martedì 30 novembre 2021

APPELLO A SINDACI E PARROCI. TUTELATE I CLOCHARD CON I CANI DAL FREDDO

 ROMA (30 NOVEMBRE 2021) In Italia ci sono 3.000 clochard che vivono per strada con i loro cani, tra questi 800 sono le donne e loro proprio per la presenza dei loro cani molto spesso non sono accolti nei dormitori pubblici, problema che si esaspera ancora di piu in questo momento di pandemia. Per questo motivo l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente lancia anche quest'anno un appello sia ai sindaci che ai parroci di tutta Italia affinchè prestino la dovuta attenzione in queste notti di freddo destinato sempre piu ad aumentare con il passaggio dei giorni anche ai clochard con i cani. "Ogni anno ci accorgiamo di questi invisibili solo quando la cronaca dei giornali dedica alla loro morte poche righe- scrive l'AIDAA in una nota stampa- noi invitiamo i sindaci in queste prime notti di freddo a tenere in debita considerazione anche queste persone che vivono per strada con i loro quattro zampe e che sono concentrati spesso nelle grandi città chiediamo di mettere loro a disposizione degli spazi adeguati, e se possibile di regalare loro delle cucce pieghevoli in modo che possano trovare riparo anche i loro cani. Ai parroci ed ai religiosi di ogni confessione chiediamo un atto di pietà aprendo la chiese ed i luoghi di culto nella notti fredde e permettendo a queste persone e ai loro amici pelosi di entrare e trovarvi riparo".



DOPO SEI ANNI CONDANNATO 10 MESI PER L'UCCISIONE DI UN GATTO

 Un trentenne di Lodi è stato condannato dal tribunale di Lodi a dieci mesi di reclusione, senza sospensione condizionale della pena, per le accuse di aver aizzato il proprio cane Pit Bull contro uno dei gatti di un vicino di casa, provocandone la morte e di avere, nei giorni successivi, percosso il proprio cane scagliandogli addosso ripetutamente la propria mountain bike. Questo secondo episodio era avvenuto in un parco pubblico della città di Lodi e un carabiniere fuori servizio era intervenuto, portando l'uomo in caserma e denunciandolo per maltrattamento di animali.

Appena qualche giorno prima un vicino di casa aveva denunciato la stessa persona, nativa del Brindisino ma residente da molti anni nel capoluogo bassianeo, per l'uccisione del gatto. I fatti risalgono a sei anni fa e ora è arrivata la sentenza di primo grado.

L'uomo, già noto alle forze dell'ordine per altri fatti, continua a professarsi innocente e sostiene di non ricordare neppure di essere stato accompagnato nella caserma dei carabinieri e denunciato.



BOCCONI AVVELENATI NELLA ZONA FLAMINIO DI ROMA

“Attenzione, bocconi avvelenati. Sono stati trovati bocconi avvelenati nel nostro quartiere Flaminio. Massima attenzione”. L’allarme di un’iscritta al gruppo Facebook “Quelli del Flaminio” getta apprensione nei proprietari dei cani che, quotidianamente, portano a spasso il proprio fido. style=”text-align: center;”>

Le esche mortali, polpette di carne ripiene di granuli colorati, probabilmente topicida, sono state trovate da alcuni passanti in piazza Melozzo e in viale del Vignola. 

Cosa fare in caso di avvelenamento

Nell’eventualità in cui un cane ha ingerito un boccone avvelenato è necessario contattare immediatamente il veterinario o la clinica veterinaria più vicina, in modo da allertare il medico dell’arrivo del cane. Sotto indicazione del veterinario, potrebbe essere utile far vomitare l’animale tramite l’ingerimento di una sospensione di acqua calda molto salata. Se possibile, senza toccarla con le mani, sarebbe utile portare al veterinario una polpetta avvelenata.

Ovviamente, per cercare di risalire all’identità di chi ha disseminato i bocconi, è possibile denunciare in qualunque ufficio di polizia (vigili, polizia o carabinieri).



lunedì 29 novembre 2021

ARRIVA IL BONUS ANIMALI DOMESTICI. ECCO IN COSA CONSISTE

 Il governo ha deciso di sostenere gli italiani che hanno con sé e nelle loro abitazioni un cane o un gatto contribuendo con un piccolo rimborso, il cosiddetto bonus animali domestici. Si tratta di una detrazione fiscale, più che di un vero e proprio contributo, che sarà rivolta a coloro che usufruiscono di servizi veterinari per un minimo di spese annue fissate a 129,11 euro.


La soglia massima detraibile sale dunque a 550 euro (da 500), mentre la quota fissata per la detrazione sarà del 19% e, considerando la franchigia si potrà ricevere un rimborso massimo di 80 euro. Un piccolo aiuto per chi si prende cura quotidianamente di uno o più animali domestici, dimostrandone di essere il proprietario: per il cane varrà l’iscrizione all’anagrafe canina ed il microchip, per il gatto una ricevuta di acquisto (nel caso in cui ci si sia rivolti a un pet shop (dal 2024 vietati in Francia) o il microchip.


