigrato marrone con stella bianca sul petto; cane, boxer, femmina, tigrato marrone con stella bianca sul petto; cane, boxer, maschio, tigrato marrone/bianco; cane, boxer, maschio, bianco; cane, boxer, maschio , tigrato marrone con stella bianca sul petto; cane, galgo, maschio, marrone bianco; cane , shih tzu, femmina, bianco crema; gatto, soriano, femmina, calico; gatto, soriano, femmina, bianco-arancio; gatto, soriano, maschio, grigio tigrato-bianco; gatto, soriano, femmina, bianco tigrato arancio; gatto, soriano, femmina, nero; tartaruga acquatica, trachemys scripta elegans (tartaruga guance rosse); tartaruga acquatica, trachemys scripta elegans (tartaruga guance rosse).
I cittadini interessati, comunicano sempre dal Servizio Interprovinciale, potranno presentarsi con documento di riconoscimento in corso di validità, presso le strutture di seguito elencate e prendere poi accordi per la sottoscrizione del verbale di pre-affido in presenza dello stesso Servizio.
In tal maniera si accetterà la custodia temporanea gratuita degli animali. L’affidatario si impegna, così, ad accudire l’animale nel rispetto delle vigenti normative per la tutela del benessere animale (Legge n.189/2004 e L.R. n.33/09) senza oneri per la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio (VA) sino al termine del procedimento penale.
Se l’Autorità Giudiziaria disporrà la confisca dell’animale, il pre-affido diverrà affido permanente.
Queste le strutture che attualmente ospitano gli animali:
Canile Municipale di Busto Arsizio
Via Canale – 21052 Busto Arsizio (VA), Tel: 0331.670692
Canile Municipale di Gallarate
Via degli Aceri – 21013 Gallarate (VA), Tel: 0331.260663
Canile Municipale di Varese
Via Friuli – 21100 Varese (VA), Tel: 0332.335077
Parco Felino di Gallarate (gatti)
Via Allende – 21013 Gallarate (VA), Tel: 346.5409185
Clinica Veterinaria “I Ronchi” (tartarughe)
Via Sciesa 40 – 21013 Gallarate (VA), Tel: 0331.1830210

CAMIONISTA UCCISO DAI CANI: NON SI PARLI DI EUTANASIA PER I CANI




CAMIONISTA UCCISO DAI CANI: NON SI PARLI DI EUTANASIA PER I CANI

Livorno (28 FEBBRAIO 2012) Apprendiamo con sgomento quanto successo a Collesalvetti  in provincia di Livorno dove un branco composto da una decina di cani randagi avrebbe sbranato un camionista cinquantenne siciliano mentre pare stava agganciando un rimorchio in località Biscottino. Ovviamente esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia ed invitiamo la magistratura a fare chiarezza su quanto avvenuto. Come spesso capita in questi casi sull’onda emotiva si sollevano proposte di eutanasia per i cani randagi, proposta che respingiamo con tutta la nostra forza. Occorre invece incentivare le sterilizzazioni di massa dei cani randagi, fenomeno purtroppo presente in Toscana e da noi spesso denunciato. “La magistratura deve fare luce su quanto accaduto- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma non si utilizzi questa tragedia per tornare a parlare di eutanasia per i cani randagi, si indaghi invece per scoprire eventuali responsabili di quanto accaduto e per verificare come mai anche in una civilissima provincia come quella di Livorno sia largamente ancora inapplicata la legge 281/91 che da disposizioni precise contro il randagismo dando ai sindaci responsabilità dalle quale spesso si smarcano con la scusa della mancanza di fondi”.

VIVISEZIONE: CON LA NUOVA LEGGE QUESTO SUCCEDERA' ANCORA.

CON LA NUOVA LEGGE SULLA VIVISEZIONE QUESTO SUCCEDERA' ANCORA


ATTO INTOLLERABILE. VICE PRESIDENTE AIDAA AGGREDITA E MANDATA IN PRONTO SOCCORSO MENTRE SOCCORREVA UN GATTO


AGGREDITA E MANDATA AL PRONTO SOCCORSO MENTRE SOCCORREVA UN GATTO

Brindisi (28 febbraio 2012) – Aggredita verbalmente con parole e minacce fino a quando è stata male ed è stata costretta ricorrere a chiamare polizia ed un ambulanza che l’ha accompagnata in ospedale, solo perché cercava di salvare una gattina finita in un giardinetto del vicino. Il fatto è accaduto verso mezzogiorno a Brindisi in via Carso protagonista la vice presidente nazionale dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Antonella Brunetti la quale si era recata sul posto per recuperare una gattina che si trovava ospite a casa di un amico e che doveva essere data in adozione. Il micio uscito è andato nel giardinetto del vicino di casa che dopo aver fatto entrare Antonella ha dapprima tentato di uccidere a bastonate la gatta e successivamente ha inveito contro la vice presidente di AIDAA con minacce e parole offensive fino a provocare alla Brunetti un malore. Sul posto sono intervenuti in poliziotti ed un ambulanza che ha accompagnato la vice presidente di AIDAA al pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi. La micia in questo parapiglia è riuscita a fuggire alle grinfie del bruto ed è rientrata sana e salva nell’abitazione della persona che la ospita e quindi è in buone condizioni. “E’ un atto intollerabile al quale reagiremo con forza – ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- non è possibile che una persona debba essere insultata fino a provocarle un malore solo perché ha tentato di recuperare un gatto finito nel giardino del vicino di casa dopo che lo stesso gli ha dato il permesso di entrare per recuperare l’animale. Ora la prima cosa è che Antonella si riprenda e stia bene- conclude Croce- ma il responsabile di questo gesto sarà chiamato a rispondere del suo gesto e delle conseguenze che ne sono derivate e non avremo pace fino a quando giustizia non sarà fatta”.

CHIEDIAMO CHE SUI FARMACI SIANO INDICATI I TEST SU ANIMALI.


AIDAA: CHIEDIAMO LA TRACCIABILITA’ NEI FARMACI DEI TEST SU ANIMALI

Roma (28 Febbraio 2012) – Il diritto ad avere la migliore cura possibile, è un diritto inalienabile, ma ciascuno di noi ha anche diritto di sapere con quali farmaci viene curato e soprattutto di sapere se questi farmaci sono stati testati su animali e quali sofferenze hanno provocato agli animali sui quali sono stati fatti i test. Il diritto di conoscere è il primo passo che ci può portare anche nella scelta del farmaco da assumere (o non assumere) e solo la conoscenza può indurre milioni di persone a chiedere in maniera seria e consapevole di non assumere un determinato farmaco se questo ha provocato la sofferenza di migliaia di animali sui quali sono stati fatti gli esperimenti ed i test tossicologici. Ma soprattutto la conoscenza e la tracciabilità degli esperimenti fatti sugli animali per testare il farmaco possono indurci tutti insieme a chiedere a gran voce al nostro governo ed al Parlamento di dire No alla orrenda legge in discussione in Parlamento che nonostante alcune mitigazioni contiene ancora il principio del diritto di torturare milioni di animali per gli esperimenti sui protocolli farmaceutici ed in particolare di sperimentare i farmaci e i loro effetti tossicologici su primati, cani e gatti ed allo stesso tempo di chiedere seriamente un inversione di tendenza puntando senza dubbio sulla ricerca alternativa (possibile, più sicura ma più costosa). L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente chiede un primo passo verso il diritto di conoscenza e di possibilità di scelta sull’uso dei farmaci da parte dei pazienti: chiediamo che venga inserita nel “Foglio illustrativo: informazioni per gli utilizzatori del farmaco” la dicitura “TESTATO SU ANIMALI” e che in poche righe si spieghi quali esperimenti sono stati condotti e quali specie di animali sono state torturate per ottenere quel farmaco e con quali risultati percentuali di effettiva garanzia di cura per l’uomo. Tre semplici dati che ci permetteranno di conoscere il percorso della sperimentazione del farmaco e di farci decidere consapevolmente se assumente o meno quella medicina.

domenica 26 febbraio 2012

SALVIAMO I MACACHI - PROTESTARE E' IMPORTANTE MA E' IL MOMENTO DELL'IMPEGNO PERSONALE


Lettera aperta

Cara Amica, Caro Amico,

            Ho ricevuto e letto la tua lettera di protesta per l’arrivo dei 900 macachi allo stabilimento di Harlan a Correzzana, animali destinati agli esperimenti della vivisezione.
Premesso che sottoscrivo ogni parola di quello che tu hai scritto, volevo però farti presente che purtroppo la protesta fine a se stessa serve a poco, in quanto purtroppo in Italia la legge permette questo tipo di esperimenti, ed ogni giorno sono migliaia gli animali torturati nei laboratori di vivisezione e sperimentazione farmaceutica.
Purtroppo nonostante quello che molti ci stanno raccontando (mentendo) la nuova legge in votazione al parlamento permetterà ancora l’utilizzo dei primati, ma anche di cani, gatti, roditori ed altri animali per gli esperimenti di vivisezione e sperimentazione per i protocolli farmacologici.
Cosi come la nuova legge prevede la possibilità di utilizzare animali per esperimenti bellici (ad esempio usare i cani per testare i gas omicidi).
Da qui la proposta di AIDAA di una presa di coscienza diretta e personale contro la vivisezione che vada oltre la semplice protesta.
Noi sappiamo che per bloccare la vivisezione e la sperimentazione animale nei farmaci occorre che sia incentivata la sperimentazione alternativa, cosa che oggi nessuno ha veramente in mente di fare a meno che..
A meno che non sia il mercato a chiederlo, e quindi ci siano migliaia di italiani che dicano basta ai farmaci testati su animali e che chiedano di essere curati con farmaci di nuova generazione che non siano più testati su animali.
Per questo motivo l’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE ha promosso il registro degli obiettori di coscienza ai farmaci testati. Possiamo dire no tutti insieme all’uso dei farmaci testati su animali e firmare il registro in cui ci impegnamo a ridurre al minimo (meglio ancora se a eliminare) l’uso dei farmaci testati su animali.
Mi sono permesso di scriverti queste poche righe in risposta alla tua lettera che hai inviato anche a noi, che ripeto sosteniamo questa battaglia, ma evitiamo l’ipocrisia di chi pensa che si possa risolvere tutto facilmente.
Noi ti proponiamo una strada personale, fatta di scelte e testimonianza da operare sulla propria pelle. Altrimenti il rischio che sia tutto fumo negli occhi, purtroppo è dietro l’angolo.
Se condividi la nostra battaglia inoltra questa lettera agli amici e conoscenti anche attraverso i socialnetwork, più siamo e più forte sarà la nostra voce contro la sperimentazione degli animali.
Grazie per la tua attenzione.

