venerdì 31 luglio 2020

GATTO ARROSTITO. L'AUTORE NON VA' IN CARCERE E POTRA' CHIEDERE ASILO IN ITALIA

PIOMBINO (31 LUGLIO 2020) Niente carcere per l'ivoriano che nelle scorse settimane aveva arrostito un gatto per strada davanti alla stazione di Campiglia Marittima. ma non solo, secondo quanto riportato dal sito no stop censura (vedi articolo qui sotto allegato) lo stesso potrà fare richiesta di asilo politico in Italia. Questo è veramente troppo.


FESTA DEL SACRIFICI. OGGI E' IL GIORNO DELLA GRANDE MATTANZA

E' oggi il giorno centrale della festa islamica del sacrificio, il giorno in cui verranno sgozzati e poi cucinati gli ultimi animali, in Italia i musulmani sono tre milioni e in questi giorni tra il silenzio generale sono stati sgozzati circa mezzo milione di animali di questi almeno un decimo in maniera abusiva ed illegale.

ORSA GAIA DEFINITIVAMENTE SALVA. NON E' IMPUTABILE DI AGGRESSIONE

Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Trento, in sede collegiale, ha nuovamente sospeso, con un'ordinanza, il provvedimento della Provincia autonoma di Trento relativamente alla possibilità di abbattere l'orsa JJ4. La definitiva pronuncia del tribunale amministrativo è stata fissata per il prossimo 22 ottobre.  Un primo decreto cautelare presidenziale urgente i sospensiva dell'abbattimento era stato disposto lo scorso 10 luglio, dopo il ricorso delle associazioni ambientaliste e animaliste, patrocinate dall'avvocato Claudio Linzola. 
Orso M49: prosegue monitoraggio forestali su monte Marzola  - L'orso M49, fuggito all'alba di lunedì per la seconda volta in un anno dal Centro di Casteller, si trova ancora sulla cima del monte Marzola, sopra Trento. I forestali hanno tuttavia notato che, pur rimanendo in quota, si è spostato sul versante est della montagna, verso la Valsugana e il lago di Caldonazzo. Intanto in zona prosegue l'azione di monitoraggio condotta dai forestali con il sistema Gps e con le antenne sintonizzate sulle frequenze Vhf per continuare e seguire e localizzare il plantigrado che è dotato di radiocollare. Evidentemente M49 si trova a suo agio sulla cima impervia della Marzola, situata a poco più di 1.700 metri, oppure ha capito che per il momento è meglio non scendere a valle evitando così il contatto con gli umani. La Marzola è il monte che separa la valle dell'Adige dalla Valsugana e su cui sorgono gli abitati di Villazzano e Povo, sobborghi di Trento. Il versante est è meno abitato e degrada verso le frazioni di Pergine Valsugana.

giovedì 30 luglio 2020

CAVALLO A SPASSO PER PREGNANA. AIDAA CHIEDE INDAGINI SULL'ACCADUTO

Un cavallo a spasso per Pregnana Milanese, è accaduto nella giornata di ieri, secondo quanto riportato dai video dei social e dalla stampa locale il cavallo che potrebbe appartenere ad un maneggio di un comune vicino ha scorazzato libero per diverso tempo per le strade di Pregnana Milanese per poi scomparire nel nulla. AIDAA  (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) questa mattina ha inviato un esposto alla procura della repubblica  di Milano per far luce su quando accaduto, individuare i proprietari dell'animale e chiedere le verifiche veterinarie ed ambientali sul medesimo cavallo.

FESTA DEL SACRIFICIO. INIZIATA LA GRANDE MATTANZA DEI CAPRETTI

Inizia questa sera all'imbrunire la festa del sacrificio, una delle piu importanti feste del mondo islamico che ha come caratteristica il sacrificio degli animali, che vengono spesso uccisi in maniera illegale e sgozzati senza alcun rispetto delle normative sulla macellazione rituale islamica. Tra oggi e domani saranno almeno 30 milioni gli animali uccisi nel mondo, mentre in Italia si calcola che saranno circa mezzo milione gli animali sgozzati e lasciati morire dissanguati, tra questi almeno un terzo saranno uccisi fuori dai macelli autorizzati con le sofferenze che possiamo immaginare. In Italia i musulmani sono circa 3 milioni e di questi un milione risiede in Lombardia dove si calcola che saranno almeno 100.000 gli animali uccisi in occasione di questa ricorrenza. AIDAA ha chiesto controlli serrati almeno per evitare la macellazione clandestina ed evitare gli assembramenti nella giornata di domani.

