domenica 30 settembre 2018

GUARDATELO CACCIATORI. LUI E' STATO AMMAZZATO A 19 ANNI DA UNO DI VOI.


Ciao Nathan...non potrai più fare le foto da modello, farti i muscoli facendo il muratore, dormire davanti al camino con il tuo gatto o andare a spasso nei boschi con il tuo cane.
Non potrai più fare niente, perché sei morto stamattina...un colpo di fucile all’addome, sparato da un cacciatore di merda, che voleva tornare a casa per pranzo con un cinghiale morto e invece ha ucciso un ragazzino.

DALLA PAGINA FACEBOOK DI UN AMICA DEL RAGAZZO UCCISO OGGI DAL CACCIATORE.

LUI E' STATO AMMAZZATO OGGI CON UNA FUCILATA IN PETTO DA UN CACCIATORE CHE LO HA SCAMBIATO PER UN CINGHIALE. 

TAGLIA DA 10.000 EURO SUL MASSACRATORE DEI CANI DI BORDIGHERA

Bordighera (30 settembre 2018) - "L'assassinio dei due cuccioli ammazzati da un bastardo che li ha dilaniati con un bastone chiodato non può e non deve restare impunito". Con queste parole il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce annuncia di aver messo una taglia di 10.000 euro sulla testa del responsabile o dei responsabili autori del massacro di due cuccioli di Chihuahua e Russian Toy uccisi a Bordighera con un bastone chiodato rispettivamente il 9 ed il 25 settembre da mano ignota che li ha finiti con un bastone chiodato. Le segnalazioni anche anonime potranno giungere al telefono AIDAA 3479269949 oppure via mail all'indirizzo di posta elettronica direttivo.aidaa@libero.it. La taglia sarà pagata a chi darà informazioni utili all'individuazione e grazie alla sua testimonianza alla condanna definitiva del responsabile o dei responsabili di questo orribile omicidio.
uno dei cuccioli uccisi con il bastone chiodato

AIDAA. QUEL RAGAZZO E' STATO UCCISO. SI ARRESTI IL CACCIATORE

GENOVA (30 SETTEMBRE 2018) "Ora vada il presidente  della Liguria Toti a spiegare ai genitori  la morte del ragazzo di diciannove anni ammazzato da una fucilata al petto sparata da un cacciatore mentre  il giovanestava facendo un escursione, vada Toti a spiegare perchè un ragazzo che esce di casa può morire cosi, visto che il presidente della Liguria si è vantato con la sua giunta nei giorni scorsi di non aver fatto pagare la tassa per il primo anno di caccia ai nuovi cacciatori, vada lui a spiegare questo assassinio ai parenti del ragazzo". Durissimo il presidente di AIDAA Lorenzo Croce sulla morte del giovane diciannovenne ucciso da una fucilata sparata da un cacciatore ad Apricale in Liguria. Il ragazzo è stato raggiunto da una fucilata al petto sparata da un cacciatore questa mattina alle 8, il cacciatore pare lo abbia scambiato per una preda durante una caccia al cinghiale. Il presidente AIDAA "Quel cacciatore è un assassino e non ci vengano a raccontare la favola dell'incidente di caccia. Gli assassini- conclude Croce- devono stare in galera e questo cacciatore deve essere arrestato, Subito". Il ragazzo morto si chiamava Natanh ed era di Ventimiglia. 
il tentativo di soccorrere il ragazzo con l'elisoccorso. purtroppo non ce l'ha fatta.

MORTO IL GIOVANE PRESO A FUCILATE DAL CACCIATORE.

Non ce l'ha fatta il giovane colpito questa mattina da una fucilata nei boschi di Apricale, nella zona del rio “Merdanzo”.
Si tratta di un 19enne della zona (N.L.) che, stando alle prime informazioni, pare stesse portando a passeggio il cane alle prime luci dell'alba.

Un cacciatore, sentendo i movimenti, ha sparato colpendolo a una spalla e all'addome. Inutili i soccorsi, il giovane è morto poco dopo.
Sul posto era stato chiamato a intervenire anche l'elisoccorso da Cuneo, oltre al Soccorso Alpino, al 118 e ai Carabinieri della locale stazione.

In questi istanti sono in corso le operazioni per la rimozione della salma.

AMBIENTE. PER LA LEGA I LUPI SONO "UN PROBLEMA DRAMMATICO"


(ANSA) - BOLZANO, 29 SET - Cambio di passo al ministero sul piano lupo, dopo l'uccisione sui monti lessini di un lupo. A metterlo in evidenza è il Dolomiten che riporta la vicenda di un pastore di una malga della Val d'Ultimo. Il pastore, che dopo un attacco dei lupi alla sua malga, vegliava sul suo gregge anche di notte, ha visto un lupo sbranare due pecore nonostante la sua presenza e il suo tentativo di scacciare il predatore.
    Il pastore racconta della paura per i suoi bambini e del fatto che molti pastori pensano di non portare più i loro animali in malga per paura dei predatori.
    Nel frattempo il tentativo di farsi giustizia da sè in Trentino sui monti lessini ha provocato la reazione del sottosegretario all'ambiente Vannia Gava (Lega) che ha dichiarato: "E' nostro dovere non lasciare i cittadini senza soluzioni ad un problema drammatico come quello dei lupi. Il Piano nazionale Lupo, pronto da tempo, deve essere solamente migliorato rendendo esplicito il ricorso a misure estreme per la tutela delle popolazioni".