Lorenzo Croce
Presidente nazionale AIDAA

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SALVIAMO I MACACHI E DICIAMO NO ALLA VIVISEZIONE CON L'OBIEZIONE DI COSCIENZA PERSONALE


LA VIVISEZIONE SI COMBATTE CON L’OBIEZIONE DI COSCIENZA PERSONALE

Roma (26 febbraio 2012) – La vivisezione finirà solo quando non ci saranno più persone obbligate ad assumere farmaci testati su animali. Non c’è altro modo per fermare questo orrore che il superamento in prospettiva della necessità di testare i farmaci sugli animali. Purtroppo in Italia i test sui primati, cosi come sui gatti, cani , topi ed altri animali sono ammessi dalla legge e di fatto per quanto riguarda gli esperimenti sui primati nulla cambierà con la nuova legge in discussione in Parlamento che prevede la possibilità di continuare gli esperimenti sui primati, cani e gatti per i protocolli farmaceutici. Pertanto pur ritenendo assolutamente positiva questa ondata di indignazione popolare  alla quale ci uniamo con la quale si chiede di risparmiare le scimmie arrivate nello stabilimento Harlan di Correzzana (Monza) e destinati agli esperimenti di vivisezione nei laboratori farmaceutici, riteniammo importante sottolineare che purtroppo fino a quanto queste leggi non cambieranno e non si arriverà alla TOTALE ABOLIZIONE DEGLI ESPERIMENTI DI VIVISEZIONE non ci saranno possibilità di salvare i milioni di animali che ogni giorno muoiono nei laboratori e negli stabulari. Pur apprezzando tutti gli sforzi che vengono fatti sull’onda emotiva per salvare questi animali, sforzi ai quali ci uniamo con tutta la nostra forza riteniamo che essi siano destinati di fatto al fallimento fino a quando non sarà totalmente superato il binomio vivisezione-farmaci. Per questo motivo pur appoggiando in pieno la lotta contro la vivisezione cosi come concepita in questi anni AIDAA ritiene di indicare una nuova strada di impegno personale nella lotta alla vivisezione attraverso una forma di obiezione di coscienza diretta di ciascuno di noi chiamato a dire basta ai farmaci testati. Solo con un impegno personale e collettivo che superi l’attuale situazione legislativa e di mercato è possibile in maniera seria e non ipocrita arrivare a dei risultati che vadano al di la delle apparenze e delle semplici campagne di indignazione. Per questo motivo l’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE ha dato vita al REGISTRO DI COLORO CHE RIFIUTANO I FARMACI TESTATI. L’obbiettivo è quello di garantire la migliore cura possibile senza che questa passi per la sperimentazione animale. Sono gia diverse centinaia le richieste di iscrizioni al registro degli obiettori di coscienza all’assunzione dei farmaci testati. L’obbiettivo è quello di rendere questo registro pubblico e di chiedere seriamente il cambio di legislazione e che in Italia ed in Europa sia vietata la vivisezione e la sperimentazione farmaceutica con animali. Chiunque volesse iscriversi o avere ulteriori informazioni può farlo scrivendo a nofarmacitestati@libero.it

AIDAA ACCUSA: MACELLAI CONTADINI E SALUMIERI EVADONO IL FISCO.


AIDAA ACCUSA: MACELLAI CONTADINI E SALUMIERI EVADONO IL FISCO.

Roma (26 febbraio 2012) – Non solo alberghi, bar e ristoranti, ma la guardia di finanza faccia le proprie visite anche ai macelli, alle macellerie ed ai negozi di salumeria e gastronomia se vuole scovare davvero l’evasione fiscale. Molto spesso anche questi negozi non emettono gli scontrini fiscali e molto spesso, specialmente in occasioni dei periodi festivi quali la Pasqua in arrivo le macellerie vendono “sotto banco” centinaia di agnelli, oche, anatre, polli e conigli destinati alle tavole degli italiani. Si tratta di animali “nostrani” acquistati “in nero” da contadini, allevatori compiacenti, animali macellati molto spesso in maniera irregolare e senza alcun controllo veterinario dopo essere stati ammazzati dagli stessi contadini che “sfruttano l’occasione per incassare un po’ di soldi”. Animali uccisi e macellati illegalmente, venduti poi sui banchi delle macellerie ovviamente senza alcuna emissione di scontrino fiscale Lo stesso fenomeno anche se in percentuale minore vale per alcuni negozi di salumieri furbetti che vendono insaccati di maiale “fatti in casa”. Sotto Pasqua  a questo fenomeno  se ne affianca un altro  assolutamente illegale e più grave: La vendita diretta da parte dei contadini (non autorizzati) di carcasse di agnelli, capretti ed altri animali di allevamento e del pollaio ammazzati su commissione ( e per i quali si evadono bellamente le tasse) e senza alcun controllo ne autorizzazione veterinaria. Per questo motivo AIDAA lunedì presenterà un esposto alla Guardia di Finanza per chiedere i controlli anche su macellerie, negozi di salumeria e sui singoli contadini conosciuti per la vendita diretta ed illegale di animali ammazzati e macellati. Inoltre AIDAA mette a disposizione il proprio numero amico per segnalare casi di macellazione illegale che come ogni anno aumentano nel periodo che precede la Pasqua (telefonare al 3926552051 o mandare un sms al 3403848654). Secondo AIDAA degli sono circa duecentomila gli animali uccisi e macellati e venduti in maniera totalmente illegale nel solo periodo pasquale con un giro di affari “esentasse” di oltre 8 milioni di euro.

sabato 25 febbraio 2012

TRUFFE DEI CANI DEL CAMERUN. 76 TRUFFATI IN CALABRIA


ARRIVANO IN CALABRIA  LE TRUFFE DEI “CANI DEL CAMERUN”

Catanzaro (25 febbraio 2012) – Settantasei truffe portate a fine dall’inizio dell’anno per un totale di oltre 70.000 soffiati a un’ottantina di persone residenti in Calabria  prevalentemente nelle province di Catanzaro e Crotone un’altra trentina di persone truffate solo parzialmente per altri .8.000 euro finiti nelle tasche dei truffatori. Complessivamente circa 100 le segnalazioni pervenute al servizio del telefono amico di AIDAA dall’inizio dell’anno ad oggi dalla Calabria di persone che segnalavano di essere finite nella cosi detta truffa dei “cani del Camerun”. Il sistema è sempre lo stesso i truffati rispondono a inserzioni pubblicate su appositi siti web che promettono di regalare cuccioli di cani (ma anche gatti e pappagalli) di razza in cambio del solo pagamento del biglietto aereo per il trasporto del cane che secondo le inserzioni si trova in Camerun. Le persone attratte da questa possibilità cascano nel tranello e versano i soldi per “il biglietto” mediamente 150-200 euro, ovviamente il cane non arriva, ma in compenso arrivano altre richieste di denaro che in alcuni casi arrivano fino a 4.000 euro. Le motivazioni delle ulteriori richieste sono le più fantasiose e vanno dalla mancanza di assicurazione, al cambio di destinazione dell’aereo a causa del maltempo (gli ultimi casi segnalavano cani terranova partiti dal Camerun finiti in Ucraina), alle spese per l’acquisto di cucce termiche ed altre scusanti. Ovviamente del cucciolo promesso (che non esiste) nemmeno l’ombra. Le richieste sono sempre più pressanti ed accompagnate da telefonate e dall’invio di email accompagnati da falsi documenti di trasporto o di richieste di copertura di false polizze assicurative. Alcune delle persone truffate hanno spedito attraverso il sistema di Money trasfert fino a 4.000 euro.

AIDAA INCONTRA IL GARANTE DEGLI ANIMALI DI MILANO VALERIO POCAR


Si è svolto giovedi 23 gennaio l’incontro tra il nuovo garante degli animali del comune di Milano professor Valerio Pocar e la delegazione AIDAA composta dal presidente nazionale Lorenzo Croce, da Salvina Inzana e da Roberto Fiaschè editore della rivista Diritti degli Animali. L’incontro assolutamente cordiale è durato oltre due ore e mezzo. Nel corso dell’incontro sono stati toccati diversi temi tra i quali la possibilità di collaborare a vari livelli tra AIDAA ed il Comune di Milano. Si è poi toccata la vicenda della moria dei pesci nei navigli e il presidente AIDAA ha ricordato che la questione potrebbe essere risolta facilmente e che in passato era stato fatto uno studio sull’impatto dell’ittiofauna nel sistema Navigli-Villoresi realizzata dalla società Graia, studio che si trova chiuso negli uffici della Provincia di Milano. Si è poi parlato di due progetti presentati da AIDAA  ed inoltre AIDAA ha chiesto l’opportunità di aprire anche uno sportello pubblico del tribunale degli animali e si è infine parlato di un convegno da mettere in cantiere a Milano per il autunno sulla questione dei botti di capodanno e dei danni che provocano agli animali. L'incontro segue quello avuto nel mese di Dicembre con l'assessore alla tutela degli animali del comune di Milano Chiara Bisconti. 

RATTI DA PASTO: UN ORRORE ED UN BUSINESS DI CUI ANCHE GLI ANIMALISTI FINO AD OGGI HANNO TACIUTO. ORA BASTA.