COME DIFENDERE MICIO E FIDO DAL CALDO AFRICANO

ROMA (30 LUGLIO 2020) E' arrivato proprio in queste ore il grande caldo portato dall'anticiclone Africano che farà arrivare il termometro a 40 gradi in diverse località della penisola. Purtroppo oltre a noi umani a soffrire di questa ondata di caldo sono anche i nostri amici a quattro zampe. Per questo gli esperti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA hanno messo a punto un piccolo prontuario di semplici consigli per tutelare micio e fido dal caldo africano. Consigli che ci indicano in maniera semplice e chiara cosa fare e cosa non fare per tutelarli.
COSA NON FARE
-  mai tenere chiusi in auto ferme sotto al sole cane e gatto. in pochi minuti gli animali potrebbero star male fino a morire
- mai portare a spasso il cane nelle ore centrali e di picco del caldo della giornata
- mai portare a spasso il cane sull'asfalto sotto il sole rovente, il calore dell'asfalto potrebbe creare scottature gravi ai polpastrelli del nostro cane
- mai portare ilo cane in spiaggia nelle ore calde
- mai portare il cane a correre con noi durante le ore calde, e ancor meno portarlo al guinzaglio mentre siamo in giro in bicicletta, in questo secondo caso esiste un divieto specifico.
- mai lasciare il cane  o il gatto chiusi sul balcone, anche se munito di ombra il caldo potrebbe esserle fatale ma lasciatele a loro la possibilità di rientrare in casa a rinfrescarsi 
- mai lasciare cibo o la ciotola dell'acqua al sole, per le colonie feline e i mici ritirare i contenutori del cibo appena hanno terminato di mangiare per evitare che il cibo possa deteriorarsi.
COSA FARE
-Aver cura di osservare il proprio animale, qualora ci fossero problemi di salute, specialmente per i cani molosssoidi chiamare subito il proprio veterinario.
- Lasciare sempre una ciotola d'acqua fresca (non fredda) a disposizione di micio e fido e ricordarsi di cambiare l'acqua spesso e comunque lasciarlo in spazi freschi
- Lasciare una ciotola d'acqua fresca e non fredda fuori casa per dissetare i randagi
- Portare il cane a fare le passeggiate nelle ore fresche specialmente nelle prime ore della mattina o alla sera dopo l'imbrunire quando le temperature scendono.
- RACCOGLIERE LE FECI E LAVARE CON ACQUA LA PIPI' DEL CANI (PORTARSI SEMPRE UNA BOTTIGLIETTA DI ACQUA AL SEGUITO)

ORSA CATTURATA E RILASCIATA IN TRENTINO. POTREBBE ESSERE GAIA.


Non c'è solo M49 ad impegnare il Corpo forestale trentino in questi giorni. La notte scorsa infatti le attività di monitoraggio e presidio dell'area del Monte Peller attuate dopo il ferimento di due uomini lo scorso 22 giugno, è stata catturata, radiocollarata e - come prevede il protocollo - subito rilasciata un'orsa adulta accompagnata da tre cuccioli. Solo l'analisi genetica potrà confermare se si tratta del plantigrado autore di quell'aggressione.
    La notizia è stata comunicata personalmente al ministro all'ambiente Sergio Costa dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, ricordando che si attendono ora i risultati delle analisi genetiche, disponibili tra qualche giorno. I forestali hanno utilizzato le tecniche più moderne disponibili (genetica, fototrappolaggio) avvalendosi poi della conoscenza della zona e di una serie di informazioni acquisite nel tempo relative alle abitudini ed agli spostamenti degli orsi.

mercoledì 29 luglio 2020

CACCIA AL KILLER DEI CANI DI BELIZZI

Cani avvelenati e deceduti a Bellizzi. Le forze dell'ordine hanno avviato una vera e propria caccia al killer dei cani che ha affisso anche locandine, sugli alberi, con la scritta: "Cane più padrone, cancro alla gola". Il killer dei cani ha già ucciso molti animali ritrovati poi per strada privi di vita utilizzando polpette avvelenate. L'uomo è stato immortalato dalle telecamere del circuito di videosorveglianza e il primo cittadino di Bellizzi, Domenico Volpe ha pubblicato un post sui per mettere in guardia chi accudisce i cani ed evitare altri decessi.

FUGATTI VUOLE UCCIDERE L'ORSO PAPILLON

Non c'è requie per l'orso Papilllon fuggito per la seconda volta dal recinto di Le Castellet facendo fare una figura barbina senza precedenti al presidente della provincia autonoma di Trento Fugatti che nonostante gli appelli del ministro Costa e di tutte le associazioni ambientaliste ed animaliste continua a sostenere che l'orso Papillon è pericoloso e va ucciso. E' una posizione assurda infatti l'orso è monitorato grazie al radio collare che indossa e quindi può tranquillamente vivere libero, ed questo che noi chiediamo.

FUGA ORSO PAPILLON. COSTA MANDA GLI ISPETTORI IN TRENTINO

Com’è possibile che M49, alias Papillon, sia riuscito ancora una volta a beffare i custodi del centro di custodia per animali problematici al Castelet di Trento? Come è riuscito a ripetere l’impresa del luglio dello scorso anno, quando si arrampicò sulla recinzione elettrificata, la scavalcò e riconquistò la libertà? A dare una risposta sono gli ispettori dell’Ispra, l’Istituto per la protezione dell’ambiente, che sono stati inviati dal ministro Sergio Costa a effettuare un sopralluogo nel recinto. Anche perché, nelle prime ore seguite alla fuga, si sono diffuse voci incontrollate di un possibile intervento umano. Qualcuno che avrebbe agevolato l’evasione dell’orso per far fare una figuraccia al presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che aveva addirittura firmato un’ordinanza per l’abbattimento del plantigrado. Gli ispettori, assieme al personale del Servizio Foreste, hanno esaminato lo stato dei luoghi e ritengono che probabilmente M49 abbia fatto diversi tentativi prima di riuscire a scappare.

martedì 28 luglio 2020

DUE CANI LASCIATI IN AUTO SALVATI DALLA POLIZIA LOCALE

Il fatto risale a venerdì, quando la Polizia municipale di Figline e Incisa Valdarno (Firenze), è intervenuta in soccorso a due cani lasciati in auto. Grazie alla segnalazione di una cittadina, come riporta una nota del comune di Figline, sono stati salvati due cani di taglia media, ritrovati intorno alle 15.30 chiusi in un'auto (e con i finestrini serrati) parcheggiata in in piazza San Francesco, a Figline.

