lunedì 31 gennaio 2022

ALLARME BOCCONI AVVELENATI A CASTELLETTO TICINO

 Preoccupazione a Castelletto Ticino per la possibile presenza di bocconi avvelenati.

Nei giorni scorsi, in zona Verbanella, sono stati affissi dalla polizia locale alcuni cartelli che invitavano i cittadini a prestare attenzione. "Possibile presenza di esche avvelenate. - si legge sul cartello - Prestare attenzione agli animali domestici. In caso siano individuati bocconi sospetti contattare la polizia locale al numero 329 2505436". La segnalazione sarebbe arrivata dai proprietari di un gatto, che sarebbe rimasto intossicato proprio da un boccone avvelenato. L'Asl e il servizio veterinario stanno svolgendo tutti gli accertamenti necessari. 





BRACCONIERE ABBATTE ESEMPLARE DI AVOCETTA. DENUNCIATO

 Stava cacciando anatre a Mezzano Rondani, lungo il fiume Po, nel Parmense, quando un esemplare di Avocetta - volatile della famiglia dei Recurvirostridi dall'aspetto molto caratteristico con il becco ricurvo verso l'alto, zampe e collo molto lunghi, livrea bianca e nera - gli si è posato a pochi metri: nonostante l'animale faccia parte di una specie protetta ha fatto fuoco uccidendolo.

Protagonista della vicenda un cacciatore, individuato dai Carabinieri Forestali della stazione di Colorno - in servizio di vigilanza antibracconaggio - e denunciato all'Autorità giudiziaria.








CNE FINISCE NELLA TRAPPOLA DEI BRACCONIERI

 Sembra incredibile, ma al giorno d’oggi c’è ancora qualche spregiudicato che piazza in giro trappole da bracconiere, nascondendole alla vista degli animali fra piante e arbusti. Per di più, in questo caso si tratta di un terreno coltivato a pioppi, e di una vittima che si trovava lì per una passeggiata con il suo padrone.L’allarme lanciato dal proprietario di un cane

Il caso è emerso pochi giorni fa, a Baricella, vicino a Bologna. Durante una scampagnata, un cagnolino, Pegaso, era rimasto intrappolato in un «laccio» da bracconiere (un filo di ferro legato in un nodo scorsoio), fatto che aveva spinto il padrone a segnalare la situazione alle forze dell’ordine. Dopo un sopralluogo, la Polizia metropolitana ha deciso di battere tutta la zona, setacciando il pioppeto, dove sono state rinvenute altre trentadue trappole.



domenica 30 gennaio 2022

QUIRINALE. RICONFERMATO MATTARELLA IL PRESIDENTE "GATTARO"

 ROMA ( 30 GENNAIO 2022)- Mentre tutti si aspettavano al Quirinale un nuovo presidente della Repubblica con il proprio cane al seguito, a spuntarla sono stati ancora una volta i gatti di Mattarella. Pochi sanno infatti che il presidente della repubblica Sergio Mattarella è un vero e proprio "presidente gattaro" che ha tra i suoi maggiori hobby proprio l'amore per i gatti. Prima di insediarsi nel suo primo mandato al Quirinale il presidente Mattarella viveva nella sua casa  di Palermo attorniato da diversi gatti persiani, quando salì al colle lo seguirono nella sua nuova dimora i suoi tre preferiti: Cimabue, Dante e Boccaccio. Secondo voci "ufficiose" il presidente cosi come a suo tempo papa Ratzinger dedica una piccola parte della sua impegnativa giornata a fare le coccole ai suoi amati gatti. "Non è dato sapere- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- se in questi sette anni la famiglia pelosa del presidente sia cresciuta, certo è che non è diminuito il suo amore e la sua passione per i gatti, in quanto le solite voci non ufficiali sostengono che nei lavori di ristrutturazione della sua casa  romana qualora avesse dovuto lasciare il Quirinale il presidente Mattarella ha chiesto di allestire uno spazio proprio per i gatti che però per i prossimi sette anni saranno ancora ospiti del Quirinale con buona pace del cane dei corazzieri che potrà cosi continuare a rincorrerli per il giardini presidenziali".



sabato 29 gennaio 2022

BOICOTTIAMO I PRODOTTI CHE NELLA PUBBLICITA' SFRUTTANO GLI ANIMALI

roma (29 gennaio 2022) Escludiamo di principio le pubblicità dei prodotti che sono riconducibili direttamente agli animali, in particolare quelli degli alimentari per loro. Ma in tutti gli altri spot mi spiegate cosa c'entra la presenza di animali ed in particolare dei cani? Io penso niente per ciò invito tutti a boicottare l'acquisto di prodotti nella loro pubblicità ci mettono gli animali. 





