martedì 31 gennaio 2023

CENTINAIA DI CANILI E GATTILI AL COLLASSO A CAUSA DEI COSTI DELL'ENERGIA

 ROMA (31 gennaio 2023) - Sono centinaia gli appelli di rifugi, cani e gattili che ogni giorno denunciano il rischio di chiusura, ma anche la necessità quotidiana di ridurre le ore di utilizzo dell'energia e del gas per le varie necessità quotidiane se non addirittura di vedersi tagliare servizi essenziali per il funzionamento e la sopravvivenza delle stesse strutturr a causa dei costi ipeerbolici delle bollette. L'allarme arriva sopratutto dai canili e rifugi di tutto il sud Italia in particolare Sardegna, Calabria, Sicilia ed Abruzzo, ma anche nelle altre regioni dell'Italia meridionale la situazione generale è rose e fiori.  Cosi oltre ai pochi soldi disponibili dovuti ai ritardi dei pagamenti dei cani tenuti per conto dei comuni, lo scarità delle strutture veterinarie pubbliche operanti sia all'interno delle strutture che riferibili alle asl veterinarie ed al servizio di polizia veterinaria pubblica (quasi sempre per scarsità di personale) A dare il colpo di grazia a questi rifugi per icio e fido molto spesso ospitate in strutture fatiscenti è il prezzo dell'energia con bollette a volte addirittura aumentate di sei volte rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I gestori spesso chiedono aiuto con raccolte fonti volontarie ma non sempre questo basta, i conti arretrati si accumulano ed il rischio di riduzione se non di taglio stesso di luce e gas è alle porte e questo mette a rischio la salute e la vita di almeno 75.000 tra cani e gatti ospitati nelle strutture molto spesso di piccole dimensioni e gestite da piccole associazioni. A lanciare questo ennesimo allarme è l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA: "Quello del rischio di chiusura o di riduzione dei sevizi dei centinaia di gattili e canili specialmente nelle regioni del sud è una realtà di cui si parla poco, ora l'allarme rischia di traformarsi nelle prossime settimane in un vero e proprio tsumani per molti di questi rifugi che si ritrovano a dover far fronte ai debiti accumulati per il mancato pagamento delle bollette elettriche e del gas dei mesi scorsi, che unite ad un numero sempre più alto di ingressi di cani e gatti abbandonati ed ai ritardi accumulati dagli enti locali nei pagamenti e questi fattori messi tutti insieme rischiano di far esplodere una situazione davvero al limite con conseguenze disastrose per i cani che non ospiamo nemmeno immaginare".



CAPOTERRA. REVOCATO IL SERVIZIO DI CUSTODIA PER I RANDAGI

 È tutto scritto nero su bianco nella determina depositata il 17 gennaio dove viene evidenziato che “su rilievi dell’ufficio di ragioneria, in attesa dell’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025 non si ha disponibilità di copertura finanziaria per l’importo messo a gara”.

Il bilancio di previsione è in fase di approvazione e, in attesa di questa formalità, si procederà con l’affidamento diretto del servizio.
Insomma, solo un po’ di pazienza, anche se il fenomeno dei cani randagi è ben presente nel territorio. Branchi di cani liberi di vagabondare vengono fotografati e segnalati molto spesso, creando disagi e pericolo per gli animali stessi poiché vivono senza avere il giusto e quotidiano sostentamento e rischiano la vita ogni qualvolta attraversano, all’improvviso, le strade, mettendo a repentaglio anche la sicurezza degli automobilisti che, per evitarli sterzano o frenano bruscamente, o, peggio ancora, non riescono a evitare l’impatto con i cani.
Il presidente della commissione vigilanza Silvano Corda: “Mai successo. Revocato l’affidamento del servizio ricovero, custodia, cura e mantenimento cani randagi e smaltimento dei cani deceduti.
La Ragioneria si accorge che non si ha disponibilità di copertura finanziaria per l’importo messo a gara e nega il parere di regolarità tecnica
Il benessere animale finisce nell’incertezza, con l’affidamento diretto del servizio. Come è possibile che siano spariti i soldi per il benessere animale, dopo 20 anni perdiamo un servizio che ha sempre tutelato gli amici a quattro zampe. Eppure il sindaco Garau sbandierava un nuovo canile e tutela per gli animali”. 