Gli agenti si sono recati sul posto per coprire con un telo bianco il veicolo, in modo da creare ombra per gli animali bloccati al suo interno, e per contattarne il proprietario ma senza successo. Contemporaneamente, è stato chiesto il supporto di un medico veterinario che potesse prestare le dovute cure ai due cani, in evidente stato di sofferenza.

FESTA DEL SACRIFICIO. GIOVEDI INIZIA LA MATTANZA DEI CAPRI

Milano (28 luglio 2020) Giovedi inizia l'edizione 2020 della festa del sacrificio,una delle feste piu importanti per il mondo musulmano che ricorda il sacrificio di Abramo (richiamato anche nella nostra Bibbia),nulla da dire ovviamente sulla faccenda religiosa in se, invece qualcosa,anzi molto da obiettare abbiamo sulla mattanza degli animali, molti dei quali macellati senza alcun rispetto delle norme nazionali italiane della macellazione direttamente nelle case dei fedeli islamici. Tanto per dare l'idea di questa mattanza basti pensare che in Italia i musulmani sono circa 3 milioni di cui quasi un milione circa in Lombardia. La festa del sacrificio si apre nella serata di giovedi 30 luglio e termina la sera del 3 agosto.In questi giorni si stima che in Italia saranno uccisi per sgozzamento circa 500.000 animali, di cui 150.000 in Lombardia. Certo la maggioranza di questi capretti sarà sgozzata secondo le norme nei macelli autorizzati (come se questo fosse meno drammatico) ma una consistente fetta invece viene uccisa senza alcun rispetto delle norme nelle case (molti animali sono sgozzati nelle vasche da bagno). Per questo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente anche quest'anno denuncia questo massacro,al pari del massacro degli agnelli della Pasqua cristiana e chiede che si ponga fine a questo massacro inutile di animali.
"Anche tra gli stessi musulmani- recita una nota di AIDAA- ci sono persone e gruppi che sono contrari a questo massacro di animali, come i musulmani vegani che denunciano che questo rito barbaro nulla ha a che vedere con la religione, ma solo di natura culturale. AIDAA- si legge ancora nella nota- spera che presto questa pratica venga completamente vietata". 
per saperne di piu sulle posizioni dei musulmani vegani


ANCORA ALLARME BOCCONI AVVELENATI IN PROVINCIA DI VICENZA

E’ ancora allarme bocconi avvelenati e dopo il cane che ci ha rimesso la vita a Magrè la settimana scorsa, un altro cane ha dovuto fare ricorso alle cure veterinarie dopo aver ingerito il bocconcino sul Sentiero Natura, all’entrata da Parco del Dirigibile. Sei i bocconi rinvenuti.
A lanciare l’allarme è stata in questi giorni Enpa, che con un post sui social ha messo in guardia i proprietari dei ‘pelosetti’, che potrebbero essere uccisi dalle polpette avvelenate.
di Redazione AltovicentinOnline 


PAPILLON E' FUGGITO ANCORA - ORA DEVE STARE LIBERO

L'orso M49 è nuovamente scappato dal recinto del Centro faunistico del Casteller, a sud di Trento, dove è stato rinchiuso nell’aprile scorso. Lo ha reso noto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.  Il plantigrado, conosciuto a livello nazionale con il nome di Papillon, già protagonista l'anno scorso di una prima evasione dalla stessa area, questa volta non ha scavalcato ma, nel corso della notte, è riuscito a superare la barriera elettrica e, raggiunta l'ultima recinzione, ha divelto la rete elettrosaldata piegando l'inferriata dello spessore di 12 millimetri fino a ricavarne un'apertura sufficiente per scivolare all'esterno. Ad accorgersi dell'accaduto è stato il personale di guardia del recinto che, nonostante il fatto sia accaduto al di fuori del campo coperto dalle telecamere, ha notato come il segnale del radiocollare ad un certo punto partiva dall'esterno del recinto. 
«Questa volta però l'animale è provvisto di radiocollare e crediamo di poterlo localizzare celermente» ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha informato dell’accaduto il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa. E infatti M49 è già stato localizzato in un'area del monte Marzola, sopra Trento, che i forestali stanno presidiando.
Il ministro Costa: «Non venga rinchiuso o ucciso»
«Deve vivere. Chiediamo che non venga rinchiuso e assolutamente non abbattuto". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa a proposito dell'orso M49 dopo aver sentito il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e allertato anche l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).

lunedì 27 luglio 2020

I CANI ANTI BOMBA USATI PER RILEVARE LE PERSONE CON IL COVID?

I cani antibomba potrebbero essere utilizzati per rilevare le persone positive al coronavirus. È quanto risulta da uno studio della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Hannover condotto su otto cani antibomba dell'esercito tedesco. Gli animali, messi a contatto con oltre mille campioni di muco e saliva (chimicamente resi innocui) di persone infette e non infette sono stati in grado di distinguere se le secrezioni appartenessero a individui positivi o meno nel 94% complessivo dei casi. Nel dettaglio, i campioni infetti sono stati distinti nell'84% dei casi e quelli non infetti nel 96% dei casi.
"Riteniamo che ciò funzioni perché i processi metabolici nel corpo di un malato mutano completamente e crediamo che i cani siano in grado di avvertire l'odore specifico dei cambiamenti metabolici che avvengono in questi pazienti", ha spiegato la professoressa Maren von Kockritz-Blickwede, specialista in biochimica delle infezioni.
"Quello che deve essere molto chiaro è che questo è solo uno studio pilota" ha spiegato Holger Volk, presidente del dipartimento di medicina dei piccoli animali dell'ateneo, "c'è molto potenziale per portare questa ricerca avanti e utilizzare i cani sul campo". In particolare, animali in grado di rilevare l'infezione con l'olfatto potrebbero rivelarsi utilissimi in Paesi con accesso limitato ai test diagnostici.
fonte agenzia agi

