giovedì 31 maggio 2018

MORTE CANE DI SERGIO BRAMINI. AIDAA PRESENTA ESPOSTO ALLA PROCURA

Dopo le notizie diffuse oggi da alcuni siti specializzati e dalle Iene in merito alla morte di Paris in cane dell'imprenditore Sergio Bramini  il pastore tedesco di 14 anni morto in canile  dove era finito dopo che al padrone era stata sequestrata la casa e dove purtroppo già in passato era stato abbandonato altre due volte, l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- AIDAA presenterà domattina un esposto alla procura della repubblica di Monza per chiedere che si vada a fondo per accertare eventuali responsabilità su questa vicenda, sia per capire se l'entrata in canile del cane era considerata assolutamente indispensabile e se vi siano eventuali responsabilità dei gestori del canile nella gestione di questo cane anziano e problematico che entrato in canile dopo lo sfratto dalla propria casa della sua famiglia avvenuto lo scorso 18 maggio è vissuto solo pochi giorni non reggendo a quello che per lui era stato di fatto il terzo abbandono in 14 anni di vita.

BAITA BRUCIATA. AIDAA DENUNCIA IL CACCIATORE PER DIFFAMAZIONE

Sarà denunciato per il reato di diffamazione il signor Vittorio PEROTTI cacciatore che ha affermato che a dare fuoco alla sua baita potrebbero essere stati gli animalisti. Il cacciatore Perotti non solo ha insinuato che possono essere stati degli animalisti senza specificare di chi possa trattarsi, ma con questo atteggiamento attira l'odio verso chi invece vive e ama gli animali anzichè ammazzarli come fa lui e i suoi compari cacciatori. "Prima di dare dei piromani agli animalisti il signor Perotti ci pensi due volte - ci dice Lorenzo Croce di AIDAA- noi non amiamo la violenza come mezzo di contrasto all'omicidio degli animali di cui si rendono responsabili lui e quelli come lui, lo denunciamo penalmente per le sue affermazioni insensate, se vuole evitare la denuncia chieda scusa a tutti gli animalisti entro domani".

DISTRUTTA UNA BAITA DEI CACCIATORI IN LIGURIA.

(ANSA) - GENOVA, 30 MAG - Un incendio di probabile origine dolosa ha distrutto nella tarda serata di ieri una baita nel bosco di un pensionato usata come ritrovo dai cacciatori di un circolo della zona. E' successo nelle campagne di via Valtrebbia, a Sant'Eusebio, alla periferia di Genova. Le fiamme sono divampate alle 23 e sono state spente solo dopo la mezzanotte dai pompieri. Il rogo ha distrutto la baracca e lambito le gabbie dove sono custoditi 4 cani da caccia, uno del proprietario e altri tre di altri soci. Vittorio Perotti, 70 anni, proprietario della baracca, esclude il corto circuito perchè nella parte bruciata non c'era elettricità. "Non so chi possa avere appiccato le fiamme. E' una baracca usata come deposito di attrezzi agricolo e dove ogni tanto noi cacciatori facevamo delle cene con la selvaggina cacciata. Gli animalisti? Non si può escludere, visto che in passato mi sono scontrato con alcuni di loro che danno da mangiare i cinghiali. Ma potrebbe essere stato anche il gesto di un piromane che ha agito senza motivo".

FONDI DEI CANILI SUI CONTI PERSONALI. SEQUESTRO E OBBLIGO DI DIMORA

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 31 MAG - Avrebbe utilizzato fondi pubblici destinati alla cura e alla custodia dei cani per rimpinguare conti personali suoi e di suoi congiunti. Beni per un valore di oltre 100 mila euro sono stati sequestrati dai carabinieri forestali all'ex presidente della Lega nazionale per la difesa del Cane di Reggio Calabria, R.R.M., di 71 anni, accusata di malversazione, alla quale è stata notificata la misura cautelare dell'obbligo di dimora. Coinvolti anche i suoi tre figli di 36, 46 e 47 anni. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Procura. Dalle indagini è emerso un ingiustificato esborso di denaro a favore dei figli della donna per l'apparente acquisto di beni e servizi da utilizzare per il mantenimento di un canile a Campo Calabro, di cui invece non vi era traccia fiscale. Già due anni addietro erano stati posti i sigilli al canile per le gravi carenze strutturali ed igienico sanitarie riscontrare, tali da fa scattare il reato di maltrattamento animali.

mercoledì 30 maggio 2018

FILIPPO CONTRI? LA SUA CACCIATA DECISA A TAVOLINO

Roma (30 maggio 2018) - "Ufficialmente è stato eliminato ma in realtà Filippo Contri è stato cacciato a furor di popolo dal grande Fratello, la sua esclusione era stata decisa a tavolino già la scorsa settimana dopo la nostra denuncia alla procura della repubblica di Roma per il reato di maltrattamento di animali - ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- soltanto che per evitare uno sterminio di concorrenti  squalificati l'hanno posticipata di una settimana edulcorandola sotto la forma eliminazione da televoto. A noi interessa poco che il signor Contri sia uscito o sia stato buttato fuori in maniera edulcorata, quello che ci interessa- conclude Croce - è che il signor Contri si scusi pubblicamente, sottoponga il suo cane alle visite veteriarie che gli abbiamo chiesto e che risponda in sede penale dei reati che ha commesso lui ed il veterinario che gli ha mutilato il cane tagliandole coda ed orecchie". Questa la dichiarazione del presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce in merito alla vera motivazione dell'esclusione ieri sera di Filippo Contri dal Grande Fratello, ora ad attenderlo ci sono i guai giudiziari dovuti alle sue azioni ed alla sua lingua lunga. 

