mercoledì 28 febbraio 2018

SCIACCA. CI SONO DUE SOSPETTATI PER GLI AVVELENAMENTI

SCIACCA. Svolta nelle indagini sull'avvelenamento di 27 cani in contrada Muciare a Sciacca. La Procura della Repubblica di Sciacca ha individuato due persone a carico delle quali avrebbe raccolto elementi significativi su un loro possibile coinvolgimento nella strage dei randagi.Ancora da chiarire se i due siano già stati iscritti nel registro degli indagati e se si tratti di gente residente nella zona in cui è avvenuta la strage.

A RISCHIO VITA I 40.000 CANI ANZIANI NEI CANILI

Roma (28 Febbraio 2018) Nei giorni scorsi abbiamo lanciato l'appello per i 5.000 cani che vivono per strada con i clochard che sono a rischio della vita a causa del freddo improvviso di questi giorni. Ma non solo loro sono gli animali a rischio, infatti tra i 150.000 cani ospitati nei canili pubblici e privati italiani sono ben 40.000 quelli che all'anagrafe canina hanno un'età avanzata e sono quindi considerati cani anziani e per motivi legati sia all'età che alle patologie sono a rischio per questo AIDAA invita i volontari ma anche i semplici cittadini a recarsi nei canili per portare coperte ed altri generi di conforto con particolare attenzione ai cani anziani. "Sono 5.000 i cani che hanno piu di dieci anni e che ogni anno muoiono per malattie o per vecchiaia dentro ai canili ed ai rifugi italiani- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA-  ed in questi giorni particolarmente freddi il rischio per i pelosi anziani aumenta per questo invitiamo a prediligere le adozioni di cani anziani,  ci rendiamo conto che sarà difficile per molti di loro uscire,allora invitiamo le persone a donare ai canili ed hai rifugi coperte e cibo riservato ai cagnoni anziani, ovviamente- conclude Croce- non andando alla cieca ma facendo donazioni concordate in base alle necessità coi volontari e con chi gestisce i canili e  in casi specifici con il parere preventivo dei veterinari che si occupano della salute dei cagnoloni".

AVVISTATI LUPI SULL'APPENNINO TOSCO EMILIANO

Ci giunge la segnalazione che ieri alcuni lupi siano stati avvistati in avvicinamento nelle località isolate dell'appennino tosco-emiliano, del resto è normale che con queste giornate di maltempo e freddo i lupi si avvicinino alla case in cerca di cibo, al momento non ci risultano aggressioni a greggi mentre ci risulta che qualche allevatore stia pendando di sparare.

POIANA INCASTRATA NELL'ANTENNA. RECUPERATA


I vigili del fuoco di Sanremo hanno recuperato, stamani, a Riva Ligure, una poiana di nome Noha rimasta incastrata nell'antenna tv di un'abitazione.

    E' stata la proprietaria a lanciare l'allarme. I pompieri sono dovuti intervenire con una autoscala ed hanno lavorato poco più di un'ora, per liberare il rapace. Buone le condizioni di salute del volatile.

martedì 27 febbraio 2018

PRIMO CLOCHARD MORTO DI FREDDO A MILANO

(ANSA) - MILANO, 27 FEB - Un senzatetto è morto, questa mattina, a Milano, a seguito di un attacco cardiaco, nella zona della stazione Centrale. Inutile l'intervento dei medici del 118 che hanno tentato di rianimarlo.
    Secondo le prime informazioni l'uomo, un 47enne, è stato soccorso in via Vittor Pisani poco dopo le 8. Nel capoluogo lombardo, questa notte, la temperatura è scesa svariati gradi sotto lo zero. L'ipotesi prevalente è che sia morto per le conseguenze del gelo.

BOCCONI AVVELENATI IN AREA CANI A MILANO

Un esca avvelenata è stata ritrovata a Milano nell'area cani in via San Mamete nel quartiere Adriano. Si tratta del secondo ritrovamento in pochi giorni, delle indagini si sta occupando l'unità tutela animali della polizia locale di Milano, nei giorni scorsi erano state trovate polpette avvelenate in diversi parchi del municipio otto in località Quarto Oggiaro. Ora se ritrovate polpette avvelenate non fate gli eroi chiamate subito il numero 020208 e chiedete dell'unità tutela animali della polizia locale.

LICATA.UNA STRAGE ANNUNCIATA

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LICATA. Dopo Sciacca emergenza avvelenamenti anche a Licata. La denuncia arriva dal Centro studi del Movimento animalista e dal suo responsabile, Rinaldo Sidoli: "Gli animalisti hanno raccolto a Licata più di 50 esche e salvato due cani, ma mancano all’appello tantissimi randagi".
"Continuano ad arrivare segnalazioni su corpi devastati dal veleno. È un’emergenza senza precedenti - aggiunge -. Dopo Sciacca, la strage di Licata. Ora basta, lo Stato deve reagire con determinazione. Non lasciamo soli i volontari siciliani, sono un esempio di coraggio e di grandi valori. Sono la speranza per educare alla legalità".

lunedì 26 febbraio 2018

PRATO ASILO VIA BRIVIO. PARTITO IL TAVOLO TECNICO

Si è svolta oggi presso la sede dell'assessorato alla pubblica istruzione del comune di Milano in via Porpora 10 il primo incontro esplorativo per la definizione della gestione della donazione da parte di AIDAA del prato dell'Asilo di Via Brivio, al tavolo oltre al presidente di AIDAA Lorenzo Croce ed alla consigliera di municipio otto Maria De Muzio i dirigenti dell'assessorato alla pubblica istruzioni, e tecnici del settore verde e del settore sponsorizzazioni del comune di Milano. L'incontro molto proficuo è servito per fare il punto della situazione e verificare le relative disponibilità che sono state accertate e che dovranno essere modulate secondo le modalità previste dai bandi del comune di Milano, l'incontro è stato positivo e a breve ne seguiranno altri per definire l'intervento. 
Croce e De Muzio all'uscita dall'incontro visibilmente soddisfatti

