domenica 30 giugno 2019

TORINO. CANE LASCIATO SUL BALCONE SI LANCIA NEL VUOTO DAL QUARTO PIANO.

Terribile episodio che solo per puro caso non si è trasformato in una tragedia nelle scorse ore a Torino. Un cane che i padroni avrebbero lasciato da solo al sole sul balcone di casa nella calura del pieno pomeriggio si è improvvisamente lanciato di sotto dal quarto piano di un palazzo. Un volo nel vuoto di diversi metri concluso con lo schianto dell'animale su un'auto parcheggiata proprio sotto lo stabile. Nella caduta il cane, un grosso esemplare di labrador di colore nero, ha sfondato anche il parabrezza della vettura provocandosi profonde ferite ma è rimasto miracolosamente vivo. Proprio l'impatto con l'auto ha evitato quello peggiore col terreno e forse la morte. L’animale si sarebbe gettato nel vuoto per la disperazione.



L'episodio si è consumato nel pomeriggio di sabato, intorno alle 17, in un condominio di corso Rosselli. Dopo il terribile impatto, il cane è stato soccorso da alcuni passanti che hanno allertato immediatamente i servizi veterinari. Il labrador infine è stato preso in consegna dal personale di un centro per animali del capoluogo piemontese e trasportato in una clinica veterinaria di Moncalieri dove è stato ricoverato. L’animale si sarebbe gettato nel vuoto per la disperazione. Purtroppo, come gli uomini, anche gli animali soffrono molto il caldo in questo periodo dell'anno e il calore intenso di questi giorni certo non aiuta. Per questo è importante sapere che anche se non è scorretto in linea di principio tenere un cane sul balcone, questo non può essere una gabbia all'aperto. Se preferisce stare lì, l'animale deve poter entrare e uscire e quindi non tenuto in quelle condizioni per un arco di tempo prolungato, esposto a caldo e intemperie, anzi deve avere una cuccia o comunque un luogo di riparo al fresco.

ANCORA CANI AVVELENATI A BROLO IN PROVINCIA DI MESSINA

In questi ultimi giorni si sta verificando una vera e propria moria di gatti nel comune di Brolo.
Polpette avvelenate sono state ritrovate nelle ultime ore in via Gabriele d’Annunzio, ma anche nella zona di Mersa, e chi porta i propri animali a passeggio si preoccupa, sempre di più, che i loro animali possono essere attratti da questi bocconi avvelenati. Una situazione davvero preoccupante  che merita di essere attenzionata in maniera adeguata dagli organi preposti; c’è da chiedersi il motivo di così tanta crudeltà verso gli animali, e mentre alcuni invocano pene esemplari contro gli autori di questi insani gesti, altri semplicemente s’indignano, chiedendosi semplicemente il perchè di tanta cattiveria gratuita: è il caso di Giusy Rifici, una giovane donna, amante degli animali , che scrive sul suo profilo facebook:”Queste polpette preparate accuratamente con l’intento di eliminare cani randagi, gatti.  Oggi è stata presa di mira una zona, scorsa settimana un’altra, domani chissà.

MATTANZA DI CANI AVVELENATI A LAVIANO.

Mattanza di cani a Laviano, centro della Provincia di Salerno. Sono stati ritrovati diversi cani avvelenati da ignoti. Sono in corso le indagini per risalire ai colpevoli. 
Diversi animali sono stati avvelenati e la circostanza è arrivata all’attenzione degli organi inquirenti. Sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine che, rispetto al caso, stanno valutando varie ipotesi investigative.

GUARDIA AMBIENTALE FACEVA IL BRACCONIERE. ARRESTATO

I Carabinieri della Stazione di Montecorvino Rovella hanno tratto in arresto un 58enne del posto, P.G. le sue iniziali, reo, nonostante titolare di porto d’armi in quanto guardia volontaria venatoria, di svolgere attività di bracconaggio. I militari, infatti, hanno rinvenuto in un appezzamento di terreno di sua proprietà delle armi clandestine, di fabbricazione artigianale, non denunciate. Immediato è scattato l’arresto per il 58enne, con conseguente revoca del titolo di polizia, il sequestro delle armi e il ritiro della qualifica di guardia. Alla fine, essendo l’uomo incensurato, è stato rimesso in libertà.

CAVALLI RUBATI NEL LAZIO. E' CACCIA AI LADRI

Appare sempre piu probabile che dietro gli ottanta furti di cavalli avvenuti in questi ultimi mesi a danni degli allevatori del Lazio vi sia il mercato della macellazione clandestina. Da quando la notizia si è diffusa sono diverse le indicazioni arrivate alle forze dell'ordine che stanno seguendo la vicenda, in particolare secondo alcuni testimoni oculari,i furti sono stati compiuti da una banda di 5 persone forse originarie dell'est. Le ricerche di questi ladri sono serrate e ci sono buone possibililtà che vangano catturati nei prossimi giorni.

