sabato 30 aprile 2022

AIDAA SCRIVE A DRAGHI. BASTA CARROZZE FUNEBRI TRAINATE DAI CAVALLI

Napoli (30 aprile 2022) "Chiediamo una normativa nazionale che vieti l'uso di carrozze trainate da cavalli, o ancora peggio da un cavallo solo per le cerimonie funebri e per i matrimoni, i cavalli sono sottoposti a delle vere torture che secondo noi si configurano nel reato di maltrattamento". Questa la richiesta che l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha rivolto con una lettera inviata questa mattina al presidente del consiglio Mario Draghi, affinche formuli un decreto per vietare su tutto il territorio nazionale italiano l'uso dei cavalli e di altri equidi per trainare le carrozze dei funerali e dei matrimoni. "Sono ancora molte le persone che specialmente nel sud ricorrono alle carrozze funebri trainate da cavalli - prosegue la missiva AIDAA al presidente Draghi- si tratta di un usanza che deve essere bandita. Infatti- scrivono ancora gli animalisti- il peso trainato dai cavalli è insostenibile, se pensiamo che una carrozza funebre arriva a pesare quasi cento quintali, una cassa da morto pesa attorno ai 90 chili vuota, e con il morto arriva mediamente a un quintale e mezzo, in più bisogna calcolare il peso del becchino che la guida pregando dio che sia magroe quello delle corone floreali. Insomma due cavalli si ritrovano a trainare 130 quintali facendo una fatica della miseria per un servizio che può essere assolutamente fornito con altri mezzi. La preghiamo- concludono gli animalisti- caro Presidente di prendere in considerazione la nostra proposta perchè si vieti per sempre l'uso dei cavalli nel traino di carrozzelle per i matrimoni e sopratutto per i funerali".


SI RIBALTA TIR PIENO DI POLLI. UNA STRAGE

 (ANSA) - CAMPOBASSO, 30 APR - Nella notte la Fondovalle Bifernina, in Molise, è rimasta chiusa al traffico all'altezza del chilometro 39, nei pressi di Lucito (Campobasso), a causa del ribaltamento di un un tir carico di polli.

Il conducente è rimasto illeso, ma il carico e gli animali sono finiti sulla strada ed è stato dunque necessario sospendere la circolazione per le operazioni di recupero che si sono concluse all'alba, dopo l'intervento dei Vigili del fuoco del Comando di Isernia con l'utilizzo di un'autogru.



DONNA SPARA AI VICINI LA FIGLIA CHIEDE SCUSA E SOSTIENE CHE LA DONNA AMAVA GLI ANIMALI

 Parla la figlia della donna che ha sparato ai vicini, uccidendo un uomo di 61 anni e ferendo gravemente la moglie di 57. «Chiedo umilmente scusa alla famiglia: non era mia madre, è sempre stata una brava persona che dava da mangiare agli uccellini e amava i cani», ha raccontato al microfono di Ilaria Dallepalle a 'Pomeriggio Cinque' la figlia di Silvana Erzembergher.

 

«Basta con ‘sto cane»: anziana spara e ammazza il vicino

 

La donna, 71 anni, è in carcere da ieri per aver ucciso con alcuni colpi di pistola il vicino di casa Luigi Casati, 61 anni, e ferito la moglie Monica Leoni, di 57, ora ricoverata in gravi ma stabili condizioni all'ospedale di Bergamo. L'episodio ieri a Treviglio (Bergamo). La donna ha anche riferito che la madre si trova piantonata in ospedale dopo aver accusato, ieri in caserma a Treviglio dopo l'arresto, un malore.



LUPA FERITA A PRAGELATO SOCCORSA DAI SANITARI

 (ANSA) - TORINO, 29 APR - Era accovacciata nel bosco, quasi inerme in mezzo ai rami secchi, con una profonda ferita sulla testa causata da un morso.