LA BASILICATA DICE SI A CANI E GATTI IN CORSIA

 AGI - Cani e gatti, ma qualunque animale sia considerato d'affezione, avranno accesso alle strutture sanitarie della Basilicata. Non solo le aree esterne, ma anche quelle interne comuni e addirittura nei reparti di degenza. Le linee di indirizzo per l'accesso sono state approvate, su proposta dell'assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli. "Un documento molto atteso - ha spiegato l'assessore Fanelli - che ha lo scopo di armonizzare, su base regionale, le procedure di accesso degli animali di affezione, in particolare cani e gatti, nelle strutture sanitarie regionali, per assicurare la continuità della relazione empatica-affettiva tra i pazienti e i loro amici a 4 zampe e garantire risposte integrate ai bisogni del malato, fermo restando la prioritaria tutela del benessere psico-fisico degli animali in visita, intesi quali esseri senzienti e portatori di un valore e l'individuazione di procedure idonee a garantire la tutela delle norme igienico sanitarie, della salute della comunità umana e dell'ambiente, delle norme organizzative e di sicurezza".

Fra le linee guida individuate dalla delibera regionale, vi è la disciplina per l'accesso alle strutture degli animali in visita che è consentito nelle aree esterne degli edifici di ricovero e cura di pertinenza delle strutture ospedaliere, nelle aree interne comuni (sala d'attesa, corridoi esterni a reparti, terrazzi, ecc.) e nei reparti di degenza a esclusione delle strutture individuate sulla base di un'analisi dei rischi, quali il Pronto Soccorso, la Terapia Intensiva e l'UTIC, la Terapia semintensiva, i Blocchi operatori, i Reparti di degenza per acuti, i Centri Dialisi, Ostetricia e Nursery, il Dipartimento Patologia clinica e gli Ambulatori.

L'ingresso sarà consentito durante il normale orario di visita ai pazienti e vengono fornite tutte le indicazioni e informazioni utili relative alla giusta conduzione dell'animale d'affezione e alla modalità attraverso le quali presentare richiesta alla struttura di riferimento mediante apposita modulistica. "I benefici dell'incontro tra uomo e animale sulla qualità di vita e sul senso di solitudine dei malati sono ben documentati: gli animali possono aiutare a sentirsi meno soli, a combattere la depressione, a ridurre lo stress e l'ansia del ricovero, a offrire svago e distrazione dal dolore e dalla malattia" ha poi aggiunto l'assessore Fanelli.

"In un momento di fragilità personale e familiare, la visita del proprio animale domestico riproduce un senso di normalità che spesso si perde lungo il percorso della malattia. Umanizzare la medicina per rispondere ai bisogni di cura a 360 e quindi anche dello spirito, che specialmente, durante lunghi periodi di degenza, ha bisogno di essere rinfrancato dagli affetti più cari e dunque anche dal proprio animale d'affezione" ha concluso l'assessore. 



SPARI CONTRO UN GATTO A VITTUONE.

 VITTUONE (MILANO) – Orrore a Vittuone, in via Trieste: un gatto di 15 anni, Napoleone, ha perso una zampa a causa di un folle che gli ha sparato contro con una carabina.

Spari contro un gatto: la follia

L’episodio è avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 gennaio. A raccontarcelo è la proprietaria dell’animale, Anna: “Napoleone è abituato a uscire di casa, a fare i suoi giretti, ma poi torna sempre a casa. La mattina del 12 gennaio, verso le 5, lo abbiamo trovato fuori dalla porta: non stava in piedi, trascinava la zampa. Lo abbiamo portato subito in clinica: data l’età non aveva i parametri in regola e non hanno potuto far altro che operarlo per amputargli la zampa. Non sarebbe riuscito a sostenere una lunga operazione come, per esempio,la ricostruzione del femore. Le sue condizioni erano gravissime: il femore era scheggiato. Ora, dopo l’operazione, sta meglio”. In clinica, dopo l’intervento e la radiografia (in foto), hanno rinvenuto nella zampa del gatto un proiettile vero e proprio (non un pallino, quindi), di 4,5 millimetri, probabilmente sparato da una carabina.



lunedì 30 gennaio 2023

FREDDO NEI GIORNI DELLA MERLA. AIDAA RINNOVA APPELLO "APRITE LE STRUTTURE PER CLOCHARD CON CANI E RANDAGI!"