 

GF VIP. FINALMENTE SOLEIL RIVEDE IL CANE SIMBA

Soleil Sorge ha ricevuto una bellissima sorpresa, nel corso della puntata del Grande Fratello Vip trasmessa venerdì 28 gennaio. La concorrente ha avuto modo di incontrare la zia Daniela. La donna ha voluto consolarla e darle forza dopo averla vista triste negli ultimi tempi. Le ha consigliato di tornare a splendere, lasciandosi le nuvole alle spalle. Poi, Soleil ha potuto riabbracciare la sua cagnolina Simba. Nell'emozione del momento, il vestito è scivolato giù, ma la concorrente è intervenuta subito.
Soleil Sorge, incalzata da Alfonso Signorini, ha raccontato la storia di come ha incontrato la piccola Simba: "È una storia pazzesca. Sono otto anni che stiamo insieme. Ero appena tornata in Italia. Cercavo lavoro mentre frequentavo l'università. Stavo andando a fare un colloquio. Ero in piazza delle Coppelle a Roma. Mi si avvicina un mendicante, provando a porgermi delle rose. Stavo per dire: ‘No, grazie', poi ho visto questa faccia". E ha continuato:

"Era piccola. Non volevo le rose, ma volevo quel cane. Ho iniziato a contrattare in tutti i modi come se fossi in un mercato. Avevo i soldi dell'affitto e stavo per dargli pure quelli. Mi sono ricordata di una lezione che mi aveva dato mia madre, di giocare a ribasso. Ho detto: '50 euro o niente'. Il tipo mi dice di no. Stavo andando via con la morte nel cuore, poi un ragazzino mi insegue e mi dice: '75 ed è tua'. I miei amici volevano che la chiamassi proprio settantacinque, ma l'ho chiamata Simba".





SCONFINAMENTO BRACCONIERI IN MOLISE. PRESI.

 o sfasamento temporale nel periodo di apertura della caccia in braccata al cinghiale tra Abruzzo e Molise è il pretesto che ha consentito ad alcuni cacciatori molisani, o meglio bracconieri, di “sconfinare” fuori regione. La segnalazione di quello che si configura come un vero e proprio atto di bracconaggio arriva da frazione Cannavina di Schiavi di Abruzzo. Il centro montano del Vastese confina con il Molise e non è nuovo ad “incursioni” più o meno autorizzate da parte di cacciatori molisani. Nella regione vicina la caccia in braccata al cinghiale è chiusa dallo scorso 31 dicembre, mentre in Molise la Giunta regionale, con un provvedimento già ritenuto illegittimo negli anni scorsi, ha deliberato una proroga con l’alibi dell’emergenza ungulati sul territorio.


venerdì 28 gennaio 2022

LA STRAGE DELLE CARRETTA CARRETTA IN CAMPANIA

 L'allarme lo lancia l'Area marina protetta di punta Campanella.

Dopo il boom di nidi estivi lungo i litorali della regione, con 57 siti di deposizione uova censiti e tutelati e quasi 3mila tartarughine nate, gennaio registra, purtroppo, molti decessi di questi animali, soprattutto nella zona a Nord di Napoli, dove sono più numerose le segnalazioni specie dei volontari dell'Enpa. Ma i numeri potrebbero essere maggiori. 

"L'inverno è un periodo critico per le tartarughe - sottolineano gli specialisti di Punta Campanella, che coordina sul territorio campano la tutela delle Caretta caretta - la bassa temperatura del mare le intorpidisce e sono più fragili ed esposte ai pericoli, quali la pesca accidentale o l'impatto con imbarcazioni. Oltre al solito problema della plastica ingerita".

Poi l'appello:  "Chiediamo ai pescatori di non rigettare le tartarughe subito in mare nel caso le rinvenissero nelle reti. Potrebbero morire per embolia o affogamento. In questi casi, come molti pescatori del resto già fanno, vanno allertate le autorità, a cominciare dalla Capitaneria di Porto o dai centri di riferimento regionali. Lo stesso vale per qualche diportista o per chiunque dovesse avvistare una tartaruga in difficoltà". 

fonte agi



GRUGLIASCO. I SUOI 5 CANI AZZARONO LA MADRE. ORA LA PROCURA CHIEDE PER LEI IL PROCESSO

TORINO. I suoi cinque cani aggredirono e uccisero l'anziana madre: ora per lei la procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo. L'episodio risale al 18 dicembre 2020 e si è verificato nell'appartamento della vittima, una 74enne che viveva in un bilocale a Grugliasco insieme alla figlia, in quel momento assente.
Dopo il fatto, gli animali - due adulti e tre cuccioli di lupo cecoslovacco - furono portati nel canile sanitario cittadino. L'indagata ha più volte chiesto la loro riconsegna: ora, a sue spese, sono stati affidati dalla procura a un centro specializzato in provincia di Macerata. 
I profili di colpa
Sono diversi i profili di colpa ravvisati dalla procura di Torino a carico della figlia. Gli animali erano stati affidati a una persona non idonea e non preparata, in un bilocale definito «angusto» e in un ambiente non compatibile con la loro natura e con le loro esigenze.
L’altra contestazione
E' contestata anche la violazione di una ordinanza del Ministero della salute, pubblicata nel 2013 e prorogata il 10 agosto 2020, sulla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani.



LUINO PELLICCIA DI TASSO NELLA ROGGIA.

 Era la fine del mese di gennaio di due anni fa, al termine della stagione venatoria, quando l’airone bianco maggiore che veniva molto spesso avvistato nella zona della Mondiscia, fra Voldomino e Germignaga, era stato ritrovato morto in seguito a quello che era stato definito senza mezzi termini “un grave atto di bracconaggio”.

Ad affermare ciò era stato Fabio Saporetti, uno dei soci fondatori del G.I.O. Gruppo Insubrico di Ornitologia, che nello stesso luogo, questa volta direttamente nella roggia che scorre in quella piana, ieri ha individuato la pelliccia di quello che è stato poi identificato come un tasso grazie anche alla conferma da parte di una guardia venatoria provinciale.

