lunedì 31 agosto 2020

MIGLIAIA DI ANIMALI MORTI PER INCENDIO E MALTEMPO

Impossibile contarli, ma in questi giorni tra gli incendi dolosi divampati un po in tutta Italia l'ultimo dei quali ad Altofonte in Calabria e quelli morti nelle alluvioni e nelle frane di questi giorni nel nord Italia e nel centro del paese sono migliaia gli animali specialmente quelli del bosco che sono morti annegati o bruciati vivi, a loro va il nostro ricordo.

GALLO CARLINO. CONSEGNATO RICORSO CONTRO LA MULTA

Il signor Angelo Boletti proprietario del galletto Carlino multato per 166 euro dal sindaco di CASTIRAGA VIDARDO in quanto cantava al mattino, ha consegnato questa mattina in comune il ricorso contro la multa indirizzato al sindaco del suo comune, il ricorso patrocinato gratuitamente dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente contiene una serie di contestazioni sia alle motivazioni della multa sia sopratutto nel merito della decisione. Ora si attende la risposta del primo cittadino e comunque andremo avanti fino alla fine.

MORTE GIOELE. HANNO PRELEVATO IL DNA DI MAIALI E CANI PER CONFRONTARLO CON QUELLO TROVATO

Gli accertamenti urgenti e irripetibili, disposti dalla Procura di Patti, nei casolari delle campagne di Caronia vicini ai luoghi dove sono stati trovati il corpo di Viviana Parisi e i resti del figlio Gioele, eseguiti dalla polizia Scientifica, hanno riguardato anche diversi animali di proprietà di cittadini e di allevatori della zona.
In particolare, sono stati esaminati tramite prelievi di saliva e sangue e con l’aiuto di medici veterinari alcuni animali da allevamento e quattro cani: un rotweiler, un meticcio, un molossoide e un pastore maremmano. Il loro Dna sarà comparato con le tracce ritrovate sugli indumenti di Gioele.
Il luminol ha dato risposte, con tracce ematiche che saranno esaminate, sul terreno disboscato e sulle pareti di alcuni ruderi e casolari. Tracce di sangue che non si sa ancora se di animali o di persone. Campioni, che una volta analizzati, saranno utili a chiarire la dinamica della morte di mamma e figlio. Al nuovo sopralluogo hanno partecipato anche i vigili del fuoco che per settimane, sotto il coordinamento della Prefettura di Messina, hanno partecipato alle ricerche di Viviana e Gioele.


CAMBIA CASA L'ORSA DJ3 . IL DNA CONFERMA CHE A GRAFFIARE IL CARABINERE E' STATO M57


Si annunciano lavori per adeguare il recinto del Casteller (sulla collina a sud di Trento) ma anche quello dell'area faunistica a Spormaggiore. Lo ha comunicato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. 
Il numero degli orsi in cattività infatti potrebbe aumentare nelle prossime ore. Sono tre gli esemplari sui quali pende un'ordinanza di cattura: M49 e i due orsi particolarmente confidenti che si aggirano in questi giorni sulla Paganella e a Dimaro-Folgarida.
Il Casteller è un'area troppo piccola per ospitare più di due esemplari. Anche la convivenza di M49 (poi fuggito) e DJ3 non era stata semplicissima. L'idea è dunque quella di attrezzare meglio l'area faunistica di Spormaggiore e di collocare lì DJ3. L'orsa, figlia di Daniza e Jose, vive al Casteller dal 2011.
Lo stesso Casteller nel frattempo verrà riorganizzato, con un potenziamento delle barriere esterne e un ulteriore rafforzamento del recinto, mentre a Spormaggiore è prevista anche una nuova area di sicurezza, che verrà realizzata nei prossimi mesi.
La Giunta pensa anche di avviare un percorso amministrativo per incrementare il numero degli esemplari potenzialmente ospitabili nel recinto del Casteller.
Si tratta di lavori urgenti, ha spiegato il presidente Fugatti, legati a sistemazioni temporanee degli esemplari, in attesa anche di una risposta da parte del Ministero competente su luoghi alternativi disposti ad accogliere orsi problematici.
È stata poi confermata dal presidente la notizia che l’orso catturato ad Andalo è M57, come risulta dalle analisi genetiche effettuate dalla FEM sulle tracce rinvenute a seguito dell’attacco al giovane carabiniere la scorsa settimana.
Il carabiniere nel frattempo ha ricevuto una telefonata di solidarietà del Ministro per l'Ambiente Sergio Costa.
"Le regole per la convivenza uomo-orso vanno certo riscritte, comunica Costa, ma sugli abbattimenti le posizioni col presidente Fugatti restano agli antipodi. Accolgo le sue richieste di aiuto ma su questo lo Stato non può cedere".

