domenica 31 marzo 2024

ORSO FA RAZZIA NEL POLLAIO DEL'EX SINDACO. AIDAA: INCIDENTI CHE CAPITANO. SPIACE PER LE GALLINE

PARCO DEL SIRENTE (AQUILA) Gli orsi in questo periodo escono dal letargo ed hanno fame, a farne le spese questa volta una decina di povere galline del pollaio dell'ex sindaco di centro destra di Fontecchia che subito ha colto l'occasione per puntare il dito contro gli animali protetti definiti in sovrannumero e cercare di creare un caso politico sulla pelle dell'orso affamato e delle sue povere galline. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che mette subito un freno alle polemiche. "Non vogliamo entrare nelle beghe politiche locali ma giu le mani dagli orsi ed anche dalle galline- scrivono gli animalisti di AIDAA- gli orsi stanno uscendo dal letargo e qualche incidente simile può capitare certo ci dispiace per le galline dell'ex sindaco ma crediamo anche che sia il caso di circoscrivere il caso evitando cosi di importare anche in Abruzzo il metodo Fugatti di cui certi esponenti politici sembrano quali averne nostalgia. Teniamo gli occhi aperti perchè il rischio è grande".



LA BELLA STORIA DI NINA, CHE TROVA CASA IN BRIANZA

 Dopo 11 anni dietro le sbarre Nina finalmente ha trovato una casa. Una famiglia che la riempie di coccole e di affetto, il tepore di una vera cuccia, i giochi e le corse in un prato. Una bella storia di amore e di generosità quella di Nina, un cane di 13 anni e mezzo anni che è stata adottata dal concorezzese Francesco Crippa

“Nina arriva dal canile di Benevento – ha spiegato Francesco Crippa MonzaToday -. Dopo la morte del mio cane e mi sono messo in contatto con alcune volontarie della Lega del cane di Benevento che già conosco e con le quali collaboro, chiedendo se ci fosse un cane anziano e bisognoso d’aiuto”. Francesco, infatti, da tempo ha deciso di aprire le porte della sua casa e del suo cuore soltanto ai cani anziani. Un gesto di estremo amore per regalare il tepore della famiglia e della casa a chi, purtroppo, vive dietro le sbarre di un canile.


sabato 30 marzo 2024

HA ORDINATO L'ESECUZINE A COLPI DI FUCILE DI 4 CAVALLI CHE PASCOLAVANO. AIDAA DENUNCIA SINDACO DI TARQUINIA

 TARQUINIA (30 MARZO 2024) I quattro cavalli che pascolavano liberi nel territorio di Tarquinia  sono stati uccisi a fucilate dai veterinari trasfornati per l'occasione in cecchini per obbedire all'ordinanza del sindaco della cittadina laziale che aveva emesso nei giorni scorsi un ordinanza con la quale si prevedeva l'uccisione dei cavalli o la sedazione e la cattura e la ricollocazione degli stessi. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha deciso di presentare una denuncia contro il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulici per aver ordinato l'uccisione dei cavalli quando gli stessi potevano essere sedati e ricollocati e contro i veterinari che hanno eseguito la sentenza di morte. "Martedi presentero denuncia contro il primo cittadino per aver fatto ammazzare a fucilate 4 cavalli che potevano essere sedati- scrivono gli animalisti- e per i quali tra l'altro sappiamo per certo esistevano richieste di adozione a cui non si è degnato nemmeno di rispondere. Inoltre lo denunceremo per aver ucciso degli animali che sono patrimonio indisponibile dell stato. Questo sindaco- concludono gli animalisti- ci sembra molto un Fugatti in miniatura che non vede altra soluzione che ordinare la morte di animali c


ome se la vita di altre creature gli appartenesse".

ORRORE PASQUA 2024. UCCISI 200.000 AGNELLI DESTINATI AL PRANZO DI DOMANI

 ROMA (30 MARZO 2024) Cala di circa il 30% rispetto allo scorso anno la richiesta di carne di Angnello per le feste di Paqua dove si stima siano stati uccisi 200.00 agnelli da latte con un calo del 25% rispetto allo scorso anno. La riduzione della richiesta registrata in maniera abbastanza simile anche dalle oeganizzazioni agricole è dovuta in buona parte alle campagne etiche promosse da associazioni e personaggi ed in parte all'aumento dei prezzi, oggi l'agnello costa mediamente 18 euro al kilo a fronte di un prezzo medio di 15.50 euro al kg dello scorso anno. Complessivamente seconfo i dati delle confederazioni degli allevatori si stima un calo delle nascite degli agnelli nostrani passati dai 300.000 dello scorso anno, ai 250.000 di quest'anno . Gli agnelli che troviamo nelle macellerie e nei banco frigo dei supermercati provengono principalmente da Sicilia, Toscana, Puglia e Sardegna. "Anche quest'anno si è assistito ad un olocausto con la morte di almeno 200.000 agnelli da destinare ai pranzi di Pasqua. E' vero ogni anno le richieste diminuiscono sempre di più e rispetto a dieci anni fà sono crollate di circa il 60%- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italian Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- ma i numeri parlano chiaro siamo ancora ben lontano dalla fine di questo olocausto che si ripete ogni anno nel periodo pasquale. Anche se la continua discesa di richiesta di questa carne ci fa ben sperare per i prossimi anni".