CUCCIOLI MASSACRATI CON BASTONI CHIODATI

Un Chihuahua e un Russian Toy sono stati uccisi con un bastone chiodato da individui ancora sconosciuti probabilmente infastiditi dal continuo abbaiare degli animali che vivevano in un piccolo allevamento casalingo situato sopra il centro storico di Bordighera. A denunciare l'accaduto è stata la titolare dell'allevamento: "Il primo cane è stato ammazzato il 9 settembre scorso - ha detto la donna - il secondo, il 25 settembre. Stessa dinamica in entrambe le occasioni. Ero uscita per sbrigare delle commissioni e quando sono tornata li ho trovati morti". Secondo Martina potrebbe essere stato qualcuno entrato dalla finestra della cucina. "Hanno afferrato un pezzo di legno che fa parte di un mobile con il quale si sono avventati contro i due cagnolini". I cani di Martina risultano essere tutti in regola, dotati di passaporto e microchip. "A fine agosto si erano presentati i carabinieri, perché evidentemente il loro abbaiare dava fastidio a qualcuno e successivamente è intervenuta anche l'Asl".

CACCIATORE SPARA A UN RAGAZZO DI 20 ANNI. GRAVISSIMO

APRICALE - Grave incidente questa mattina nei boschi di Apricale, entroterra dell'imperiese. Un ragazzo di circa 20 anni è rimasto ferito da un colpo da arma da fuoco. 
Secondo quanto al momento appreso, lo sparo sarebbe partito da un cacciatore impegnato in una battuta. Sul posto immediati i soccorsi al giovane. Le sue condizioni sembrano gravi. L'incidente è avvenuto poco lontano dal rio “Merdanzo”. Il giovane era impgnato in un'escursione quando è stato colpito dal proiettile. 

Sul posto il personale del 118, i carabinieri, il soccorso alpino e i vigili del fuoco. In azione anche l'elisoccorso in arrivo da Cuneo. 

sabato 29 settembre 2018

ALLEVAMENTO IN FIAMME. OVINI MUOIONO BRUCIATI VIVI


(ANSA) - SERSALE (CATANZARO), 28 SET - Alcuni ovini sono morti a Sersale in un incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti, che ha interessato un capannone, con struttura in legno e copertura in lamierato, adibito a fienile e a ricovero di animali.
    Sul luogo dell'incendio, in località Borda, sono intervenuti i vigili del fuoco del Distaccamento di Sellia Marina, che hanno impiegato diverse ore per avere ragione delle fiamme. Il rogo, visibile a diversi chilometri di distanza, ha distrutto la costruzione all'interno della quale si trovavano i capi di bestiame. Accertamenti sono stati avviati per risalire all'origine delle fiamme. Nessuna ipotesi viene, al momento, esclusa.
    Personale veterinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e gli addetti di una ditta specializzata si occuperanno dello smaltimento delle carcasse degli ovini morti.

AUMENTANO I CANI ADOTTATI DA NONNI ED ANZIANI

Domani 30 settembre è la Festa dei nonni , e anche quest'anno l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente si unisce a tutti coloro che fanno gli auguri ai nonni  che sempre piu rappresentano i pilastri della nostra società. Noi di AIDAA facciamo gli auguri alla nostra maniera  parlando del rapporto tra i nonni e gli animali domestici in particolare i cani.  Da diversi anni il binomio persone anziani e cani vecchietti funziona  ei numeri stanno a confermarlo.  secondo i dati relativi alle adozioni di cani nel 2017 nei cento canili monitorati dalla nostra associazione sono per il terzo anno di fila in aumento le adozioni di cani anziani fatte da persone sopra i sessantacinque anni. . Secondo i dati AIDAA nel 2017 sono stati 26.000 i cani adottati dai nonni italiani di questi circa 16.300 sono adozioni fatte da persone sole, per le quali il cane diventa la principale se non l’unica compagnia delle proprie giornate. Altri dati interessanti riguardano le adozioni di cani da parte di persone ultrasettantenni che rappresentano il 43% del totale con una forte propensione alle adozioni in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e a sorpresa Valle d’Aosta e Toscana. Purtroppo sono in aumento anche i ritorni di cani anziani in canile, cani che spesso erano detenuti da persone che sono poi state ricoverate in strutture protette o case di riposo e che non hanno potuto portare con se il proprio amico di una vita.


SERPENTE NEL WATER. DONNE SOTTO CHOC

(ANSA) - SERRA SAN BRUNO (VIBO VALENTIA), 28 SET - Momenti di paura per due signore che abitano in un alloggio Aterp in via Aldo Moro, a Serra San Bruno. Stamani, infatti, una delle due ha fatto una scoperta che ha provocato spavento e stupore: dopo essersi svegliata, è andata in bagno dove ha visto un serpente nel water. La signora, superata la prima fase di paura e avvertita la madre, ha prima provato a scaricare acqua e poi chiamato i vigili del fuoco che, giunti sul posto, hanno avviato le ricerche che però si sono rivelate infruttuose perché il serpente, nel frattempo, si era dileguato.