5 CUCCIOLI AVVELENATI A RIPOSTO

La Polizia locale di Riposto sulla scorta di una segnalazione nella tarda mattinata di oggi è intervenuta in via Strada 23 Archi-Torre Archirafi dove erano stati segnalati i corpi senza vita di 5 cuccioli abbandonati all’interno di un terreno incolto.

CIVITAVECCHIA. BOCCONI AVVELENATI AL PARCO ANTONELLI

Da alcune settimane circola su alcuni social network la notizia di un presunto problema di avvelenamento di cani, mediante la distribuzione di polpette appositamente preparate e collocate all’interno del Parco Antonelli di Civitavecchia”. Questo quanto riferito in una nota.
Lo staff del chiosco Stay Fresco, gestito dalla cooperativa sociale Alicenova all’interno del parco, ha preso sul serio la notizia e quotidianamente monitora il luogo per rilevare la presenza di polpette o di bocconi avvelenati.

sabato 29 agosto 2020

I FORESTALI SALVANO CINGHIALE DALLA TRAPPOLA

Il giovane cinghiale non ha visto la trappola dei bracconieri ed è rimasto prigioniero di uno dei micidiali lacci d'acciaio. L'animale, 25 chili circa, si è salvato solo grazie all'intervento di una pattuglia del Corpo forestale di Villaurbana. L'attività di soccorso è durata alcune ore. L'animale, nonostante le ferite riportate, era infatti molto aggressivo.
Gli agenti, utilizzando una lunga asta metallica e un gancio, sono riusciti ad agganciare il collo del cinghiale che, sebbene ferito, è scappato nelle campagne tra Siamanna e Villaurbana. I ranger hanno sequestrato i lacci e hanno avviato le indagini per individuare il bracconiere.
"L'attività di bracconaggio dei cinghiali con la tecnica del laccio è una delle più cruente in quanto determina grandi sofferenze nell'animale che, nel tentativo di liberarsi, si provoca profonde ferite al collo e rimane sofferente per lunghe ore - si legge in una nota firmata dalla responsabile del servizio provinciale forestale di Oristano, Tiziana Pinna - Si tratta inoltre di una tecnica non selettiva che spesso coinvolge anche animali di affezione come i cani".
L'assessore Regionale all'Ambiente, Gianni Lampis, e il Comandante Regionale del Corpo Forestale, Antonio Casula, hanno espresso particolare apprezzamento nei confronti del personale del Corpo Forestale che, sebbene impegnato in una stagione antincendio particolarmente critica, mantiene alta l'attenzione e l'impegno nelle restanti attività di tutela dell'ambiente.

BELLUNO: IL TAR DEL VENETO ORDINA DI SOSPENDERE LA CACCIA AI CERVI

BELLUNO (29 AGOSTO 2020)  "Giu i fucili dai cervi di Belluno" questa è la decisione del Tribunale Amministrativo del Veneto che ha accolto la richiesta di sospendere la caccia ai cervi maschi, femmine e cuccioli contenuta nel ricorso presentato dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA e patrocinato dall'avvocato Maria Caburazzi del foro di Venezia avverso la delibera della provincia di Belluno che prevedeva l'abbattimento di 3.334 capi di Cervi compresi i cuccioli, oltre ai maschi e femmine adulti. La delibera provinciale aveva fissato la caccia al cervo fino al 14 settembre, la prima sezione del tribunale amministrativo regionale del Veneto presieduta dal giudice Maddalena Filippi ha accolto la richiesta di sospensiva allungando la data fino al 23 settembre quando si discuterà in camera di consiglio del ricorso nella sua interezza. "Siamo veramente felici- si legge in una nota a firma del presidente AIDAA Lorenzo Croce- i fucili per ordine della magistratura amministrativa devono smettere di sparare,e tutti i cervi sono salvi.e di questo voglio ringraziare l'avvocato Maria Caburazzi che ha creduto prima di tutti noi in questo ricorso e ne è stata l'enstensore". Particolarmente importante la motivazine adotta dal TAR nell'accogliere la richiesta di sospensiva con la quale richiamando il parere della Terza Sessione del Consiglio di Stato del 14 ottobre 2019 numero 5077  riconosce che: "Nel bilanciamento dei contrapposti interessi - in sede cautelare l'interesse pubblico generale alla conservazione delle specie animali selvatiche prevale su quello individuale ed associativo ad esercitare la caccia". 





