sabato 30 novembre 2019

CAVALLO DI 27 ANNI MORTO DI STENTI AD ARDEA


Ardea, 30 novembre 2019 – E’ stato denunciato dalla polizia locale un uomo di Ardea con l’accusa di maltrattamento di animali a seguito della morte di un cavallo denutrito. L’animale si trovava in un terreno di proprietà privata il cui proprietario, a quanto pare, non se ne occupava. Acqua e cibo venivano forniti da un collaboratore della famiglia. Il cavallo, un maschio non castrato di 27 anni, presentava segni di grave denutrimento tanto da far supporre una grave patologia in atto, presumibilmente dovuta ad un blocco renale in corso. Nonostante i primi soccorsi prestati dai veterinari ed i vani tentativi di rimetterlo in piedi, alla fine, stante la grave condizione dell’animale che in alcun modo reagiva, veniva scelta l’eutanasia come unica strada per mettere fine alla profonda sofferenza del cavallo.
La puntura veniva effettuata dal veterinario incaricato dalla famiglia del proprietario, per tramite del loro avvocato. La morte avveniva alle ore 17 di giovedì. Presenti sul posto gli agenti di Polizia Locale, guidatati dal comandante Sergio Ierace, l’avvocato del proprietario, il veterinario che ha eseguito l’eutanasia, ed i veterinari della Asl, dott.ri Cerini, De Rosa e Frati.
FONTE MERDIANANEWS

TIVOLI. GATTO AL FREDDO SUL BALCONE

Una segnalazione è arrivata oggi all'Associazione Italiana difesa Animali ed Ambiente - AIDAA in relazione ad un gatto abbandonato sul balcone in una strada principale di Tivoli. Il gatto secondo la segnalazione vive in condizioni precarie sul balcone di casa da diverse settimane. Segnalazione inoltrata alle forse dell'ordine in loco per i controlli del caso.
immagine di repertorio

PRIOLO. ANCORA CANI AVVELENATI IN SICILIA

L’Asp presenterà denuncia alla Procura contro ignoti, per risalire al responsabile dell’ennesimo episodio di avvelenamento ai danni di cani, avvenuto martedì sera nei pressi della stazione di Priolo. Lo ha annunciato il Sindaco, Pippo Gianni, che esprime dura condanna per quando accaduto. L’avvelenamento ha coinvolto un branco composto da 11 animali, di cui uno deceduto e uno tutt’ora ricoverato, 4 cuccioli di cui 2 ritrovati stamattina e altrettanti ancora dispersi.
La cattiveria e la malvagità perpetrate ai danni di animali innocenti, che non sanno difendersi, lasciano turbati e sgomenti. Un gesto disumano, che desta grande preoccupazione e disagio. E’ nostra intenzione – ha continuato il primo cittadino – esperire tutti gli accertamenti necessari ad individuare il responsabile di tale ignobile azione. Invitiamo pertanto – ha concluso il sindaco Gianni – a segnalare immediatamente alla Polizia Municipale e alle Forze dell’Ordine qualsiasi informazione utile all’individuazione del responsabile”.


venerdì 29 novembre 2019

MILANO SEQUESTRATI 2 QUINTALI DI GRANCHI CINESI

Milano, 28 novembre 2019 -  Oltre due quintali di granchi cinesi vivi sono stati sequestrati in 4 negozi dai carabinieri forestali di Milano. Si tratta di crostacei di cui sono vietate la detenzione e la commercializzazione in quanto sono considerate una specie invasiva poiché potenzialmente nocive per gli ecosistemi con cui vengono a contatto e per le specie autoctone già presenti. I titolari dei 4 negozi sono stati denunciati. Grazie ai controlli, effettuati anche con i veterinari di Ats Milano, sono stati scoperti 230 chili di granchi cinesi vivi e sono state riscontrate violazioni delle normative di igiene e sicurezza alimentare con il sequestro del pescato surgelato in cattivo stato di conservazione. Una pescheria è stata chiusa per le gravi violazioni riscontrate dai veterinari.


giovedì 28 novembre 2019

CANE UCCISO A CALCI A TREVISO DA UN CACCIATORE. AIDAA PARTE CIVILE

Rocky, un piccolo cane dal pelo color miele del Trevigiano, è stato ucciso da un cacciatore che lo ha preso a calci. Il piccolo cane non avrebbe mai potuto immaginare che la sua vita sarebbe finita quel giorno. Maria e Massimo, i proprietari, aprono il cancello per far entrare degli amici, ma dopo pochi minuti sentono i guaiti del loro piccolo quattro zampe.
La scena che Maria si trova di fronte è delle più terribili: un signore sulla settantina, un cacciatore, stava prendendo a calci il piccolo Rocky. La donna si è precipitata a fermare l’uomo, ma lui l’ha minacciata con il fucile ordinandole di entrare in casa.
Maria allora chiama i carabinieri e fotografa il cacciatore. L’uomo poi si allontana. Rocky è stato portato immediatamente all’ospedale, ma il cane purtroppo non ce la fa e smette di lottare il pomeriggio successivo.
L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente si costituirà parte civile nel provvedimento.