La norma per il bonus animali domestici, confermato dalla legge di bilancio 2021, prevede anche la possibilità di prescrivere i farmaci a uso umano anche per gli animali “a condizione che tale medicinale contenga il medesimo principio attivo del medicinale veterinario



L'ORSO GOLOSONE HA SVALIGIATO LA PASTICCERIA DI ROCCARASO

 Si sente sempre più spesso parlare di orsi che si avvicinano pericolosamente ai centri abitati in cerca di cibo. Stavolta a Roccaraso (provincia dell’Aquila) un orso ha sfondato la vetrina di una pasticceria e fatto una scorpacciata di biscotti. Un orso, attirato dal profumo dei dolci di una pasticceria di Roccaraso, si è avvicinato e ha deciso di sfondare la vetrina pur di assaggiare quelle delizie. Si tratta di un orso marsicano, di nome Juan Carrito, ben noto in quanto si tratta di uno dei quattro figli dell’orsa Amarena. Il tutto è avvenuto di sera verso le 21:30, non ancora dunque in piena notte ma evidentemente l’orso si sentiva sicuro di attraversare le strade indisturbato. Dopo aver mangiato tutti i biscotti che si trovavano pronti sulle teglie, si è allontanato soddisfatto. Lo stesso Juan Carrito poi è famoso in quanto più volte è stato visto bere alla fontanella del paese. E l’altra sera dopo aver mangiato tutti i biscotti, non completamente soddisfatto, ha raccolto anche un po’ di frutta dagli alberi.




E' TORNATO A CASA JACK IL CANE DEL SOCCORSO ALPINO AVVELENATO IN FRIULI

 Jack sta bene ed è tornato a casa sua. Il cane soccorritore del Cnsas del Friuli Venezia Giulia, avvelenato nei giorni scorsi in Carnia, è definitivamente fuori pericolo: è stato dimesso dalla clinica veterinaria di San Marco di Veggiano (Padova), dove era stato ricoverato con urgenza, ed è rientrato a casa. Ora per un mese - informa il Soccorso alpino - l'australian kelpie dovrà fare una cura riabilitativa. I bocconi avvelenati da lui ingeriti contenevano lumachicida e topicida. Nel frattempo, il suo conduttore ha partecipato, assieme al Corpo forestale regionale e a un cane per la ricerca antiveleni, proveniente dalla provincia di Belluno, alla ricerca sul terreno di altri eventuali bocconi avvelenati, che sono stati ritrovati numerosi, circostanza che permetterà di indirizzare le indagini.



sabato 27 novembre 2021

CINZIA E I SUOI ANIMALI HANNO FINALMENTE UNA NUOVA CASA

TEGGIANO (27 NOVEMBRE 2021) Una bella notizia! E' finita nel migliore dei modi l'odissea vissuta in questi mesi da Cinzia Ferrara e dai suoi cento animali che dopo 19 anni si erano ritrovati con uno sfratto esecutivo sul capo per la struttura di Teggiano in provincia di Savona dove vivevano felici  con il rischio per la maggior parte degli animali di Cinzia di finire in un macello, infatti nella sua struttura sono presenti oltre cento animali ma essendo in prevalenza oche e galline (oltre ad asini e cani), questi non hanno alcuna tutela specifica in quanto animali da reddito e non da compagnia. L'AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) aveva raccolto questa estate prima di tutti il disperato appello della donna e si era mossa sia rilanciando lo stesso appello con il quale Cinzia chiedeva una nuova casa e nel frattempo grazie all'avvocato Chiara Fatta di Genova dava assistenza legale alla donna cercando di posticipare il più possibile lo sfratto in attesa di una soluzione positiva. Da qui l'appello è dilagato nel web facendo arrivare a Cinzia tanta solidarietà e alcune ipotesi di soluzione che per vari motivi non sono risultate praticabili. Un altalena di speranze e delusioni fino a quando nei giorni scorsi proprio in prossimità della scadenza dell'ultima proroga allo sfratto è arrivata la soluzione positiva tanto auspicata. "Grazie all'interessamento suscitato nel web grazie agli appelli iniziali di AIDAA- dice la signora Cinzia Ferrara- sono arrivate delle offerte di sistemazione, una addirittura dalla Bulgaria ma per motivi diversi non praticabili, fino al moracolo dei giorni scorsi quando abbiamo avuto la certezza che saremmo stati accolti tutti, io e gli animali dalla fattoria  Fata Miele dell'Associazione il Campo Dorato di via Marella a Pietrasanta sempre in Liguria con la quale abbiamo trovato un importante e giusto accordo. Volevo ringraziare tutte le associazioni e tutti coloro che si sono mossi per aiutarci- ci ha detto la signora Ferrara-a nome mio e di tutti i miei animali grazie di cuore a tutti". Anche gli animalisti di AIDAA hanno diffuso un comunicato dove esprimono soddisfazione e ringraziamenti per la soluzione di questa vicenda: "Abbiamo sentito ieri sera Cinzia Ferrara e questa mattina il presidente di AIDAA ha sentito telefonicamente la fattoria didattica  Fate di Miele esprimendo tutta la gioia e la soddisfazione  oltre ovviamente al rignraziamento per la conclusione positiva della vicenda che permette un sicuro futuro per Cinzia e per i suoi cento animali, davvero grazie a tutti".