NON RISPETTANO LE DISTANZE DALLE CASE. CACCIATORI MULTATI A CARPI


Nelle due settimane di apertura della caccia alla selvaggina stanziale (tra cui lepri e fagiani) che si sono svolte a partire da domenica 16 settembre, i cacciatori controllati dalla Polizia provinciale e dalle guardie volontarie sono stati quasi 400, soprattutto nelle aree di maggiore affluenza che sono state quelle intorno a Modena e comuni confinanti, oltre all'area nord del territorio provinciale.
I verbali emessi sono stati 19, soprattutto per il mancato rispetto delle distanze da abitazioni e strade e per non aver indossato gli indumenti ad alta visibilità, obbligatori per tutti i cacciatori per motivi di sicurezza.
Fabio Leonelli, comandate della Polizia provinciale, nel richiamare il rispetto della normativa, ricorda che le distanze di sicurezza sono di 50 metri dalle strade e 100 dalle case; per i trasgressori la sanzione prevista è di 206 euro.
La caccia alla selvaggina stanziale che coinvolge oltre 4mila cacciatori nel nostro territorio, più circa 1.500 da altre province, si svolge fino al 2 dicembre con tre giornate a settimana a scelta del cacciatore, mantenendo il martedì e venerdì come giornate di "silenzio venatorio”.
Per le segnalazioni è disponibile il numero della Polizia provinciale (059 209525 attivo dalle 6,30 alle 18,30).

USANO RICHIAMI VIETATI. DENUNCIA TRE CACCIATORI

Denunciati all’autorità giudiziaria tre cacciatori a quattro giorni dall’apertura della stagione venatoria.
Sono stati gli agenti della Polizia provinciale a sorprendere due di essi mentre stavano usando un richiamo acustico vietato dalla legge e per avere abbattuto un beccaccino da appostamento, pure questo proibito, all’interno di un’azienda faunistica venatoria nel Comune di Codigoro. Comportamenti che prevedono una sanzione di 412 euro.
La terza doppietta, invece, è stata colta sul fatto a Ferrara, dopo avere ucciso un esemplare di fauna protetta.
“In sole quattro giornate di caccia – dice il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – sono state elevate 15 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di duemila euro”.
Fra le norme violate, figurano l’omessa segnatura di capi di selvaggina, l’ingresso dei cani nelle colture in atto, il mancato utilizzo di un indumento visibile durante l’esercizio venatorio e la realizzazione di un appostamento fisso senza la necessaria autorizzazione.
“Continuiamo a fare controlli e appostamenti – conclude il comandante – perché il rispetto della legge è interesse di tutti e dell’ambiente che, non va mai dimenticato, è l’unico che abbiamo”.

venerdì 28 settembre 2018

CANI IN SPIAGGIA. MULTE OLTRE QUOTA 12.000 - RAVENNA LA CAPITALE

Ravenna (28 SETTEMBRE 2018) Spetta ai Lidi Ravennati ed alla polizia municipale di Ravenna il discutibile titolo di "regina delle multe estive per i cani in spiaggia". Infatti su un totale di 12.000 multe elevate negli oltre 8.000 chilometri di costa italiane (una multa e mezza ogni chilometro di costa) il comune di Ravenna con le sue oltre 100 multe ha superato per distacco tutte le altre località. Le multe comminate sono state complessivamente 12.300 in violazione delle oltre 5.000 tra ordinanze comunali, delle capitanerie di porto, provinciali, e leggi regionali varie che vietano l'introduzione dei cani in spiaggia. Tra le regioni a farla da padrone però non è stata l'Emilia Romagna, ma il numero maggiore di multe elevate si registrano con oltre duemila ciascuno in Sardegna e Puglia, mentre sono andate meglio rispetto agli scorsi anni Sicilia, Toscana e Friuli e Liguria.  Circa un migliaio i ricorsi presentati ai sindaci per i quali si aspettano nei prossimi giorni le prime risposte.

AIDAA. IN ITALIA 5.200 CANILI E GATTILI NON A NORMA. INTERVENGA IL GOVERNO


Roma (28 settembre 2018) In Italia ci sono 5.200 canili e gattili sui circa 8.000 non in regola con le norme di sicurezza o composte da strutture vecchie e fatiscenti. Nei canili e gattili italiani sono presenti oltre 250.000 tra cani e gatti e spesso la loro gestione e custodia viene lasciata all'impegno delle singole associazioni che gestiscono le strutture, in quanto da uno studio da noi realizzato negli anni scorsi risulta che almeno 3.000 dei circa 8.000 comuni italiani è in ritardo nel pagamento delle rette per i cani presenti in canile (le cui spese sono a carico dei comuni ai sensi della legge281/91) di almeno un anno, e oltre 1.200 da oltre due anni.

