domenica 28 aprile 2013

POLITICHE ANIMALI. IL GOVERNO HA IDEE CHIARE

Il nuovo governo pare avere idee piuttosto chiare in materia di politiche di tutela degli animali, da quanto abbiamo appreso in questi primi contatti il governo LETTA dovrebbe rilanciare sulle campagne di sterilizzazioni, rivedere la 281/91 e allo stesso tempo rivisitare gli incentivi e i contributi dalle associazioni attraverso una nuova scala di priorità: meno soldi per pubblicazioni, convegni e invece più soldi per le politiche di tutela degli animali con interventi a favore di chi tutela veramente gli animali. Nei prossimi giorni AIDAA chiederà di incontrare il nuovo ministro della salute e quello delle politiche forestali ed agricole per discutere del documento di AIDAA sugli interventi possibili nei primi sei mesi di governo a favore di animali ed ambiente.

FERMATE IL TAGLIO DEGLI OLMI IN MAC MAHON A MILANO

AIDAA PRESENTA ESPOSTO IN PROCURA CONTRO IL TAGLIO DEGLI OLMI DI MAC MAHON


Milano (28 Aprile 2013) Un dettagliato esposto è stato inviato oggi alla procura della repubblica del tribunale di Milano ed al comando del nucleo operativo ecologico dei carabinieri dal presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con il quale si chiedono indagini per verificare se la presenza degli alberi è realmente cosi pericolosa da rendere indispensabile il loro taglio e in questo caso visto che tale situazione viene prospettata già dal 2008 AIDAA chiede di indagare se le amministrazioni milanesi che si sono susseguite in questi anni ed i vertici dell'ATM non abbiamo messo a repentaglio la vita dei cittadini e del personale viaggiante tacendo tale pericolo causato dagli alberi chiedendo in caso di persistente pericolo che venga immediatamente bloccato il traffico delle linee dei tram. Se cosi invece non fosse si chiede al tribunale un provvedimento urgente che blocchi immediatamente il taglio di questi alberi, almeno fino a quanto non vi saranno nuove perizie che attestino o meno la pericolosità degli alberi presenti da oltre ottantanni lungo il corso Mac Mahon e fino a quanto il comune non avrà studiato soluzioni alternative che non passino dal taglio degli olmi anzi che vadano nella direzione della loro messa in sicurezza attraverso la parziale rimozione della soletta di cemento sottostante i filari alberati in modo da permettere che gli alberi possano sviluppare in maniera naturale le loro radici. AIDAA chiede inoltre un tavolo tecnico aperto ai cittadini ed alle associazioni per trovare una soluzione che permetta di non mettere tram contro alberi ma che trovi un compromesso possibile (che esiste) per la salvezza di entrambi che può diventare un vero e proprio progetto pilota per tutte le altre situazioni simili che si presentasseso in futuro non solo a Milano ma in tutte le città con viali alberati del nostro paese.

PALERMO. CANI RANDAGI SEGNALATI ( E BASTONATI) TRA I RIFIUTI


PALERMO. CANI RANDAGI SEGNALATI  ( E BASTONATI) TRA I RIFIUTI

Palermo (28 aprile 2013) – Sono diverse le segnalazioni giunte in queste ore da Palermo che parlano della presenza salturaria di alcuni piccoli gruppi di cani randagi nelle adiacenze dei cumuli dei rifiuti accatastati ai bordi delle vie della città e a Carini, in particolare i cani sarebbero stati avvistati nelle prime ore di questa mattina in via Brunelleschi e lungo corso Vittorio Emanuele. I cani probabilmente affamati si avvicinano ai cumuli di rifiuti cercando di trovare qualcosa da mangiare, ma trattandosi di cani prevalentemente randagi, e sicuramente spaventari il loro contatto potrebbe innervorsirli provocando situazioni di difficile convivenza, per questo motivo AIDAA lancia l'appello alle autorità perchè si arrivi in tempi brevi alla soluzione del problema dei rifiuti, ma anche che questa occasione serva per affrontare in maniera concreta il problema del randagismo attraverso una forte campagna di sterilizzazione. Da alcune delle segnalazioni arrivate in queste ore al telefono amico dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente pare che alcuni di questi cani randagi siano stati allontanati con la forza e con l'ausilio di bastoni: niente di più sbagliato. Infatti l'allontanare i cani con la forza o con l'ausilio di armi contundenti può provocare una ribellione degli animali che si sentono in quel caso minacciati ed arrivare a possibili aggressioni. Sia chiaro da subito che le aggressioni che ne potrebbero scaturire sono di natura difensiva e per questo motivo chiediamo a tutti di usare il buon senso, ed al comune di avviare le pratiche di allontanamento o cattura dei cani randagi, mentre invitiamo i proprietari di cani a non lasciare girare liberamente per le strade i cani di proprietà ma a metterli in sicurezza. Nelle stesse ore ci sono arrivate segnalazioni di presenza di topi nei cumuli di macerie e di rifiuti, per questo motivo AIDAA invita le autorità sanitarie locali, regionali ed il ministero della salute a monitare la situazione da vicino mettendo in pratica tutte quelle iniziative che servano a tutelare uomini ed animali senza creare situazioni di allarmismo che possono trasformarsi in situazione di rischio per tutti.