RIVALTA. POLPETTE CHIODATE UCCIDONO UN CANE

Torna l’incubo delle polpette chiodate e dei bocconi avvelenati nei parchi cittadini. A lanciare l’allarme sono i padroni di cani che, portando a spasso i loro amici a quattro zampe, hanno trovato i famigerati bocconi. Alcuni, per fortuna, sono riusciti a evitare che il proprio animale li mangiasse. Altri, purtroppo, non sono riusciti né a evitarne l’ingestione né a riconoscere il sintomo dell’avvelenamento.
Proprio durante una delle sue passeggiate, ha trovato la morte Kiki, un cucciolo che ha ingerito un boccone avvelenato e quel che è certo è che aRivalta gli episodi si ripetono ciclicamente, mettendo in allarme i proprietari di cani e gatti perché, a volte, chi vuole avvelenare lo fa con metodo, buttando bocconi che nascondono chiodi o veleno per topi anche all’interno di giardini privati. Le zone più colpite, restano comunque il parco lungo il Sangone e quello vicino al Castello.

martedì 29 maggio 2018

COSA FARE SE VEDI UN CANE ABBANDONATO SUL BALCONE?

ROMA (30 maggio 2018) - Si affaccia la stagione calda e anche quest'anno andiamo incontro alla problematica dei cani lasciati sul balcone sotto il sole, con questo piccolo vademecum vogliamo aiutarvi a capire come stanno le cose sotto il profilo penale in relazione al possibile maltrattamento del cane stesso, e come agire in caso vi trovaste di fronte alla situazione di vedere un cane abbandonato o apparentemente abbandonato sul balcone. 
IL CANE HA NECESSITA' DI SPAZIO
Come inizio dobbiamo ricordarci che il cane ha bisogno di uno spazio vitale in cui vivere e dormire, di avere sempre la ciotola dell'acqua fresca e una per il cibo di fare almeno una passeggiata al giorno. Non tutte le persone che possiedono un cane hanno case grandi a sufficienza e quindi molti usano il balcone come una specie di dependance per il cane. Ma ovviamente il balcone deve avere alcune caratteristiche.
IL BALCONE ADATTO AL CANE
Il balcone adatto al cane deve avere innanzitutto una zona d'ombra e lasciare al cane la possibilità di uscire ed entrare nell'appartamento, quindi sono di fatto sinonimo di maltrattamento i balconi con le imposte chiuse in modo da lasciare fuori il cane. Comunque oltre alla zona ombreggiata il balcone deve avere anche una metratura minima di almeno 7 metri quadrati con le ciotole di acqua e cibo in zona fresca, ovviamente non si deve lasciare il cane in mezzo ai propri escrementi.
IL CANE CHE ABBAIA SUL BALCONE
Ci sono poi le questioni classiche legate all'abbaio dei cani sui balconi, se abbaiano spesso è perchè sono soli oppure perchè vedono gente passare che li infastidisce, se un cane abbaia per diverse ore questo potrebbe essere un segnale di disagio da non sottovalutare.
IL CANE NON PUO' STARE H24 SUL BALCONE
Il cane non deve rimanere sul balcone 24 ore anche se si tratta di un balcone grande, in questo caso è evidente che ci siano problemi di maltrattamento.
COSA FARE SE SI CAPISCE CHE IL CANE E' A DISAGIO
Se si conosce il padrone si deve intervenire subito con lui invitandolo anche in maniera energica a mettere il cane in sicurezza, qualora non si trovi il padrone ed il cane rimane oltre quattro ore al sole, si deve chiamare subito i carabinieri,la polizia o i vigili urbani o le guardie ecozoofile in modo che possano intervenire per metterlo in sicurezza, allo stesso tempo occorre avvertire o il veterinario asl  o un veterinario di zona che interverrà a sua volta presso le forze dell'ordine per chiedere di mettere in sicurezza il cane, oppure chiamare le associazioni protezionistiche di zona. 
TELEFONO AMICO  AIDAA
Dal primo luglio al 20 settembre sarà attivo il telefono amico AIDAA al quale sarà possibile rivolgersi in caso di dubbi, L'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA fornirà solo informazioni sulle modalità di intervento.


