mercoledì 22 febbraio 2012

PERRERAS SPAGNOLE: ANDREA ZANONI PORTA LA VOCE DELLE ASSOCIAZIONI (AIDAA COMPRESA) PER DIRE BASTA AL MASSACRO DEI CANI SPAGNOLI.

AIDAA COME ALTRE ASSOCIAZIONI SI BATTE DA ANNI CONTRO LA PENA DI MORTE DEI CANI SPAGNOLI. ORA L'ON ANDREA ZANONI HA DECISO DI PRESENTARE UN INTERROGAZIONE UNENDO LE VOCI DELLE DIVERSE ASSOCIAZIONI CHE SI SONO BATTUTE E SI STANNO BATTENDO CONTRO LA PENA DI MORTE DEI CANI SPAGNOLI. NOI SIAMO ASSOLUTAMENTE AL SUO FIANCO. 
DAL SITO www.andreazanoni.it

Bruxelles, 22-02-2012
Andrea Zanoni presenta un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Commissione europea di intervenire una volta per tutte per risolvere lo scandalo delle perreras spagnole, dove centinaia di cani soffrono e muoiono. “Ci vuole una legislazione vincolante in tutti i Paesi membri”.“L’Ue intervenga una volta per tutte a risolvere l’annoso problema delle perreras spagnole”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice Presidente dell’Intergruppo benessere degli animali al Parlamento europeo, con un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea. “Si tratta di uno scandalo che va avanti ormai da troppo tempo, l’Europa non può permettersi di tollerare che centinaia di cani siano detenuti in condizioni pietose e infine soppressi all’interno dei suoi confini”.
Zanoni chiede alla Commissione “una normativa che garantisca per questi animali da compagnia, standard minimi di protezione in tutto il territorio dell’Unione, a cominciare dall’esplicito divieto di  uccisione”.  Inoltre l’Eurodeputato chiede “se le perreras spagnole godono di finanziamenti derivanti da fondi europei”, un’eventualità che renderebbe la situazione “ancora più paradossale e intollerabile”.
Cittadini e associazioni di tutela degli animali come ENPA, AIDAA, OIPA, GALCI, Una zampa per la Spagna, Ayandena, Progetto Animalista, denunciano da mesi ciò che accade nelle perreras spagnole, canili dove vengono detenuti cani randagi o abbandonati. Secondo le associazioni, se questi animali non vengono adottati entro una decina di giorni, vengono soppressi con il gas, con neuroparalizzanti o in modi ben più cruenti (ad esempio in alcune perreras del sud della Spagna di Jerez, Roja, Sevilla, Badajoz).
“Il tutto si è trasformato in business, con ogni cane che viene accalappiato e poi ucciso che frutta  alle perreras anche 80 euro, mentre un cittadino ne deve pagare 40-80 per adottarne uno”, spiega Zanoni. Sempre secondo le associazioni, si verificano soppressioni di cani regolarmente prenotati senza alcun motivo o soppressioni anticipate rispetto ai tempi previsti. Fortunatamente, a Valencia, esiste anche un esempio virtuoso di una perrera, gestita da una cittadina italiana, dove il benessere dell’animale è prioritario e i cani non vengono soppressi, ma curati e vaccinati.
“E’ arrivata l’ora che l’Ue faccia chiarezza su questi inferni canini e che si doti di una legislazione sulla tutela degli animali da affezione che tutt’oggi manca in Europa”, prosegue il leader animalista. I casi di maltrattamento a cani e gatti sono frequenti sia in Europa (Spagna,Romania) che vicino ai suoi confini (Ucraina). Nei giorni scorsi Zanoni si è anche interessato alle stragi di randagi nelle città ucraine che ospiteranno il campionato di calcio Euro 2012, con un’interrogazione parlamentare e scrivendo direttamente alle autorità di Kiev.
“Il livello di civiltà dell’Europa si misura anche dalla tutela garantita ai suoi animali da affezione – conclude Zanoni – A Bruxelles farò tutto il possibile affinché la loro protezione si cristallizzi in un testo di legge”.
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