PRESO BRACCONIERE IN LOMELLINA

Il bracconiere è stato sorpreso con ancora le esche in mano, uccelli vivi che usava per attirare le sue prede.  L’appostamento delle guardie del Wwf di Milano mercoledì scorso, nelle campagne tra Robbio e Confienza, è durato più di un’ora, nascosti dietro i cespugli. Stavano sorvegliando un uomo di 60 anni, bresciano, che dopo aver sparato a pispole, peppole e spioncelli, specie protette, nascondeva i cadaveri tra le frasche. Sul suo telefono cellulare aveva registrato i canti di queste specie. Aveva inoltre una dozzina di gabbiette piene di allodole. 
Si era sistemato su una stradina poderale e sparava un colpo ogni mezz’ora circa. 
Dopo aver visto dove occultava gli animali abbattuti le guardie, dopo aver chiamato una pattuglia della polizia provinciale, sono uscite allo scoperto. L’uomo, pur sapendo di aver violato spudoratamente più di una norma, ha negato ogni addebito ma è rimasto a bocca aperta quando dalle stoppie sono state estratte dai volontari 2 pispole, 2 spioncelli e 2 peppole uccise. Il suo ritorno a Brescia è avvenuto senza il fucile né il cellulare, che sono stati sequestrati. Proprio il bresciano è una delle zone in cui è più diffusa la caccia ad uccellini protetti, messi poi in pentola per la “polenta e osei”, e sempre dal bresciano arriva la maggior parte dei cacciatori di frodo che si spingono fino in Lomellina.

mercoledì 27 novembre 2019

SONDAGGIO CHOC: PER IL 56% DEGLI ITALIANI E' GIUSTO PICCHIARE IL CANE

ROMA (28 Novembre 2019) Il centro studi Italiambiente ha elaborato i dati di un sondaggio realizzato per conto di AIDAA intervistando sui social 400 persone iscritti a gruppi di tutela dei cani. Due le domande poste: nella prima si è chiesto se è lecito picchiare un cane come metodo educativo, o quando abbaia. La seconda domanda ha riguardato l'uso dei collari di contenimento e della museruola come metodo di coercizione. Ecco a voi le risposte
E' giusto picchiare il proprio cane come metodo educativo o quando abbaia?
SI 168 PARI AL 42%
NO 154 PARI AL 38.5%
NON SO 22 PARI AL 5,5%
SI MA AL MIO CANE NON LO FAREI MAI 56 PARI AL 14%
Lei approva l'uso del collare di contenzione e della museruola come metodo educatico
SI 123 PARI AL 38,7%
NO 209 PARI AL 52,3%
NO SO 32 PARI AL 8%
SI MA NON LO FACCIO MAI 36 PARI AL 9%
In poche parole il 56 per cento degli intervistati ritiene giusto picchiare il cane anche si di questi il 14% non lo farebbe mai al proprio cane, mentre situazione diversa per i collari di contenzione e museruola, qui i contrari sono la maggioranza assoluta con il 52,3%.




RESTITUITO ALLA PADRONA IL PROCIONE LUCIO

Il procione Lucio torna a casa, infatti a circa un mese dal suo sequestro, la vicenda del procione approda in tribunale a Milano, e con una sentenza che lascia pochi spazi a ripensamenti il Gip nonostante il parere contrario della procura ha deciso di restituite Lucio alla sua proprietaria che potrà detenerlo in casa e secondo alcune specifiche prescrizioni per il resto della sua vita. La vicenda del procione era salita alle ribalte dei giornali nelle scorse settimane quando Lucio fu sequestrato dalla forestale dopo che la sua padrona, una donna ucraina che aveva acquistato regolarmente Lucio in Ucraina e lo aveva portato con se in un ristorante milanese tenendolo al guinzaglio. Dopo un mese di lontananza ora Lucio potrà vivere con la sua padrona senza problemi, ma questo apre un importante vuoto nelle normative sulla gestione degli animali selvatici in città. Lucio è il secondo caso di animale sequestrato e poi restituito negli ultimi anni a Milano, la prima vicenda fu quella del karakat Grum scambiato per una lince e posto per diverso tempo agli arresti domiciliari.