sabato 29 giugno 2019

NUDI IN SPIAGGIA CON IL CANE? SI RISCHIA LA DOPPIA MULTA

ROMA (29 GIUGNO 2019) - Come tutte le estati anche in questi mesi caldi del 2019 si presentano le problematiche relativi all'ammissione di bagnanti con il cane in spiaggia, abbiamo già dato le indicazioni di massima sulle regole comportamentali, i diritti ed i doveri dei cani in spiaggia in un apposito comunicato, oggi vogliamo invece vogliamo parlare della questione dei cani nelle spiagge naturiste. In Italia è possibile stare nudi in spiaggia con il proprio cane? La risposta necessita di una premessa, innanzitutto in Italia non esistono spiagge naturiste riconosciute ufficialmente, ma delle spiagge diciamo cosi dedicate al naturismo, che sono di fatto riconosciute e tollerate, e su queste spiagge la presenza dei cani è assolutamente bene accetta. Diverso per chi voglia prendere il sole integrale in spiagge pubbliche libere in compagnia del proprio quattrozampe. Di solito la presenza del cane in spiagge libere (esclude quelle preposte) è già mal tollerata, se poi il padrone del cane si presenta nudo i problemi sono destinati ad accrescersi, per le ordinanze che impongono l'uso del pareo anche per il trasferimento dall'albergo alla spiaggia, e vietano di viaggiare a dorso nudo per le cittadine di mare. Ma ci sono alcune novità ed anche esperimenti in giro, dove nelle spiagge è accettato il nudo integrale, meno spesso il cane. In pochi casi tutti e due senza problemi. "La questione del nudo integrale nelle spiagge con il cane al seguito riguarda una minoranza di persone- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma non per questo va trascurata, se da una parte nelle spiagge naturiste la presenza di animali è assolutamente benvenuta, diversa la questione nelle spiagge pubbliche, il rischio di essere doppiamente multati è dietro l'angolo e per questo prima di scegliere di andare nudi in spiaggia con il cane è buona cosa informarsi presso i singoli comuni per conoscere la presenza di spiagge dedicate o meno al naturismo".

AVEVA 53 CUCCIOLI NEL BAGAGLIAIO. FERMATO 40ENNE NAPOLETANO

Cinquantatre cuccioli di cane stipati in sei gabbie pronti per essere venduti sul mercato nero. Un 40enne, originario di Napoli, è stato denunciato per maltrattamento e traffico illecito di animali dalla polizia stradale di Arezzo che lo ha fermato sull'A1. I poliziotti hanno scoperto sei gabbiette di plastica con dentro i cuccioli, con non più di 70 giorni di vita. Gli animali, tutte di piccole razze, erano allo stremo delle forze e sono stati subito rifocillati dai poliziotti e controllati dai veterinari. L'uomo ha dichiarato di aver prelevato i cuccioli oltre confine per poi piazzarli nel napoletano. Dalla vendita si sarebbero potuti ricavare più di 60mila euro.

venerdì 28 giugno 2019

PADRONE RICOVERATO. I CANI IN VISITA ALL'OSPEDALE

Nell'orario di visita, in fila, non ci saranno più solo i familiari ma anche gli amici a quattro zampe. Cani, gatti e conigli ora possono recarsi al capezzale dei loro amici bipedi ricoverati in ospedale. Lo spazio, il primo in una struttura sanitaria pubblica in Italia, è stato inaugurato all'ospedale dei Castelli, vicino a Roma. Si tratta di un'area, "4 zampe con te", all'interno dell'ospedale dove i pazienti ricoverati possono incontrare i propri animali domestici. Già due hanno fatto richiesta informale per vedere i propri gattini ma la lista è destinata a crescere.Il momento della malattia è, infatti, una fase molto difficile da affrontare ed avere al proprio fianco anche i nostri animali domestici è un fattore che può avere ricadute molto positive nel processo di cura e riabilitazione a qualsiasi età. Le visite dei pets per allietare il soggiorno nell'ospedale laziale dei loro padroni, si terranno due giorni a settimana e dureranno circa venti minuti ciascuna. L'incontro fra i degenti e il loro animale domestico, nell'ospedale del Lazio, inoltre è stato disciplinato da un regolamento specifico, che garantisce i benefici derivanti dal contatto con gli animali, assicura che tale interazione non presenti criticità di tipo igienico-sanitario verso altri degenti e l'ambiente circostante, e tutela il benessere psico-fisico degli animali in visita. L'area è dotata di due ingressi: uno interno per i ricoverati e uno esterno per gli amici a quattro zampe.Un'iniziativa, che se verrà adottata da altri ospedali, farà si che non accadano più episodi tristi come quello che ha visto protagonista un labrador di sei anni, Toto, che lo scorso marzo ha passato più di una settimana ad aspettare fedelmente il ritorno del suo proprietario, ricoverato all'ospedale Pablo Soria, in Argentina. L'uomo, nelle ultime sue volontà, aveva indicato il fatto che Toto venisse portato al suo capezzale per potergli dire addio. Nessuno, però, si è ricordato di farlo e il cane è rimasto seduto, fuori dalle porte scorrevoli dell'ospedale.La fotografia di Toto con gli occhi tristi, vicino ad alcune scatole di cartone che usava come cuccia, è diventata popolare sui social. Fortunatamente la situazione era stata notata da una delle volontarie della protezione animali della città, la quale ha portato con sé il cane e ha cercato per lui una nuova famiglia.Un'altra commovente storia, esempio di profondo amore e fedeltà, è accaduta in Italia. Stefano, un cane volpino, per tre anni, non si è mai allontanato dall'ospedale siciliano di Mazzarino (Caltanissetta). Lì per l'ultima volta aveva visto il suo amico a 2 zampe, un ottantenne poi stroncato da un infarto. L'animale aveva seguito l'ambulanza che aveva portato via da casa l'uomo, l'amico che si prendeva cura di lui. E lì, davanti all'ospedale, Stefano è morto qualche giorno fa. Tutto il personale della struttura sanitaria gli voleva bene: gli avevano comprato un cuccia, e cibo, acqua e coccole non mancavano mai.