venerdì 28 agosto 2020

VITTORIA AIDAA. IL TAR DEL VENETO SOSPENDE L'ABBATTIMENTO DEI PICCOLI DI CERVO A BELLUNO

VENEZIA ( 28 agosto 2020) Il tribunale amministrativo regionale del Veneto accoglie la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso presentato dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nella persona del presidente protempore Lorenzo Croce e sospende  l'abbattimento dei cuccioli di Cervo in provincia di Belluno fino al 23 settembre 2020. "I cuccioli di Cervo sono salvi- si legge in una nota AIDAA- infatti il tribunale amministrativo regionale del veneto ha accolto la richiesta di sospensiva dell'abbattimento dei cuccioli di cervo contenuto al punto 4 del ricorso che abbiamo presentato nei giorni scorsi con il quale chiedevamo in prima istanza la sospensione della caccia anche dei cervi adulti e delle femmine. Il TAR del Veneto con il proprio decreto- si legge ancora nella nota AIDAA- ha comunque deciso di accogliere la sospensiva dei piccoli di cervo la cui caccia di selezione sarebbe dovuta terminare il 14 settembre 2020 mentre di fatto con questa decisione i cuccioli di cervo sono di fatto salvi". Il ricorso AIDAA era stato presentato nei giorni scorsi grazie al patrocinio dell'avvocato Maria Caburazzi di Venezia e grazie al contributo economico del signor Daniel Puccetti di Firenze. "E' una vittoria parziale ma importantissima- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA e presentatore del ricorso avverso la provincia di Belluno e Federcaccia- infatti il decreto del tar sospende immediatamente l'abbattimento dei cuccioli in attesa che poi tutto il ricorso venga poi discusso in camera di consiglio, mi si permetta- continua Croce- un ringraziamento enorme all'avvocato Maria Caburazzi che ha creduto prima di tutti in questo ricorso e che ha lavorato in maniera eccellente, a lei va il vero merito di questa vittoria, cosi come vorrei ringraziare Daniel Puccetti di Firenze che con il suo contributo economico ci ha permesso di presentare questo ricorso che segna un passo importante nella lotta per la tutela della fauna selvatica e da un freno alle politiche dei fucili facili comune a molte amministrazioni locali in Italia".



AIDAA RICORRE AL TAR DEL VENETO CONTRO IL MASSACRO DI CERVI NEL BELLUNESE

NEI  GIORNI SCORSI ABBIAMO PRESENTATO UN RICORSO AL TAR DEL VENETO PER CHIEDERE LA SOSPENSIONE DELLA CACCIA SELETTIVA AL CERVO MASCHIO ADULTO,ALLE FEMMINE ADULTE ED AI CUCCIOLI. QUESTO RICORSO E' STATO PRESENTATO DAL PRESIDENTE PROTEMPORE DI AIDAA LORENZO CROCE ASSISTITO DALL'AVVOCATO MARIA CABURAZZI DI VENEZIA CHE HA DI FATTO STESO IL RICORSO CHE VEDETE QUI SOTTO RIPORTATO













QUINZANO. GLI AMBIENTALISTI SCENDONO IN CAMPO CONTRO IL FORNO CREMATORIO

QUINZANO D'OGLIO (Brescia 28 Agosto 2020) - L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente scende in capo al fianco dei cittadini e dei produttori di Quinzano d'Oglio per dire no alla costruzione del nuovo forno crematorio che dovrebbe bruciare ogni anno 2.400 salme di cadaveri all'anno creando problemi enormi alle culture biologiche della zona e alla produzione di latte di alta qualità mache potrebbe avere anche ripercussioni sulla salute della popolazione della zona, oltre a realizzare il deturpamento di una cittadina che sorge nel bel mezzo di due importanti parchi, e quindi zona a vocazione naturistica. "Abbiamo dato oggi la nostra adesione come associazione al ricorso al Tar contro la realizzazione del forno crematorio per le salme umane di cui è prevista la realizzazione a Quinzano- si legge in una nota AIDAA- riteniamo che innanzitutto  che si debba tutelare la salute di quella gente, ma anche la qualità dell'ambiente a vocazione naturalistica oltre che l'agricoltura biologica che da quelle parti è un vero e proprio fiore all'occhiello per questo invitiamo anche le altre associazioni ambientaliste ad aderire".