RATTI DA PASTO: UN MERCATO DA 400.000 EURO L’ANNO

Molto spesso sentiamo parlare dei topi di laboratorio, cresciuti e poi destinati ai famigerati esperimenti dei vivisettori, di loro si sono interessanti in molti, ed in alcuni casi sono nati dei veri e propri centri di recupero di questi animali “a fine carriera” o salvati in qualche modo dalle grinfie dei ricercatori che li usano per testare di tutto e di più. (esistono addirittura dei topi a cui sono state trapiantate le cellule umane per la crescita dei capelli che fanno di loro dei veri e propri topi capelloni). Mai o quasi si parla invece di un'altra razza di animali, anche loro allevati con uno scopo preciso, morire mangiati dagli animali esotici e per restare nella sola categoria dei ratti, mangiati dai serpenti. Stiamo parlando dei ratti da pasto. Il mercato di questi topi destinati a diventare cibo vivo (o congelati) per i serpenti è un mercato in questi anni in continua crescita, al punto che sono nati in Italia diversi negozi specializzati nella loro vendita, e ovviamente non mancano i “rifornitori” di ratti da pasto anche su internet dove  sono una decina i siti che vanno per la maggiore che forniscono questi animali vivi o surgelati ai possessori di serpenti e di altri rettili che si cibano di loro. Esistono dei veri e propri tabellari dei prezzi, per i quali i ratti da pasto di taglia xxl costano mediamente dai 4 ai 5 euro, mentre un topolino bianco da pasto viene a costare dai 70 centesimi ad un euro. Ad essi si affiancano anche siti e negozi online che vendono insetti destinati all’alimentazione. Il tutto per un giro commerciale di oltre 400.000 euro. “A noi come AIDAA interessa poco l’aspetto commerciale in se- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale dell’associazione animalista- quello che vogliamo denunciare è che di questi animali allevati per diventare cibo per altri animali non parla nessuno, cosi come poco si parla in verità anche degli allevamenti intensivi di ovini, bovini, polli e conigli destinati a diventare cibo per i nostri animali di casa. Certo si tratta di un filone che meriterebbe un maggiore approfondimento, certo è che è un aspetto dei diritti e della tutela degli animali fino ad oggi trascurato, sul quale in qualche modo vorremmo accendere una luce, perché se è giusto parlare di tutela degli animali d’affetto o di lotte contro la vivisezione ci pare un po ipocrita far finta che esistono animali di serie b destinati al macello, ma anche veri e propri allevamenti di milioni di ratti bianchi uccisi o fatti mangiare vivi dai serpenti che stanno nelle teche delle case degli italiani. Dal nostro punto di vista almeno quest’ultimo aspetto sarebbe di semplice soluzione, basterebbe lasciare i serpenti  e gli altri esotici nel loro habitat naturale ed il problema sarebbe risolto alla fonte”.

venerdì 24 febbraio 2012

RIEPILOGO DENUNCE PRESENTATE QUESTA SETTIMANA A SEGUITO SEGNALAZIONI VIA SMS A NUMERO UNICO

RIEPILOGO SETTIMANALE DELLE DENUNCE PRESENTATE A SEGUITO DELLE SEGNALAZIONI INVIATE VIA SMS AL NUMERO UNICO 3423848654 DI AIDAA

DENUNCE PRESENTATE 44

DENUNCE RELATIVE ANIMALI DOMESTICI 34
DENUNCE RELATIVE ANIMALI DA LAVORO  6
DENUNCE RELATIVE REATI PROPOSTI IN RETE (SITI PORNO E PAGINE VIOLENZA SU ANIMALI) 2
DENUNCE RELATIVE ANIMALI ESOTICI

NUMERO DI RISPOSTE DI PRESA IN CARICO DELLE SEGNALAZIONI DA PARTE DELLE PROCURE 30 (66% CIRCA SUL TOTALE)

SEGNALAZIONI GIA INOLTRATE IN PRECEDENZA A GUARDIE ZOOFILE CHE NON SONO INTERVENUTE O NON HANNO RISPOSTO 29.

REFERENDUM CACCIA PIEMONTE: SI VOTA IL 3 GIUGNO.

A due giorni dalla scadenza del termine fissato dal Tar per l’indizione del referendum sulla caccia il Presidente della Regione ha decretato la data della consultazione per il 3 giugno.

Si è persa l’occasione di risparmiare risorse pubbliche accorpando la data del referendum con quella delle amministrative, come avevo proposto.  In questo modo si costringono i Piemontesi ad andare alle urne due volte in quindici giorni e per di più il 2 giugno è festa. 

Emerge quindi il malcelato intento che il referendum non raggiunga il quorum. Ora la Commissione di garanzia entro il 13 aprile dovrà riformulare i quesiti referendari, che riguardano l’introduzione di nuove limitazioni per la caccia in periodi di neve, la domenica, le riserve e la tutela di alcune specie cacciabili. Ci sono voluti più di vent’anni e una sentenza del tribunale per avere il via libera alla consultazione referendaria in merito alla legislazione sulla caccia.

E se l’esito sarà negativo il Piemonte si troverà con una legge ancora più permissiva di quella attuale, grazie agli emendamenti votati in commissione da Lega e Pdl, che aumentano le specie cacciabili, liberalizzano i giorni della settimana e aboliscono addirittura alcuni limitazioni, aumentando la capienza del carniere.

giovedì 23 febbraio 2012

SCOVATO E DENUNCIATO SITO CON MILIONI DI FILMATI DI SESSO CON ANIMALI E BAMBINI - ORRORE

SCOPERTO E DENUNCIATO SITO DEDICATO AL SESSO CON ANIMALI (E BAMBINI)

Roma (23 febbraio 2012) – Nuovo sito di sesso con animali contenenti migliaia di immagini e filmati si scene di sesso esplicito con animali (ed in alcuni casi anche con bambini) è stato scoperto e denunciato alla polizia postale ed alla procura della repubblica di Milano dall’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE. Il sito internet accessibile senza alcuna password particolare e quindi a disposizione dei bambini e dei minori contiene immagini veramente raccapriccianti che vanno oltre ogni perversa immaginazione. In più di un filmato i protagonisti sono ragazzine adolescenti costrette a veri e propri atti sessuali completi con i più disparati animali (dai cavalli ai maiali). “E’ un sito da chiudere immediatamente- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA e firmatario della denuncia- occorre fare una vera e propria bonifica di questi siti internet pornografici dove si promuovono a vari livelli immagini e pratiche erotiche con animali. La cosa scandalosa è che ci sono scene di sesso esplicito con protagonisti bambini ed adolescenti, e questo è inaccettabile, se pensiamo poi che questo sito, come gli altri, è liberamente accessibile ai minori con un semplice clik del mouse ci viene da chiederci perché questi siti non vengano chiusi o resi almeno inaccessibili al grande pubblico”. La scoperta di questo sito è stata possibile attraverso una segnalazione sms giunta al numero unico delle segnalazioni AIDAA al 3403848654.
Per info 3926552051


Allegata la denuncia (pubblicabile da cui si prega di togliere l’indirizzo del sito pornografico per evitare ulteriore inutile pubblicità a questi delinquenti)

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
Iscritti al registro delle associazioni portatrici di interessi diffusi dell’Unione Europea

Telefoni 3926552051-3926552051-0222228518

Alla polizia postale di Milano
Procura della repubblica Milano



Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 residente a Pregnana Milanese in via Roma 62 nella mia veste di presidente nazionale dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) venuto a conoscenza attraverso una segnalazione giunta al nostro servizio di segnalazioni di reati in rete contro animali (3403848654) mi rivolto a codesta procura della repubblica di Milano e a codesto comando della polizia postale per denunciare che all’indirizzo internet XXX.XXXXX.XXX (sito accessibile liberamente anche dai bambini) sono presenti migliaia di filmati ed immagini dedicate totalmente alle pratiche sessuali esplicite che vedono la presenza di umani (in alcuni casi adolescenti almeno a vedere dalle immagini) e animali di varie razze. Le scene di sesso sono rese ancora più esplicite all’interno delle centinaia di filmati presenti. Si chiede la chiusura immediata del sito e di perseguire i responsabili ovunque si trovino per i reati di diffusione di materiale pornografico e pedopornografico, e per il reato di maltrattamento di animali ed istigazione al maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544 del codice di procedura penale.

Si chiede altresì di essere avvisati in caso di archiviazione della presente denuncia.

In fede
Lorenzo Croce



Pregnana Milanese 23 febbraio 2012

Segue denuncia cartacea


mercoledì 22 febbraio 2012

SMS SEGNALAZIONE REATI

essendo in corso i controlli sugli sms arrivati oggi al numero unico 3403848654 relativi alle segnalazioni di reati su animali e contro animali, siamo spiacenti di non poter dare questa sera il riepilogo, in quanto le denunce sono in fase di preparazione. provvederemo domani con un riepilogo di entrambe le giornate. Sappiano solo coloro i quali ci stanno denigrando che con i loro volantini e comunicati altro non hanno fatto che rendere noto ancora di piu il nostro servizio che è oberato di segnalazioni.

PERRERAS SPAGNOLE: ANDREA ZANONI PORTA LA VOCE DELLE ASSOCIAZIONI (AIDAA COMPRESA) PER DIRE BASTA AL MASSACRO DEI CANI SPAGNOLI.

AIDAA COME ALTRE ASSOCIAZIONI SI BATTE DA ANNI CONTRO LA PENA DI MORTE DEI CANI SPAGNOLI. ORA L'ON ANDREA ZANONI HA DECISO DI PRESENTARE UN INTERROGAZIONE UNENDO LE VOCI DELLE DIVERSE ASSOCIAZIONI CHE SI SONO BATTUTE E SI STANNO BATTENDO CONTRO LA PENA DI MORTE DEI CANI SPAGNOLI. NOI SIAMO ASSOLUTAMENTE AL SUO FIANCO. 
DAL SITO www.andreazanoni.it

Bruxelles, 22-02-2012
Andrea Zanoni presenta un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Commissione europea di intervenire una volta per tutte per risolvere lo scandalo delle perreras spagnole, dove centinaia di cani soffrono e muoiono. “Ci vuole una legislazione vincolante in tutti i Paesi membri”.“L’Ue intervenga una volta per tutte a risolvere l’annoso problema delle perreras spagnole”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice Presidente dell’Intergruppo benessere degli animali al Parlamento europeo, con un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea. “Si tratta di uno scandalo che va avanti ormai da troppo tempo, l’Europa non può permettersi di tollerare che centinaia di cani siano detenuti in condizioni pietose e infine soppressi all’interno dei suoi confini”.
Zanoni chiede alla Commissione “una normativa che garantisca per questi animali da compagnia, standard minimi di protezione in tutto il territorio dell’Unione, a cominciare dall’esplicito divieto di  uccisione”.  Inoltre l’Eurodeputato chiede “se le perreras spagnole godono di finanziamenti derivanti da fondi europei”, un’eventualità che renderebbe la situazione “ancora più paradossale e intollerabile”.
Cittadini e associazioni di tutela degli animali come ENPA, AIDAA, OIPA, GALCI, Una zampa per la Spagna, Ayandena, Progetto Animalista, denunciano da mesi ciò che accade nelle perreras spagnole, canili dove vengono detenuti cani randagi o abbandonati. Secondo le associazioni, se questi animali non vengono adottati entro una decina di giorni, vengono soppressi con il gas, con neuroparalizzanti o in modi ben più cruenti (ad esempio in alcune perreras del sud della Spagna di Jerez, Roja, Sevilla, Badajoz).
“Il tutto si è trasformato in business, con ogni cane che viene accalappiato e poi ucciso che frutta  alle perreras anche 80 euro, mentre un cittadino ne deve pagare 40-80 per adottarne uno”, spiega Zanoni. Sempre secondo le associazioni, si verificano soppressioni di cani regolarmente prenotati senza alcun motivo o soppressioni anticipate rispetto ai tempi previsti. Fortunatamente, a Valencia, esiste anche un esempio virtuoso di una perrera, gestita da una cittadina italiana, dove il benessere dell’animale è prioritario e i cani non vengono soppressi, ma curati e vaccinati.
“E’ arrivata l’ora che l’Ue faccia chiarezza su questi inferni canini e che si doti di una legislazione sulla tutela degli animali da affezione che tutt’oggi manca in Europa”, prosegue il leader animalista. I casi di maltrattamento a cani e gatti sono frequenti sia in Europa (Spagna,Romania) che vicino ai suoi confini (Ucraina). Nei giorni scorsi Zanoni si è anche interessato alle stragi di randagi nelle città ucraine che ospiteranno il campionato di calcio Euro 2012, con un’interrogazione parlamentare e scrivendo direttamente alle autorità di Kiev.
“Il livello di civiltà dell’Europa si misura anche dalla tutela garantita ai suoi animali da affezione – conclude Zanoni – A Bruxelles farò tutto il possibile affinché la loro protezione si cristallizzi in un testo di legge”.
Email stampa@andreazanoni.it
Tel (Bruxelles) +32 (0)2 284 56 04
Tel (Italia) +39 0422 59 11 19
Sito www.andreazanoni.it
Twitter Andrea_Zanoni

