venerdì 31 gennaio 2020

MILANO. VIETATO FUMARE NELLE AREE CANI, MA SI AI BIVACCHI E LATRINE A CIELO APERTO?

Milano (31 gennaio 2020) Ieri il consiglio comunale di Milano nel corso della discussione del regolamento della tutela animali ha approvato un emendamento che prevede il sacrosanto dovere di non fumare nelle aree cani e sopratutto di non gettarci i mozziconi di sigaretta. Tutto bene? Si, se dietro a questa fotografia patinata della Milano che vogliono venderci i nostri amministratori non si nascondesse la realtà che nelle periferie è ben altra. Infatti si moltiplicano le segnalazioni giornaliere di aree cani con le panchine trasformate in veri e propri dormitori dove non solo ci sono persone che dormono, ma che dentro le stesse aree, le stesse dove non si possono buttare giustamente i mozziconi, orinano e defecano obbligando noi e i nostri cani a convivere quotidianamente con queste situazioni. Ma non si tratta solo di queste presenze, infatti in alcune aree cani, una su tutte quella di via Tolentino davanti alla ex caserma Montello sono stati ritrovati preservativi usati in quanto nelle ore notturne alcune panchine di quell'area si trasformavano in giacigli dove operano i trans e le prostitute della zona. "E la cosa piu grave- recita una nota a firma dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- è che nonostante le decine di segnalazione le autorità milanesi fanno orecchie da mercante e le aree cani, ma anche i parchi e le aree gioco per i bimbi si trasformano spesso in bivacchi e latrine a cielo aperto senza che nessuno intervenga a tutela non solo dei nostri cani, ma anche di chi usufruisce dei parchi attorno alle medesime aree cani".

AREA CANI PORTELLO TRASFORMATA IN BIVACCO. FUMARE NO MA DORMIRE E FARCI I PROPRI BISOGNI SI?

RINVIATO A LUNEDI IL VOTO SUL REGOLAMENTO ANIMALI DI MILANO

Slitta ancora il voto definitivo sul regolamento del benessere e della tutela animali del comune di Milano, infatti ieri la seduta ha visto l'approvazione di alcuni emendamenti ed è stata poi interrotta in quanto è venuto a mancare il numero legale. La votazione degli ultimi emendamenti e la votazione finale è prevista per la giornata di lunedi 3 febbraio.
In questi giorni i giornali si stanno sbizzarrendo nel pubblicare diversi articoli sull'argomento, alcuni dei quali contengono forti inesattezze, domani mettiamo fuori un decalogo serio di come ci si dovrà comportare con i propri cani in città, intanto è stato votato il divieto di fumo nelle aree cani, e un emendamento che invita ATM a predisporre spazi per i cani sui mezzi pubblici.
l'assessore guaineri mentre parla con alcuni giornalisti a palazzo marino

BLITZ CONTRO I BRACCONIERI A ROVIGO

Prosegue l’instancabile attività di vigilanza del personale della Polizia Provinciale di Rovigo nelle lagune del Bassopolesine, luoghi considerati tra gli ambienti naturali preferiti tra i seguaci di Diana e troppo spesso tristemente balzati agli onori della cronaca per le intollerabili azioni di bracconaggio.
Questa volta l’attenzione dell'esperto personale della polizia provinciale, chiamato a vigilare sul rispetto dell'attività venatoria, si è concentrata nella laguna della Vallona in comune di Porto Viro, area recentemente interessata da numerose segnalazioni di presunti illeciti sulla caccia pervenute al numero verde collegato alla centrale operativa di Viale della Pace. Lo scorso sabato 25 gennaio, i vigili provinciali hanno quindi realizzato un’operazione mirata alla verifica dell’attività venatoria da appostamento, ispezionando la zona deltizia fin dalle prime luci dell’alba con impiego di natanti a propulsione elettrica ed automezzi fuoristrada.
Nel corso dei controlli è stato denunciato un cacciatore residente in provincia di Rovigo, sorpreso in attività di caccia con arma vietata per utilizzo di fucile semiautomatico calibro 12 con caricatore contenente più di 2 colpi. La Polizia Provinciale ha pertanto proceduto al sequestro dell’arma e munizioni e alla denuncia penale del cacciatore polesano, che è stato altresì sanzionato amministrativamente per aver esercitato la caccia oltre l’orario consentito dal calendario venatorio.
"Un altro importante intervento di repressione dell’attività di caccia di frodo - spiega la nota stampa della Provincia di Rovigo - ad opera della Polizia Provinciale, che rivolge il proprio servizio a tutte le molteplici realtà legate all’esercizio ittico-venatorio ed alla tutela dell’ambiente".
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BRACCONIERE PUBBLICA FOTO MENTRE IMBRACCIA IL FUCILE: PRESO.