ALLARME CESIO 137 NEI CINGHIALI DEL VERBANO


VERBANIA – Era un fenomeno privo di spiegazione certa; continua a esserlo ed è di dimensioni più estese del previsto. Esemplari di cinghiali «radioattivi», contaminati da tracce di cesio 137 (la stessa sostanza sprigionatasi in seguito all’esplosione di Chernobyl) sono stati individuati anche nella zona montana della provincia di Verbania, in particolare in valle Vigezzo.
I PRIMI SEGNALI - Un mese fa animali che presentavano lo stesso misterioso avvelenamento erano stati scoperti nella vicina provincia di Vercelli. Proprio quella inattesa novità ha indotto alla fine di marzo l’Asl di Verbania ad avviare dei controlli su carcasse di cinghiali morte nel suo territorio di competenza: si trattava di animali o abbattuti da cacciatori o morti in seguito a sempre più frequenti incidenti stradali (il cinghiale è una specie ormai infestante in molte zone dell’arco alpino). Campioni della lingua o dei muscoli sono stati inviati per controlli specifici all’istituto zooprofilattico di Torino e il responso, su otto casi è stato per otto volte sorprendente e positivo: nell’organismo di quei cinghiali è presente cesio 137 in concentrazione lievemente superiore al consentito.
DALL'EST EUROPA - Il perché del fenomeno, come detto, non è stato ancora spiegato con certezza: nessuno sa dire perché la presenza dell’isotopo radioattivo si manifesti di nuovo a quasi 30 anni dal disastro di Chernobyl e solo nei cinghiali. Quest’ultimo è esemplare abituato a grufolare e scavare nel terreno e forse la contaminazione è arrivata dagli strati meno superficiali delle zone più selvatiche della montagna. Ma c’è chi avanza una seconda spiegazione: in provincia di Verbania sono stati sequestrati di recente allevamenti non autorizzati di cinghiali, esemplari che vengono poi liberati a scopo venatorio. Questi ultimi potrebbero essere stati alimentati con mangimi non controllati e proveniente dall’Est Europa. In attesa di individuare la vera provenienza del cesio le autorità sanitarie piemontesi stanno pensando di estendere i controlli sulla radioattività anche su altri prodotti locali che finiscono nella catena alimentare, ad esempio il latte e le verdure. Una decisione sarà adottata nelle prossime ore.
I VELENI DELLA CENTRALE - Una possibile spiegazione della ricomparsa dei «veleni di Chernobyl» (il reattore esplose esattamente il 26 aprile del 1985) arriva dagli esperti del Ccr , il centro comunitario di ricerche della Ue che ha sede a Ispra (Varese). «La ricaduta del cesio al suolo – dice Daniele Giuffrida, ricercatore del Ccr – dipese in buona parte dalle piogge di quei giorni. Con l’aiuto di altri istituti di ricerca e delle autorità sanitarie abbiamo ricostruito una mappa delle precipitazioni sull’Europa nei giorni successivi alla fuoriuscita della nube radioattiva. Guarda caso le piogge più intense caddero nel nord del Piemonte e della Lombardia». Secondo gli esperti, dunque, il cesio è penetrato in quei terreni in maniera più massiccia e lì è rimasto, dal momento che ha un tempi di dimezzamento della sua radioattività di 30 anni. Resta da capire come mai le concentrazioni sono state riscontrate nei cinghiali e non in altri organismi. «Il cinghiale – spiega ancora Giuffrida – si nutre principalmente di tuberi che scova arando il terreno; tuberi che a loro volta sono dei concentratori di radioattività. Quest’ultima la si trova anche nel latte o nei vegetali ma in misura più bassa». Esistono dunque pericoli per la salute dell’uomo? «Le norme sanitarie stabiliscono un limite massimo di radioattività che ogni individuo può assorbire senza danni. Per raggiungere tale soglia si dovrebbero però mangiare chili e chili di carne contaminata, cosa che non avviene mai. Detto questo il controllo sulla radioattività degli alimenti non va allentato».
AIDAA ha chiesto al ministero della salute ulteriori controlli sia sui cinghiali vivi che su quelli abbattuti molti dei quali potrebbero essere stati consumati nelle sagre o nei ristoranti.
Inoltre nella missiva inviata al ministero della salute, AIDA chiede anche che si verifichi anche in Lombardia ed in altre regioni la possibile presenza di cinghiali contaminati e ne chiede per questo l'immediata proibizione della caccia. 

TROPPI PICCIONI A CAMERI (NOVARA)


Secondo le stime della ASL di Novara sono oltre 4.800 i colombi (piccioni) presenti sul territorio del comune di Cameri, si tratta di un numero certamente elevato, per il quale l'amministrazione comunale ha deciso di trovare una soluzione che noi di AIDAA riteniamo non debba essere cruenta e non debba prevedere alcun abbattimento preventivo di colombi. 
C'è un ordinanza con la quale si impegnano i proprietari, gli amministratori o chiunque abbia la disponibilità di uno o più edifici nell’ambito del territorio urbano, provvedano a loro cura, dopo aver accertato che non siano presenti nidiacei non ancora autosufficienti e non in grado di volare e dopo una conveniente pulizia, alla chiusura degli accessi ai luoghi di sosta e nidificazione dei piccioni. Vige l’assoluto divieto di depositare o gettare alimenti o residui alimentari sul suolo pubblico e privato, anche se in uso collettivo a più famiglie, onde evitare il richiamo, la permanenza e la proliferazione in luogo dei volatili. In relazione a quest’ultimo proposito la Polizia Municipale aveva ammonito e sanzionato i trasgressori che non hanno seguito  i dettami di questa ordinanza,  che sono stati sorpresi a nutrire i colombi e provocando danno alle abitazioni dei residenti vicini alle loro dimore». Infine il Servizio Veterinario dell’Asl Novara è autorizzato a effettuare durante l’arco dell’anno catture periodiche di colombi, esclusivamente nell’ambito del territorio comunale, finalizzate ad accertamenti sanitari, a cui seguirà la loro liberazione.

mercoledì 24 aprile 2013

ESTATE. TORNANO LE RONDE ANTIABBANDONO DI AIDAA

TORNANO LE RONDE ANTIABBANDONO DI AIDAA
questa estate le ronde saranno targate solo AIDAA

Roma (24 aprile 2013) - Tornano le ronde anti abbandono di AIDAA per il recupero dei cani in autostrada per la prossima estate, da quest'anno si torna all'antico, dopo che per alcuni anni le ronde anti abbandono avevano operato in partnership questa estate le ronde saranno organizzate in proprio dall'associazione ed opereranno sulle autostrade italiane a partire dal 26 luglio fino al 1 settembre 2013. Nelle prossime settimane saranno rese note le funzioni operative sia di come contattare le ronde, sia la mappa delle autostrade dove saranno presenti. Parte invece da subito il reclutamento dei volontari che potranno dare la loro disponibilità inviando i propri dati esclusivamente via email, accompagnati dalla fotocopia di un documento di identità all'indirizzo di posta elettronica ronda.aidaa@libero.it. Le ronde opereranno sulle autostrade italiane ed avranno il compito di recuperare i cani abbandonati che saranno segnalati all'AIDAA. “Siamo stati fermi per un anno- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma abbiamo deciso di rilanciare da quest'anno il servizio delle ronde anti abbandono di AIDAA per il solo mese di agosto, purtroppo con la crisi e dopo alcuni anni in cui gli abbandoni erano in forte diminuzione, questi sono tornati ad aumentare e non poco, per questo motivo con uno sforzo notevole abbiamo deciso di tornare in campo, ci aspettiamo l'iscrizione di molti volontari che mettano a disposizione il loro tempo e la loro passione ed il loro amore per salvare i cani che abbandonati in autostrada finiscono per morire investiti nel 95% dei casi e che inoltre provocano incidenti stradali a volte mortali anche per coloro che si trovano in viaggio”.

VICENDA ENPA. PARLA LA EX PRESIDENTE DI UNA DELEGAZIONE

Abbiamo ricevuto come messaggio su facebook a testimonianza di quanto abbiamo scritto sulla vicenda ENPA e l'acquisto delle case nel mar rosso, una testimonianza davvero molto forte dall'ex presidente di una delegazione ENPA che gestiva un canile lager e che quei soldi finiti non si sa bene come nelle disponibilità personali del tesoriere dovevano arrivarle per sistemare la struttura ed amare gli animali. Ve la ripropongo di sana pianta cosi come pubblicata sotto la nostra nota. 
Rossana Montorsi Sono stata presidente della delegazione ENPA di Sassuolo x tanti anni gestendo un canile/porcillaia con circa 200 cani. Abbiamo aspettato x anni che la famosa "eredità" venisse usata x una casa rispettosa x i nostri cani.... poi abbiamo capito che qualcuno ci aveva già fatto i suoi porci comodi. Abbiamo lottato più coi vertici di Roma che con chi abbandonava gli animali. Manzi... Villa.... Vecchi....mi sono sentita dire che l'Enpa non è quella che raccoglie il gattino ferito per strada.... Prego????? Ci siamo dimessi tutti facendo in modo che togliessero le convenzioni a enpa e ci siamo riusciti. Adesso i cani hanno la casa nuova, ma solo x Buona volontà dei comuni di zona. Ma vedo che a distanza di anni non è cambiato niente!!!! Però vorrei ricordare che c'è anche brava gente che Ancora ci prova a fare qualcosa x gli animali... nonostante "loro"!!!!
 