ZORRO CANE TORTURATO ED UCCISO. TAGLIA DI 3.000 EURO SUI COLPEVOLI

 Napoli (27 novembre 2021) La vicenda risale allo scorso 8 novembre quando a Poggiomarino un comune della provincia di Napoli era stato ritrovato  morto legato ad un palo Zorro, un cane di quartiere che secondo quanto accertato era stato dapprima legato e poi torturato fino alla morte. Una vicenda molto simile a quella del cane Angelo. Ad oggi però i responsabili non sono stati individuati e per questo scende in campo l'AIDAA, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, che mette una taglia di 3.000 euro sulla testa del responsabile o dei responsabili dell'efferato crimine. La taglia verrà pagata a chi con la sua testimonianza resa in forma di legge alle forze dell'ordine aiuterà a far individuare e condannare in via definitiva gli autori delle torture e della uccisione del cane Zorro.



ZORRO CANE DI QUARTIERE TORTURATO ED UCCISO A POGGIOMARINO.

 Una violenza inaudita, a cui non c'è spiegazione, dal momento che Zorro era stato adottato da tutta la comunità, che si prendeva cura di lui, sfamandolo. Zorro era il nome di un cane randagio di Poggiomarino, nella provincia di Napoli, legato a un palo, torturato fino alla morte, la carcassa lasciata poi per strada. Le persone del posto lo ricordano come un animale docile, amico di tutto il quartiere. Ci hanno raccontato che diversi anni lo avevano salvato dalla strada ed era stato adottato un po' da tutti. I cittadini se ne prendevano cura, gli davano da mangiare e lo coccolavano.







venerdì 26 novembre 2021

I MUFLONI DEL GIGLIO ABBATTUTI CON TECNICHE DEGNE DEI KILLER.

ISOLA DEL GIGLIO (26 Novembre 2021)E' stato impartito l'ordine di sparare ed i primi quattro mufloni sono gia stati uccisi all'isola del Giglio, e gli animalisti di AIDAA partono all'attacco mandando un esposto in procura per chiedere verifiche immediate in quanto secondo gli animalisti la cosa più vigliacca sarebbe infatti il sistema utilizzato per individuare gli animali da abbattere. Nei giorni scorsi sono stati catturati i cuccioli a cui è stato messo il radiocollare ora questi sono stati liberati e seguiti cosi quando si ricongiungono alle loro famiglie i cacciatori hanno vita facile nell'individuare ed abbattere i mufloni. "E' un sistema degno dei killer professionisti- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA. quello usato da questi messeri, noi chiediamo a gran voce ai turisti di boicottare a Natale sia il Giglio che l'Elba prossima tappa del massacro ma oggi abbiamo inviato un esposto alla procura di Livorno per chiedere di verificare puntualmente quello che accade sull'isola dove gia girano voci che indicano le carcasse degli animali abbattuti pronte per essere macellate e servite nei ristoranti. Al momento- conclude la nota AIDAA- ribadiamo che si tratta di voci sulle quali però chiediamo un'attenta verifica alle autorità competenti alle quali chiediamo di fermare il massacro di questi innocenti animali subito".




PONTECORVO. DUE CANI UCCISI DAL VELENO

 Due cani avvelenati in zona Melfi. Un atto atroce di crudeltà contro il quale sarà avviata ogni azione legale per risalire all'identità di chi ha commesso un simile gesto. Ad annunciare l'intenzione di procedere per le vie legali è stato l'assessore Annagrazia Longo, da sempre in prima linea per la tutela degli animali. Prima come volontaria, oggi anche nella duplice veste di amministratore pubblico, la Longo ha messo in campo nel corso delle settimane una serie di iniziative finalizzate a tutelare gli amici a quattro zampe.

Un sostegno costante e fattivo alle attività che le associazioni di volontariato hanno portato avanti su tutto il territorio comunale.

Attività fondamentali che hanno consentito di far crescere e ampliare l'azione delle associazioni di volontariato a Pontecorvo. Ma quanto accaduto nei giorni scorsi ha acceso lo sdegno di molte persone che hanno condannato con forza il gesto vile che è stato compiuto. Ed è stato proprio l'assessore Annagrazia Longo a sottolineare: «La crudeltà e l'inciviltà senza fine: in zona Melfi sono stati avvelenati due cani. Il servizio veterinario dell'Asl è subito intervenuto per il prelevamento degli animali e la conseguente autopsia, in modo da capire, con certezza, la cause di morte.
Come assessore al randagismo seguo personalmente la vicenda e attendo notizie ufficiali in merito».




giovedì 25 novembre 2021

VICENDA MUFLONI: A NATALE BOICOTTARE ISOLE DEL GIGLIO ED ELBA

 ISOLA DEL GIGLIO (25 novembre 2021) "Loro uccidono i mufloni prima al Giglio e poi quasi certamente all'isola dìElba dove i mufloni che potrebbero morire sono molti di più  che non quelli dell'isola del Giglio? E noi invitiamo tutti i turisti italiani e stranieri a boicottare queste due isole per le vacanze di Natale e invitiamo coloro che hanno prenotato a disdire le prenotazioni già effettuate- cosi scrive in una nota stampa l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- questo è l'unico sistema per fare capire a questi signori che la devono smettere con i massacri inutili di animali. Alberghi vuoti un obbiettivo nemmeno troppo difficile da raggiungere- continuano gli animalisti- visto che nei prossimi giorni lanceremo la nostra campagna di boicottaggio anche all'estero. Meno gente va al Giglio ed all'Elba a fare vacanza e più capiranno l'inutilità di questo massacro, credete- conclude la nota AIDAA- non c'è nulla come toccare la gente nel portafogli per farle capire gli errori e far cambiare loro opinione".