A tradirlo è stata una foto pubblicata su Facebook, sul proprio profilo, in cui imbraccia una carabina accanto ad un cinghiale abbattuto ed ancora sanguinante. Così un bracconiere di Corato, in provincia di Bari, è stato scoperto e denunciato dai carabinieri del Reparto Parco nazionale dell’Alta Murgia che hanno scovato il cacciatore di frodo scoprendo una serie di violazioni da lui commesse.
I militari della stazione forestale di Ruvo di Puglia hanno accertato che l’uomo detiene solo la licenza per uso sportivo e non per fini venatori. Inoltre l’abbattimento del cinghiale è avvenuto sul territorio murgiano, in territorio di Minervino Murge nella provincia di Barletta-Andria-Trani, e nel periodo primaverile quando la caccia è chiusa. Ora l’uomo deve rispondere di porto d’armi illegale in luogo pubblico e di furto aggravato venatorio. Infatti il porto d’armi ad uso sportivo non consente il trasporto delle stesse armi verso luoghi diversi dai poligoni di tiro né l’esercizio dell’attività venatoria. Il furto venatorio invece trova principio nel fondamento che, ai sensi di legge, la fauna costituisce patrimonio indisponibile dello Stato e non può essere detenuta e prelevata in assenza di specifica licenza ad uso caccia.
fonte
https://www.borderline24.com/2020/01/29/corato-bracconiere-pubblica-foto-facebook-denunciato-alcune-irregolarita/


GLI ITALIANI SONO SEMPRE PIU ANIMALISTI E VEGETARIANI

Tanti lo fanno per amor proprio, ma altrettanti per puro amore nei confronti degli animali. È così che oggi quasi un italiano su dieci (l’8,9 per cento) non mangia carne e, addirittura, nessun alimento di origine animale. L’Eurispes anche in questa edizione del suo rapporto (il trentaduesimo) ha contato vegetariani e vegani nella nostra popolazione, e ha scoperto che sono in aumento. Per capire: nel 2019 i vegetariani e i vegani erano il 7,1 per cento, con un aumento di quasi due punti percentuali in soli dodici mesi.
Animali in famiglia
Il 23,2 per cento degli italiani che non mangia cibi legati agli animali ha dichiarato di farlo per il proprio benessere, lo stesso motivo che spinge il 18,7 per cento ad avere un’alimentazione priva di lattosio, il 14,6 per cento a mangiare cibi senza glutine, mentre il 16,3 per cento segue un’alimentazione regolarmente arricchita da integratori. Poi ci sono i vegetariani e i vegani che seguono questo tipo di dieta per puro amore nei confronti degli animali. Sono il 22,2 per cento, e certamente rientrano nelle percentuali degli italiani che accolgono in casa gli animali. L’Eurispes ha contato anche loro: sono quattro italiani su dieci (il 39,5 per cento), e anche questo numero è in aumento rispetto al 2019 di ben sei punti percentuali (erano il 33,6 per cento).
Non solo cani e gatti
Tra quelli che tengono in casa un animale spicca un dato: il 9,2 per cento ne tiene in casa tre, se non addirittura più di tre (il 3,6 per cento). Quasi stessa percentuale per chi ne tiene in casa due (il 9,6). Il 20,7 per cento solo uno. Non stupirà sapere che la metà di chi ha un animale tiene in casa un cane (il 48,8 per cento, per la precisione) e uno su tre invece un gatto (il 29,6%). Ma c’è un numero che salta agli occhi: l’1 per cento degli italiani che ha un animale tiene in casa un rettile. Che tradotto in numeri assoluti vuol dire che sono ben 150 mila le persone che scelgono di avere cobra e serpenti come animali di compagnia, la metà di quelli che tiene i cavalli nelle scuderie e i conigli nelle gabbiette.
Le spese veterinarie
Per curare i loro animali gli italiani sembrano non badare a spese, secondo Eurispes. Uno su dieci spende fino a 200 euro ogni mese, mentre il 4,3 per cento fino a 300 euro e poco più del 2 per cento anche ben più di 300 euro sempre ogni mese. La cura per i propri animali continua anche dopo la loro vita: un italiano su quattro tra chi li possiede, dopo la loro morte, sceglie di seppellirli in un cimitero degli animali, mentre il 38,1 per cento opta invece per la cremazione.

FONTE

giovedì 30 gennaio 2020

MILANO. NESSUNO VUOL TOGLIERE I CANI AI FUMATORI

Milano (30 gennaio 2020) Nelle ultime ore complici anche alcuni servizi televisivi gira la notizia che il consiglio comunale di Milano oggi potrebbe votare nel contesto del regolamento del benessere degli animali un provvedimento che prevederebbe il sequestro dei cani ai fumatori, qualora gli stessi fossero scoperti a fumare in area cani. Si tratta di una fake news bella e buona infatti il consiglio comunale di Milano oggi voterà la delibera complessiva del regolamento che prevede si il divieto di fumo nelle aree cani, ma i contravventori saranno puniti con un ammenda e non certo con il sequestro del cane. 