BRINDISI. ENTRA IN VIGORE IL REGOLAMENTO TUTELA ANIMALI

Dopo mesi di interazione e dialogo costruttivo con il settore Igiene Urbana del Comune di Brindisi si volge ad un traguardo senza precedenti per il territorio locale.
Nonostante la struttura commissariale, il settore preposto con la collaborazione di Antonella Brunetti, da sempre impegnata per l'istituzionalizzazione delle problematiche inerenti alla tutela animale, ha dato compimento ad una istanza formulata già da diversi anni affinché il territorio,  avesse dei riferimenti precisi su regole, doveri e condotta in merito agli animali; un regolamento a 360° cui linee di indirizzo sono state già recepite dal Comune di Bari.
La richiesta era stata  oggetto di valutazione durante l'amministrazione Consales per poi essere riproposta all'inizio della consiliatura dell'amministrazione Carluccio, senza aver alcun riscontro, così come accaduto per la regolamentazione e modifiche sugli attendamenti dei circhi recanti animali o rispetto alla gravissima carenza di servizi che garantiscano assistenza sanitaria agli animali malati, troppo spesso a carico di risorse private di cittadini e associazioni.
Nel precedente assessorato purtroppo le poche energie investite sul problema, senza canalizzazione e reale contezza del fenomeno, sono state rimedio  per situazioni individuali,  senza una reale capacità incisiva sul fenomeno che origina il problema.
Prioritario infatti avvalersi di figure zoofile che operino con reale attitudine e competenza sul tema in questione, istituzionalizzandone l'operato.
L'amore per gli animali non può essere oggetto di strumentalizzazione, ci si impegni a ristabilire il concetto di sussidiarietà previsto dalla nostra Costituzione, la stessa alla quale è contravvenuta la condotta dei precedenti amministratori in violazione al combinato degli art. 3 e art. 97.

Grazie al costante impegno delle Associazioni e alla collaborazione fra Antonella Brunetti e il settore Igiene Urbana del Comune di Brindisi, il quale aveva chiesto a quest'ultima una valutazione rispetto allo stesso regolamento prima dell'approvazione, il nostro territorio subisce un adeguamento normativo in linea con i percorsi di altre realtà regionali- un atto di civiltà dovuto- afferma Brunetti, un passo in avanti verso una nuova civilizzazione e cultura del rispetto delle bio diversità, quali abitanti con eguali diritto sul nostro territorio.Grazie al commissariamento abbiamo ottenuto dei piccoli risultati ma significativi, almeno per quanto riguarda la tutela e la salvaguardia degli animali;  la mia candidatura al fianco di Massimo Ciullo aprirà il varco ad una grande collaborazione fra Comune e Associazioni attraverso una referenza unica e specifica sul randagismo e la tutela di ogni specie animale.”



la pro presidente aidaa Antonella Brunetti

LIBERATO STAMBECCO SUL MONVISO


(ANSA) - SALUZZO (CUNEO), 28 MAG - È stato liberato questa mattina nel Cuneese, tra Pian Regina e Pian del Re, alle pendici del Monvso, lo stambecco salvato e recuperato dai volontari del Centro recupero animali selvatici di Bernezzo. L'animale era stato segnalato da un guardiaparco ad Argentera, in valle Stura, con una grave ferita alla testa provocata da una caduta sulle rocce.
    Curato per due mesi, oggi è stato liberato, scegliendo una valle diversa rispetto a quella di provenienza. La colonia di stambecchi in valle Stura, infatti, è molto numerosa e si verificano spesso incroci tra consanguinei, che indeboliscono la specie. La liberazione in valle Po consentirà quindi di aumentare la varietà genetica della colonia.

lunedì 28 maggio 2018

CANE LANCIATO DA UN CAVALCAVIA. E' GRAVE

Avvolto in un sacco di iuta e gettato giù da un cavalcavia. Un cane meticcio di grossa taglia lotta tra la vita e la morte dopo che nel primo pomeriggio di ieri qualcuno ha cercato di liberarsi di lui in maniera atroce alle porte di Alghero, lungo la strada "Variante del Calich". Un'auto si è fermata sul cavalcavia che sovrasta il rio Barca, ha lanciato il sacco con dentro il cane dal ponte ed è ripartito a tutta velocità dileguandosi nel nulla.
Un pescatore che si trovava sulle rive del fiumiciattolo ha sentito il tonfo ed è andato a vedere cosa fosse caduto dal cavalcavia, facendo l'amara sorpresa. Ha chiamato subito i soccorsi e il cane è stato trasportato dal TaxiDog alla clinica universitaria di Sassari dove gli sono state date le prime cure. L'animale ha numerose fratture e i denti spezzati. È stato preso in carico dal Canile Primavera di Santa Maria La Palma, struttura convenzionata con il Comune di Alghero, ed ora si trova in una clinica privata dove sarà seguito fino alla sua guarigione.
I volontari del canile sono decisi a presentare una denuncia ai carabinieri per l'accaduto, e su Facebook, con tanto di immagini, si appellano a chiunque avesse visto qualcosa di avvisare il canile o la Compagnia barracellare di Alghero che è intervenuta per soccorrere il cane.

