ANIMALISMO= TERRORISMO? NO GRAZIE
Cominciamo subito con i dire che
noi ci dissociamo da sempre dai gruppi cosiddetti animalisti che passano il
loro tempo a insultare quelli che vanno alle sagre di paese e che poi magari si
mettono d’accordo con i padroni dei circhi (il potere) e dicono ad esempio che
gli animali del circo Mediano non soffrono. Ci dissociamo anche da tutte quelle
forme di “animalismo” che prevedono che per entrare in un associazione occorra
indossare una divisa (non parlo di guardie ecozoofile) e a quelle forme di
animalismo-razzistico di coloro che ritengono sbagliato dare un cane ad un
handicappato perché costui non sarebbe in grado di badare al proprio animale.
Questo non è amare gli animali ma solo una forma di cretinismo allo stato
infantile. Quello che invece ci preme analizzare sono alcune dichiarazioni che
spesso appaiono sui siti web di federfauna,cacciatori, allevatori, e persone
che si definiscono (orrore!!) produttori di bestiame, come se gli animali
possano essere ritenuti “qualcosa da produrre” e su cui ovviamente fare del
profitto.Queste dichiarazione tendono spesso a definire come azioni
terroristiche le azione di coloro che in qualche modo “liberano” gli animali
dagli allevamenti con azioni spesso dimostrative ma che comunque hanno il
pregio di dimostrare, far conoscere e mettere a nudo l’attività di questi
allevamenti lager. Non stiamo a distinguere tra allevamenti di animali da
pelliccia o da carne o da produzione intensiva di uova: i lager sono tutti
lager punto e basta. Noi non ci stiamo. Queste non sono azioni terroristiche,
non lo sono quanto non lo è l’azione dei volontari che vogliono impedire gli
allevamenti degli animali di affezione che poi vengono usati per la
vivisezione. Sono azioni di consapevolezza sociale, a volte si sa per portare a
termine un’azione clamorosa si possono commettere piccole infrazioni, ma non si
chiamino le azioni di tutela e salvezza degli animali azioni di terrorismo. I
terroristi sono loro, allevatori che tengono gli animali in condizioni pietose,
federfauna che ci specula sopra, e tutta la filiera di coloro che sfruttano in
qualche modo di gli animali per trarne profitto e loro complici sono coloro che
mascherandosi da finti animalisti si indignano solo per un cane maltrattato, o
per un cane ucciso in perreras, quando sulle loro tavole ogni giorno non
mancano bistecche ed hamburger. A loro diciamo solo una parola: Ipocriti.