E' stata trovata così, a Pragelato, una giovane lupa che, dopo una segnalazione del responsabile della vigilanza dell'Azienda Faunistica Albergian, è stata soccorsa dal personale del Centro Animali Non Convenzionali della Struttura didattica speciale Veterinaria dell'Università di Torino, impegnato nel progetto 'Salviamoli Insieme' per conto della Città Metropolitana.


    Al momento del ritrovamento l'animale era in pessime condizioni, molto magro e disidratato; non riusciva a camminare e presentava una lacerazione sulla testa già infestata dalle larve di mosca.
    Una ferita che si suppone la lupa possa essersi causata in un combattimento per la spartizione di un pasto. Ora la lupa è affidata alle cure del Canc dove si trova sotto terapia. (ANSA).



BRACCONIERE DENUNCIATO IN PROVINCIA DI CASERTA

 Bracconiere denunciato Campagna. Prosegue l’attività di prevenzione e repressione del bracconaggio all’interno del Parco Regionale dei Monti dopo l’episodio nel quale, mesi fa, si segnalava l’abbattimento di un lupo. L’operazione svolta dai militari dell’Arma dei Carabinieri, ha consentito di accertare che bracconieri senza scrupoli, incuranti dei divieti posti dall’Ente Parco, dopo aver raggiunto località Lauropiano, area ricadente in Zona B del Parco Regionale dei Monti Picentini, avevano posto in funzione un richiamo acustico riproducente il verso della quaglia. Una volta accertata l’esatta posizione del richiamo gli agenti del Nucleo Provinciale Guardie Giurate Accademia Kronos di Salerno e dell’ENPA di Salerno unitamente a personale dell’Arma dei Carabinieri predisponevano un mirato servizio finalizzato ad identificare i responsabili. Dopo lunghe ore di attesa giungevano sul posto due persone a bordo di un fuoristrada, con numerosi cani da caccia. Immediatamente il personale volontario procedeva al controllo dei cani (iscrizione all’anagrafe canina e presenza del microchip) e dopo aver sanzionato il conducente per aver transitato con il proprio automezzo al di fuori delle strade sterrate, in violazione a quanto previsto dal Regolamento del Parco Regionale dei Monti Picentini, apprendevano dagli stessi occupanti che all’interno del fuoristrada vi erano delle cartucce.

L’intervento

Immediatamente allertati, giungevano sul posto i militari del Comando Stazione competente per territorio che dopo gli accertamenti di rito, l’identificazione dei due cacciatori, ed il rinvenimento di circa 485 cartucce calibro venti oltre una pistola a salve modificata, si portavano presso gli Uffici del Comando Stazione per gli ulteriori accertamenti, al termine dei quali, dopo il sequestro delle cartucce e della pistola a salve modificata, il conducente del fuoristrada veniva denunciato per aver introdotto all’interno del Parco Regionale dei Monti Picentini materiale esplosivo ed in particolare 485 cartucce cal.20 senza apposita autorizzazione.



venerdì 29 aprile 2022

CANI IN CONDOMINIO? ECCO LE REGOLE PER EVITARE LITI TRA VICINI

ROMA (29 APRILE 2022) In Italia si litiga per tutto, ma le litigate in condominio per il cane che abbaia o che sporca sono all'ordine del giorno. Secondo alcune stime del tribunale degli animali, la storica struttura legale dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che da anni segue proprio in particolare le cause condominiali sono almeno 70 le litigate quotidiane tra condomini e vicini di casa che prendono pretesto l'atteggiamento del cane (o del gatto) per azzuffarsi e di queste una percentuale finisce il tribunale, le cose sarebbero peggiorate con il lockdown che negli ultimi due anni ha visto molte famiglie confinate tra le mura domestiche. In particolare questi litigi avvengono nelle città e sempre secondo la struttura legale di AIDAA il maggior numero è concentrato tra Roma, Napoli, Milano e tra le piu piccole  Como, Modena, Campobasso, Reggio Calabria, Potenza e Cosenza. L'AIDAA propone un prontuario di regole che se seguite alla lettera riducono e di molto la possibilità di litigi tra vicini per colpa, spesso presunta del cane.