“In lontananza – racconta lo stesso Saporetti – avevo visto una persona con abiti mimetici vicino ad una jeep posteggiata a lato della roggia, nelle vicinanze dell’eliporto adiacente al cimitero. Mai più avrei pensato ad un bracconiere che in pieno giorno si liberava della pelle dell’animale gettandola nella roggia: certo non poteva metterla nel bidone dell’umido a casa”.

“Bracconieri sempre all’opera… Il tasso è specie protetta dalla legge 157/1992, ma questo, per molti, anzi troppi, non conta”, è l’amara chiosa del luinese del G.I.O.



giovedì 27 gennaio 2022

POLIZIA LOCALE DI NAPOLI SEQUESTRA DIECI CUCCIOLI DI CANE IN NEGOZIO DI ANIMALI

 Agenti della Polizia Municipale intervenivano presso un grande negozio di animali nel centro della città.

Durante il controllo gli operatori hanno rinvenuto due piccole gabbie per conigli all’interno delle quali erano stipati, in precarie condizioni igieniche, dieci cuccioli la cui età, come stimato in seguito dai medici dell’ASL Veterinaria Napoli 1 Centro, era inferiore ai trenta giorni.

I cagnolini, quattro di razza barboncino toy e sei meticci di un’età compresa tra le tre e le cinque settimane, sono stati sequestrati ed affidati ad una struttura individuata dall’Autorità Giudiziaria, specializzata per il recupero di animali in difficoltà, in attesa di essere dati in adozione a soggetti terzi.

Il titolare della rivendita di animali ed un collaboratore sono stati denunziati in stato di libertà per maltrattamento di animali alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.



LUPO CECOSLOVACCO. VERO RICORSO CONTRO DECISIONE DI RESTITUIRLO

Stiamo lavorando per presentare al tribunale di Torino entro la fine della prossima settimana un ricorso avverso la decisione del magistrato di restituire il pastore cecoslovacco alla famiglia di origine residente in un comune della provincia di Torino al quale era stato sequestrato in quanto veniva tenuto legato con un guinzaglio a strozzo al freddo sul balcone. L'obiettivo è quello di farlo tornare nella struttura dove si stava rimettendo in sesto in quanto lo stesso era anche denutrito. 




BOCCONI AVVELENATI PER LE STRADE NEL CENTRO DI SIENA

 Sono state rinvenute delle polpette avvelenate per cani in vicolo di Castelvecchio, in centro a Siena. I bocconcini avvelenati sono stati scoperti da una cittadina, che dopo aver segnalato il fatto alla Polizia Municipale ha provveduto a rimuoverli prima che qualche animale domestico potesse ingerirle. Un rischio in cui potrebbero incorrere anche i bambini. Non sarebbe la prima volta che in zona vengono notate le polpette killer, probabilmente piazzate da qualcuno che mal sopporta la presenza dei cani.

“Le ho rimosse – ha spiegato la residente – perchè sono l’ennesima triste dimostrazione che di sicuro gli animali meritano più umanità di tante persone. So che non è un caso isolato” avverte.



UCCISI MUFLONE E CERVO SARDO. FERMATI 9 BRACCONIERI

 Un esemplare di cervo sardo e un muflone, specie protette, sono stati uccisi da alcuni bracconieri nel Sud Sardegna. In un'operazione contro la caccia illegale l'ispettorato di Cagliari del Corpo forestale regionale ha denunciato in tutto 9 persone, fra Dolianova, Villacidro e Decimomannu, e sequestrato altrettanti fucili, oltre ai resti del cervo, già macellato, e al muflone, che i bracconieri sono stati sorpresi a scuoiare, in un'oasi di protezione faunistica, per recuperare la pelle. Il cacciatore che ha abbattuto il cervo sardo nelle campagne di Dolianova ne aveva pubblicato un'immagine sui social, mostrando anche il fucile usato per sparargli. Il Nucleo investigativo provinciale del Corpo forestale regionale è risalito alla sua identità anche grazie alla foto. Il fucile gli è stato sequestrato durante una perquisizione, disposta dalla procura di Cagliari, durante la quale sono stati trovati anche i resti dell'animale già macellato.   Sei i cacciatori denunciati sia per attività venatoria in zona vietata sia per l'abbattimento di un esemplare di una specie protetta. Oltre ai capi abbattuti, sono stati sequestrati 6 fucili, le munizioni e i radio collari gps dei cani da caccia, che riportavano i tracciati interni dell'oasi faunistica dove gli animali stanavano la selvaggina. Nelle campagne di Decimomannu, infine, sono stati intercettati un cacciatore che non aveva la licenza di porto di fucile e l'autorizzazione regionale e un conoscente, fermato poco distante, al quale l'arma apparteneva. A entrambi il personale della stazione forestale di Uta ha contestato il reato, in concorso, di porto illegale di arma da fuoco, punti con una pena fino a due anni di reclusione.



mercoledì 26 gennaio 2022

IL PASTORE CECOSLOVACCO E' TORNATO DA CHI LO TENEVA LEGATO SUL BALCONE.