OGGI SI VOTA IL NUOVO REGOLAMENTO BENESSERE ANIMALI DI MILANO

Appuntamento oggi pomeriggio alle 16.30 a Palazzo Marino in piazza Scala a Milano (portate la carta di identità se volete entrare) in Consiglio Comunale continua la discussione sugli emendamenti del regolamento del benessere degli animali del comune di Milano. Subito dopo si procederà alla votazione della delibera nel suo complesso. 
Se invece volete vedere la seduta in diretta basta cliccare qui sotto.


SPOLETO. AVEVA UCCELLI NEL CONGELATORE. DENUNCIATO BRACCONIERE


SPOLETO- Cacciatore sorpreso ad abbattare specie protette che i carabinieri forestali gli hanno trovato anche in congelatore. A Colle Fabbri di Spoleto a seguito di segnalazione da parte di un cittadino nei confronti di un veicolo sospetto con a bordo un cacciatore, presunto autore di abbattimenti di animali protetti, sono stati svolti mirati servizi antibracconaggio da parte di più pattuglie dei carabinieri forestali. I militari della Stazione carabinieri forestale di Spoleto e Cerreto di Spoleto  hanno colto in flagranza di reato un cacciatore sopreso ad abbattare avifauna protetta (fringuelli). I carabineri recuperavano quattro esemplari di fringuello abbattuti. Successivamente veniva estesa la perquisizione all’abitazione dove venivano rinvenuti all’interno di 2 congelatori, 170 esemplari della stessa specie.
A l'uomo è stato contestato il reato di esercizio venatorio con abbattimenti e detenzione di avifauna morta non cacciabile.

ALTRI DUE CANI AVVELENATI A ITRI

Un altro cane avvelenato ad Itri. La proprietaria lo ha trovato questa mattina all’interno di una proprietà privata di via Virgilio Mancini in gravissime condizioni, riverso a terra con accanto il vomito della bestiola. Ora l’animale si trova in clinica dove si spera possa essere salvato.
L’episodio denunciato sui social questa ha suscitato sdegno. Ieri nella stessa zona sono stati rinvenuti croccantini avvelenati che hanno causato la morte di un cucciolo di tre mesi.
“C’è qualche mente malata che si sta divertendo – si legge in un post di Itricontatto -, quindi state attenti quando portate a passeggio i vostri cani e prestate attenzione anche se i cani sono liberi nei vostri cortili”.

mercoledì 29 gennaio 2020

REGOLAMENTO ANIMALI MILANO. MILLY MORATTI "PENSIAMO AI DORMITORI PER CLOCHARD CON I CANI"

Lunedi durante la seduta fiume dedicata alla discussione ed approvazione degli emendamenti del regolamento di tutela degli animali del comune di Milano sono stati molti gli interventi importati, ma in particolare voglio ricordare quello della consigliera comunale Milly Moratti che ha chiesto alla giunta di prendere seri provvedimenti a favore dei clochard con i cani al seguito mettendo in campo interventi per la realizzazione di dormitori pubblici dove sia possibile ospitare anche i clochard con i cani. 

IN LIGURIA INSEGNANO COME RICONOSCERE LE ESCHE AVVELENATE

Con il Patrocinio della Regione Liguria, del Comune di Mignanego, in collaborazione con Centro Veterinario Genovese e il sostegno di Lida Tigullio, sabato e domenica 07/08 marzo 2019, a fronte dell’aumento di morte e ferimenti di cani a causa di esche o bocconi avvelenati e relativa emergenza a Genova, Ivan Schmidt insieme a Virginia Ancona, metteranno a disposizione della regione Liguria, le proprie conoscenze e competenze in materia cinofila, offrendo due giornate totalmente gratuite per insegnare a proprietari e cani le tecniche di indifferenza e rifiuto ad esche e bocconi avvelenati.
Il progetto pilota ha preso il via nel novembre 2019; constatata la persistenza dell’emergenza e visto il grande successo ottenuto a livello di partecipazione nella prima edizione, gli organizzatori hanno deciso per l’evento bis, questa volta in formula fine settimana.
Questo evento è molto importante – in quanto di per sé, non è rappresentativo di garanzia che l’animale non assumerà mai più nulla dal suolo, ma offre la possibilità di apprendere le tecniche per migliorarne l’indifferenza e il rifiuto. L’esperienza e le testimonianze ci insegnano che già a partire dalla seconda/terza seduta di lavoro, l’indifferenza si situa al 75%, un risultato per nulla scontato.

