giovedì 31 agosto 2023

INCENDIO A SAN GIOVANNI ROTONDO. MUOIONO TRA LE FIAMME 5 CANI DA CACCIA CHIUSI IN GABBIA

SAN GIOVANNI ROTONDO (31 AGOSTO 2023) Nei giorni scorsi in una zona vicino al cimitero comunale di San Giovanni Rotondo ha causato la morte di alcuni cani  di proprietà dei cacciatori che erano chiusi in gabbia e che quindi sono morti divoorati da fiamme e fumo. I volontari locali sono riusciti a salvarne tre ma per gli altri non c'è stato niente da fare. L'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha annunciato la presentazione di una denuncia sui fatti alla procura di Foggia, denuncia alla quale inoltre seguirà un esposto per chiedere indagini alla procura al fine di verificare le responsabilità dei padroni dei cani morti e anche di quelli salvati in merito alla tenuta dei cani in quelle gabbie. "La questione dei cacciatori che in barba alle leggi di protezione degli animali o in deroga a quelle stesse leggi tengono i cani in babbie spesso non regolari o in tuguri e capanne costruite spesso in maniera abusiva è una questione che denunciamo da anni- scrivono gli animalisti dell'AIDAA- e che non riguarda solo questa situazione ma è una vergogna nazionale di cui si parla poco o niente, noi denunciamo con forza queste violazioni di legge che portano a queste situazioni di morte atroce per i cani da caccia. Srvono norme e controlli severi su queste situazioni che rappresentano un maltrattamento di animali vero e proprio ad opera dei proprietari di questi cani che sono spesso cacciatori e delle autorità locali che lo consentono infatti nell'esposto- concludono gli animalisti- oltre alla gestione di questi cani da parte dei proprietari chiediamo di individuare anche le responsabilità del sindaco di San Giovanni Rotondo Michele Crisetti per eventuali omissioni di controlli su strutture abusive destinate appunto al ricovero dei cani da caccia".

IMMAGINI DELL'INCENDIO IN CUI SONO MORTI BRUCIATI VIVI 5 CANI


BENEDIZIONE FUCILI DA CACCIA AD AVAGLIO. AIDAA: LE SCUSE DEL PRETE NON BASTANO

AVAGLIO (31 AGOSTO 2023) - "Le scuse di don Alessio Biagioni parroco di Avaglio sono apprezzate ma non bastano, perchè non sono rare le benedizioni dei fucili dei cacciatori da parte dei preti cattolici in Italia anche se non sempre sono pubblicizzate come nel caso di Avaglio, ma ricordiamo in passato le messe del prete cacciatore Don Pierino Sacella e di altri preti cacciatori sia in Trentino, che in Piemonte e Salerno. Su questi orrori la chiesa deve far chiarezza e condannare in maniera definitiva questa assurda e scandalosa pratica della benedizione delle armi e impedire ai preti di andare a caccia, anche se questo rimane difficile, in quanto spesso queste battue di caccia specialmente al cinghiale finiscono in pantagrueliche tavolate che in qualche caso hanno visto anche la presenza di prelati di maggior rango rispetto ai curatini di campagna e questo è veramente grave". Cosi scrivono in un nuovo comunicato gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambinte AIDAA che confernano l'invio in queste ore della lettera al vescovo per chiedere che Don Alessio Biagioni sia allontanato dalla chiesa di San Michele Arcangelo di Avaglio per lo scandalo suscitato con la sua scelta di benedire i fucili dei cacciatori.


CANE ETTORE UCCISO A MONTERODUNI. AIDAA PRESENTA DENUNCIA

MONTEROTUDUNI (31 AGOSTO 2023) Si aspettano gli esiti degli esami autoptici per poter effettuare poi l'analisi del proiettile  che ha ucciso il pastore abruzzese Ettore, freddato maertedi in località Schiete a Monteroduni in provincia di Isernia, il corpo del cane senza vita è stato rinvenuto dai suoi proprietari davanti al proprio terreno, l'accaduto è stato immediatamente denunciato ai carabinieri che stanno procedendo con le indagini per scoprire il responsabile, nei prossimi giorni anche l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA presenterà una denuncia presso la procura di Isernia. "Quello accaduto è un fatto gravissimo sulle cui cause girano diverse ipotesi- scrivono gli animalisti di AIDAA-ma crediamo sia buona cosa lasciare lavorare i carabinieri che probabilmnete dall'esame balistico del proiettile che ha ucciso il cane potreebbero in breve tempo risalire ai responsabili dell'uccisione del cane Ettore, comunque- concludono gli animalisti- noi presenteremo esposto e in caso di processo ci costituiremo parte civile contro gli autori di questo ignobile gesto".



SONO IN AUMENTO I MORSI DEI SERPENTI VELENOSI - OCCORRE ATTENZIONE

 Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti ogni volta che aumenta di un grado la temperatura, aumenta anche del 6% la possibilità di essere morsi da un serpente. Questa ricerca è stata pubblicata dall'Università della Georgia, che si trova in uno stato dove le specie di serpenti velenosi sono 17.

La domanda che tutti ci stiamo facendo a questo punto è: perché? Lo studio ha esplorato questa nuova possibilità indagando tra le conseguenze del famigerato cambiamento climatico.