DUBBI SUL RACCONTO DEL CARABINIERE "AGGREDITO DALL'ORSO"

Che la schiena sia stata graffiata non ci sono dubbi, ma da quanto si può vedere dalle foto diffuse dalla stampa quelli non sono certi i graffi che un orso che vuole uccidere o fare realmente del male infliggerebbe e tantomeno sono graffi che possano far pensare a minuti passati a lottare a mani nude con l'orso. Secondo la ricostruzione del carabiniere l'orso sarebbe apparso mentre lui passeggiava con una sua amica nei pressi di un campeggio ad Andalo in provincia di Trento. Queste le parole della sua ricostruzione dei fatti: "L’'aggressione è stata improvvisa e fulminea, senza alcun tipo di provocazione-  Balasso stava facendo una breve passeggiata con una ragazza quando hanno sentito, prima, un rumore in acqua e, poi, la rottura di un ramo- La mia amica si è impaurita e si è un po’ allontanata, mentre io, continuando a sentire dei rumori, mi sono sporto a sinistra verso il lago e ho visto una sagoma nera a venti metri da me che risaliva il dirupo. Sono rimasto immobile l’orso si è avvicinato è messo in piedi e si è piazzato davanti a me, iniziando a annusarmi. Io sono rimasto immobile. Dopodiché si è abbassato e mi ha dato due strattoni con i denti sotto il ginocchio. Io ho fatto un passo indietro e a quel punto mi è saltato addosso alla gamba e mi ha buttato a terra. Per fortuna avevo un piumino di montagna che ha diluito il suo impatto”.
La prima cosa che ci viene da chiederci è come mai un carabiniere vada a passeggio di notte nei boschi, visto che il buon senso impone prima delle regole scritte (ma ci sono anche quelle) molta cautela, anzi sconsiglia proprio di addentrarsi nel bosco di notte. 
La seconda cosa è capire quanto era realmente distante dal lago, visto che parla di un campeggio ma questo si trova a pochi passi da una strada e la zona è completamente priva di vegetazione (basta dare un occhiata alla mappa di google) trane che sul lato destro del lago che si trova comunque ben lontano dal campeggio.
la terza ed ultima cosa è capire come mai un orso monitorato si aggirava senza alcun controllo nelle zone del campeggio, e perchè nessuno ha avvisato i campeggiatori della presenza di orsi liberi in zona lago di andalo.
FRANCAMENTE crediamo che ci siano diverse zone d'ombra su quanto dichiarato dal carabiniere. E andremo a fondo alla vicenda senza guardare in faccia a nessuno


FUGATTI FIRMA ORDINANZA PER CATTURARE ALTRI ORSI NEL TRENTINO


Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha firmato oggi l’ordinanza che dispone la cattura e il conseguente trasferimento permanente presso il recinto del Casteller degli esemplari di orso bruno avvistati nei giorni scorsi presso i centri abitati di Andalo e Dimaro Folgarida.
Il personale del Corpo forestale trentino è dunque autorizzato a procedere, pur non essendo ancora possibile attribuire un’identità agli esemplari segnalati dai sindaci dei suddetti Comuni, dato che il comportamento confidente manifestato dagli orsi che si sono addentrati nei due paesi costituisce di per sé un grave e immediato rischio per la pubblica sicurezza e per l’incolumità delle persone che vivono o trascorrono le ferie in quelle zone
Tra gli elementi che impongono la rimozione pesano anche l’esito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi ieri e l’episodio dell’attacco immotivato del 22 agosto scorso, avvenuto ad Andalo in un luogo frequentato nei pressi del paese e che il Pacobace classifica come la fattispecie più grave in termini di pericolosità. Grazie all’intervento del personale forestale specializzato e il supporto dei locali Carabinieri e Vigili del fuoco è stato possibile in quel caso rimuovere in poche ore l’animale, che l’analisi genetica ha poi confermato essere l’orso M57. Successivamente, nella notte tra il 25 e il 26 agosto ad Andalo un orso dopo aver attraversato la strada provinciale provenendo dal lato ovest dell’abitato è stato avvistato in prossimità del centro del paese, mentre a Dimaro Folgarida il sindaco ha segnalato la presenza costante di un orso, sfociata anche in un incontro ravvicinato con una persona che stava rientrando a casa. Allo stato attuale, dunque, la captivazione permanente al Casteller, pur con tempi non predeterminabili, appare essere l’unica soluzione che consenta la rimozione degli esemplari dal territorio, non essendo al momento ipotizzabile alcuna alternativa, anche in relazione all’interlocuzione aperta con il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.