GROSSETO. CAVALLO CADE IN UN FOSSO. SALVO

Un cavallo è caduto nella mattina di domenica in un fosso nella zona di Pratini nel Comune di Grosseto, vicino al deposito dell'acquedotto del Fiora. L'animale, in difficoltà, non riusciva più ad uscire perché si era rovesciato sulla schiena ed è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale di Grosseto per poterlo recuperare. L'animale è stato salvato e sta bene.

ABBANDONO CANI SUL TERRITORIO. DENUNCIATO IL SINDACO DI SAN CATALDO

SAN CATALDO (28 MAGGIO 2018) E' stata inviata questo pomeriggio la denuncia firmata dal presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce nei confronti del sindaco di San Cataldo in provincia di Caltanisetta per il reato di abbandono e maltrattamento di animali ai sensi degli articoli 544 e 727 del codice penale e per violazione della legge regionale sulla lotta al randagismo della regione Sicilia. Infatti il sindaco di San Cataldo nei mesi scorsi ha firmato un'ordinanza con la quale dava il via libera al rilascio sul territorio di 16 cani microchippati i quali erano di fatto vissuto sempre in canile, il loro rilascio dal punto di vista del presidente AIDAA equivale al reato di abbandono. Inoltre uno di loro è stato ucciso investito da un'auto e per questo motivo il presidente AIDAA Lorenzo Croce ha denunciato il sindaco anche per il reato di maltrattamento con induzione alla morte di animali. "Poco è servito che nei giorni scorsi dopo una vera e propria rivolta popolare questo sindaco abbia cambiato idea- ci dice Lorenzo Croce- il danno era fatto e noi riteniamo che questo suo modo di operare, senza tra l'altro avere il preventivo parere del settore veterinario dell'ASP in merito alla reimmissione dei cani sul territorio sia stato un atto gravissimo sfociato in diversi reati per i quali abbiamo deciso di denunciare penalmente il sindaco di San Cataldo".

domenica 27 maggio 2018

SAN CATALDO. INIZIATO IL RECUPERO DEI CANI (FOTO)

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'album fotografico del recupero dei cani di San Cataldo a opera degli amici della Lida. aggiornamento quotiano. Al momento sono stati individuati 4 cani di cui uno recuperato dei 15 liberati con l'ordinanza del sindaco. (che poi per fortuna si è rimangiato ma il danno è fatto).








LAPIDATI DUE CUCCIOLI DI CANE IN PROVINCIA DI MESSINA

LIBRIZZI (Messina - 27 maggio 2018) - "Siamo arrivati alla lapidazione dei cuccioli di cani, superata oramai abbondamentemente la barriera dell'orrore davvero non abbiamo piu parole" cosi si esprimono Daniela Lotito vice presidente dell'Associazione Animalisti Siciliani ed Ambiente e Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA commentando quanto accaduto nei giorni scorsi nel territorio del comune di Librizzi in provincia di Messina dove due cuccioli di cane di poco più di due mesi sono stati uccisi a colpi di pietra, letteralmente lapidati. Dopo la scoperta avvenuta nei giorni scorsi si sono mossi subito le autorità locali, in particolare il sindaco insieme alla vice presidente ASA Daniela Lotito per denunciare quanto accaduto e per individuare i responsabili di questo orrore. "Siamo stati interessati direttamente da Daniela Lotito- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- in quanto come associazione ci occupiamo proprio di contrastare il fenomeno della violenza che purtroppo insieme a quello del traffico di animali e delle truffe sui cuccioli dei cani è particolarmente diffuso anche in quella zona della Sicilia"

I DUE CUCCIOLI LAPIDATI

sabato 26 maggio 2018

CACCIATORE DENUNCIATO PER AVER SPARATO A UN DAINO

Cacciatore di Busalla denunciato per aver ucciso un daino

Nel mese di gennaio 2018, in località Mongiardino Ligure in provincia di Alessandria, un uomo venne notato da un residente del posto mentre a bordo della propria autovettura, benché in giorni di silenzio venatorio, esplodeva due colpi di arma da fuoco in direzione di un daino, abbattendolo.
I carabinieri della stazione di Busalla, al termine di un'attività d'indagine delegata dall'Autorità Giudiziaria alessandrina, hanno identificato il cacciatore in un 30enne genovese.



I MEZZI LIDA PRONTI AL RECUPERO DEI CANI DI SAN CATALDO.

I mezzi della lida pronti per andare a recuperare i cani di san Cataldo liberati impropriamente su ordien del sindaco. Speriamo che riescano a recuperarli.