Noah Scovronick della Emory University in Georgia e il resto del team hanno esaminato 3.908 visite ospedaliere relative a morsi di serpenti velenosi, dal 2014 al 2020. Queste ammissioni sono state confrontate con le condizioni meteorologiche di ciascun giorno, inclusi dettagli come temperatura e precipitazioni. Mentre le estati hanno mostrato il maggior numero di morsi di serpente in totale, sono state in realtà le primavere ad avere la più forte associazione tra temperatura e morsi di serpente.



mercoledì 30 agosto 2023

BENEDIZIONE DEI FUCILI AD AVAGLIO. AIDAA: "QUEL PRETE DA' SCANDALO SIA ALLONTANATO DALLA PARROCCHIA"

 PISTOIA (30 AGOSTO 2023) Ora scendono in campo anche gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambinte contro il parroco di Avaglio una frazione del comune di Marliana in provincia di Pistoia dove era stata annunciata per domenica 3 settembre la benedizione dei fucili, una iniziativa voluta dai cacciatori locali alla quale il parroco don Alessio Biagioni non si era sottratto anzi l'aveva promossa con una locandina che ha fatto prima il giro del paese indignando non pochi concittadini, poi il giro del web attirandosi addosso l'ira di mezza Italia. Ora il prete si è scusato parzialmente dicendo che non era sua intezione santificare uno strumento di morte, me non è ancora chiaro se questa messa per benedire i cacciatori e i loro strumenti di morte sia stata annullata o meno. Sulla vicenda interviene l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che scrive al vescovo di Pistoia chiedendo nientemeno che l'allontanamento di questo prete dal paese e la sua collocazione a riposo momentaneo nella diocesi. "Lo scandalo creato tra gli stessi parrocchiani da questa iniziativa di don Biagioni è grande. Benedire i fucili simbolo di morte per giunta durante la santa messa massima espressione dell'amore del Cristo verso gli uomini è a nostro avviso addirittura blasfemo- scrivono gli animalisti al Vescovo di Pistoia- quindi crediamo che la decisione di sospendere questa iniziativa da sola non basti a levare lo scandalo messo in pratica da questo prete me chiediamo al vescovo di rimuovere la pietra dello scandalo ovvero lo stesso don Alessio dal suo incarico ministeriale ad Avaglio e di valutare l'ipotesi della sospensione a divinis dello stesso prete almeno fin quando non si ravveda". Del resto la cosa non sorprende più di tanto essendo presenti in Italia oltre 30 preti cacciatori che dopo aver detto messa al mattino imbracciano loro stessi il fucile per andare a uccidere altre creature di Dio ".

LA LOCANDINA DELLA SCANDALOSA INIZIATIVA RELIGIOSA

ANCORA UN ORSO INVESTITO IN TRENTINO. AIDAA: URGENTI I PASSAGGI FAUNISTICI

TRENTO (30 AGOSTO 2023) -  Nella serata di martedi 29 agosto un orso è stato investito nella zona del ristorante Vecchio mulino a Vezzano nella Valle dei laghi, l'orso provabilmente ferito si è allontanato mentre l'auto che lo ha investito è rimasta danneggiata mentre il conducente è uscito illeso. Sul posto sono intervenuti anche gli uomini della forestale del Trentino e l'ipotesi è che il plantigrado ferito sia ancora in zona. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che annuncia un esposto per verificare la dinamica esatta dell'incidente e le responsabilità dell'accaduto. Ma gli animalisti di AIDAA chiedono un intervento deciso ed immediato per la creazione di passaggi faunistici che a detta degli animalisti ridurrebbe notevolmente il numero di incidenti stradali. AIDAA si dice pronta a presentare un piano di intervento per la realizzazione dei passaggi o corridoi faunistici attraverso uno studio commissionato ad esperti e pagato dagli animalisti stessi. "Per evitare incidenti che possano mettere a repentaglio vite umani ed animali siamo pronti a finanziare uno studio per la realizzazione di passaggi faunistici nelle zone a maggior frequenza di fauna selvatica, orsi e lupi in testa ma non solo loro".



ORRORE A TORRE DEL GRECO CANE ANZIANO E CIECO BUTTATO IN UN BIDONE. MORTO POCO DOPO IL RITROVAMENTO

 La morte di un animale può durare un attimo ed essere indolore oppure durare qualcosa come tutta la sua vita. E' stata una morte atroce, quella del piccolo barboncino di Torre del Greco, buttato mentre era già grave in un bidone della differenziata. E' importante specificare "differenziata". In quel cassonetto, infatti, si butta di tutto. Tutto ciò - oggetti - che non si sa che cosa sia, a quale categoria appartenga. Ed è proprio questo che molti pensano dei cani: pur avendoli ormai tutti in casa, non sanno che cosa siano e come ci si debba relazionare a loro. Diremmo innanzitutto con etica, responsabilità, umanità. Ammesso che, con l'aria che tira, si sappia ancora che cosa siano anche queste tre parole.

 

I fatti: un cane anziano, cieco, semiparalizzato e con problemi neurologici è stato buttato in un bidone della spazzatura in via Cavallo, a Torre del Greco, il paese del corallo, alle falde del Vesuvio, ed è morto poco dopo il ritrovamento, mentre i veterinari pubblici della Asl Napoli 2 Sud cercavano invano di salvarlo. E' accaduto in via Cavallo, una strada con cui è stato coperto un alveo anni fa, perché due bambine erano morte portate via durante un temporale. E' rimasta una zona popolare, quindi ci si sarebbe aspettati una quota di umanità maggiore. 

 

Alcuni volontari Guardie zoofile GAV, allertati da gente del posto che avevano sentito i lamenti del cagnolino, quello che restava di un barboncino bianco, hanno aperto il cassonetto e l'orrore li ha invasi: il cane, ancora con una mutandina igienica perché incontinente, si dibatteva con guaiti strazianti muovendo le zampe in maniera sconnessa, come tutti i malati neurologici. Passato lo sgomento 'hanno portato al posto di pronto soccorso della Asl veterinaria di Torre del Greco, dove il cane purtroppo è morto poco dopo: al suo essere terminale per l'anzianità e gli acciacchi che chi lo accudiva, evidentemente, non sopportava più, si era aggiunta l'altissima temperatura all'interno del bidone chiuso, il sole battente della giornata di ieri e la disperazione e la violenza dell'abbandono. Al sanitario si sono presentati una donna anziana e un ragazzo, proprietari del cane "disperati - dice un post sui social - che hanno raccontato la loro versione dei fatti sulla cui veridicità verranno svolti gli effettivi controlli". Procedono con le indagini vigili urbani e Asl stessa.