martedì 21 febbraio 2012

DENUNCE A SEGUITO SEGNALAZIONI SMS. AGGIORNAMENTO DI OGGI MARTEDI 21 FEBBRAIO 2012


OGGI MARTEDI 21 FEBBRAIO 2012

RESOCONTO GIORNALIERO DENUNCE INVIATE GRAZIE ALLE SEGNALAZIONI PERVENUTE AL NUMERO UNICO 3403848654 DI AIDAA

NUMERO TOTALE DELLE DENUNCE INOLTRATE ED ANTICIPATE VIA EMAIL 7

DENUNCE RELATIVE A MALTRATTAMENTI ANIMALI DA COMPAGNIA 7

DENUNCE RELATIVE A MALTRATTAMENTI ANIMALI ESOTICI 0

DENUNCE RELATIVE AI MALTRATTAMENTI DI ANIMALI DA LAVORO 0

TOTALE ANIMALI COINVOLTI NELLE DENUNCE ODIERNE 71
(UNA DENUNCIA RIGUARDA BEN 60 TRA CANI E GATTI)


SMS RICEVUTI IN FASE DI CONTROLLO (DA OGGI POMERIGGIO) 23


Procure a cui sono state inviate le denuncie: Palermo (2), Trapani,Pesaro,Verona, Roma e Como.


Da inizio settimana sono arrivate 14 risposte dalle procure per presa in carico della segnalazione rispetto ad un totale di 26 segnalazioni inviate. 

MILANO: VOLONTARI AIDAA SALVANO 2 CAVIE PERUVIANE E 1 CONIGLIETTO ABBANDONATI A QUARTO OGGIARO




 MILANO: 2 CAVIE E 1 CONIGLIO ABBANDONATI IN UN PARCO SALVATI DA VOLONTARI AIDAA 

Milano (21 Febbraio 2012) – Due cavie peruviane ed un coniglietto sono stati salvati ed adottati dal gruppo dei volontari della sezione Milano Quarto Oggiaro di AIDAA. Gli animali sono stati abbandonati nel pomeriggio di domenica pomeriggio verso le 15 nello spazio verde di Via Val Lagarina nella zona di Quarto Oggiaro a Milano. Gli animaletti sono stati scaricati da due persone giunte nella zona in motorino ed immediatamente fuggite.  La  scena è stata vista dalle fineste di un palazzo vicino e subito dopo la segnalazione sono arrivati sul posto quattro volontari del gruppo AIDAA Quarto Oggiaro capeggiati da Inzana Salvina responsabile nazionale AIDAA settore Ambiente. Dopo aver recuperato gli animali, i nostri volontari si sono rivolti alla sede milanese di Enpa che ha fornito loro due conigliere per poter tenere gli animali. Nel corso della serata di domenica una delle volontarie AIDAA ha trovato famiglia alle due meravigliose cavie peruviane ed al coniglietto. Gli animaletti sono stati accolti nella nuova famiglia dopo i controlli pre affido. Le due cavie sono state battezzate AIDAA ed Enpa proprio per la collaborazione che i volontari delle due associazioni hanno messo in campo (al di la delle polemiche di questi giorni) per salvare la vita e trovare una nuova famiglia a queste tre meravigliose creature. MISSIONE COMPIUTA.


QUANDO ENPA DEFINIVA "FANTASIE" LA CASA DELL'ACQUA




ENPA NON PERDE IL VIZIO DI “SPARARLE GROSSE”
NEL 2009 DEFINIVANO LA NOSTRA PROPOSTA DI CASE DELL’ACQUA COME FANTASIOSA. SI E’ VISTO COME E’ ANDATA A FINIRE.

Roma (21 febbraio 2012) – Se esistesse il tapiro delle idiozie questo andrebbe a furor di popolo ai “cervelloni di Enpa”. Nell’aprile del  2009 AIDAA propose ai comuni la possibilità di realizzare delle case dell’acqua per la distribuzione gratuita controllata di acqua minerale ai cittadini. I signori dell’ENTE NAZIONALE DELLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI, definirono allora la nostra proposta come una “fantasiosa sortita”. TALMENTE FANTASIOSA CHE OGGI SONO MIGLIAIA I COMUNI ITALIANI CHE DISPONGONO PROPRIO DELLE CASE DELL’ACQUA.
Sarà cosi anche per la vicenda delle segnalazioni reati via SMS. Visti i precedenti possiamo stare tranquilli ed andare avanti per la nostra strada ne riparliamo tra qualche anno.
Per info 3926552051

ALLEGATO COMUNICATO STAMPA AIDAA DEL 30 APRILE 2009
OMUNICATO AIDAA DEL 30 APRILE DEL 2009.

ENPA DEFINISCE LE CASE DELL'ACQUA PROPOSTE DA AIDAA UNA "FANTASIOSA SORTITA">>Croce:"Peccato che queste stiano sorgendo in mezza Italia ed evitano di immettere 8 milioni di bottiglie di plastica nell'ambiente ogni anno: se questa è fantasia ne siamo fieri".>>
Milano 30 aprile 2009 - Ancora una volta l'Enpa (Ente nazionale per la protezione degli animali) si occupa di noi definendo in un comunicato ufficiale la nostra proposta per la creazione della banca dati del Dna canino una iniziativa "complessa inutile e costosa…… Ma la vera perla del comunicato di Enpa sta nella frase dove definisce una" fantasiosa sortita le fontane che distribuiscono l'acqua minerale" , quella che noi chiamiamo "Casa dell'Acqua". Forse i signori dell'Enpa non sono a conoscenza che esiste un fenomeno chiamato "osmosi inversa" che trasforma l'acqua potabile in acqua minerale (gasata o naturale) e non sanno nemmeno questi signori che ad oggi sono migliaia in tutta Italia i distributori pubblici di acqua minerale e che decine di amministrazioni locali stanno progettando e realizzando le case dell'acqua e che queste "fontane che distribuiscono l'acqua" permettono di evitare la dispersione nell'ambiente di 8 milioni di bottiglie di plastica ogni anno e che l'acqua di queste fontane pubbliche distribuita gratuitamente fa risparmiare mediamente ogni anno fino a 500 euro a famiglia italiana. E noi stiamo ricevendo decine di richieste da comuni di tutta Italia per la progettazione gratuita di quelle che Enpa definisce come "fantasiose fontane che distribuiscono l'acqua minerale". Anche in questo caso lasciamo a voi il giudizio su quanto sostenuto da Enpa in merito alle nostre attività ed alle nostre proposte in questo caso in materia di tutela ambientale."Vedremo se tra qualche giorno quando presenteremo pubblicamente il dossier sui canili lager in Italia i signori di Enpa diranno che anche questo è un dato fantasioso- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- specialmente quando saranno pubblici i dati relativi a chi gestisce direttamente o attraverso fiduciari locali molti di questi canili lager oggetto di denuncia alle procure della repubblica di mezza Italia".

lunedì 20 febbraio 2012

RESOCONTO GIORNALIERO DENUNCE NUMERO UNICO SEGNALAZIONE REATI VIA SMS


OGGI LUNEDI 20 FEBBRAIO 2012

RESOCONTO GIORNALIERO DENUNCE INVIATE GRAZIE ALLE SEGNALAZIONI PERVENUTE AL NUMERO UNICO 3403848654 DI AIDAA

NUMERO TOTALE DELLE DENUNCE INOLTRATE ED ANTICIPATE VIA EMAIL 19

DENUNCE RELATIVE A MALTRATTAMENTI ANIMALI DA COMPAGNIA 13

DENUNCE RELATIVE A MALTRATTAMENTI ANIMALI ESOTICI 1

DENUNCE RELATIVE AI MALTRATTAMENTI DI ANIMALI DA LAVORO 5

TOTALE ANIMALI COINVOLTI NELLE DENUNCE ODIERNE 33

PROCURE A CUI SONO STATE INVIATE LE DENUNCE: ROMA (3) , PALERMO(3), RAVENNA, NAPOLI, VENEZIA, CALTANISETTA, PISA, FIRENZE, CAMPOBASSO, CREMONA, BRESCIA, MASSA, MILANO, PESCARA E VARESE

MA CHE DENUNCE VIA SMS!! LA VERA PARTITA E' LA LEGGE SULLA VIVISEZIONE ED I QUATTRINI AD ESSA COLLEGATI


LA VERA PARTITA E’ LA LEGGE SULLA VIVISEZIONE.