fonti.

dati aidaa

dati cia agricoltori italiani ripresi da quotidiano cattolico avvenire

Pasqua senza agnello, il calo degli allevamenti fa crescere i prezzi (avvenire.it)



PARCO MARCONI. ALLARME POLPETTE AVVELNATE

 

Un allarme che ha fatto scattare la psicosi tra gli abitanti di Marconi. Questa mattina, giovedì 28 marzo, presso il Parco Marconi, una signora informava tutti coloro che stavano passeggiando con un cane presso l’apposita area che il suo Macchia, un Jack Russell di 12 anni, era morto avvelenato.

Dopo aver passeggiato nel Parco due giorni fa si era sentito male, era stato fatto visitare sia da un veterinario e poi trasportato in una clinica, ma purtroppo era deceduto per emorragia diffusa da avvelenamento.



venerdì 29 marzo 2024

RITI SATANICI. NEL NAPOLETANO SEQUESTRATE STAUINE E COLTELLI INTEISI DI SANGUE ANIMALE

 Indagine dei carabinieri a Serre su presunti riti satanici.

I carabinieri della compagnia di Eboli hanno sequestrato quattro vasi imbrattati di sangue e statuine raffiguranti il diavolo, una madonnina e una donna.In un altro vaso una collana e una forca e affianco un coltello ed un rasoio con cui sarebbero stati sgozzati ed uccisi animali molto probabilmente per compiere riti satanici.


SLOVACCHIA. ABBATTUTO ORSO AGGRESSIVO. MA ERA QUELLO GIUSTO?

 In Slovacchia sarebbe stato abbattuto l’orso bruno che lo scorso 17 marzo aveva attaccato e ferito cinque persone a Liptovsky Mikulás, nel nord del paese. Lo ha confermato il ministro dell’Ambiente slovacco, Tomás Taraba, specificando che l’animale è stato ucciso dopo essere stato individuato grazie all’uso dLe immagini dell’orso che a marzo correva per le strade della città erano diventate virali. L’amministrazione comunale aveva dichiarato lo stato di emergenza. Da allora era stata avviata una lunga ricerca per trovarlo. Il video mostrava l'orso che colpiva un uomo su un marciapiede. Cinque persone, tra cui una bambina di 10 anni, sono rimaste ferite e portate in ospedale. Nonostante le proteste degli ambientalisti a sostegno del plantigrado, le autorità dopo dieci giorni di caccia lo hanno scovato in una foresta e ussico a colpi di arma da fuoco.i un drone. Tra i politici c'è chi sostiene che sia stato preso di mira l'animale sbagliato. Come il parlamentare europeo Michal Wiezik, membro del partito di opposizione Slovacchia Progressista, che quello abbattuto non sia l’orso che aveva attaccato Liptovsky Mikulás, visto che quello che si cercava pesava tra gli 80 e i 100 chili, mentre quello abbattuto una settantina.



UNA STRAGE. VENTI GATTI E CANI MORTI AVVELENATI NEL CASERTANO

 Una serie di eventi sconcertanti ha scosso le comunità di Alife e Piedimonte Matese, con circa venti cani e gatti randagi ritrovati avvelenati in un arco di tempo di soli dieci giorni. Questo tragico bilancio è stato denunciato da alcuni residenti, che si trovano ora ad affrontare una situazione di grande preoccupazione e timore per la sicurezza degli animali.

Tutto è iniziato poco più di una settimana fa, quando due gatti e un cane sono stati rinvenuti in condizioni critiche sull'asfalto delle strade locali. Ciò che sembrava essere un caso isolato, purtroppo, si è trasformato in una vera e propria strage, con una serie di episodi simili che si sono susseguiti nel corso dei giorni successivi.