NEL LAZIO IN SEI MESI RUBATI 80 CAVALLI

O meglio la sua parente più prossima, perché per Susanna quel vecchio cavallo lipizzano è uno di famiglia, un regalo ricevuto anni fa e mai abbandonato. Susanna però vive a Roma e Siglavy aveva bisogno di un posto adatto dove stare. Lei gli aveva trovato un maneggio vicino a Ladispoli, un posto confortevole nella campagna tra la capitale e il mare. Un posto da cui Siglavy è sparito insieme ad altri quattro cavalli due notti fa. La proprietaria del maneggio ha sporto denuncia, i carabinieri l'hanno registrata, ma Susanna ha l'impressione che nessuno si darà troppo da fare per il suo «parente». Non si dà pace e lei, da intraprendente professionista, si è informata come poteva. Ma chi ruba cavalli nel 2019? La risposta che ha trovato le ha gettato addosso un'ansia peggiore dell'incertezza.
Da inizio anno, nel Lazio Nord, tra la costa e il lago di Bracciano, sono stati rubati ottanta cavalli. Non sono purosangue da corsa e il sospetto nell'ambiente degli allevatori è che siano destinati a finire nel giro dei macelli clandestini. Anche Dora, la proprietaria del maneggio, non si rassegna e offre una ricompensa.
Chissà, cinquant'anni fa al posto del «Chi l'ha visto?» ci sarebbe stato un avviso di «taglia». Perché la banda dei cavallari nel secolo del web suona come un ossimoro, una vecchia fotografia fuori posto. Ma non un'istantanea del Far West o una scena sognata da Sergio Leone. Perché chi conosce la provincia del Centro Italia sa bene che è da sempre terra di cavalli. Poco più a Sud, nell'agro pontino, agli scolari delle elementari si racconta ancora della volta che sostò a Cisterna di Latina Buffalo Bill. Il cowboy più famoso del West ingaggiò una discussione con un ricco possidente erede di un'antica famiglia nobiliare romana, il duca Onorato Caetani, che vantava l'abilità nel cavalcare e domare le bestie dei suoi «cowboys», i butteri che guidavano la transumanza del bestiame nell'agro pontino. L'intrepido Bill volle sfidarli: i poveri vaccari italiani delle pianure paludose contro la stella più brillante del West. «Il morello, tenuto con le corde, si dibatte frenetico; -raccontano le cronache dell'epoca- s'alza sulle zampe di dietro, tira rampate. I butteri le schivano sempre con la sveltezza di uomini esperti. Riescono finalmente a mettergli la sella con il sottocoda, e d'un salto uno dei butteri gli è sopra». È Augusto Imperiali da allora, e per sempre, il buttero che battè Buffalo Bill.
Più a Nord, nel Parco della Maremma, galoppa ancora Alessandro Zampieri, l'ultimo erede di quella tradizione. Un buttero che lavora per la Regione Toscana, pascolando le imponenti vacche di razza Maremmane e appassionando i visitatori con i suoi racconti.
Chissà che farebbe Augusto Imperiali se Siglavy fosse uno dei suoi cavalli. Forse setaccerebbe le campagne al galoppo con i suoi compagni d'avventura. Come John Grady con i Cavalli selvaggi raccontati da Cormac McCarthy.
Gli allevatori derubati si limitano a scambiarsi notizie e segnalazioni. Secondo alcuni testimoni, la banda dei cavallari sarebbe composta da cinque persone più un autista. Probabilmente a guidarli c'è qualcuno che conosce bene gli allevamenti della zona, perché i colpi sono sempre mirati. I ladri agiscono spesso nelle notti giuste, quando c'è meno attenzione, sanno chi colpire e in alcuni casi hanno anche evitato la videosorveglianza. Le vittime si disperano e pressano i carabinieri perché anche loro montino a cavallo, anche se c'è da perseguire un reato, l'abigeato, che pareva un ricordo del passato. Susanna ci spera lo stesso. In fondo, John Grady alla fine i Cavalli selvaggi li ritrova.

SALVIAMO GLI ASINELLI DI PANTELLERIA


Salvare l'asino pantesco dall'estinzione e favorirne la diffusione su tutto il territorio isolano. E' questo l'obiettivo della Regione siciliana che lancia una "manifestazione di interesse" per cedere in comodato d'uso diciotto esemplari: tredici maschi e cinque femmine. A poterne chiedere l'affidamento sono soggetti pubblici (comuni, Unione dei comuni, Liberi consorzi, città metropolitane, istituti, enti di ricerca, aziende speciali silvopastorali); privati (aziende agricole, zootecniche e agrituristiche che utilizzano animali a scopo didattico, onoterapico e socio-ricreativo o impegnate nella tutela e salvaguardia delle razze autoctone, nella promozione e riproduzione); enti del Terzo settore senza fini di lucro (che svolgono attività di utilità sociale, didattica, turistica e allevamento).

L'avviso è stato predisposto dal dipartimento dello Sviluppo rurale, guidato da Mario Candore, le domande dovranno essere presentate entro il 30 agosto. La Regione si occupa della tutela e valorizzazione della razza attraverso un progetto di recupero e conservazione del patrimonio genetico dell'asino pantesco presso l'allevamento San Matteo di Erice, dove sono attualmente ospitati 62 esemplari tra i quali 23 femmine e nella Tenuta di Ambelia, dell'Istituto regionale per l'incremento ippico.

L'asino pantesco o di Pantelleria è una razza antichissima, conosciuta in Sicilia già nel I secolo avanti Cristo. Nata nella più grande isola delle Pelagie, è il risultato dell'incrocio tra l'asino selvatico africano (Equus africanus) e quello siciliano, in particolare ragusano. Il mantello può essere morello, baio a anche grigio. Alti da 124 a 140 centimetri, i quadrupedi sono particolarmente apprezzati per la loro velocità e capacità di trasportare pesanti carichi lungo i viottoli pietrosi, grazie anche a un particolare tipo di andatura, il passo dell'ambio (l'animale avanza contemporaneamente gli arti dello stesso lato). Gli asini di Pantelleria, ancorché robusti e longevi sono a rischio estinzione. Da qui l'iniziativa che mira a incrementare il numero di esemplari e a favorirne nuovamente la sua diffusione in tutta l'isola.