NASCE UN DRAGO NELLE FORESTE DISTRUTTE DA VAIA

 BELLUNO, 24 NOV - Un grande Drago di legno si erge sull'Ape Cimbra di Lavarone (Trento), dove la tempesta Vaia nel'ottobre 2018 fece strage di boschi.

E' l'opera con cui lo scultore veneto Marco Martalar ha voluto ricordare il terribile evento meteorologico che spazzò via milioni di alberi sulle montagne del Triveneto, e nel contempo valorizzare l'Avez del Prinzep.

Il corpo del Drago è fatto interamente di scarti di alberi abbattuti dalla furia della tempesta. Per realizzare l'opera ci sono volute 3.000 viti e 2.000 pezzi di scarti di arbusti.
    Martalar ha lavorato alla scultura in legno per oltre un mese. ll Drago di Vaia è alto 6 metri e lungo 7; per dargli forma Martalar ha impiegato una tecnica che prevede una struttura interna, uno scheletro in legno, sul quale viene poi fissato il materiale di recupero. L'opera muterà nel tempo, con il passare delle stagioni, fino a che il drago arriverà a decomporsi.



FUORI PERICOLO JACK IL CANE DEL SOCCORSO ALPINO AVVELENATO

(ANSA) - OVARO, 23 NOV - È fuori pericolo Jack, l'australian kelpie del Soccorso Alpino Fvg, che domenica aveva ingerito esche avvelenate con lumachicida durante una passeggiata con il suo conduttore a Chialina di Ovaro (Udine).  L'animale - fa sapere il Cnsas Fvg - è stato estubato, ha mangiato e si sta riprendendo presso la clinica veterinaria di Padova, dove era stato ricoverato d'urgenza grazie alla prontezza del suo padrone, assieme al quale forma una delle Unità cinofile del Cnsas regionale. Jack rimarrà in osservazione fino a mercoledì pomeriggio, per fugare i dubbi su eventuali danni neurologici dovuti al lumachicida ingerito. (ANSA).



mercoledì 24 novembre 2021

AI DOMICILIARI DETENEVA ILLEGALMENTE CARDELLINI. DENUNCIATO

  Nella tarda mattinata di ieri, personale delle Volanti procedeva al controllo di un soggetto posto agli arresti domiciliari al Villaggio Zia Lisa II.

Nel corso del controllo domiciliare gli agenti notavano la presenza di alcune gabbie con all’interno nove volatili, le cui caratteristiche del piumaggio erano corrispondenti a quelle dei cardellini; tutti i volatili erano privi dei caratteristici anelli identificativi.
Al fine di avere la certezza che si trattasse effettivamente di cardellini si chiedeva l’ausilio della Polizia Provinciale e, unitamente a quel personale gli operatori si recavano presso l’ASP Veterinaria.

I medici veterinari del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria confermavano che i volatili in questione fossero dei cardellini, specie protetta di cui è fatto assoluto divieto di detenzione, accertandone inoltre l’ottimo stato di salute.

I volatili venivano sottoposti a sequestro e dei fatti veniva data notizia al P.M. di turno.

L’uomo che li deteneva illecitamente veniva quindi deferito, in stato di libertà, per i reati di ricettazione e detenzione di esemplari di specie animali selvatici protetti.




MILANO. BOCCONI AVVELENATI AL CORVETTO. DOGO SALVO PER MIRACOLO

 Milano, 23 novembre 2021 -  Il cane che si accascia in preda a convulsioni. La corsa dal veterinario più vicino. La diagnosi: "Avvelenamento". Un altro caso in zona Corvetto, almeno il quarto nell’arco di due anni. L’ipotesi è che Bruce, così si chiama il dogo argentino di 5 anni che dopo tre giorni di terapia intensiva ora si sta riprendendo, abbia ingerito un’esca farcita di lumachicida chimico o sostanza simile altamente tossica. In via Osimo, ai piedi di un albero, ieri mattina il proprietario Andrea Fasani ha trovato tracce di una polverina verde fluorescente, e con tutta probabilità è lo stesso veleno ingerito dal suo cane, magari mescolato alla carne di una polpetta gettata lì apposta.