 ROMA (30 gennaio 2023) Nei giorni della merla, che mai come quest'anno coincidono con i giorni piu freddi l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA lancia l'ennesimo accorato appello alle autortà civili e religiose perchè in queste notti dove la temperatura scende in molte località abbondantemente sotto lo zero aprano chiese, palestre e altre strutture per permettere il rifiugio nelle ore fredde della notte dei clochard compresi gl oltre 3.000 accompagnati dai cani che gravitano prevalentemente nelle maggiori città e che non vegnono spesso accolti nei dormitori pubblici proprio per la presenza degli amici a quattro zampe,. Ricordiamo che da inizio inverno sono già diversi i clochard morti dal freddo nelle nostre città e che questo non è ammissibile nel 2023. Inoltre AIDAA rivolge il suo appello a tutti gli amanti degli animali che possono di lasciare aperte stalle e garage e di mettere una ciotola di cibo e di acqua per permettere il riparo dei randagi nelle ore piu fredde.



LUPI IN VALDICHIANA? VERITA' O LE SOLITE ESAGERAZIONI DI ALLEVATORI E AGRARI

 Non vogliono ballare con i lupi. O almeno non vogliono ritrovarsi dentro casa quelli che scendono dai monti sopra la Valdichiana, in particolare il Monte Lignano con il suo parco naturale. Loro sono i residenti del fondovalle, quello che segue il percorso della Bonifica Leopoldina di fine '700, nel comune di Arezzo, ma anche in quelli di Civitella, Castiglion Fiorentino e persino Cortona. L'allarme per quella che una volta era la fiera per eccellenza è tale che nella prima assemblea pubblica organizzata dal comitato spontaneo sorto in zona, nella sala parrocchiale di Rigutino, ultimo avamposto aretino prima del confine castiglionese, si sono presentati addirittura in duecento ed è finita a male parole con i pochi ambientalisti presenti, qualcuno arrivato addirittura da Milano. Alla fine è dovuta intervenire la polizia municipale ad evitare che la situazione degenerasse.

Clima ad alta tensione, insomma, che nasce da una situazione


oggettiva: le incursioni dei lupi, spinti dal freddo e dalla fame, sulle pendici di Lignano e persino nel cuore della pianura. Gli animali domestici e selvatici sgozzati ormai non si contano più: pecore, mufloni, nutrie e pure cani, che pure dei predatori sono cugini stretti. Le foto postate sui social sono ormai diventate virali: carcasse sbranate un po' in tutta la Valdichiana. A Ristradella, poco lontano da Rigutino, ancora comune di Arezzo, qualcuno ha immortalato un lupo che tiene fra le zanne un capriolo, nell'area del parco i predatori hanno fatto strage di un piccolo gregge di pecore domestiche, a Castiglion Fiorentino il sindaco Mario Agnelli ha pubblicato su Facebook l'immagine di un'incursione fin quasi dentro il centro storico, nel viale Bartolomeo Della Gatta, a ridosso delle mura.


SUL MONTE EVEREST VIVONO DUE GATTI

 I gatti possono vivere anche sulla punta del monte Everest. Non è l’incipit di una barzelletta ma la scoperta di un team di scienziati che hanno riscontrato la presenza di felini sulla montagna più alta del mondo.

UNA SCOPERTA

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Come racconta il report pubblicato su CatNews, rivista scientifica specializzata nello studio dei felini selvatici, si tratta di una specie molto particolare, i cosiddetti gatti di Pallas, noti anche come Manul. Questi, raccontano gli scienziati, erano sempre riusciti a non farsi individuare durante le spedizioni ad altissima quota, almeno fino a poco tempo fa, quando durante un lavoro di ricerca, nella zona più alta del versante himalayano, sono stati riscontrati ben due gatti che hanno scelto come loro habitat naturale quel versante della montagna

IL GATTO DI PALLAS

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Questo felino, almeno a prima vista, sembra un normalissimo gatto domestico, che però presenta alcune sostanziali differenze. Le sue zampe sembrano essere più corte e grandi rispetto a quelle di un normale gatto di casa. A questo ovviamente si aggiunge una pelliccia molto più soffice e folta, utile per proteggersi dal freddo del tetto del mondo che passa dai -36 ai -60 gradi. Il suo muso è allargato e tozzo, con orecchie decisamente grandi. Inoltre, presenta anche delle unghie più resistenti e zampa muscolose, che li aiutano ad arrampicarsi sulle parete rocciose dell’Everest. Il tutto, ovviamente, accompagnato da un’aggressività che li rende molto diversi dai gatti nostrani. Tutto questo lo fa somigliare molto a un peluche più che a un gatto vero.

 della montagna. 



domenica 29 gennaio 2023

LUCCA. CROCCHETTE AVVELENATE NEL PARCO

 C’è un maniaco che lascia crocchette avvelenate nel parco, con il chiaro obiettivo di uccidere i cani. Non hanno ormai alcun dubbio alcuni proprietari di amici a quattro zampe che frequentano con i loro animali domestici i giardinetti di via delle Gardanie a Pontetetto. Nell’ultima settimana, infatti, due cani si sono sentiti mali e sono stati dovuti portare d’urgenza dal veterinario.

