venerdì 17 agosto 2012

PALIO DI SIENA: PER SAPERE DI COSA PARLIAMO

PALIO DI SIENA: PER SAPER DI COSA PARLIAMO.
COME POSSIAMO VEDERE LE PROTEZIONI DA SOLE NON BASTANO AD EVITARE INCIDENTI A VOLTE MORTALI

Parlando di Palio di Siena ovviamente per noi amanti degli animali la mente corre agli incidenti che vedono vittime i cavalli (compreso quello di ieri sera), e continua per noi la battaglia verso l'abolizione del palio anche se ci rendiamo conto che questo è impossibile allo stadio attuale e per questo chiediamo una attenzione sempre maggiore verso la sicurezza in pista dei cavalli. 
Al di la delle singole posizioni dobbiamo però anche prendere atto delle misure (per noi ancora insufficienti) che il comune di Siena in questi decenni ha messo in campo nel tentativo, peraltro non ancora riuscito completamente, di tutelare i cavalli che corrono il Palio.
Per correttezza e completezza di informazione indichiamo qui di seguito gli interventi messi in atto dal comune di Siena per la tutela dei cavalli, che visto lo scarso risultato ottenuto risultano comunque ampliamente insufficienti.
Negli ultimi decenni il Comune di Siena ha adottato una serie di misure per garantire la salvaguardia dei cavalli (e dei fantini) prima, durante e dopo la corsa. Tra i provvedimenti presi vi sono:
una previsita sanitaria obbligatoria, tenuta da una commissione nominata dalla Giunta comunale e formata da due veterinari (tra cui quello comunale);[24]
analisi ematochimiche, introdotte nel maggio del 1999, al fine di ribadire e verificare quanto da sempre previsto dal Regolamento, ovvero il divieto di somministrazione di sostanze ad attività stimolanti e depressanti ed anestetici locali;[25]
approvazione nel 1999 del "Protocollo per l'erogazione di incentivi per il mantenimento dei cavalli da Palio" ed istituzione dell'Albo dei cavalli continuamente e appositamente addestrati per correre sul Campo. Nel 2004 sono stati introdotti invece un Albo degli allevatori dei cavalli mezzo sangue a fondo arabo (ritenuti fisicamente più adatti alla corsa) ed un Albo delle fattrici;[26]
costruzione di una pista in località Mociano, identica per forma e pendenza a Piazza del Campo. Da marzo a giugno si tengono qui, oltre che a Monticiano e a Monteroni d'Arbia, i lavori e le corse di addestramento obbligatori per i cavalli che s'intende portare al Palio;[27]
protezioni (un tempo note come materassoni) presenti alla curva di San Martino, dal giugno del 1999 allestita con una barriera di protezione ad alto assorbimento in PVC, innalzamento del parapetto alla Curva del Casato e introduzione di camicie di sicurezza per il pronto intervento del personale del 118;[28]
intervento sulla composizione, metodologia di applicazione e monitoraggio dello strato di tufo;[28]
mantenimento dei cavalli non più in condizioni di correre il Palio (per l'età avanzata o per infortunio) presso il Centro ippico del Corpo Forestale dello Stato "Il Caggio" del comune di Radicondoli;[29]
alcol-test ai fantini[30] come da ordinanza del sottosegretario alla Salute Francesca Martini[31].