ORSA GAIA. VENERDI IL TAR DECIDE IN VIA DEFINITIVA SULLA SUA LIBERTA'

Si terrà (a meno di rinvii dell'ultima ora) venerdi 30 luglio l'udienza del Tribuale Amministrativo Regionale del Trentino che dovrà definitivamente pronunciarsi sul ricorso presentato da un gruppo di associazioni animaliste contro l'ordinanza del presidente della provincia di Trento che aveva previsto la cattura e l'uccisione dell'orsa JJ4 a seguito di un incontro un po movimentato con due cacciatori che stavano aggirandosi nei boschi dove appunto vive l'orsa Gaia (JJ4). Lo scorso 10 luglio il tar aveva accolto la sospensiva dell'ordinanza di uccisione in attesa della discussione generale, prevista appunto per venerdi. 

domenica 26 luglio 2020

I VEGANI MUSULMANI CONTRARI AL MASSACRO DI ANIMALI PER LA FESTA DEL SACRIFICIO

Forse pochi sanno che tra i musulmani vi sono molti vegani e vegetariani che combattono senza se e senza ma contro la macellazione in generale, ed in particolare contro la macellazione rituale e contro il massacro di milioni di animali che ogni anno avviene in occasione della festa del sacrificio che quest'anno cade il 30 luglio (tra cinque giorni). La notizia ai piu potrebbe apparire marginale ma non lo è affatto per le associazioni animaliste la stragrande maggioranza delle quali non ha mai avuto un vero dialogo con i vegani di religione musulmana. L'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA registra invece con immenso piacere questa presa di posizione di una parte tutt'altro che trascurabile di islamici che spiegano Corano alla mano che l'uccisione di animali e specialmente quella di massa che avviene nella festa del ricordo del sacrificio di Abramo (richiamato anche nella Bibbia) non solo non ha nulla a che vedere con la religione ma è solo una questione culturale che dovrebbe essere superata anche in quel mondo.

PER APPROFONDIRE LA QUESTIONE




BRACCONIERI IN AZIONE NELLA PIANA DI GELA

Gela.  Tra i campi della Piana di Gela, la notte viene sfruttata dai bracconieri per cacciare selvaggina senza autorizzazioni. Gli esponenti locali di Wwf e Lipu hanno presentato un esposto alla magistratura, alle autorità competenti, al prefetto e alla Regione. In base a quanto descritto, di notte i bracconieri si sposterebbero su fuoristrada e pick-up, percorrendo strade rurali e piste poderali, attraverso i fanali dei mezzi o con torce e fari accecherebbero la selvaggina, finendola poi a colpi di fucile. Vengono ipotizzati gravi reati, dal porto abusivo di armi all’uccisione senza necessità di animali, fino all’esercizio della caccia in periodi vietati. In base all’esposto, queste azioni sarebbero favorite dall’assenza di controlli in tante aree rurali del territorio, dove il numero di guardie venatorie istituzionali non è sufficiente. Ennio Bonfanti del Wwf e Manuel Zafarana della Lipu si rivolgono alle autorità e chiedono il rafforzamento dei controlli contro il bracconaggio. Gli spari notturni diventano un pericolo anche per l’incolumità di chi vive o lavora nelle aree rurali.

sabato 25 luglio 2020

BRACCONIERI SORPRESI DI NOTTE A CACCIA NEI BOSCHI

Bracconieri colti in flagrante dai carabinieri forestali mentre cacciavano di notte in una località di campagna nel comune di Firenze: denunciati due italiani e sequestrati fucili da caccia, munizioni e tagliole. L'attività è partita da un'indagine iniziata nel 2019 a seguito di segnalazioni di presunti atti di bracconaggio in un'area di via delle Ballodole. Dopo molti appostamenti e sopralluoghi, è stata individuata un'area dove spesso venivano trovati residui di pasturazione e qui si è concentrata l'attività d'indagine. La scorsa sera, dopo avere notato dei movimenti sospetti, i militari si sono appostati in prossimità di un capanno realizzato per le attività di bracconaggio. All'interno del capanno c'era un uomo che imbracciava un fucile caricato con munizionamento spezzato calibro 20 (terzarole, chiamate anche pallettoni). Il fucile è risultato illegale in quanto privo di qualsiasi matricola d'identificazione. Sono state rinvenute 5 munizioni sempre di tipo terzarole. 

SETTE CANI ABBANDONATI INUN CASOLARE A SETTIMO TORINESE

Sette cani abbandonati in un casolare di via Milano a Settimo Torinese | 21 luglio 2020

ette cani abbandonati e denutriti, tra cui cinque esemplari di dogo argentino (quattro maschi e una femmina) sono stati scoperti dalla polizia locale di Settimo Torinese e dai veterinari dell'Asl To4 in un casolare in via Milano 211, al confine con Brandizzo, martedì 21 luglio 2020. Erano anche senz'acqua. Due degli animali sono risultati provvisti di microchip e registrati a Milano.