Sempre dallo stesso studio (che saremmo lieti di mettervi a disposizione se lo desiderate) risulta che il debito dei comuni per i soli cani presenti in canile sia superiore ai 70 milioni di euro. Mentre per i gatti sono meno di 500 in tutta Italia i comuni che riconoscono alle strutture che li ospitano un bonus economico, mentre altri 500 circa hanno un servizio di gattile comunale. Il presidente AIDAA Lorenzo Croce ha inviato una lettera ai ministri GRILLO E COSTA affinchè dopo gli anni bui delle politiche di Non tutela degli animali dei governi di centro sinistra si torni a tutelare gli animali ed ha indicato una serie di interventi necessari da realizzare nel prossimo quinquennio sia per la messa a norma delle strutture ma anche per combattere e sconfiggere le piaghe del randagismo, dell'abbandono e del maltrattamento di animali.

dopo il rogo al gattile di rho occorre una ricognizione di tutte le strutture gattili e canili fatiscenti in italia



ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA
Via Roma 6220010 PREGNANA MILANESE
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea dal 2011
Censiti nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
AIDAA nel web:
http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/
Mail:
stampa.aidaa@libero.it direttivo.aidaa@libero.it
telefono 3479269949

AL MINISTRO DELL'AMBIENTE
DOTTOR SERGIO COSTA
VIA CRISTOFORO COLOMBO 44
00147 ROMA

AL MINISTRO DELLA SALUTE
DOTTORESSA GIULIA GRILLO
LUNGOTEVERE RIPA 1
00153 ROMA

Gentile ministro Grillo,
Gentile ministro Costa,

Sono Lorenzo Croce presidente nazionale dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA che da quasi venti anni si occupa di tutela di animali e ambiente con particolare riferimento alla tutela legale ed al benessere degli animali e alla tutela dei filari alberati cittadini.
Vi scrivo queste poche righe anche sull'onda emotiva della morte dei cento gatti bruciati vivi all'interno del gattile comunale di Rho in provincia di Milano per sottoporvi la situazione drammatica delle strutture in cui sono ospitati canili, rifugi e gattili comunali e privati che spesso sono ospitati in strutture a dir poco fatiscenti con impianti spesso non a norma, ed in totale assenza di impianti di sicurezza ed allarme per gli animali ospiti.
Si tratta di una carenza storica che riguarda almeno 5.200 dei circa 8.000 rifugi, gatitli e canili pubblici e privati presenti sul nostro territorio.
Per avere un quadro reale della realtà basterebbe una verifica generalizzata da parte dei Nas o dei Carabinieri Forestali non certo allo scopo di chiudere queste strutture ma di verificarne le potenzialità di miglioramento o almeno di messa a norma minima delle stesse.
Per questo motivo sono a sottoporvi la necessità di dare vita ad un piano di ristrutturazione generale di queste strutture da attuare o con finanziamenti diretti dello stato o attraverso sgravi per le associazioni e i comuni che si impegnano a ristrutturare con fondi propri le strutture, interventi che devono essere legati anche allo snellimento delle pratiche burocatiche legate alla progettazione e realizzazione di tali interventi.
Nei canili e gattili italiani sono presenti oltre 250.000 tra cani e gatti e spesso la loro gestione e custodia viene lasciata all'impegno delle singole associazioni che gestiscono le strutture, in quanto da uno studio da noi realizzato negli anni scorsi risulta che almeno 3.000 dei circa 8.000 comuni italiani è in ritardo nel pagamento delle rette per i cani presenti in canile (le cui spese sono a carico dei comuni ai sensi della legge281/91) di almeno un anno, e oltre 1.200 da oltre due anni.
Sempre dallo stesso studio (che saremmo lieti di mettervi a disposizione se lo desiderate) risulta che il debito dei comuni per i soli cani presenti in canile sia superiore ai 70 milioni di euro. Mentre per i gatti sono meno di 500 in tutta Italia i comuni che riconoscono alle strutture che li ospitano un bonus economico, mentre altri 500 circa hanno un servizio di gattile comunale.
Oltre a questo non possiamo non tener conto dell'assoluta assenze di politiche legate alla sterilizzazione di massa dei cani e dei gatti randagi, che sono poi all'origine di spese ben più elevate a carico dello Stato ma sopratutto degli enti locali, per questo sono a chiedere a voi signori Ministri, un'inversione già dalla prossima legge di bilancio delle politiche di tutela degli animali fin qui tenute dai governi precedenti con un quasi totale azzeramento da parte dei governi di Centro Sinistra (Renzi ha addirittura depenalizzato i reati contro gli animali).
Sono tre le misure che si rendono necessarie da subito a partire da un piano generale di sterilizzazione di cani e gatti con l'ausilio anche delle veterinaria Militare che dispone delle strutture mobili necessarie per le sterilizzazioni di massa dei cani randagi presenti sul territorio ma anche degli ibridi in modo da non aumentare la popolazione randagia presente sul territorio nazionale, una loro standardizzazione permetterebbe senza ombra di dubbio una migliore e meno costosa gestione del fenomeno del randagismo su scala nazionale,specialmente al sud dove la presenza dei randagi in particolare dei cani è spesso oggetto di campagne di avvelenamento o comunque di sterminio indiscriminato ed ovviamente criminale.
Il secondo punto è un mappatura dei rifugi e delle strutture con una verifica puntuale delle criticità maggiori e quindi un piano generale straordinario di interventi da effettuare sia attraverso investimenti diretti che attraverso il riutilizzo per le politiche a tutela degli animali di parte dell'Iva pagata sull'acquisto dei prodotti e dei beni di lusso per cani e gatti che renderebbe un gettito complessivo di almeno una trentina di milioni euro in relazione ai rilevamenti delle spese di ogni famiglia per l'acquisto di prodotti non di prima necessità per cani e gatti (escluso quindi cibo e spese veterinarie) che potrebbero essere reinvestite proprio per le migliorie necessarie al fine di rendere idonee e a norma di legge le strutture che ospitano cani e gatti.
Da ultimo non possiamo dimenticare la necessità di una modifica dei codici civile e penale per rendere essere senzienti gli animali e di conseguenza modificare inasprendole le pene per coloro che fanno del male, che uccidono, avvelenano ed abbandonano gli animali, il tutto collegato ad una importante campagna di adozione degli animali presenti nei rifugi ed una maggiore trasparenza della gestione degli stessi specialmente per quanto riguarda i rifugi privati e convenzionati, con introduzione dell'obbligo di presenza dei volontari di associazioni riconosciute nel consiglio di gestione delle strutture e obbligo di bilanci trasparenti e pubblici per tutti coloro che gestiscono i rifugi medesimi comuni, privati o associazioni che siano.
Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento vogliate chiedermi.
Cordiali saluti