Una scia di morte si è estesa in un'area del Matese, lasciando dietro di sé dolore e incredulità. Recentemente, due residenti di Alife hanno riferito di aver assistito a una scena sospetta durante una tarda serata della scorsa settimana: un individuo, nell'oscurità, sembrava lasciare qualcosa sull'asfalto. Poco dopo, due gatti sono stati trovati senza vita nella stessa zona.

Le testimonianze degli abitanti locali suscitano un forte sospetto: potrebbero essere state utilizzate esche avvelenate per attirare gli animali randagi alla morte. Questo spaventoso scenario suggerisce che dietro gli atti crudeli e illegali possa esserci la mano di qualcuno determinato a eliminare gli animali senza padroni in maniera brutale e senza scrupoli.

Ora, la preoccupazione si estende anche ai cani e gatti domestici, poiché esiste il rischio concreto che possano essere avvelenati accidentalmente mentre vagano per le strade. La comunità è in allarme, chiedendo alle autorità locali di intervenire con urgenza per indagare su questi terribili episodi e garantire la protezione degli animali.



giovedì 28 marzo 2024

LANCIA IL GATTO IN FIAMME DELLA EX DALLA FINESTRA A PROCESSO.

 

Ha lanciato il gatto della ex che aveva preso fuoco dalla finestra, causandone la morte. Per questo motivo un avvocato di 55 anni, originario di Latina, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamento di animali.

I fatti risalgono al 14 marzo del 2021, racconta Latina Today, quando nell’appartamento dove il professionista viveva assieme alla sua ex fidanzata, si era sviluppato un principio di incendio. Secondo le accuse della donna, l’uomo anziché soccorrere la povera bestiola che, ironia della sorte, si chiamava Lucky, l’afferra dalle zampe posteriori per scaraventarla dal quarto piano. L’animale muore sul colpo. La donna si costituisce parte civile e l’uomo viene rinviato a giudizio. In aula sono stati ascoltati alcuni testimoni tra cui i veterinari che si sono occupati del felino per ricostituire la dinamica del fatto e le erali causa dell decesso dello sfortunato Lucy.



CANE TROVATO MORTO IN PROVINCIA DI VIBO VALENTIA. SI SOSPETTA UN AVVELENAMENTO

 Ancora non c’è la certezza, ma probabilmente il cane trovato morto sulle strade di San Costantino (in provincia di Vibo Valentia) è stato avvelenato. Il povero animale sarebbe morto tra atroci sofferenze. La foto, pubblicata sui social, ha suscitato l’indignazione generale.Questi alcuni dei commenti raccolti su fb: “Che cosa ha fatto questo cane per meritarsi questa cattiveria?”, “Con ci sono parole per tanta crudeltà”, “Vi dovreste solo vergognare”.



CANE ABBANDONATO FERITO E LEGATO A CAULONIA. AIDAA: TAGLIA DA 2.000 EURO SUL RESPONSABILE

CAULONIA (REGGIO CALABRIA 28 MARZO 2024) Lotta tra la vita e la morte il cane che ieri è stato trovato gravemente ferito e legato ad un albero a Caulonia in provincia di Reggio Calabria. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nei prossimi giorni presenterà una denuncia formale presso la procura di  Locri competente per territorio, mentre la stessa associazione ha deciso di mettere a disposizione una ricompensa di 2.000 euro chesarè pagata a chi con la sua denuncia formale rilasciata sencondo legge alle forze dell'ordine permetterà l'individuazione e la condanna in via definitiva del responsabile del ferimento e dell'abbandono del cane ritrovayo a Caulonia.Legato con una corda ad un albero e con una ferita alla testa, lasciato senza cibo né acqua, destinato ad una morte atroce e certa. Vittima di tale atto crudele un cane, probabilmente di proprietà, trovato ieri agonizzante nelle campagne di Caulonia, a monte del torrente Amusa. Ad attirare i lamenti dell’animale un agricoltore del posto, impegnato nelle ricerche del suo di cane, scomparso da qualche settimana nella stessa zona. Arrivato in una fitta radura, davanti si è trovato davanti ai suoi occhi una scena pietosa.



ORRORE A CAULONIA. CANE FERITO ED ABBANDONATO LEGATO AD UN ALBERO

 Legato con una corda ad un albero e con una ferita alla testa, lasciato senza cibo né acqua, destinato ad una morte atroce e certa. Vittima di tale atto crudele un cane, probabilmente di proprietà, trovato ieri agonizzante nelle campagne di Caulonia, a monte del torrente Amusa. Ad attirare i lamenti dell’animale un agricoltore del posto, impegnato nelle ricerche del suo di cane, scomparso da qualche settimana nella stessa zona. Arrivato in una fitta radura, davanti si è trovato davanti ai suoi occhi una scena pietosa.