FERMO IL CANTIERE DI VIA OJETTI

E poi ci vengano a dire che non avevamo ragione, ricorderete tutti la vicenda di via Ojetti a Milano, bene come avevamo anticipato in tempi non sospetti la ditta che è stata incaricata di fare i lavori dopo aver distrutto il filare dei tigli ha chiuso i battenti lasciando il cantiere aperto, ora dovrebbe subentrarne un altra... la cosa puzza di brutto. ci torneremo su nei prossimi giorni, intanto se non ben gestiti in questi giorni di gelo gli alberelli piantati al posto dei tigli rischiano il gelone... Ma ci torniamo su bene nei prossimi giorni.


immagini del cantiere abbandonato il via ojetti 

FATTO CONTROLLARE CANE CLOCHARD

Un cane clochard che non stava bene e vive con il suo umano sotto i portici di Via Marconi a pochi passi dall'assessorato alla tutela animali del comune di Milano e a meno di duecento metri dal Duomo è stato segnalato questo oggi al presidente AIDAA Lorenzo Croce che ha dapprima chiesto la possibilità di un ricovero presso una struttura pubblica (dormitorio) per la notte per il cane ed il suo umano in attesa di provvedere ai controlli veterinari, vista la indisponibilità di posti nel dormitorio di Via Graf dove dovrebbero trovare accesso i clochard con i cani al seguito è stato chiesto l'intervento della polizia Locale che intervenuta sul posto con i veterinari ha provveduto ad avviare il cane al sanitario per i controlli del caso (il cane zoppicava) mentre per il suo umano sono stati avvisati i servizi sociali. Un ringraziamento alla polizia locale tempestivamente intervenuta.
il cane fatto controllare


NESSUN POSTO PER I CLOCHARD CON CANI NEI DORMITORI DI MILANO

Vergogna questa è la parola giusta, nei dormitori di Milano non c'è posto per i clochard con i cani al seguito, ho chiamato io stesso oggi pomeriggio per un caso disperato (poi preso in carico dalla polizia locale che sta intervenendo) il numero 0288447645 indicato da tutti i giornali di oggi come numero di aiuto. Alla specifica richiesta di un posto nel dormitorio per i clochard con cani mi è stato risposto che è tutto esaurito e dopo aver chiesto se era possibile avere un posto altrove, mi è stato testualmente risposto :"MICA POSSIAMO METTERE I CANI IN MEZZO AGLI UOMINI". Sono disgustato da questa città e da chi la Governa. Ogni anno la stessa medesima situazione. basta basta. 

Nella foto volontari aidaa-italia victrix questa notte in giro a dare assistenza ai clochard, e oggi la chiesa chiusa con davanti un giaciglio di fortuna


CLOCHARD CON I CANI. APPELLO AIDAA AL VESCOVO: APRI LE CHIESE

Milano (26 Febbraio 2018) - Sono almeno duecento i clochard con i cani che girano per Milano in queste notte fredde, ieri notte alcuni volontari di AIDAA ed Italia Victrix hanno girato la città filmando e fotografando la situazione, il comune racconta di dormitori aperti ai clochard con i cani, in realtà allo stato attuale c'è solo il dormitorio di via Graf a Quarto Oggiaro (praticamente irrangiungibile per i clochard con i cani che vivono e dormono in diverse zone della città) mentre negli altri dormitori non ci risulta che questi clochard con fido al seguito siano accolti. In attesa che il Comune apra qualche altra struttura magari riservata ai clochard con i cani specialmente nelle zone del centro storico, della stazione Centrale e di Porta Romana il presidente AIDAA Lorenzo Croce lancia un'appello a monsignor Mario Delpini perchè apra le chiese per accogliere questi clochard con i cani al seguito almeno in queste notti fredde. "Abbiamo visto decine di persone con i loro amici a quattro zampe dormire in cartoni con temperature che sono di molto sotto lo zero davanti a diverse chiese a partire dalla chiesa di San Carlo a due passi dal Duomo- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- noi cerchiamo di fare il possibile per aiutarli, e con noi decine di volontari animalisti, ma non basta, il freddo di queste notti è davvero insopportabile, e molti di loro non si allontanano per andare nelle strutture perchè troppo lontane da dove sostano quotidianamente, chiedo pertanto al nostro Vescovo di dare indicazioni almeno alle chiese vicine alle zone di maggior frequenza di clochard con i cani di aprire le porte di notte per permettere a uomini ed animali di potersi riparare dal freddo".

domenica 25 febbraio 2018

MILANO IN PIAZZA PER RICORDARE I CANI DI SCIACCA

MILANO IN PIAZZA PER DIRE BASTA AL MASSACRO DEI CANI. DIVERSE LE ASSOCIAZIONI PRESENTI ANCHE UNA IMPORTATE DELEGAZIONE AIDAA. GRAZIE A CAROLINA CHE HA VOLUTO E ORGANIZZATO QUESTA MANIFESTAZIONE.







E' ARRIVATO IL GELO. A RISCHIO 5.000 CLOCHARD CON I CANI

E' ARRIVATO IL GELO. A RISCHIO 5.000 CLOCHARD CON I CANI
ROMA (25 FEBBRAIO 2018) -  Il grande gelo portato dal vento di Burian è arrivato e si aspettano momenti difficili per i cinquemila i clochard  (di cui oltre ottocento donne) con i cani al seguito che vagano per le strade e le contrade dei comuni e delle città italiane. "Sono cinquemila le persone,tra cui ottocento donne in stragrande maggioranza italiani,che vivono per strada con i cani- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- che stanno vivendo ore difficilissime a causa di questa nuova ondata di gelo con il riscio per la loro vita e per quella dei loro amici a quattro zampe, invitiamo le amministrazioni locali ad aprire i dormitori anche ai clochard con i cani,invito anche- conclude Croce- ad aprire  le chiese e strutture pubbliche che possano ospitare almeno in queste ore i clochard con i cani al seguito "