TORINO (26 GENNAIO 2022) - Come nelle previsioni in seguito alla sentenza del magistrato torinese il pastore cecoslovacco sequestrato nella casa di Grang di Front che si trova nella città metropolitana di TORINO è stato riaffidato nel pomeriggio di ieri alla famiglia che lo deteneva su un balcone legato ad un guinzaglio a strozzo. Il pastore cecoslovacco era stato sequestrato prima di natale ed affidato alla casa del cane vagabondo di Barbania dove aveva iniziato un percorso di riabilitazione in quanto il cane oltre a tutto il resto al momento del sequestro era stato trovato anche in stato di denutrizione. Ora dopo la decisione del giudice che lo ha riaffidato alla famiglia che lo teneva in quelle condizioni si è levata una vera e propria ondata di indignazione sui social di cui si fa portavoce l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che in una lettera aperta del suo presidente alla famiglia chiede "Per il bene del cane di rinunciare alla proprietà del cane riportandolo nella struttura dove potrà continuare il suo percorso di riabilitazione e cosi poter trovare a breve una nuova famiglia che lo adotti e lo faccia vivere secondo le sue caratteristiche". Se questo non avverrà entro qualche giorno gli animalisti si preparano a combattere una vera guerra a favore del cane e del suo ritorno nella struttura. "nei prossimi giorni valuteremo le possibilità legali di ricorrere contro la scelta di restituire il cane, e monitoreremo costantemente le condizioni dello stesso con tutti i mezzi legali possibili, alla prima situazione di maltenuta del cane faremo i passi necessari per un ulteriore e speriamo definitivo sequestro".



SOSPETTO BOCCONI AVVELENATI NEL CENTRO DI RAPALLO

 Già nelle scorse settimane era stato lanciato a Rapallo l'allarme per alcuni bocconi avvelenati nella spiaggia dei bagni Lido, nella giornata di domenica 23 gennaio 2022 il sindaco Carlo Bagnasco ha chiesto la massima attenzione ai propri concittadini per dei boccini sospetti che sono stati trovati in centro.

"Prego tutti i proprietari di amici a quattro zampe - ha scritto il sindaco Bagnasco sui social - di prestare la massima attenzione. Mi è stata da poco segnalata la presenza di bocconi sospetti, delle albicocche disidratate, nel centro cittadino".



TERRACINA. PRESI BRACCONIERI IN FUGA DOPO AVER UCCISO I CINGHIALI

In seguito a un servizio mirato a reprimere atti di bracconaggio il personale del Nipaf è intervenuto sorprendendo un gruppo di cacciatori che stava effettuando una battuta al cinghiale illegale nel parco degli Ausoni. Il blitz è avvenuto nel Comune di Terracina, e più precisamente in località Campo Soriano.

I militari sono riusciti a bloccare un bracconiere, al quale hanno immediatamente sequestrato l’arma, un fucile da caccia, e le munizioni, mentre il resto dei presenti è riuscito a scappare, lasciando nella vegetazione due cinghiali che avevano nel frattempo abbattuto.

Secondo quanto spiegano i Carabinieri nella nota inviata alla stampa gli animali, anch’essi posti sotto sequestro, per una migliore conservazione sono stati eviscerati e posti in un locale refrigerato in uso all’Atc Lt2, in custodia giudiziaria a disposizione dell’autorità giudiziaria inquirente. Al vaglio dei militari intervenuti ci sono le posizioni di tutti i componenti della squadra che ha partecipato alla battuta, in corso di identificazione. Il bracconiere colto sul fatto e già identificato è stato nel frattempo deferito alla Procura della Repubblica per violazione della legge sulla protezione della fauna selvatica.

PESTE SUINA 30.000 FIRME PER DIRE NO ALL'ABBATTIMENTO

 DOPO L' ANNUNCIO DELLA STRAGE DI ANIMALI PREVISTO DALLE REGIONI  NUMEROSE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE SI SONO UNITE IN QUESTA PROTESTA E HANNO PRESENTATO SPECIFICHE RICHIESTE ALLE REGIONI, INVIANDO UNA LETTERA AL MINISTRO DELLA SALUTE ROBERTO SPERANZA, AL MINISTRO DELL' AMBIENTE ROBERTO CINGOLANI, AL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE STEFANO PATUANELLI, AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA GIOVANNI TOTI , AL VICE PRESIDENTE PRESIDENTE E ASSESSORE DELLA REGIONE LIGURIA ALESSANDRO PIANA, AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE ALBERTO CIRIO E AL VICE PRESIDENTE E ASSESSORE DELLA REGIONE PIEMONTE FABIO CAROSSO.

Questo il testo della lettera inviata via pec giorno 25 gennaio.

25/01/22, Spettabili Ministro della Salute, Ministro dell' Ambiente, Ministro delle Politiche Agricole, Presidente della Regione Liguria, Vice Presidente e Assessore della Regione Liguria, Presidente della Regione Piemonte, Vice Presidente e Assessore della Regione Piemonte,

Premesso che:
- siamo tristemente inorriditi dalle decisioni prese dalla Regione Liguria e dalla  Regione Piemonte nella figura del vicepresidente Fabio Carosso relativamente alla gestione epidemiologica della Peste Suina Africana.