Lorenzo Croce

presidente nazionale AIDAA



Sede Nazionale il 28 settembre 2018

VENETO. DIMEZZATI IN UN ANNO GLI ATTACCHI DEI LUPI

Gli allevatori veneti puntano ancora una volta il dito contro i lupi in relazione agli attacchi o presunti tali avvenuti nella zona di Bosco Chiesanuova dove sono stati uccisi due asini, mentre uno di questi attacchi a Erbezzo sarebbe stato respinto dalla presenza nell'allevamento di Favrizio Maestri grazie alla presenza dei cani maremmani, infine e qui siamo al ridicolo, un pastore ha denunciato che un branco di lupi uscendo dal bosco per inseguire un capriolo hanno "messo scompiglio nei recinti delle pecore" ed ovviamente per gli allevatori anche un azione assolutamente naturale tra selvatici viene considerato alla stregua di un agguato. Ma a riportare le cose nella giusta dimensione ci pensano i dati aggiornati forniti da un ente ufficiale quale è il parco della Lessinia che parlano di 38 attacchi predatori dei lupi contro i 74 dello scorso anno con 81 prede (71 uccise e dieci ferite) contro le 115 dell'analogo periodo dello scorso anno. "Appare evidente che gli allarmi sono del tutto ingiustificati- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e che i lupi specialmente nei mesi estivi non hanno bisogno di attaccare gli allevamenti per procurarsi del cibo. Ma quello che viene alla mente- continua Croce- è la denuncia fatta giorni fa dagli allevatori del senese che avevano parlato di 70 pecore sbranate in un solo attacco dato simile raggiunto in Veneto con ben 38 attacchi predatori da parte dei lupi, i dati comparati dimostrano ancora una volta che i furbi non sempre la fanno franca".

giovedì 27 settembre 2018

BRACCONIERE ARRESTATO NEL TORINESE


(ANSA) - TORINO, 27 SET - Un sospetto bracconiere è stato arrestato nel Chierese. Gli agenti della polizia locale della Città metropolitana di Torino, insieme alle guardie ecologiche volontarie, lo hanno fermato a Riva presso Chieri in località Madonna delle Rovere. Aveva una doppietta con matricola abrasa e delle munizioni.
    Per iniziativa dell'autorità giudiziaria l'uomo è stato messo ai domiciliari (la misura è stata eseguita con la collaborazione dei carabinieri). Nel frattempo gli sono state contestate violazioni amministrative, che comportano una sanzione di 4.800 Euro, perché cacciava senza la licenza per il porto del fucile, non era munito del tesserino venatorio regionale, non aveva stipulato la polizza di assicurazione e non aveva versato le tasse per l'esercizio dell'attività venatoria.

ATTACCO DI LUPI (DICONO LORO) NEL PESARESE

Attacco di un branco di lupi in un'azienda agricola del pesarese. Nella notte l'incursione dei cani che hanno sbranato 10 pecore, solo tre sono sopravvissute.

E' accaduto alle 4 di notte nell'azienda agricola Pigozzi di Monteguiduccio, frazione del comune di Montefelcino. Gli animali selvatici sono entrati nella proprietá, probabilmente attraverso una rete, uccidendo 10 pecore, i cui corpi senza vita sono stati rinvenuti alle prime luci del giorno riversi a terra in un bagno di sangue.

Un problema, quello della presenza di lupi nel territorio che si ripete. Un rischio non solo per gli animali ma anche per le persone, consideranto che il branco ha copito a poche decine di metri dalle case.

RHO GATTILE BRUCIATO. CHIARIRE SUBITO CAUSE E RESPONSABILITA'.

RHO GATTILE BRUCIATO. CHIARIRE SUBITO CAUSE E RESPONSABILITA'.
Rho (27 settembre 2018) Pare siano oltre un centinaio i gatti bruciati nell'incendio che nelle prime ore di questa mattina ha distrutto il gattile di Rho. Sulla vicenda interviene il presidente AIDAA che ha la sede nazionale a pochi chilometri dalla struttura. "Siamo sconvolti per quanto accaduto, cosi come siamo vicini alle volontarie che da anni si occupano con competenza e amore di questi gatti- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma occorre anche fare da subito chiarezza sulle cause dell'incendio e quello lo dobbiamo lasciare fare ai tecnici senza alcuna fuga in avanti, ma dopo aver accertato le cause si faccia una severa inchiesta per indentificare le responsabilità e le omissioni che hanno portato a questa enorme disgrazia, senza sconti per nessuno".