CROCE A LETTA: SERVONO POLITICHE TUTELA ANIMALI ED AMBIENTE

CROCE A LETTA. SERVONO POLITICHE DI TUTELA ANIMALI ED AMBIENTE

Roma (24 Aprile 2013) - Il presidente nazionale dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce ha inviato un messaggio al presidente del consiglio incaricato Enrico Letta nel quale augura buon lavoro al nuovo presidente incaricato. Il presidente AIDAA ha ricordato al premier incaricato che oltre alle giuste politiche di tutela per gli uomini è necessario che il governo abbia attenzione anche per le politiche di tutela per gli animali e per l'ambiente. Per questo motivo il presidente AIDAA cosi come fatto con il precedente presidente incaricato nella giornata di oggi invierà un documento al presidente Letta contenete una serie di proposte concrete per la tutela degli animali e dell'ambiente. Augurando buon lavoro ad Enrico Letta, il presidente di AIDAA Lorenzo Croce sottolinea la speranza che questo nuovo governo possa nascere in tempi brevi e che lo stesso non dimentichi di occuparsi in maniera concreta e diretta per la tutela di animali e dell'ambiente in tutte le sue componenti.

martedì 23 aprile 2013

GATTINI IMPRIGIONATI IN UNA TOMBA E MESSI IN SALVO DALL'AIDAA


GATTINI IMPRIGIONATI IN UNA TOMBA E  MESSI IN SALVO DALL'AIDAA.

Nella serata del  20-4-2013 è pervenuta agli sportelli telematici AIDAA – Ass.Italiana Difesa Animali e Ambiente, e più precisamente al Vice Presidente Nazionale, Antonella Brunetti, una segnalazione da parte di un privato cittadino dedito al volontariato, tale Signora Anna Schena, in merito alla presenza di gattini di circa un mese all’interno di una cappella tombale.
Il miagolio stridente dei gattini aveva attirato  l’attenzione della Signora Schena, la quale, pur avendo effettuato le dovute segnalazioni  agli organi preposti , non era riuscita a metterli in salvo. Dall'analisi delle circostanze pare che i gattini avessero  trovato accesso alla tomba attraverso un varco di un vetro infranto e non fossero più stati in grado di uscirne.
Svariati i vani tentativi della signora Schena per recuperare i gattini,  fra un passa parola e l’altro e diverse telefonate cadute nel vuoto.

Stamane finalmente l’intervento risolutivo della Vice Presidenza Nazionale AIDAA. Antonella Brunetti si è recata sul posto insieme alla signora Schena , avviando così la pressi prevista in merito.
Determinante ed encomiabile il contributo della Polizia di Stato, che con una volante ha presenziato attivamente alla vicenda fino alla sua risoluzione. I vigili del Fuoco, intervenuti successivamente, dopo circa 15 minuti sono andati via senza aver potuto accedere alla tomba, ovviamente chiusa a chiave.
Nel contempo, il Dirigente Comunale Geometra Nardelli, si è attivato per risalire, tramite censimento, ai proprietari della tomba,che purtroppo, a causa di problemi burocratici, non sono  stati individuati nell’immediatezza.
L’AIDAA ha così chiesto l’intervento dell’autorità giudiziaria , nella persona del PM di turno , il quale ha ordinato di dare esecuzione all’apertura qualora fosse stato impossibile individuare i proprietari della tomba.
Il Dirigente Nardelli, dopo una scrupolosa ricerca, ha individuato i proprietari della cappella tombale, i quali sono giunti sul posto dopo circa mezz’ora.
Una volta varcato l’ingresso della tomba, Antonella Brunetti, ha immediatamente recuperato due gattini  di appena un mese, avvolgendoli subito nella sua giacca. I gattini sono ora in allattamento presso una volontaria, ma hanno già trovato amorevole adozione.
L'ennesimo salvataggio andato a buon fine  grazie alla determinazione dell’AIDAA , attraverso la sua vicepresidente Antonella Brunetti  che come è ormai noto dalle vicende quotidiane, è da tempo impegnata nel progetto  “gatti e colonie feline” sul territorio Brindisino.
Il progetto sta prendendo vita per i gatti all’interno dell’area cimiteriale, dove a breve verranno collocate apposite mangiatoie brevettate da un architetto Fiorentino, e sarà avviato un programma di censimento e profilassi  sui felini presenti e già tutelati a norma di Legge.


L’AIDAA costituisce un punto di riferimento importante per la città, attraverso le attività delle volontarie, le campagne di sensibilizzazione, il contatto ed il dialogo con le istituzioni.  E' stata inoltre promotrice in loco delle ordinanze favorevolmente recepite da codesta amministrazione in merito al DIVIETO di attendamenti circensi con animali, DIVIETO di accattonaggio con animali, DIVIETO di vendita di animali durante le feste patronali come merce inerme.

Gattina instrappolata


Ingresso alla tomba dopo aver posizionato delle coperture sulla porzione del vetro infranto

Polizia e operatori dell'area cimiteriale

Geom.Nardelli

Antonella Brunetti



lunedì 22 aprile 2013

CAVALLO MUORE MENTRE TENTA DI SFONDARE LA PORTA PER USCIRE

UNA FOTO DEGNA DEI PEGGIORI FILM DELL'HORROR GUARDATE LO ZOCCOLO DI QUEL CAVALLO TROVATO MORTO MENTRE STAVA CERCANDO DI SFONDARE LA PORTA ED USCIRE ALLA VITA... CHI HA PERMESSO QUESTO DEVE PAGARE E NON SOLO A LIVELLO PENALE.

BAREGGIO. SALVALTI TRE GATTINI CHE STAVANO ANNEGANDO NEL CANALE



Tre gattini di due settimane, sono stati tratti in salvo da alcuni volontari tra cui alcuni dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente. I tre mici erano finiti in una roggia secondaria forse portati dalla madre che dopo averli partoriti probabilmente in una delle villette della zona li potrebbe aver portati nella vicina roggia in quanto si sentiva in qualche modo in pericolo. Ma in quella roggia era stata inserita l'acqua per l'irrigazione dei campi ed in breve i tre micetti si sono trovati inzuppati ed a rischio annegamento. Scattato l'allarme sul posto sono intervenuti i volontari ed i  dipendenti del consorzio che dopo ave salvato i micetti li hanno amorevolmente asciugati ed avvolti in calde coperte per poi affidarli ad una gattara esperta in svezzamento di cuccioli di gatto orfani.

CERVETERI. CANI IN CATTIVE CONDIZIONI. DENUNCIATO IL PROPRIETARIO

IL CANE DI CERVETERI E' IN QUESTE CONDIZIONI

Denunciato il padrone di un cane che a Cerveteri vive in condizioni pietose, si tratta di un cane meticcio che vive in un  piccolo giardino pavimentato  e che oltre a non essere mai fatto uscire vive nei propri escrementi. La segnalazione è arrivata al numero unico delle segnalazioni di AIDAA, secondo quanto rilevato il cane è malnutrito e nell'ultimo periodo ha perso diversi chili inoltre lo stesso cammina a fatica in quanto viene tenuto legato per diverse ore ad una corda molto corta che non gli permette di muoversi. Oltre alla denuncia nei confronti del proprietario sono state allertate le autorità veterinarie. 