TERREMOTO IN FRIULI : ALCUNI CANI FUGGITI

Una scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione di Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige: l’evento si è verificato alle 09:16.
Secondo la Sala Sismica INGV-Roma il terremoto è stato di magnitudo 3.8, ed è avvenuto nel Parco naturale regionale delle Dolomiti Friulane, a 4 km a sud di Forni di Sopra (UD), ad una profondità di 2 km.
L’evento è stato avvertito Agordo, Auronzo di Cadore, Belluno, Calalzo di Cadore, Domegge di Cadore, Longarone, Lozzo di Cadore, Ponte nelle Alpi, San Nicolò di Comelico, San Vito di Cadore, Santo Stefano di Cadore, Sappada, Vigo di Cadore, Claut, Erto e Casso, Frisanco, Trento, Conegliano, Ampezzo, Fagagna , Socchieve, Udine, Villa Santina (dati “Hai Sentito il Terremoto”).
Dalle prime segnalazioni ricevute non si registrano danni agli animali ma alcuni cani scappati a causa della scossa di terremoto.

sabato 24 febbraio 2018

IN 24 ORE MORTI AVVELENATI 26 CANI E TRE GATTI

Roma (24 febbraio 2017) - Basta scorrere le pagine dei giornali online delle ultime ventiquattrore per rendersi conto come il fenomeno degli avvelenamenti di cani e gatti sia tutt'altro che circoscritto a Sciacca, Sono almeno infatti una quindicina le testate nazionali e  locali che riportano notizie di stragi di cani e gatti avvelenati in diverse zone d'Italia e di ritrovamenti preventivi di bocconi avvelanati ad Avellino ed a San Martino Buonalbergo in provincia di Verona. La strage odierna va da nnord a Sud e comprende le provincie di Milano, Cesena, Agrigento, Arezzo, Trapani, Napoli, Bari per citarne alcune. Ma la strage è continua e se ieri i cani uccisi con le polpette di cui parlano i giornali sono stati 26, i dati riferiti all'ultima settimana parlano di oltre 400 cani morti per avvelenamento in nove regioni italiane con punte di oltre 100 nella sola Sicilia  "Sono dati che se proiettati su scala annuale fanno venire i brividi- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- oggi ci fa piacere che tutti scoprano il fenomeno che a Sciacca ha visto solo la punta dell'iceberg,mentre noi da anni insieme a poche altre associazioni denunciamo il fenomeno sempre piu diffuso e sempre meno punito dei bocconi avvelenati. Non bisogna essere maestri per fare questi conti- conclude Croce- basta dare un'occhiata attenta giorno per giorno ai giornali che riportano queste notizie online per rendersi conto che il fenomeno dei cani avvelenati supera abbondantemente quota 30.000 all'anno".

VENAFRO. CANE DECAPITATO IN GIARDINO


Non bastassero i sei cani scomparsi (di cui uno ritrovato), a Venafro ieri mattina si è registrato un nuovo mistero: un cane è stato infatti rinvenuto privo di vita all’interno di un giardino nei pressi di via Maria Pia. Macabra la scena che si è presentata davanti al proprietario: l’animale è stato decapitato. Addirittura, all’appello non mancherebbe solo la testa bensì anche una zampa. Il venafrano ha subito allertato il 112 che prontamente ha inviato sul posto i Carabinieri Forestali. Con loro è intervenuto anche il servizio veterinario, incaricato ora di fare luce sulla vicenda.
Non è chiaro, al momento, se si sia trattato di un gesto prodotto dalla mano umana (per meglio dire di una bestia) oppure se la decapitazione sia avvenuta a seguito di una lotta tra animali. Fatto sta che il ritrovamento del cane senza la testa ha suscitato grande sgomento tra i residenti della zona.

ALTRI CANI AVVELENATI NELL'ARETINO

Arezzo, 24 febbraio 2018 - Cani e gatti trovati morti nella zona di Anghiari per aver ingerito bocconi avvelenati. Il lavoro della Stazione Carabinieri Forestale di Sansepolcro ha portato alla scoperta delle carcasse di due cani e di tre gatti la scorsa settimana nella località di Chiarabelle, vicina alla frazione di San Leo. Ritrovate persino parti di animale, da ricondurre al cinghiale e al capriolo, imbottite di veleno e sistemate sul posto ancora da poco. Anche lungo la strada che collega il capoluogo con il Santuario della Madonna del Carmine c’è stato un cane che ha fatto in tempo a rientrare nella casa in cui era tenuto, ma poi ha mostrato i sintomi classici dell’avvelenamento e a nulla è valso l’intervento del veterinario. Sistemi letali che risultano uguali in ogni caso, seppure siano quasi certamente dettati da motivazioni diverse: i bocconi incriminati, infatti, non sono altro che pezzi di salsicce, all’interno dei quali è stata impastata una sostanza in polvere di colore scuro, subito girata all’istituto zooprofilattico per capire di che cosa si tratti. Il sospetto dei carabinieri forestali è che possano essere prodotti fitosanitari ritirati dal commercio, in quanto riconosciuti particolarmente nocivi sia per l’uomo che per gli animali. Gli inquirenti hanno pochi dubbi in proposito: nel caso di Chiarabelle, l’indice sarebbe da puntare sulla caccia; il vero nemico è la volpe, con l’intenzione di eliminarla il più possibile, in quanto nociva per la riproduzione di specie quali lepre e fagiano. Al Carmine invece, dove i bocconi non sono stati rimossi, la causale potrebbe essere data dai tartufi: proprio le scarpate che costeggiano la via del Carmine sono ottime per la riproduzione del tartufo “marzuolo”.