SGOMINATA BANDA DI BRACCONIERI ITTICI

Sono residenti nelle province di Ferrara e Rovigo i 14 bracconieri ittici (13 rumeni e 1 ungherese) indagati per il reato di associazione a delinquere assieme ad altre tipologie di reato dopo l’operazione dei Carabinieri Forestali, che hanno smascherato quelli che sembrerebbero essere a capo di un’organizzazione che da anni prelevava e commerciava illegalmente i pesci dei corsi d’acqua dolce del nostro territorio.
All’operazione, denominata “Gold River”, hanno contributo in maniera fondamentale gli uomini della Vigilanza Volontaria Ittica Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee), ma importante è stata anche la collaborazione fornita dall’Istituto di Zooprofilassi di Ferrara e dal Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università di Padova.
Un’operazione che aveva come scopo quello di contrastare il fenomeno del bracconaggio ittico in gran parte della Pianura Padana e anche nel centro Italia.
L’attività si è svolta con il supporto dei Carabinieri Forestali del Reparto Operativo Soarda (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati a Danno degli Animali) del Raggruppamento CC Cites di Roma, e fondamentale, come detto, la collaborazione fornita dalla Vigilanza Volontaria della Fipsas, che nel Ferrarese vede impegnati gli uomini di Upe ed Eurocarp.

giovedì 27 agosto 2020

VOCI DI CORRIDOIO. LA CAGNOLINA DI BOCELLI FINITA IN ACQUA MENTRE GLI ALTRI FACEVANO SELFIE?

 Corrono nuove voci sulla vicenda della morte di Pallina il cane di Andrea Bocelli morto annegato venerdi scorso dopo essere caduto in mare dalla barca del noto cantante che stava navigando tra Arzachena e Golfo Aranci nel mare di Sardegna. Sulla vicenda l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato nei giorni scorsi una denuncia formale  contro ignoti alla procura della repubblica di Tempio Pausania chiedendo che il cantante e la sua consorte spieghino i fatti che hanno portato alla morte della cagnolina ed ipotizzando per il colpevole i reati di abbandono di animale e negligenza colposa. In queste ore si rincorrono voci non confermate secondo le quali Pallina potrebbe essere scivolata nell'acqua dalla barca mentre chi doveva accudirla era impegnato e concentrato a scattare selfie perdendo di vista la cagnolina che sarebbe finita in acqua e solo dopo diverso tempo le persone presenti con il cantante e la moglie sulla barca si sarebbero accorte dell'accaduto. Si tratta ovviamente al momento di voci prive di conferma ufficiale e quindi da prendere con le molle ma se vi fosse la conferma che questa è la causa della morte di Pallina AIDAA sarebbe pronta a presentare un'integrazione alla denuncia già inviata nei giorni scorsi. Nelle prossime ore potrebbero esserci ulteriori sviluppi.

NO AL FORNO CREMATORIO NELLA VALLE DEI ORTI DI QUINZANO D'OGLIO

Quinzano d'Oglio è un paese in provincia di Brescia dove sono presenti ben due parchi naturali, il parco regionale dell'Oglio Nord e quello delle Vincellate, sempre in questo meraviglioso paese esiste lo storico ponte di San  Vigilio, ma sopratutto la zona è conosciuta per la coltivazione degli ortaggi biologici, insomma una vera e propria valle degli orti che ora rischia di essere stravolta dall'assurda decisione dei costruire in zona un forno crematorio che dovrebbe bruciare circa 2.400 morti all'anno. La popolazione è in rivolta e sono apparsi i primi volantini dei cittadini e dei produttori che sono assolutamente contrari a questa iniziativa che potrebbe portare diversi problemi alle coltivazioni biologiche che con il nuovo inceneritore sarebbero messe a rischio. "La gente fa bene a ribellarsi a questa decisione scellerata- si legge in una nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- e noi siamo al loro fianco, riteniamo che l'agricoltura biologica e di qualità debba essere difesa e non minata con la realizzazione di strutture quali il Forno Crematorio, ci aspettiamo che anche le associazioni di categoria e le altre associazioni ambientaliste facciano fronte comune contro questa mostruosità, noi dal canto nostro stiamo valutando la presentazione di un esposto alla procura di Brescia e valuteremo nel futuro tutte le attività atte a bloccare questa realizzazione che a Quinzano è assolutamente inappropriata e pericolosa per gli uomini, gli animali e la natura".
un immagine del parco oglio nord



BRACCONIERE PALERMITANO VENDEVA CARDELLINI. DENUNCIATO



PALERMO – Un venditore di Cardellini, specie particolarmente protetta dalla legislazione nazionale e comunitaria, che con tranquillità esponeva in un noto sito di vendite online. L’uomo, residente nelle immediate vicinanze di Palermo, è stato rintracciato e denunciato dai carabinieri Forestali. Al bracconiere sono stati sequestrati numerosi Cardellini che, secondo quanto evidenziato dal Cabs e dalle indagini degli stessi militari, sarebbero stati pubblicizzati con una terminologia tipica degli uccellatori palermitani utile a evidenziare la cattura in natura.