Sette cani abbandonati in un casolare di via Milano a Settimo Torinese | 21 luglio 2020
Il proprietario, un italiano di 44 anni residente a Villafranca d'Asti, è stato denunciato per maltrattamenti ma è di fatto irreperibile. Il sospetto degli investigatori è che si trattasse di un allevamento clandestino. I cani sono stati affidati a un rifugio e potranno essere dati in adozione.



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giovedì 23 luglio 2020

FESTA DEL SACRIFICIO. ABBIATI (LEGA) CHIEDE CONTROLLI SU MACELLAZIONI ABUSIVE A MILANO

Milano( 23 luglio 2020) A pochi giorni dalla celebrazione della festa islamica del sacrificio il consigliere comunale milanese Gabriele Abbiati (Lega Nord)  chiede con un interrogazione al sindaco di Milano di sapere se il comune di Milano ha pensato di controllare ed eventualmente vietare e punire le macellazioni clandestine di animali che in Italia sono vietatissime.  "Si tratta di una richiesta legittima e seria- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- purtroppo durante questi festeggiamenti islamici sono uccisi per sgozzamento migliaia di animali molti dei quali in maniera illegale nelle case e nei giardini anche in una città come Milano provocando loro la morte tra dolori indescrivibili, quindi pur rispettando il diritto di ciascuno di festeggiare secondo le proprie convinzioni religiose riteniamo sia giunto il momento di far rispettare le leggi in maniera severa specialmente quelle che provocano la sofferenza e la morte degli animali, lo stesso principio-conclude Croce- vale anche per le uccsioni illegali degli agnelli per la pasqua cristiana".

ABBANDONI CANI IN DIMINUZIONE MA C'E' PAURA PER LA CRISI POST CONVID

Roma (23 luglio2020) Secondo i dati rilevati domenica 20 luglio nei cento canili monitorati dall'Associazione Italian Difesa Animali ed Ambiente i cani abbandonati nel primo mese dell'estate (21 giugno- 20 lugli) sono in leggera diminuzione (-6%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un dato assolutamente parziale, tenendo conto del fatto che ogni anno sono circa 120.000 i cani abbandonati nel periodo estivo si tratta comunque di un dato positivo. Ma per AIDAA il vero rischio di abbandono per gli animali arriverà nei mesi autunnali quando in Italia si prevede una forte crisi economica che coinvolgerà milioni di famiglie che resteranno senza protezione sociale e quindi senza stipendio e sussidi vari e i primi a fare le spese di quella crisi potrebbero essere proprio i cani ed i gatti.

PUGLIA. CANI TENUTI SU MICRO BALCONI. PARTE SEGNALAZIONE

Due cani sono tenuti su micro balconi in condizioni di chiaro maltrattamento in un comune della provincia di Lecce, abbiamo ricevuto ieri la segnalazione da  un cittadino del piccolo comune. AIDAA si sta attivando per risolvere la situazione e mettere i cani in sicurezza


mercoledì 22 luglio 2020

CHIUSO L'ALLEVAMENTO DELL'ORRORE A SENIGALLIA. UCCIDEVANO LE SCROFE A MARTELLATE

Senigallia, Essere Animali filmò maltrattamenti su maiali: chiude l'allevamento dell'orrore

Per spostare gli animali venivano tirati con violenza per le zampe e le orecchie oppure picchiati con forza con dei tubi di ferro. In alcuni angoli dei locali c’erano “montagne” di carcasse di animali morti o gettati lì agonizzanti, in attesa di una fine che sarebbe stata solo un sollievo. Per ucciderli venivano presi a mazzate in testa e ce ne volevano prima che il loro cuore smettesse di  battere. I maialini, che sarebbero dovuti diventare prosciutto, venivano sbattuti su grate di ferro e marchiati con procedimenti dolorosissimi e il terrore era tanto che i cuccioli perdevano il controllo delle deiezioni. Ma l’immagine che più aveva fatto indignare il mondo degli animalisti, e non solo, erano state quelle torture su una scrofa malata e gravida, pressa a calci e colpita a ripetizione con un taser, morta dopo 30 minuti di sofferenze. Con quei fatti c’entra poco la diatriba tra veganesimo e consumo di carne perché non c’era un briciolo di umanità in quanto accadeva nell’allevamento degli orrori di Senigallia. E oggi esultano gli animalisti perché di recente è emerso come quel lager per animali ha definitivamente chiuso, cessando ogni attività. Un fatto rivendicato dall’associazione Essere Animali, che aveva filmato tutto quello che accadeva nell’anconetano con una telecamera nascosta, dando il via ad una serie di proteste e anche ad una indagine della magistratura.


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BELLUNO. RISPEDITO AL MITTENTE L'INVITO DEI CACCIATORI A FARE INSIEME IL CENSIMENTO DEI CERVI. AIDAA: CON VOI MAI NESSUNA ATTIVITA'.