BRACCONIERI HORROR. UCCIDONO E DECAPITANO UN CERVO NEL PARCO DI APPIANO GENTILE

Gli hanno sparato alla testa e poi lo hanno decapitato presumibilmente per vendere il palco di corna. Un barbaro episodio di bracconaggio è stato scoperto dagli agenti della polizia provinciale ieri pomeriggio in un’area boschiva di Appiano Gentile, all’interno del Parco Pineta.
L’intervento è stato sollecitato da una donna residente nella zona che si è imbattuta nella carcassa del cervo mentre stava passeggiando nel terreno, non recintato, di sua proprietà (l’area è in ogni caso lontana dalle abitazioni).
Si trattava di un maschio adulto in buona salute, circa 150 chili di peso, non presentava ferite, né fratture. Un esemplare cosiddetto dominante, caratterizzato da alta capacità riproduttiva. In una sola espressione uno scempio orribile: «Presumibilmente – dice Marco Testa, comandante della polizia provinciale – il colpo è stato esploso alla testa ed il fatto deve essere avvenuto la notte precedente».
Il cervo non è stato ancora rimosso, se ne farà carico l’ente parco già informato di quanto accaduto. È stato aperto un fascicolo a carico di ignoti, saranno avviate indagini per risalire ai responsabili.

VENETO. LADRI AMMAZZANO COI BOCCONI UN CANE DA GUARDIA

MONTEBELLUNA/CODOGNE' - Dopo il cane preso a bastonate dai ladri a Volpago, sulla presa XI, arriva l'allarme bocconi avvelenati. Ancora a Volpago, in via Martignago, un residente segnala che il suo quattro zampe è stato ammazzato proprio dai predoni. «Hanno lanciato i bocconi in giardino stanotte, sono senza scrupoli» mette in guardia. Del resto, circa un anno fa, in un'abitazione sul Montello, proprio questa era stata la procedura. Prima l'eliminazione del cane e poi il furto


martedì 26 novembre 2019

ATTENZIONE ALLE TRUFFE ONLINE DEI CANI DI NATALE


ATTENZIONE ALLE TRUFFE ONLINE DEI CANI DI NATALE
Roma (26 novembre 2019) Si avvicina il Natale e come ogni anno sui siti social appaiono decine di annunci di vendita o regalo di cuccioli di cani e tra essi almeno il 50% nasconde una truffa, in questo breve decalogo vi spieghiamo come riconoscere ed evitare di essere truffati per l’acquisto di cani
COME RICONOSCERE LA TRUFFA
1 Diffidate sempre dagli annunci che promettono in regalo o a prezzi stracciati cuccioli di razze pregiate di cani, spesso dietro questi annunci presentati come se si trattasse di cucciolate private o di cuccioli che provengono dai paesi africani si nasconde la truffa.
2 Quando rispondete ad un annuncio fatevi subito inviare il numero di telefono della persona che vi propone il cane ed il suo numero di codice fiscale, diffidate da chi parlando di gratuità del cane già al primo o al secondo contatto vi chiede un rimborso spese per la spedizione del cane, quel cane non esiste.
3 Fatevi mandare immediatamente un video del cucciolo che vi propongono girato lo stesso giorno, niente fotografie queste spesso vengono prese dai siti online e il cane che vi mostrano o è inesistente, oppure si tratta di un altro cucciolo  che niente a che fare con quello fintamente a voi proposto.
4 Se il proponente non risponde fornendo i dati che gli avete richiesto troncate immediatamente la conversazione e se si fa vivo di nuovo chiedendo soldi non esitate a denunciare la truffa alla polizia postale.
5 Se vi raccontano che il cane arriva dall’Africa o da un paese orientale e che necessita dei soldi per pagare il biglietto, assicurazione e trasportino, non abboccate è sicuramente una truffa nota come truffa dei cani del Camerun, andate subito a segnalare la truffa alla polizia postale. Le persone che in passato ci sono cascate hanno versato fino a 1.400 euro senza mai vedere l’ombra del cane.
6 Non fornite mai i vostri dati personali, numeri di telefono o ancora peggio numeri di carte di credito e conti bancari (nemmeno le poste pay sono sicure) ma chiedete a loro lasciarvi un numero di telefono e rispondete dopo solo che via mail vi hanno anticipato i dati anagrafici sopradescritti.
7 Spesso questi truffatori vi inviano le copie di falsi documenti di viaggio degli animali che sostengono essere in arrivo, prima di pagare fate sempre una verifica con la società indicata come trasportatrice, qualora vi accorgeste che si tratta di un falso segnalate senza esitare alle forze dell’ordine ed alla stessa società di trasporto di cui vengono falsificati i documenti.
8 Anche qualora i cuccioli esistano, accertatevi che l’acquisto non nasconda la peggiore delle truffe e vale a dire la vendita di un cane di provenienza illegale, magari di uno dei cuccioli allevati in batteria all’est e mandati qui per essere venduti. Chiedete sempre oltre ai dati sopracitati copia della documentazione del cane in anticipo e fatela valutare da un vostro veterinario di fiducia o direttamente dall’Enci che sapranno riconoscere i documenti fasulli.
9 Chiedete di visitare (e visitate) l’allevamento da dove proviene il cane, spesso dietro i portali di vendita di cuccioli di cane dove non si annida la truffa, si annida il maltrattamento ed il traffico di animali di cui molti portali sono terminal solo apparentemente legali ed in regola.
10 Dopo aver letto tutte queste regole e suggerimenti fate la cosa migliore che potete fare qualora desiderate veramente un cane: ANDATE IN CANILE E APRITE UNA GABBIA ADOTTANDO UN RANDAGIO. CE NE SONO OLTRE 150.000 CHE ASPETTANO UNA FAMIGLIA.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI




