E
SE I CANI TORNASSERO PRESTO PER UN ERRORE
DA ROBERTA GHEZZI??
Abbiamo
visto tutti come erano tenuti i cani sequestrati una settimana fa a Roberta
Ghezzi, abbiamo visto le gabbie, i cani, i gatti e le tartarughe, abbiamo
dibattuto per giorni ci siamo indignati e qualcuno l’ha difesa. Ora all’orizzonte si profila tra le possibili
ipotesi anche quella di una restituzione sotto condizione dei cani alla signora
Ghezzi, almeno quelli che risultano essere di sua proprietà. Una ipotesi
remota? Non direi visto la piega che starebbero prendendo le cose. Un ipotesi
che diventa ogni giorno più possibile e che francamente lascerebbe tutti
sgomenti. Appena mi è stata ventilata come prospettiva sono inorridito quando
mi è stato detta la possibile motivazione sono trasecolato. Alla signora Ghezzi
non sarebbe stato infatti contestato immediatamente il reato di maltrattamento
di animale ma solo quello di pessime condizioni igienico sanitare. Vero? Non
vero? Non so. Certo è che se per un errore, un cavillo formale quei cani
dovessero tornare in quella casa allora credo tutti noi invocheremmo ad alta
voce un intervento risolutivo degli amici di ALF. Nel contempo si aprono nuovi
scenari e nuove ipotesi dell’attività della signora Roberta e dei suoi cani.
Scenari ipoteticamente inquieti, ma tutti da provare, per questo invitiamo
tutti coloro che sanno, che conoscono retroscena poco edificanti di avere il
coraggio di fare un passo avanti. Raccontateci e documentate situazioni che
possono aiutare a scongiurare questa sciagurata ipotesi del ritorno di quei
poveri animali in quella casa degli orrori (e della sporcizia). Noi dal canto
nostro mettiamo a disposizione il nostro indirizzo di posta elettronica direttivo.aidaa@libero.it scriveteci
e diteci quello che sapete non permettiamo che quella che per ora è un ipotesi
anche se non tanto remota possa diventare davvero un incubo per quei poveri
animali, ma anche per Roberta che ora ha bisogno di tranquillità e non certo di
ritornare a occuparsi di cani ,specialmente se in quelle condizioni.