«Qualcuno ha cercato di sbarazzarsene legandolo a un albero con una corda stretta al collo e dandogli una botta in testa» racconta il soccorritore, che ha allertato le autorità competenti. Una condizione che ha portato il povero cucciolo a dimenarsi per liberarsi. «Perdeva molto sangue – spiega – Cercava fresco, io ho provato ad idratargli le labbra con un po’ d’acqua e si è messo ad abbaiare. L’ho slegato, i carabinieri hanno mandato quelli del canile ma quando siamo ritornati sul posto non c’era più»Nella mattinata di oggi è stato ritrovato vivo e trasportato da volontari in una clinica veterinaria di Cinquefrondi dove è stato operato.



mercoledì 27 marzo 2024

LUPO ALLONTANATO A COLPI DI FUCILE CAFICATO A PALLETTONI DI GOMMA

 Intervento di dissuasione su un lupo che, nella tarda mattinata di martedì, si aggirava nei pressi del centro abitato di Pera di Fassa. L'animale è scappato nel bosco dopo essere stato colpito per due volte con munizioni di gomma dal personale del Corpo forestale trentino, allertato da alcuni abitanti". Si ritiene possa trattarsi dello stesso animale che più volte, nel corso dell'inverno, ha manifestato comportamenti confidenti nella stessa zona e che è già stato oggetto di tentativi di dissuasione - comunica la Provincia -. L'invito è di non attirare animali selvatici, né in montagna né nelle aree urbane, perché potrebbero perdere la naturale diffidenza verso gli esseri umani".


CAMPAGNA DI STERILIZZAZIONE DEI CANI DI LAMPEDUSA

 La campagna di prevenzione del randagismo dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo ha fatto tappa a Lampedusa, dove i veterinari dell’azienda sanitaria hanno sterilizzato 130 gatti e 16 cani. L’iniziativa, curata dall’Uoc Igiene urbana e lotta al randagismo, guidata da Antonino Pecoraino, è stata realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale e le associazioni di volontariato. “Sono stati effettuati anche numerosi sopralluoghi per il monitoraggio dei cani vaganti o randagi – ha spiegato Pecoraino –, abbiamo promosso anche una attività di convincimento e promozione all’identificazione dei cani di proprietà dei cittadini. Un particolare ringraziamento va al sindaco, Filippo Mannino, al presidente del Consiglio comunale, Giacomo Mercurio, alla Polizia municipale e a volontari e associazioni che hanno fornito un supporto indispensabile, senza il quale non si sarebbe potuto avere il notevole afflusso di gatti e cani da sterilizzare”.


STRAGE DI GATTI AVVELENATI NEL BRESCIANO

 Sono stati quattro gli interventi compiuti la scorsa settimana dalle forze dell'ordine a causa di bocconi avvelenati. Il caso più grave si è verificato a Bovegno dove, con l'ausilio del cane Sole della Polizia provinciale di Brescia, giovedì, 21 marzo, è stata effettuata una bonifica dopo la denuncia di avvelenamento di un cane e di alcuni gatti. Qualcuno, in località Santuario ha preparato e gettato nei prati bocconi avvelenati con un mix di topicida e antigelo (anticoagulante). Il preparato, che risulta dolciastro e, quindi, attira gli animali, è risultato letale per i gatti, trovati ormai senza vita nell'area interessata. Mentre il cane, affidato alle cure di un veterinario, è riuscito a sopravvivere al gesto crudele, quanto incivile.

Altri interventi della Polizia provinciale sono stati condotti tra città e provincia, la scorsa settimana. Lunedì e martedì si è proceduto, nella zona del campo di Softball di Marcheno per la possibile presenza di esche, dopo la segnalazione di avvelenamento di un cane. Mercoledì, invece, la Polizia provinciale ha ispezionato il parco Parenzo a Brescia per la segnalazione di alcuni pezzi di carne tra l'erba, ma in questo caso l'esito è stato negativo. Mentre il giorno successivo si è proceduto con una bonifica preventiva a Magasa che, in zona Denai, negli anni corsi era stata interessata da alcuni episodi di avvelenamento di fauna selvatica e cani


martedì 26 marzo 2024

GATTINA UCCISA A CALCI NEL BIELLESE

 

Un 63enne è stato denunciato a Pollone (Biella) per l'uccisione di una gattina. I proprietari dell'animale si sono recati dai Carabinieri raccontando che l'uomo avrebbe aizzato il proprio pitbull contro il gatto. A quanto sembra, con l'intento di farlo sbranare. Avrebbe poi finito la povera gattina a calci. Tutto ripreso dalle telecamere, secondo la denuncia. I proprietari della gattina avrebbero ritrovato il gatto agonizzante, e solo dopo aver visionato i filmati delle telecamere si sarebbero resi conto della dinamica. Il video è stato consegnato ai Carabinieri di Occhieppo Superiore, che si stanno occupando delle indagini. Dietro l'episodio, forse la vendetta per un diverbio o un rimprovero. Si teme che ci siano episodi analoghi dietro la sparizione di numerosi gatti in paese. Cittadini e associazioni animaliste si stanno già muovendo per costituirsi, in futuro, parte civile. 