VICENZA. VA A CACCIA CON LA BALESTRA. FINISCE DENUNCIATO

 Impegnati nella verifica dell’attività di controllo dei cinghiali, gli agenti della polizia provinciale di Vicenza si sono imbattuti in un uomo (P.B. iniziali) che in località Valbruna di Posina passeggiava nel bosco con uno zaino risultato contenente una balestra (una mini crossbow) e 6 frecce idonea all’abbattimento di caprioli, cinghiali, cervi. 

La balestra è uno strumento in libera vendita per finalità sportive, ma vietato dalla normativa che regolamenta la caccia. Una violazione penale, dunque, a cui se ne aggiunge un’altra, cioè la caccia in periodo di divieto. Due violazioni penali che hanno spinto gli agenti provinciali a controllare dapprima l’auto di P.B., parcheggiata lì vicino, e poi a perquisirne l’abitazione, per verificare l’eventuale possesso di altre armi o di fauna selvatica detenuta illegalmente. Durante la perquisizione è stata rinvenuta una seconda balestra, di maggior potenza di quella trovata  al momento del controllo nel bosco, e alcune frecce. 

Nulla di penalmente rilevabile è stato invece trovato nei freezer. P.B. dovrà quindi rispondere davanti al giudice penale di due reati: caccia in periodo di divieto generale e esercizio della caccia con mezzi vietati, puniti dalla legge con l’arresto o con il pagamento di un’ammenda.

“Ringrazio gli agenti della Polizia Provinciale per l’attenzione con cui monitorano il territorio -commenta il consigliere provinciale con delega alla Polizia Provinciale Mattia Veronese- è fondamentale che i controlli siano costanti tutto l’anno, non solo durante il periodo di caccia, e ci tengo a sottolineare che sono proprio i cacciatori, quelli che rispettano le regole e sono la maggior parte, a chiederci di intervenire in caso di bracconaggio o di mancato rispetto della normativa.” 


FOGGIA. TROVATI IN CASA I CADAVERI DI UNA CINQUANTENNE E DEL SUO CAGNOLINO

 Una donna di 50 anni è stata trovata morta nella sua casa, in un palazzo di via Federico Valerio, nel rione Candelaro a Foggia. Si tratterebbe di una tragedia della solitudine ma le autorità vogliono vederci chiaro e hanno deciso per l'autopsia sul corpo della vittima, rinvenuta senza vita nella serata di Lunedì sera, 28 agosto, insieme al suo cagnolino.



A dare l’allarme sono stati i condomini a causa dell’odore particolarmente forte, che arrivava dall’appartamento della donna. Della defunta, che probabilmente non aveva né parenti vicini né amici che la cercavano, non si avevano notizie da un po' di tempo.




continua su: https://www.fanpage.it/attualita/foggia-donna-50enne-trovata-morta-nella-sua-casa-col-cane-era-tra-rifiuti-ed-escrementi-di-animali/

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martedì 29 agosto 2023

TORINO. DUE CANI FINISCONO NELLE SABBIE MOBILI DEL PO CONIL PADRONE CHE CERCAVA DI AIUTARLI. SALVATI DAI POMPIERI

 Intorno a mezzogiorno in corso Guerrazzi, nella zona del Parco Colletta lungo l'argine del Po, due cani di nome Shakti e Oliver si sono trovati in una situazione pericolosa, intrappolati nelle sabbie mobili. Il loro padrone ha cercato di salvarli, ma anche lui è stato presto in difficoltà. È intervenuta la squadra "61" dei vigili del fuoco del distaccamento Stura insieme al nucleo SAF (speleo alpino fluviale).

Utilizzando attrezzature per interventi di salvataggio tra cui scale, tute stagne e funi, la squadra di soccorso ha raggiunto la pozza di fango. Con una manovra congiunta, Shakti, Oliver e il loro padrone sono stati messi in salvo. Tutti sono tornati sulla riva, visibilmente sporchi ma indubbiamente sollevati per essere fuori dalla circostanza rischiosa.



. REGGIO CALABRIA UCCIDE IL LUPO CECOSLOVACCO E POSTA IL VIDEO DEL CANEMORTO INNEGGIANDO A SATANA

REGGIO CALABRIA. (29 AGOSTO 2023) Massimo Canizzaro  ha ucciso un lupo cecoslovacco e ha postato un video delirante in cui mostrava il cane morto ed inneggiava a Satana, subito sono scattate diverse segnalazioni alla polizia ed ai carabinieri di Santa Eufemia d'Aspromonte in coordinamento con le autorità locali stanno in queste ore cercando di porre rimedo anche sotto il profilo della salute mentale dell'uomo a tutta questa orribile vicenda. Propio i carabinieri sono stati i primi ad arrivare ieri sul posto e come prima cosa a verificare la presenza di altri cani e metterli in sicurezza. L'uomo che gia in passato era stato segnalato dalle associazioni animaliste per aver postato video in cui faceva scoppiare dei petardi  tra le zampe di alcuni cani è stato denunciato per maltrattamento di animali. "E' una situazione che sta indignando tutta Italia -scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA-  purtroppo molti erano a conoscenza della situazione e dei deliri di questo uomo e non hanno mosso un dito per fermarlo, fino alla tragedia dell'uccisione del cane e del video postato che ha fatto il giro del web , ora è il momento di fermarlo seriamente e questo fatto deve farci capire che le leggi per la tutela degli animali sono troppo blande se pensiamo che l'autore di un simile gesto se la cava con una denuncia e al massimo con un ricovero coatto. Troppo poco".