SUGLI OLMI DI VIA MAC MAHON LA PAROLA AI CITTADINI

In merito alla proposta del comune di Milano di abbattere gli olmi che costeggiano la linea 12 sul sito Partecipami (http://www.partecipami.it/) sono apparsi diversi commenti dei cittadini, ne riportiamo qui sotto uno importante e molto dettagliato a firma di Giuseppe Favini che ci è stato inoltrato dalla nostra Inzana Salvina

Dopo l’incontro del 15 us, ho voluto osservare di persona alcune situazioni partendo da Piazza Diocleziano sin poco prima Via Dupre’ per cercare di togliermi alcuni dubbi; purtroppo senza successo.
Nel filmato che propongo al link (https://dl.dropboxusercontent.com/u/82380984/Video%2020-04-13%2006%2055%2035.mov), ho preferito omettere ogni commento anche se un po’ di polemica sul  tram 12 a rischio e che balla, probabilmente l'avrei potuto fare. Tale situazione la si puo’  osservare in un paio di articoli di giornali o forse al luna Park.
Ovviamente per non tediare troppo (min 2:21), non ho potuto chiarire tutti gli aspetti ne riprendere tutte le situazioni;  evidenzio comunque i seguenti aspetti.
  • Responsabilita’ ATM nella circolazione dei mezzi. Quanto esposto dal tecnico Atm ha riversato tutte le criticita’ riguardanti la sicurezza del servizio,  esclusivamente alle radici degli olmi. Non mi sento di condividere interamente questo scenario. Io ritengo che  il rischio di deragliamento derivi  di incuria complessiva sulla linea. Come documentato parte della rotaia pur in assenza di radici esposte, o da  olmo di struttura, sparisce quasi totalmente (parte interna nell’erba). Quando  e’ stata fatta l’ultima  manutenzione sulle rotaie? A tal riguardo non ritengo d’aver avuto una risposta soddisfacente nel merito della conformazione del terreno presente in via Cenisio (presso Pzza Diocleziano) con cio’ che si vorrebbe fare in Mac Mahon.  Mi si e’ stato risposto di traversine che in presenza degli olmi non andrebbero bene. Ma in Cenisio sono state poste in cemento! Le radici erodono pure il cemento?
  • Radici che interferirebbero con le rotaie. Per il tratto considerato, ho evidenziato il fatto che diversi olmi hanno seguito anche altre strade senza interferire con le rotaie (parallelamente o sottostante i lastroni). Il fatto che i lastroni comprimessero le radici obbligandole allo sviluppo solo verso i binari non la ritengo una affermazione corretta. E’ stato anche affermato dalla Sig.a Gatti che il taglio delle radici presenti  in superficie verso la rotaia comprometterebbe la stabilita’ complessiva dell’olmo. Io procederei con un ulteriore parere in quanto ho notato dal mio pulto di vista una contraddizione: se sono radici deputate unicamente alla ricerca superficiale delle sostanze nutritive, quelle sviluppate in media profondita’ o sul lato opposto, per supportare la struttura e/o connesse all’olmo adiacente, non bastano?
  • Temperatura ambientale. Per quanto riguarda la maggior caloria che si sviluppera’ nel caso in cui si sacrificassero le piante, non si e’ tenuto conto di eventuale ulteriore aggravio qualora si sviluppasse ulteriore colata d’asfalto sull’esistente sede stradale in sostituzione dei  “lastroni”. Pur essendo stato in  passato una soluzione di studio, non rilasciano o rilasciano meno il calore accumulato in una giornata estiva. Dal punto di vista economico inoltre, questi “lastroni” non avrebbero, salvo parere contrario, necessita’ di rattoppi  primaverili come si sta sperimentando in svariate zone di Milano citta’ ove l’asfalto a causa del gelo invernale lascia vistose buche a corredo di questa scelta.
Grazie per l’attenzione.

sabato 20 aprile 2013

ECCO COME IL BASTARDO LASCIAVA MORIRE I CAVALLI


ECCO COME IL BASTARDO LASCIAVA MORIRE I CAVALLI.QUESTA FOTO DA SOLA CHIARISCE COSA ACCADEVA LA DENTRO. STIAMO PARLANDO DEI CAVALLI TROVATI MORTI DALLA FORESTALE NELLA SCUDERIA IN PROVINCIA DI PERUGIA. TRE DI LORO ED UN CAPRETTA SI SONO SALVATI E SONO STATI DATI IN CUSTODIA ALLA SCUDERIA UNICORNO DIRETTA DA CATIA BROZZI RESPONSABILE AIDAA DEL SETTORE EQUINI. AIUTACI AD AIUTARLE. COLLEGATI AL LINK QUI SOTTO
https://www.facebook.com/events/470754569656949/
E FAI LA TUA PARTE

CAVALLE SALVATE DALL'ORRORE AFFIDATE AD AIDAA-UNICORNO

QUESTE CAVALLE SONO STATE TOLTE DALL'INFERNO DELLA SCUDERIA DOVE SI TROVAVANO IN PROVINCIA DI PERUGIA ED AFFIDATE AD AIDAA ED ALLA SCUDERIA UNICORNO. ORA CI SERVE ANCHE IL VOSTRO AIUTO PER RIMETTERLE IN SESTO.
VI PREGO DI COLLEGARVI AL LINK QUI SOTTO E DI DARE UNA MANO.


LE DUE CAVALLE CON LA NOSTRA CATIA



AIDAA AL SIT IN CONTRO IL MASSACRO SCOIATTOLI GRIGI

QUESTIONE GENERALE
 
Le regioni Liguria, Piemonte e Lombardia hanno aderito al progetto EC-SQUARE che con il pretesto di tutelare lo scoiattolo rosso prevede la eliminazione totale di tutti gli scoiattoli grigi.
PRIMO MAGGIO. AIDA ADERISCE AL SIT-IN DI LAV BUSTO ARSIZIO CONTRO LO STERMINIO DEGLI SCOIATTOLI GRIGI
 
 
Mentre in Liguria perlomeno gli scoiattoli grigi vengono solo sterilizzati, in Piemonte e in Lombardia vengono uccisi, soffocati con l'anidride carbonica, come facevano i nazisti con gli ebrei.
 
Durante un confronto in Regione Lombardia gli esecutori della strage (Università dell'Insubria) hanno detto che la sterilizzazione non viene fatta perché avrebbero bisogno di un posto dove stallarli finché non vengono tutti catturati (altrimenti rischiano di ricatturare gli stessi) e loro il posto non ce l'hanno. Quindi tutti questi poveri animali verranno uccisi solo perché questi "signori" non hanno voglia di costruire una baracca dove piazzarli temporaneamente!
 
Noi chiediamo alla Regione in prima istanza di chiudere il progetto, perché se lo scoiattolo rosso è in diminuzione in realtà è soprattutto per colpa dell'uomo che costruendo dappertutto ha eroso il suo habitat e comunque non è colpa degli scoiattoli grigi se l'uomo li ha importati, ormai sono qua, lasciamoli vivere!
 