Viene rispedita al mittente dal presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce la proposta del presidente dei cacciatori della provincia di Belluno Sandro Pelli che invita gli ambientalisti e gli animalista e unirsi ai cacciatori per fare il censimento dei cervi e degli altri ungulati. "Il compito di fare i censimenti spetta alle autorità preposte e non ai cacciatori quindi l'invito del signor Sandro Pelli non ha alcun senso e comunque- scrive in una nota AIDAA- noi non faremo mai attività congiunta con i cacciatori, tanto meno questo tipo di attività, loro gli animali li uccidono noi li difendiamo, ed è una differenza notevole. Tra noi e loro il solco è incolmabile" E sulla denuncia inviata in procura la nota dell'associazione precisa:"Dietro questi abbattimenti vi è la chiara volontà di favorire i cacciatori e si rischia seriamente di favorire il bracconaggio, nonche il commercio illegale delle carcasse degli animali uccisi magari destinati alle cucine dei ristoranti ci aspettiamo che il presidente della provincia ritiri questo provvedimento e comunque chiederemo a tempo debito controlli serrati di ASL e Nas dei Carabinieri nei ristoranti che dovessero servire carne di cervo di cui non è certificata la provenienza. Conosciamo le leggi- conclude la nota- e le faremo rispettare costi quel che costi".

martedì 21 luglio 2020

BARI SEI GATTI UCCISI DAL VELENO

Sannicandro, gatti morti avvelenati: la denuncia dell'associazione 'Compagni di coda'

Cinque gatti adulti e un cucciolo, trovati senza vita in poco più di una settimana, uccisi probabilmente da esche avvelenate. A lanciare l'allarme, da Sannicandro, è l'associazione 'Compagni di coda'. Dopo aver presentato una prima denuncia alla Polizia locale, i volontari, per fare chiarezza su ciò che sta accadendo, hanno chiesto anche l'intervento delle guardie zoofile 'Enalcaccia' di Bari.
E i risultati dei due sopralluoghi effettuati dalle guardie con il cane molecolare - l'ultimo proprio ieri, domenica 20 luglio - sembrano aver cane-7-2confermato i sospetti iniziali. Proprio nei punti in cui, nei giorni scorsi, sono stati trovati gli esemplari senza vita, l'unità cinofila ha riscontrato la presenza di veleno: tracce di topicida in alcune zone, mentre in un'altra sono state ritrovate bustine vuote di diserbante, insieme ad una confezione di cibo umido per gatti, probabilmente utilizzata - ritengono i volontari - per miscelare il veleno. Il timore è dunque che le sostanze tossiche siano state piazzate volutamente, probabilmente non da una sola persona (essendo stata riscontrata la presenza di due tipi di veleno diversi), in zone ben precise, frequentate da numerose colonie feline e caratterizzate dalla presenza di ampi terreni incolti tra le case. 
A causa delle condizioni in cui si trovavano le carcasse recuperate nei giorni scorsi - spiegano dalle guardie zoofile - non è stato possibile effettuarne il trasferimento presso l'istituto zooprofilattico per le analisi che avrebbero accertato in via definitiva le cause della morte, ma sul rilevamento di sostanze tossiche non ci sono dubbi, così come i volontari non sembrano aver dubbi sul fatto che si possa essersi trattato in tutti i casi di avvelenamento: "I gatti non presentavano nessun segno di trauma o di investimento - afferma Stasolla - erano presenti solo piccole perdite di sangue, che appunto seguono all'emorragia interna provocata dall'avvelenamento


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LAVINIO. MICIA SPARATA IN BOCCA. TAGLIA DA 5.000 EURO SUL RESPONSABILE

Roma (21 luglio 2020) - Una taglia da 5.000 euro sarà paqata a chiunque sarà in grado di fornire informazioni che porteranno all'individuazione ed alla condanna definitiva del resposanbile del gesto criminale compiuto nei confronti della gattina di Lavinio colpita alla bocca con una pistola a piombini e poi presa a calci. La gattina ora potrebbe non farcela. la micia è stata aggredita giovedì scorso da sconosciuti a Lavinio, sul litorale romano vicino Anzio. Mia, questo il nome della gatta di quattro anni, era stata ritrovata in fin di vita sotto un'auto dal marito della proprietaria e immediatamente portata dal veterinario e ricoverata. La piccola ha poi avuto delle convulsione ed è ora in coma farmacologico. La taglia sarà pagata dall'AIDAA a chiunque fornirà informazioni utili (e poi provvederà alla formale denuncia) per individuare i responsabili. Per dare informazioni utili è possibile mandare una mail a presidenza.aidaa@gmail.com. Tutte le mail ricevute saranno inoltrate alle forze dell'ordine che seguono le indagini. E' possibile anche contattate telefonicamente l'associazione italiana difesa animali ed ambiente tutte le mattine dalle 9 alle 12 al numero 3479269949

lunedì 20 luglio 2020

STRAGE ANNUNCIATA DI CERVI. DENUNCIATO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO

Belluno (20 luglio 2020) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato questa mattina una denuncia contro il presidente della provincia di Belluno in relazione alla decisione di anticipare l'apertura della caccia e la conseguente decisione di abbattere 3.234 esemplari di cervi compresi cuccioli e femmine.  Secondo l'associazione questa decisione oltre a violare palesemente la legge di tutela della fauna selvatica in quanto permette l'abbattimento indiscriminato di cuccioli e femmine, viola anche una serie impressionante di normative sulla macellazione e sul commercio delle carcasse degli animali morti che almeno in parte potrebbero essere destinate in maniera del tutto illegale alle cucine dei ristoranti e delle baite delle Dolomiti Bellunesi in violazione delle normative dei regolamenti e dei controlli veterinari ed inoltre lo stesso esposto firmato dal presidente AIDAA Lorenzo Croce tale decisione "assolutamente illegale" favorisce anche l'attività di bracconaggio contro questa ed altre specie selvatiche quali caprioli, mufloni e cinghiali. AIDAA in una nota invita il presidente della provincia a ritirare tale decisione ed il ministro Costa ad attivare i controlli previsti dalla legge sulle conseguenze ed i rischi dovuti agli atti conseguenti a questa decisione di aprire la caccia ai cervi in maniera di fatto incontrollata ed indiscriminata.