UCCIDONO A CALCI UNA CAPRA E POSTANO SUL WEB IL VIDEO DOVE RIDONO DI QUELLO CHE HANNO FATTO

 FIUGGI (29 AGOSTO 2023) Uccidono una capretta e postano l'orribile video sui social, l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente preannuncia una denuncia contro due giovani di Fiuggi, il primo per aver ucciso la capretta a calci ed il secondo per aver assistito senza intervenire, ripreso e postato sui social il video. Secondo la ricostruzione fatta dai presenti e contenuta nello stesso video ora nelle mani degli inquirenti, in un agriturismo si stava svolgendo una festa per un diciottesimo compleanno quando una capretta bianca e marrone si è avvicinata al gruppo e qui uno dei ragazzi presenti le si avvicinato lentamente per poi le sferrare alla capretta  un calcio violentissimo. La capretta stramazza e una volta a terra si contorce, soffre ma il ragazzo la colpisce di nuovo, ripetutamente, una, due, tre volte. La capretta perde i sensi, smette di respirare, lui è esaltato continua a tirare calci incitato dagli amici e amiche: “Ancora!“.Il ragazzo ha il respiro affannato, si allontana, l’animale è morto, un sacchetto a terra. L’amico ha ripreso tutta col telefonino e sorride. Sulla vicenda l'AIDAA ha emesso un breve comunicato annunciando la denuncia dei due giovani criminali: "Questa è una azione criminale di una violenza inaudita che deve essere punita severamente e che sopratutto non deve passare sotto silenzio e per questo abbiamo deciso come associazione di denunciare sia l'autore dell'omicidio della capretta sia il suo amico che ha ripreso tutto quanto. Devono pagare caro!" Questa la conslusione della nota animalista.


DUA CANI CADUTI NEL BURRONE SALVATI DAI CARABINIERI

 ue cani caduti in un dirupo salvati dai vigili del fuoco. E' accaduto ieri sera a Zafferia. Alle ore 19,08, presso la sala operativa del Comando Vigili del Fuoco di Messina, è pervenuta una richiesta di soccorso per due cani setter, che erano finiti in un dirupo in contrada Camarda,  nella montagna che sovrasta il villaggio di Zafferia. Raggiunto il luogo di intervento, percorrendo un sentiero di circa 300 metri, gli operatori hanno effettuato la manovra di discesa e recupero, con tecniche SAF (acronimo di Speleo Alpino Fluviale) ancorandosi a circa 15 metri sulla verticale dei due animali, quindi hanno raggiunto i due cani che sono stati fatti risalire, uno alla volta, in luogo sicuro riconsegnandoli al proprietario in un clima di generale grande emozione e soddisfazione, ma anche di riacquisita serenità degli animali visibilmente impauriti per la brutta esperienza vissuta e immortalata nello scatto prima della riconsegna al proprietario.



GROSSETO. CANI MORTI AVVELENATI. E' CACCIA ALLE ESCHE

 Firenze, 28 agosto 2023 – Dopo la morte di alcuni cani per presunto avvelenamento nel Comune di Marradi (Firenze) i carabinieri della stazione dei carabinieri forestali di Palazzuolo sul Senio (Firenze) hanno effettuato una bonifica nell'area insieme all'unità cinofila antiveleno di Follonica (Grosseto).

Il sopralluogo è stato effettuato in più giorni mediante l’ausilio di tre cani specializzati (due labrador ed un pastore belga malinois) per l’individuazione di esche avvelenate/pericolose. L’area è molto ampia e i cani si sono alternati nella ricerca ma durante l’intervento non sono stati tuttavia rinvenuti bocconi o esche. Nei prossimi giorni, è stato spiegato, sono previsti ulteriori sopralluoghi.


lunedì 28 agosto 2023

LITIGIO PER UN CANE SPARA DAL BALCONE

 Si è affacciato di notte dal terrazzo di casa, a Palazzo del Pero, provincia di Arezzo e con la carabina in mano ha iniziato a sparare ai passanti. Nella piazzetta antistante, c'erano anche dei bambini, finiti nel mirino dell'uomo che ha fatto fuoco con il fucile, poi scopertosi ad aria compressa. Momenti di follia e panico tra la gente in strada, che ha chiamato i carabinieri per fermare l'uomo, scrive Today.L'uomo, un 60enne italiano, avrebbe avuto un alterco con un compaesano, che gli avrebbe detto di mettere la museruola al cane di grossa taglia con cui era uscito a passeggio, proprio perché la piazzetta - dove poco dopo avrebbe fatto fuoco - era gremita di bambini.Il proprietario dell'animale, però, non avrebbe dato particolari segni di disappunto, ma pochi minuti dopo è salito in casa e ha iniziato a sparare con la sua carabina. Solo l'intervento dei militari ha messo fine alla follia del 60enne cche è stato portato in caserma per accertamenti. Sarebbe stata trovata anche l'arma, rivelatasi poi ad aria compressa, ma secondo alcuni testimoni l'uomo non sarebbe nuovo ad atti di questo tipo. Per quanto accaduto domenica sera sarà denunciato.