INCENDIO AL GATTILE DI RHO. STRAGE DI GATTI

Una strage di mici quella avvenuta al gattile di Rho. La struttura di via Turati, alle prime ore di questa mattina, è stata vittima di un incendio. Le fiamme, le cui cause sono in corso di accertamento, si sono sviluppate creando notevoli danni. E la morte di circa un centinaio di animali che erano ospitati all’interno. Sul posto sono intervenuti le forze dell’ordine e i vigili del fuoco. 


fonte :https://settegiorni.it/cronaca/incendio-gattile-di-rho-strage-mici/ 

mercoledì 26 settembre 2018

LUPO UCCISO A FUCILATE IN VENETO.

E' stato trovato un lupo morto a Rovere' Veronese, in Lessinia. A denunciare "l’ennesimo atto di bracconaggio" la Lega anti vivisezione (Lav), che ha diffuso le foto della carcassa con ferite da arma da fuoco. "Un gesto criminale - denuncia l'associazione - di estrema crudeltà e gravità che non deve restare impunito". Intanto, l'assessore veneto all'Ambiente, Giuseppe Pan, attende "i report dei carabinieri forestali" prima di pronunciarsi. Il cadavere del lupo, un esemplare adulto apparentemente sano, sarebbe stato rinvenuto da un agricoltore nella mattinata del 25 settembre nel Veronese. Trasportato all'Istituto Zooprofilattico di Verona per i rilievi, l'animale sarebbe stato ucciso da un fucile da caccia a pallettoni

ADDIO A NUOVE BOTTICELLE A ROMA

Non ci saranno più nuove botticelle a Roma. "Non emetteremo più licenze per le botticelle. Ci siamo già confrontati con gli uffici e tecnicamente il dipartimento Mobilità può non emetterne più. È un grosso traguardo, una pagina storica, è un segno molto importante sulla tutela animale". A dirlo il presidente della commissione comunale all'Ambiente Daniele Diaco che oggi ha dato parere positivo al regolamento sulle botticelle.

VECCHIO CANE FINISCE NEL CANALE. SALVATO DA VIGILI E POMPIERI

Settimo Milanese, 26 settembre 2018 - Salvano in extremis un cane che stava annegando nel fontanile. Protagonisti dell’operazione di salvataggiogli agenti della polizia locale di Settimo Milanese e una squadra di pompieri di Rho.
Il cane di razza ibrida e di 18 anni d’età si era allontanato dalla propria abitazione lunedì sera, era sfuggito alla sua proprietaria e lei nonostante il buio l’ha cercato disperatamente e invano per le strade della città con l’aiuto di amici e parenti. Martedì mattina la svolta: nelle prime ore della giornata la padrona ha sentito i guaiti dell’animale provenire dal fontanile di via Pertini, fontanile che in queste settimane è pieno d’acqua in quanto destinato all’irrigazione dei campi coltivati. Ha raggiunto il fontanile e riconosciuto la sagoma del cane nell’acqua, a quel punto ha allertato i soccorsi. Quasi sicuramente il cane scappando è scivolato nel fontanile e non è riuscito a risalire le sponde, la corrente dell’acqua lo ha trascinato per decine di metri. Sul posto sono intervenute immediatamente una squadra dei vigili del fuoco di Rho e una pattuglia della polizia locale, i due equipaggi hanno collaborato per il tempestivo recupero del cane sotto gli occhi della sua padrona e di molti curiosi. L’animale dopo qualche minuto è stato salvato e disteso in un’area boschiva accanto al fontanile, era stremato e senza forze, ma fortunatamente ancora vivo. È stato asciugato con coperte e stracci di fortuna e riconsegnato alla sua padrona. 

INCENDIO MONTI PISANI. FERMA LA CACCIA


FIRENZE - Oggi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi firmerà il decreto per istituire il divieto di caccia in tutte le zone percorse dal fuoco e in quelle limitrofe, dove gli animali hanno trovato riparo dagli incendi.
"L'ufficio caccia della Regione Toscana - ha precisato Rossi - su mia espressa richiesta sta in queste ore predisponendo l'atto a tutela della fauna". 

PRESO IL BRACCONIERE DI TERRACINA

Dopo numerose segnalazioni relative a presunti atti di bracconaggio nel parco naturale dei Monti Ausoni, nella zona di La Ciana a Terracina, i carabinieri Forestali del nucleo investigativo Nipaaf hanno perquisito un fabbricato di una persona del luogo, oltre a due suoi autoveicoli. Nell'operazione sono state trovate oltre 150 munizioni di vari calibri, detenute illegalmente, e 33 tagliole utilizzate per la cattura illegale di fauna selvatica. Tutto il materiale gli è stato sequestrato mentre nei suoi confronti è scattata la denuncia. 


martedì 25 settembre 2018

INIZIATA LA SETTIMANA DELL'AMORE DEI CERVI NEL VARESOTTO

Il suono emesso non è dei più invitanti, a metà strada fra un muggito e un nitrito, molto baritonale. Ma è uno dei tanti rumori che la natura dispensa per dare voce alla vita: è il bramito che serve al cervo per cercare una compagna.
Un messaggio che vale anche ai rivali: sono qui, state alla larga, altrimenti dovrete vedervela coi miei palchi (impropriamente vengono chiamati corna).
I posti dove ascoltarli? Le alture della Valcuvia e della Valtravaglia, la Valganna, valli Veddasca e Dumentina. Ma i cervi sono davvero numerosi in provincia e si spingono sempre più a sud nel parco Pineta, nel parco del Ticino e in zone fortemente antropizzate: se ne sono trovati nei cortili delle case a Gallarate e a Busto Arsizio, e proprio questo è il momento che li rende più indifesi: tanto testosterone nel sangue, palchi (le corna) ben piantati fino a primavera, non si rendono conto dei pericoli e vengono centrati dalle auto: animali che pesano anche due quintali e mezzo e che si sommano all’abbondanza di altri selvatici delle valli (di cui abbiamo diffusamente parlato illustrando le statistiche sugli incidenti stradali con gli ultimi dati disponibili).