CESENA. ENNESIMA STRAGE DI CANI PER BOCCONI KILLER

A Cesena strage di cani per colpa di bocconi avvelenati, forse non tanto grave come a Sciacca (Sicilia) ma comunque due animali sono stati trovati morti e tre risultano dispersi. A dare l’allarme Dacia Manto del rifugio per animali La Casa Selvatica, un centro remoto tra i boschi, isolato, con 30mila metri recintati di campi, scelto appositamente lontano dai luoghi abitati perchè nessuno potesse lamentarsi della presenza degli animali. Ma qualcuno ha comunque deciso che quei cani non dovevano stare nemmeno lì. Selva, storica ospite del rifugio, e Cosmo sono stati trovati già senza vita in mezzo alla neve, neve che per altro rende difficile la ricerca dei tre cani che ancora mancano all’appello e che si teme abbiano fatto la stessa fine tragica. Neve, che in ogni caso, già di suo crea problemi di gestione a tutti i rifugi, senza che la mano dell’uomo decida di aggravare la situazione. I corpi dei cani uccisi sono all’istituto zooprofilattcio per esaminare il tipo di veleno usato e sono stati avvisati i carabinieri forestali per controllare – ed eventualmente far bonificare – la zona. Chiunque abbia informazioni utili sull’autore del gesto può rivolgersi alle forze dell’ordine.

venerdì 23 febbraio 2018

GRANDE FREDDO. A RISCHIO ASSIDERAMENTO 5.000 CLOCHARD CON I CANI

GRANDE FREDDO. A RISCHIO ASSIDERAMENTO 5.000 CLOCHARD CON I CANI
ROMA (23 FEBBRAIO 2018) - Sono cinquemila i clochard  (di cui oltre ottocento donne) con i cani al seguito che vagano per le strade e le contrade dei comuni e delle città italiane. per domenica è previsto l'arrivo di un ondata di gelo con temperature che dovrebbero scendere fino a dieci gradi sottozero- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- epiu di altri sono a rischio di assideramento, sia loro che i loro cani, per questo lancio un appello ai sindaci delle grandi e piccole città di mettere a disposizione letti riservati per i clochard con i cani al seguito nei dormitori comunali e di aprire gli spazi come i mezzanini delle metropoliltane, ai preti chiedo di lasciare entrare anche i cani nelle chiese che riterrano di lasciare aperte come l'anno scorso ogni gesto potrebbe salvare la vita di un uomo, di una donna e del loro amico a quattro zampe"
FOTO DI REPERTORIO. AIDAA PORTA CIBO AI CANI CLOCHARD

GRANDE FREDDO. COME AIUTARE MICIO, FIDO E GLI UCCELLINI

Roma (23 FEBBRAIO 2018) – In questi giorni è previsto l’arrivo di un ondata di freddo polare, con temperature in picchiata fino a dieci gradi sottozero la notte e nelle prime ore del mattino. Freddo che porterà con se il gelo aumentando la difficoltà per gli uccellini ma anche per gli animali randagi di alimentarsi. Da qui la necessità di dare una mano ai nostri fratelli “piumosi e pelosi” in questi giorni difficili per loro. Ecco di seguito una serie di consigli semplici ed utili per aiutarli.
1 UCCELLINI
Per loro è davvero dura in questi giorni di freddo procurarsi il cibo, dunque invitiamo tutti ad esporre sui balconi delle piccole mangiatoie (ne esistono di gia pronte in legno o che possono essere realizzate in materiale di riciclo come ad esempio le bottiglie di plastica) contenenti piccoli pezzettini di grasso e carne avanzata (per chi la consuma), croste di formaggio, briciole di dolci, frutta fresca e secca e miscele di semi, le mangiatoie vanno rifornite regolarmente senza riempirle fino all’orlo in quanto a causa del freddo parte del cibo potrebbe deteriorarsi.
Le mangiatoie vanno messe in zona non raggiungibile dai gatti in quanto i felini dotati di un imponente scatto rischiano di catturare ed uccidere gli uccellini che vengono sul vostro balcone o nel vostro giardino per ristorarsi.
GATTI
Se sappiamo esserci una colonia felina, o semplicemente dei gatti randagi che sono in cerca di cibo e vivono nella nostra zona ricordiamoci di mettere loro le ciotole del cibo secco e umido in una zona riparata, infatti i croccantini con l’umidità rischiano di deteriorarsi, mentre la pappa umida potrebbe anche congelare, e i nostri amici felini affamati potrebbero mangiare del cibo che può fare loro male. Cambiare il cibo due volte al giorno e lasciare in luogo riparato anche la ciotola dell’acqua fresca (che di notte rischia regolarmente di gelare). Se vi va lasciate aperta qualche finestra delle cantine o di locali dove non ci siano pericoli per i nostri amici a quattro zampe in modo che possano ripararsi per la notte e combattere il freddo.
CANI
Anche per i cani randagi valgono le regole dei mici, mettete sempre una ciotola con cibo e una con acqua in ambiente riparato, rifornite le ciotole quotdianamente perché a causa del freddo il cibo lasciato troppo a lungo potrebbe deteriorarsi.
Anche per loro se qualcuno ha possibilità lasci aperta la porta di un sottoscala o di un locale dove non ci siano dei pericoli per i nostri amici e mettere a terra delle coperte in modo che cani e gatti possano trovare un po di riparo specialmente nelle zone più fredde.
ALTRI ANIMALI SELVATICI
SEGUIRE EVENTUALI CONSIGLI FORNITI DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO. RIVOLGETEVI AL 1515 PRIMA DI PRENDERE QUALUNQUE INIZIATIVA PER FAVORIRE L’ALIMENTAZIONE SPECIALMENTE SE SI TRATTA DI ANIMALI DEL BOSCO O DI SELVATICI DI GROSSA MOLE.

SCIACCA. PER LA SINDACA AVVELENATI SOLO 27 CANI

Il sindaco di Sciacca ora minimizza, e con una serie di manovre che dovevano essere messe in campo nelle scorse settimane cerca di trovare una soluzione per i cani che si sono salvati. Ieri pomeriggio ha incontrato i vertici del WWF per organizzare la cattura dei rimanenti randagi, mentre sempre secondo la sindaca di Sciacca il numero reale dei cani avvelenati sarebbero 27 quindi molto meno rispetto ai numeri che giravano nei giorni scorsi,la stessa sindaca si è detta pronta a organizzare un tavolo di crisi per arrivare al superamento del fenomeno, cosi come ha detto che sono giunte richieste di adozione per i dieci cani che non sono morti e che ora si trovano in un rifugio. Tutto bene ma perchè non farle prima queste cose visto che la legge gle lo imponeva? Sindaca ipocrita e colpevole.