A YULIN SI UCCIDONO (E BOLLISCONO SPESSO VIVI) 60 CANI OGNI ORA

I dati crudi, del massacro dei cani di Yulin: Il festival della morte dura sette giorni, in questi giorni vengono ucccisi o bolliti vivi circa 10.000 cani, questo vuol dire che ogni giorno del festival vengono ammazzati 1428 cani con una media di circa 60 cani ogni ora. Una tragedia che forse viene raccontata meglio dalle foto che postiamo qui sotto che non dai numeri e dalle parole.


YULIN. IL GOVERNO ITALIANO CONTRO IL MASSACRO

Riportiamo il testo della protesta dell'ambasciatore italiano a Pechino sulla massacro del festival di Yulin.

"Chiediamo che il festival di Yulin possa cessare al più presto. Reiteriamo la nostra più ferma condanna di ogni forma di violenza e maltrattamento nei confronti degli animali da compagnia, dando voce alle sensibilità manifestate da tanti cittadini italiani". L'ambasciata italiana a Pechino ha preso posizione contro il festival di Yulin, dove ogni anno vengono torturati, uccisi e macellati migliaia di cani e gatti.

TOSCANA. NASCE IL PASSAPORTO PER CANI

È sempre più diffusa la pratica di trascorrere le vacanze insieme ai propri animali di affezione e per questo, già da qualche anno, la legislazione della Comunità europea ha reso più facile la loro circolazione al seguito del proprietario.È nato perciò il passaporto europeo per gli animali da compagnia (cani, gatti e furetti), che viene rilasciato dall’azienda sanitaria competente. Per richiederlo è necessario presentarsi alla ASL con l’animale, che deve essere stato precedentemente iscritto all’anagrafe “animali d’affezione” della Regione Toscana e dotato di microchip sottocutaneo o tatuaggio leggibile e di vaccinazione anti-rabbica in corso di validità.
Il passaporto consente di viaggiare nei paesi dell’Unione Europea e nei paesi terzi che ne riconoscano la validità, come ad esempio la Svizzera. A coloro che intendono portare il proprio animale fuori dalla Comunità europea si consiglia di contattare prima l’ambasciata in Italia del paese dove intendono recarsi, poiché le condizioni di accesso sono stabilite autonomamente da ogni paese. Il passaporto europeo non ha scadenza, al contrario delle attestazioni sanitarie necessarie per ottenerlo.
Si ricorda infine che, a seconda del mezzo utilizzato per trasportare l’animale, ci sono regole che è buona prassi rispettare. I dettagli sul sito di Regione Toscana.

giovedì 27 giugno 2019

UDINE. CANE CHIUSO IN AUTO SOTTO IL SOLE SALVATO DALLA POLIZIA

Nuovo caso di maltrattamento ai danni di animali. A Udine la Polizia di Stato ha salvato un cane chiuso in un Suv con targa inglese posteggiato da ore sotto il sole. A segnalare la presenza dell'animale, un Dogo argentino che giaceva esausto con i finestrini dell'auto completamente chiusi, erano stati alcuni passanti. All'arrivo, gli agenti della Volante hanno trovato il cane ansimante, disteso tra il vano anteriore e quello posteriore dell'auto, in evidente stato di sofferenza. Il portabagagli era stato adibito dal proprietario a cuccia improvvisata, con alcune coperte e cuscini, c'erano delle crocchette, ma non acqua.Vista la gravità della situazione, uno degli agenti con un calcio, ha infranto un finestrino dell'auto. Il cane, sollevato di peso, portato all'ombra, bagnato e abbeverato, lentamente ha iniziato a riprendersi, fino all'arrivo di un veterinario al quale è stato affidato per le cure. Poco dopo il proprietario di auto e cane, un cittadino romeno residente in Inghilterra, è arrivato sul posto, dove è stato denunciato per maltrattamento di animali. Sottoposti a sequestro il veicolo e il cane, ora affidato al personale veterinario dell'azienda sanitaria per il prosieguo delle cure.

BRUCIANO VIVO UN CANE PER STRADA A PIZZO CALABRO

Ancora un caso di violenza gratuita ai danni di un animale nel Vibonese. A segnalarlo è l’Enpa di Pizzo che, sulla propria pagina Facebook, ha reso noto il crudele destino toccato in sorte ad un cane la cui carcassa è stata rinvenuta carbonizzata per strada nel pressi del bivio Zungri-Zaccanopoli lungo la provinciale n. 85. «Arriva questa segnalazione alla mail dell’associazione - scrivono le volontarie -. Ci rechiamo sul posto, la carcassa non c’era già più, ma diverse macchie nere sull’asfalto, come se l’animale fosse stato cosparso di benzina e dato alle fiamme da vivo. Diverse chiazze, diversi schizzi sull’asfalto. Nessuna traccia della carcassa, abbiamo cercato lì intorno nelle campagne, ma nulla. Siamo stanche di tutto questo - aggiungono -, di questa malvagità inaudita, dell'ignoranza, dei silenzi. È assurdo, ogni qual volta accadono cose simili, farla passare liscia ad un assassino che una bella sera estiva decide di mettere fine ad una vita la cui unica colpa è quella di essere nata in un territorio ostile, dove le istituzioni latitano e tutto è sulle spalle dei poveri volontari che non hanno più una vita».