“Vomito e sangue”, racconta una abitante che è in contatto con i proprietari dei due malcapitati, uno dei quali è in condizioni ancora critiche. “Stiamo aspettando l’esito delle analisi veterinarie, poi verrà presentata una denuncia: c’è un maniaco in azione in quel parco”, dicono.

Non sono state trovate polpette o altro cibo evidente: il malvivente che ha lasciato il veleno nel prato usa crocchette che all’apparenza sembrerebbero innocue. Ma i cani, mangiandole, hanno subito presentato i chiari sintomi di un avvelenamento. “Non è la prima volta, purtroppo, che accade una cosa del genere – racconta chi ha segnalato l’episodio -: già in passato altri cani erano stati avvelenati mangiando qualcosa nello stesso punto. Qui non ci sono altri spazi per portare i nostri animali, è necessario che qualcuno faccia dei controlli e fermi questa persona o queste persone”.



ALLENTANATE DAL BAR PERCHE' IN COMPAGNIA DI DUE CAGNOLINI. ANIMALISTI IN RIVOLTA

SACILE (PN 29 Gennaio 2023) L'associazione Italiana sta valutando l'invio di un esposto nei confronti della contitolare del bar di Sacile in provincia di Pordenone che nella giornata di ieri ha allontanato dal suo locale due donne entrate a far colazione insieme ai loro cagnolini: un chihuahuaed un barboncino le stesse sono state allontanate dall'esercizio pubblico che non permette l'ingresso con i cani nel bar ma obbliga i clienti accompagnate dal cane a consumare all'esterno o ancora peggio a lasciare gli animali incustoditi fuori agganciati con i guinzagli agli appositi ganci predisposti all'esterno del locale. Questo ha fatto imbufalire gli animalisti di AIDAA che minacciano di ricorrere alla giustizia in violazione delle normative nazionali sull'accesso ai cani nei locali pubblici in particolare per quanto riguarda il D.P.R. 320/54 che contiene le norme che regolano l'ammissione degli animali nei locali pubbici. "Questa signora che ha cacciato le clienti che erano accompagnate dai due cagnolini dovrebbe essere piu rispettosa delle norme ed aggiornarsi un pochino, stiamo valutando se presentare un esposto, decisione che prenderemo nelle prossime ore e sulla quale peserà la decisione della contitolare del bar di chiedere scusa alle clienti ed ai loro cani e decida di ammettere da subito i cani nel suo bar".





BRACCONIERE PRESO CON UN FUCILE GIA' OGGETTO DI DENUNCIA.

 Sono stato i militari delle stazione di Roccarainola e Marigliano, unitamente a personale della lipu, nell'ambito dei controlli venatori disposti dal Gruppo CCF di Napoli,a sorprendere nel territorio di Acerra  un 55enne del posto censito in banca dati .L'uomo è stato trovato in possesso di un fucile calibro 12 già oggetto di denuncia e diverse cartucce con un richiamo acustico per la cattura di fauna selvatica e per questo arrestato in flagranza di resto. I reati contestati vanno dalla ricettazione, al porto e detenzione abusiva di armi.



sabato 28 gennaio 2023

L'UCCISORE DELL'ORSO JUAN CARRITO PENSA ALLA QUERELA

 Luciano Grossi, il 30enne che ha investito con la sua automobile in Abruzzo l'orso Juan Carrito, sta valutando l'opportunità di presentare querela, per l'omessa custodia. Grossi ha incaricato l'avvocato, Gaetana Di Ianni, per seguirlo a livello giuridico. Il giovane, ancora sotto shock per quanto accaduto, sarebbe stato preso di mira sui social, con parole offensive. Commenti a dir poco deprecabili, che secondo l'avvocato Di Ianni, incidono sulla persona, come offesa alla reputazione e all'onore.«Stiamo aspettando la relazione del sopralluogo dei carabinieri, per procedere anche con la diffamazione- afferma la Di Ianni-. Al mio assistito sono state attribuite responsabilità che non ha, e i commenti negativi sui social, hanno avuto un'eco ampio. In merito all'omessa custodia, stiamo studiando il nodo dell'animale selvatico, in stato di protezione. L'omessa custodia, sanziona chi non ha prestato le cautele necessarie, affinché ci fosse un evento. Stiamo valutando se la giurisprudenza ce lo riconosce anche per la specie protetta. E chi doveva custodire l'animale, verrà individuato dalla Procura». Grossi, sarebbe risultato negativo al test di alcol e droga. Da una prima ricostruzione, sembra che la velocità sostenuta sulla Ss17, sarebbe stata meno di 50 km all'ora. L'auto che ha travolto Juan Carrito non è stata posta sotto sequestro.