VERTICE AD AGRIGENTO SUI CANI DI SCIACCA

SCIACCA. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della provincia di Agrigento, presieduto dal prefetto, Dario Caputo, si è occupato della strage di cani avvenuta a Sciacca con 27 randagi avvelenati in contrada Muciare. Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ha illustrato la situazione nel corso di una riunione, in Prefettura. Ha parlato di quello che è accaduto, del fenomeno del randagismo, della bonifica del territorio e del salvataggio di dieci cani trasferiti all’Oasi di Santa Margherita Belice. Altri dieci sono stati, invece, prelevati dall’area privata infestata da esche velenose e trasferiti in un canile convenzionato.

giovedì 22 febbraio 2018

LA CACCIA AMMAZZA ANCHE I BAMBINI

ROMA (22 febbraio 2018) - Quando la finiranno i cacciatori di tirarsi dietro i ragazzini con la speranza che imparino ad imbracciare il fucile per sparare agli animali? Se lo chiedono gli animalisti dell'AIDAA che hanno fatto la conta dei minorenni vittime della caccia nel periodo compreso tra le stagioni 2007/08 e la stagione 2017/18 appena terminata. I dati che emergono sono spaventosi, infatti in dieci anni sono morti 14 ragazzini, mentre sono venticinque i minorenni, compresi ragazzini di dodici o tredici anni rimasti feriti. 39 giovanissimi rimasti sotto le fucilate dei cacciatori in dieci anni di questi uno è morto e due sono rimasti feriti quest'anno. "Non sono dati nostri- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA ma quelli raccolti in questi anni dagli articoli sui giornali, e quindi tra l'altro passivi di qualche dimenticanza, ma quello che emerge da questa situazione è che ogni anno la situazione peggiora, tenendo anche conto del fatto che i cacciatori sono sempre piu anziani con una media superiore ai 60 anni e che quindi facilmente scambiano un bambino che gioca per una lepre e a volte questi errori sono fatali. La caccia non è uno sport- conclude Croce- ma una guerra con tanto di morti e feriti tra gli umani oltre che tra gli animali, morti che non risparmiano nemmeno i bambini, orrore allo stato puro".

CANE SU VETTA INNEVATA. SALVATO DAI CARABINIERI

(ANSA) - ROMA, 21 FEB - La sua foto era quasi surreale, ed aveva fatto il giro dei social. Un cane solitario e sperduto su una vetta innevata, ad oltre 2400 metri d'altezza. L'immagine, scattata da un escursionista e postata sui social, era diventata virale, tanto che i carabinieri del paese sotto la montagna sono partiti a cercare l'animale. Il cane è stato ritrovato e portato nel canile successivo ricovero presso il canile di Castelbasso di Castellalto (Teramo), e ora, attende qualcuno che lo adotti. La storia viene dall'Abruzzo, dai Monti della Laga, ed è stata resa nota con un comunicato dall'Ente Parco nazionale del Gran Sasso. Un escursionista il 4 febbraio scorso stava salendo al Pizzo di Moscio, 2411 metri di altezza, nel comune di Valle Castellana (Teramo). Sulla vetta innevata, vicino alla croce di ferro incrostata di ghiaccio, ha visto da lontano un cagnolino solo, senza collare. L'escursionista lo ha fotografato e ha postato la foto sulla pagina Facebook del Parco nazionale.

mercoledì 21 febbraio 2018

APPELLO AIDAA ALLA CIPRIANI. TORNA IL TUO CANE SOFFRE

Milano (21 febbraio 2018) Un vero e proprio appello quello che sembra lanciare la piccola Barbie ogni volta che vede la sua "sorellona umana" Francesca Cipriani dal video collegata dall'isola dei Famosi implorandola di tornare a casa. Barbie è la piccola chihuahua della supermaggiorata concorrente dell'isola dei Famosi che spesso viene portata in studio per essere fatta vedere alla sua "sorellona" e che appare evidentemente stressata sia dalla lontananza di Francesca che dalle bardature a cui è costretta sottoporsi quasi fosse un "cane da circo". Il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce lancia un appello alla Cipriani perchè lasci l'isola e torni dalla sua Barbie che sta subendo un forte stress dovuto alla sua assenza, stress che potrebbe trasformarsi in sofferenza e quindi maltrattamento. "Quello di lasciare i propri animali per settimane in mano ad altre persone è un pessimo esempio specialmente per chi come Francesca Cipriani sostiene di amare la sua cagnolina Barbie per la quale ricordiamo è arrivata a fare una vera e propria festa di compleanno- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- che il cane è stressato si vede lontano un miglio, e comunque la lontananza dai propri affetti è deleteria per questo piccolo animale, quindi invito Francesca se ama davvero il suo cane a tornare a casa e a smettere di usare il cane come un giocattolo altrimenti saremo costretti a provvedere altrimenti non escludendo- conclude Croce- la richiesta di sequestro per maltrattamento".
il cane della Cipriani visto da una televisione di casa mentre ospite all'isola dei famosi. 

ROBERTO BAGGIO. IL BUDDISTA CACCIATORE

Roberto Baggio il noto calciatore, che tanto ama vantarsi di essere buddista e amante della pace, in realtà è un cacciatore senza scrupoli, e siccome qualcuno ha osato ricordargli che forse chi pratica la religione della pace universale dovrebbe avere maggiore rispetto per gli animali lui per tutta risposta lo ha denunciato e portato in tribunale. Un bell'esempio dato da questo uomo, anzi da questo omino dalla doppia faccia. 
tratta dal quotidiano la repubblica di oggi

AVVELENAMENTO CANI SCIACCA. CARABINIERI PERQUISISCONO SOSPETTATI

Da ieri pomeriggio sono in corso perquisizioni a carico di possibili sospetti della strage di cani a Sciacca, le perquisizioni sono scattate su ordine della procura della repubblica della cittadina siciliana dopo che si è conosciuto l'esito degli esami sul prodotto che ha ucciso i cani, si tratta infatti di un potente insetticida usato in agricoltura, dato questo che ha indirizzato le indagini che potrebbero essere vicine alla svolta definitiva anche se al momento non risultano indagati. I carabinieri inoltre hanno effettuato il sequestro di diversi documenti in Comune relativi alle politiche di lotta al randagismo per valutare le eventuali omissioni e responsabilità da parte del sindaco.