Letto che:
- il provvedimento prevede l'estensione geografica della zona di controllo dell'infezione ai Comuni compresi nel raggio di 10 km dalla zona infetta, andando così ad interessare i comuni delle province di Asti, Cuneo ed Alessandria ricompresi in tale raggio;
- Nel territorio di questi Comuni viene disposto il divieto di qualsiasi tipo di attività venatoria e di gestione faunistica e la regolamentazione dell'attività agro-silvo-pastorale che deve essere sottoposta al preventivo parere positivo del Servizio Veterinario della ASL competente per territorio;
- Nella “zona infetta” definita dal Ministero verrà avviato il depopolamento dei suini domestici degli allevamenti allo stato brado e famigliari, maggiormente a rischio di contatto con i suini selvatici, mentre
non si interverrà sugli allevamenti convenzionali, che garantiscono sufficienti condizioni di biosicurezza;
- La Regione Piemonte ha già chiesto al Governo un primo stanziamento di 100 milioni di euro da destinare nell’immediatezza a chi avrà delle ripercussioni negative sulla propria attività;
- Si stima che in Piemonte andrebbero abbattuti in un anno circa 50.000 cinghiali quindi si pensa di avviare un genocidio con la caccia selettiva.

Visto che:
- Non si trasmette all’uomo, quindi non ci sono rischi per la popolazione. Il virus è molto stabile, rimane infettante per diverse settimane anche nelle carcasse abbandonate sul territorio viene inattivato solo dalla cottura e da specifici disinfettanti;
- La caccia è stata ritenuta possibile causa di diffusione per il virus per cui anche l’eventuale caccia di selezione causerebbe le stesse condizioni perché gli spari, i cani, gli accerchiamenti spaventerebbero gli animali spingendoli a scappare e semmai ci fossero casi di psa potrebbero causare il contagio;
- Il valore della vita di un essere senziente non può essere ne monetizzata ne uccisa a prescindere;
- Che i suini detenuti da privati hanno lo stesso diritto alla vita come i suini detenuti negli allevamenti ritenendo anzi che i suini detenuti da privati per via della affezione e cura che li contraddistingue perché non ritenuti oggetti ma esseri senzienti.

Chiediamo che:
- La caccia di selezione ossia il genocidio dei cinghiali non sia attuata;
- Che si richieda per ogni suino allevato un test per verificare lo stato di salute dei suini e se, ce ne sono le possibilità, la quarantena per i suini malati per le eventuali cure o che comunque, che vengano prese in considerazione altre misure di verifica e tutela che non rendano l’abbattimento come unica soluzione.

Questa nostra, vuole essere una richiesta di confronto affinché ci sia l’auspicabile dibattito volto a trovare la soluzione migliore.

Associazioni aderenti:
Accademia Kronos Modena
AIDAA Associazione Difesa
Animali ed Ambiente
AMA Associazione Musetti Allegri
Animal Aid Italia
Animalisti Genovesi
Animalisti Italiani
AnimaLiberAction
Animal Pride Difending Association Fvg
AVI Associazione Vegani Internazionale
CADAPA Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente
Centro recupero ricci "La ninna"
Confconsumatori Varese
Enpa Parma
Fronte Animalista
Gaia Animali & Ambiente
Gruppo Salviamo i macachi di Parma
Guerrieri con la coda Protezione Animali e Ambiente
Horse Angel
Iene Vegane
International Animal Protection League
Irriducibili Liberazione Animale ODV
Leal Lega Antivivisezionista
META Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente
Origine Animale
P.a.Li Protezione Animali Liguria
Parma Etica
Partito Animalista Italiano
Partito Animalista Europeo
Rinascimento Sgarbi
Task Force Animalista
Vivi gli Animali Onlus
World Animals love

In realtà la vera soluzione a tutti i virus e le pandemie sarebbe chiudere i mattatoi e smettere di massacrare creature e di distruggere in tal modo il pianeta stesso. E i cittadini lo sanno! Ad oggi, in pochissimi giorni, più di 32.700 firme di liberi cittadini firmatari della petizione online: https://chng.it/Jr6sDXTs

Firmato, le associazioni aderenti tutte.



martedì 25 gennaio 2022

IL PASTORE CECOSLOVACCO NON DEVE TORNARE A QUELLA FAMIGLIA

Ennesimo appello questa volta dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA affinchè  il pastore cecoslovacco sequestrato un mese fa alla famiglia di origine marocchina in provincia di Torino non sia riconsegnato alla stessa famiglia che lo teneva chiuso sul balcone legato con un guinzaglio a strozzo. "Quel cane ha bisogno di continuare il percorso rieducativo nelle mani di persone esperte e solo dopo si dovrebbe prendere in considerazione una sua ricollocazione ma non in quella famiglia. Comunque riteniamo che quel cane non avrà vita facile nel suo ritorno in famiglia e stiamo lavorando per monitorare la situazione da vicino anche nei prossimi giorni e nelle prossime settimane".



FURTI IN CASA E CANI AVVELENATI. GLI ABITANTI DI ARENELLA SCRIVONO A LAMORGESE

 I residenti dell'Arenella hanno deciso di scrivere al ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, per denunciare la mancanza di sicurezza con continui furti in casa ed i cani avvelenati The post Furti e cani avvelenati, “costretti a pagare un istituto di vigilanza”, lettera a Lamorgese per chiedere maggiore tutela per loro e i loro animali.