GATTO SALVATO DAI POMPIERI A PREGNANA MILANESE

Pregnana Milanese (27 giugno 2019) Sono dovuti intervenire ieri sera i vigili del fuoco a Pregnana Milanese per porre in salvo un gatto un po birbante, che approfittando della finestra lasciata aperta dai proprietari è uscito sul balcone  al quarto piano ed è sceso in maniera rocambolesca sul balcone al piano di sotto del palazzone di via Manzoni 16. Come tutti i gatti ovviamente non sapendo come risalire si è messo a piangere e strillare, richiamando l'attenzione dapprima del cane dei vicini, e poi dei condomini ed ovviamente del suo padrone preoccupatissimo. La questione si è ulteriormente complicata quando ci si è resi conto che il padrone del balcone presso il quale il gatto aveva trovato rifugio era in vacanza e quindi non sarebbe stato possibile recuperare l'animale senza rischiare di far saltare l'allarme. Da qui la decisione di chiamare i pompieri di Rho che sono intervenuti con un autoscala e con l'ausilio di un trasportino, i pompieri, oramai esperti in questi "salvataggi felini" che sono riusciti a tranquillizzare il gatto e salvarlo facendolo entrare nel trasportino e poi riconsegnandolo al suo proprietario che tornerà a prendersene cura, evitando che possa uscire ancora sul balcone e riprendere ancora una volta la via di fuga.

mercoledì 26 giugno 2019

TRAFFICO DI CUCCIOLI DI CANE SCOPERTO IN FRIULI

(ANSA) – UDINE – Trentatre cuccioli di cane e gatto trasportati illegalmente dalla Slovacchia sono stati intercettati in A4 dal Corpo Forestale Regionale e la Polizia stradale di Palmanova. L’operazione congiunta, informa la Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione Fvg, ha così portato alla denuncia di due uomini, di nazionalità italiana, alla guida del mezzo per trasporto di animali da compagnia al fine di trarne profitto, dopo averli introdotti nel territorio italiano illegalmente.
L’indagine è stata svolta in collaborazione con la Stazione forestale di Gorizia e rientra fra i principali filoni di indagine del Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale (Noava), struttura specializzata del Cfr per il quale il contrasto al traffico illecito di animali costituisce una delle priorità.

AIDAA. DAL 6 LUGLIO AL 31 AGOSTO OPERA IL TELEFONO PER I CANI IN SPIAGGIA

Roma (25 Giugno 2019) - Anche quest'anno nei mesi di luglio e agosto sarà attivo il telefono dedicato alla presenza dei cani in spiaggia. Sarà possibile con una chiamata al numero 3479269949 (non è un numero verde ma ciascuno paga la telefonata in base al proprio piano tariffario) avere informazioni relative ai diritti e ai doveri dei bagnanti con i cani al seguito nelle spiagge italiane. Al telefono risponderanno i volontari AIDAA e daranno informazioni in base alle richieste che verranno fatte in maniera completamente gratuita, non si daranno invece informazioni in relazione all'elenco delle spiagge e dei divieti nelle singole spiagge essendoci oltre 3000 diverse ordinanze locali, provinciali, delle capitanerie di porto e regionali. Il servizio funzionerà dal 6 luglio al 31 agosto, in casi specifici saranno disponibili anche consulenze online.


STRANEZZE ESTIVE. ARRIVA IL DOGA: LO YOGA PER UOMO E CANE

Il doga è una forma di yoga praticata dall’uomo insieme al cane. Da dove ha origine questa tendenza? Quali sono le posizioni più significative e i benefici che apporta?


Direttamente dalla città di New York arrivo il doga, una parola che nasce dall’unione fra “Dog” e “Yoga”, e che rappresenta proprio il praticare lo yoga insieme al proprio amico a quattro zampe. Ma qual è la storia di questa disciplina e quali le posizioni principali? E quali i benefici per cane ed essere umano provati dopo averla praticata?

Doga, origini e posizioni dello yoga con il cane

Il doga, ovvero lo yoga con il cane, è diventata la vera tendenza dell’anno. Questa disciplina è nata però ben 10 anni fa in Giappone. La prima scuola a lanciare corsi di doga fu la Japan Dog Association della Nippon Ayurveda School a Tokyo. A distanza di 3 anni il doga venne importato nella palestra di New York di Suzy Teitelman, e si è poi espanso anche oltre oceano, diventando una vera e propria moda.
Una delle posizioni principali del doga è la “adho mukha svanasana” (stare con la testa in giù), in cui cane e umano devono assumere una postura a forma di triangolo. Negli amici a quattro zampe questa posa corrisponde allo “stiracchiamento” con le anche all’indietro e il muso in avanti. Vi è poi la posizione dello “yoga del suono”, chiamata tecnicamente “mantra yoga”: il proprietario ripete a voce delle formule melodiche, mentre la variante per il cane è stata pensata senza gemiti o abbai.
Fra gli esercizi di stiratura muscolare e respirazione indotta vi è poi quello dello sguardo. Si tratta di una serie di pratiche che prevedono un intenso e diretto contatto visivo con il proprio amico a quattro zampe. Se si conosce bene il proprio cane e le sue abitudini, si potrà comprendere immediatamente la sensazione di benessere e relaxche questo esercizio fa scaturire.

Quali sono i principali benefici del doga?