mercoledì 26 agosto 2020

BOCELLI E GLI ALTRI VIP SEGNALATI ALLE LISTE NERE ANIMALISTE

Roma (26 Agosto 2020) In questi giorni le luci della ribalta per quanto riguarda vicende che riguardano gli animali domestici si sono accese su Andrea Bocelli per la morte in mare della sua cagnolina Pallina annegata in mare dopo essere caduta dalla barca sulla quale Bocelli e i suoi amici stavano facendo una gita tra Arzachena e Golfo Aranci nel mare della  Sardegna senza che nessuno se ne sia accorto (e per questo motivo L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha sporto una denuncia penale). Ma Bocelli è solo l'ultimo della lista dei vip segnalati e poi inseriti nelle black list animaliste a causa del loro comportamento diretto nei confronti degli animali o per aver promosso comportamenti o capi di abbigliamento che sono stati realizzati sulla sofferenza di piccoli animali. La prima della lista è sicuramente Chiara Ferragni che è in assoluto colei che promuove il maggior numero di abiti,scarpe e borse realizzate sulla pelle degli animali, come le famose borsette ed accessori fatte con la pelle dei piccoli coccodrilli sgozzati. Segue un altra discussa influencer. Parliamo di Giulia De Lellis che ha promosso ed indossato pellicce che grondano di sangue. Tra le donne di spettacolo sono segnalate Barbara d'Urso, Alessia Marcuzzi e Melissa Satta, Per un certo periodo era stata sotto controllo anche Antonella Elia per la storia del presunto cane maltrattato di cui aveva parlato nel Grande Fratello vip 2020, questione poi rivelatasi una bufala. Filippo Contri anche lui concorrente del grande fratello è finito in black list dopo aver dichiarato di aver picchiato il proprio cane, vicenda che causò una vera e propria bufera mediatica, come quella che negli anni scorsi riguardò la ex velina di striscia la notizia Giulia Calcaterra al centro di una controversa storia riguardante la morte del suo cane. Infine un rimbrotto fu fatto anche a Michelle Huzinker che fini sulla copertina di Dipiù per aver sotterratto sotto la sabbia bollente della spiaggia il suo cagnolino nell'estate del 2015, ma poi la conduttrice storica di Striscia la Notizia dimostrò con il suo comportamento che quello fu un semplice caso mentre diede dimostrazione di amare gli animali e per questo fu cancellata dopo alcuni mesi dalla lista nera animalista nella quale era stata inserita.
giulia de lellis in pelliccia

QUINZANO D'OGLIO (BS) VOGLIONO FARE IL FORNO CREMATORIO NELLA VALLE DEGLI ORTI

QUINZANO D'OGLIO (26 AGOSTO 2020) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente sposa in pieno le tesi qui sotto riportare dal volantino dei cittadini di Quinzano d'oglio, una delle zone di maggior produzione di ortaggi di pregio, una vera e propria valle degli orti che oggi potrebbe essere distrutta se dovesse veramente vedere il via la costruzione di un forno creamatorio che brucerebbe, oltre 2.400 cadaveri ogni mese. Noi come associazione stiamo valutando i passi da fare per bloccare questa assurda istallazione che distrugge un agricoltura biologica di alto livello per trasformare questa zona in una valle dei morti.




UCCIDONO CAPRIOLO. DUE BRACCONIERI ARRESTATI

I carabinieri di Contigliano e del Nucleo operativo e radiomobile di Rieti lunedì scorso hanno arrestato in flagranza due reatini, E.S., classe 1981 e M.G. classe 1999. I carabinieri, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, finalizzato anche a prevenire l’esercizio abusivo di attività venatoria, allertati dalla telefonata di un privato cittadino il quale aveva udito nelle prime ore del giorno uno sparo provenire dai boschi in località “Valle del Lupo”, nel comune di Labro, attuavano una serie di posti di controllo grazie ai quali intercettavano e fermavano un’auto con i due uomini a bordo. "Notato il loro atteggiamento sospetto - si legge nella nota diffusa dal comando provinciale - i carabinieri procedevano ad una perquisizione del mezzo, rinvenendo nel bagagliaio un capriolo ucciso con un colpo d’arma da fuoco. Poiché l’arma non è stata rinvenuta nelle immediata disponibilità delle due persone, insospettiti dalle dichiarazioni rese che intendevano sviare l’attività di verifica, i carabinieri estendevano l’attività di ricerca nelle abitazioni dei due fermati. Nel corso dell’operazione i militari accertavano che dai fucili detenuti da E.S., risultava mancante una carabina Winchester. Nonostante i tentativi di giustificazione, i carabinieri accertavano che l’uomo aveva fatto in modo di occultare gli elementi di prova che avrebbero evidenziato l’avvenuto utilizzo dell’arma. I due uomini, infine, non potendo far altro che ammettere le proprie responsabilità hanno consentito ai militari di recuperare l’arma utilizzata per uccidere il capriolo, abilmente occultata. La carcassa dell’animale è stata consegnata all’ufficio veterinario della Asl di Rieti per i successivi adempimenti di competenza - concludono i carabinieri -, mentre l’arma utilizzata per l’attività delittuosa e le munizioni rinvenute sono state sottoposte a sequestro. I due uomini, invece, sono stati dichiarati in arresto in flagranza di reato di furto venatorio ed uccisione di animali e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la Procura di Rieti, ristretti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari".