PETRALIA. STRAGE DI CANI RANDAGI

Diversi cani randagi questa notte sono stati avvelenati nei dintorni di Madonnuzza. Il noto centro commerciale madonita, appartenente al comune di Petralia Soprana, ha avuto un macabro risveglio: numerose carcasse di cane giacevano lungo le strade della borgata. Ad effettuare la segnalazione è stato Mirco Francioso dell’associazione “I delfini Onlus”. Una lettera di fuoco nella quale afferma di aver segnalato già da tempo il problema del randagismo nei dintorni di Petralia Soprana, senza avere nessuna risposta. Oggi, afferma Francioso, il problema è stato risolto nel modo più vergognoso che c’è.

lunedì 24 settembre 2018

NEI CAMPI NOMADI ALMENO 2.000 CANI RUBATI (SERVE CONTROLLO A TAPPETO)

Roma (24 settembre 2018) Dopo il ritrovamento nei giorni scorsi di  un chihuahua rapito da anni nel campo nomadi di via Bisbino a Milano e di altri due abbandonati in un area cani del comune di Garbagnate Milanese a pochi chilometri dallo stesso campo, il presidente di AIDAA Lorenzo Croce lancia un allarme e un appello alle forze dell'ordine perchè insieme ai veterinari pubblici "armati" di lettore di microchip facciano dei controlli a tappeto in tutti i campi nomadi italiani, dove sono presenti diverse migliaia di cani molti dei quali di razza sono quasi certamente di provenza furtiva. "I cani presenti nei campi nomadi regolarmente iscritte alle anagrafi canine nazionali sono meno di 500 mentre basta entrare in un campo per verificare che i cani sono molti ed alcuni di questi di razza pregiata molto probabilmente di provenza furtiva- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- stando alle stime in nostro possesso nei campi ci saranno circa 6.000 cani di questi almeno 2.000 sono di provenza furtiva mentre gli altri sono sicuramente sprovvisti di microchip ed andrebbero comunque controllati ed intestati ai proprietari, mentre siamo certi che molti dei cani presenti sono stati rubati alcuni dei quali anche da diversi anni". La proposta di AIDAA non è di natura razzista o altro, ma di basa sul rispetto della legge che prevede l'obbligo della microchippatura dei cani e siccome in questi campi i cani chippati ed intestati sono una esigua minoranza, mentre molti sono utilizzati per raccogliere l'elemosina e molti sono di sicura provenza furtiva AIDAA propone dei controlli a tappeto delle forze dell'ordine sia per riportare a casa i cani rubati ma anche per mettere in regola quelli che ancora sfuggono alle diverse anagrafi regionali canine. 
cherry una delle chihuahua ritrovate nelle adiacenze dei campi nomadi di milano

PORTA GENOVA UNA VERGOGNA AMBIENTALE

Milano (24 settembre 2018) Bastano le fotografie che pubblichiamo qui sotto per rendere l'idea di quale degrado ambientale si sia sviluppato in questi anni nella stazione di Porta Genova e nelle sue adiacenze esterne ed interne. In particolare lo scalo è di fatto diventato un ricettacolo di immondizia e un ritrovo di senza tetto che oltre a dormire nella sala di aspetto usano defecare e orinare nelle zone limitrofe (a differenza di quella dei cani questi messeri non hanno l'obbligo di raccogliere le loro feci) spesso mostrando le loro minzioni vergognose ai presenti. Si tratta di una situazione vergognosa nel suo complesso, in una realtà seppure destinata all'estizione nel giro di qualche anno oggi è ancora un capolinea di una importante linea ferroviaria, da qui l'appello alle reti ferroviarie italiane ed alla polizia locale perchè da una parte diano una robusta ripulita all'ambiente e dall'altra che procedano a controlli sempre piu mirati. La gente spesso è esasperata gia per il ritardo cronico quotidiano di molti treni, vogliamo almeno lasciare che li aspetti in un ambiente sereno o quantomeno pulito?

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degrado ambientale e feci umane questo il quotidiano panorama all'interno della stazione di Porta Genova a Milano

domenica 23 settembre 2018

BRESCIA. CACCIATORE MUORE DI INFARTO

Si è accasciato davanti ai propri compagni di doppietta. Un improvviso dolore al petto lo ha colpito mentre di buon mattino si stava preparando alla sua battuta di caccia tra i boschi di Bovegno. È morto così Fausto Angelo Taboni, 68enne originario di Bovegno ma residente con la famiglia a Sarezzo. DOVEVA ESSERE una mattinata di svago e in compagnia, si è trasformata in tragedia. Non erano nemmeno le 7 a Fassole, frazione di Bovegno. Taboni ha prima accusato il malore, poi si è accasciato a terra. A chiamare i soccorsi è stato un amico della vittima, che in un primo momento avrebbe anche cercato di eseguire la rianimazione del 68enne. Nulla da fare. All'arrivo dell'elisoccorso i medici non hanno tentato il possibile, ma alla fine si sono dovuti arrendere. Taboni è morto per un arresto cardiaco. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco e i carabinieri di Collio per le formalità di rito. La salma del 68enne è stata restituita ai familiari per i funerali. 