Il beneficio più significativo che si può trarre dalla pratica del doga è sicuramente l’alleviare lo stress e l’ansia. Questa disciplina è inoltre particolarmente consigliata per tutti quei proprietari che non hanno abbastanza tempo a disposizione da poter trascorrere con il proprio amico a quattro zampe, con cui, facendo sport insieme, non solo possono recuperare il tempo perduto, ma anche rafforzare il rapporto. Le posizioni da praticare nel doga infatti, prevedono una tensione fisica da parte del proprietario che potrà in questo modo entrare in contatto con quella del cane, creando con quest’ultimo un legame più solido.
benefici del doga sono riscontrabili anche sull’animale: questa pratica si rivela infatti positiva soprattutto per i cani che sono abituati a vivere in ambienti molto affollati, in quanto contribuisce a rassicurare l’amico a quattro zampe, allontanandolo dalla sua routine fatta di rumore e sovraffollamento cui e contribuendo a rendere l’animale degno di attenzioni esclusive.

ALBIDONA. POLPETTE AVVELENATE PER UCCIDERE I CANI

“Una sola parola: vergogna”. E’ questo il commento più diffuso sui Social in merito alla notizia dell’avvelenamento di 3-4 avvenuto qualche giorno addietro ad Albidona. Non si tratta, pare, di cani randagi ma di amici a 4 zampe che erano soliti gironzolare nei pressi dell’abitazione dei proprietari e che, forse, disturbavano un po’ la quiete nel corso della notte. Solo per questo motivo questi poveri animali sono stati… condannati a morte mediante l’uso delle famigerate polpette avvelenate. Certo, i cani e i gatti, così come altri animali domestici, vanno tenuti nel rispetto delle regole della convivenza civile e nel rispetto delle leggi che tutelano le norme igienico-sanitarie e la sicurezza pubblica e quindi devono avere il microchip, devono essere sottoposti ai periodici trattamenti veterinari e non devono, ovviamente, molestare o aggredire le persone e soprattutto i bambini, ma a nessuno è consentito, per gli amici più fedeli dell’uomo, adottare impunemente la pena di morte che, peraltro, oggi si configura come un vero e proprio reato sancito dall'art. 544-Bis del Codice Penale ai sensi del quale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni». Certo, il vile gesto compiuto da una persona, o da poche persone, non deve confondersi con la civiltà e l’alto grado di tolleranza della totalità degli albidonesi notoriamente riconosciute come persone rispettose e tolleranti, ma certo non depone bene per chi, per qualsiasi ragione, si sia reso protagonista di una simile…impresa. «Quando muore un uomo, il mondo può perdere oppure no, perchè può essere che sparisca un imbecille o un tiranno. Quando muore un cane, il mondo perde sempre perché scompare la nobiltà, la lealtà e l’amicizia sincera che lega il cane al proprio padrone». E la pensa così la maggioranza degli albidonesi, tant’è vero che la notizia circolata sul web ha suscitato unanime condanna: «Chi li ha avvelenati, di sicuro non è un uomo perché si vede che non ha rispetto per la vita». «La colpa non è dei poveri animali ma semmai dei loro “padroni” che li lasciano liberi e incustoditi». Questi i commenti più gettonati sul web insieme a parole come ignoranza, cattiveria e soprattutto vergogna, che la dicono lunga sulla presa di distanza della comunità rispetto a fatti deplorevoli come questi.

martedì 25 giugno 2019

TRASPORTO GRATIS DEI CANI E GATTI SUI MEZZI PUBBLICI A MILANO. ORA E' REALTA!!!

MILANO (25 GIUGNO 2019) -  E' ufficiale a Milano cani e gatti viaggiano gratis sui mezzi pubblici di superficie e sulla metropolitana. Il consiglio comunale di Milano all'interno della discussione sulle nuove tariffe dei mezzi pubblici ha approvato un emendamento che portava come prima firma quello del consigliere comunale della Lega Nord Gabriele Abbiati e che modifica il sistema tariffario per micio e fido e gli altri animali di affezione che viaggeranno ora senza dover più pagare il biglietto. Ovviamente valgono le normative di Legge e cioè i cani possono viaggiare solo con guinzaglio corto e museruola al seguito, mentre i gatti devono stare nel trasportino. Vengono inoltre abolite le limitazioni orarie, mentre il viaggio gratuito è esteso anche ai cani di media e grossa taglia. Continuano a viaggiare gratis i cani che accompagnano i ciechi. L'emendamento presentato da Gabriele Abbiati ha avuto il via libera bipartisan, con diversi interventi in aula tra cui quello del consigliere Gianluca Comazzi (FI ex garante degli animali del comune di Milano) del consigliere del Pd e presidente della commissione ambiente Carlo Monguzzi, del capogruppo di Milano in Comune Basilio Rizzo e del consigliere di Milano Popolare  Matteo Forte. In aula anche il presidente di AIDAA Lorenzo Croce che ha espresso la sua soddisfazione e il suo ringraziamento in particolare al consigliere Gabriele Abbiati ed al consiglio tutto per l'attenzione che Milano, prima città in Italia rivolge verso gli animali. "Siamo felici di questa decisione- ha commentato a caldo Croce- ora speriamo che questa decisione venga presa anche dalle altre città italiane e che si possa nei prossimi mesi individuare anche la possibilità di viaggi gratuiti su treni, navi ed aerei per micio e fido".