BOLZANO. AIDAA PRESENTA ESPOSTO SULLA VICENDA DEL RICCIO USATO COME PALLONE

BOLZANO (28 AGOSTO 2023) La vicenda è nota, alcuni ragazzini del Rione Don Bosco di Bolzano hanno usato un riccio come pallone e il povero animaletto oramai in fin di vita è stato salvato dai passanti e dai veterinari e dopo giorni di cure prossimamente sarà liberato in natura lontano dai piccoli aguzzini, ora che la vicenda è diventata pubblica interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che annuncia un esposto su questa vicenda alla procura di Bolzano. "Intanto un grazie a chi ha salvato questo animali da questi ragazzini che lo usavano come pallone da calcio, e grazie a chi l'ha curato- scrivono gli animalisti di AIDAA- ma i picoli aguzzini del riccio non devono farla franca, noi non sappiamo se sono stati individuati e denunciati, ma di certo non pensiamo che loro o i loro genitori debbano passarla liscia, per questo faremo un esposto nei prossimi giorni per fare in modo che questa storia non finisca nel dimenticatoio"



PERCHE' IL PAPA TACE SULLA VICENDA DEI PRETI CACCIATORI?

ROMA (28 AGOSTO 2023) "Papa Francesco parla spesso in senso negativo delle famiglie che hanno cani e gatti imputando anche a questa scelta la diminuzione di natalità in Italia, parole che ovviamente non sono affatto condivise dalle famiglie con animali ne tantomeno dalle associazioni animaliste, bene questo Papa però non ha mai detto una sola parola contro un fenomeno tutto interno alla chiesa, quello dei cacciatori che imbracciano i fucili per andare a caccia. Vorremmo ricordare che il fenomeno dei preti cacciatori pur diminuito per numeri nel temp è ancora presente specialmente nelle zone alpine piemontesi e trentine e nelle montagme del centro e sud Italia. Il numero dei preti cacciatori è diminuito drasticamente ed ora possiamo dire che mediamente non sono oltre una quarantina i preti cattolici che dopo aver detto messa la mattina presto imbracciano il fucile e si aggirano nei boschi alla ricerca di altre creature di Dio da ammazzare, ma non sono diminuite le messe e i riti di benedizione dei fucili e dei cacciatori, riti antichi e riprovevoli, ma su questo la Chiesa tace, ed il motivo ad essere maligni è che anche alti prelati spesso vengono invitati a pantagreuliche mangiate spesso di cinghiali ammazzati proprio dai loro preticelli di montagna. Caro Francesco su queste ipocrisie manco una parola. Come mai'". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA in merito al fenomeno dei preti cacciatori nei giorni dell'apetura di caccia in molte regioni italiane.

DON PIERINO SACELLA UNO DEI PIU NOTI PRETI CACCIATORI


CATTURA UN CINGHIALE CONUN CAPPIO E LO LASCIA MORIRE SOFFOCATO

 Icarabinieri forestali, durante un controllo antibracconaggio, hanno denunciato alla Procura di Perugia un uomo che installato una trappola per la cattura di fauna selvatica sulla propria proprietà.

I militari, in un’area parzialmente recintata vicino ad alcune abitazioni, hanno ritrovato la carcassa di un cinghiale che giaceva a terra con il collo legato a un cappio metallico fissato al tronco di una pianta. 

Il proprietario dell'orto, scrivono i carabinieri, "ha ammesso di essere l'autore dell'installazione per evitare danni alla proprietà". L'uomo, prosegue la nota dei carabinieri, non aveva una licenza di caccia. 

All'uomo sono stati contestati anche i reati per caccia con mezzi vietati ed esercizio in periodo di divieto "che comporteranno contravvenzioni di tipo penale. L’uccisione di animale, con mezzi che hanno portato a gravi sofferenze e una lunga agonia dell’animale, è sanzionata dal codice penale in particolare nelle leggi speciali in materia di animali", scrivono i forestali.

La carcassa è stata prelevata dai veterinari dell’azienda Usl Umbria 1 al fine di effettuare le analisi per il controllo della diffusione della peste suina africana "che, ad oggi, non è stata rilevata nel territorio umbro".



SI SVOLGERANNO DOMANI E MERCOLEDI I FUNERALI DI ROSY E VERONICA LE DONNE MORTE PER SALVARE IL LORO CANE

 Pescate (Lecco) – Martedì l’estremo saluto a Rosy, mercoledì a Veronica, le due amiche che settimana scorsa sono state trascinate via dalle acque gelide del torrente che sgorga dal ghiacciaio Fellaria in Alta Val Valmalenco, a Lanzada, per salvare il cane di una di loro.

Il funerale di Rosangela Corallo, che aveva 59 anni, sarà celebrato martedì alle 15, nella chiesa parrocchiale di Pescate, dove la donna abitava. La camera ardente è già stata allestita nella chiesetta del Divin Salvatore. La 59enne parrucchiera ha lasciato il figlio Fabio, la mamma Angela, le sorelle Anna e Maria Teresa e il fratello Mimmo.

Il funerale di Veronica Malini, che aveva 54 anni, sarà invece celebrato il giorno seguente, alle 15.30, nella basilica di San Nicolò a Lecco. Veronica, originaria di Cernusco Lombardonegestiva Mamimondo, un asilo nido bilingue e una scuola d’inglese per bambini e ragazzini fino alle medie.

Era sposata con Francesco e mamma di tre figli: Diego, Veronica e Beatrice. Nonostante la scomparsa, l’attività didattica della sua scuola ricomincerà regolarmente dopo la pausa estiva.Pescate (Lecco) – Martedì l’estremo saluto a Rosy, mercoledì a Veronica, le due amiche che settimana scorsa sono state trascinate via dalle acque gelide del torrente che sgorga dal ghiacciaio Fellaria in Alta Val Valmalenco, a Lanzada, per salvare il cane di una di loro.



domenica 27 agosto 2023

CACCIATORE, BRACCONIERE E MALTRATTATORE DI ANIMALI-


Dopo la segnalazione alle guardie zoofile Enpa di Vicenza, circa tre mesi fa, della sparizione in strada Casale di tre gatti, uno dei quali tornato con una profonda ferita al collo compatibile con un laccio, gli ispettori hanno scoperto che in quella zona si stavano maltrattando anche altri animali, nello specifico, i tristemente famosi uccelli da richiamo. L'indagine si è concentrata su un cinquantenne del posto il quale deteneva una trentina di poveri animali al buio, nelle gabbiette modulari da utilizzare esclusivamente per il trasporto che non permettevano agli uccelli di aprire le ali, c’erano anche delle cesene che sono dotate di un’apertura alare di circa 40 centimetri, sacrificate dentro gabbie larghe 24, una condizione che non permette nemmeno di aprire un'ala alla volta. 