CERCHIAMO FARMACISTI E VETERINARI VOLONTARI

Sta prendendo piede il progetto del banco del farmaco veterinario di AIDAA,un servizio gratuito di interscambio gratuito di prodotti farmaceutici veterinari seguito e diretto da veterinari e farmacisti veterinari. Per questo motivo l'associazione chiede la collaborazione di tutti i farmacisti esperti in veterinaria e di tutti i veterinari che a titolo gratuito vogliono far parte del progetto che vedrà l'inizio delle attività nel prossimo mese di settembre. Per partecipare al progetto occorre inviare una mail corredata del curriculum professionale a presidenza.aidaa@libero.it .


DICIASSETTE CUCCIOLI SEQUESTRATI AD ORVIETO

Sono stati denunciati per maltrattamento di animali e introduzione illegale di cani nel territorio nazionale i due quarantenni italiani, entrambi con precedenti specifici alle spalle, intercettati intorno alle 3.30 di lunedì 19 febbraio in prossimità del casello autostradale da una pattuglia della Polizia Stradale di Orvieto. A bordo di un furgone, appositamente attrezzato per il trasporto illecito, gli uomini del sostituto commissario Stefano Spagnoli hanno trovato diciassette cani di razza, di origine sconosciuta.
Nove di età superiore ad un anno, otto cuccioli di circa 2 mesi e mezzo. Viaggiavano verso Nord a bordo di un furgone sospetto ed erano dotati di microchip irregolare, non abbinato cioè a nessun padrone. Il veterinario che li ha visitati, il dottor Samuele Tognarini, li ha trovati in condizioni piuttosto delicate in considerazione anche del lungo viaggio iniziato a quanto pare dall'estremo Sud.
Due degli animali sono stati inviati all'ospedale veterinario di Perugia per accertamenti dal momento che presentavano rispettivamente delle lesioni papillomatose ulcerate a seguito del trasporto e una sospetta gastroenterite emorragica. Gli altri sono stati dati in affido alla Asl. Agli agenti, tutt'altro che nuovi ai sequestri di animali - l'ultimo a fine gnnaio- i trasportatori hanno riferito di essere usciti ad Orvieto per riposare.

PARTE IL BANCO FARMACEUTICO VETERINARIO DI AIDAA

Milano.Ha mosso ieri i primi passi il nuovo progetto del Banco del Farmaco Veterinario proposto da AIDAA  che dovrebbe vedere l'avvio sperimentale gia nella prossima estate. Il progetto voluto fortemente dalla dottoressa Sara Ronchi e dal presidente di AIDAA Lorenzo Croce avrà una fase di gestazione di qualche mese tenendo conto della presenza delle regole legate alla distrubuzione dei farmaci veterinari che può avvenire solo attraverso canali farmaceutici. "La prima riunione è servita a mettere a punto il progetto e la sua strutturazione- ci dicono Ronchi e Croce- ora nelle prossime settimane entreremo nella fase di programmazione vera e propria e nella realizzazione della struttura che necessita della partecipazione di veterinari e di farmacisti veterinari. Il banco vuole essere una risposta concreta alle necessità di centinaia di volontarie che spesso si trovano a dover affrontare spese medico veterinarie per curare i pelosi per loro insostenibili"Il banco sarà gestito in maniera assolutamente gratuita e una volta operativo al 100% si svilupperà su base regionale. 

martedì 20 febbraio 2018

IN ITALIA HANNO MACELLATO 50.123 CAVALLI NEL 2017

Roma (20 febbraio 2018) - Secondo i dati del Ministero della Salute in Italia lo scorso anno sono stati macellati 50.123 cavalli (per l'Istat sono invece stati macellati 42.793 cavalli) di questi circa la metà proviene dall'estero, trasportati in Italia in condizioni disagiate e poi ammazzati e macellati, tenuto conto inoltre che i cavalli in Italia allevati a scopo macellazione sono poche migliaia, appare evidente che la differenza che va dai 20.000 ai 25.000 cavalli che finiscono nei macelli e poi sui banchi delle macellerie provengono dai circuiti ippico-equestri. Ora con il nuovo regolamento della federazione italiana sport equestri che vieta la macellazione dei cavalli la questione dovrebbe assumere un'altra piega. Anche se tutti sappiamo che non sarà cosi in quanto gia oggi sono migliaia i cavalli a fine carriera che vengono rivenduti all'estero per essere macellati per poi essere venduti sul mercato nazionale ed internazionale in barba al fatto che questi cavalli spesso durante la loro vita sono stati sopposti a massiccie dosi di farmaci dopanti.

AGRICOLTORI I RESPONSABILI DEGLI AVVELENAMENTI DI SCIACCA?

Sciacca (20 febbraio 2018) - I carabinieri in queste ore stanno lavorando alacramente per individuare i responsabili degli avvelenamenti dei cani di Sciacca il cui numero secondo le stime che girano in queste ultime ore avrebbero raggiunto e superato la cinquantina, mentre le stime ufficiali continuano a parlare di circa 40 cani ritrovati morti, Secondo quanto appreso da fonti ufficiose le novità potrebbero emergere sopratutto dai filmati delle telecamere delle due aziende che si trovano nella zona in cui erano state sparse le esche composte prevalentemente da alette di pollo avvelenate e si cercano i possibili responsabili anche tra gli agricoltori anche se la mano assassina potrebbe avere dei mandanti i quali dovranno comunque essere individuati e perseguiti.