lunedì 25 novembre 2019

MALTEMPO. AIDAA SCRIVE AI SINDACI: SERVE IL GARANTE DEGLI ALBERI

Roma (25 novembre 2019) - L'emergenza climatica ed il maltempo creano nelle città la necessità di un monitoraggio costante e continuo degli alberi e dei filari alberati, attraverso la costituzione dell'ufficio del garante degli alberi con poteri veri e mezzi per verificare la situazione delle alberature cittadine in particolare quelle dei filari alberati stradali per questo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA scrive a tutti i sindaci delle città italiane perchè nei prossimi mesi dia attuazione alla proposta di istituire il garante degli alberi, specialmente in quei comuni piccoli dove non vi è la presenza di un ufficio con la presenza di agronomi o giardinieri in grado di capire le condizioni di salute degli alberi. "La presenza di alberi nelle città è fondamentale- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e troppo spesso basta un po di pioggia per vederli crollare o per arrivare al taglio di molti di loro, sinonimo questo di assoluta noncuranza dello stato di salute degli stessi e di mancanza di potature adeguate. Gli alberi nelle città sono dei toccasana per la salute di tutti noi, ma serve che gli stessi siano ben curati e potati e per far questo serve un monitoraggio costante, e severi regolamenti contro il taglio selvaggio, per questo chiediamo che venga istituito in ogni città e paese l'ufficio del garante degli alberi con poteri reali e non solo di facciata".

CACCIA. DA SETTEMBRE A OGGI 11 MORTI E 41 FERITI


Roma (25 novembre 2019) L'ennesima strage a cui assistiamo impotenti, quella delle vittime della caccia, che anche quest'anno a meno di due mesi dalla fine della stagione ordinaria della caccia oltre a migliaia di animali sta mietendo vittime umane. A dirlo sono i dati dell'Associazione Vittime della caccia che riportiamo senza ulteriori ed inutili commenti. Dall'inizio di settembre ad oggi, in meno di tre mese sono morte 11 persone e 40 sono rimasti feriti. Questi sono i numeri sui quali dobbiamo riflettere, tutti insieme, se non lo facciamo vuol dire che siamo assolutamente complici di questa situazione.
I DATI
In Ambito venatorio (A.V) sono 42 le persone impallinate (7 morti e 37 feriti, tra cui un minore condotto a caccia e ferito), in Ambito  Extravenatorio (A.E) un minore si suicida col fucile di cui è stata omessa la custodia, 4 i morti e 2 feriti non cacciatori al di fuori  delle battute di caccia, vittime di cacciatori.
TOTALE GENERALE AL 17 novembre: 11 MORTI + 40 FERITI = 51 (in Ambito Venatorio: 7 morti e 30 feriti cacciatori + 7 feriti non cacciatori)
NON CACCIATORI: 4 MORTI e 2 FERITI in A.E e 7 FERITI in A.V (minori: 1 MORTO A.E+ 1 FERITO A.V. )= 13
CACCIATORI:  7 MORTI e 30 FERITI in A.V.+ 1 FERITO in A.E. = 38
fonte

PROROGATE AL 10 DICEMBRE LE PUBBLICAZIONI SULL'ALBO DEL GATTO NERO

Seppure in maniera ridotta rispetto ai giorni scorsi, continuano le richieste di pubblicazione di gatti neri sull'apposito albo ufficiale, per questo motivo, abbiamo deciso in concomitanza con le date della mostra del gatto nero organizzata dall'associazione Ex Fabbrica delle Bambole presso la loro sede di Via Arimondi 1 in zona piazza Firenze a Milano.
Per iscrivere i propri gatti neri mandate una mail a presidenza.aidaa@gmail.com con la foto e la data di nascita e la città del gatto. Foto che verrà pubblicata sull'apposito albo del gatto nero e che sarà visibile a questo indirizzo https://albodelgattonero.blogspot.com/