La perquisizione, firmata dal sostituto procuratore Alessia Grenna, è stata effettuata dal nucleo guardie Enpa con i carabinieri di via Muggia. Durante la perquisizione sono uscite altre fattispecie di reato e pure il congelatore ha dimostrato che il cacciatore praticava il bracconaggio su specie protette. Gli uccelli sono stati sequestrati e l'uomo è stato denunciato per averli detenuti in condizioni incompatibili con la propria natura, in quanto li ha fatti vivere costantemente nelle gabbiette minuscole, per averli detenuti al buio e per aver detenuto uccelli di specie protetta non autorizzati vivi e morti.

Questa pratica sanguinaria e tribale, sicuramente anacronistica con il mondo civile, è il retaggio di una società arcaica ed è una tradizione dura a morire o anche a cambiare almeno per mitigare questa condizione terribile in cui vengono annientati questi esseri. Questi uccelli che servono per un’attività ludica, al buio per 3 mesi e mezzo l’anno e in quelle condizioni, sembrano riflettere le azioni di una mente sadica. Le sentenze della Suprema Corte di Cassazione sono univoche nel condannare questa pratica in tutte le sue forme. Si stima che solo in Veneto ci siano oltre cinquecentomila animali detenuti in queste condizioni.




RAGUSA. IL CANE RIMANE DAVANTI ALLA CASA IN ATTESA DEL PADRONE. CHE PERO' E' MORTO

 Nuoro - A Desulo, paesino di duemila anime in provincia di Nuoro, c'è un cane che da giorni è davanti alla casa del suo padrone, in attesa del suo ritorno. L'uomo però non c'è più. A raccontare la storia di Snoopy, un incrocio di pastore tedesco che riporta alla memoria l'Akita Inu protagonista del film Hachiko con Richard Gere, è il fotografo e videomaker Alberto Zilaghe."Da quando non c'è più Baillu - scrive su Facebook postando le foto -, il suo cane è nel vicolo di giorno e di notte di fronte alla sua casa sempre ad attenderlo sperando in un suo ritorno. Quando si dice la fedeltà degli animali che va oltre la morte". Le immagini pubblicate da Zilaghe e il racconto della storia dell'animale stanno facendo il giro del web, toccando i cuori di tantissime persone. Il fotografo spiega nel suo post le ragioni che lo hanno spinto a immortalare Snoopy coricato per strada davanti alla porta di casa del suo padrone: "Ho scattato questa foto per evidenziare la tenerezza e di come l'affetto e la fedeltà di un animale è tale che supera perfino la morte - scrive sul social -. Il cane è talmente affezionato al suo compianto padrone da attendere ancora il suo rientro".

Il videomaker precisa che non si tratta di un randagio: "Si chiama Snoopy, non è abbandonato a se stesso ma è amorevolmente accudito da tutti (parenti e non) anche quelli che non abitano nei pressi della sua abitazione, riceve sempre una carezza, un affetto, cibo e acqua, e tanta simpatia da tutti ed ha perfino una sua cuccia e d'inverno, una casa chiusa al caldo".



SENIGALLIA.CAGNOLIINA CADE DAL CAVALCAVIA E MUORE

 Una notizia che ha fatto il giro del web e ha commosso i senigalliesi, quella che riguarda la cagnolina di una donna di 81 anni, di Senigallia, scivolata dal cavalcavia di via Cupetta e morta poco dopo per le lesioni riportate. La donna stava camminando con la cagnolina al guinzaglio, quando improvvisamente la bestiola è scivolata in un buco nel cavalcavia ed è finita in autostrada. Non è servito a nulla nemmeno il provvidenziale intervento di un poliziotto in pensione, che è subito corso a prendere la macchina, ha imboccato l’autostrada e ha recuperato la cagnolina. Poi, insieme alla padrona, si è recato subito in una clinica veterinaria nella speranza di poterla salvare. Purtroppo, però, non c’è stato nulla da fare. La buca era già stata segnalata più volte dai residenti anche per la paura che potesse avvenire una tragedia. Ora l’auspicio è che si provveda al più presto a sistemare la strada in modo da evitare ulteriori incidenti. La notizia si è diffusa sul web, dove in molti si sono indignati per l’accaduto, tante anche le persone che hanno cercato di infondere un messaggio di forza alla padrona, che ha perso la sua fedele amica a quattro zampe. Tra gli utenti social, c’è anche chi l’ha invitata a recarsi nel canile, dove molti amici a quattro zampe cercano ancora una famigliola.