In seconda istanza chiediamo che se proprio devono fare questa cosa perlomeno adottino unicamente il metodo dellla sterilizzazione e rilascio in natura.
 
A titolo informativo ti giro il sito degli sterminatori http://www.rossoscoiattolo.eu/
 
e il sito che smonta tutte le stupidaggini che loro scrivono: http://www.scoiattologrigio.org/
 
QUESTIONE LEGNANESE
 
Per poter eseguire le catture, gli esecutori devono avere l'assenso dell'autorità locale competente (a seconda del caso la Provincia, il Parco, il Comune). Nel caso del Parco Castello di Legnano a decidere sarà il Comune, che non si è ancora espresso. Quindi, seppur il destinatario della protesta sarà la Regione, il Sindaco e i politici locali vedranno che la cittadinanza è contraria alla strage e si guarderà bene dal dare il benestare all'operazione.

MILANO MAC MAHON: SENZA OLMI VALORE CASE GIU DEL 20%

MILANO MAC MAHON: SENZA OLMI VALORE CASE GIU DEL 20%


MILANO (20 Aprile 20139 – AIDAA sta studiando nei dettagli, costi compresi, il piano alternativo all'abbattimento degli olmi che il comune di Milano ha previsto a partire dal prossimo mese di ottobre, progetto che prevede il mantenimento degli alberi, e la realizzazione di una pista ciclabile nella fascia centrale dove oggi passano i tram e la realizzazione di un nuovo piano integrato del traffico che permetterebbe la sostituzione dei tram con i bus ecologici risparmiando anche sul tempo di percorrenza attualmente coperto dalle linee tramviarie 1 e 12. Il piano in fase di realizzazione sarà presentato sia all'amministrazione comunale, ma sopratutto alla gente entro il prossimo mese di giugno. “Stiamo lavorando su diversi fronti- ci dicono Lorenzo Croce e Salvina Inzana dell'associazione AIDAA- con l'obbiettivo di salvare gli alberi, vale anche la pena ricordare che con l'abbattimento degli olmi e con la trasformazione dell'attuale assetto stradale sia di Via Mac Mahon, sia di Via Cenisio che delle altre strade interessate al taglio degli olmi il rischio è anche un altro e cioè una possibile diminuzione del valore stesso delle case fino al 20% rispetto al valore attuale e questo da solo dovrebbe bastare per indurre una seria riflessione sia nei residenti che negli amministratori con l'ovvia conclusione che sarebbe buona cosa evitare a tutti i costi il taglio di quegli alberi”.

interessante il forum del corriere della sera sugli alberi e sulla nostra proposta

venerdì 19 aprile 2013

IL 23 APRILE E' LA FESTA DEI SINGLE CON ANIMALI

IL 23 APRILE E' LA FESTA DEI SINGLE CON ANIMALI


Roma (1 Aprile 2013) – Si celebra martedi 23 Aprile la prima giornata mondiale degli single con animali. Una vera e propria festa indetta dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA che quest'anno si celebra per la prima volta all'insegna della spontaneità, infatti l'invito dell'associazione è rivolto a tutti i single a ritrovarsi nei parchi cittadini insieme ai loro amici pelosi per conoscersi e fare amicizia. Un'occasione come tante per stare insieme e parlare dei propri amici pelosi. Diverse le iniziative previste, tutte nate spontaneamente da gruppi di single con animali che si stanno organizzando su facebook e sui socialnetwork per passare un pomeriggio insieme. L'idea è quella di creare un movimento spontaneo senza incontri preorganizzati, proprio perchè è l'incontro spontaneo che spesso è foriero di amicizia. Comunque nei prossimi giorni sul blog AIDAA (http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/) saranno pubblicati gli appuntamenti previsti che saranno segnalati all'associazione. “L’idea – ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- è quella di organizzare in tutte le località italiane dove sarà possibile un pomeriggio al parco dove i single con animali si incontrano spontaneamente creando una vera e propria rete di socializzazione: infatti molto spesso per milioni di italiani gli animali domestici, siano essi cani, gatti oppure conigli o canarini sono dei veri e propri compagni di vita con cui spesso ci si confida. Da qui l’idea di far incontrare queste persone anche solo per scambiare le proprie emozioni e le proprie esperienze che quotidianamente vivono con i propri animali domestici.”

VICENDA ENPA. UN DANNO PER TUTTI GLI ANIMALISTI.

La vicenda delle case acquistate sul mar rosso dal tesoriere dell'Enpa, è una vicenda brutta, brutta e sporca che danneggia tutti noi che in qualche modo ci occupiamo con amore e passione degli animali e della loro tutela. Ma seppure con la presunzione di innocenza che noi riteniamo di accordare a chiunque ed in qualunque momento fino alla sentenza definitiva di eventuale condanna, questa sporca storia merita una seria riflessione. Non è la prima volta che i vertici di questo Ente fondato da Giuseppe Garibaldi finiscono agli onori della cronaca per questioni giudiziarie legate all'appropriazione di fondi destinati agli animali. E' stato in passato il caso di un ex presidente nazionale ENPA ed oggi del cassiere. Non sono mancate nel tempo anche le polemiche delle sedi locali e le litigate e le tessere strappate proprio per questioni di non chiara gestione economica. Non è la prima volta che gli organi dirigenti di questa associazione cercano di salvarsi in calcio d'angolo dando la colpa ai singoli dirigenti ladri o presunti tali. Ma in questo caso non è semplice chiamarsi fuori, la presidente Rocchi conosce bene questo signore accusato di aver comperato le case sul mar rosso con i fondi Enpa destinati agli animali, che ammonterebbero a quasi un milione di euro (qualcuno dice di più) questo signore in passato è stato tesoriere dei Verdi, e non dimentichiamo il passato parlamentare dell'attuale presidente Enpa, non dimentichiamo nemmeno il legame parentale tra il tesoriere e la presidente di ENPA Genova.Sostenere, come sostiene la signora Rocchi che le ruberie sono state scoperte dai revisori dei conti dell'Ente se non una bugia è sicuramente una mezza verità. Tutti ricordiamo e possiamo trovarne traccia in Internet dell'inchiesta apparsa su Genova Oggi in tempi non sospetti in cui si accusavano i vertici Enpa Genova, ma non solo di ruberie e di strane storie di testamenti non rispettati. Enpa con la supponenza che la contraddistingue, non pensò minimamente di aprire un inchiesta, rispose al giornale on line Genova Oggi minacciando querele. Altro che scoperta dei revisori dei conti, altro che contabilità nascoste! I soldi rubati e scomparsi a Genova ma non solo erano fatti conosciuti da mesi, e per questo crediamo che la magistratura andrà fino in  fondo, vorrà capire se ci sono delle complicità, non diciamo nei furti dei denari destinati agli animali, ma almeno per scoprire se ci sono state delle connivenze, dei silenzi consapevoli su quanto accaduto e su chi combinava questi guai. Non potevano non sapere i vertici Enpa, a rubare i denari non è stato uno sconosciuto funzionario, ma il tesoriere nazionale, marito della responsabile di una delle maggiori delegazione Enpa di questo paese, e gia tesoriere dei verdi e amico della presidente. Non potevano non sapere. Ma hanno taciuto. Se lo hanno fatto inconsciamente sono solamente dei fessacchiotti sprovveduti, ma non ci crediamo, noi pensiamo che lo abbiano fatto scientemente, che qualcuno di questi signori sapeva ed ha taciuto. Allora se cosi fosse, queste persone sono dei criminali due volte. Criminali perchè hanno taciuto e criminali perchè hanno coperto un ladro che prendeva soldi destinati agli ultimi tra ultimi: gli animali. Non voglio protrarmi oltre, ma siamo certi, e lo dico con cognizione di causa, che nei prossimi giorni ne usciranno delle belle. Peccato che questa vicenda che rischia di sfiorare se non di penetrare anche i potenti palazzi romani sarà una tragica vicenda per tutti coloro che ogni giorno si prodigano a loro spese a favore degli animali, dalle gattare ai veterinari di strada. Due anni fà Enpa fece un comunicato nazionale per annunciare che ero stato condannato ad una multa per averli diffamati. Si dimenticarono di dire la motivazione di quella condanna. Dissi che erano dei ladri. CAZZO AVEVO RAGIONE.!!!