SAN CATALDO.IL SINDACO RITIRA L'ORDINANZA "ABBANDONA CANI"

Ho ricevuto poco una telefonata da FABIO CALI' responsabile delle guardie ecozoofile della Lida San Cataldo che mi ha comunicato di aver ricevuto dal sindaco un fax nel quale annunciava il ritiro dell'ordinanza con la quale sono stati liberati sedici cani sul territorio del comune della provincia di Caltanisetta. Nel pomeriggio secondo quanto comunicatomi da Fabio inizierà la perlustrazione del territorio comunale con lo scopo di recuperare e riportare in rifugio i cani che su ordine del sindaco erano stati abbandonati sul territorio. A Fabio ed alle sue guardie il migliore augurio di buon lavoro e speriamo che riescano a recuperare i cani dal canto nostro non faremo un passo indietro fino a quando anche l'ultimo cane non sarà recuperato.

VEGANO AGGREDITO:AGGRESSORI GIA' RILASCIATI

(ANSA) - MILANO, 25 MAG - Dei quattro studenti liceali arrestati per aver insultato e rapinato il cliente di un ristorante vegano nel centro di Milano, tre sono stati rimessi in libertà e il quarto è finito agli arresti domiciliari: solo lui è stato ritenuto responsabile della vicenda assieme a un quinto giovane non ancora identificato. Lo ha deciso il gip Livio Cristofano che ha convalidato gli arresti del pm David Monti ma ha disposto la misura cautelare dei domiciliari solo per uno, un 18enne, mentre i suoi tre amici sono tonati liberi per non aver commesso il fatto. Il giovane si sarebbe giustificato spiegando al giudice di aver insultato il cliente del locale sotto i fumi dell'alcool ("ero ubriaco") e di averlo fatto solo per prendere un po' in giro i vegani.

IL SINDACO DI SAN CATALDO CONDANNA A MORTE 16 CANI

SAN CATALDO (26 MAGGIO 2018) - Con un ordinanza inappuntabile nei termini legali ma che nella realtà mette a repentaglio la vita di 15 cani randagi (uno è gia stato ammazzato) il sindaco del comune di San Cataldo ha rimesso in libertà 16 cani randagi che erano custoditi nel rifugio Mimiani dove erano entrati in tenerissima età. La decisione di rimetterli fuori in un territorio ad altissima presenza di rischio avvelenamento (il comune è vicino a Serredifalco dove nelle scorse settimane sono morti diversi cani perchè avvelenati) e sopratutto senza alcuna conoscenza da parte dei cani stessi della vita randagia essendo stati cresciuti nelle gabbie di un canile è di fatto per loro una anticamera della condanna a morte. "E' un atto malvagio, molto malvagio, quello firmato dal sindaco di San Cataldo che ha messo in libertà sedici cani che hanno sempre vissuto in canile e che quindi a nostro avviso equivale ad averli abbandonati - ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- anche se con modalità diverse rispetto a chi li abbandona per strada, questi cani non sono abituati a vivere da randagi, ma essendo cresciuti in canile sono cani la cui vita è a rischio sia per il fattore avvelenamento che a causa di possibili investimenti stradali, durante il quale uno di essi è già morto. Noi- conclude Croce ci auguriamo che prefetto di Caltanisetta e settore veterinario della Regione facciano intendere a questo sindaco la stupidata che ha fatto, liberando sul territorio cani che potenzialmente sono gia condannati a morte, ma che potrebbero essere anche motivo di problematiche per la popolazione civile, a meno che questo sia l'intendimento nascosto di questa ordinanza: ammazzare i cani dopo averli abbandonati, lunedi procederemo legalmente nei confronti del signor Modaffi Giampiero sindaco non solo incompetente ma altamente pericoloso".

aggiornamento 




PRONTO IL PIANO ANTI RANDAGISMO AIDAA PER SERRADIFALCO

Sarà inviato martedi mattina al sindaco di Serradifalco il piano per la microchippatura e la sterilizzazione messo a punto dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA destinato ai cani randagi e di proprietà del medesimo comune, si tratta di un progetto innovativo che dovrebbe permettere una sensibile riduzione del randagismo senza per questo ricorrere a nuove entrate in canile, particolare attenzione anche alla lotta agli avvelenamenti. torniamo a parlarne martedi.

venerdì 25 maggio 2018

LETTERA APERTA ALLA MAMMA DI FILIPPO: "LEI DIFENDE L'INDIFENDIBILE".

LETTERA APERTA ALLA MAMMA DI FILIPPO CONTRI: "LEI DIFENDE L'INDIFENDIBILE"
Roma (25 maggio 2018) - UNA DURA VIDEO LETTERA  DEL PRESIDENTE DI AIDAA LORENZO CROCE IN RISPOSTA AI COMMENTI DELLA MAMMA DI FILIPPO CONTRI CHE DIFENDEVA IL FIGLIO DALLA NOSTRA DENUNCIA E DALLA RICHIESTA DI SEQUESTRO DEL CANE AL QUALE IL SIGNOR CONTRI FILIPPO HA TAGLIATO LE ORECCHIE E LA CODA MUTILANDOLO E COSI VIOLANDO LA LEGGE.


ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
Via Roma 6220010 PREGNANA MILANESE
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea dal 2011
Censiti nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
AIDAA nel web:
http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/
Mail:
stampa.aidaa@libero.it direttivo.aidaa@libero.it
telefono 3479269949


Gentile signora,

Sono Lorenzo Croce presidente AIDAA, si sono quello che ha denunciato quell'incosciente di suo figlio Filippo che in televisione è andato di fatto ad autodenunciarsi annunciando che picchia il cane doberman di famiglia, e che ha provveduto al taglio della coda e delle orecchie, motivo questo per il quale è finito nei guai oltre che Filippo anche il veterinario che ha tagliato orecchie e coda nonostante esista una legge che lo proibisce dal 2010.
Tagliare la coda e le orecchie al cane è un reato penale, picchiare il cane, e istigare la gente a fare altrettanto è anche questo un reato penale. E noi per questo non potevamo fare altro che denunciare Filippo alla magistratura E CHIEDERE IL SEQUESTRO CAUTELATIVO DEL SUO CANE.

Non entro nel merito delle sue parole a difesa di Filippo, non è difendibile e la sua posizione sarà esaminata in tribunale.
Mentre spendo due parole per il suo cane che poverino si trova in mezzo a questa situazione.
Noi non vogliamo a tutti i costi portare via il cane dalla sua famiglia o almeno non in maniera sconsiderata e l'ultima cosa che vogliamo fare è farlo finire in canile, anche se penso che almeno li non prenderà le botte come invece ha fatto fino ad oggi almeno stando a quanto ha dichiarato suo figlio.

Per il cane noi proponiamo questo: una serie di valutazioni in stato di ricovero presso una struttura veterinaria che sia indipendente, e poi un piano di recupero non tanto per il cane, ma per suo figlio che deve imparare a gestire un animale se lo vuole tenere e questo si fa con l'ausilio di un veterinario comportamentista e di uno psicologo.

Se accetta e invita suo figlio a fare questo percorso noi siamo pronti una volta concluso il percorso a evitare di far sequestrare il cane se i veterinari comportamentisti e gli psicologi riterranno suo figlio in grado di gestire il cane, ovviamente nessun ritiro della denuncia, perchè chi commette reati deve essere sottoposto al giudizio della magistratura.

Aspetto una sua risposta scritta.

Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA


Dalla sede nazionale il 25 maggio 2018

LORETO. I FORESTALI SEQUESTRANO DUE CAIMANI


(ANSA) - LORETO (ANCONA), 24 MAG - I carabinieri forestali del Nucleo Cites di Ancona (Nipaaf di Ancona) hanno sequestrato due giovani esemplari di caimano, trasportati illegalmente da un veicolo con targa della Repubblica Ceca fermato all'uscita della autostrada A14 di Loreto. Con i caimani trovati anche mille pesci di acqua dolce senza documentazione sanitaria. I caimani sono tutelati dalla convenzione Cites e considerati animali pericolosi per la salute pubblica e per l'uomo, dato che le specie più piccole raggiungono e superano a maturità la lunghezza di un metro e mezzo. Sul posto anche il personale del Servizio Veterinario. Il proprietario del veicolo e l'autista sono stati denunciati alla Procura di Ancona per detenzione illecita di specie pericolose e di esemplari Cites senza la documentazione.
    Rischiano pene di un anno di arresto ed ammenda fino a 200 mila.
    I caimani verranno affidati al rettilario di Perugia autorizzato per la detenzione di animali pericolosi.

SALVA LA VOLPE SCAPPATA DA VILLA ADA

(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Scappata da Villa Ada, una volpe si era rifugiata in un locale di un albergo di via Clitunno, in zona Salaria a Roma. La sua presenza, però, non è passata inosservata. Così il personale dell'albergo ha allertato ieri i carabinieri della vicina stazione Salaria dicendo di aver avvistato un animale all'interno dell'hotel. Giunti sul posto i carabinieri hanno capito che si trattava di una volpe e hanno avvisato i carabinieri forestali che, insieme a un'associazione di volontari di recupero fauna, l'hanno presa. Dopo le cure mediche del caso la volpe rossa è stata liberata ieri sera a Villa Ada da dove si era allontanata.

TRAFFICO ANIMALI ESOTICI - SETTE ARRESTI


(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 25 MAG - Dalle prime ore di oggi, in provincia di Reggio Calabria i Carabinieri forestali del Raggruppamento Cites stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di sette persone accusate di appartenere ad un'organizzazione dedita alla cattura ed al commercio, sul territorio nazionale e all'estero, di avifauna selvatica protetta dalla Convenzione di Berna.
    A carico di un'ottava persona, inoltre, é stato eseguito un obbligo di dimora.
    Dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, é emerso che i destinatari del provvedimento, bracconieri dediti alla cattura indiscriminata di migliaia di volatili in aree boschive della Calabria, avevano organizzato una filiera illegale per il libero commercio degli esemplari vivi, venduti in Italia e all'estero, sviluppando anche autonomi canali di distribuzione di uccellagione morta destinata ai ristoranti del Nord Italia.