martedì 23 novembre 2021

BASTA ACQUISTARE ON LINE, A RATE E CON DIRITTO DI RECESSO I CUCCIOLI DI NATALE

ROMA (23 Novembre 2021)  Nel 2020 ci fu il boom dell'acquisto edell'adozione dei cani  a causa del lockdown che ci obbligò tutti  chiusi in casa per mesi, ed i cani divennero il messo per molti per poter uscire qualche ora di casa. Ora passata l'ondata pandemica (almeno per il momento) molti di questi cani sono stati abbandonati nei canili con le peggiori scuse. Intanto però si avvicina il Natale e i cuccioli ritornano ad essere di moda come regalo da mettere sotto l'albero, una tradizione orribile che dovrebbe essere fermata ma che invece cresce in particolare per quanto riguarda le vendite online. Mentre in Francia addirittura vietano l'acquisto dei cuccioli nei negozi da noi  esiste un mercato senza regole, spesso gestito in maniera scriteriata e alimentato da decine di cuccioli di dubbia provenienza e molti di questi malati. Ma la cosa sconvolgente sono i  Cuccioli di cane e gatto venduti a rate e con il diritto di recesso e molti di questi consegnati  da corrieri che li trasportano in condizioni assurde, come se fossero dei pacchi postali, in furgoni non autorizzati, spesso al freddo in gabbie sporche sottoponendoli a volte a viaggi di molte ore. Una situazione considerata inaccettabile anche da molti di coloro che, però, si rivolgono a Internet per acquistare un animale e poi si vedono consegnare un cucciolo spesso oltre che spaventato anche malaticcio.  Da anni  l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA si batte(SPESSO IN SOLITUDINE) contro l'acquisto on line dei cuccioli che si intensifica durante le festività natalizie. "Saranno 8.000 alla fine i cani e i gatti prenotati che saranno consegnati entro la notte di Natale, molti di loro risulteranno malati, il 40% sarà restituito (e i cuccioli malati quasi certamente soppressi) in base al diritto di recesso,mentre circa 3.000 tra cani e gatti saranno abbandonati o finiranno in canile prima della prossima estate- scrivono in una nota gli animalisti dell'AIDAA- un indegno mercato che denunciamo da anni ma che non viene fermato forse per convenienza che a volte sconfina nell'illegalità".




DA OGGI ABBATTONO I MUFLONI DELL'ISOLA DEL GIGLIO

 Per gli ambientalisti è una mattanza, per il Parco un progetto che vuole migliorare la qualità e l’ecosistema presente sull’isola. È l’operazione per eradicare i mufloni dal Giglio: l’obiettivo è togliere quei 25-40 esemplari di bovidi cha ancora rimangono. Sono una specie aliena, quindi in nome dalla biodiversità dell’ambiente gligliese, non ci devono stare. Lo stabilisce il progetto Ltsgo Giglio (Less alien species in the Tuscan Archipelago: new actions to protect Giglio island habitats), promosso dell’ente Parco nazionale Arcipelago Toscano, approvato e finanziato dall’Unione Europea, con durata 2019-2023. Da oggi inizia la fase che prevede, per tre mesi, oltre alla cattura anche l’abbattimento degli animali. Ed è la possibilità dell’uccisione che ha fatto insorgere le associazioni, dalla Lav a Vita da cani a Ihp, spinto l’onorevole Maria Vittoria Brambilla ad annunciare un esposto in Procura e un reclamo alla Corte dei Conti europea, l’ex senatore Vincenzo D’Anna presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi a lanciare un appello per la salvezza dei mufloni, e una cinquantina di agricoltori dell’isola a fare una raccolta firme per fermare l’abbattimento.



lunedì 22 novembre 2021

AIDAA. QUESTA GABBIA E' UN OGGETTO DI TORTURA: TOGLIETELA SUBITO DAL MERCATO

ROMA (22 NOVEMBRE 2021) Le dimensioni di questa gabbia sono minuscole (45 x 12,5x 25 cm) e secondo il colosso cinese che l'ha messa in commercio e alcuni siti internet di grande distribuzione che l'hanno messa in catalogo sarebbe la gabbia dove rinchiudere i gatti per lavarli, secondo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente invece è uno strumento pericoloso che produce un forte stress ai gatti chiusi in quella struttura in acciaio per diversi minuti che è possibile tranquillamente intendere come strumento di maltrattamento di animali. "L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente chiede a coloro che commercializzano questa gabbia di piccolissime dimensioni di togliere dal mercato questo che è uno strumento pericoloso e che provoca nei gatti un forte quanto inutile stress- scrive in una nota l'associazione animalista AIDAA- la gabbia è di dimensioni piccolissime rispetto alla grandezza media di un gatto, invitiamo le aziende che la commercializzano a toglierla dal mercato con effetto immediato e stiamo valutando una denuncia contro di esse per istigazione al maltrattamento di animali".



ANCORA UNO SPARVIERO FERITO (E POI MORTI) DA UN BRACCONIERE

 Ancora un episodio di bracconaggio, ovvero la pratica della caccia svolta in violazione delle normative vigenti. Questo è un altro problema che riguarda l’area del Padule di Fucecchio. Che, a distanza di una manciata di giorno dall’ultimo accadimento, segnala di nuovo questa criticità. In questo caso il ferimento dell’animale ha costretto il veterinaio a praticare l’eutanasia. E’ successo, si apprendem sabato 13 novembre quando un cittadino di Monsummano ha portato al Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio uno sparviero con un’ala spezzata, che aveva recuperato il giorno pecedente in località Pozzarello.  Il danno è risultato così grave da non consentire un intervento chirurgico di ricomposizione, e da indurre, appunto, il veterinario a praticare l’eutanasia.