Ecco di seguito le regole. 

1. Portare sempre il cane al guinzaglio corto (mt. 1,50) e con la museruola al seguito quando si
attraversano o si sosta negli spazi comuni e nel giardino condominiale.

2. Il cane deve essere tenuto al guinzaglio corto e con museruola al seguito quando si usa l’ascensore condominiale, ricordarsi di portare sempre con se un deodorante per togliere gli odori di Fido e del materiale per l’eventuale pulizia degli ascensori qualora Fido perda pelo.

3. Mai lasciare libero il cane per le scale condominiali o negli spazi condominiali chiusi e nei
giardini condominiali (tranne diverse disposizioni del regolamento)

4. Raccogliere sempre e con gliappositi sacchettini le deiezioni dei propri cani e pulire con
appositi prodotti non nocivi ne per cani ne per i bambini qualora ilcane faccia pipì in spazi condominiali o nel giardino comune.

5. Se si possiede un giardino di proprietà utilizzato dal cane questo deve essere sempre tenuto
pulito dalle deiezioni in modo da evitare sgradevoli odori ai viciniil giardino, il box o lo spazio privato dove vive il cane deve essere pulito almeno una volta al giorno.

6. Mai lasciare in giro neglispazi comuni ciotole contenenti cibo o acqua per il proprio cane, se lo stesso mangia in spazi comuni o nel giardino privato o comunqueall’aperto occorre lasciare la zona utilizzata così come eraprecedentemente raccogliendo i rifiuti e spostando le ciotole

7. Se il cane abbaia in casanegli orari del riposo provvedere ad insonorizzare la zona dove vive
il cane e predisporre gli spazi a lui riservati nella zona più lontana possibile rispetto alle case ed alle finestre dei vicini.

8. Mai lasciare il cane liberoin ascensore, potrebbe disturbare o importunare gli altri condomini

9. Portare il cane a passeggioalmeno due volte al giorno, lasciandolo correre per almeno mezz’orain una apposita area cani, questo lo aiuterà a stancarsi edistrarsi.

10. Evitare di lasciare solo inappartamento il proprio cane per più di sei-sette ore al giorno, il
cane si sentirebbe trascurato e ovviamente si lamenterebbe. Mailasciare il cane solo chiuso fuori casa sul balcone anche se per poche ore, occorre sempre lasciare aperta una porta in modo che
l’animale possa andare e venire dall’appartamento.

In caso di violazione dellesuddette regole il proprietario detentore potrà incorrere in sanzioni di natura civile, per violazione del divieto di immissioni o penale per maltrattamenti.




TRAGEDIA DI TREVIGLIO. IL CANE NON C'ENTRA NIENTE ED E' SALVO

 

Tragedia all'alba a Treviglio (Bergamo). 

Un'anziana, Silvana Erzemberger, di 71 anni, ha sparato almeno cinque colpi di pistola contro due vicini di casa, marito e moglie, e ha ucciso l'uomo. E' stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. La sparatoria al culmine di una lite, probabilmente per il cane della coppia. L'allarme è scattato intorno alle 7:40. La vittima si chiamava Luigi Casati, 62 anni, mentre la moglie, Monica Leoni, 58 anni, è rimasta gravemente ferita alle gambe. Il figlio della vittima: "Questa storia va avanti da anni". Tre settimane fa, raccontano i vicini, Casati era stato inseguito e minacciato con un bastone dalla Erzemberger. Fin qui la cronaca, poi si è sparsa la voce che il motivo della sparatoria fosse l'abbaio della cagnolina. Assolutamente falso, infatti con il passare delle ore e le testimonianze del figlio della coppia e dei vicini si è appreso che il cane non c'entrava nulla e che altri erano gli screzi che avevano esasperato i rapporti tra l'assassina e le sue vittime.