ALLARME FREDDO PER ALBERI IN FIORE

Il brusco arrivo del freddo mette in pericolo gli alberi da frutto come i mandorli gia in fiore e ole gemme di albicocchi e peschi in fase di apertura che rischiano di essere compromesse dalle basse tempertature, l'allarme lanciato dalle associazioni dei coltivatori viene ripreso anche dalle associazioni ambientaliste e noi la riportiamo come tale.

lunedì 19 febbraio 2018

CREATO PRIMO EMBRIONE DELLA PECORA UOMO

Roma, 19 febbraio 2019 - E' il primo passo verso la possibilità di far crescere organi umani negli animali. Questo, almeno, pensano i ricercatori che lo hanno creato. Il primo embrione ibrido uomo-pecora è 'nato' in un laboratorio americano.  L'annuncio arriva dagli scienziati dell'università della California Davis al meeting della American Association for the Advancement of Science di Austin, in Texas. Un anno fa circa era stato realizzato un embrione di uomo e maiale dallo stesso gruppo di ricerca, dove le cellule umane erano una su 100.000.  La scoperta potrebbe rappresentare una svolta epocale sul tema della donazione di organi. Secondo i ricercatori, il primo 'trapianto' da animale a uomo potrebbe avvenire già nel giro di "5 o 10 anni". 
LA TECNICA - L'ibrido è stato ottenuto introducendo cellule staminali adulte 'riprogrammate' nell'embrione di pecora, che poi è stato lasciato crescere per 28 giorni, il massimo per cui l'esperimento aveva ottenuto l'autorizzazione, di cui 21 nell'utero di un animale.
Nel periodo le cellule umane si sono riprodotte, spiega Pablo Ross, uno degli autori, anche se per arrivare alla possibilità di avere un intero organo serve un rapporto di uno a 100. Nella stessa presentazione i ricercatori hanno spiegato di essere riusciti ad ottenere embrioni di pecora e maiale privi del pancreas grazie alla tecnica Crispr di 'copia e incolla' del Dna, un passo ulteriore per far 'ospitare'  agli animali gli organi umani.
"Anche se c'è molto da lavorare - sottolinea il ricercatore - gli organi prodotti in queste chimere interspecie potrebbero un giorno costituire un modo per soddisfare la domanda di organi, trapiantando ad esempio un pancreas ibridizzato in un paziente".
I VANTAGGI - Un anno fa, si è scritto sopra, l'esperimento era riuscito con un maiale. Ma le pecore, spiega Ross al Guardian, hanno diversi vantaggi. Come il maiale ha organi di dimensioni simili a quelli umani, ma richiede solo 4 embrioni, e non 50, per far iniziare una gravidanza. 
Tra le implicazioni dell'esperimento, anche una speranza per la cura deldiabete di tipo 1. La nuova frontiera potrebbe infatti portare alla produzione di pancreas sani, in grado di regolare il livello di zuccheri nel sangue. 
FONTE IL GIORNO.IT

CANI AVVELENATI. SERVE PIANO STERILIZZAZIONI E PENE CERTE

Roma (19 febbraio 2018) - Secondo quanto riportano alcuni siti locali, i carabinieri sarebbero sulle tracce dell'avvelenatore o degli avvelenatori dei cani di Sciacca, intanto il numero dei cani ritrovati nel territorio del comune siciliano e in zone limitrofe è salito secondo alcune fonti locali fino a settanta. Ma al di la della risoluzione del problema con il ritrovamento e la giusta punizione dei responsabili di questo come di altri avvelenamenti (Nel mese di gennaio i cani avvelenati in tutta Italia sono stati oltre 2.400) il vero nocciolo della questione è la mancanza di un piano nazionale delle sterlizzazioni e la certezza delle pene per chi getta le esche avvelenate. In Italia sono oltre 700.000 i randagi non sterilizzati presenti prevalentemente nelle regioni del centro e delle Isole. "La tragica vicenda di Sciacca- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- non deve rimanere circoscritta alla mera protesta, occorre che tutti insieme, associazioni, volontari ed enti locali chiedano al ministro della salute un tavolo per la realizzazione di un piano straordinario di sterilizzazioni con l'ausilio delle forze della veterinaria militare, le uniche dotate delle strutture campali per poter raggiungere le località della montagna piu lontane per catturare  e sterilizzare in sicurezza i randagi. Infine- conclude Croce- occorre la certezza che chi viene preso in flagranza di reato nel gettare bocconi avvelenati sia chiuso in galera".

BANCO VETERINARIO. CERCHIAMO VETERINARI E FARMACISTI VETERINARI

Sta prendendo piede il progetto del banco del farmaco veterinario di AIDAA,un servizio gratuito di interscambio gratuito di prodotti farmaceutici veterinari seguito e diretto da veterinari e farmacisti veterinari. Per questo motivo l'associazione chiede la collaborazione di tutti i farmacisti esperti in veterinaria e di tutti i veterinari che a titolo gratuito vogliono far parte del progetto che vedrà l'inizio delle attività nel prossimo mese di settembre. Per partecipare al progetto occorre inviare una mail corredata del curriculum professionale a presidenza.aidaa@libero.it .

domenica 18 febbraio 2018

CANE ARROSTO. CROCE CHIEDE ESPULSIONE IMMIGRATO E GLI BLOCCANO FACEBOOK

Roma (18 febbraio 2018) - "Ho scritto che era giusto espellere subito a calcioni l'autore o gli autori nigeriani del macabro gesto di aver arrostito un cane, e siccome pare che l'autore sia malato di mente ho semplicemente asserito che una persona cosi di qualunque nazionalità non doveva essere lasciato a piede libero ma curato per la sua e l'altrui incolumità e per tutta risposta Facebook mi ha bloccato per un mese il profilo per razzismo. Qui il mondo si è capovolto - ci dice il presidente di AIDAA Lorenzo Croce - ti danno del razzista se osi criticare uno che ha arrostito un cane per strada e chiedere che sia rimandato a casa sua questo è razzismo al contrario ed è inaccettabile,in Italia arrostire un cane è un reato e chiedere che si punisca chi commette reati è legittimo non è razzismo,oppure- conclude Croce- dobbiamo davvero pensare che viviamo in un paese dove il diritto non solo di critica ma di chiedere legittimamente l'applicazione della legge è proibito se chi commette il reato è un clandestino ospite di un centro di accoglienza?". Ma non è tutto,infatti i signori benpensanti di una specifica parte politica hanno criticato un politico per aver usato il termine "razza" e poi il termine "offesa a una razza o etnia" viene contemplato tra i motivi di segnalazione dello stesso facebook. Si mettano d'accordo questi signori.