 


2 LUPI INVESTITI SULLE STRADE DELLA MAREMMA

 ANSEDONIA – Un lupo, o un ibrido, investito in mezzo all’Aurelia da una macchina che non si è fermata. È successo intorno alle 10 all’altezza di Ansedonia, direzione Grosseto. La povera bestia, agonizzante, è rimasta in mezzo alla carreggiata a lungo finché un’altra auto ha dato l’allarme.

Un altro lupo morto era stato trovato qualche giorno fa a Macchiascandona.

Sull’Aurelia arrivano i vigili, scatta la denuncia

Sul posto è arrivata la Polizia Municipale di Orbetello per cercare di rimuovere e soccorrere il povero animale che, però, dopo poco è morto per la forte botta ricevuta dalla macchina che lo ha investito.

Un cucciolo trovato morto sull’Amiata

Un altro cucciolo di lupo è stato trovato, sabato sera, a Castiglioncello Bandini, vicino a Cinigiano. Anche questo, probabilmente, è stato investito da un’auto. Lo ha rimosso la Forestale e verrà portato all istituto zooprofilattico.



domenica 21 novembre 2021

CANI E GATTI AVVELENATI. SICILIA E CALABRIA I NUMERI DELLA VERGOGNA

Oltre mille tra cani e gatti morti avvelenati negli ultimi 60 giorni questi sono i numeri della vergogna di Calabria e Sicilia. Maglia nera le provincie di Catanzaro con oltre 150 cani e gatti morti negli ultimi mesi, mentre nelle provincie di Ragusa ed Agrigento in Sicilia i numeri sono anche superiori. E purtroppo nemmeno uno dei responsabili di questi avvelenamenti di massa è stato definitivamente assicurato alla giustizia, gli ultimi casi riguardano avvelenamenti di massa a Gimigliano in provincia di Catanzaro dove però la sindaca pare che stia dando finalmente una scossa all'ambiente. In Sicilia invece le situazioni di susseguono come quella di Ribera in provincia di Agrigento dove è dei giorni scorsi il ritrovamento di alcuni cani uccisi dal veleno sui quali stanno indagando i carabinieri del luogo. "Non sono certamente solo Sicilia e Calabria le regioni dove è diffusa la pratica vergognosa di uccidere gli animali con il veleno- scrive in una nota AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- ma teniamo acceso il focus su queste due regioni perchè i numeri degli ultimi mesi sono davvero spaventosi e torniamo a ribadire che solo una seria campagna di sterilizzazioni, ed un aumento delle pene potranno porre fine a questa ignobile situazione".



RIAPERTA L'AREA CANI DI ANTELLA

 Tolti i sigilli e riaperta l’area cani ai giardini della Resistenza di Antella. L’area era stata chiusa il 6 ottobre scorso dopo il ritrovamento di alcune spugne che, se ingerite da un animale, avrebbero potuto provocarne la morte.

Le analisi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana, al quale sono state inviate le spugne ritrovate, hanno evidenziato che si tratta di “schiuma poliuretanica non fritta di aspetto normale”, gli esami tossicologici hanno escluso che contenessero veleno.

Prima della riapertura Polizia municipale e Ufficio ambiente hanno provveduto ad un ultimo controllo nell’area con cani addestrati nella ricerca di bocconi avvelenati: tutto è risultato a posto, i sigilli sono stati tolti e gli amici a quattro zampe possono tornare a frequenterla in sicurezza.



sabato 20 novembre 2021

SONO SALVI I 5 PASTORI CECOSLOVACCHI CHE UCCISERO LO SCORSO ANNO UNA DONNA

Saranno trasferiti nelle Marche i cinque lupi cecoslovacchi, due adulti e tre cuccioli, che un anno fa uccisero Mariangela Zaffino, 74 anni. L’episodio avvenne a Grugliasco: la donna fu sbranata dai cani della figlia, che in quel momento era fuori casa per motivi di lavoro. Da allora gli animali vivono in una struttura privata all’interno della clinica veterinaria di Grugliasco e sono seguiti da specialisti, mentre la figlia della pensionata è indagata per omicidio colposo. A proporre il loro trasferimento nelle Marche è stata la proprietaria, per scongiurare il rischio che vengano abbattuti. Gli animali sono ancora sotto sequestro, ma quando la vicenda sarà definita dal punto di vista giudiziario per loro si aprirebbe il rischio di essere soppressi.

Una consulenza disposta dalla Procura ha infatti stabilito che gli animali necessitano di un particolare trattamento psicologico e riabilitativo per evitare che possano nuocere di nuovo a qualcuno. Non possono in alcun modo essere restituiti alla proprietaria e soprattutto non possono vivere in branco così come accadeva nell’alloggio di Grugliasco prima che sbranassero l’anziana. Nei giorni scorsi l’indagata, assistita dai legali Luca Polita e Dante Libbra, è stata interrogata dal sostituto procuratore Francesca Traverso. Al pm ha spiegato che i cani non erano mai stati aggressivi e che erano abituati a rimanere soli in casa con l’anziana madre.