ANCORA CONDANNATI GLI ANIMALISTI PER LA VICENDA GREEN HILL


(ANSA) - BRESCIA, 24 MAG - La Corte d'appello di Brescia ha confermato le dodici condanne, tra otto e dieci mesi, a carico di un gruppo di animalisti che il pomeriggio del 28 aprile 2012 fece irruzione nell'allevamento di cani beagle Green Hill di Montichiari, nel Bresciano, portando fuori centinaia di animali.
    L'allevamento venne posto sotto sequestro e chiuso definitivamente l'estate successiva.
    In parziale riforma della sentenza di primo grado i giudici hanno concesso il benefico della non menzione per nove animalisti.

PS VALE LA PENA RICORDARE CHE QUESTE CONDANNE SONO SCATURITE GRAZIE ALLA PRESIDENTE DI FEDERFIDA LOREDANA PRONIO, CHE HA FILMATO E VENDUTO IL VIDEO AL CORRIERE DELLA SERA PROBABILMENTE IN CAMBIO DI SOLDI E CHE GRAZIE A QUESTO VIDEO LA DIGOS HA INDIVIDUATO GLI ANIMALISTI POI DENUNCIATI E CONDANNATI ORA ANCHE IN APPELLO. LOREDANA PRONIO E' ANCHE LA ZIA PUTATIVA DI CONTRI.


VEGANO PICCHIATO A MILANO

(ANSA) - MILANO, 24 MAG - Quattro ragazzi sono stati arrestati per rapina aggravata e lesioni dopo aver aggredito verbalmente e picchiato il cliente di un ristorante vegano a Milano e avergli preso il giubbotto con soldi e cellulare.
    "Vegani di m...", "fate schifo", "che c... state mangiando?", sono le frasi che hanno rivolto a un 32enne che stava cenando col fratello seduto ai tavolini esterni di un locale in viale Monte Nero.
    Un'aggressione gratuita da parte dei ragazzi poi identificati dai carabinieri in studenti di buona famiglia che vivono in centro: 2 hanno 18 anni (uno di loro ha precedenti per danneggiamento e imbrattamento), uno 19 e l'ultimo 20 (con precedenti per droga e tentata estorsione). All'ennesima offesa il 32enne si è alzato per raggiungere il gruppo dei cinque (uno è sfuggito all'arresto) e appena girato l'angolo lo hanno aggredito con calci e pugni fino a che non è intervenuto il fratello della vittima.

giovedì 24 maggio 2018

CASO CONTRI: SEGNALATO ANCHE IL VETERINARIO CHE HA MUTILATO IL CANE

ROMA (24 Maggio 2018) - Una lettera è stata inviata  dal presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce all'ordine dei veterinari della provincia di Roma con la quale si comunica di aver denunciato penalmente  il veterinario autore delle mutilazioni consistenti nel  taglio alle orecchie ed alla coda del cane di proprietà di Filippo Contri. Nella lettera il presidente AIDAA chiede anche di essere convocato per fornire le informazioni in suo possesso oltre a comunicare che nei prossimi giorni invierà anche un esposto allo stesso ordine professionale. Sempre in merito alla vicenda del concorrente del GF denunciato penalmente dal presidente di AIDAA Lorenzo Croce per il reato di maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale si è appreso da fonti ancora ufficiose ma considerate attendibili che la vicenda è oggetto di attività investigativa da parte delle forze dell'ordine e della procura della repubblica a cui è stata inviata la denuncia. 

CUCCIOLO DI DELFINO SALVATO IN SARDEGNA


Un cucciolo di delfino in difficoltà, che si era avvicinato troppo alla costa nello specchio acqueo davanti a "Is Arutas", in piena Area Marina Protetta del Sinis, nell'Oristanese, è stato salvato dagli uomini della Guardia Costiera con l'aiuto di alcuni operatori del Cnr.
    Si tratta di un giovane esemplare di Stenella Coeruleoalba, della lunghezza di circa 1,5 metri, che, disorientato, stava rischiando lo spiaggiamento sul litorale.
    A far scattare l'allarme la segnalazione arrivata da un biologo dell'Area Marina Protetta Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre. La Capitaneria di porto di Oristano ha inviato sul posto una pattuglia terrestre e un gommone con a bordo i referenti scientifici del Cnr-Iamc di Oristano. Il delfino è stato prelevato e rilasciato in acque più profonde.

FALCO PELLEGRINO SALVATO A ISERNIA

(ANSA) - ISERNIA, 22 MAG - Nel centro storico di Isernia salvataggio di un falco pellegrino ad opera dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale. il rapace era rimasto intrappolato con del filo di ferro e si è reso necessario salire sul tetto, attraverso un abbaino, per raggiungerlo e successivamente liberarlo con l'aiuto di un veterinario dell'Asrem che poi ha provveduto a trovare una sistemazione provvisoria presso una struttura adeguata al volatile.