BRACCONIERI E SPACCIATORI. ARRESTATI DUE CACCIATORI DI CREMIA


I carabinieri di Dongo e gli uomini della polizia provinciale hanno arrestato due cacciatori di Cremia accusati di bracconaggio con armi detenute illegalmente. A casa dei due cacciatori e nella baita che utilizzavano le forze dell'ordine hanno trovato quattro carabine detenute in modo abusivo (due addirittura con matricola abrasa), silenziatori, ottiche speciali di puntamento e visori notturni per la caccia anche di notte. Oltre a questa attrezzatura e a centinaia di munizioni i due detenevano 134 grammi di marijuana.
L'arresto è stato effettuato nella mattina del 21 novembre ma le indagini andavano avanti da alcune settimane attraverso appostamenti e pedinamenti. I due bracconieri erano dediti per lo più alla caccia di ungulati.



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BOCCONI AVVELENATI A CANTU' SI SALVA IL CANE BIGLIA

Uno degli incubi peggiori per i possessori di cani ha un nome ben preciso: bocconi avvelenati. L’ultima vittima che si sospetta possa averne ingerito uno è Biglia, un meticcio di 5 anni di Cantù che ieri, dopo aver mangiato una polpetta di carne, è finito in clinica veterinaria. La padrona racconta: «I bocconi erano in strada, in via Sempione. Voglio avvisare gli altri proprietari: fate attenzione». I bocconi sono stati poi inviati all’istituto di zooprofilassi per farli analizzare. Il cane si salverà.

domenica 24 novembre 2019

IL MORBILLO STA STERMINANDO LE FOCHE

Il Mar Glaciale Artico è una delle zone più colpite dal riscaldamento globale, e tra i suoi abitanti ci sono alcune delle specie più a rischio del Pianeta: lo scioglimento dei ghiacciai, l'inquinamento e l'impoverimento degli habitat dovuto alla pesca eccessiva stanno danneggiando l'ecosistema polare. I grandi mammiferi (foche, otarie, leoni di mare) in particolare sono tra gli animali che più di tutti stanno subendo gli effetti dei cambiamenti climatici, e spesso in modi imprevedibili: un recente studio della University of California, Davis, per esempio, ha dimostrato come l'aumento delle temperature sia direttamente collegato all'epidemia di morbillo delle foche nel Pacifico settentrionale.
PEGGIO DEL NOSTRO MORBILLO. Il Phocine distemper virus (PDV) appartiene al genere Morbillivirus ed è specializato nell'attaccare i pinnipedi, in particolare le foche. Causa febbre, respiro affannoso, insonnia, nausea, e non di rado porta alla morte dell'animale: nel 1988, quando venne identificato per la prima volta, sterminò 18.000 esemplari di foca comune (il suo bersaglio privilegiato) e 300 di foca grigia. Occasionalmente il patogeno è può infettare anche altre specie e, in più, può essere trasportato in giro per gli oceani da ospiti immuni, per esempio leoni marini e otarie.

RISCALDAMENTO GLOBALE... L'aumento delle temperature apre nuovi percorsi tra i ghiacci artici, facilitando lo spostamento dei grossi mammiferi marini e quindi, involontariamente, la diffusione del "morbillo delle foche". Non solo: lo studio ha scoperto che il patogeno, che è diffuso soprattutto nell'Atlantico, è riuscito ad attraversare il Mar Glaciale Artico a dorso di cetacei e spuntare anche nel Pacifico, dove ora potrebbe diffondersi con la stessa virulenza; il rischio è che un'epidemia particolarmente violenta possa esplodere negli oceani e spazzare via l'intera specie.

AGRIGENTO. ANCORA CANI MORTI AVVELENATI

Continua la strage di cani randagi nella provincia di Agrigento.
Dopo il caso di 5 poveri quadrupedi ritrovati avvelenati nella zona di Zingarello, adesso sarebbe toccato ad un altro povero cagnolino che è stato ritrovato nella mattina di ieri ed in centro ancora vivo ma in condizioni tanto gravi da morire dopo alcune ore di lenta agonia.
A denunciare il fatto sarebbero stati i membri dell’associazione Hope ai quali nulla è purtroppo servito trasportare il cane in clinica veterinaria dove sarebbe appunto deceduto poco dopo l’arrivo.