martedì 28 gennaio 2020

AIDAA: SERVE IL REGISTRO NAZIONALE DEI CLOCHARD CON I CANI

Roma (28 gennaio 2020) - In Italia si stima la presenza di circa 3500- 4000 clochard con i cani al seguito, di questi solo una decima parte sono clochard stanziali in singole città o paesi e conosciuti in quanto utilizzatori dei servizi sociali messi a disposizione dalle singole amministrazioni locali. E tra loro purtroppo spesso si nascondono dei clochard che i cani non li hanno come compagni di vita ma che li usano solo per fare accattonaggio e che dopo averli sfruttati e spesso maltrattati spesso li vendono a qualche persona che ha a cuore l'amore per gli animali alimentando cosi un giro di sfruttamento e maltrattamento dei cani. Per questo motivo a margine della discussione del regolamento di tutela degli animali del comune di Milano L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente rilancia l'idea già messa sul tappeto della realizzazione di un registro nazionale dei clochard e dei loro cani di affezione in modo da distinguerli da chi i cani li usa per accattonaggio. "Pensiamo a un registro che non sia solo un doppione dell'anagrafe canina- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma che porti con se dei pacchetti di diritti per i clochard ed i loro cani, come l'accesso alle strutture di ricovero notturne, oppure alle mense pubbliche dove possano essere distribuiti anche dei pasti per gli animali che accompagnano i clochard oltre ovviamente a convenzioni per la gestione ed la salute dei loro amici a quattro zampe. Mentre per chi invece sfrutta i cani- conclude la nota AIDAA- nessuna pietà e vale a dire sequestro immediato degli animali e denuncia per maltrattamento ai sensi del codice penale, insomma guanto di velluto per chi ama gli animali ma pugno di ferro per chi li sfrutta".

LA NOSTRA PROPOSTA RISALE AL 2008



MILANO. DIVIETO CON DEROGA DEL COLLARE A SCORRIMENTO PER I CANI

Si è svolta ieri la terza seduta del consiglio comunale di Milano dedicata alla discussione del regolamento del benessere e della tutela degli animali nel capoluogo lombardo. Una seduta intensa, a volte sfociata in discussioni sterili ed accademiche ma che sicuramente ha messo alcuni punti fermi per quanto riguarda la gestione degli animali nella città, ma che allo stesso tempo ha provocato qualche pasticcio. Andiamo con ordine.
CANI E ALTRI ANIMALI NEGLI UFFICI PUBBLICI
Il consiglio comunale di Milano ha dato il via libera a tenere cani e gatti in ufficio, anche se ogni settore dovrà studiare specifiche direttive che dovranno avere comunque l'approvazione del dirigente. Comunque in linea di massima c'è un via libera positivo.
GUINZAGLIO A UN METRO E MEZZO
Viene confermato quello che la legge prevede e vale a dire che il guinzaglio sia fisso che scorrevole non deve superare la lunghezza massima di un metro e mezzo dall'estensione della mano alla pettorina.
CANI CLOCHARD
Confermate le norme previste per la tutela dei cani clochard che sono compagni di vita per gli stessi clochard, mentre si inaspriscono controlli e sequestri per i cani usati per l'accattonaggio molesto per i quali scatta anche la denuncia di maltrattamento di animali.
CANI AL SUPERMERCATO
Si da il via libera alla richiesta di spazi appositi nei supermercati dove poter ospitare i cani in attesa che i proprietari facciano la spesa. 
PATENTINO E LISTA RAZZE
Questo è il primo pasticcio, qui si è stabilito l'obbligo del corso per il patentino obbligatorio per i possessori di alcune razze di cane, corsi che dovranno essere fatti entro due anni dall'entrata in vigore di questo regolamento, rimane il fatto che dall'elenco sono esclusi tutti i meticci di queste razze e quindi la situazione è complicata servono nuove regole, ed inoltre l'introduzione anche se come allegato della lista delle razze pericolose seppure in funzione del patentino e non riconosciute come tali è a nostro avviso illegale. Per questo stiamo valutando la possibilità di un ricorso al TAR decisione che prenderemo dopo aver preso visione dell'intero testo del regolamento con le decine di modifiche introdotte dagli emendamenti.
COLLARE A SCORRIMENTO
Qui siamo al delirio. La maggioranza ha chiesto un divieto senza se e senza ma, la Lega invece ha chiesto la sua totale liberalizzazione, è arrivato un sub emendamento che stabilisce che il collare a strozzo o scorrimento è vietato tranne nei casi in cui il padrone stabilisce che ci possano essere motivi di sicurezza per se o per l'animale o se viene consigliato dal proprio veterinario o dal proprio educatore cinofilo. Un caos che rischia di portare pure le multe per la maltenuta dei cani davanti ai giudici di pace non essendo chiariti , almeno non in questo regolamento, quali siano i casi in cui si possa invocare la necessità di sicurezza laddove non esiste parere preventivo, in questo modo si rischia la multa ma esiste anche la possibilità di un ricorso. Insomma un pasticcio. 
Giovedi si prosegue.
Per rivedere la seduta del consiglio comunale di ieri clicca qui sotto