Del servizio AIDAA sulle denuncie per gli SMS a Enpa, Lav, Oipa ed altri non interessa niente. Figuriamoci se i papaveri del burocratismo animalista perdono il loro tempo per rispondere ad una delle notizie meno diffuse che riguardano la nostra attività. No, questa è una falsa pista, con l’obbiettivo di indebolirci, un tentativo di zittirci. Questa “banda” composta da gentiluomini e gentildonne ai quali si affiancano veri e propri mascalzoni e anche qualche “simpatico scroccone di antica memoria” suona la stessa musica con il solo obbiettivo far passare la legge sulla vivisezione, e continuare a fare quello che fino ad oggi hanno sempre fatto e fatto bene: spartirsi i quattrini sulla pelle degli animali. Provate a pensare se davvero si dovesse riuscire a bloccare la legge sulla vivisezione che questi signori appoggiano in toto fregandosene altamente degli animali (che continueranno tranquillamente ad essere importati, seviziati ed ammazzati), sarebbe la loro fine basta soldi e basta potere.... E pensate se da domattina i soldi che questi signori incamerano dagli enti locali (soldi nostri) per i servizi pubblici di guardie zoofile (che a volte funzionano, spesso un meno. A volte sono solo sulla carta e non certo per le semplici guardie ecozoofile che spesso  oltre a rimetterci tempo e denaro sono obbligate ad aspettare mesi se non anni anche solo per avere la divisa) gli enti locali e lo stato dovessero utilizzarli per rafforzare le forze dell’ordine che si occupano di animali per davvero (il corpo forestale dello stato, carabinieri e polizia) sarebbe un disastro. E pensate per esempio se dovessero essere resi pubblici tutti i casi in cui queste “organizzazioni” hanno rifiutato il soccorso ad un animale abbandonato o hanno risposto con la segreteria telefonica alle richieste di aiuto, sarebbe una tragedia, non ci sarebbero più gentili nonnine disposte a lasciare le loro eredità a questi signori. E poi che dovrebbero fare? Come farebbero a mantenere i funzionari stipendiati con i soldi pubblici o i parenti e gli amici degli amici che vengono sistematicamente piazzati negli enti pubblici dai Ministeri ai Comuni?? Come farebbero??? Sarebbe la loro fine. La gente, i volontari queste cose le sanno e le sanno bene: sono in calo tesserati e donazioni allora ci si coalizza, allora si cerca un nemico da abbattere, di trovare il sistema di arraffare altri soldini. E oggi la partita è la legge sulla vivisezione e per qualcun altro le donazioni da associazioni ed enti stranieri che elargiscono fiori di migliaia di euro per la gestione di associazioni elefantiache. Certo una parvenza di animalismo ce l’hanno ancora  questi burocrati invecchiati e panciafianchisti ed in alcune delle loro sedi periferiche i loro volontari si fanno davvero un mazzo cosi: sono gli stessi volontari che si rivolgono a noi quando sono nella merda perché la loro associazione non li supporta e di questi casi ne potrei pubblicare da riempire 200 bacheche di facebook (e non mancherò di farlo). Ma non è delle miserie di alcuni di questi signori (altri sono in buona fede) che voglio parlare.  Voglio solo ricordare che la vera battaglia è la legge sulla vivisezione. Sarà probabilmente la mia ultima battaglia come presidente di AIDAA, ma sarà una battaglia che combatterò fino in fondo alla mia maniera, denunciando le false promesse e la spartizione dei soldi sulla pelle degli animali non è detto che questa battaglia la vinceremo, anzi è più facile che la perderemo, ma la combatteremo fino in fondo, anche da soli se necessario, non ci importa. Non ci zittiranno. Non ci riusciranno neanche utilizzando i mezzi di intimidazione che inizieranno ad usare da oggi in poi. Li conosciamo questi mascalzoni  e i loro metodi intimidatori e vagamente riccattori e mafiosi, e conosciamo bene (tanto da anticiparle ogni volta) le loro ignobili mosse per tenersi stretto il potere e con esso i soldi fatti sulla pelle degli animali. Noi siamo con i  gli animali e dalla parte dei volontari. Loro con il potere. La differenza è tutta qui

SEGNALAZIONI VIA SMS DI REATI CONTRO GLI ANIMALI: LA POSIZIONE DI AIDAA




SEGNALAZIONI VIA SMS DI REATI CONTRO GLI ANIMALI: LA POSIZIONE DI AIDAA

Roma (20 febbraio 2012) In relazione al comunicato firmato da alcune associazioni animaliste (le stesse che sostengono la legge sulla vivisezione in discussione in parlamento) in merito al servizio di segnalazione via SMS dei reati al numero 3403848654 come AIDAA riteniamo doveroso puntualizzare quanto segue:
1-      Il servizio offre l’opportunità di segnalare via sms un reato contro un animale esclusi i reati in corso per i quali occorre chiamare le forze dell’ordine. O qualora rispondano alle guardie ecozoofile presenti sul territorio.
2-     In seguito le segnalazioni giunte vengono inviate entro poche ore segnalazioni e denunce alle competenti autorità giudiziarie ed alle forze dell’ordine preposte al controllo e alla repressione di tali reati.
3-     Le segnalazioni che vengono prese in carico devono essere chiare e contenere il tipo di reato che si segnala, il luogo dove viene consumato tale reato e la firma del segnalatore
4-     Tali segnalazioni dopo i controlli del caso vengono inviate alle procure ed alle forze dell’ordine spesso anticipate da una telefonata.
5-     Il servizio è attivo e legittimo e funziona ed è completamente gratuito.
6-     Tutte le denunce effettuate vengono archiviate su apposito supporto e sono circostanziate.
7-     Il servizio di segnalazione via SMS altro non vuole essere che un supporto che non ha alcuna intenzione di sostituirsi ne alle forze dell’ordine ne alle guardie ecozoofile ma vuole essere un supporto specialmente per quei reati contro gli animali che vanno dal maltrattamento alla diffusione di filmati violenti e contenenti violenza contro gli animali e che quindi incitano al maltrattamento o all’uccisione di animali
8-     Che il servizio è attivo da 7 anni
AIDAA inoltre ribadisce la sua disponibilità ad un confronto corretto con chiunque voglia proporre suggerimenti migliorativi del medesimo servizio, mette a disposizione le proprie banche dati (con le ovvie limitazioni previste dalla legge sulla privacy) di chiunque voglia verificare (giornalista o altre associazioni) la bontà del nostro servizio e dei nostri servizi completamente gratuiti.
Respinge come pretestuoso qualsivoglia tentativo di limitare la nostra libertà di azione e di intervento a tutela degli animali, invita invece le associazioni firmatarie del documento a vigilare con maggiore attenzione in merito alle segnalazioni che vengono loro inoltrate in quanto molto spesso chi si rivolge a noi è gia passato senza ottenere alcuna risposta dai servizi (compresi quelli delle guardie ecozoofile) di una o più delle associazioni firmatarie, servizi che ricordiamo spesso sono pagati con i soldi della collettività pubblica.
AIDAA ribadisce la propria volontà di continuare l’azione a tutela degli animali sotto questa e sotto le altre forme associative previste dallo statuto e di respingere i goffi tentativi di intimidazione da qualunque parte provengano e che non saranno tollerate ulteriori ingerenze e menzogne per le quali si procederà per via legale contro chiunque ne sia volontariamente responsabile diretto o indiretto.
Per info 3478883546-3926552051
Si ricorda che ai sensi della legge sul diritto di replica che anche la nostra posizione deve essere riportata con la stessa modalitàe lo stesso spazio concesso a quella delle altre associazioni e viceversa.

DENUNCE VIA SMS - PUNTUALIZZAZIONE AIDAA SU COMUNICATO OIPA ED ALTRI.

IL MERITO AL COMUNICATO DI OIPA ED ALTRE ASSOCIAZIONI CHE RITENGONO "FUORIVIANTE" E CATTIVA INFORMAZIONE LA NOSTRA INIZIATIVA DI SEGNALAZIONE VIA SMS. RIBADIAMO SEMPLICEMENTE CHE IL NOSTRO E' UN SERVIZIO DI SEGNALAZIONE AL QUALE SEGUE REGOLARE DENUNCIA O SEGNALAZIONE DIRETTA ALLE FORZE DELL'ORDINE. RIBADIAMO CHE IL SERVIZIO E' FUNZIONANTE E NON E'ASSOLUTAMENTE FUORVIANTE RISPETTO ALLE REGOLE DEL GIOCO. CHE LE SEGNALAZIONI ARRIVANO COPIOSE COSI COME COPIOSE SONO LE DENUNCE (RISCONTRABILI DA CHIUNQUE LO VOGLIA) CHE NOI PRESENTIAMO QUOTIDIANAMENTE A SEGUITO DI SEGNALAZIONI VERIFICATE. NON CI SONO BANALIZZAZIONI, SOLO UN SERVIZIO GRATUITO A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI. OGNI POSIZIONE ED OGNI DUBBIO SONO LEGITTIMI. NOI ANDIAMO AVANTI PER LA NOSTRA STRADA.

SEGNALAZIONI REATI VIA SMS - DENUNCE PRESENTATE OGGI 20 FEBBRAIO 2012


da oggi ogni mattina daremo l'elenco (verificabile) delle denunce e segnalazioni presentate per maltrattamenti o altri reati su animali segnalati al numero unico 3403848251 - copia delle denunce e delle segnalazioni sono depositate presso la sede nazionale AIDAA in apposito database.

AGGIORNAMENTO DENUNCE PRESENTATE ALLE PROCURE, AL CORPO FORESTALE QUESTA MATTINA IN RELAZIONE AI MESSAGGI GIUNTI AL NUMERO 3403848654 NEL POMERIGGIO DI IERI E NELLA NOTTE.
DENUNCE PER MALTRATTAMENTO ANIMALI DOMESTICI 5
DENUNCE MALTRATTAMENTO ANIMALI ESOTICI 1
DENUNCE MALTRATTAMENTO ANIMALI DA LAVORO1
TUTTE LE DENUNCE SONO DEPOSITATE IN COPIA NEI DATA BASE AIDAA.
SMS ANNULLATI PER MANCANZA DI FIRMA O INCOMPLETI 11

domenica 19 febbraio 2012

SMS SEGNALAZIONE REATI: ECCO QUALI REGOLE SEGUIRE.



1 - IN MERITO AL NUMERO UNICO DELLE DENUNCE PER I REATI CONTRO ANIMALI VORREI SOTTOLINEARE CHE VENGONO PRESI IN CONSIDERAZIONE SOLO GLI SMS CHE CONTENGONO LA SPECIFICA DEL REATO DA SEGNALARE
2- L'INDIRIZZO IN CUI AVVIENE O E' AVVENUTO IL REATO
3 - LA FIRMA COMPLETA DI NOME E COGNOME DEL SEGNALATORE

SE INVECE UN REATO O UN MALTRATTAMENTO E' IN CORSO CHIAMATE ASSOLUTAMENTE LE FORZE DELL'ORDINE  AI NUMERI 112 O 113. POI SOLO DOPO AVER CHIAMATO LORO MANDATECI L'SMS

siamo costretti a cestinare almeno il 40% degli sms ricevuti perchè non contengono la firma del segnalatore che purtroppo è indispensabile. 

NON SI ACCETTANO SEGNALAZIONI ANONIME - GRAZIE

MALAFEDE O ALTRO??? LA LAV DI TRIESTE CI INSULTA E POI PUBBLICA I NOSTRI NUMERI....