ROMA. SCATTA L'ALLARME POLPETTE AVVELENATE AL LABARO

 

La psicosi delle polpette avvelenate nel parco di Roma nord

“Al parco il mio cane ha ingerito qualcosa con il veleno. Non ho fatto in tempo a capire che cosa fosse. Per fortuna ha vomitato subito e si è accasciata a terra priva di sensi. l’ho portata subito dal veterinario confermando che è stata avvelenata, adesso attaccata alla flebo si sta riprendendo. Chiunque portasse a fare una passeggiata lì il proprio cane, facesse attenzione” ha scritto sul gruppo del quartiere David. Nei commenti le testimonianze di altri che nei giorni passati sono dovuti ricorrere alle cure veterinarie per i loro amici a quattro zampe. 

Le testimonianze

“Qualche settimana fa Nike è stata malissimo, sangue nelle feci, vomitava schiuma e non aveva appetito, è stata due giorni sotto flebo per una pancreatite, ecco che forse ho la risposta a come se la possa esser presa, la pancreatite. Stiamo attenti tutti, perché il matto che lascia polpette avvelenate è sempre dietro l'angolo” rilancia Sabrina. Ricovero d’urgenza anche per un altro cane che, sempre dopo aver mangiato qualcosa al Marte Russo, ha iniziato a vomitare. 

“La situazione è seria, dovremmo attivarci tutti” l’esortazione di Jacopo. I padroni dei cani di Labaro sono pronti a sporgere denuncia contro ignoti. Qualcuno intanto rinuncia e tiene lontano il proprio cane da corse e sgambate nel verde: “Ho deciso di non portare più la mia cagnolina, almeno per il momento. Sembra che sia piuttosto pericoloso e controindicato” ci racconta una ragazza tra gli habitué del parco Colli d’Oro.



lunedì 25 marzo 2024

VIETANO L'INGRESSO AL CANE DI LUCA TONI E LUI SE NE VA ATTACCANDO (GIUSTAMENTE) IL CIRCOLO

 Toni si è presentato col suo golden retriever Stella, ma è stato respinto all'ingresso del circolo Onde Chiare. E lui ha sferrato l'attacco con un video sui social. "Follia. Siamo nel 2024 e in questo circolo di Reggio Emilia i cani non possono entrare. Complimenti", si è sfogato l'ex calciatore originario di Serramazzoni di Modena. Poi inquadra il suo cane al guinzaglio e continua: "Guardatelo questo cane così cattivo...

    Purtroppo in questo circolo entra di tutto, ma i cani no...". Poco dopo, un nuovo video: "È uscito il megadirettore per dirmi che a causa di problemi igienici i cani non vengono fatti entrare dato che c'è una terrazza con piscina. Peccato che oggi (ieri, ndr) la piscina fosse chiusa... Follia". Il direttore del circolo privato Enrico Cavazzoni ha dato la sua versione al quotidiano: "In nessun circolo di Reggio Emilia è permesso ai cani di entrare. Ci sono norme igieniche da rispettare e stavamo allestendo il solarium per la prossima apertura. Nessuno dei 700 soci si è mai lamentato, se tutti portassero i propri cani qui sarebbe una situazione ingestibile.
    Inoltre non è vero che abbiamo negato al signor Toni la possibilità di vedere la partita di suo figlio. Come lui stesso ha fatto poco dopo, si poteva aggirare il circolo e arrivare direttamente davanti alla recinzione dei campi da gioco. Ho spiegato tutto ciò in maniera gentile, ma lui ha preferito fare una storia su Instagram come un 16enne...".

SORPRESO UN BRACCONIERE NEL PARCO DEI CROTONEI IN CALABRIA. DENUNCIATO

 Il nucleo Carabinieri “Parco” di Cotronei, dipendente dal Reparto Carabinieri parco nazionale della Sila di Cosenza, ha condotto con successo un’attività mirata al contrasto del fenomeno del bracconaggio. I militari, a seguito del ritrovamento di un cane, di razza meticcia, con un laccio serrato al bacino, molto probabilmente riconducibile ad una trappola collocata nella zona da qualche bracconiere, hanno avviato un’articolata attività di indagine fatta di appostamenti. Al termine di tale attività è stato sorpreso in flagranza di reato un uomo di Cotronei (provincia di Crotone) intento al posizionamento, lungo una recinzione, di alcuni lacci di acciaio utilizzati per la cattura di fauna selvatica.