BRACCONIERE FERMATO NEL PAESE DI AL BANO

 CELLINO SAN MARCO – Continuano i controlli antibracconaggio in provincia di Brindisi. Un’altra persona è stata infatti denunciata per abusi di caccia dai Carabinieri Forestali, con il numero che sale a 14 dall’ inizio della stagione venatoria. Questa volta, nelle campagne di Cellino San Marco, dove residuano complessi boscati non grandi, ma importanti anche per la fauna e l’ecosistema locale, una pattuglia della Stazione Forestale di Brindisi stava effettuando un’ attività di controllo pomeridiana, considerando il normale intensificarsi delle “doppiette” verso il tramonto. Uditi degli spari, i Militari hanno raggiunto un gruppo di 3 cacciatori, procedendo all’ identificazione degli stessi ed ai controlli di rito (licenza di porto di fucile, concessione regionale, assicurazione). Nello stesso frangente, però, si sono accorti che uno di loro nascondeva un capo di avifauna, verosimilmente appena abbattuto, nella vegetazione. I Carabinieri Forestali hanno ritrovato l’esemplare, ancora sanguinante, occultato in un cespuglio; si trattava di un colombo torraiolo, specie per cui non è consentito il prelievo venatorio.



STRAGE DI CANI A RIBERA. SCATTANO LE INDAGINI

 RIBERA – I carabinieri di Ribera (Agrigento) indagano per individuare i responsabili dell’avvelenamento di tre cani, verosimilmente randagi, le cui carcasse sono state ritrovate in contrada Magone. A rivolgersi ai militari è stato un passante. Per i rilievi sul posto si è recato anche un veterinario dll’Asp di Agrigento, che ha rilevato segni di avvelenamento e l’assenza di microchip sugli animali.

Il caso

Il medico ha effettuato comunque dei prelievi biologici che saranno esaminati dall’Istituto zooprofilattico di Palermo. I carabinieri di Ribera confidano che da tali accertamenti possano emergere indizi per individuare i responsabili e contestare loro il reato di maltrattamento di animali.




venerdì 19 novembre 2021

AIDAA SCRIVE A GRATTERI. "FERMI LA MATTANZA DI CANI E GATTI IN PROVINCIA DI CATANZARO"

CATANZARO (19 Novembre 2021) Negli ultimi  quattro mesi sono oltre 150 i cani e gatti uccisi con il veleno in diverse località della provincia di Catanzaro, compreso il capoluogo. L'ultimo caso denunciato proprio ieri dall'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente accaduto a Gimignano dove in un mese sono quasi una quindicina tra cani e gatti che hanno perso la vita dopo essere stati avvelenati. Per questo motivo i vertici nazionale dell'AIDAA hanno oggi scritto una lettera al procuratore capo della repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. Nella lettera anticipata questa mattina via email gli animalisti fanno una disamina secca e completa della situazione dell'avvelenamento di cani e gatti e scrivono : "La mattanza è andata in crescendo da alcuni mesi ed in particolare pare sia diventata una forma di ritorsione contro i cani randagi da quando ad agosto accadde la tragedia della morte della giovane di Soverato uccisa da una muta di cani, vicenda sulla quale questa procura sta scrupolosamente indagando. Da allora si sono susseguiti decine di casi di morte di cani e anche gatti uccisi sia con lumachicida che con i bocconi contenti veleno ed altre sostanze tossiche per questi animali che spesso provocano una morte tra atroci dolori di questi animali.I fatti sono stati riportati meticolosamente dalla stampa locale e nazionale dalla prima mattanza avvenuta proprio nel capoluogo fino all’ultima da noi segnalata nella giornata di ieri nel comune di Gemigliano dove in un mese sono stati ammazzati con il veleno oltre una decina di animali, senza che nessuno sia intervenuto nonostante le ripetute segnalazioni." E dopo aver ricordato le responsabilità delle amministrazione locali nella mancanza di campagna di sterilizzazioni gli animalisti di AIDAA si rivolgono direttamente al procuratore Gratteri chiedendo un'azione incisiva proprio per combattere anche a livello giudiziario questi reati.


la lettera al procuratore di CATANZARO







FERMATO BRACCONIERE UMBRO A PASSIGNANO

 E'stato invididuato e fermato un bracconiere umbro che cacciava di sera le beccacce (prima norma violata) e con un fucile modificato. I Carabinieri Forestali di Passignano in provincia di Perugia sono stati costretti anche ad inseguire l'uomo che però ha fatto poca strada prima di essere raggiunto e portato in Caserma. Si tratta di un 58enne di Lisciano Niccone. Sotto sequestro un fucile modificato, cosiddetto “stamponato”, cioè in grado di contenere ben 11 cartucce (8 in più del consentito). 

Probabilmente il bracconiere non era solo dato che nella sua auto c'era anche un fucile carico con 5 colpi in canna, fuori dalla custodia, e questo fa supporre che sia stato presente un complice datosi alla fuga. Le armi sono stata sequestrate e il 58 enne deferito alla Procura della repubblica; rischia ora una condanna penale per omessa custodia di arma e caccia con mezzi non consentiti. Ritirata in via cautelare la licenza di caccia e tutte le armi in suo possesso: in più consegnata una multa da  354 euro.