GATTO SALVATO A CARPINO

 Un lavoro congiunto tra istituzioni, associazione di volontariato e cittadini, ha permesso il salvataggio di un gatto rimasto bloccato su un terrazzo di un edificio pericolante. 

I volontari dell'associazione 'Amici dei Randagi', insieme al consigliere comunale di Carpino Matteo Silvestri e al signor Mario Cannarozzi, nel tentativo di salvarlo hanno posizionato una gabbia trappola in un angolo della terrazza con l'ausilio di un cestello.

Per fortuna, dopo ore di attesa, il gatto vi è entrato e i volontari sono riusciti a portarlo giù e a metterlo in salvo.

Una storia a lieto fine che ha dimostrato ancora una volta come il lavoro di squadra paga sempre.



TRE LUPI INVESTITI SUI MONTI SIBILLINI

 Due sono deceduti, un altro, una lupa radiocollarata oggetto di studio grazie al progetto Wolfnet 2.0, è stata ferita e dopo un primo ricovero presso l’ospedale veterinario di Matelica, è stata trasferita, tramite il CRAS Marche, nel Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone (BO) specializzato nelle cure necessarie per un recupero che potrebbe prospettarsi lungo.


Ad intervenire sul posto, dopo una segnalazione, i Carabinieri del reparto Parco, stazione di Fiastra, i tecnici del Parco, Alessandro Rossetti, biologo, e Federico Morandi, medico veterinario che ha provveduto alle prime cure dell’animale ferito, e i volontari del CRAS Fermo.

«È una notizia triste, perché la morte di animali selvatici, ed in particolare, di animali simbolo per il Parco come lo sono i lupi, ci colpisce. Tuttavia, questo episodio, l’ennesimo di una lunga serie che riguarda ovviamente non solo i lupi ma tanti altri animali, deve indurci ad un comportamento, nella guida, particolarmente attento, soprattutto quando ci si muove in area Parco. Dovremmo limitare la velocità e prestare attenzione, perché gli attraversamenti imprevisti sono sempre possibili: non possiamo chiedere agli animali di rispettare il codice della strada, dobbiamo essere noi, in primis per salvaguardare la nostra incolumità e per tutelare la fauna dell’area protetta, a tenere una condotta responsabile». A parlare è il presidente del Parco, Andrea Spaterna.

Ricordiamo che la popolazione dei lupi nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini si aggira intorno alle 65/70 unità, secondo i monitoraggi più recenti, concorrendo a svolgere una importante funzione come regolatore della presenza dei cinghiali e di altre specie preda.

I lupi appartenevano allo stesso branco. Tra essi, probabilmente, la coppia dominante “alfa”. «Le dinamiche e il comportamento di un branco sono molto delicate e dipendono, soprattutto, dagli individui cosiddetti “alfa”. Questo fatto» conclude Spaterna «ci conferma quanto sia importante la gestione faunistica in area Parco, per cui continueremo a monitorare con grande attenzione gli spostamenti e le abitudini di questa specie protetta».

Riguardo alle circostanze che hanno causato la morte dei due animali e il ferimento di un terzo, i Carabinieri del reparto Parco effettueranno i dovuti accertamenti sulla base anche delle risultanze degli esami necroscopici e veterinari.



DUE CANI AVVELENATI A MONTEMITRO

 La crudele pratica delle esche avvelenate per attirare e uccidere i cani colpisce ancora. Questa volta è accaduto a Montemitro, dove ieri è stato rinvenuto un cane senza vita e un altro è scomparso e quasi sicuramente entrambi sono stati avvelenati, come stanno accertando i carabinieri che sono intervenuti su segnalazione di una cittadina.

Proprio questa mattina, 27 gennaio, la ditta incaricata dall’Asrem ha prelevato e portato all’Istituto zooprofilattico di Campobasso la carcassa di uno dei due cani, mentre come detto l’altro ancora non è statto trovato.