sabato 23 novembre 2019

SALVATI DUE CANI CHE VAGAVANO NEL CENTRO STORICO DI ARICCIA

Due cani meticci vagavano da alcune ore nel centro storico di Ariccia e sul Ponte monumentale, rischiando di essere investiti dalle auto in transito sulla via Appia Nuova. Una famiglia composta da padre e due figli adolescenti si è fermata e si è occupata dei cani, li hanno avvicinati, non erano aggressivi, li hanno coperti con delle maglie di lana che avevano dentro la macchina. Li hanno poi portati al commissariato di polizia di Albano dove il poliziotto di turno ha subito attivato la ASL servizio veterinario che ha mandato del personale dell'hotel degli animali sul posto con il lettore per microchip. I due cani, due femmine, erano iscritti all'anagrafe canina ed avevano il chip. Quindi è stato rintracciato il proprietario che abita in una zona periferica di Ariccia da dove erano scappati alle prime ore del mattino. E nel pomeriggio andrà a riprenderli presso l'hotel degli animali a Frattocchie di Marino sulla via Nettunense. In questi casi comunque il proprietario dovrà pagare un riscatto di circa 80 euro e poi la ASL servizio veterinario si riserverà il diritto di fare anche una sanzione per la mancata custodia nel caso  si accertino  responsabilità del proprietario dei cani per la fuga. 

CAPPOTTI PER CANI CHE COSTANO OLTRE 300 EURO... HA SENSO?

C'è una nota marca che ha lanciato nei giorni scorsi una linea di cappottini e mantelline per cani in materiale sintentico con prezzi che superano i 300 euro per la mantellina ed arrivano a sfiorare i 400 euro per uno dei cappottini che vedete in queste fotografie. Ma secondo voi ha senso spendere tutti questi soldi per un cappottino del cane quando ci sono migliaia di cani da salvare in canile? Per me no.


MILANO. PER LA PRIMA VOLTA L'ALBERO DI NATALE NON E' UN ABETE TAGLIATO

Dopo dieci anni di battaglie condotte in particolare dalla nostra vice presidente e delegata dell'ambiente Salvina Inzana che per anni ha chiesto incontri, scritto ai giornali e fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per fare in modo che in piazza duomo non arrivasse un albero di natale vero, finalmente ci siamo, e quest'anno anche grazie all'impennata di interesse ambientalista attorno alla vicenda del pianeta il comune di Milano sta montando (anche grazie al supporto di Esselunga che sponsorizza l'iniziativa) il primo albero di Natale fatto senza dover ricorrere all'ennesimo taglio di un albero vero. Ora speriamo che siano tanti i comuni, ma anche i singoli cittadini che anzichè comperare un albero vero facciano l'albero di natale sintentico. Obbiettivo? Salvare un milione di alberi.

venerdì 22 novembre 2019

VA A FARE I SOPRALLUOGHI PRIMA DELLE RAPINE CON IL SUO BARBONCINO E FA ARRESTARE LA BANDA

Arluno (22 novembre 2019) Sono stati arrestati tutti i componenti della cosi detta banda del lusso responsabili di 16 rapine a negozi di vestiti e profumerie e gioiellerie, sedici colpi messi a segno tra Milano e Legnano. I sei componenti arrestati sono cinque stranieri ed il capo, un italiano veterano del settore Walter Bonafini 67 anni che ad Arluno in provincia di Milano aveva messo in piedi un vero e proprio laboratorio di fabbricazione di chiavi a doppia mappa, retaggio di una vita da esperto nel mestiere di ladro. I sei autori delle rapine nelle boutique del lusso sono stati presi dagli uomini della polizia milanese, in particolare dai responsabili della squadra mobile guidati dal dirigente Marco Calì. Della banda oltre all'esperto ladro italiano facevano parte anche sei sudamericani, tre cileni, un peruviano ed un argentino sono stati arrestati,mentre rimane a piede libero un altro sudamericano. La notizia curiosa della vicenda è che uno dei componenti della banda era uso fare i sopralluoghi (sempre molto accurati) alle boutique che poi venivano rapinati accompagnato dal suo cane,un barboncino bianco. Il cane immortalato dalle telecamere è stato uno dei motivi che hanno permesso ai ladri di essere intercettati e successivamente arrestati.

NEL 2018 9.000 FURTI SVENTATI GRAZIE ALL'ABBAIO DEI CANI

Roma (22 novembre 2019) Spesso l'abbaio dei cani viene associato al sinonimo di fastidio dimenticandoci che i nostri cani, ed a volte quelli dei vicini sono spesso motivo di allarme e messa in fuga dei ladri o di richiamo per soccorrere persone in pericolo. Secondo i dati del centro studi ITALIAMBIENTE nel corso del 2018 sono stati oltre novemila i furti sventati grazie all'abbaio dei ladri, mentre 85 sono i cani uccisi durante rapine in villa o nei negozi dove i cani erano in compagnia dei loro padroni. Il dato emerge da una ricerca sulle conseguenze percepite dagli umani in relazione all'abbaiare dei cani propri e dei vicini, ricerca che sarà presentata il prossimo 4 dicembre giornata nazionale dedicata al "Libero Abbaio dei cani". Le regioni in cui sono stati sventati il maggior numero di furti e rapine grazie all'abbaio dei cani sono la Lombardia, la Sardegna, la Valle d'Aosta ed il Friuli. Dei cani uccisi durante le rapine 8 sono stati abbattuti a colpi di arma da fuoco, tre a bastonate e gli altri avvelenati.

