lunedì 17 febbraio 2025

BLUFI. RAPISCONO, PICCHIANO E TORTURANO UN PICCOLO CANE FINO ALLA MORTE

 BLUFI (PALERMO 17 FEBBRAIO 2025) Alcuni giorni orsono si era sparsa la notizia della sparizione di un piccolo cane di nome Brian a Blufi comune di parco delle Madonie in provincia di Palermo. Sono cominciate le ricerche ma il finale non è stato certamente positivo come tutti speravano. Leggiamo infatti in un post stranziante apparso sulla pagina social "DISPERSI SULLE MADONIE" che purtroppo il cane Brian è stato ritrovato morto. Le paroleusate dalla persona che ha scritto il post sono chiare e drammatiche:"Braian non tornerà più a casa perché qualche schifezza umana lo ha legato per zampe e muso picchiato selvaggiamente tanto da scuoiarlo e poi lo ha impiccato.Il cane è morto da pochi giorni quindi il suo aguzzino lo avrà tenuto per tutto questo tempo e seviziato". Il fatto è avvenuto a Fontana di Nero appunto nel territorio comunale di Blufi. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha annunciato la pesentazione nei giorni prossimi di una denuncia contro ignoti e l'istituzione di una taglia di 1.500 euro che verrà pagata a chi con le sue infomazioni fornite sottoforma di denuncia alle autorità secondo i termini di legge aiuterà ad individuare e far condannare in via definitiva gli autori di questo crimine.
BRAIAN IL CANE RAPITO, TORTURATO ED UCCISO ABLUFI

CASTEL MAGGIORE. LA PRESIDE VIETA LA PRESENZA DEI CANI A SCUOLA. AIDAA. FOLLIA

CASTEL MAGGORE (BOLOGNA 17 FEBBRAIO 2025) Con una circolare la dirigente scolastica di Castelmaggiore ha vietato l'ingresso e la presenza dei cani a scuola in quanto a dire della preside Antonietta Esposito i cani arrecherebbero disagio presso i giovani studenti. Sulla vicenda interviene con una breve e durissima nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che condanna come irresponsabile l'atteggiamento della preside, in quanto secondo gli animalisti la presenza di animali è un beneficio per i ragazzi in età scolare e ricorda come in alcune scuole dove si insegna con il metodo Montessori la cura di animali ed ambiente sia parte integrante della formazione scolastica ed educativa fin dalle scuole dell'infanzia.


domenica 16 febbraio 2025

STRAGE DI CANI UCCISI DAL VELENO A ROCCABERNARDA

 ROCCABERNARDA – Una strage. Non c’è altro modo di definire quello che da qualche mese avviene a Roccabernarda dove cani e gatti vengono avvelenati in modo crudele e muoiono tra indicibili sofferenze. Non si tratta solo di randagi o cani di quartiere, ma anche di animali di proprietà. Era accaduto due mesi fa nella periferia, in località Giarre, era morto un labrador e qualche giorno prima un altro cane nel centro abitato.

Il dramma si è ripetuto in questa settimana: ben tre cani – di cui due di proprietà – sono morti per avvelenamento a causa, molto probabilmente, di esche lasciate appositamente nei luoghi che frequentano nella zona di via Stadio.
Giorno 11 febbraio è stata avvelenato un incrocio di maremmano, Neve (foto nel testo), cane di proprietà; giorno 12 è toccato a due inseparabili amici. Luis e Leo (nella foto grande) erano un labrador ed un meticcio adottato dal quartiere.
Luis attendeva sempre Leo per andare insieme a passeggio. Il labrador era di proprietà dell’avvocato Pino Brittelli che la mattina presto, solitamente lo portava verso il campo di calcio dove poi lo liberava per permettergli di sfogarsi. Mercoledì, però, non hanno fatto il consueto giro, ma il percorso più breve restando sempre su via dello Stadio: il cane – tenuto al guinzaglio – si è avvicinato all’erba ed ha mangiato all’improvviso qualcosa da terra.
Pochi minuti dopo ha vomitato e si è accasciato: “Piangeva, si lamentava. Mi ha guardato un’ultima volta, poi gli è uscita una lacrima ed è morto” racconta commosso Brittelli. Poco dopo è stato trovato anche Luis nelle stesse condizioni.

TERRORE AD AGLIE'. SOSPETTA MORTE PER AVVELENAMENTO DI UN CANE

 Terrore ad Agliè: bocconi avvelenati vicino al cimitero, un cane morto. Allarme tra i proprietari

Cresce la preoccupazione tra i proprietari di cani dopo la segnalazione di bocconi avvelenati nell’area del cimitero. La vicenda è emersa sui social e ha già suscitato forte indignazione.