CI CHIAMANO, CI INSULTANO, CI DANNO DEI BUFALARI MA SULLE LORO PAGINE PUBBLICANO I NOSTRI NUMERI TELEFONICI DA CHIAMARE IN CASO DI NECESSITA'. ECCO IL CASO DELLA SIGNORA LUCIANA PURIC DELLA LAV DI TRIESTE CHE PRIMA MI INSULTA E POI ANDANDO SULLA SUA PAGINA SCOPRO CHE... LEGGETE QUI SOTTO VOI STESSI
.....
RICEVIAMO UN SMS PIUTTOSTO OFFENSIVO SUL NOSTRO DATA BASE DELLE SEGNALAZIONI REATI VIA SMS DAL NUMERO 3474524892 CON LA SOLITA ACCUSA DI "BUFALAGGIO" CHIAMO IL NUMERO PER AVVIARE UN CONFRONTO E LA SIGNORA MI BUTTA IL TELEFONO IN FACCIA INSULTANDOMI. DA UNA RICERCA VELOCE SCOPRO CHE IL NUMERO DI TELEFONO APPARTIENE ALLA SIGNORA LUCIANA PURIC RESPONSABILE DELLA LAV DI TRIESTE PER IL SETTORE MALTRATTAMENTI. A PARTE LA SCORTESIA E LA VIGLIACCHERIA DELLA SIGNORA CHE NEGA ANCHE L'INSULTO OLTRE A NEGARSI AL CONFRONTO. LA COSA ASSURDO E' CHE SE VOI APRITE LA PAGINA DELLA LAV CHE FA CAPO ALLA SIGNORA IN FONDO COME NUMERI UTILI PER GLI INTERVENTI CI TROVATE QUELLI DI AIDAA. MALAFEDE O SCHIZZOFRENIA???
LAV TRIESTE

segnalazioni e maltrattamenti

SEGNALAZIONI E MALTRATTAMENTI

LAV TRIESTE - 3206378852 - lav.trieste@lav.it

Telefonare: 3474524892 Luciana

Mail: luciana.puric@alice.it

Cosa fare se ci si imbatte in un maltrattamento o se si vede un animale tenuto in condizioni non idonee?

Innanzitutto bisogna raccogliere più prove possibili, come ad esempio foto o video, che possano aiutare a provare quanto da voi testimoniato.

Dovrete poi inoltrare un esposto presso una Forza di polizia (Corpo Forestale numero telefonico nazionale 1515, Carabinieri-112, Polizia di Stato-113, Guardia di Finanza-117, Polizie locali (Municipali-Provinciali) chiamando il centralino di Comune o Provincia) ai sensi di uno o più articoli del codice penale come introdotti dalla Legge 189/04.

Per porre fine al maltrattamento, se in corso e prosegue, chiedere l’intervento urgente anche solo telefonicamente.
Qui puoi trovare ulteriori informazioni:http://www.lav.it/index.php?id=244

E in caso necessitassimo informazioni specifiche su animali (es. diritti degli animali in condominio, ecc.) ?

Anche in questo caso è possibile rivolgersi ai comuni, presso l’Ufficio Diritti Animali o presso l’Ufficio Ambiente. Oltre alla normativa nazionale ogni Comune ha solitamente, infatti, ordinanze o norme comunali di cui non sempre è facile essere a conoscenza per le associazioni.

Quando, quindi, ci si deve rivolgere alle associazioni animaliste?

Qualora la vostra richiesta di intervento rimanesse inascoltata, siamo a vostra disposizione per affiancarvi in un nuovo esposto, cercando di fare pressione sugli enti competenti per una maggiore celerità di intervento.

Speriamo di esservi stati d’aiuto con queste informazioni.

Vi ricordiamo che per le segnalazioni inerenti ai cacciatori si può visitare il sito http://www.noncacciamo.org/

SE VEDI UN ANIMALE ABBANDONATO IN AUTOSTRADA O NEI PRESSI DI ESSA, INVIA UN SMS AL 3341051030 E' UN'INIZIATIVA DI AUTOGRILL E POLIZIA STRADALE.
NUMERI UTILI:
Abbandoni su autostrade: 3341051030
Abbandoni su strade statali/città: 3478883546
Denunce di maltrattamenti (Aida) e pronto soccorso: 0222228518
Denunce di maltrattamenti (Aida) e pronto soccorso2: 39265552051
Carabinieri (abbandoni): 800253608
Carabinieri (abbandoni)2: 800088211
Denuncia abbandono (se lo beccate): 064461325

Per Approfondire
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Sede Nazionale LAV Viale Regina Margherita, 177 - 00198 Roma | Tel 06 446.13.25 | Fax 06 446.13.26 | Email info@lav.it

http://www.lav.it/sedi/trieste/segnalazioni_e_maltrattamenti

CURE TESTATE SU ANIMALI? NO GRAZIE.


CURE TESTATE SU ANIMALI? NO GRAZIE! NASCE IL REGISTRO DI CHI LE RIFIUTA

Roma (19 febbraio 2012) – Cure testate sugli animali? No Grazie. Nasce forse solo come una provocazione, sicuramente come una sfida il registro nazionale delle persone che rifiuteranno di essere curate e di assumere farmaci testati su animali. A promuoverlo il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce. Il diritto-dovere di essere curati prevede anche l’informativa sul tipo di farmaco che viene utilizzato nelle cure ed è quindi un diritto per chi assume questo farmaco avere l’informazione relativa al fatto se il medesimo è stato testato su animali e a quali torture gli animali sono stati sottoposti per testare quello specifico farmaco. Da qui l’idea di dare vita nei prossimi giorni al “REGISTRO NAZIONALE DELLE PERSONE CHE RIFIUTANO I FARMACI TESTATI SU ANIMALI” che si basa su tre principi fondamentali:
1-     il diritto alla salute e  di essere curati nel migliore modo possibile
2-     il diritto di rifiutare farmaci o terapie testate su animali
3-     il diritto di chiedere che i farmaci siano sottoposti a forme alternative di sperimentazione salvando la vita a milioni di animali in tutto il mondo
4-     il diritto di chiedere che le sperimentazioni senza animali siano finanziate con il denaro -ubblico e che l’Italia abolisca la vivisezione in tutte le sue forme.
“Questa vuole essere una forma di testimonianza diretta- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ogni volta che ci sono le manifestazioni contro la vivisezione siamo in migliaia in piazza, molti anche tra i politici si riempiono la bocca di queste parole, ma al primo raffreddore si riempiono di farmaci testati su animali. E’ una contraddizione. Ora è il momento di scegliere liberamente e personalmente da che parte della barricata stare. Se siamo davvero la maggioranza degli italiani come molti sondaggi dicono a dire no alla vivisezione, vediamo quanti sono quelli che dicono no anche ai prodotti che derivano da queste forme ancestrali di sperimentazione e torture. Credo che la testimonianza diretta- conclude Croce- sia la migliore forma di lotta per arrivare all’abolizione della vivisezione. Diciamo no ai farmaci testati con animali, il diritto alla salute ed alle cure migliori è un nostro diritto, e per questo pretendiamo di essere curati con farmaci non testati su animali e a chiedere seriamente una nuova sperimentazione senza animali su vasta scala”.

ANCHE GLI SFRATTI MOTIVO DI ABBANDONO DEGLI ANIMALI


Roma (18 Febbraio 2012) – Quello degli animali abbandonati o che sono costretti a trovare una nuova sistemazione o che finiscono in canile o gattile a causa degli sfratti esecutivi è un problema ancora poco conosciuto ma che sta aumentando.
Allo sportello animali in condominio di AIDAA nel 2010 furono 56 le richieste di consulenza ed aiuto giunte da famiglie che avendo lo sfratto in mano ed in attesa di essere messi fuori casa non sapevano come trovare una sistemazione agli animali (specialmente cani di grossa taglia e gatti).
Nel corso del 2011 le segnalazioni e le richieste di consulenza sono salite a oltre 300, mentre solamente da inizio anno sono 23 le persone con lo sfratto esecutivo che si sono rivolte ad AIDAA per sapere come fare a sbrogliare la situazione.
Gli animali non sono mai oggetto primario dello sfratto, ma spesso sono vittime di questi interventi, e nei casi migliori i proprietari riescono ad accasarli da parenti o amici in attesa di una nuova sistemazione o portati provvisoriamente al canile, se si tratta di gatti il rischio che vengano abbandonato è altissimo.
Si tratta di un fenomeno destinato a diffondersi ulteriormente in vista della prossima primavera ma soprattutto dovuto al fatto che sono in forte aumento gli sfratti esecutivi di persone morose o ai quali viene sottoposta a sequestro e successiva vendita all’asta giudiziaria la casa per la incapacità di onorare le rate del mutuo.
Secondo i dati dello sportello animali in condominio ogni anno sono oltre 1.200 gli animali che rischiano di finire sulla strada per questo fenomeno che in qualche modo andrà valutato e risolto.

venerdì 17 febbraio 2012

LETTERA A RITA DALLA CHIESA


ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
Iscritti al registro delle associazioni portatrici di interessi diffusi dell’Unione Europea
AIDAA NEL WEB: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.com/
MAIL : press.aidaa@libero.it – direttivo.aidaa@libero.it – presidenza.aidaa@libero.it

Telefoni 3926552051-3926552051-0222228518

Cara Rita,

volevo innanzitutto ringraziarti per la tua sensibilità nel dare la notizia del servizio AIDAA relativo alle segnalazioni via SMS dei reati e dei maltrattamenti contro gli animali.  Ho saputo che alcune persone stanno inviando delle mail dove sostengono che il servizio sarebbe una bufalata. Ti confermo invece che il servizio è attivo da lunedì e che sono diverse le segnalazioni che stiamo ricevendo ed alle quali stiamo dando corso, molti dei segnalatori inoltre sono stati contattati anche telefonicamente da noi e ci hanno espresso la loro gratitudine per il servizio. Ovviamente chiunque intendesse darci una mano o anche solo semplicemente venirci a trovare per verificare non solo la veridicità ma anche il funzionamento dei vari servizi aidaa lo può fare liberamente prendendo appuntamento previo telefonata. Le signore in questione che hanno fatto della diffamazione contro AIDAA e contro il sottoscritto la loro missione sono state invitate più volte a vedere come lavoriamo, ovviamente si sono ben guardate dall’accettare i miei ed i nostri inviti preferendo continuare a calunniare stando dietro una scrivania, magari usando il Pc pubblici dell’ufficio come fa la signora Loredana Pronio che lavora in parlamento, pagata dai cittadini italiani non certamente per denigrare il prossimo ma per fare la assistente parlamentare all’Udc di Pierferdinando Casini.
Ripeto per chiunque lo voglia le porte sono aperte.
Grazie ancora e scusa il piccolo sfogo
Lorenzo Croce
Presidente nazionale AIDAA
3926552051