Tutto è partito dalla segnalazione di una residente in una contrada del paese a confine con l’Abruzzo che ha trovato la carcassa del cane di cui si prendeva cura e ha subito allertato i carabinieri di Montefalcone nel Sannio e l’Associazione animalista ‘Noetaa’.

I militari del Comando della stazione di Montefalcone sono intervenuti sul posto e hanno sequestrato le esche presumibilmente avvelenate. In corso un’attività investigativa per risalire ai responsabile dell’atroce gesto, piaga che non conosce fine: in Molise purtroppo spesso vengono segnalati episodi di avvelenamenti dei cani, che hanno come unica colpa “dare fastidio” a qualcuno.



venerdì 27 gennaio 2023

BLITZ NEI CANILI DI PARMA. TROVATE ALCUNE IRREGOLARITA'.

 Aseguito dei controlli svolti presso tre canili ed un canile/gattile intercomunale, dislocati tra le provincie di Modena, Parma e Reggio Emilia, è stata rilevata da parte dei Nas la mancata installazione della recinzione aggiuntiva inclinata anti scavalcamento, rientrante nei requisiti strutturali previsti dalla normativa vigente. In un caso, inoltre, è stato constatato altresì l’utilizzo di rete di recinzione dei box non idonea poiché pericolosa per la sicurezza degli animali a causa di evidenti sporgenze acuminate. 

Sempre nella provincia di Parma, presso due distinti canili/allevamento sono state riscontrate irregolarità nella gestione delle carcasse degli animali d’affezione. In uno di essi, è stato accertato che le carcasse erano di fatto sotterrate invece di essere smaltite secondo quanto previsto dalla normativa, nell’altro la mancata predisposizione di idonee procedure per lo smaltimento, struttura che peraltro è risultata priva di autorizzazione ed ha determinato il sequestro di 9 cani di razza pastore tedesco.



CAMPOBELLO DI MAZARA: IN UN COVO DI MESSINA DENARO TROVATO UN CANE. AIDAA SPORGE DENUNCIA PER MALTRATTAMENO E ABBANDONO

CAMPOBELLO DI MAZARA (27 GENNAIO 2023) Una denuncia per il reato di maltrattamento di animali sarò inviata domattina alla procura di Marsala dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA per il reati di maltrattamento e abbandono di animali in merito al ritrovamento di un cane tenuto chiuso in un garage di evidente stato di abbandono, affamato e disidratato. Gli animalisti nella denuncia chiedono di verificare l'esatta identità del proprietario e poi di procedere nei suo confonti per i reati sopra riportati.



ZUFFA TRA DUE CANI A COSSATO. UNO MUORE

 I carabinieri sono accorsi ieri a Cossato in via Cesare Battisti su segnalazione di alcuni residenti in zona. In un cortile recintato si stavano azzuffando due cani.

Quando i militari sono giunti sul posto uno dei due animali era agonizzante. Nel frattempo sono arrivati i proprietari che hanno portato il cane ferito dal veterinario. Per la povera bestia purtroppo non c’è stato nulla da fare. Protagonisti dell’episodio un weimaraner e un meticcio.



INCIDENTE DI CACCIA A THIESI

 Un cacciatore di 20 anni è rimasto ferito durante una battuta di caccia nelle campagne di Thiesi.

Il giovane è stato colpito all'addome.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il 118. Le condizioni del giovane sono gravi.



ALLEVATRICE TROVATA MORTA CON I 3 CANI SULL'APPENNINO ARETINO

 Un'allevatrice di cani è stata trovata morta nella neve sull'Appennino aretino, a 5 km dall'abitato più vicino, Badia Tedalda. Il corpo è stato ritrovato casualmente martedì scorso su un sentiero isolato da alcune persone che stavano ripulendo i sentieri forestali, dopo le nevicate dei giorni scorsi, che hanno portato oltre un metro di neve nella zona.

Secondo accertamenti incaricati dalla procura di Arezzo, Cristiana Gugu, 50 anni, è stata stroncata da un attacco cardiaco causato dal freddo. Accanto al suo corpo, anche quello di tre cani che la seguivano. Salvi, invece, quelli rimasti nell'allevamento.

La donna viveva da tempo nell'oasi della Cocchiola. Abitava da sola in una casetta di legno nel bosco. In estate la zona è frequentata da escursionisti, ma d'inverno è isolata e deserta e con le nevicate dei giorni scorsi ancora meno. 

