venerdì 10 febbraio 2012

ANIMALISMO = TERRORISMO? NO GRAZIE


ANIMALISMO= TERRORISMO? NO GRAZIE

Cominciamo subito con i dire che noi ci dissociamo da sempre dai gruppi cosiddetti animalisti che passano il loro tempo a insultare quelli che vanno alle sagre di paese e che poi magari si mettono d’accordo con i padroni dei circhi (il potere) e dicono ad esempio che gli animali del circo Mediano non soffrono. Ci dissociamo anche da tutte quelle forme di “animalismo” che prevedono che per entrare in un associazione occorra indossare una divisa (non parlo di guardie ecozoofile) e a quelle forme di animalismo-razzistico di coloro che ritengono sbagliato dare un cane ad un handicappato perché costui non sarebbe in grado di badare al proprio animale. Questo non è amare gli animali ma solo una forma di cretinismo allo stato infantile. Quello che invece ci preme analizzare sono alcune dichiarazioni che spesso appaiono sui siti web di federfauna,cacciatori, allevatori, e persone che si definiscono (orrore!!) produttori di bestiame, come se gli animali possano essere ritenuti “qualcosa da produrre” e su cui ovviamente fare del profitto.Queste dichiarazione tendono spesso a definire come azioni terroristiche le azione di coloro che in qualche modo “liberano” gli animali dagli allevamenti con azioni spesso dimostrative ma che comunque hanno il pregio di dimostrare, far conoscere e mettere a nudo l’attività di questi allevamenti lager. Non stiamo a distinguere tra allevamenti di animali da pelliccia o da carne o da produzione intensiva di uova: i lager sono tutti lager punto e basta. Noi non ci stiamo. Queste non sono azioni terroristiche, non lo sono quanto non lo è l’azione dei volontari che vogliono impedire gli allevamenti degli animali di affezione che poi vengono usati per la vivisezione. Sono azioni di consapevolezza sociale, a volte si sa per portare a termine un’azione clamorosa si possono commettere piccole infrazioni, ma non si chiamino le azioni di tutela e salvezza degli animali azioni di terrorismo. I terroristi sono loro, allevatori che tengono gli animali in condizioni pietose, federfauna che ci specula sopra, e tutta la filiera di coloro che sfruttano in qualche modo di gli animali per trarne profitto e loro complici sono coloro che mascherandosi da finti animalisti si indignano solo per un cane maltrattato, o per un cane ucciso in perreras, quando sulle loro tavole ogni giorno non mancano bistecche ed hamburger. A loro diciamo solo una parola: Ipocriti.