PORDENONE. CANI TENUTI IN PICCOLE GABBIE DENUNCIATO IL PROPRIETARIO

la piccola gabbia in cui viene tenuto il cane.

Ennesima denuncia in seguito alla segnalazione al numero unico per i reati contro gli animali dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, questa volta a finire sotto accusa un cacciatore residente in uno dei comuni della provincia di Pordenone che tiene i suoi cani in spazi angusti, senza mai portarli a passeggio. La segnalazione è arrivata nella nottata, immediatamente sono scattati i controlli e di conseguenza la segnalazione al servizio veterinario competente per territorio perchè provveda ai controlli del caso e l'invio alla procura di Pordenone di un esposto contro il proprietario che potrebbe essere accusato di maltrattamento di animale ai sensi dell'articolo 544 del codice penale.

giovedì 18 aprile 2013

NUMERO UNICO SEGNALAZIONE REATI: IN UN ANNO 329 DENUNCE

NUMERO UNICO SEGNALAZIONE REATI: IN UN ANNO 329 DENUNCE



Roma (18 Aprile 2013) – In poco più di un anno dalla sua apertura il numero unico sms 3403848654 per la segnalazione dei reati contro gli animali e l'abbinato sportello di segnalazione online segnalazionereati@libero.it promosso dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA ha ricevuto 605 segnalazioni di reati contro animali, la maggior parte dei quali anticipati via SMS e poi confermati per iscritto attraverso il servizio online, mentre un centinaio di segnalazioni relative quasi tutte ai reati contro animali in rete e sui maltrattamento di animali usati in film o in atti sessuali privati o di prostitute sono giunti invece direttamente al servizio online. Dopo un vaglio scrupoloso delle singole segnalazioni sono state inoltrate 329 denunce alle autorità giudiziarie, per 246 di queste sono stati aperti i relativi fascicoli giudiziari, mentre in 43 casi si è giunto alla soluzione positiva del caso prima della fase processuale. Le segnalazioni riguardano nella stragrande maggioranza dei casi cani tenuti alla catena corta ed in condizioni disastrose, gatti uccisi o torturati, mentre un centinaio sono le segnalazioni di atti di zoorestia e di film con sesso con animali e bambini. Una ventina le denunce relative ad altri animali tenuti in cattive condizioni ed in particolare cavalli ed altri animali da fattoria. Tra le segnalazioni arrivate al numero unico trasformate in denuncia spicca tra le altre la denuncia contro Giulia Calcaterra la velina attualmente indagata presso la procura di Novara per il reato di soppressione del proprio cane. Oltre alle denunce sono state inviate 130 segnalazioni alle autorità veterinarie per controlli su animali malnutriti o maltenuti. Infine per quanto riguarda la provenienza delle segnalazioni esse provengono per il 44% dal sud Italia, dal 27% dal centro Italia e Sardegna e per il 29% dalle regioni del nord Italia. “Quando abbiamo lanciato nel mese di febbraio dello scorso anno questo servizio siamo stati attaccati da più parti invece in un anno abbiamo ottenuto risultati che noi stessi non speravamo- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA ed ideatore del servizio di segnalazioni reati contro animali via sms ed online- certo quando le segnalazioni hanno riguardato reati in corso come uccisioni o maltrattamenti fisici di animali abbiamo sempre invitato a chiamare le forze dell'ordine, mentre il nostro servizio ha funzionato e con ottimi risultati per quanto riguarda i reati di lungo corso, o quelli in rete contro animali. Sono soddisfatto- conclude Croce- anche perchè i dati sono a disposizione di chiunque li voglia vedere o verificare basta che ci telefoni e che prenda un appuntamento con noi, in modo da poter verificare caso per caso tutte le segnalazioni e le denunce fatte in questo primo anno di attività”.

mercoledì 17 aprile 2013

LECCO. TENGONO GLI ASTICI LEGATI AL BENNET. DENUNCIATI

LECCO. AL BENNET TENGONO ASTICI LEGATI. DENUNCIATI
astici legati. DENUNCIATO IL BENNET DI LECCO


Lecco (17 Aprile 2013) – Tenere gli astici con le chele legate è contro la legge e per questo motivo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente si è rivolta al servizio veterinario dell'ASL DI LECCO ed alla procura della repubblica di Lecco per denunciare questa ennesima crudeltà nei confronti degli astici presenti all'interno del supermercato Bennet dentro al centro commerciale La Meridiana di Lecco. La segnalazione ad ASL e Procura di Lecco alla quale seguirà una formale denuncia contro i gestori del supermercato per violazione delle leggi a protezione degli animali vivi in vendita e per il reato di maltrattamento di animali è stata inviata in seguito alla segnalazione giunta al servizio segnalazionereati@libero.it di AIDAA da un avventore del supermercato che avendo notato la maltenuta degli astici li ha segnalati all'associazione animalista che a sua volta ha attivato i veterinari e la procura. “Sono decine le segnalazioni che riceviamo in merito alla maltenuta degli astici spesso con le chele legate e delle aragoste nei supermercati e nelle pescherie. Chiediamo che i controlli vengano fatti in maniera capillare- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- gli animali purtroppo sono destinati all'alimentazione umana, ma non per questo devono essere maltrattati o tenuti in condizioni illegali e magari malnutriti. Invitiamo la gente a continuare a segnalarci situazioni simili che noi denunceremo con nomi e cognomi senza nulla omettere come in questo caso”.

A CREMONA NASCONO DUE ASINELLI GEMELLI


Un parto gemellare davvero piu unico che raro quello avvenuto nella notte tra il 9 ed il 10 aprile scorsi in concomitanza con il cambio lunare nell'azienda agricola Gaudenzi di Cremona. Qui infatti è avvenuto un parto gemellare che ha portato alla luce due asinelli gemelli, nati da mamma asina che di nome fa Rosina. I due asinelli gemelli entrambi maschi sono stati "battezzati" con i nomi di Paqualino e Luigino godono di ottima salute. AIDAA con una lettera inviata ai proprietari dell'azienda agricola chiede che i due asinelli e la loro mamma siano considerati "non macellabili" e che vengano lasciati vivere fino a morte naturale. 