Le immagini catturate dalle fototrappole hanno svolto un ruolo cruciale nel rilevare la presenza dell’uomo impegnato nella sistemazione delle trappole per la caccia illegale.
L’uomo è stato denunciato e dovrà rispondere di esercizio venatorio all’interno del Parco nazionale della Sila in “Zona” 2 oltre che all’esercizio della stessa in periodo di chiusura generale della caccia con l’ausilio di mezzi vietati e introduzione di mezzi di cattura all’interno dell’area protetta. È stato eseguito, inoltre, il sequestro delle attrezzature illegali utilizzate e sono state condotte perquisizioni veicolari e locali

TARANTO. POLTRONA ELETTRICA PRENDE FUOCO E MUOIONO UNA ANZIANA ED IL SUO CANE

Tragedia nelle scorse ore in Puglia dove una donna è morta tragicamente in casa sua a Martina Franca, in provincia di Taranto, dopo che la poltrona elettrica su cui era seduta ha preso improvvisamente fuoco. La terribile scoperta nella mattinata di domenica 24 marzo, quando i vicini hanno lanciato l'allarme, non vendendo la donna, che non rispondeva nemmeno al citofono.Quando i Vigili del fuoco e carabinieri sono accorsi sul posto, in contrada Giuliani, hanno dovuto forzare gli infissi per entrare nell'abitazione, facendo la macabra scoperta. La donna era senza vita, seduta ancora su una poltrona elettrica parzialmente bruciata. Accanto a lei il suo cagnolino, anche lui ormai morto. La vittima è un’anziana donna di 80 anni che era vedova e viveva da sola in casa. Vista le particolari circostanze del ritrovamento del corpo della signora, è stata avviata una indagine sul caso e informato il pubblico ministero di turno che ha disposto sul cadavere l'autopsia per accertare l'esatta causa di morte della pensionata. Il fatto risalirebbe alala sera di sabato 23 marzo.Dai primi rilievi in casa, l'ipotesi più plausibile parla di un incendio improvviso alla poltrona con schienale elettrico. Le fiamme potrebbero avere avuto origine dal meccanismo elettrico che manovra lo schienale e che ha incendiato in parte la poltrona. Le fiamme si sarebbero poi estinte in maniera autonoma ma le esalazioni avrebbero colpito la donna che forse si era addormentata ed è morta nel sonno. Il cadavere dell'anziana, ora trasferito presso l'obitorio per l'esame post mortem, infatti non presentava ustioni. In pratica la poltrona elettrica, che avrebbe dovuto facilitare i suoi riposi in casa, si sarebbe trasformata in un a trappola per la pensionata e il suo fedele cagnolino morto con lei.


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domenica 24 marzo 2024

COPPIA INVESTITA DA AUT PIRATA MENTRE PORTA A SPASSO IL CANE

 PEDEROBBA – Investiti da un’auto pirata mentre portano fuori il cane. E’ di due feriti, un uomo e una donna residenti nel bresciano, lui portato in ambulanza all’ospedale di Montebelluna mentre lei elitrasportata in gravi condizioni al Ca’ Foncello di Treviso, il bilancio di un incidente avvenuto alle 21.30 in via Montello a Pederobba. La coppia, che era venuta a trovare dei parenti, è stata travolta nei pressi di una strettoia. I residenti hanno sentito un botto e si sono precipitati in strada, trovando le due persone a terra. Dell’auto non c’era nessuna traccia. Sul posto, olòtre ai sanitari del Suem 118, è intervenuta una pattuglia dei carabinieri che ha iniziato le indagini del caso dando mandato ai colleghi di rintracciare il pirata. 


DENUNCIATO DAI CARABINIERI PER FURTO DI PAPPAGALLO

 Un uomo è stato denunciato per il furto di un pappagallo. E’ accaduto a Priverno nei giorni scorsi. Sono stati i carabinieri a fare luce sul furto attraverso un’attività investigativa che è stata avviata in seguito a una denuncia presentata presso la locale Stazione. 

A essere stato rubato un pappagallo di razza “Fronte Gialla” portato via dall’esterno di un impianto di carburanti. Al termine delle indagini i militari hanno denunciato in stato di libertà un 70enne di Fondi considerato il responsabile del furto. A seguito di perquisizione il volatile è stato infatti rinvenuto all’interno della sua abitazione e poi consegnato al proprietario. 