IL TESTO DELLA DENUNCIA INVIATA QUESTA MATTINA
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - ITALIAMBIENTE
Via Roma 62 – 20010 PREGNANA MILANESE
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Procura della repubblica presso il tribunale penale
Via Girolamo Segato 1
32100 BELLUNO
Oggetto. Esposto denuncia per abbattimento cervi
Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 residente in Pregnana Milanese in qualità di presidente nazionale dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA con sede legale in Pregnana Milanese via Roma 63 dove elevo domicilio.
Premesso che nei giorni scorsi il presidente della provincia di Belluno ha firmato un ordinanza con il quale si prevede a partire dalla fine di agosto l’abbattimento di 3.234 cervi compresi cuccioli e femmine e che tale abbattimenti sono stati affidati direttamente ai cacciatori, attraverso un provvedimento di apertura anticipata della caccia e che oltre ai cervi in tale provvedimento si da via libera ai cacciatori all’abbattimento di camosci,mufloni e cinghiali.
Tenuto conto che l’abbattimento non rientra nelle normali attività di controllo e di selezione della razza, che il fatto che si dia mano libera ai cacciatori non permetta una conta dei capi di animali selvatici abbattuti e che soprattutto per quanto riguarda i cervi è previsto l’abbattimento anche dei cuccioli e delle madri, creando di fatto le condizioni di violazione della legge 157/92 di tutela della fauna selvatica la quale recita: “la Fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale”.
I capi abbattuti “saranno destinati in buona parte ai ristoranti locali ed alle cucine delle baite delle dolomiti bellunesi accanto alla polenta” (cit. Servizio TG COM) il netta violazione con le regole della macellazione e della commercializzazioni delle carni.
Tutto ciò premesso chiedo a CODESTA PROCURA DI VALUTARE se nell’atteggiamento e negli atti firmati dal presidente della provincia di Belluno ed avvallati dall’ISPRA non sussistano i presupposti per la violazione della legge157/92 sulla tutela della fauna selvatica,   E se come conseguenza diretta di tali atti non si configuri ai vari livelli la successiva violazione ed istigazione alla violazione del regolamento 1099/2009 sulla protezione degli animali durante la macellazione e la macellazione clandestina ai sensi dell’articolo 544 del codice penale, inoltre si chiede di verificare se tale decisione non favorisca la vendita illegale di animali e la violazione delle leggi di detenzione e vendita di animali ai fini commerciali, e se trattandosi di animali abbattuti  la eventuale cessione delle carcasse ai ristoranti non configuri il reato di frode alimentare.  
Se tale atto firmato dal presidente della provincia non contenga di fatto l’istigazione alla violazione delle norme dei controlli veterinari e sanitari di animali abbattuti e destinati al commercio ed infine se la medesima ordinanza non sia una violazione anche delle leggi venatorie esistentiin specilamodo per quanto riguarda le possibili attività di bracconaggio che ne potrebbero derivare
Tutto ciò premesso chiedo a Codesta Procura di individuare e punire ai sensi di legge i responsabili delle violazioni eventualmente rilevate e coloro i quali compiranno violazioni e reati in conseguenza di tale atto.
Si chiede di essere informati ai sensi di legge qualora codesta procura decida per l’archiviazione di codesto esposto.




In fede
Lorenzo Croce
Presidente nazionale AIDAA


Sede AIDAA il 20 luglio 2020

sabato 18 luglio 2020

MANTOVA. I CARABINIERI SCOPRONO CAPANNONE DEGLI ORRORI CON OSSA UMANI E RESTI DI ANIMALI

Una «collezione privata» di carcasse di animali in decomposizione (ma c’erano anche resti umani), conservati, senza autorizzazione e senza certificazioni, in freezer e confezioni di plastica, all’interno di un capannone in mezzo alla campagna, a Borgoforte. I carabinieri di Borgo Virgilio hanno scoperto una sorta di «museo degli orrori» che conteneva un migliaio di ossa e scheletri, sistemati in barattoli, scatole di cartone e congelatori. Tra questi, i militari hanno trovato anche parti di uno scheletro umano risalente all’Ottocento.La macabra scoperta è il risultato di una perquisizione che i militari hanno effettuato dopo aver notato e spento un piccolo incendio nella casa adiacente al capannone, dove due uomini, padre e figlio, stavano bruciando rifiuti e alcuni crani di cetacei. L’odore nauseante che usciva dal capannone ha allertato i militari, che sono entrati scoprendo il «museo». I carabinieri hanno denunciato i due per i reati di deposito incontrollato di rifiuti, uso illegittimo di cadavere, plurimi delitti nei confronti di animali domestici e selvatici, in parte classificati in base alla convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie a rischio di estinzione.Il più giovane dei denunciati è un docente universitario mantovano di Scienze biologiche e Zoologia, residente in un’altra provincia, che vanta centinaia di pubblicazioni accademiche a livello internazionale e insegna in un ateneo fuori dalla Lombardia. I militari hanno trovato diverse centinaia di reperti che sono stati catalogati con l’aiuto dei carabinieri forestali e del nucleo del Cites, reparto specializzato nel monitoraggio del commercio nazionale e internazionale di animali a rischio di estinzione. I resti, in parte etichettati, erano chiusi in freezer, scatole, cassette, barattoli e provette contenenti carcasse di animali come pelli di lupo, ossa di balena e un cranio di giraffa.Nel capannone sono stati scoperti pipistrelli, tartarughe, topi, lepri, falchi e cormorani, conservati interi. Altri animali, come pesci e serpenti, erano stati sezionati e riposti all’interno di confezioni di vetro e plastica e poi congelati. Alcune carcasse erano avvolte in buste di cellophane riposte all’interno di cartoni, appoggiati a loro volta su teli di plastica per raccogliere i liquidi biologici degli animali in decomposizione.