MOSTRA "IL GATTO NERO NELL'ARTE" .A CURA DELL'ASSOCIAZIONE EX FABBRICA DELLE BAMBOLE

Amanti dei gatti neri e non solo, vi presento qui alcuni dei quadri e delle opere in mostra presso la sede dell'Associazione EX FABBRICA DELLE BAMBOLE.
Per info e vedere la mostra
La mostra a cura dell'associazione ex fabbrica delle bambole, si svolge in via Arimondi 1 - 20155 Milano (cit. Bonora-Menta) in zona piazza Firenze. Gli orari sono dal lunedi al venerdi dalle 15 alle 18 e in altri giorni ed orari su appuntamento
„a cura di exfabbricadellebamboleexfabbricadellebamboleContatti
377.1902076 | 320.0834484
exfabbricadellebambole@exfabbricadellebambole.com








BRACCONIERE TROVATO CON ARMI DA GUERRA NELL'OVILE IN SARDEGNA

Un 52enne di Orune è stato arrestato dagli agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Stazione di Nuoro con l'accusa di porto illegale di armi clandestine e munizioni.
L'uomo è stato sorpreso mentre uccideva un cinghiale, catturato con dei lacci metallici da bracconiere, con una pistola classificata "da guerra", un calibro 9 "parabellum" con matricola abrasa.
Dopo avere tentato una breve fuga il cacciatore di frodo è stato bloccato ed è stato trovato in possesso anche di un fucile da caccia cal. 12, sempre con matricola abrasa, 65 cartucce e altre 128 pallottole cal. 9 per la pistola. Il tutto era nascosto nell'auto del 52enne.
Nella successiva perquisizione dell'ovile, all'interno di sacchi per il mangime, sono stati trovati, inoltre, una doppietta calibro 16 a canne mozze priva di matricola, 51 munizioni e 28 cartucce per un fucile cal. 24.
Tutte le armi e le munizioni sono state sequestrate, mentre la carcassa del cinghiale abbattuto è stata consegnata all'Istituto zooprofilattico per le successive analisi.

giovedì 21 novembre 2019

I POMPIERI SALVANO DUE CANI FINITE IN UNA CAVITA' NATURALE A SCOPELLO

Dopo due giorni di tentativi, la tenacia dei Vigili del fuoco è stata premiata con il raggiungimento dell'esito sperato. Bianca e Nerina, visibilmente emozionate, felici di essere salve, sono state infatti finalmente liberate e hanno potuto così riabbracciare i propri padroni: Francesco e Girolamo Vermiglio, rispettivamente padre e figlio, balestratesi.
Si tratta di due cagnoline che, accidentalmente, durante una passeggiata con i padroni, erano andate a finire dentro una cavità naturale tra le rocce di contrada Visicari, nei pressi di Scopello nel territorio di Castellammare del Golfo.

ROSSANO CALABRO. SALVATI ALCUNI GATTI MURATI VIVI

Salvati nei giorni scorsi da una volontaria di Rossano Calabro sette gatti che erano stati murati vivi dentro il loro giaciglio notturno che si trova a Rossano Calabro. La vicenda che assomiglia molto a una già accaduta alcuni anni orsono dove alcuni gatti morirono dentro il loro giaciglio dopo essere stati murati vivi ha avuto per fortuna un diverso finale, questo piu lieto in quanto la volontaria e sua madre sono intervenute spaccando il muro e liberando i gattini che rischiavano di morire. La cosa brutta è che come sempre in questi casi ci sono persone che nulla hanno a che vedere con la vicenda che se ne assumono la paternità al solo scopo pubblicitario.