BOCCONI AVVELENATI ANCHE A POGGIBONSI

Bocconi ‘killer’ in diverse zone di Poggibonsi. Polpette avvelenate sono state rivenute nell’area di sgambamento cani del Bernino, alla Magione e alle Piaggiole. Si tratta di episodi inquietanti successi nelle ultime ore in città e che stanno creando una certa preoccupazione tra i proprietari di cani. La polizia municipale sta indagando per risalire agli autori di questi assurdi gesti. I controlli per beccare chi ha preparato e piazzato le polpette avvelenate vanno avanti su tutto il territorio, ma per adesso senza esito. Non è la prima volta, purtroppo, che a Poggibonsi accadono cose di questo tipo. Quello dei bocconi "killer" è un problema che si è manifestato anche 3 anni fa in città. Un cane era morto dopo atroci sofferenze e un altro era stato salvato in extremis dal veterinario dopo aver mangiato polpette avvelenate. Il primo avvelenamento, quello che purtroppo era costato caro al cane, era stato a Maltraverso, all’immediata periferia della città, una zona già altre volte teatro di episodi simili. L’altra polpetta "killer" era stata buttata nella zona del mercato. In questo caso, il padrone del cane, preso atto delle condizioni delle povera bestiola, l’aveva portata immediatamente dal veterinario, che era riuscito a salvarla. A distanza di tre anni si torna a parlare di bocconi avvelenati disseminati nei luoghi dove vengono portati i cani a passeggio La stupidità e la cattiveria non vanno mai in vacanza, a quanto pare, nemmeno ad agosto.

ANCORA BOCCONI AVVELENATI A SAN GIULIANO MILANESE

San Giuliano Milanese (Milano), 24 agosto 2020 - Presunte sostanze tossiche trovate nell’area cani del bosco di Zivido. A seguito di alcune segnalazioni, è stata accertata, la presenza di una presunta sostanza tossica (tipo lumachicida). La polizia locale ha prelevato un campione della sostanza sospetta ed è in attesa delle analisi dell’istituto zooprofilattico. A scopo cautelativo il sindaco di San Giuliano, Marco Segala, ha invitato i cittadini proprietari di cani "a prestare la massima attenzione" alla presenza di bocconi avvelenati.

"In via precauzionale si consiglia di tenere i cani al guinzaglio – ha detto il primo cittadino – per evitare che vaghino senza controllo, utilizzare la museruola e in caso di sospetto avvelenamento, rivolgersi immediatamente al veterinario più vicino ed evitare rimedi fai da te". I bocconi avvelenati che la società Sangalli ha provveduto a rimuovere sono esche mortali che possono presentarsi sotto diverse forme: carcasse di piccoli volatili, uova, salsicciotti imbottiti di veleno, pezzi di prosciutto, polpette di carne cruda miscelate a veleni, chiodi, puntine, frammenti di vetro o altro materiale tagliente, pasticche. In caso di avvistamenti avvisare subito le autorità competenti: Polizia Locale 02 9849851 Carabinieri

martedì 25 agosto 2020

AIDAA PRESENTA DENUNCIA PENALE SULLA MORTE DEL CANE DI ANDREA BOCELLI

TEMPIO PAUSANIA (25 AGOSTO 2020) Dopo la morte accertata di Pallina, la cagnolina di Andrea Bocelli l'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA ha presentato questa mattina una denuncia contro ignoti  per i reati di abbandono di animali e negligenza colposa (articoli 727 e 43 comma uno del c.p.) citando però espressamente Andrea Bocelli e la moglie Veronica Berti come persone che possono ricotruire nei dettagli la vicenda di quanto accaduto sulla barca e sulle eventuali motivazioni per le quali la cagnolina è stata lasciata sola. Fatto questo che ne ha determinato la caduta in mare e il conseguente annegamento. Nella denuncia firmata dal presidente AIDAA si sostiene testualmente  che :" Secondo quanto dichiarato in un post e riportato dalla stampa nazionale e locale nella giornata venerdi 21  agosto 2019 al cane noto con il nome di Pallina risultate di proprietà del signor Andrea Bocelli caduto in mare durante una gita in barca tra Arzachena e Golfo Aranci in Sardegna risultato poi morto annegato.
Dalle ricostruzioni fatte dalla stampa e dai servizi nazionali  televisivi dei quali si allegano alcune copie alla presente denuncia il cagnolino sarebbe caduto in acqua in un momento in cui nessuno lo osservava e della sua scomparsa ci si sarebbe accorti solo successivamente FATTO QUESTO CHE NE AVREBBE PROVOCATO LA MORTE."
Ora si attende che la procura faccia le indagini del caso. 