lunedì 24 gennaio 2022

NON LEGATE IL CANE FUORI DAL SUPERMERCATO. NE SPARISCONO 12 AL GIORNO

 ROMA (24 GENNAIO 2021) In Italia ogni due ore scompare (viene rubato o scappa) un cane lasciato legato fuori dai supermercati o dagli uffici pubblici o anche dai bar e negozi vari. Dei dodici cani che scompaiono ogni giorno solo 4 vengono ritrovati vivi, mentre gli altri sono spesso vittime di incidenti stradali oppure oggetto di furto specialmente se si tratta di cani di piccola taglia che vengono poi reimpiegati nelle raccolte di elemosine o se si tratta di cani di razza rivenduti per la riproduzione. La maggior parte di questi cani scompare nelle grandi città metropolitane del nord Italia, ma non mancano casi anche a Roma o nel sud Italia. Oltre a questi cani un nuovo fenomeno si sta affacciando in questi mesi ed è quello del furto di cani di razza di grande taglia per i quali si è aperto un vero e proprio nuovo mercato nei balcani e nel sud est asiatico destinazione Indonesia, dove i cani vengono utilizzati per riproduzione in quanto in questi paesi si sta sviluppando il mercato dei cani di grossa taglia in assenza totale o quasi totale però di allevamenti specializzati.



BRACCONAGGIO. GHEPPIO FERITO A CASAMICCIOLA

 Questo meraviglioso esemplare di gheppio ci è stato segnalato, ferito, sul territorio di Casamicciola Terme, precisamente in zona Rarone. É doveroso da parte nostra un ringraziamento speciale al signor GiovanGiuseppe Sasso che lo ha notato in difficoltà lì a terra, lo ha recuperato e consegnato ai volontari LAAI, attuali referenti isolani del CRAS con la collaborazione del dottor Raia Pasquale. Abbiamo prestato il primo soccorso all’animale insieme alla Dottoressa Lucia Cigliano, e dalla radiografia, ancora una volta, purtroppo è stata rilevata la presenza di pallini oltre che all’ala fratturata». Così i volontari del LAAI,  la Lega Animali & Ambiente delle isole del golfo, referenti sul territorio del Centro Recupero Animali Selvatici di Napoli, hanno spiegato quanto successo. Le foto sono inequivocabili. Il gheppio è stato ferito volontariamente. «Ancora una volta qualcuno, – scrivono ancora dall’associazione animalista – munito di arma a pallini, ha deciso di fermare il volo leggero ed elegante di una creatura che è un opera d’arte vivente». E chiosano: «Bracconieri senza regole, vergognatevi».



BOCCONI AVVELENATI PER STRADA AD ORTONA

 

Buste contenenti ‘rodenticida’, pesticida utilizzato per uccidere roditori e posizionato per colpire, con tutta probabilità, animali vaganti o di proprietà, e tre esche avvelenate sono state trovate a Ortona dai militari
della Stazione Carabinieri Forestale su segnalazione di un cittadino.

Dopo aver sequestrato le due buste, portate all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per gli accertamenti, i militari hanno richiesto l’attivazione dell’Unità cinofila antiveleno (Uca) del Reparto Carabinieri Parco di Assergi per ispezionare l’area alla ricerca di materiale tossico, esche o bocconi avvelenati. E’ stato quindi possibile individuare altre tre esche confezionate con matrice di carne, potenzialmente letali. Nella zona e in altre limitrofe sono morti in passato molti animali domestici.



BOCCONI AVVELENATI A BORGO TRENTO

 Ci risiamo coi bocconi avvelenati. Non bastavano quelli che vanno in giro a tagliare le gomme. La foto è stata scattata in Largo Marzabotto ( Borgo Trento). Là c’è un campetto e delle aiuole dove diversi abitanti della zona portano i loro cani. Bisogna dire che se fino a qualche anno fa c’erano ancora tanti che non si curavano di raccogliere la cacca del loro amico a quattro zampe, oggi lo fanno ormai quasi tutti. Qualche maleducato purtroppo c’è sempre. Ma è l’eccezione che conferma la regola. D’altra parte se così non fosse, con le migliaia di cani che accompagnano i nostri concittadini, sarebbe impossibile camminare lungo i marciapiedi. Invece bisogna prendere atto che anche in questo campo è stato fatto un passo avanti e la stragrande maggioranza dei “padroni” rispetta l’elementare norma del vivere civile di raccogliere negli appositi sacchetti quel che viene lasciato a terra dal suo cane.

Questo per dire che i maniaci che disseminano i bocconi avvelenati per vendicarsi del fatto che un giorno hanno pestato una merda non hanno neppure questa ingiustificabile motivazione. Si tratta di persone cattive che, tra l’altro, commettono anche un reato, come ricorda il cartello affisso all’albero. Del/dei tagliagomme seriali non abbiamo più avuto notizia. Sembra che, almeno finora, l’abbiano fatta franca. Speriamo che almeno il maniaco dei bocconi avvelenati venga scoperto e punito adeguatamente. Contate telecamere che ci sono in ogni dove non dovrebbe esser un’impresa impossibile.



BECCATI TRE BRACCONIERI NEL VALLO DI DIANO


Tre bracconieri sorpresi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni dai carabinieri forestali. I militari della stazione forestale di Morigerati e Caselle in Pittari hanno pizzicato i tre nei pressi del lago Sabetta, nel territorio di Caselle in Pittari.