VELLETRI. STERMINATA COLONIA DI GATTI. AVVISTATA LA KILLER

 Quindici gattini avvelenati a Velletri. La strage è avvenuta in via Fontana delle Rose, alla periferia della cittadina dei Castelli Romani. I gatti, riporta Il Messaggero, sono stati trovati senza vita nel terreno della casa di un musicista. L’uomo ha presentato una denuncia ai carabinieri del Corpo Forestale e alla Procura di Velletri.

Secondo il veterinario  i piccoli amici a quattro zampe sono stati avvelenati: “Escludo un’epidemia o malattia, ho il fortissimo sospetto che siano stati avvelenati uno dopo l’altro. Abbiamo mandato una carcassa all’Istituto Zooprofilattico per fare le indagini sul tipo di veleno utilizzato, sono arrivati in stato di ipotermia, ad ucciderli potrebbe essere stata una miscela di pesticidi”. Intanto in paese si è sparsa la voce che ci siano indizi precisi sulla killer dei gatti: una donna che si sarebbe vista aggirarsi nei giorni scorsi nella zona dove sono stati sterminati poi i gatti.



giovedì 18 novembre 2021

CACCIATORE SPARA A CANE PASTORE FUGGITO DAL CANCELLO DI CASA

VELLETRI (8 NOVEMBRE 2021) Un esposto è stato inviato questa mattina alla procura della repubblica di Velletri per chiedere chiarezza sugli avvenimenti che hanno portato un cacciatore ad imbracciare il fucile e a sparare ad un cane, un pastore asiatico ferendolo gravemente. A detta di questo cacciatore il cane avrebbe dapprima sbranato uno yorkshire e successivamente si sarebbe diretto verso una casa per aggredire due donne tra cui ci sarebbe stata la moglie del cacciatore. "Non tornano i tempi- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA presentatrice dell'esposto- quindi i dubbi sulla ricostruzione di questo cacciatore con il grilletto facile al quale è stato poi sequestrato il fucile sono notevoli a partire appunto dalla stessa ricostruzione dei fatti a partire dal tempo trascorso scendendo dalla macchina per andare in casa a prendere il fucile e poi sparare al povero cane ferendolo gravemente. Troppa gente in questo periodo spara senza pensarci su due volte, abbiamo cosi deciso di presentare un esposto proprio per verificare se la ricostruzione fatta da questo signore corrisponde al vero- conclude AIDAA- chiedendo una perizia balistica sulla traiettoria dello sparo e sui tempi trascorsi tra la sua discesa dall'auto fino al momento dello sparo". Per il fatto avvenuto nei giorni scorsi  a Velletri, nella zona bassa di Colle Ottone dove il  pastore asiatico era da poco fuggito dal cancello di una casa di via Cinelli, mentre il padrone usciva per lavoro AIDAA non esclude di presentare anche denuncia per violazione dell'articolo 544 del codice penale sia nei confronti dello sparatore che nei confronti del proprietario del pastore in relazione alla fuga ed alla uccisione dello yorhkshire.



GIMIGLIANO. ANCORA MATTANZA DI CANI E GATTI UCCISI CON IL VELENO

GIMIGLIANO (CZ 18 novembre 2021) Ricomincia la mattanza di cani e gatti uccisi con il veleno a Gimigliano in provincia di Catanzaro, una delle tante mattanze che vengono segnalate in questi mesi nella provincia calabrese. Una mattanza che in questo caso continua di oltre un mese senza che nessuno sia intervenuto e per questo alcuni residenti hanno chiesto l'intervento dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che anche in questo caso ha deciso di dare il suo apporto agli animalisti calabresi. "Non è ammissibile che in un mese vengano uccisi dal veleno 7 cani e cinque gatti e al momento nulla sia stato effettivamente fatto per trovare il colpevole di questo che per la legge italiana è un crimine a tutti gli effetti punibile con il carcere- scrive in una nota l'AIDAA- per questo motivo abbiamo inviato un esposto alla procura di Catanzaro, perchè una volta per tutte prenda sul serio anche questi reati, che avvengono in tutta la provincia con una frequenza impressionante, ci aspettiamo- concludono gli animalisti dell'AIDAA- una presa di posizione certa e decida da parte delle autorità civili e delle forze dell'ordine perchè questa mattanza venga fermata a partire proprio da Gimigliano".



CANI E GATTI AVVELENATI E UCCISI A DURONIA (CAMPOBASSO)

 Li hanno trovati con la schiuma blu alla bocca, segno inequivocabile di un avvelenamento. Questa volta accade a Duronia, piccolo paese interno della provincia di Campobasso. Qui le associazioni animaliste denunciano gli ultimi episodi di una strage senza fine: tre cani uccisi senza pietà dopo aver ingerito sostanze tossiche, forse topicidi. Alcuni testimoni raccontano che avrebbero ritrovato anche dei piccoli chiodi nel mix ingerito e poi rigettato dai poveri animali.Prima di Duronia probabilmente ricorderete la mattanza avvenuta a Busso: era lo scorso giugno, nel paese alle porte di Campobasso dieci cani sono stati avvelenati. In quel caso le forze dell’ordine hanno avviato anche le indagini per risalire al responsabile di tale riprovevole gesto.