SEGNALAZIONE REATI VIA SMS - COMUNICAZIONE

RINGRAZIO TUTTI PER LE CENTINAIA DI SEGNALAZIONI CHE STANNO ARRIVANDO AL 3403848654 RICORDO CHE FUNZIONANO SOLO COME SEGNALAZIONI VIA SMS. VI PREGO IN CASO DI RICHIESTA DI INFORMAZIONI DI NON INVIARE SMS O CHIAMARE IL NUMERO IN QUANTO ESSENDO COLLEGATO AD UN DATABASE NON POSSIAMO RISPONDERE NE ALLE CHIAMATE VOCE NE AGLI SMS. SE VOLETE INFO CHIAMATECI AL 3478883546 OPPURE AL 3926552051 CHE RICEVERETE TUTTE LE INFO DEL CASO. GRAZIE

giovedì 16 febbraio 2012

SMS DENUNCIA

RAGAZZI GRAZIE. CI AVETE INVIATO QUALCOSA COME 400 SEGNALAZIONI IN TRE ORE. PAZZESCO GRAZIE. LE STIAMO ELABORANDO-

mercoledì 15 febbraio 2012

AIDAA INCONTRA IL GARANTE DEGLI ANIMALI DEL COMUNE DI MILANO

Si svolgerà giovedi 23 febbraio l'incontro tra i responsabili milanesi dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente ed il nuovo garante degli animali del comune di Milano professor Valerio Pocar. L'incontro segue di due mesi quello avuto prima di Natale con l'assessore Bisconti. All'incontro sarà presente anche il presidente nazionale dell'Associazione AIDAA Lorenzo Croce. "Si tratta di fatto di un incontro in famiglia- ci dice Lorenzo Croce- in quanto AIDAA ha l'onore di annoverare il professor Pocar tra i suoi iscritti. Inoltre sarà un piacere per noi sottoporre all'attenzione del garante una serie di proposte per la tutela degli animali di ogni specie a Milano, ed allo stesso tempo presentare a Pocar il lavoro di assistenza legale svolto all'interno del tribunale degli animali a Milano". All'incontro oltre alla delegazione AIDAA presenzierà anche uno degli avvocati del tribunale degli animali di Milano di AIDAA.

LEGGE VIVISEZIONE: CHIEDETE A LEI SE E' CONTENTA

LA NUOVA LEGGE SULLA VIVISEZIONE AMMETTE GLI ESPERIMENTI SU CANI, GATTI E PRIMATI PER SCOPI FARMACEUTICI E PER LO SVILUPPO DI FARMACI DESTINATI ALLA CURA DEGLI UOMINI.
SECONDO VOI LEI E' CONTENTA??


martedì 14 febbraio 2012

AMBIENTE: NO AL PARCHEGGIO ORSINI-COGNE A MILANO: ECCO LE MOTIVAZIONI AIDAA APPOGGIA LE DECISIONI DEL COMITATO


Alla Vostra cortese attenzione.

Oggetto: Richiesta motivata e documentata al fine dell'annullamento del parcheggio  residenziale interrato Orsini - Cogne,progetto  non necessario e di pubblica utilità ,in quanto:

1) Nella zona  abbondano numerosi  posti auto .
2) Annullerebbe il giardino pubblico (comprendente un albero secolare)alberato zona di progetto.
3) Verrebbe anche cancellato il parcheggio gratuito a pettine che circonda il giardino.
4) Metterebbe a rischio,con i tiranti, i palazzi Aler posti a pochi m dalla zona di progetto.                     5)Sotto la zona di progetto è situato un canale .

Motivazioni nel dettaglio:
In merito al piano di ripiantumazione e destinazione delle alberature presenti.le dichiarazioni in merito sono state non solo discordanti  ma anche contraddittorie.
1) Secondo l'agronomo della Concessionaria La Torrazza , dott. Turconi, le alberature attualmente presenti,a parte quattro casi, vanno tutte abbattute.
2) Secondo la Concessionaria ne andrebbe mantenuta solo "una (non definita) parte".
3) Secondo l'ex assessore B. Simini saranno tutte spostate in un'altra (non definita) zona .
4) Secondo l'agronoma Laura Gatti (curatrice gli alberi storici di Milano)  le alberature esistenti  non sono trapiantabili , sia perchè sono  ormai alberi a largo fusto e sia perchè molti appartengono al genere non ripiantumabile.
5) Secondo l'agronomo A. Carugati la valutazione del dott.Turconi in merito alle alberature attualmente presenti non è corretta e l'attecchimento di qualunque futura  alberatura sarà ostacolato dalla scarsità del terreno ridistribuito sul parcheggio,per cui verrà seminata solo erba e vegetazione bassa.

L'agronomo super partes Alessandro Carugati dopo aver letto  il piano di ripiantumazione della concessionaria ha relazionato che:
1) Sono carenti e criticabili ,al riguardo della zona di progetto, le valutazioni sia degli aspetti paesistici e sia dell'impatto ambientale, in quanto l'area del progetto è del genere "di pregio" e non "un vuoto tra degli immobili dai valori paesistici,storici ,vedutistici ,simbolici e visivi uguali a zero"(giudizio  smentito dalla  presenza  e la veduta ,a pochi m,sia della storica Scuola Calcio Bariviera che della monumentale Villa Scheibler circondata dall'omonimo parco,ex rinomato vivaio che riforniva tutta la regione lombarda).
2) E' mancata l'applicazione delle prescrizioni tecniche di cui alle Linee Guida dgr 7\11045 del 2002.
3) E' necessaria una relazione paesistica.
4) La presenza del manufatto interrato Villoresi necessita di un'indagine approfondita e condotta da esperti in grado di accertare la sua compatibilità con il progetto .La presenza dei condotti fognari infatti costituisce,già da sola, un valido motivo per richiedere la revisione del progetto.
5)  In presenza di elementi con più di 50 anni di vetustà(canale Villoresi e albero centenario) è opportuna una liberatoria da parte della Sovrintendenza.
6) Gli alberi presenti ,la  cui maggior parte è di pregio ( al contrario di quanto affermato dall'agronomo della cooperativa) e di una certa dimensione  non hanno nessuna possibilità di sopravvivenza in caso di trapianto.
7) La scarsità del futuro terreno di coltura (vengono specificati solo 35 cm di terra da coltivo ) non è adeguata alla piantumazione di  nuove essenze arboree (a rischio o di non attecchimento o di schianto) ma si rivela adeguata solo per prato e vegetazione bassa.
8) L'ingresso  e lo scivolo verso l'interno del parcheggio è previsto a pochi m di distanza dell'albero secolare. E' evidente che ne deriverà un esteso danneggiamento all'apparato radicale con gravi e letali conseguenze per la pianta.
9) Le spese previste per i proprietari-condomini dei box ,in merito al mantenimento superficiale, sono  molto limitate e non compatibili con la gestione di un'area alberata. Mentre appaiono adeguate per un giardino privo di alberature.
 Come Comitato,in merito al fallimentare piano di ripiantumazione , la scorretta valutazione del verde esistente e la sicurezza messa in pericolo dalle nuove  alberature a rischio di schianto  ,abbiamo presentato,il 12 novembre 2007, un esposto tramite gli avv. Alberto Morelli e Stefania Maniscalchi.  Il Tar ha dichiarato giustificati  ed accoglibili le motivazioni del ricorso ma non ha concesso la sospensiva in quanto ,non essendo ancora concluso l'iter burocratico e non essendo ancora  stato firmato il permesso di costruire ,le alberature non erano in stato di imminente pericolo.
  L'agronoma Laura Gatti (ha in cura gli alberi storici di Milano) ha appuntato,dopo un'attenta lettura del piano di ripiantumazione della La Torrazza che:
1) E' prevista una eccessiva densità di nuove ripiantumazioni : la presenza delle griglie di areazione, ingressi,ascensori,scalinate e addirittura una pista ciclabile sono in netto contrasto con la elevata quantità  alberature previste ,cioè75:cioè quasi una ventina di più rispetto a quelle presenti oggi nel giardino libero dalle sovrastrutture elencate sopra.
2) La terra di coltivo sopra il parcheggio (35\40 cm)è troppo scarsa per mantenere delle alberature.
3) Non è specificato chi dovrà prendersi carico delle essenze trapiantate.
4) Non sono rispettate le prescrizioni riguardanti i nuovi impianti( es. le distanze,le progettazioni delle sistemazioni superficiali ecc.)
5) Non ci sono indicazioni che specifichino la protezione o la  destinazione o degli alberi che interferiscono con il cantiere.
6) Sono violati i protocolli SIA ed ISA i quali vietano l'abbattimento di alberature per questioni di criteri estetici o di pregio.

La concessionaria ha affidato allo stesso operatore sia  l'analisi del presente stato superficiale che il progetto della futura ripiantumazione. Inoltre il Comune le cederà le alberature abbattute. Di tale procedura non è evidente un chiaro conflitto di interessi?
 A dimostrazione dell'impossibilità dell'attecchimento di piante ad alto fusto su un parcheggio interrato ci sono i box interrati di v. Val Lagarina ,situati a poca distanza da v. Orsini. In superficie il Comune non ha mai ripiantumato essenze ne sono mai cresciute, durante questi diversi anni dalla costruzione del parcheggio,spontaneamente. D'estate non sopravvive nemmeno l'erba e la differenza  di verde tra la zona sul tetto del garage interrato e quella naturale è netta e visibile ad occhio nudo . 
 N.B.
1)     Perchè la scelta dei parcheggi residenziali è spesso caduta in zone occupate da verde pubblico?
La ex Giunta voleva scaricarne la manutenzione  ai privati (ipotesi riportata  dai maggiori quotidiani)?
2) Ora il verde e le alberature sono autonome ,cioè si automantengono a costo praticamente zero (non necessitano  infatti dell'intervento dell'uomo per quanto riguarda il bisogno dell'acqua).Dopo la costruzione del parcheggio ,invece, sarà necessario un impianto idrico artificiale con annessa una costante e costosa manutenzione.
3) Il canale Villoresi,ora interrato scorreva ,anni fa,in superficie,sfociando in una roggia ancora presente e visibile  nel parco Vivaio. In caso di costruzione dei box interrati non sarebbe più recuperabile .In vista dell'Expò sentiamo tanto parlare" di vie d'acqua" come collegamenti tra tutti i quartieri della città . Perchè non considerare anche alla riqualificazione di tale canale al fine di una riqualificazione di Quarto Oggiaro?
4) In seguito al fallimentare piano di ripiantumazione e la questione  sicurezza messa a rischio da alberature con probabilità di schianto il Comitato ha presentato alla Procura di Milano un esposto nel 2008 . A tale esposto abbiamo allegato un elenco di  oltre 200 firme  di residenti raccolte in sole 24 h dal Comitato (quindi un numero superiore alle  100 regolamentari al fine di una  interrogazione popolare  al C.d.Z .Otto)
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 A pochi m dalla zona di progetto sorgono sette casermoni Aler. Le prove strutturali per verificare la stabilità e la resistenza di tali immobili ,rispetto ai lavori di scavo ,verranno svolte dalla stessa concessionaria una volta ottenuto il permesso di costruire. Anche tale procedura evidenzia un chiaro conflitto di interessi e spiega,a parere del Comitato,i noti danni agli immobili che sono avvenuti durante i lavori relativi a vari parcheggi in costruzione nella città.
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 Sono stati già stralciati ,dal piano parcheggi  dei progetti  a seguito di motivazioni e condizioni presenti anche nella zona del progetto Orsini - Cogne :
1)Il parcheggio in v. Venosa :per salvaguardare 56 alberature. Anche nel giardino di v. Orsini  ce ne sono 65 .E ne hanno aggiunte di nuove nella scorsa primavera 2011.
2) Idem per il parcheggio di v..Palestro:
3) Idem per il parcheggio di v. Canaletto (prima bocciato,poi riapprovato e,di recente,di nuovo archiviato).Alle alberature si aggiunge la questione del mercato ambulante * ed un parcheggio già presente nelle vicinanze. Anche nei pressi di v. Orsini vige la problematica di un mercato ambulante e un ampio parcheggio pubblico e gratuito che verrebbe fortemente ridotto .
 