I carabinieri forestali, dopo un lungo appostamento, hanno individuato i tre che esercitavano l'attività venatoria in piena area protetta.  I tre - due di Casal Velino e uno di Caselle in Pittari, sono stati così deferiti all'Autorità Giudiziaria. Sequestrate anche le armi (fucili) e le munizioni. Non è la prima volta che i militari forestali sorprendono nell'area protetta i bracconieri.



domenica 23 gennaio 2022

GATTINO LAPIDATO A BRINDISI. SI CERCANO I COLPEVOLI

BRINDISI (23 Gennaio 2022) Un giovane gatto grigio sarebbe stato ucciso a sassate (lapidato) nel quartiere Paradiso di Brindisi. Autore del crimine sarebbe un gruppo di ragazzi. Il fatto risalirebbe ad alcuni giorni orsono ed è stato reso noto via social dalla presidente dell'Associazione Micetti di Brindisi Antonella Brunetti che  è anche vice presidente nazionale AIDAA. "Non sono noti i particolari di quanto accaduto, in quanto vige una forte omertà ma il fatto cosi come riscostruito è plausibile e per questo chiediamo che si controllino le telecamere presenti nel quartiere- spiega Brunetti- si tratta di un crimine inaudito e gravissimo e speriamo che i responsabili vengano trovati": Sulla vicenda l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente invierà domani un esposto alla procura di Brindisi chiedendo di fare luce sull'accaduto e lancia un appello ai cittadini del quartiere Paradiso di Brindisi: "Ogni giorno in Italia avvengono fatti simili veri e propri crimini di cui sono vittime cani e gatti è il momento di ribellarsi a questa omertà diffusa per questo abbiamo deciso di presentare un esposto e di chiedere alla gente che ha visto cosa è successo di parlare facendoci anche segnalazioni anonime al numero 3479269949".


sabato 22 gennaio 2022

DUDU' O BARSUK. CHI SARA' IL PROSSIMO FIDO AL QUIRINALE? A LONDRA SI SCOMMETTE

ROMA (22 GENNAIO 2022) Nel 2015 il presidente Sergio Mattarella fu accolto al Quirinale tra gli altri da Briciola il cane mascotte dei corazzieri, ora  a poche ore dall'inizio delle votazioni per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica stando alle notizie che intercorrono in queste ore i due nomi che si fanno per la corsa al Quirinale sono quelli di Silvio Berlusconi e del presidente del consiglio Mario Draghi. Entrambi i contendenti sono dei veri e propri amanti dei cani infatti Berlusconi ne possiede una intera famigliola guidata dal mitico barboncino Dudù, mentre il presidente del consiglio in carica Draghi è legatissimo al suo bracco ungherese Barsuk (nome dato direttamente dall'allevamento). In queste ore dunque si è aperta una seconda sfida oltre a quella che da lunedi vedrà impegnati i grandi elettori. Sono in molti a chiedersi chi sarà il nuovo amico a quattro zampe che insieme al suo padrone nei prossimi giorni varcherà il portone del Quirinale. Stando ai sondaggi umani sarebbe in vantaggio Barsuk, ma se guardiamo alle esperienze internazionali sicuramente Dudù è considerato più esperto viste le sue frequentazioni intrnazionali a partire da Putin con il quale fece una memorabile fotografia che fece il giro del mondo.Insomma a due giorni dalle elezioni vige anche qui una grande incertezza,  (che avrebbe portato i Welsh Corghi della Regina Elisabetta a rivolgersi ai bookmakers londinesi per aprire delle vere e proprie scommesse sul prossimo inquilino a quattro zampe del Quirinale. Sarà Dudù o Barsuk, o a sorpresa un terzo incomodo? 







A CONCESIO ALLARME BOCCONI AVVELENATI

 Purtroppo le segnalazioni nel Bresciano continuano. Nei giorni scorsi, secondo quanto riportano diverse fonti, a Concesio è scattato l’allarme per bocconi trappola destinati agli animali, che avrebbero anche provocato la morte di un cane. Al parco giochi della frazione San Vigilio (molto frequentato dai più piccoli), infatti, sarebbe stato trovato un boccone di carne farcito di aghi e spilli. Non è chiaro se l’esca contenesse anche veleno e se fosse destinata ai roditori oppure se sia stata collocata in quel luogo da qualche folle che intendeva così allontanare gli animali dall’area. Un ritrovamento simile sarebbe avvenuto negli stessi giorni al parco di via Galileo Galilei.



UDINE. BRACCONIERE SPARA DI NOTTE A UNA GUARDIA FORESTALE

 UDINE - Bracconiere spara di notte a una guardia forestale: è uno dei molteplici casi di illeciti contro la fauna selvatica nelle ultime settimane.

Tra le attività svolte dal Corpo forestale regionale friulano (CFR), quelle del Noava, il Nucleo Operativo per l'Attività di Vigilanza Ambientale, espletate assieme alle Stazioni forestali, accanto alla sorveglianza sul territorio e al monitoraggio della fauna selvatica prevedono l'azione volta a tutelare il patrimonio naturale e faunistico.


BOCCONI AVVELENATI A TENNO IN TRENTINO . VOGLIONO AVVELENARE I LUPI?

L’incubo dei bocconi avvelenati che mettono in serio pericolo non solo la vita di cani e gatti, ma anche degli animali selvatici che abitano i boschi, torna a far discutere in Trentino.

Ad essere presa di mira da chi odia gli animali questa volta è la zona di Tenno, lungo i sentieri che collegano il lago con Canale e Calvola.