ANCORA UN GATTO FERITO A COLPI DI ARMA DA FUOCO A ROMA

 

sabato 23 marzo 2024

78ENNE AGGREDITO DALLE OCHE DA GIARDIA FINISCE IN OSPEDALE. AIDAA;"SE SERVE PRONTI A RICOLLOCARLE MA NON UCCIDETELE"

OLGIATE MOLGORA (23 MARZO 2024) Gli animalisti dell'Associazone Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA entrano nella vicenda delle oche da guardia che hanno attaccato e  mandato in ospedale il loro umano di riferimento, un settantottenne di Olgiate Molgora che secondo una ricostruzione l'uomo aveva in mano un secchio pieno di cibo e vistosi avvicinato dalle oche è indietreggiato e cadendo ha riportato una grossa ferita alla testa che gli è stata ricucita in ospedale con parecchi punti di sutura. Ora gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente temono per la vita delle oche e chiedono che non vengano uccise e qualora il loro amico volesse disfarsene si dicono pronti a trovare loro una sistemazione. "Non sappiamo ancora cosa ha in serbo l'uomo per le sue oche- scrivono gli animalisti- ma se per casoavesse in mente di disfarsene, cosa che speriamo non sia, no saremmo pronti a trovare loro una nuova eventuale collocazione.




PADOVA. SPARA 5 COLPI UCCIDENDO IL CANE DELLA VICINA

Gravissimo episodio avvenuto a Lozzo Atestino, in provincia di Padova. Il cane di una signora che vive lì in zona, in campagna, è stato brutalmente ucciso con 5 colpi di fucile.La signora, che ha anche una rivendita di verdure a km zero, aveva adottato il cane, un pastore australiano di appena un anno, salvandolo dai vecchi proprietari che lo tenevano chiuso a catena. Ieri pomeriggio, venerdì 22 marzo, era andato a fare una corsa per i campi come suo solito e pare che il vicino abbia sparato cinque colpi di fucile, uccidendolo. 

L'uomo è stato visto da alcuni testimoni e ci sono anche le immagini del cane ormai morto a terra. Sono subito intervenuti gli Agenti della Polizia locale, che hanno preso in carico il cane per l'autopsia e hanno sequestrato il fucile da caccia. 


ARDEA. LOBERATO PASTORE TEDESCO COSTRETTO ALLA CATENA E A VIVERE IN UN BUGIGATTOLO

 Provvidenziale ad Ardea l’intervento delle guardie zoofile Norsaa a seguito di indagini e sopralluoghi ripetuti “su segnalazione molto attendibile”.

Un cane misto lupo cecoslovacco era detenuto per molte ore dentro uno rimessa degli attrezzi in giardino di 160 x 150 cm di notte e in diverse ore del giorno.Gli operanti vista la temperatura esterna di 23 gradi hanno effettuato l’accesso per l’incolumità del cane, liberandolo. A margine, qualche settimana fa era intervenuto il comando Carabinieri del posto alle 5 di mattina perché l’animale abbaiava di continuo chiuso lì dentro.

Un controllo di altre guardie zoofile locali aveva dichiarato che non ci fossero criticità nonostante le prove continue del segnalante.

“L’attività investigativa Norsaa, non approssimativa, ha risolto il caso”, fanno sapere i volontari del Norsaa.

Il cane è stato sequestrato, il proprietario sanzionato e l’animale affidato alle cure della ASL Roma6. Si stanno valutando le ipotesi ulteriori secondo legge.


venerdì 22 marzo 2024

FUOORIGROTTA. PITBULL AGGREDISCE UN BARBONCINO. AIDAA" IL CANE NON DEVE ESSERE SOPPRESSO"

 NAPOLI FUORIGROTTA (22 MARZO 2024) Quello accaduto a Fuorigrotta dove un cane pitbull libero ha aggredito ed ucciso un cagnolino di piccola taglia è l'ennesima prova che troppo spesso cani di grossa taglia che possiamo definire impegnativi sono nelle mani di sconsiderati se non di veri e propri criminali. Da quanto emerso il pitbull potrebbe essere stato abbandonato da una persona poi fuggita in motocicletta. Il cane sicuramente spaventato dal frastuono della citrà arrivato su via Diocleziano avrebbe incrociato il cane di piccola taglia e la sua padrona e li sarebbe accaduto qualcosa che ha fatto si che il pitbull aggredisse a morte il cagnlino. La proprietaria del cagnolino morto ha poi avuto un malore. Mentre il pitbull è stato catturato senza difficoltà dai veterinari che lo hanno messo in sicurezza. "Per noi gli animali sono tutti uguali, mentre piangiamo la morte del piccolo non possiamo però dare la croce addosso al pitbull. Chiediamo che a lui sia data una seconda opportunità ed alle forze dell'ordine chiediamo un indagine approfondita per capire cosa ha scatenato la rabbia del pitbull. Certo- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- le immagini sono raccapriccianti ma occorre andrare a fondo e trovare colui che deteneva legalmente o meno il pitbull su di lui si devono concentrare le responsabilità e per questo- concludono gli animalisti- noi presenteremo una denuncia, ma il pitbull no, il pitbull non ha colpe e va salvato e se serve siamo pronti a fare la nostra parte".