Il pubblico ministero Julia Maggiore ha disposto gli accertamenti, che hanno confermato la causa del decesso. Il magistrato ha dato il nulla osta per i funerali. La salma si trova ora a Sansepolcro, proprio nel capoluogo dell'Alta Val Tiberina dove era stata per sbrigare commissioni, ed era stata vista l'ultima volta lunedì mentre saliva su un pullman prima di tornare in montagna.



giovedì 26 gennaio 2023

LE TESTE DI ANIMALI SELVATICI APPLICATE AI VESTITI IN PASSERELLA SONO UN MESSAGGIO PROFONDAMENTE SBAGLIATO

ROMA (26 GENNAIO 2023) Sulla sfilata parigina dei vestiti della Maison Schiapparelli  dove le 3 top model Shalomon Harlow, Irina Shayk e Naomi Campbel hanno sfilato con indosso abiti decorati con applicazioni in pelliccia finta ecologica ritraenti teste di leone, lonza e lupa ha creato la solita polemica dove non sono mancati scivoloni di cattivo gusto come gli insulti rivolti agli animalisti da una nota giornalista in un articolo apparso in un magazine online polemica nella quale non potevano mancare le parole di Chiara Ferragni la influencer che ha annunciato di voler vestire con un abito firmata dalla Schiapparelli (speriamo non con uno degli abiti oggetto della contesa) e che non perde occasione per mettere il becco in ogni situazione senza ricordare che lei stessa negli anni scorsi fu al centro di una polemica per aver sponsorizzato una borsa di coccodrillo per la cui realizzazione venivano sgozzati  con il taglio della gola a freddo decine di cuccioli di coccodrillo. Sulla vicenda interviene con una nota stampa molto stringata l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE che prende le distanze dalle polemiche inutili e condanna la decisione della Maison Schiapparelli di far sfilare quei vestiti. "Si certo - scrivono gli animalisti di AIDAA- si tratta di teste di animali realizzate con pellicce ecologiche e ci mancherebbe. altro ma il problema è nel messaggio sbagliato che tale iniziativa ha trasmesso  e che rischia di normalizzare e glorificare la concezione e l’estetica degli animali come accessori e trofei e questo è profondamente sbagliato ".



ADOZIONE CAVALLO REMI'- AGGIORNAMENTI

 Ancora pochi giorni e sarà presentato il piano di adozione per il cavallo Remì al comune di San Carlo Canavese.  Saranno proposte due location diverse ed alternative tra loro dove il cavallo potrà vivere tenendo conto della sua età e del suo problema alla vista. I tecnici esperti di AIDAA stanno predisponendo le ultime veriiche che come scritto questa sera al sindaco di San Carlo saranno consegnate a breve.



SEQUESTRATO UN ALLEVAMENTO DI BRACCHI A CORNAREDO.

 Blitz dei carabinieri del Nas di Milano e della Compagnia di Corsico in un allevamento e rifugio per cani a Cornaredo. Denunciati una donna di 40 anni e un uomo di 80. I carabinieri hanno trovato un bracco, non registrato, evidentemente sottopeso e in stato di incoscienza, riverso a terra nel suo spazio fatiscente. Sono emerse, inoltre, due carcasse di cani in stato di decomposizione chiuse in sacchi neri per rifiuti urbani. Sugli esemplari sarà disposta l'autopsia per capire le cause del loro decesso e attribuire eventuali responsabilità. Gli altri 27 animali presenti sono stati sequestrati e custoditi. Fin qui la ricostruzione ufficiale. Esiste una diversa versione dei fatti e per accertarci andremo nei prossimi giorni di persona a visitare la struttura sotto sequestro.



PALIO DI SIENA. L'IPOCRISIA BUONISTA DEI SENESI DELLA CHIOCCIOLA PER L'ADOZIONE DEL CAVALLO ZENTILE

 Ora fanno come se tutto fosse una festa, il popolo che adotta il povero cavallo che si era fatto male durante il palio, ma certo ora sono tutti buoni i senesi della Chiocciola che per bocca dei loro rappresentanti esprimono tutto il loro affetto al cavallo Zentile, il barbero avuto in sorte per il Palio di luglio 2022 che si è infortunato in corsa e che è stato appena dimesso dalla clinica veterinaria del Ceppo dopo 6 mesi di cure. Peccato però che questi benefattori ed amanti degli animali dell'ultima ora si dimenticano di dire che al Palio di Siena sono stati in passato abbattuti decine di cavalli che rimanevano feriti ed in particolare zoppi. Non voglio qui fare l'elenco delle cattiverie che questi qui hanno fatto negli anni ai cavalli compreso il povero Zentile fatto correre in quell'atroce corsa. Voglio solo ricordare che la soluzione primaria non è quella di adottare un cavallo a fine carriera ma quella di smettere di farli correre in quelle condizioni, anzi di smettere di fare il Palio e basta.


