domenica 13 settembre 2020

AREESTATO BRACCONIERE A PALERMO

I Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Nucleo Cites – con il supporto della Sezione Radiomobile della Compagnia di Alcamo, nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio orientato al contrasto dei reati a danno della avifauna selvatica, hanno tratto in arresto in flagranza di reato con l’accusa di furto venatorio, maltrattamento di animali e ricettazione, V.D., 45enne palermitano, già gravato da precedenti di polizia. Nello specifico, l’uomo è stato sorpreso dai militari operanti in Castellammare del Golfo – località Inici – mentre si trovava nascosto all’interno di un riparo posticcio intento ad effettuare la cosiddetta attività di “uccellagione” mediante l’utilizzo di reti manovrate tramite un cordino a scatto. Al centro delle reti adoperate per la cattura erano posti esemplari di carduelis carduelis (cardellino) vivi, catturati in precedenza ed utilizzati come veri e propri richiami, con le zampette legate a dei paletti per il tramite di un’imbracatura in modo da consentire il movimento delle ali ma non il volo. Nel corso dell’attento sopralluogo effettuato nella zona interessata dai militari dell’Arma, sono state rinvenute anche due gabbie, una posta adiacente all’area dove erano collocate le reti – anche in questo caso all’interno vi era un esemplare della stessa specie usato come richiamo vivo, e un’altra, occultata da un sacco di juta, in cui erano stipati ulteriori 27 esemplari di cardellino e 2 di verzellino, appena prelevati in natura, frutto della citata attività di “uccellagione”. 
La strumentazione adoperata per l’illecita attività è stata posta sotto sequestro mentre i cardellini e i verzellini, date le loro buone condizioni di salute, sono stati immediatamente reintrodotti in natura, ad eccezione degli esemplari usati come richiami. Per quest’ultimi, infatti, nel corso della visita medico veterinaria condotta dai medici dell’Asp di Trapani -U.O. di Alcamo-, sono emersi chiari segni di maltrattamento che non ne consentivano la liberazione in natura; per tanto riceveranno le cure necessarie presso un idoneo centro per il recupero della fauna selvatica. Nel corso dell’udienza di convalida, tenutasi nella giornata di oggi, la competente Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto operato dai militari dell’Arma e ha disposto nei confronti di V.D. la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Palermo con la sospensione del reddito di cittadinanza.