MODICA E SCICLI. PICCHIANO E UCCIDONO I CANI PER IL GUSTO DI FARLO

Notti folli in due città che non meritano di finire sotto le luci dei riflettori. Scicli e Modica, regine della movida iblea, lo scorso sabato sera ancora una volta sono finite in cronaca. Alcool, droghe, auto lanciate a velocità sostenuta, alterchi verbali intrisi di sangue, atti di violenza contro animali, cani in particolare. Il sabato sera, nelle due cittadine del Ragusano sud orientale, è da far-west. Clima che si vive in pieno centro storico. Se Modica porta la palma delle risse notturne fra paure e feriti, Scicli porta quella degli incidenti stradali. Nella centralissima piazza Matteotti, cuore della città della Contea, orde di giovani in uno stato di alterazione mentale e fisica periodicamente finiscono alle mani rendendo invivibile la piazza. Tutto a notte inoltrata. Nella città di Montalbano la paura, invece, viaggia sulle quattro ruote con giovani alla guida di auto lanciate a forte velocità: una settimana fa in via Marconi e sabato scorso all’incrocio fra corso Umberto e corso Mazzini a poche decine di metri da piazza Italia. Per mera fortuna fra i feriti non c’è stato alcun pedone ma solo danni agli  occupanti dei mezzi ed a palazzi. Scicli porta anche il primato per atti di violenza nei confronti di animali. Cani avvelenati, cani martoriati dalla mano dell’uomo. Episodi che le due comunità respingono fermamente accomunate come sono, oggi, dalla volontà concreta di candidarsi a capitale italiana della cultura 2021. Lo stanno facendo forti delle loro bellezze artistiche ed architettoniche ma anche e soprattutto per le eccellenze culturali e gastronomiche. Scicli, patria di uno dei maggiori pittori del Novecento ibleo come Piero Guccione e luogo dove visse lo scrittore Elio Vittorini, è di forte richiamo anche per il fenomeno Montalbano, il commissario nato dalla penna dello scrittore siciliano Andrea Camilleri. Modica, la città del poeta Salvatore Quasimodo, con il suo cioccolato oggi Igp, i suoi monumenti ed i suoi musei si mette in gioco. Entrambe le cittadine iblee lo fanno forti anche di essere comunità sane e laboriose. Ed allora, possono essere macchiate da giovinastri dai vizi sregolati, dalle abitudini off-limits? No, proprio no. Ecco perchè è necessario alzare l’asticina dei controlli.

I CANI AVVELENATI PERCHE' SPORCANO ED I PADRONI NON RACCOLGONO LE FECI

I cani sporcano e vengono avvelenati per vendetta

In provincia di Rovigo animali a rischio. Secondo quanto riferisce l’associazione Città degli Angeli onlus, “sono stati trovati bocconi avvelenati all’interno dell’area verde dove molti cittadini portano a sgambare i propri cani. Una cagnolina è viva per miracolo”. Si tratta di bocconi modificati con  l’aggiunta di topicida. “Ci stiamo informando e a presto daremo ulteriori dettagli”.
Come informa il sito Polesine24, è stata informata la polizia locale che ha avviato le indagini e saranno guai per chi ha messo quei bocconi avvelenati. “Pertanto chi ha visto o saputo qualcosa, è invitato a comunicarlo al comando di corso Mazzini, perché il rispetto degli animali è una conquista di civiltà”.