MOSTRA ED ALBO UFFICIALE. PROSEGUONO LE ATTIVITA' DEL GATTO NERO DAY



alcuni dei diponti esposti alla collettiva IL GATTO NERO NELL'ARTE
MILANO (21 Novembre 2019) Proseguono senza sosta le attività legate alla giornata del gatto nero che si è svolta domenica scorsa 17 novembre festeggiata con oltre 500 iniziative organizzate dalle associazioni animaliste, ma anche dai gattili e dai rifiugi che ospitano complessivamente 8.000 gatti neri in cerca di casa. Due le iniziative maggiori che proseguiranno anche nei prossimi giorni, e vale a dire la collettiva di pittori ed artisti che hanno come soggetto dipinti di gatti neri e le pubblicazioni delle foto dei gatti neri sull'apposito blog ufficiale della giornata del gatto nero. Ma vediamo nel dettaglio le due iniziative.
BLOG "ALBO DEL GATTO NERO"
Fino a domenica 24 novembre è possibile iscrivere i propri gatti neri all'apposito albo ufficiale che raccoglie oramai le foto di diverse centinaia di gatti neromantati e che ha avuto solo in questi giorni oltre 4000 visite. Per iscrivere il proprio gatto e vedersi pubblicata la foto basta inviare una foto del gatto con la città di residenza e la data di nascita (anno) del gatto e questa sarà pubblicata sull'albo e inviato avviso di pubblicazione al mittente che ha inviato la foto. Le foto e i dati vanno inviati a presidenza.aidaa@gmail.com
e le foto sono invece poi visibili sull'apposito blog.

LA MOSTRA COLLETTIVA  "IL GATTO NERO NELL'ARTE"
Organizzata in maniera autonoma dall'Associazione Ex Fabbrica  delle Bambole, la mostra rimane aperta fino al prossimo 10 dicembre a cui hanno aderito decine di artisti e dove si possono acquistare i dipinti e le opere d'arte esposte. il gatto nero nell'arte. La mostra a cura dell'associazione ex fabbrica delle bambole, si svolge in via Arimondi 1 - 20155 Milano (cit. Bonora-Menta) in zona piazza Firenze. Gli orari sono dal lunedi al venerdi dalle 15 alle 18 e in altri giorni ed orari su appuntamento
„a cura di exfabbricadellebamboleexfabbricadellebamboleContatti
377.1902076 | 320.0834484
exfabbricadellebambole@exfabbricadellebambole.com


il logo della mostra

mercoledì 20 novembre 2019

BOCCONI AVVELENATI A SILVI

Bocconi avvelenati, scatta l'allarme a Silvi [FOTO]

occoni avvelenati, scatta l'allarme a Silvi. Come si legge infatti sul gruppo Facebook "Silvi nel cuore", l'altra sera il cane di un utente ha azzannato alcuni bocconi di porchetta contenenti chiodi, e ha pertanto rischiato di morire. Il fatto si è verificato in viale Europa; a tale riguardo, il cittadino spiega:
"Per fortuna che l'ho visto! Cari cretini, vergognatevi di preparare dei bocconcini per uccidere cani e gatti! Vergognatevi, non ho parole".
E una donna aggiunge di aver trovato i bocconi avvelenati anche in via Spezzaferro:
"Si può segnalare alle autorità? - chiede - Io ho delle salsicce con le pastiglie dentro! Le porto dal veterinario e poi le segnalo?".
Un'altra utente segnala invece di aver individuato bocconi adulterati in via del Popolo. C'è chi propone di chiedere ufficialmente l'installazione di una telecamera, anche provvisoria, al fine di stanare il balordo che si diverte a fare queste cose "perché lì succede regolarmente! Almeno lo beccano e stop".
Intanto sono stati avvisati i vigili urbani per far eseguire la disinfestazione della zona, e del fatto è stato inoltre informato il sindaco. Questa settimana la guardia zoofila effettuerà un'indagine per cercare di vederci chiaro su questi incresciosi episodi.




DENUNCIATI PARECCHI BRACCONIERI SUIPIACENTINI

IBracconaggio, denunce e sequestri sui Picentini: scacco ad una nota squadra di "cinghialisti" 17 novembre 2019
nferto un duro colpo ad una nota squadra di cinghialisti che operava ai limiti del parco regionale dei monti Picentini, ieri mattina. "Era da tempo che li cercavamo.  - racconta un volontario dell'Enpa  - Pensavano di poter fare le cose a loro piacimento, padroni di un territorio violentato da cave e bracconaggio. Li abbiamo sorpresi mentre si preparavano alla battuta. Alcuni erano già posizionati sulle poste. I battitori erano già a lavoro. Quattro persone sorprese con armi modificate - fucili semiautomatici a 5 colpi anziché 3, munizioni a pallettoni - vietate per la caccia al Cinghiale".

Le denunce

I bracconieri sono stati denunciati per maltrattamento, inoltre, poiché avevano lasciato per ore i cani chiusi in auto o accatastati in piccoli box artigianali. In aggiunta, sono stati elevati verbali amministrativi per giornate non segnate. Quattro, dunque, le denunce a cui seguirà una serie di sanzioni per tutta la squadra e per il capocaccia. Quest'ultimo, in base alle norme vigenti, è il responsabile della squadra e ha il compito di compilare i registri e curare l'apposizione e rimozione delle tabelle. "Esiste una sola emergenza e non è quella del Cinghiale, ma di un altro mammifero...bipede", ha concluso l'animalista.



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