Parallela alla v. Orsini si estende la v. Cittadini,strada alberata lungo gli entrambi marciapiedi laterali. In questa via viene allestito un ampio mercato ambulante settimanale che sta rovinando le alberature. Se tale struttura fosse spostata presso la zona di progetto (in v. Otranto,posta tra la v. Orsini e la v. Cittadini) le essenze non subirebbero danni.
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Le seguenti associazioni hanno sostenuto,verbalizzandole in relazioni scritte, le motivazioni del Comitato:
1) Aidaa
2) Italia Nostra
3) Legambiente
4) Lipu
5) WWF
6) Amici Della Terra

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 In corrispondenza della superficie della zona di progetto è stato identificato ,nel sottosuolo, un ramo secondario del Villoresi .Da tale presenza potrebbero conseguire importanti interferenze all'edificio interrato. La MM ne ha  scaricato ogni responsabilità alla Concessionaria,paventando la possibilità di complicanze al riguardo degli allacciamenti fognari e delle tubature dell'acqua . La Torrazza ,durante la Conferenza dei Sottoservizi, non fa però nessun accenno alla rivelazione di  tale importante problematica .
Pertanto se da tale complicanza dovessero scaturire delle conseguenze negative esse verrebbero definite "impreviste" e la concessionaria sarebbe autorizzata ad aumentare i prezzi iniziali dei box.
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  Durante la Conferenza dei Servizi,invece, la concessionaria definisce l'attuale  parcheggio gratuito circondante il giardino pubblico  "in linea". Ciò è falso in quanto il parcheggio è "a pettine" ,quindi almeno tre volte più capiente di uno in linea. I residenti non sono mai stati informati del fatto che La Torrazza ha intenzione di eliminare il presente  parcheggio a pettine.
  In seguito alla limitata capacità di assorbimento dell'acqua piovana ,che renderebbe disagevole il passaggio all'interno del giardino sopra al parcheggio,la Concessionaria ha progettato un marciapiede (ora superfluo) intorno alla zona di progetto,con conseguente danneggiamento od eliminazione anche del filare di alberature ora presenti.
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 Nessuno dei componenti del C.d.Z .Otto ha rappresentato i cittadini residenti sia durante la Conferenza dei Servizi che  durante quella dei Sottoservizi. Per cui tutto è stao deliberato ed approvato  con il silenzio assenso.
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Nel verbale della Conferenza Intersettoriale mancano ben 5 firme di  accettazione dei rappresentanti dei  Settori\Società convocati.
 Nella documentazione riportante la delibera comunale in merito al progetto Orsini - Cogne ,sul foglio riportante il parere di legittimità non è stata barrata la casella con la dicitura "Favorevole".

L'incidenza paesaggistica del progetto viene valutata "nulla" in quanto la zona di progetto viene definita "un vuoto tra due complessi abitativi" . Ciò è falso in quanto un giardino pubblico con 65 alberature ad alto e largo fusto(di cui una centenaria) non può certamente essere definita "un vuoto".Quindi il parere paesaggistico è condizionato da una documentazione viziata e contestabile (come hanno  infatti confermato gli agronomi  Laura Gatti e Alessandro Carugati , oltre alle associazioni ambientalistiche Aidaa , Italia Nostra,WWF,Legambiente e Lipu).

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L'Albo pretorio dovrebbe essere facilmente consultabile e visibile pubblicamente. In realtà è inagibile da anni e i progetti,compreso quello del parcheggio interrato Orsini-Cogne, vengono rinchiusi in un armadio.
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 Il bando di gara riguardante l'area del progetto Orsini - Cogne risale all'anno 2004. Sono cioè passati ben otto anni. Come si può ancora motivare il parcheggio con  la questione "emergenza"?
 Sono trascorsi 5 anni dalla delibera comunale ,approvante  il progetto,  avvenuta il 6 luglio 2007
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 L'incaricata ai rapporti con i Comitati ,sig.ra Peverelli, non ha mai risposto ai nostri molteplici tentativi di contatto.
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 Il Difensore Civico,consultato dal Comitato Orsini - Cogne,ha giudicato ammissibili le contestazioni presentate ed ha aperto pertanto un fascicolo ,contrassegnato con il numero 2008\272  .affidato all' avv. Maria Buonanno . Con l'eliminazione della figura del Difensore civico,purtroppo,del disbrigo di tale causa è stato incaricato il C.d.Z. Otto il quale,avendo già approvato il progetto,l'ha rapidamente archiviato dichiarando chiusa la pratica.
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 Nel C.d.Z. Otto ,durante l'approvazione della delibera , in merito al progetto Orsini-Cogne , un consigliere( Molinaro) aveva proposto "un emendamento di un emendamento" per spostare la zona di progetto. Tale proposta però  non è passata per volere di un altro consigliere (Ranzini)  in quanto ,a suo parere,il regolamento consiliare non prevedeva "emendamenti degli emendamenti." Il Comitato   in seguito,dopo aver preso visione del sopraddetto regolamento,ha scoperto invece che gli "emendamenti degli emendamenti (sub emendamenti)"sono previsti e regolari. Quindi l'approvazione del progetto è avvenuta sulla base di una grave irregolarità che il Consiglio avrebbe dovuto ricusare.
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 L'ing. Paolo Lombardi,al quale abbiamo chiesto un'analisi del piano antincendio presentato dalla concessionaria,ha bocciato il suddetto piano in quanto:
1) I box sono destinati ad essere colpiti dalla muffa per la mancanza di un'areazione adeguata (il n° delle griglie è scarso)e  molto inferiore a quanto prescritto dalle norme in merito di  edifici interrati.
2) Il numero delle griglie superficiali è inconciliabile con il numero delle alberature previste,cioè tale coesistenza non è razionalmente possibile. O meno alberi o meno (e sono già insufficienti) griglie di areazione.
3) Non è chiaro se sono rispettate le regole tecniche , le norme ed i criteri di sicurezza antincendio previsti con maggior  rigorosa precauzione nei parcheggi interrati.
4) Alcuni dati delle tavole planimetriche presentate al Corpo dei Vigili del Fuoco   non  corrispondono ai medesimi dati delle stesse tavole planimetriche allegate al progetto originario.
  A rinforzo di quanto sopraddetto è opportuno notare che ad agosto 2011 la falda è arrivata a 2-4m dal suolo e,pertanto, molti box interrati milanesi,oltre che dalla muffa,sono stati invasi dall'acqua, con conseguenze gravissime e molto onerose da riparare (se non irreparabili),es.:i garage dei quartieri Forlanini ,Montecassino,Ponte Lambro , Santa Giulia e di v. Mecenate. In v. Soresina i box si sono salvati grazie alla presenza di idrovore pompa-acqua. Ma per il mantenimento di tali macchinari i condomini spendono,solo di corrente elettrica,circa 50.000 euro l'anno
.In seguito alla questione sicurezza messa a rischio dalle sopraddetta normativa non rispettata il Comitato ha presentato alla Procura di Milano un  nel 2010. A tale esposto abbiamo allegato un elenco di  oltre 200 firme raccolte in sole 24 h dal Comitato (quindi superando le 100 necessarie per presentare una interrogazione al C.d.Z .Otto)
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La zona di progetto(v. Otranto - Cogne) è stata destinata ad un piano edilizio di Housing Sociale, denominata Abitare 2. Per cui diventerà una zona in cui sarà vietato l'acceso ai veicoli,con eccezione dei residenti,che avranno ancora più disponibilità di parcheggio di quanto già non gli manca.
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 Il Comitato Orsini Cogne , pertanto per i sopraddetti motivi ,e cioè :
1) Le scorrettezze varie sia da parte della Concessionaria che della ex Giunta comunale : certificazioni incomplete , lacune,carenze,errori,non rispetto dei protocolli ,delle regole del verde e la tutela del paesaggio,dei vincoli paesistici,omissioni sui programmi di scavo(i pericolosi tiranti sono appena accennati),sulle norme in merito alla sicurezza ecc.
2) Non rispetto dell'iter burocratico.
3) Il lunghissimo lasso di tempo trascorso con conseguente decaduta motivazione della causale "Emergenza traffico".(dal P.U.P. sono   trascorsi 11 anni,dall'appalto del progetto quasi 8 anni).
4) Le autorizzazioni e nulla osta ottenuti grazie a documentazioni viziate .
5) L'incolumità pubblica messa a rischio .
6) L'inconsistenza  della  della"Pubblica utilità" del progetto.
7) Le omissioni strategiche per evitare penali ed aumentare i prezzi dei box
                                                                      ritiene
 in considerazione inoltre del fatto che i lavori non sono mai  iniziati, che esistano le motivazioni per richiedere l' interruzione della  procedura  e lo stralcio del progetto ,come avvenuto per le medesime motivazioni nei riguardi molti altri parcheggi.

Confidiamo nell'impegno da Voi  assunto ,durante la recente campagna ,elettorale,di annullamento di tutte le cementificazioni non utili alla collettività  ,al fine della salvaguardia del verde,dell'ambiente,delle alberature e,conseguentemente,dell'aria e della salute dei cittadini .(Il consigliere Monguzzi ,se ricordiamo bene,aveva tempo fa presentato, una proposta di legge che vietasse l'abbattimento di alberi a largo fusto   per far posto a parcheggi o altri progetti edilizi ).
Rimaniamo in fiduciosa attesa di una vostra risposta.
Alleghiamo documentazioni comprovanti.
                                                          Ringraziamo per l'attenzione e porgiamo distinti saluti.
                                         Comitato ORSINI COGNE
                                         (seguono firme)