sabato 26 agosto 2023

BOLZANO. BAMBINI USANO RICCIO COME PALLONE DA CALCIO. SALVATO DAI VETERINARI

 Veniva usato dai bambini del rione Don Bosco di Bolzano come pallone da calcio. È la storia di Johnny, un cucciolo di riccio ridotto in fin di vita. Qualcuno lo ha salvato dalla barbarie a cui era stato sottoposto, portandolo alla clinica veterinaria Südtirol Exotic Vets in cui è stato curato e assistito costantemente. ''Viene da chiedersi che educazione ambientale stiamo trasmettendo alle nuove generazioni se ci sono bimbi che, anziché rimanere meravigliati davanti a un tenerissimo animale, lo usano per prenderlo a pedate", dichiara a Il Dolomiti il veterinario Vincenzo Mulè della clinica Centro storico di Bolzano. "Una scelta che, peraltro, ha causato a Johnny conseguenze che si rimargineranno solo con il tempo con una zona del dorso abrasa e senza aculei (ricresceranno con il tempo)''. "Inizialmente Johnny era davvero molto piccolo, quindi abbiamo dovuto predisporre un classico piano di alimentazione ogni quattro ore, anche di notte, fino al raggiungimento di un peso soddisfacente", racconta il dottor Stefano Capodanno della clinica veterinaria Südtirol Exotic Vets. "A questo abbiamo affiancato un ciclo di sverminazione con trattamenti antiparassitari perché i ricci sono sempre piuttosto soggetti a questo genere di problematiche. Grazie al fondamentale aiuto dei volontari siamo riusciti a portarlo nei tempi giusti a un buono stato di salute consentendogli di procedere al passaggio successivo prima dell'immissione in natura". Adesso Johnny, grazie all'interessamento di Alessio Leonardi, un volontario del Crab, ha a disposizione un piccolo angolo di giardino in un terreno privato ad Oltrisarco a due passi del bosco. "Quando saprà muoversi con sicurezza nell'ambiente boschivo sarà pronto ad affrontare la sua vita pienamente", spiega Capodanno. Fra una decina di giorni, infatti, il riccio sarà liberato in natura.




GIOVANI SALVANO UN CANE IN PERICOLO ED EVITANO L'ESPLOSIONE DI UNA CASA

 Un cane in pericolo in una casa in fiamme è stato salvato da una ventina di giovani, ospiti del Cas di Bagni di Lucca. L’eroico salvataggio è avvenuto nella notte del 25 agosto nella frazione di Ponte al Serraglio nella provincia lucchese. Alcuni giovani, ospiti del centro di accoglienza della cooperativa sociale Solidarietà e Sviluppo, sono stati richiamati dalle urla della proprietaria di casa, che rincasando aveva visto il fumo uscire dalla sua abitazione, che si trova di fronte all’edificio della cooperativa.

I coraggiosi ragazzi hanno usato dei bidoni per gettare l'acqua del cristallino torrente Lima sulle fiamme che provenivano dall’appartamento, formando una catena umana, e hanno svuotato i tre estintori della cooperativa in attesa dell'arrivo dei pompieri.

I giovani hanno avuto anche la prontezza di entrare nell'abitazione, vestiti con abiti bagnati, per chiudere il gas e per cercare il cane che si era rifugiato in un angolo dell'appartamento, per poi portarlo in salvo tra le braccia della proprietaria. Sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno fatto evacuare i residenti delle case vicine in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco.



OGGI 26 AGOSTO E' LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CANE

 Roma, 25 agosto 2023 – I cani non sono evidentemente soltanto dei semplici animali da compagnia, ma dei fedeli alleati che possono rendere la vita più gioiosa a chi ha la fortuna di possederne uno. Chiunque abbia mai avuto un cane sa infatti benissimo cosa significhi avere al proprio fianco un essere così fedele, amichevole e dalla spiccata sensibilità (qualità che a volte si riescono a trovare a fatica negli stessi esseri umani). Il 26 agosto di ogni anno, a proposito, si ricorda in tutto il mondo proprio la Giornata Internazionale del Cane, un evento con il quale, tra le altre cose, si spera di poter sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alle necessità quotidiane dei nostri compagni a quattro zampe.  

Come è nata la Giornata Internazionale del Cane

La Giornata Internazionale del Cane è stata istituita per la prima volta nel 2004 grazie al contributo della giornalista americana Colleen Paige, un’esperta del mondo animale e di cani in modo particolare. Già in passato erano nate altre giornate dedicate agli animali, come ad esempio la Giornata Internazionale del Gatto e la Giornata Mondiale del Cucciolo; all’appello, insomma, sembrava che ormai mancasse soltanto quella dedicata ai cani. La scelta della data del 26 agosto non è casuale: era infatti stato proprio in questa giornata di fine estate che, qualche anno fa, la giornalista aveva adottato il suo primo cane in assoluto, dando così il via ad una nuova fase della sua vita particolarmente felice.



CONTROLLJI NEL TORINESE CONTRO BOCCONI CHIODATI NEL PARCO

 Alla luce delle numerose segnalazioni sull’ingestione di esche avvelenate e bocconi chiodati da parte dei cani da compagnia all'interno di parchi cittadini, giardini e aree cani comunali in numerosi Comuni del territorio, la Città metropolitana di Torino è al lavoro per pianificare un’adeguata vigilanza attraverso gli operatori della Polizia metropolitana. "Myrtille, cane antiveleno addestrata, e il personale assegnato a questi compiti sono pronti per interventi di controllo preventivi - spiegano dall’Ente -. La tutela dell'ambiente e la sicurezza degli animali domestici è una responsabilità condivisa, che richiede un impegno collettivo per proteggere gli animali che frequentano gli spazi verdi, garantendo un ambiente sicuro e sano per tutti".

La Città metropolitana di Torino aggiunge che stanno arrivando rinforzi alla squadra che contrasta i criminali che gettano esche avvelenate e uccidono animali nel parchi e nei giardini: "Attenzione: ci sono controlli in corso e multe in arrivo!". Si può richiedere l'intervento di Myrtille scrivendo a urp@cittametropolitana.torino.it.