A destare allarme è il caso di Kira, una femmina di cinque anni morta improvvisamente dopo una passeggiata nella zona. I proprietari sospettano l’avvelenamento e hanno richiesto un’autopsia all’Istituto Zooprofilattico per chiarire le cause del decesso.

Il sindaco Marco Succio invita alla prudenza: “Al momento non ci sono conferme ufficiali, ma se l’ipotesi sarà confermata, sarebbe un fatto gravissimo. Raccomandiamo la massima attenzione ai proprietari di animali”.

Al momento, non risulta alcuna denuncia ufficiale alle forze dell’ordine.


sabato 15 febbraio 2025

DUE CANI TROVATI MORTI A CORIGLIANO SOSPETTO AVVELENAMENTO

 C'è il sospetto che siano stati avvelenati i due cani, di cui uno cucciolo, trovati morti a Schiavonea.

Il Comune di Corigliano Rossano, a seguito della segnalazione di alcuni cittadini, ha reso noto di avere immediatamente attivato il settore Polizia locale ed il settore Ambiente ed energia, di concerto con il competente servizio dell'Azienda Sanitaria, per accertare e verificare le cause del decesso dei due animali. Le verifiche stanno accertando anche se si tratta di episodi isolati o si registrano ulteriori casi nell'area.

    "Seppur si è ancora in una fase preliminare, qualora dovesse essere accertato che il decesso sia stato provocato - è detto in una nota dell'ente - si tratterebbe di un atto di crudeltà inaccettabile nei confronti degli animali e dell'intera comunità. Un episodio che l'Amministrazione comunale non intende far passare sotto silenzio e per il quale procederà a mettere in campo tutte le attività necessarie per l'accertamento dei fatti e l'individuazione degli autori di un gesto che sarebbe ignobile e non rispecchia la sensibilità e l'attenzione della comunità".
    Il sindaco e l'esecutivo comunale, riporta la nota, stanno seguendo la vicenda e comunicheranno gli esiti degli accertamenti, oltre che alle autorità competenti, alla comunità.

RICOMINCIA LA GUERRA TRA TARTUFAI.. DUE CANI MORTI AVVELENATI

 Casalgrande Il sindaco Giuseppe Daviddi interviene dopo la scoperta di esche avvelenate nel territorio comunale, che hanno già causato la morte di due cani a Villa Spalletti, Charlie e Mirtilla. «Voglio esprimere la mia più ferma indignazione per quanto accaduto - afferma il primo cittadino -. Sono comportamenti riprovevoli e inaccettabili che non possono trovare spazio in una società civile. Abbiamo già allertato tutti gli enti preposti e chiedo ai cittadini di segnalare immediatamente qualsiasi comportamento sospetto».


CASALGRANDE. UOVA TRASFORMATE IN BOCCONI AVVELENATI PER CANI

 Casalgrande (Reggio Emilia), 12 febbraio 2025 – Non si arresta il fenomeno dell’abbandono di bocconi avvelenati. Ieri mattina i carabinieri forestali di Scandiano, insieme all’unità cinofila antiveleno di Bosco di Corniglio, sono intervenuti in località San Donnino di Liguria, a Casalgrande, per ricerca di esche avvelenate, dopo un decesso sospetto di due cani, avvenuto in quella zona, dopo un giro nei dintorno di via Spalletti. Dopo l’attenta verifica dell’area, guidati dal cane antiveleno Freddy, i carabinieri hanno bonificato il sito rinvenendo cinque uova evidentemente manomesse ad arte: un sottile strato di cera steso a chiusura del minuscolo foro praticato sul guscio lascia intendere che il responsabile del crudele gesto possa essere riuscito ad introdurre all’interno delle uova, usando una siringa, la sostanza tossica al momento ignota. Tra le uova rinvenute, alcune sono fortunatamente risultate ancora parzialmente integre, mentre altre, con il guscio ormai ridotto in frammenti, sono presumibilmente state aperte da animali selvatici o domestici che si sono nutriti dal loro contenuto. Solo le analisi delle uova ancora parzialmente intatte, affidate dal Servizio Sanitario Veterinario dell’Ausl di Scandiano, consentiranno di individuare l’eventuale presenza di sostanze nocive. Tuttavia i segni di manomissione lasciano pochi dubbi sul crudele intento del loro autore. La dispersione di esche e bocconi avvelenati rappresenta una pratica illegale in quanto non solo espone a un grave rischio gli animali che potrebbero nutrirsene, fino ad ucciderli, ma comporta la dispersione nell’ambiente di sostanze tossiche e pericolose per l’uomo e per l’intero ecosistema.