GALLO CARLETTO. PRONTO IL RICORSO CONTRO LA MULTA

VIDARDO (25 agosto 2020) - Non ha prodotto risultati l'incontro di ieri tra il presidente AIDAA  Lorenzo Croce ed il sindaco di Vidardo che ha detto no alla richiesta dell'associazione di annullare la multa comminata al padrone del gallo Carlino che è stato sanzionato con una multa di 166 euro contro la quale ora il signor Angelo Boletti con l'assistenza dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA presenterà formale ricorso proprio al sindaco del suo comune. "E' una sanzione illegittima- ci spiega il presidente di AIDAA Lorenzo Croce- per almeno cinque diversi motivi che saranno spiegati nel ricorso che entro fine settimana verrà protocollato in municipio dal signor Boletti proprietario del gallo- se poi il sindaco riterrà di mantenere la sua posizione rigettando il ricorso valuteremo il da farsi nelle ulteriori sedi opportune e confermo che se il ricorso sarà respinto pagheremo noi la multa". Sull'incontro di ieri con il sindaco di Vidardo il presidente AIDAA dice: "Ho trovato un atteggiamento ostile del sindaco nei confronti della nostra richiesta di annullamento della multa, entrambi siamo rimasti sulle nostre rispettive posizioni, ma del resto non mi aspettavo molto altro, la battaglia per i diritti del gallo continua".

domenica 23 agosto 2020

ESPOSTO AIDAA SULLA VICENDA DEL CANE DI ANDREA BOCELLI FINITO IN MARE

L'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato questa mattina attraverso la posta elettronica certificata un esposto alla procura della repubblica di Tempio Pausania per far luce su quanto accaduto nella giornata di venerdi al cane del signor Andrea Bocelli caduto in mare durante una gita in barca tra Arzachena e Golfo Aranci in Sardegna. Nell'esposto firmato dal presidente AIDAA Lorenzo Croce si legge tra l'altro: "A seguito di quanto dichiarato el post dal signor Andrea Bocelli appare evidente che qualcuno non ha provveduto a custodire Pallina in maniera adeguata". Sempre nell'esposto si chiede di verificare se chi ha omesso di custodire il cane sia anche responsabile dei reati di abbandono di animale e maltrattamenti ai sensi degli articoli 544 e 727 del codice penale. "Questo esposto non indica responsabilità dirette. si legge in una nota AIDAA- ma chiede alla procura di verificare  cosa realmente sia accaduto sulla barca di  Andrea Bocelli durante la gita di venerdi tra Arzachena e Golfo Aranci e di individuare i responsabili, in quanto non è possibile che un cane scivoli in mare senza che nessuno se ne accorga. Invitiamo il signor Andrea Bocelli e la signora Veronica Berti  a non limitarsi a chiedere aiuto per ritrovare il loro cane che ci auguriamo sia ancora vivo ed in buona salute anche se le speranze di ritrovarlo vivo sono minime ma- conclude la nota AIDAA- a denunciare loro stessi alla procura quanto accaduto, perchè non si tratta di uno smarrimento come tanti ma di un vero e proprio atto di negligenza da parte di qualcuno per colpa del quale quel cane potrebbe quasi sicuramente essere morto".
bocelli con il cane pallina

l'esposto aidaa con il quale si chiede di far luce sulla vicenda

ANDREA BOCELLI SEGNALATO IN BLACK LIST ANIMALISTE

Sono diverse le segnalazioni arrivate alle più importanti "liste nere" animaliste per Andrea Bocelli, infatti dopo la scomparsa della sua cagnolina caduta dalla barca dove lui e la sua compagna con alcuni amici stavano facendo un gita senza che nessuna l'avesse notato ha creato molto malumore e indignazione nei volontari animalisti che hanno segnalato e quasi sicuramente iscritto (le iscrizioni non sono note pubblicamente per questioni di privacy) il famoso cantante e tenore Andrea Bocelli e la sua seconda moglie Veronica Berti nelle black list dove vengono iscritti i maltrattori di animali e coloro come in questo caso non hanno un comportamento consono con gli animali di casa.