CANI AVVELENATI. DENUNCIATA LA SINDACA DI SCIACCA

SCIACCA (18 FEBBRAIO 2018) - Il presidente di AIDAA Lorenzo Croce ha firmato questa mattina una denuncia nei confronti del sindaco di Sciacca Francesca Valenti in relazione alla vicenda dell'avvelenamento dei cani nel comune agrigentino. Il sindaco è stato denunciato per violazione della legge 281/91 in quanto "primo responsabile per il benessere dei randagi presenti sul territorio comunale e della loro salute ed incolumità", per l'articolo 323 del codice penale avendo "con il suo comportamento ritardato volutamente l'emissione dell'ordinanza comunale che avvisava della presenza dei bocconi avvelenati e avendo quindi commesso abuso d'ufficio". Inoltre al sindaco di Sciacca AIDAA imputa la violazione dell'articolo 544 ter del codice penale per aver :"con il suo comportamento omertoso omesso di segnalare la presenza del veleno non allertando i competenti servizi territoriali di controllo favorendo cosi la morte per avvelenamento di decine di cani randagi di cui è responsabile", infine per aver :"violato gli articoli 50 del decreto legge 18 agosto 2000 numero 267 che conferisce al sindaco il potere di ordinanza in materia di tutela della incolumità pubblica e della salute dei cittadini, in quanto con il suo comportamento il sindaco Valenti ha di fatto messo a repentaglio la salute dei cittadini del suo comune non avvisandoli della presenza dei bocconi avvelenati in parti cospique del territorio comunale". La denuncia sarà inviata attraverso le forze dell'ordine al tribunale di Sciacca nella mattinata di domani lunedi 19 febbraio. 
il sindaco di sciacca è responsabile 

sabato 17 febbraio 2018

SCIACCA 30 CANI AVVELENATI. APPELLO AIDAA: CHI SA PARLI

L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente presenta lunedi una denuncia contro la sindaca di Sciacca per non aver ottemperato agli obblighi previsti dalla legge in qualità di prima responsabile della salute dei propri cittadini e dei randagi presenti sul territorio vittime di un avvelenamento che ha fatto trenta vittime fino ad oggi ma si prevede che possano esserci altri cani sul territorio morti o avvelenati. L'assenza delle tutele previste dalla legge sono reati penali. Ma il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce lancia l'appello a tutti gli abitanti di Sciacca perchè vadano dai carabinieri a denunciare il responsabile o i responsabili della diffusione delle polpette avvelenate: "Solo con un abbattimento dell'omertà si potranno trovare i colpevoli e fare in modo che questi fatti non avvengano piu, gli avvelenatori devono sentirsi braccati. Chi sa parli".

CUCCIOLI SEQUESTRATI A CESENA. AGGIORNAMENTO

Hanno da un mese e mezzo a quattro mesi i cuccioli di cane di varie razze sequestrati a Cesena nei giorni scorsi a una coppia di persone di cui conosciamo (ma non possiamo scrivere per motivi di giustizia) i nomi e i cognomi che partiti da Andria erano diretti al Nord con 23 cuccioli (alcuni dei quali di razza) e dei quali solo con il microchip. I cuccioli al momento non sono ancora adottabili e sono in cura presso il servizio veterinario ed i volontari del canile di Cesena che si stanno prodigando per salvare loro la vita. Le novità riguardano invece la destinazione dei cani, in particolare pare che alcuni di questi cuccioli di razza erano diretti a Bologna dove risiedono ed operano note trafficanti originarie della zona della provincia Barletta-Trani-Andria (di cui conosciamo nomi e attività e piu volte da noi denunciate) e dove in una struttura canile opera la famigerata trafficante che voleva comperare i cani di Palermo (La Notari), nel capoluogo emiliano alcuni di questi cani non ancora dotati di microchip dovevano poi ricevere dei pedigree falsi al fine di poterli immettere sul mercato dei cuccioli venduti attraverso la rete. Al momento ci fermiamo qui.


LA STORIA

CANE ARROSTITO. IL NIGERIANO HA PROBLEMI PSICHICI

Riportiamo per correttezza di informazione quanto pubblicato dal giornale online IL VIBONESE.IT in merito alla vicenda del cane ARROSTITO. ora pare che l'uomo avesse problemi psichici. Ancora peggio: ci domandiamo cosa ci fa un migrante  con problemi psichici in giro? dovrebbe stare in una struttura protetta meglio se  NEL SUO PAESE.

Assume contorni più definiti la vicenda legata al tentativo di un migrante che, nel Centro di accoglienza di Briatico, avrebbe cercato di mangiare un cane dopo averne abbrustolito le carni su un fuoco improvvisato. I responsabili del centro fanno sapere che il giovane in questione, un nigeriano, soffrirebbe di evidenti problemi mentali, tanto da essere già stato ricoverato due volte in Tso (trattamento sanitario obbligatorio, a cui si ricorre di solito in caso di gravi disturbi psichici).
In passato l’uomo era ospitato nel centro di accoglienza Costabella, che sorge in prossimità della strada provinciale 522. Proprio la vicinanza all’arteria che si dipana lungo la costa vibonese lo ha indotto più volte a tentare di gettarsi sotto le auto in transito, sbucando all’improvviso dinnanzi agli ignari automobilisti. Segnali di un disagio mentale di una certa gravità che hanno indotto i responsabili a trasferirlo nel centro di Sant’Irene, più lontano delle principali vie di comunicazione, al fine di salvaguardare la sua incolumità e quella degli altri.
Con riferimento all’episodio venuto alla ribalta oggi ma, a quanto pare, verificatosi alcuni giorni fa, l’uomo avrebbe raccolto la carcassa di un cane trovata nei pressi del centro di accoglienza e l’avrebbe portata con sé all’interno della struttura, con l’intenzione di arrostire e mangiare l’animale. 
Iniziativa anche questa da attribuire alle sue labili condizioni mentali, che è stata prontamente contrastata dagli addetti alla vigilanza, che gli hanno impedito di continuare, avvertendo i carabinieri. Ai militari il giovane avrebbe poi confessato l’intenzione di voler mangiare il cane, negando però con decisone di averlo ucciso.

LA FONTE