lunedì 27 gennaio 2020

CACCIANO SCOIATTOLI PER METTERLI IN PADELLA - PRESENTATO ESPOSTO

MILANO (29 Gennaio 2020) Non c'è pace per i poveri scoiattoli grigi, infatti dopo le campagne di sterminio che negli anni scorsi hanno riguardato alcune zone d'Italia (molte delle quali per fortuna rimaste sulla carta). dopo che molti scoiattoli sono stati trasferiti nei parchi cittadini adattandosi al nuovo habitat ben diverso da quello del bosco in cui erano abituati. Dopo essere quindi stati costretti a vivere spesso in mezzo allo smog cittadino ed alle strade trafficate dove migliaia di esemplari hanno trovato la morte investiti da auto e moto e molti sono morti intossicati dal veleno dell'aria delle città e dallo smog delle auto. Bene dopo tutto questo ora gli scoiattoli diventano prede ambite per gli amanti della loro carne. Ora non che le nostre periferie e i nostri parchi siano invasi da orde di cacciatori di scoiattoli, il fenomeno al momento è molto limitato e si parla di alcune segnalazioni al parco Sempione di Milano, ma anche nei parchi della Fossa di Abbiategrasso. del parco di Legnano e nella zona del centro di Pregnana dove alcuni  cittadini di origine dei paesi orientali son stati notati nel tentativo di catturare i piccoli scoiattoli e alla richiesta di alcuni cittadini di sapere cosa stavano facendo hanno risposto che si tratta di animali "con la carne ottima da mangiare". Insomma dopo lo stufato di gatto e di nutria è aperta la caccia agli scoiattoli? E' un presto per lanciare un vero e proprio allarme, anche perchè al momento non esistono denunce formali per la cattura illegale di questi animali. Ma le segnalazioni si moltiplicano da alcuni giorni e sopratutto girando la rete sono molti i siti internet di cucina che propongono ricette in Italiano su come cucinare lo scoiattolo in umido o stufato. Ci sono poi nazioni come l'Inghilterra dove da anni viene proposto un piatto a base di carne di scoiattolo in diversi ristoranti di buona qualità con tanto di recensioni. Il sospetto che anche qui da noi si diffonda questa cultura è dettata proprio dalle segnalazioni giunte all'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA "Del resto- recita una nota dell'Associazione - gli scoiattoli grigi sono considerati un animale non autoctono infestante, quindi crediamo che anche le segnalazioni di eventuali cacciatori in particolare cinesi ed orientali che cercano di catturarli per mangiarseli sia vista in alcuni ambienti più come una soluzione di quello che loro definiscono il problema degli scoiattoli grigi, che come l'ennesimo crimine contro una specie di animali dolcisiimi quali sono gli scoiattoli". In relazione a quanto sopra esposto questa mattina l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato un esposto alle procure di Milano e Pavia per chiedere controlli mirati per quanto riguarda possibili azioni di caccia e cattura illegale degli scoiattoli grigi nei parchi e nei luoghi oggetto di segnalazione.




ALCUNI LINK DEI SITI DOVE SI SPIEGA COME CUCINARE LO SCOIATTOLO 

https://www.vice.com/it/article/4wkwpm/stufato-di-scoiattolo

AGGIORNAMENTO ALLE ORE 10.18 DI MARTEDI 28 GENNAIO
Avendo verificato le situazioni ed accertato in almeno tre casi la veridicità di quanto segnalato, domattina AIDAA presenterà un esposto alle procure di Milano e Pavia in merito alla caccia degli scoiattoli a scopo culinario.

CLOCHARD CEDE IL CANE PER TRE BRICCHI DI VINO

Finalmente siamo riusciti a convincere il clochard che teneva con se la piccola cagnolina di sette anni che è stata recuperata dai volontari settimana scorsa in stato di semiassideramento, la cagnolina è stata ricoverata in una clinica veterinaria. E ora abbiamo finalmente la possibilità di fare il passaggio di proprietà e di avviare i contatti per la sua adozione. La vicenda potrebbe chiudersi bene, ma la cosa che ci ha sconcertato di piu è stata la decisione di questo clochard di accettare la cessione del cane in cambio di tre bricchi di vino rosso. Sono sconvolto.

DRAGO E' STATO ADOTTATO

Ricorderete Drago il cane ritrovato da una nostra amica a Mazzano Romano mentre vagava in cerca di una casa. Bene possiamo dare la notizia ufficiale Drago è stato adottato. Sabato si è svolto il primo incontro di inserimento, mentre nei prossimi giorni arriverà definitivamente nella sua nuova casa a Roma, dove come potete vedere dalla foto ha gia fatto amicizia con la sua nuova amichetta di giochi.
Grazie.

TRENTINO: LA FAMIGLIA DI BRACCONIERI HA DECAPITATO 5 CERVI MASCHI

TRENTO. A inizio mese la scritta ''Ritrovati 5 cervi maschi senza testa: sicuramente colpa del lupo che vuole appendere i trofei in soggiorno'' era apparsa sulla lavagna di un locale della Val di Fiemme e l'appassionato ed esperto di lupi della zona Paolo Scarian aveva pubblicato sul gruppo Facebook ''Fiemme e Fassa il ritorno del lupo'' le immagini delle carcasse ritrovate nella zona di Bellamonte ''lavorate'' grosso modo tutte alla stessa maniera (QUI ARTICOLO). 

"Due esemplari sono stati trovati nel fondovalle - commentava Scarian - mentre altre due carcasse sono state individuate a circa 2 mila metri di quota. Abbiamo immediatamente avvisato il corpo forestale, che ora ha il compito di interessare il rettore della sezione, ma anche portare avanti alcune analisi".

