Un sondaggio EURISPES del 29 gennaio del 2011
mostrava sulla vivisezione questi risultati: 88% di italiani contrari, 8,2%
favorevoli e di questi solo il 7,4% dichiarava questa pratica tollerabile. A
margine di questo sondaggio il presidente della Lav Gianluca Felicetti
dichiarava testualmente: ““Nel sondaggio Eurispes diffuso oggi, in
tema di caccia, pellicce, circhi, sperimentazione
animale, lotte tra cani, abbandono di animali, alimentazione vegetariana, gli intervistati dimostrano maturità e
sensibilità in materia di tutela degli animali…- Questi
dati sono un nuovo forte monito alla classe politica nazionale ma anche alle
amministrazioni locali, a realizzare al più presto le indispensabili riforme in
questi settori: le proposte non mancano, come ad esempio quelle da avanzate da
tempo dalla LAV in tema
di caccia, di riconversione dei circhi in spettacoli senza animali, di incentivazione dei metodi di
sperimentazione senza uso di animali, di opzione vegetariana nelle mense
pubbliche e di alimentazione etica e salutare”. (TRATTO DAL
SITO http://rosalbaangiuli.myblog.it/archive/2011/01/29/vivisezione-sondaggio-eurispes.html).
Un anno dopo esatto, cioè oggi in un convegno che si è tenuto alla Camera dei
Deputati lo stesso presidente della LAV insieme ai presidenti di altre
associazioni tra cui OIPA, LEGA DEL CANE, ENPA ed altre minori ed insieme all’onorevole
Michela Brambilla si sono ritrovati a sostenere l’appoggio alla legge in
discussione sulla vivisezione compreso l’articolo del governo di cui abbiamo
gia abbondantemente parlato nei giorni scorsi in cui non si vieta, anzi si
amplia la vivisezione e che prevede alcuni piccoli incentivi alla
sperimentazione senza animali (senza specificare in quali campi e come verrà
finanziata) mentre sancisce la possibilità di uccidere e torturare milioni di
animali in esperimenti scientifici superati dai fatti per testare i prodotti
medici, e per gli esperimenti bellici. L’onorevole Michela Brambilla nel suo
intervento odierno ha sostenuto che la chiusura di green Hill (che non incide
minimamente nella lotta alla vivisezione) era l’unica cosa sulla quale si
poteva ottenere un risultato. Lei stessa la definisce “un piccolo passo di una
lotta più grande e lunga”. Cosi facendo questi signori danno un’alibi criminale
alla possibile introduzione della normativa europea (contro la quale tutti lo
scorso anno ci siamo ribellati) che prevede tra le altre cose la possibilità di
catturare i cani ed i gatti randagi (in teoria tutti i gatti possono essere
ritenuti randagi in quanto non esiste un anagrafe felina) per essere venduti ai
laboratori di vivisezione (in Italia è proibita la vendita diretta, ma non è
affatto proibito la cattura ed il trasporto verso quei paesi con finte adozioni
dove poi possono essere venduti alla vivisezione). Tutti questi signori che di
fatto hanno creato un fronte alibista e fiancheggiatore della lobby della
vivisezione (magari in cambio di un po di soldi provenienti dalle
multinazionali del farmaco responsabili della vivisezione e della tortura su
milioni di animali per finanziare qualche piccolo progetto di sperimentazione
senza animali che non avrebbe alcun valore pratico) si sono ben guardati oggi
dal ricordare che un anno fa esultavano a fronte di sondaggi che danno la
stragrande maggioranza di italiani contraria alla vivisezione. Ora non
entreremo nel merito del convegno dei fiancheggiatori al quale hanno
partecipato poche persone quasi tutte precettate dalle sezioni romane delle
singole associazioni (che vedono contrari a questa posizione anche buona parte
dei loro iscritti che stanno scrivendo indignati alle sedi nazionali per
chiedere spiegazioni di questa assurda posizione) oltre a qualche giornalista, prendiamo spunto
proprio dai dati del sondaggio dello scorso anno, tanto esaltato dalla Lav non
solo per sottolineare il vergognoso voltafaccia rispetto alle posizioni di un
anno fa, ma per annunciare una grande mobilitazione contro questa legge sulla
vivisezione che deve coinvolgere tutti gli animalisti al di la delle singole
sigle di appartenenza. Obbiettivo primario spiegare ai nostri parlamentari che
QUESTA LEGGE E’ PEGGIORATIVA RISPETTO A QUELLA ATTUALMENTE IN VIGORE IN ITALIA
e che quindi deve essere considerata inaccettabile e quindi respinta. In
seconda battuta dobbiamo fare pressioni perché il governo chiuda Green Hill con
un proprio decreto ad hoc. Ma soprattutto che se questa legge criminale
PROVIVISEZIONE dovesse passare noi saremo pronti a rivolgerci alla consulta e
se del caso a promuovere un referendum per la sua abolizione. Siamo forti,
siamo l’88% degli italiani. Perché dobbiamo sottostare a questo imbroglio di
palazzo dei politici, dei vivisettori e dei loro complici alibisti?
Ribelliamoci abbiamo la possibilità di vincere e di realizzare finalmente una
svolta per dire NO ALLA VIVISEZIONE IN MANIERA TOTALE SENZA ALIBI E IN SPREGIO
AI FIANCHEGGIATORI DEGLI ASSASSINI.