TARTARUGHE D'ACQUA. LA NUOVA FRONTIERA DELL'ABBANDONO

roma (25 giugno 2019) Come ogni anno oltre alle centinaia di cani e gatti che vengono abbandonati, vi è una pratica di abbandono di animali , di cui si parla poco, considerati da molti come una pratica di abbandono di animali minore, stiamo parlando degli abbandoni che in questi mesi interessano tutti gli altri animali che non rientrano nella specie di cani o gatti. In particolare questa pratica interessa sopratutto tre specie: tartarughe d'acqua, conigli d'affezione e pesci d'acquario. Per quanto riguarda i conigli, sono poche centinaia quelli abbandonati e comunque non sopravvivono essendo abituati in cattività, per quanto riguarda invece i pesci d'acquario non possono essere fatte stime esatte, ma sono sicuramente decine di migliaia ogni anno quelli che nei mesi estivi vengono gettati in fiumi e torrenti, senza guardare alla differenza tra pesci di acqua dolce e pesci marini, a riprova vi sono le scale dei pesci di molti fiumi italiani dove sono presenti mediamente oltre cento specie non autoctone, e quindi immesse, anzi abbandonate dall'uomo. Diversa la situazione per le tartarughe d'acqua, seppur vero che negli ultimi anni il numero degli abbandoni è leggermente in calo, anche grazie alle nuove normative che ne vietano la vendita per alcune specie, rimane il fatto che ogni estate i laghetti dei parchi di mezza ITALIA e perfino le fontane pubbliche si riempiono di queste tartarughe con le "orecchie" cioè delle macchie laterali sulla testa rosse (vietate e protette) e gialle che acquistare nei negozi piccole, vengono poi abbandonate in quanto difficili da gestire. Quante sono quelle abbandonate? Non meno di 100.000 in tre anni. E' una pratica di abbandono vera e propria pari se non superiore a quella di cani e gatti.







AZZANO: CITTADINI, ANIMALI E ULIVI ESASPERATI DAI FUMI TOSSICI

«Basta rumori e fumi sospetti». È questo l’appello che quindici famiglie azzanesi residenti nei pressi di via Stezzano, a pochi passi dalla piattaforma ecologica comunale, hanno lanciato all’amministrazione. Lo hanno fatto attraverso una raccolta firme che è stata presentata lunedì 17 in Comune. Motivo del contendere è un impianto biomassa che recupera energia elettrica attraverso un processo con annessa combustione di olio di colza e, pare, anche di grassi e carcasse di animali. In particolare i cittadini sono infastiditi dalle emissioni che lo scarico di fumi di questa apparecchiatura, attiva 24 ore su 24, rilascia nell’aria.

In questi giorni di caldo, con le finestre aperte, il rumore e le vibrazioni provenienti dall’impianto stanno diventando insopportabili. Ma non è tutto. Alcuni abitanti della zona raccontano di aver visto morire diverse piante di ulivi. Anche gli animali che vengono allevati quotidianamente nei terreni adiacenti hanno subito diversi traumi: allontanamento spontaneo delle api dagli alveari, galline che fanno fatica a fare uova e altri fenomeni legati a evidenti danni ambientali. 

GATTO SOPRAVVIVE A LAVAGGIO COMPLETO IN LAVATRICE

Sopravvissuto a un ciclo completo di lavatrice. Quando, la scorsa settimana, Stefani Carroll-Kirchoff ha visto una piccola zampina bianca e nera spuntare dalla biancheria bagnata, non poteva credere ai suoi occhi. Controlla sempre la lavatrice per assicurarsi che nessuno dei suoi tre gatti ci sia entrato dentro. Eppure, quando ha chiuso l'oblò e avviato un lavaggio rapido ad acqua tiepida e risciacquo freddo non si è accorta che il piccolo Felix era lì, mimetizzato fra i vestiti. Trentacinque minuti dopo, a lavaggio terminato, ha notato che stranamente gli abiti erano ancora gocciolanti. Stava per far ripartire la centrifuga, quando si è accorta della presenza del cucciolo. Il gatto era completamente zuppo, faceva fatica a respirare ma era ancora vivo. E lei non ha perso tempo per avvolgerlo in un asciugamano e portarlo subito al pronto soccorso veterinario più vicino, l'Animal Emergency and Referral Center of Minnesota. 
In qualche modo, il suo gatto è sopravvissuto alla macchina: aveva acqua nei polmoni, un principio di polmonite e aveva anche perso la vista, per fortuna solo temporaneamente. E' stato messo sotto ossigeno e, anche se se l'è vista davvero brutta, ora si può dire che il peggio è passato: è tornato a vedere e ha iniziato a mangiare.  Ma anche se i veterinari le hanno detto che è solo questione di tempo e che Felix si riprenderà completamente, Stefani ha detto che non si perdonerà mai per l'accaduto: «Sono rimasta scioccata. Tutto questo mi perseguiterà per il resto della mia vita"». Per le cure di Felix, la famiglia Carroll-Kirchoff ha dovuto sborsare tremila dollari (circa 2600 euro) in contanti subito, a fronte di circa settemila a cui ammonterà la parcella veterinaria. E per sostenerle, la figlia di Stefani, Asha, ha lanciato un appello su GoFundMe, dove ha già raggiunto il traguardo di 10 mila dollari di donazioni.

OLIMPIADI? VA BENE MA ATTENTI A ORSI E LUPI

Le olimpiadi invernali del 2026 dunque sono state aggiudicate alla candidatura Milano - Cortina che in realtè è una candidatura territoriale di Lombardia, Veneto e parte del Trentino. E' sicuramente un risultato ottimo per i nostri territori, ma vorrei sperare e ricordare che alcune di quelle zone interessate alle gare sono abitate da orsi e lupi. E visto l'aria che tira per quegli animali, non vorrei che con la scusa delle future olimpiadi a qualcuno venga in mente di fare tabula rasa....


lunedì 24 giugno 2019

BLOCCATA L'UCCISIONE DELLE VOLPI IN TANA

Mamma volpe e i cuccioli: stop della Regione al “prelievo” in tana

on la delibera di Giunta  numero 979 approvata il 18 giugno, la Regione Emilia-Romagna ha cancellato il “prelievo” delle volpi in tana. L'amministrazione regionale ha infatti approvato, con il parere positivo dell'Ispra, alcune modifiche al "Piano di controllo della volpe". Grazie a tali modifiche, il prelievo della volpe in tana, che prima era considerato un metodo di intervento "ordinario", viene di fatto eliminato
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ANCORA AVVELENAMENTI A SCIACCA.