Analisi e indagini accurate, ci si augura, visto che intanto dall'altra parte del Trentino solo pochi giorni fa sono stati individuati due bracconieri: padre cacciatore e figlio ancora senza patentino ma già indirizzato sulla (cattiva) strada. I forestali, infatti, in Val di Sole, a Caldes, hanno colto sul fatto i due. Prima è stata trovata la carcassa di un cervo con grande palco morto dopo ore di agonia stritolato nel basso ventre da una trappola con cavo d'acciaio. A quel punto hanno capito che i bracconieri sarebbero dovuti tornare e hanno deciso di posizionare delle fototrappole per incastrarli. E così è stato: pochi giorni dopo padre e figlio, sono tornati sul luogo per smontare il sistema di catturadecapitare l'animale e portarsi a casa il palco come trofeo (QUI ARTICOLO). 

E anche a Tremosine, pochi giorni fa, sopra il Lago di Garda padre di 58 anni con licenza di caccia scaduta e figlio di 28 erano stati fermati con tutto l'armamentario del ''perfetto bracconiere'': capienti zaini, ottiche, binocoli, telemetri, visori notturni, radio ricetrasmittenti, segacci, coltelli a pugnale, guanti e sacchi di plastica, tutto il necessario per individuare, abbattere e macellare sul posto quanto il parco dell'Alto Garda avrebbe offerto tra caprioli, cervi o cinghiali (QUI ARTICOLO).

Insomma la pratica è tristemente diffusa e anche il modus operandi è banalmente ripetitivo con il palco che rappresenta il macabro trofeo da esporre, magari, in qualche inquietante garage o salotto. Il bracconaggio è diffuso ovunque, anche nelle nostre vallate e, purtroppo, pare essere anche una tradizione di famiglia. 

PANE E ANTIGELO. COSI UCCIDONO I CANI A CHIVASSO

Pane e liquido antigelo. Questa l’arma utilizzata dal killer dei cani che da qualche settimana sta terrorizzando i residenti di frazione Rolandini di Verolengo, dove sarebbero già morti (avvelenati) almeno due cani.

Vogliono uccidere i  vostri cani cani

Pane e antigelo, è questo il boccone killer trovato a Chivasso, Caluso e Verolengo e precisamente in frazione Rolandini dove due cani sono morti. Altri, invece, si sarebbero salvati solo grazie all’immediato intervento di un veterinario.

I casi precedenti

Pochi mesi fa, altri cani erano stati uccisi con polpette avvelenate lasciate nell’area gioco di via Giuseppe Di Vittorio e lungo la strada che conduce verso il Po.
Poco prima, un altro cane era morto perché qualcuno aveva buttato, nel cortile della casa dove viveva, una polpetta con dei chiodi.

L’avvelenamento



I sintomi di avvelenamento possono insorgere anche dopo 24-48 ore dall’ingestione ed è indispensabile l’intervento immediato del veterinario appena si hanno i primi sospetti

domenica 26 gennaio 2020

CERVO MORTO DOPO LUNGA AGONIA. PRESI I BRACCONIERI

CALDES. E' morto dopo una lunga agonia, tentando di liberarsi, un cervo maschio adulto rimasto vittima di un cavo d'acciaio, posizionato dai bracconieri, che lo ha intrappolato al basso ventre. Dopo i gravi episodi di Bellamonte, dove qualche settimana fa erano stati trovati alcuni cervi decapitati, un altro cervo è stato trovato senza vita dai forestali, vittima anch'esso del bracconaggio.

L'ungulato (dotato di un grande palco) è stato trovato, la scorsa settimana, dal personale forestale nei boschi di Caldes. I forestali si sono quindi subito attivati per individuare i colpevoli installando alcune fototrappole per sorvegliare il sito. Pochi giorni dopo, infatti, il sistema ha permesso di incastrare due persone del luogo, padre e figlio, tornate sul luogo per smontare il sistema di catturadecapitare l'animale e portarsene a casa il palco come trofeo. I due si sono anche accorti di una delle fototrappole installate dai forestali e l'hanno portata via, pensando così di essersela cavata.

Per i bracconieri è scattato un decreto di perquisizione e di sequestro emesso a loro carico dall'autorità giudiziaria. Il 22 gennaio, quindi, il personale del corpo forestale trentino, coadiuvato dai carabinieri, ha quindi perquisito le abitazioni dei due responsabili, trovandovi lacci, il palco del cervo separato dal cranio, la roncola utilizzata per la decapitazione e la fototrappola. Sono stati rinvenuti e sequestrati anche altri palchi e altre mandibole di cervo, privi dei certificati di origine. Durante la perquisizione sono state rinvenute anchemunizioni irregolari e armi modificate. 

