Ogni anno più di 300 mila gli agnelli vengono macellati a ridosso delle festività pasquali. Una tradizione che mischia il sacro e il profano ma che in realtà nasconde motivazioni ben più prosaiche che poco hanno a che fare con il simbolismo religioso.
Il sacerdote don Cosimo Schena, popolarissimo sui social, ha inviato un appello rivolto al suo milione di follower: "Uccidere agnelli non è un atto religioso. L'unico Agnello di Dio è Cristo".
In occasione delle festività pasquali, don Cosimo Schena è intervenuto criticando la mattanza pasquale degli agnelli, e soprattutto il presunto collegamento con il simbolismo religioso: "Ogni anno, in questo periodo, si ripete lo stesso rituale: migliaia di agnelli vengono sacrificati in nome di una tradizione che, erroneamente, molti associano alla religione. Ma lasciatemi dire una cosa con chiarezza: non c’è nulla di cristiano in questo atto. L’unico Agnello di Dio è Cristo, immolato una volta per sempre per la salvezza dell’umanità. Non servono altri sacrifici".
/300 mila agnelli stanno per essere sacrificati a Pasqua
Sono più di 300 mila gli agnelli che ogni anno in Italia vengono a ridosso delle festività pasquali, a cui vanno aggiunti quelli uccisi durante tutto l’anno. Una vera e propria strage di animali in tenera età che a solo un mese di vita vengono strappati alla madre e trasportati in camion sovraffollati, anche per lunghe distanze, dove spesso gli agnellini, troppo piccoli, non riescono a raggiungere i punti di abbeveraggio. Chi tra questi innocenti cuccioli sopravvive ai viaggi infernali, terrorizzato e ancora in cerca della madre, viene ucciso al macello.