8 LUPI MORTI IN TRENTINO DA INIZIO ANNO. DOSSIER AIDAA IN PROCURA

TRENTO (26 AGOSTO 2023) Da inizio anno sono otto i lupi ritrovati morti in Trentino alcuni dei quali uccisi con colpi di arma da fuoco. Un dato che preoccupa gli animalisti dell'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente  che ritengono grave questo eccidio di lupi e che per questo hanno deciso di rivolgersi alla magistratura con un dossier che riguarda singolarmente ogni caso di lupo trovato morto per chiedere giustizia per questi animali. "Questi animali, specialmente quelli uccisi meritano giustizia per questo stiamo preparando un dossier che invieremo già nei prossimi giorni alla procura di Trento- scrivono gli animalisti di AIDAA- e che successivamente rendermo pubblico  nelle parti divulgabili, riteniamo che in alcuni casi vi siano delle responsabilità e delle connivenze che possono essere chiarite e che indicheremo nel dossier, ci aspettiamo indagini severe ed approfondite da parte delle autorità competenti".



venerdì 25 agosto 2023

VERONA. SCOPERTO TRAFFICO ILLECITO DI ANIMALI. SEQUESTRATI 29 CUCCIOLI

 Verona, 25 agosto 2023 – Cani e gatti di razza, usati come ‘merce’ per traffici illeciti. Uno dei reati che riguarda circa 30 animali. A scoprire tutto questo i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Adm) e i finanzieri del Gruppo di Villafranca di Verona, che hanno portato alla luce un illecito traffico di animali da compagnia all’aeroporto ‘V. Catullo’, che ha fruttato un guadagno illecito per oltre 40mila euro.Grazie a una specifica attività info-investigativa svolta congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dall’ufficio delle dogane di Verona, è stato rilevato nel biennio 2021-2022 un ingente aumento di passeggeri provenienti dalla Federazione Russa con al seguito animali da compagnia. L’ingresso dei cuccioli (prevalentemente cani e gatti) risultava all’apparenza regolare poiché la documentazione esibita dai passeggeri, ovvero i passaporti degli animali riportava la dicitura movimento per finalità non commerciale. Gli ulteriori approfondimenti dei funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dei militari delle Fiamme Gialle di Verona, effettuati con specifici appostamenti, interviste alle persone in transito al terminal arrivi dello scalo aeroportuale e accertamenti finanziari, hanno consentito, invece, di appurare come il traffico di animali fosse finalizzato alla successiva commercializzazione illecita. L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, ha consentito di dimostrare la falsità della documentazione presentata dai passeggeri nonché di quantificare l’Iva evasa.Grazie alla collaborazione del personale del servizio veterinario di igiene urbana animale dell’ULSS 9 è stato possibile accertare il buono stato di salute generale dei 29 cuccioli (tra i quali cani di razza Poodle Toy, Blue Merle Pomeranian, Yorkshire Terrier, Pug, German Spitz Pomeranian e gatti di razza Scottish-Strite, Maine Coon, Siamese, British Longhair e Abyssinian).

A conclusione dell’attività, sono stati denunciati alla locale autorità giudiziaria dieci soggetti per i reati di commercio illegale di animali da compagnia, contrabbando nonché utilizzo di documenti falsi. In particolare per otto di essi, la Procura della Repubblica scaligera ha recentemente richiesto il rinvio a giudizio per la celebrazione del processo.



2 CANI BRUCIATI VIVI A SCANDICCI

 FIRENZE — Le fiamme divampate in un annesso agricolo nelle campagne intorno a Firenze hanno causato la morte di due cani. I vigili del fuoco sono intervenuti nel primo pomeriggio a Scandicci e dopo lo spegnimento del rogo hanno trovato gli animali privi di vita.

All'alba di stamani i pompieri erano stati impegnati in un incendio che aveva interessato un'altra rimessa abbandonata ma nella zona di Sesto Fiorentino.



LADRI IN FUGA. IL CANE SVENTA IL FURTO IN CASA

 Con un piede di porco hanno provato a scassinare la porta del garage di un’abitazione a Campocavallo, l’altra sera. Ce l’avevano quasi fatta quando l’abbaiare del cane li ha fatti fuggire. Forse erano in 3: 2 intenti ad agire e il terzo un palo. Quando hanno capito che quel cane non avrebbe smesso e che tutto il vicinato si sarebbe affacciato per chiamare i carabinieri, sono fuggiti a gambe levate. L’animale, un Amstaff di 8 anni, deve aver spaventato davvero i malviventi più dell’allarme di cui la casa, una villa in zona residenziale a due passi dal santuario, è sprovvista. I proprietari in quel momento erano fuori a godersi gli ultimi sprazzi di ferie prima di tornare per cena. Il tentato furto è stato denunciato ai carabinieri. In quest’estate che lentamente volge al termine, il comprensorio osimano ha contato diversi colpi, soprattutto in villa. Si tratterebbe di una banda di stranieri sulle cui tracce sarebbero già i carabinieri della stazione di Osimo alle prese con l’ultimo furto, il più violento, quello nella villa dell’imprenditore Fausto Pigini, a luglio. Erano armati di pistola, non si sa se vera o falsa.

Al blitz hanno preso parte in 3. Forse c’era un quarto componente fuori. Sono riusciti a entrare in quella casa in via Sant’Ambrogio, a San Sabino, le finestre semi aperte per il caldo, l’allarme disattivato perché la moglie Lorena si trovava all’interno, quasi addormenta. Gli appartamenti, depredati di sera, più o meno alla stessa ora, erano vuoti, i proprietari si trovavano fuori a prendere il fresco. Confermato dagli stessi inquirenti che si tratta di una banda di ladri professionisti che hanno studiato il colpo a tavolino prima di inscenarlo. Preso di mira anche il bar Luca a Osimo Stazione dove a inizio agosto i ladri hanno fatto razzia di gratta e vinci