venerdì 17 luglio 2020

FESTA DEL SACRIFICIO. PREVISTO LO SGOZZAMENTO DI 500.000 ANIMALI IN ITALIA

Milano (17 luglio 2020) - Il prossimo massacro di animali è previsto per il 30 luglio, giorno in cui milioni di musulmani sgozzeranno in tutto il mondo milioni di animali (in particolare capretti) nel nome di Allah per celebrare la festa del sacrificio. Qualche mese fa è toccato ad altri milioni di agnelli essere uccisi in maniera forse meno barbara ma non per questo meno crudele per celebrare la pasqua Cristiana, e quindi uccisi e mangiati in nome di Dio. La questione non è da sottovalutare sia per il numero di animali che vengono uccisi che per le modalità di questi crudeli massacri. Prendiamo la festa islamica del sacrificio che sarà quest'anno celebrata tra fine luglio e inizio agosto. Anche qui in Italia saranno decine di migliaia gli animali sgozzati vivi (molti nei macelli autorizzati) anche nelle case delle famiglie musulmane che in barba a qualunque normativa sulla macellazione rituale sgozzeranno e lasceranno morire tra atroci sofferenze capretti e altri piccoli animali che saranno poi mangiati in famiglia. Un orrore che spinge l'AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) a chiedere ai Sindaci di vigilare per bloccare e punire secondo la legge le macellazioni clandestine che in Italia sono vietatissime mentre alla comunità islamica rivolge l'appello ad evitare di sacrificare animali in nome di Dio (nel caso specifico nel nome di Allah). In una nota AIDAA si auspica "che anche in questa occasione siano fatte rispettare le regole sia sul distanziamento sociale e tutte le norme anticovid in essere, sia il divieto sulla macellazione autorizzata in quanto il rischio che queste le regole vengano disattese è piuttosto alto". Lo scorso anno in Italia  la comunità musulmana composta da circa 3 milioni di persone durante questa festa ha ucciso e mangiato circa mezzo milione di animali.


giovedì 16 luglio 2020

AIDAA IN PROCURA: FERMARE LOA STRAGE DEI CAPRIOLI AI RESINELLI

Lecco (16 luglio 2020) Dopo aver letto questa mattina le notizie relative al massacro dei caprioli ai piani di Resinelli, uccisi da branchi di cani che non essendo custoditi dai proprietari (in particolare cacciatori) in maniera adeguata fuggono notte tempo attaccando ed uccidendo i caprioli che scendono nelle vicinanze delle abitazioni in cerca di cibo il presidente dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA Lorenzo Croce ha annunciato la presentazione nei prossimi giorni di un esposto alla procura della repubblica di Lecco per chiedere che vengano identificati i proprietari dei cani autori di queste uccisioni e che gli stessi  proprietari vengano perseguiti. "I cani vanno tenuti bene- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e non è assolutamente giustificabile che di notte  i cani vengano lasciati liberi o possano fuggire, per questo chiediamo controlli serrati per verificare come vengono tenuti dai loro proprietari quei cani e qualora ce ne siano le condizioni vengano puniti ai sensi di legge".


LA STRAGE DEI CAPRIOLI UCCISI DAI CANI DEI CACCIATORI IN PROVINCIA DI LECCO

Passano la giornata tra le mura domestiche ma il loro istinto animale è ancora forte, e appena trovano una via di fuga ne approfittano per andare a scorrazzare nei prati. In quei prati dove i caprioli brucano l’erba, e per i piccoli spesso riuscire a scappare non è facile. Braccati da questi cani i più deboli vengono uccisi.
Troppi casi
Una situazione che ai Piani Resinelli, nella zona detta “Le Quaglie” verso il Stella Alpina, in territorio di Mandello, sta creando problemi, ed i casi ormai iniziano ad essere numerosi. Negli ultimi giorni è stato trovato un altro cucciolo di capriolo ucciso.I cacciatori sono i primi a difendere i caprioli e ad invitare i proprietari dei cani a custodirli meglio.
«Il vero cacciatore rispetta le regole e non spara a tutto quello che si muove, inoltre il vero cacciatore ha cura dell’ambiente e di tutti i suoi equilibri, per questo motivo siamo preoccupati per la presenza di questi cani che non sono custoditi come dovrebbero e di notte girano liberamente - spiega Guido Cassin -. La colpa non è dei cani, sia chiaro, loro sono animali e seguono l’istinto, ma dei loro proprietari».

La maggior parte degli inseguimenti è nel territorio che fa capo a Mandello, e non è un caso. «La maggior parte delle abitazioni aperte è sul territorio che fa capo a Mandello - racconta Cassin -, e quando si arriva in montagna per trascorrere le vacanze per prima cosa si taglia l’erba e si pulisce. L’erba fresca appena tagliata piace tanto ai caprioli che arrivano a brucarla, soprattutto di notte. Inoltre il capriolo è un animale selettivo e mangia solo alcuni tipi di erba, a differenza dei camosci che invece non fanno differenze».
Inoltre «il capriolo preferisce muoversi nelle zone abitate perché si sente più al sicuro, nessuno gli sparerebbe, però purtroppo non ha fatto i conti con i cani che vagano nella notte e se la prendono con i cuccioli», spiega Cassin.
FONTE:LA PROVINCIA DI LECCO