mercoledì 25 gennaio 2023

NIKITA PELIZON E LE VIBRISSE DEL GATTO. PUNTUALIZZAZIONE DEGLI ANIMALISTI DI AIDAA

TRIESTE (25 gennaio 2023). In queste ore leggiamo su diversi giornali online e siti di gossip notizie riguardanti la concorrente del GF VIP Nikita Pelizon in merito alle sue affermazioni di alcuni mesi fà  in cui dichiarava testualmente di aver tsagliato da bambina le vibrisse del gatto, un fatto che non era passato inosservato agli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che questa mattina torna sulla vicenda con un duro comunicato. "Stiamo leggendo in questi giorni notizie che son riportate come recenti ma che invece risalgono ai mesi scorsi -scrivono gli animalisti di AIDAA- e che corrispondono ad una fase oramai superata perchè nel frattempo noi abbiamo avuto dei colloqui con la signora Jessica Pelizon con la quale dopo un serio confronto, abbiamo di comune accordo di congelare la situazione in quanto dalla casa del Grande Fratello Vip dove si trova Nikita non sarebbe per lei possibile in questi mesi di presenza ricevere le corrette informazioni sulle nostre decisioni e quindi difendersi come suo diritto. Con la signora Jessica si è ipotizzato la possibilità che Nikita accetti di fare un video dove si scusa per l'accaduto e spiega che il gesto di tagliare le vibrisse è un fatto grave per il gatto prima che un reato che comunque ribadiamo è punibile ai sensi dell'articolo 544 del codice penale. e questi accordi fino ad oggi noi ci siamo attenuti e ci atterremo per la parola data alla signora Jessica Pelizon. Sapiamo che il mondo del gossip ha fame di notizie,ma il punto qui è un altro- conclude la nota dell'associazione animalista AIDAA- che sia o meno perseguibile poco importa ai fini pratici trattandosi di un reato commesso da una bambina parecchi anni fà, quello che noi vogliamo evidenziare è il simbolo negativo delle parole pronunciate da Nikita Pelizon e quello che vogliamo emerga da tutta questa vicenda è il fatto che perseguibile o meno nelle aule di giustizia, il tagliare le vibrisse al gatto rappresenta senza se e senza ma un maltrattamento nei confronti del gatto. Noi come scritto ci atteniamo all'accordo sulla parola raggiunto con la signora Jessica, qualora questo non fosse rispettato non per scelta nostra prenderemo i provvedimenti del caso".



DONNA SCOMPARSA PER LA NEVE . SALVI I SUOI 50 CANI E GATTI

  Si continua a cercare la donna 70 anni scomparsa da lunedi nel comune di Montecopiolo, sull'Appennino in provincia di Rimini, zona colpita dalle forti nevicate di domenica e di ieri, che hanno provocato disagi, come l'interruzione della rete elettrica e telefonica. 

La donna viveva con oltre 50 tra cani e gatti. Gli animali si trovano ancora nella casa, e per salvarli si è attivato il servizio veterinario per la presa in carico. Nella ricerca, coordinata dalla Prefettura, sono impegnati le squadre dei vigili del fuoco e del soccorso alpino.



martedì 24 gennaio 2023

RISCHIO BOCCONI AVVELENATI IN TRENTINO

 «Attenzione, bocconi avvelenati anche a Salter. Tenete i cani al guinzaglio».

È questo il messaggio pubblicato sulla pagina Facebook “Salter, il paese delle meraviglie” e corredato dall’agghiacciante fotografia che pubblichiamo in alto.

«Zona alta di Salter, via delle FDopo i casi di Cavareno (leggi qui), anche nella frazione di Romeno sono stati segnalati bocconi avvelenati. Nel caso se ne rinvenissero sul territorio, è necessario allertare immediatamente la guardia forestale chiamando il numero 0463.831208.

Il consiglio, naturalmente, è anche di non manipolare eventuali bocconi reperiti sul territorio comunale, dandone avviso alle forze dell’ordine.

Viene suggerito infine ai proprietari o conduttori di cani, come detto in apertura, di tenerli al guinzaglio.ontanelle più o meno. Ne hanno segnalati anche al parco di Salter. State attenti dovunque» prosegue il messaggio d’allerta per i padroni ci cani o altri animali a quattro zampe.