La segnalazione è arrivata tarmite il social dal sindaco del Comune di Tenno, Giuliano Marocchi. Il primo cittadino ha avvisato i malfattori: ora si farà di tutto per individuarli e punirli.

il sentiero dove sono stati ritrovati i bocconi avvelenati


venerdì 21 gennaio 2022

TRE LUPI UCCISI NELLE MARCHE

 Nei giorni scorsi, tre lupi sono stati trovati uccisi nelle campagne in provincia di Ancona: uno al laccio, uno colpito da arma da fuoco e un terzo probabilmente avvelenato. Due dei lupi uccisi erano dotati di radiocollare.

Il Wwf denuncia: «Tre barbari atti frutto di campagne di odio e disinformazione cui il lupo è stato sottoposto negli ultimi tempi. Ogni anno si stima che dai 200 ai 400 lupi vengano uccisi dai bracconieri e gli ultimi casi nelle Marche non fanno che confermare un trend che purtroppo non accenna ad arrestarsi».

L’associazione ambientalista ricorda che «Il lupo non rappresenta un pericolo per l’uomo e per tutelare la zootecnia basterebbe mettere in atto semplici misure di prevenzione, quali recinti anti-lupo e cani da guardiania, come già avviene in tante aree dove il carnivoro è presente. Come WWF chiediamo che vengano rafforzati i controlli sul territorio soprattutto attraverso i nuclei anti veleno dei Carabinieri forestali o dei servizi di sorveglianza in servizio presso i parchi nazionali. Nelle Marche inoltre, andrebbe ripetuto il monitoraggio delle popolazioni di lupo, in particolare nelle zone costiere. Soprattutto nelle aree rurali, i cani la sera andrebbero condotti al guinzaglio e per nessuna ragione andrebbero lasciati in giro rifiuti, né o cibo, nell’intento di alimentare i lupi, come purtroppo è accaduto».




PER COMPERARE IL CIBO PER ANIMALI NON SERVE GREEN PASS

 Dal primo febbraio scatta l'obbligo di green pass anche per accedere ad una serie di negozi. Ma diciamolo chiaramente sono esclusi i negozi specializzati (ed i supermercati) che vendono prodotti per animali, vale a dire che anche un non vaccinato potrà tranquillamente comperare senza vincoli di green pass di nessun genere il cibo e gli accessori per micio e fido e per gli altri animali di casa. Lo stesso vale per gli esercizi specializzati che vendono animali. 


BRACCONIERI DENUNCIATI DALLA FORESTALE IN FRIULI.

 Tra le attività svolte dal Corpo forestale regionale (CFR), quelle del Noava, il Nucleo Operativo per l'Attività di Vigilanza Ambientale, espletate assieme alle Stazioni forestali, accanto alla sorveglianza sul territorio e al monitoraggio della fauna selvatica prevedono l'azione volta a tutelare il patrimonio naturale e faunistico. Tra esse rientra anche la vigilanza sull'attività venatoria e la prevenzione del bracconaggio, fenomeni sui quali spetta al CFR vigilare e indagare affinchè siano rispettate le normative esistenti, a salvaguardia di un patrimonio che fa parte delle ricchezze dell'intera comunità.

I servizi di vigilanza del Noava, che si svolgono sull'intero territorio regionale, nei giorni scorsi hanno portato alla formulazione di notizie di reato e alla contestazione di numerose sanzioni amministrative, con l'obiettivo di contenere episodi che possono ledere l'integrità del patrimonio faunistico.

In Comune di San Giovanni al Natisone, gli uomini del CFR hanno sorpreso una persona che stava impiegando mezzi non consentiti per la cattura dell'avifauna, mentre a Martignacco un cacciatore è stato sorpreso mentre utilizzava un richiamo acustico a funzionamento elettrico-elettromeccanico, non consentito per la caccia.


giovedì 20 gennaio 2022

CONDANNATO L'AUTISTA CHE PROVOCO' L'INCIDENTE IN CUI PERSERO LA VITA ELISABETTA BARBIERI E FEDERICO TONIN

 Ha patteggiato due anni e tre mesi il camionista accusato di aver causato il tremendo incidente sull’autostrada A14 costato la vita a due volontari animalisti milanesi.

La dinamica dell’incidente

Sono quasi le 5 del mattino del 7 febbraio 2021. Autostrada A14, all’altezza del comune di Gradara, nel Pesarese. Il camionista ha un colpo di sonno. Il tir sbanda a destra, urta un altro veicolo e rimbalza dalle parte opposta, impattando contro il muro di cemento che divide le due carreggiate. In quel momento sopraggiunge un furgone. A bordo ci sono tre volontari milanesi: Federico Tonin, 48enne di Arconate, Elisabetta Barbieri, 62enne di Rho, e Alessandro Porta, 48 anni di Busto Garofalo. Sono «staffettisti»: trasportano cani e gatti in adozione. Sono partiti a mezzanotte da San Severo, nel Foggiano, in direzione Milano. L’autoarticolato è di traverso in mezzo alla carreggiata, con le luci spente dopo l’incidente. La frenata è inutile. Lo schianto tremendo. Federico ed Elisabetta muoiono sul colpo per i gravissimi politraumi riportati. Il terzo è ferito. Come il passeggero del tir — un 42enne di origini albanesi trasportato in qualità di secondo autista — che viene sbalzato all’esterno dell’abitacolo e riporterà gravi fratture multiple.

La sentenza

Nel corso dell’udienza preliminare, al Tribunale di Pesaro, davanti al gup Giacomo Gasparini, il camionista Sebastien Marco Titta, 24 anni, ha patteggiato. Gli è stata comminata anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per due anni.


Fonte. corriere.it