CANILI ABUSIVI SCOPERTI IN CALABRIA


(ANSA) - COSENZA, 24 MAG - Tre persone, due di Acquaformosa e una di Roggiano Gravina, sono state denunciate in stato di libertà per maltrattamento di animali dai carabinieri del Reparto Parco nazionale del Pollino che hanno sequestrato cinque cani di varie razze detenuti in violazione delle norme vigenti.
    I militari, nell'ambito dei controlli finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati a danno degli animali nei comuni dell'area del Pollino, hanno individuato e ispezionato, con l'ausilio di medici veterinari dell'azienda sanitaria di Cosenza, diversi ricoveri e canili abusivi.
    In particolare alcuni animali, tra cui anche dei cavalli, sono stati trovati in spazi angusti, privi di acqua e cibo, in assoluta assenza di ricoveri o in ambienti comunque inidonei a garantire il riparo dalle intemperie. Diverse sanzioni sono state elevate per l'assenza di microchip e mancata iscrizione all'anagrafe canina.

STRAGE DI GATTINI AVVELENATI IN PROVINCIA DI CASERTA

Arriva l'ennesima strage di cani e gatti avvelenati, stiamo parlando questa volta di quanto accaduto nella frazione di Ameglio nel comune di Marzano Appio in provincia di Caserta, dalle segnalazioni che ci stanno giungendo in questi giorni nell'arco degli ultimi sette giorni in questa piccola frazione sono stati ritrovati morti dieci cuccioli di gatto mentre un cane avvelenato pare possa salvarsi. Vi aggiorno sulle novità.

CONIGLI AVVELENATI IN UN PARCO PUBBLICO A COLLECCHIO

Conigli morti per avvelenamento ? Il Comune di Collecchio chiude il parco Nevicati

Diversi conigli sono morti all'interno del parco Nevicati di Collecchio ed il Comune ne ha disposto la chiusura, fino a quando la causa delle morti non sarà accertata. Secondo le prime infromazioni è possibile che gli animali siano stati avvelenati: è proprio per motivi di sicurezza quindi che l'Amministrazione ha deciso di chiudere il parco, non permettendo così l'accesso al Centro culturale. La zona infatti è frequentata da molte persone con i cani e da bambini. E' stata anche presentata una denuncia contro ignoti ai carabinieri e sono stati predisposti alcuni cartelli che avvisano il pubblico dell'ordinanza. Alcuni animali sono stati portati all'Istituto Zooprofilattico per le analisi. 



mercoledì 23 maggio 2018

DOG NAPPING. FALLE NEI COLLARI GPS PER MICIO E FIDO RISCHIO RAPIMENTO

Le cyber-minacce non risparmiano nemmeno i quattro zampe. I collari hi-tech - quelli che contengono un localizzatore Gps per scongiurare di perdere cani e gatti - sono infatti vulnerabili ad attacchi hacker. A lanciare l'allarme sono gli esperti di Kaspersky Lab, secondo cui questi dispositivi, chiamati pet tracker, potrebbero consentire accessi non autorizzati alla rete e alle informazioni sensibili, portando a conseguenze spiacevoli come il furto o il rapimento di fido e micio.
I dispositivi di tracciamento sono usati dai proprietari per salvaguardare la sicurezza degli animali domestici, fornendo la loro posizione attraverso le coordinate Gps, che vengono inviate alla app del proprietario con frequenza regolare, anche minuto per minuto. C'è la possibilità - rileva Kaspersky - che qualcun altro intercetti quelle coordinate per sapere dove si trova l'animale, o anche per conoscere le abitudini del padrone, come le passeggiate quotidiane. In altre parole, i cybercriminali possono ottenere abbastanza informazioni per organizzare, ad esempio, il rapimento dell'animale. 
Il dog-napping, spiegano gli esperti, è una minaccia non molto nota ma presente. Secondo i dati raccolti dall'Associazione italiana Difesa animali e ambiente (Aidaa), si contano 70 cani rapiti ogni giorno in Italia. Nel 2017 sarebbero stati 25mila i cani rubati. Meno di 20mila esemplari sarebbero poi stati ritrovati, mentre dei rimanenti si sono perse le tracce. Quello dei furti dei cani muove un giro d'affari che in Italia spazia ogni anno dai 5 ai 7 milioni di euro. 

fonte ANSA.IT

LA SPEZIA. TORNA L'INCUBO DEI BOCCONI AVVELENATI

Un hamburger adagiato su una metà del classico contenitore in polistirolo, nel bel mezzo di un viottolo che collega via Viano con via Castrucci, alla Chiappa, assiduamente percorso da molti cani al guinzaglio dei padroni.
La segnalazione ci arriva da alcuni preoccupati residenti della zona, fermamente convinti che si tratti del classico boccone avvelenato, collocato a mo’ di trappola per attirare i molti cani di passaggio, come già avvenuto in passato nel quartiere.
Effettivamente la posizione del succulento pezzo di carne, che spuntava da una siepe per la gioia dell’olfatto canino, lascia presagire le peggiori intenzioni. Un motivo in più per stare all’occhio quando si passeggia nella zona con il proprio amico a quattro zampe.