"Sciacca, ieri. Nei pressi di contrada Cutrone. Un cane randagio (hanno voluto disfarsi del veleno?), due di proprietà, uccisi probabilmente con la stricnina. È GRAVISSIMO. Esche disseminate in una proprietà privata. Cari amministratori, dove state? Che avete fatto finora per difendere i vostri cani? Veleno a tappeto, cani ammazzati nelle maniere più barbare! Vergogna!" Questo il grido di allarme e di disperazione di una volontaria di Sciacca che facciamo nostro e gridiamo a gran voce insieme a lei. Maledetti infami. Che dio vi maledica.



IL CALDO METTE A RISCHIO LA SALUTE DI UN MILIONE DI CANI


Roma (24  giugno 2019) - In questi giorni è previsto una forte ondata di caldo con le temperature che arrivano a quaranta gradi occorre tutelare la salute dei cani da quelli che comunemente vengono chiamati i colpi di caldo. sono oltre un milione gli anImali a rischio ed in particolare i cani molossoidi. Ecco alcuni consigli da seguire per evitare danni al cane.

LE REGOLE DA SEGUIRE

1 - Non lasciate mai un animale incustodito dentro l'auto:la temperatura interna dell'abitacolo sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e trasforma la vettura in un vero e proprio forno. Con il caldo oltre i trenta gradi bastano solo 10 minuti per condannare il vostro animale a una morte certa ed orribile.

2 - Se vedete un animale rinchiuso da solo in un'auto al sole, prestare attenzione ai sintomi di un eventuale colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In tal caso, se non si interviene subito, rischia di correre un grave pericolo di vita:chiamate immediatamente le forze dell'ordine ed un eventuale veterinario reperibile, nel frattempo cercate di creare ombra mettendo dei giornali sul parabrezza e se possibile gettate acqua all'interno per bagnare l'animale, usando un eventuale fessura aperta del finestrino.

3 - Assicuratevi che gli animali abbiano sempre accesso all'ombra e acqua fresca in abbondanza. In caso di colpi di calore chiamate immediatamente il veterinario.

4 - Evitare le passeggiate con il vostro cane nelle ore più torride della giornata preferendo le prime ore del mattino o l'imbrunire e portare sempre con se una bottiglietta di acqua ed una ciotola. Evitare di far fare attività sportiva al cane nelle giornate piu calde.

5 -Scottature Solari. Anche per i cani e i gatti vale il discorso per le scottature solari. In caso di giornate particolarmente calde applicare una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche degli animali quali la punta delle orecchie prima di farli uscire sotto il sole o prima di portarli in spiaggia.

6 - Acquario. Tenete l'acquario fuori dal sole diretto e cambiare l'acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Se avete un laghetto in giardino con dei pesci ricordate di riempirlo regolarmente nelle ore serali per compensare l'acqua evaporata e sostituire l'ossigeno andato perso.

7 -Animali in gabbia. Mai lasciare il canarino o i criceti al sole diretto, posizionate la gabbia in luogo ombreggiato, arieggiato e fresco.

8 - Pulci e Zecche - Con le alte temperature non mancheranno di far visita a fido e micio le pulci, le zecche e gli acari, controllate quindi regolarmente il pelo del vostro amico a quattro zampe per verificarne la presenza. Applicate preventivamente un antiparassitario. Se vi sono particolari problemi di pelle o pelo consultate il vostro veterinario di fiducia prima di utilizzare prodotti.

9 - Lettiera. E' fondamentale controllare ogni giorno gli animali per verificare che non vi siano uova di mosche sul pelo di cavie, conigli e cani. Tenete ben pulito e disinfettato con prodotti non nocivi per l'animale i luoghi dove vive e sopratutto cambiate almeno due volte la settimana la lettiera o il fondo della "sua casa".

10 - Lavori di Giardinaggio. Il vostro giardino è popolato di fauna selvatica, quali lucertole, ricci, rane e biscie che sono assolutamente innoqui per l'uomo ma utili per il micro ecosistema del vostro giardino. Prima di effetturare i lavori con il tosarba o distribuire pesticiti pensate alla loro salvaguardia. E soprattuto prima di accendere un fuoco smuovete sempre il materiale che intendete bruciare in quanto questi animali spesso si rintanano tra i mucchi di foglie o i rifiuti in giardino eviterete di bruciare anche loro.

11 – Se avete animali in sovrappeso prima di cambiare dieta, consultate sempre il vostro veterinario di fiducia.




ROMA. LA RAGGI MANTENGA LA PROMESSA DI VIETARE LE BOTTICELLE

Il "caso" delle "botticelle" a Roma - Il caso più emblematico delle promesse mancate è quello di Roma. Tante amministrazioni capitoline, di tutti i colori politici, hanno sempre promesso un divieto della "botticelle". L'attuale sindaco, Virginia Raggi (M5s), in campagna elettorale annunciò di voler spendersi per l'abolizione delle carrozze a cavalli nelle vie del centro. Ma a tutt'oggi nella Capitale non ci sono regole certe: risale al settembre 2018 l'approvazione di un regolamento che prevede l'uso delle "botticelle" solo nel parchi e nelle ville storiche, il blocco con una temperatura superiore ai 30 gradi, la possibilità per i vetturini di riconvertire la licenza in quella per un taxi automobilistico. Ma da quel momento è tutto fermo.