CITTA' DI CASTELLO. POLPETTE AVVELENATE UCCIDONO UN GATTO

 Rabbia, senso d’impotenza, profonda tristezza. «Mi hanno svegliata i vicini che avvisavano mia madre che il mio gatto era davanti alla porta senza vita. Ho chiamato subito mio padre che era al lavoro e appena è arrivato vedendolo ho capito che era stato avvelenato, mia madre gli diceva di non toccarlo piangendo e io sono rimasta immobile. E’ stata la prima volta che mi succedeva una cosa del genere, una scena che non dimenticherò mai. Io non ho avuto il coraggio di guardarlo fino a che mio padre non l’ha avvolto con la sua giacca per portarlo via di lì». Zona dei Pesci d’Oro, via Umberto Giordano, luogo scelto da molti per portare il cane al guinzaglio. Anna (la chiamiamo così per non renderla identificabile dal nome di battesimo, assolutamente particolare) urla attraverso il profilo social, come farebbe un qualunque coetaneo della “Generazione Z”, lo strazio per aver trovato sotto le finestre di casa il micio ucciso. Ennesima vittima di polpette letali. «Chiedo a quelle poche anime buone se ancora ne esistono di aiutarmi a capire chi è stato, perlomeno agli abitanti del quartiere. Perché non è l’unico caso. Da sette anni che abito qui ne vedo almeno uno o due al mese di gatti morti. E mesi fa abbiamo salvato quello dei vicini sempre da avvelenamento», rivela alimentando una casistica che in tempi diversi ha riguardato altri punti di Città di Castello. In via della Futa, tanto per citare un precedente, la Polizia Locale aveva affisso cartelli che invitavano all’attenzione i padroni di animali a passeggio. «Togliete le emozioni, l’empatia e la gentilezza ai giovani», il j’accuse di Anna all’indirizzo di chi, vigliaccamente, le ha ammazzato l’amico peloso a quattro zampe. J’accuse rilanciato dai volontari della Guardia Nazionale Ambientale.


MODICA. A PASQUA LE COLOMBE VOLERANNO SENZA NASTRI ALLE ZAMPE

MODICA (22 MARZO 2024) Il comune di Modica ha fatto sapere che domeni 31 marzo in occasione della festa della Madonna di Vasa che quest'anno collima con la Pasqua le colombe voleranno senza nastri. Infatti la tradizione vuole che in quell'occasione vi sia ogni anno un lancio di colombe con dei nastri colorati legati alle zampe. Questa'anno dopo le richieste di alcune associazioni animaliste tra cui la nostra le colombe vooleranno si ma senza nastri. "La cosa non ci soddisfa del tutto in quanto ricordiamo che comunque una parte delle colombe lanciate in volo in queste occasioni non rientrano comunque nelle piccionaie e sono destinate a morte certa".


SCHE AVVELENATE AL PARCO DI MARCHENO IN PROVINCIA DI BRESCIA

 Esche avvelenate disseminate al parco giochi, tra scivoli e altalene. Un pericolo per i cani, ma pure per i bambini che ogni giorno trascorrono ore di spensierate nell’area verde. A trovarle sono stati alcuni cittadini: immediatamente sono scattate le segnalazioni alla Polizia Locale.

Succede a Marcheno: il blitz degli agenti della Locale della Valle Trompia è scattato nella giornata di lunedì 18 marzo. È stata setacciata l’area verde situata in località Brozzo, tra via Canossi e la pista ciclopedonale.

Durante le operazioni di bonifica, condotte con l’ausilio delle unità cinofile, non sono stati trovati bocconi avvelenati: gli agenti hanno però ritenuto opportuno affiggere dei cartelli per segnalare la sospetta presenza di esche farcite di veleno. L’attenzione resta massima anche e soprattutto in considerazione del luogo, frequentato anche da moli bambini.