CORSO DI CUCINA VEGAN A BRESCIA DOMENICA 21 APRILE

riceviamo e volentieri pubblichiamo  CORSO DI CUCINA VEGAN A BRESCIA

Brescia Domenica 21 Aprile: Corso di cucina Vegan e Naturale di Primavera

Insieme alle chef Chiara Cardona e Alessandra Lucentini impareremo a preparare piatti originali, gustosi, belli da vedere e soprattutto in armonia con le stagioni e il nostro corpo.

Programma del corso:
Nella stagione del risveglio della Natura aiutiamo il nostro corpo ad esprimere al meglio tutte le sue funzioni, la sua energia e vitalità attraverso il cibo.
Impareremo a cucinare, a combinare gli alimenti, a mescolare gli aromi, a improvvisare ai fornelli, scoprendo anche le proprietà del cibo e come presentarlo in tavola in modo fantasioso.
Largo spazio alla fantasia, alla voglia di sperimentare ricette classiche e nuove, attraverso i colori e i sapori della Primavera in un momento conviviale, fatto di assaggi e divertimento con un occhio di riguardo agli ingredienti: 100% vegetali.
Preparare legumi, cereali e verdure di stagione in modo semplice ma gustoso. Conoscere e far crescere in casa propria i germogli. Autoprodurre jogurt e  formaggi vegetali, preparare dolci senza zucchero e tisane casalinghe.

Un vero inno alla salute, alla bellezza e alla consapevolezza che una cucina sostenibile è possibile, sana e gustosa.
Il corso prevede la preparazione di un menù vegan completo, dall’antipasto al dolce.

A chi è rivolto:
- a chi vuole prendersi cura di sé partendo da un alimentazione più naturale
- a chi desidera conoscere da vicino la varietà del mondo vegetale e imparare nuove ricette
- a tutti coloro che si approcciano per la prima volta all’alimentazione Vegan
- a tutti quelli che, essendo già Vegan, vogliono approfondire le loro conoscenze
- a chi vuole stupire gli ospiti con pietanze gustose e 100% vegetali
- ai professionisti della ristorazione che desiderano andare incontro alle esigenze di una clientela Vegan sempre più diffusa

Quando: domenica 21 aprile 2013
Dove: Brescia, presso Bel e Bu, Via Aldo Moro 8
A che ora: 11.00-16.00
Costo del corso: 70 euro

Che cosa comprende: corso di cucina, dispense con teoria e ricette, piccolo pranzo tutti insieme, attestato di partecipazione finale

Conducono il corso: Chiara Cardona, Chef di VeganLab.it, Alessandra Lucentini Chef di VeganLab.it, e Laura Meccheri coordinatrice di VeganLab.it

Estremi di pagamento:
Bonifico su codice IBAN: IT 60 Q 03165 01600 000011276978
Banca: IW Bank
Intestato a: NRG30 srl
Pagamento: anticipato
Causale: In cucina con Veganblog , corso Brescia– Nome e cognome

Inviare all’email info@veganlab.it gli estremi del bonifico effettuato

Si prega gentilmente di inviare tramite e-mail nome, cognome, indirizzo completo e codice fiscale al fine di poter emettere regolare fattura

- VeganLAB è una struttura di divulgazione della scelta etica Vegan attraverso la buona cucina crueltyfree.
- Tutte le chef di VeganLAB sono rigorosamente Vegan ed hanno partecipato a rigide selezioni e corsi di formazione  professionale.
- VeganLAB è la struttura che organizza i corsi ufficiali di VeganBlog.it
- I corsi di VeganLAB sono certificati VeganOK come garanzia ai partecipanti sui criteri etici adottati sia nell'impostazione, che nei contenuti.

martedì 16 aprile 2013

INFERNO A PERUGIA. MORTI SEI CAVALLI TROTTATORI

catia brozzi con uno dei cavalli scampati all'inferno

INFERNO A PERUGIA. MORTI SEI CAVALLI TROTTATORI

Perugia (16 Aprile 2013) – L'inferno, questa è l'immagine apparsa davanti agli occhi della responsabile del settore equini di AIDAA e direttore della scuderia Unicorno Catia Brozzi, ieri sera quando chiamata dalla Forestale si è recata nell'allevamento di cavalli da trotto in una località vicino a Perugia. Un inferno che si è presto trasformato in un vero e proprio incubo quando man mano avanzando nel sopralluogo sono stati rinvenutE le carcasse di almeno sei cavalli (alcuni giovani) trottatori morti di stenti (uno di loro ha tentato di uscire dalla stalla in cui era chiuso ed è morto lasciando lo zoccolo incastrato nella porta della stalla dove era rinchiuso nell'estremo tentativo di salvarsi la vita).
lo stallone ricoverato in clinica a Perugia

Tre i cavalli trovati vivi, due femmine in giovane età che stamattina sono state trasportate nella scuderia dell'Unicorno- AIDAA di Corciano mentre uno stallone che dovrebbe avere all'incirca 3 anni rinvenuto vivo ma in condizioni critiche si trova ora ricoverato presso la clinica veterinaria di Perugia insieme alle due cavalle salve, è stata trasportata alla scuderia Unicorno anche una capretta incinta tratta anch'essa in salvo da quell'inferno tutti gli animali cosi come l'area in cui sorgeva l'allevamento sono stati sottoposti a sequestro preventivo dalla magistratura. . “E' stata un esperienza davvero difficile- ci dice Catia Brozzi vice presidente di AIDAA che ora ospita i cavalli salvi all'Unicorno- ora le due cavalle e la capretta resteranno per tre giorni a riposo totale in modo che riprendano le forze e poi saranno sottoposte agli accertamenti medico-veterinari del caso”. 

notare lo zoccolo del cavallo incastrato nella porta

AIDAA attraverso il suo presidente nazionale Lorenzo Croce fa sapere che si costituirà parte civile e che attraverso il proprio blog,le pagine facebook ed i mezzi di informazione terrà costantemente informati tutti sia sulle condizioni dei cavalli che sullo sviluppo della situazione. Il proprietario dell'allevamento è stato denunciato dalle autorità giudiziarie presenti sul posto all'atto del sequestro.

GIU LE MANI DAGLI OLMI DI VIA MAC MAHON A MILANO


GIU LE MANI DAGLI OLMI DI VIA MAC MAHON A MILANO
vogliono abbatterne 180 a milano in via mac mahon. AIDAA DICE NO!!