TAMPONAMENTO SULLA 106. MORTI I QUATTRO CANI

Non è morto solo il cacciatore nell'incidente avvenuto all'alba di oggi sulla statale 106 nel territorio comunale di Belcastro in provincia di Catanzaro. Nell'incidente hanno perso la vita anche i quattro cani che si trovavano nei trasportini e che sono morti sul colpo nell'impatto tra Citroex Saxo su cui viaggiava il cacciatore, un cacciatore di Catanzaro ed una Audi 4 station vagon. Purtroppo anche i quattro cani che stavano accompagnando l'uomo nella battuta di caccia sono morti e vanno a incrementare il numero di vittime innocenti di questa barbarie chiamata caccia. Che i quattro martiri pelosi della follia umana possano trovare pace eterna sul ponte dell'arcobaleno.

CACCIATORE PRESO A FUCILATE NEL BRESCIANO

(ANSA) - BRESCIA, 23 SET - Un uomo di 58 anni è rimasto ferito da un colpo di fucile durante una battuta di caccia a Leno, nel Bresciano. Il colpo sarebbe partito accidentalmente e ha raggiunto il cacciatore mentre era in compagnia di altri amici. Trasportato con l'elisoccorso agli Spedali civili di Brescia, le sue condizioni sono ritenute non gravi. Sarebbe rimasto ferito solo in modo superficiale a gambe e torace.

TAMPONAMENTO SULLA 106. MUORE UN CACCIATORE

BELCASTRO (CATANZARO) - Un uomo è morto, insieme ai suoi quattro cani, in un incidente stradale avvenuto all’alba di oggi sulla strada statale 106, nel territorio di località Fieri di Belcastro, nel Catanzarese, subito dopo l'abitato di Botricello, in direzione Crotone. La vittima è Giuseppe Ponessa, 69 anni, di Catanzaro, noto allevatore di cani.
incidente mortale fieri di belcastro
L’auto sulla quale viaggiava, una Citroen Saxo, è stata violentemente tamponata da un’Audi A4 Station Wagon su cui viaggiavano due giovani di 34 anni, residenti a Petilia Policastro, nel Crotonese, rimasti feriti e trasportati nell’ospedale di Catanzaro.
La dinamica dell’incidente non è chiara, ma i primi rilievi svolti dai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina evidenzierebbero che l’Audi abbia violentemente tamponato la Citroen. La vittima era un cacciatore che, insieme ai suoi cani che viaggiavano negli appositi trasportini, si stava recando ad una battuta di caccia. Disagi per la circolazione stradale, con il transito limitato ad un unico senso di marcia alternato.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza delle autovetture e l'estrazione del cadavere rimasto incastrato nelle lamiere, oltre al personale Anas. 

CACCIATORE FERITO. LO SPARATORE: "MIRAVO AL FAGIANO"

FILOTTRANO – Aveva sentito un fruscio, un rumore che ha scambiato per un animale da cacciare, invece era il suo compagno di caccia raggiunto in pieno da una scarica di pallini. La corsa in ospedale è stata immediata. L’uomo, 57enne di Filottrano, ne avrà per 40 giorni di prognosi. Poteva tramutarsi in tragedia quello che è accaduto stamattina alle 10 nelle campagne di Montoro di Filottrano al confine con Osimo. A salvare il 57enne il fatto che i pallini fossero stati esplosi a debita distanza dalla sua persona: sarebbe stata la ricaduta di quei proiettili a colpirlo, a velocità più che dimezzata.
Sul posto è intervenuto il 118 con l’eliambulanza e l’ambulanza infermieristica di Filottrano. A ricostruire l’accaduto anche i carabinieri della stazione locale che hanno da subito escluso ogni intento da parte del cacciatore che ha colpito l’altro, di fargli del male di proposito. Il quadro però non è buono nemmeno per il cacciatore “in salute” che adesso rischia la denuncia per lesioni colpose.


BOCCONI AVVELENATI A VICENZA. MORTO UN CANE. DUE SALVI PER MIRACOLO

VICENZA - Mani ignote e criminali in settimana hanno gettato nella stassa mattinata in via della Rotonda delle esche avvelenate nei giardini di due abitazioni allo scopo di uccidere i cani di casa. Dissidi tra vicini? Il mistero è fitto. Il bilancio è pesante: in un’abitazione un meticcio di 9 anni è morto tra gli spasmi e un altro meticcio, pure di 9 anni, trasportato dai padroni dal veterinario è stato salvato in extremis. In una seconda abitazione un Jack Russel di 10 anni in preda agli spasmi si è salvato perché la proprietaria l’ha fatto vomitare mettendogli una mano in bocca per portarlo dal veterinario privo di conoscenza: si è ripreso dopo una lavanda gastrica. I proprietari hanno presentato ai carabinieri denuncia contro ignoti, senza formulare sospetti.