I CANI RANDAGI CAPISCONO LA NOSTRA GESTUALITA'

Sappiamo che i cani ci capiscono molto bene: riconoscono persone, espressioni facciali e parole, rispondono a un incitamento e, se indichiamo loro qualcosa, sanno seguire la nostra indicazione. Ma c’è da dire una cosa: gli esperimenti condotti per evidenziare tutte queste capacità sono normalmente condotti con cani di famiglia, abituati a vivere e interagire quotidianamente con noi. Cosa sappiamo, invece, dei cani randagi? È ciò che è andato a indagare uno studio recentemente pubblicato su Frontiers in Psychology, nel quale gli autori hanno valutato quanto questi cani comprendano, e come si rapportino, al gesto di pointing eseguito in diverse modalità.

Segui il dito

I ricercatori hanno lavorato su due diversi tipi di pointing: il primo è definito “indizio dinamico”, nel quale il gesto è fatto in piena vista del cane e il braccio rimane teso finché questi non sceglie; il secondo è l'”indizio momentaneo”, per cui la ciotola veniva indicata solo per pochi secondi. Entrambi i gesti venivano effettuati dallo sperimentatore stando alla stessa distanza dal cane e dalla ciotola, ma con il dito ad almeno 50 centimetri dalla ciotola (la definizione dei criteri di pointing viene da una review pubblicata dall’etologo ungherese Ádam Miklósi).
Dei 160 cani con cui è stato tentato l’esperimento, circa la metà non ha voluto nemmeno avvicinarsi, un comportamento che i ricercatori attribuiscono a stati d’ansia. Tuttavia, la metà che ha partecipato effettivamente all’esperimento ha dimostrato di non avere grossi problemi a comprendere il gesto di puntatura: l’80 per cento circa sceglieva la ciotola indicata dallo sperimentatore. Ma non si lasciava ingannare nuovamente se la trovava vuota: ripetendo il test, chi non aveva trovato il boccone era meno prono a seguire di nuovo l’indizio visivo umano.

Conoscere i randagi

Cosa significa, esattamente, il risultato ottenuto da questo lavoro? In pratica, ci dice che anche i cani che non condividono la vita con, e non dipendono del tutto da, gli esseri umani sono comunque in grado di capire la nostra comunicazione. Come afferma Brian Hare, direttore del Duke Dog Canine Cognition Center, in quest’articolo di National Geographic, “È una prova in più che i cani vaganti siano bravi quanto qualsiasi altro cane nel capire la gestualità di base umana”.
Ad esempio, Anindita Bhadra, dell’Indian Institute of Science Education and Research Bhopal e una delle autrici dell’articolo, aveva già guidato uno studio nel quale dimostrava come i cani randagi siano in grado di comprendere indizi che suggerivano se le intenzioni dell’essere umane fossero minacciose o amichevoli, e che reagivano di conseguenza. Aveva anche già lavorato sulla loro capacità di questi cani d’impiegare indizi visivi dati dall’essere umano, ma utilizzando con un test in cui il dito dello sperimentatore restava più vicino al cibo: in quel caso, solo i cuccioli tendevano ad avvicinarsi.
Come ci ricordava Marc Bekoff in quest’intervista per OggiScienza, tendiamo a dimenticare che i cani che vivono per conto loro sono la stragrande maggioranza. Purtroppo, soprattutto dove il randagismo è molto diffuso, la presenza di cani vaganti può avere un impatto socio-economico, dagli incidenti alla predazione del bestiame, nonché la diffusione di malattie, un problema molto presente in India, dove è endemica la rabbia. Il risultato è un conflitto tra i cani e gli esseri umani: forse, concludono gli autori dello studio, capire le dinamiche della relazione tra le due specie in ambiente urbano può aiutarne la gestione.


sabato 25 gennaio 2020

I CITTADINI AIUTANO A FAR ARRESTARE UN BRACCONIERE

I cittadini aiutano i carabinieri a stanare bracconiere a caccia di notte: uccisi due uccelli, sequestrate armi

I cittadini hanno contribuito a fermare un bracconiere avvertendo degli strani movimenti e spari che risuonavano nello spoletino a tarda serata e anche di notte. Ed è così che i Carabinieri Forestati, ispezionando le località di Uncinano, San Severo e Ocenelli del Comune di Spoleto, con mezzi e uomini in borghese, sono riusciti a cogliere in flagranza di reato un uomo a cui non era stata gia rinnovata sia la licenza da caccia che il porto d'armi. 
Ma nonostante l'assenza delle autorizzazioni necessarie, C.F. (le iniziali) aveva continuato ad esercitare l'attività venatoria in orari notturni. Al momento del fermo è stato trovato in possesso di un fucile semiautomatico, 102 cartucce e due esemplari di tordi uccisi. Nella perquisizione a casa sua  l’abitazione sono state ritrovate altre armi e cartucce che non poteva detenere. Tutto materiale sequestrato.
 


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