Milano (16 Aprile 2013) – Dovrebbero partire nel prossimo mese di ottobre i lavori di taglio e sradicamento di 180 olmi che costeggiano le rotaie del tram di via Mac Mahon a Milano, la decisione è stata presa dall'amministrazione comunale in quanto a detta dei tecnici dell'azienda dei trasporti milanesi (ATM) nel corso dei decenni le radici degli alberi anziché andare in profondità a causa della presenza nel sottosuolo di una soletta di cemento si sono sviluppati orizzontalmente ed ora sarebbero di fatto da intralcio ai binari dei tram. Secondo i tecnici dell'azienda dei trasporti l'alternativa sarebbe la sospensione del servizio dei tram in quanto la presenza degli olmi secolari non garantirebbero la sicurezza per il traffico dei tram. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente presente alla riunione che si è tenuta ieri pomeriggio nella sede del quartiere 8 di Milano con la responsabile del settore ambiente Inzana Salvina chiede che si fermi immediatamente il progetto del taglio di questi alberi e si studino soluzioni alternative che permettano di mantenere gli alberi e di trovare una soluzione per i mezzi pubblici di superfice. AIDAA sostiene infatti un'altra ipotesi facilmente praticabile e sostenuta anche da molti abitanti della zona che sono tutt'altro che felici della prospettiva del taglio degli olmi. AIDAA propone infatti:
1- il mantenimento dei filari di olmi
2- la trasformazione della fascia attualmente adibita al traffico tramviario in una pista ciclabile all'interno del viale
3- la soppressione delle linee del tram e la loro sostituzione con bus ecologici elettrici attraverso un nuovo percorso viabilistico che coinvolga sia la via Mac Mahon sia le vie adiacenti, in modo da ridurre l'impatto ambientale.
“Bisogna evitare il taglio degli olmi di Via Mac Mahon e trovare una soluzione alternativa- ci dicono Lorenzo Croce presidente AIDAA e Salvina Inzana responsabile Ambiente della stessa Associazione- tra l'altro praticabilissima, che permetta di mantenere gli alberi, realizzare una nuova tratta di pista ciclabile e sostituire i tram elettrici con bus ecologici elettrici, basta del resto fare un nuovo piccolo piano del traffico per risolvere il problema evitando di tagliare gli alberi, che sono di fatto parte integrante di questa zona della città e per certi versi un vero e proprio monumento storico. AIDAA si schiera al fianco dei cittadini che difendono i loro olmi e annuncia una battaglia senza esclusioni per evitare il taglio degli alberi e allo stesso tempo trovare una soluzione condivisa al problema del trasporto pubblico nella zona”.

ABBATTIMENTO DEGLI ALBERI IN PARCO CONCILIO A MILANO. FACCIAMO CHIAREZZA

Abbattimento(nel 2007) del Parco Concilio in v. Concilio a Milano.

Obiettivo : “ Facciamo chiarezza”





In merito all’abbattimento di tutti gli alberi, avvenuto nel 2007 in seguito ad un’operazione di bonifica, del Parco milanese situato in V. Concilio ho inoltrato al Comune delle richieste di accesso e visura di vari atti e documenti al fine di ottenere, come richiesto da molti residenti, chiarimenti e risposte a molti interrogativi ancora insoluti.
Trascorsi e superati i regolamentari 30 giorni sono stata contattata dal responsabile* del Settore Piani di Bonifiche, in v. Pirelli 39, per le relative risposte che espongo sotto in ordine temporale insieme alle corrispondenti richieste.
1 Domanda: la parte del Parco delle Cave che sorge sopra la cava Cabassi è stata bonificata e munita di capping? 
Risposta: no, in quella parte del parco non sono state eseguite bonifiche . Nella cava suddetta è risalita l’acqua della falda, con la conseguente formazione di un laghetto. 
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2 D: il Parco Verga, recentemente inaugurato in Zona otto, in quanto sorto in una ex zona industriale è stato oggetto di bonifica con inserimento del capping?
R: il parco è stato ripulito da rifiuti vari ed il capping è stato inserito solo in un angolo, tipo toppa, verso v. Castellamare, la zona ritenuta più a rischio di contaminanti.
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3 D: nel Parco di v. Concilio, dopo l’abbattimento dei suoi 300 alberi avvenuto nel 2007, è stato poi inserito il capping? 
R: no, nel parco, ad oggi, cioè dopo 6 anni, non è stato inserito il capping ( in un primo momento la risposta era stata positiva ma un successivo controllo l’ha smentita), ad eccezione di un giardinetto giochi che è stato munito del telone quasi alla fine de 2009, cioè 3 anni dopo l’espianto delle alberature. 
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4 D: in merito al sopraddetto giardinetto giochi, avendo noi residenti trovato e segnalato alla ASL( subito dopo la bonifica) diversi pezzetti di amianto che affioravano dal terreno, come è stata gestita tale denuncia? 
R: i tecnici della ASL hanno eseguito un controllo rilevando del materiale non conforme ( ceramiche, detriti edilizi…) ma non hanno riscontrato presenza di amianto.
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5 D: perché è stato disboscato con tanta urgenza il Parco di v. Concilio, cioè un polmone verde che i residenti frequentavano da 50 anni (senza nessuna denuncia o segnalazione riguardante problematiche sanitarie) mentre altri siti noti e da anni preclusi al pubblico , in quanto da anni gravemente contaminati e fonte di inquinamento, non sono mai stati bonificati?
R: non esiste una graduatoria di questo tipo di interventi.
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6 D: sono previsti dei controlli per quanto riguarda la tenuta, la conformità , la funzione contenitiva e la valenza protettiva del capping inserito sotto il giardinetto giochi del Parco Concilio? 
R: no, non sono previsti controlli sul capping. Ci si limita a monitorare la prima falda (controllo comunque già periodicamente previsto per tutte le falde di cui si serve la città).
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A queste richieste ne seguiranno altre. In quanto la trasparenza e la condivisione delle questioni ambientali (da cui dipendono il nostro stato di salute e benessere) ci è giustamente garantita dalla normativa nazionale ed europea. Quindi … al prossimo aggiornamento. 

lunedì 15 aprile 2013

IN ITALIA ABBANDONATI 35.000 CUCCIOLI L'ANNO (3.000 UMANI)

IN ITALIA ABBANDONATI 35.000 CUCCIOLI L'ANNO (3.000 UMANI)
in italia abbandonati ogni anno 35.000 cuccioli. 3.000 sono umani


Roma (15 Aprile 2013) – In Italia, gli uomini ogni anno abbandonano oltre 35.000 cuccioli, piccoli di animali in particolare cani e gatti ma il dato non deve sconcertarci piu di tanto se insieme a migliaia di cuccioli di cani, gatti ed altri animali tolti alle loro madri appena nati con tutto il dolore e lo smarrimento che questo comporta anche per quelle madri anche se sono considerate “solo degli animali” si scopre che nella civilissima Italia ogni anno sono 3.000 i cuccioli di uomo (bambini appena nati) abbandonati nei cassonetti, sotto i ponti, o nei luoghi impensati dalle loro stesse madri, molte delle quali sono costrette a disfarsi del loro figlio, con la stessa facilità con cui ci si libera dei cuccioli di cani e di gatti abbandonati a morire nei cassonetti o gettati nelle fogne. “Sono dati agghiaccianti, come per qualche benpensante risulterà scandaloso il paragone tra l'abbandono voluto o indotto dei cuccioli di cani e gatti e dei neonati umani- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- Ma se ci pensiamo bene non è cosi scandaloso il paragone anche per gli specisti, il problema della facilità con cui si abbandonano i piccoli, di ogni specie deve farci pensare seriamente. La vita è sacra, e noi crediamo che lo sia sempre sia che si tratti di cuccioli della nostra o di altre razze viventi su questo pianeta”.