MALNATE. CANI AVVELENATI CON IL TOPICIDA

 Dopo i bocconi coi chiodi e le salsicce avvelenate, a Malnate si è ripetuto ancora una volta un altro ritrovamento di una potenziale trappola per i cani. Stavolta l’episodio è avvenuto in via Verdi, dove una persona che passeggiava col cagnolino ha trovato una bustina sospetta. Prima che il cane potesse annusarla o, peggio, addentarla, il padrone si è avvicinato e ha verificato la natura del materiale. A quel punto è sobbalzato: nell’erba, come in una sorta di esca per gli animali, era nascosto del veleno topicida che, chiaramente, è potenzialmente letale anche per gli amici a quattro zampe. «Mi sono subito preoccupato – racconta il nostro lettore malnatese - di raccogliere l’esca e di rimuovere il pericolo. Era un sacchettino bianco pieno di perle rosse, con scritto sopra veleno per roditori in varie lingue». È arrivato lì in maniera involontaria, oppure qualcuno ce l’ha messo di proposito? Chissà. Di certo da com’era posizionato poteva causare diversi danni. E così, dopo i bocconi coi chiodi e altri salsicciotti avvelenati, si allunga la striscia delle segnalazioni di prodotti pericolosi disseminati per Malnate, soprattutto dove molti passeggiano coi cani.



OSIMO ALTRI CANI AVVELENATI CON IL LUMACHICIDA

OSIMO – Altri cani sono stati avvelenati a Osimo dalla mano ignota di qualcuno che ha osato mettere in campo una tecnica pericolosa quanto spietata. «Qualcuno ha messo della metaldeide, un lumachicida mortale per cani e gatti, al parcheggio della piscina della Vescovara. Io sono uscita da poco dal veterinario perché due dei nostri cani lo hanno mangiato. Ho già avvisato i carabinieri che si sono attivati immediatamente», racconta un’osimana che venerdì ha dovuto fare i conti con la brutta scoperta. Qualche ora dopo in tanti si sono interessati alle condizioni dei due cani dopo che la donna ha lanciato l’appello a fare attenzione sfruttando anche i social: «Oggi stanno entrambi bene – dice -. Il veterinario è riuscito a farli vomitare subito. Comunque, sia lui che il veterinario della Asur, che è stato prontamente allertato dai carabinieri di Osimo, hanno confermato che si tratta di lumachicida e che, non essendoci campi coltivati in zona, è stato messo appos


itamente per uccidere cani o gatti. Un’azione riprovevole».

BOCCONI AVVELENATI ALLARME A CERVETERI

 CERVETERI – «Hanno sparso veleno per topi nei prati di Cerenova, sopratutto nel prato vicino a via Fiesole. Una cagnolina sta lottando tra la vita e la morte. Se trovate qualcosa chiamate le Zoofile». Quella della signora Monica, è l’ennesima segnalazione che parte nelle frazioni etrusche. Questa volte le esche sospette sono comparse nel parco di via Fiesole dove una cagnolina ha ingerito un brandello di carne avvelenato e le sue condizioni sono serie.

Da tempo il problema angoscia i residente della zona che portano a passeggio i loro amici a quattro zampe ma anche chi possiede un animale domestico come gatti e conigli.

«Sono atti criminali – si è espresso giorni fa il presidente del comitato di Cerenova-Campo di Mare, Enzo Musardo – che mettono a repentaglio anche la vita dei bambini che nei parchi potrebbero venire a contatto con le cosiddette polpette avvelenate. Dalla fine del lock down a Cerenova e Campo di Mare la situazione è peggiorata, più volte sono stati presentati esposti nelle aree verdi di viale Campo di Mare, via Trevignano e via Oriolo».

Lo scenario potrebbe peggiorare nelle prossime settimane non l’arrivo di migliaia di villeggianti, soprattutto romani, che hanno la loro seconda casa a Cerenova e Campo di Mare. L’abbandono di veleno negli spazi verdi preoccupa non solo i residenti ma anche le numerose associazioni animaliste che si battono sul territorio per scongiurare situazioni di questo tipo. Così come hanno lanciato l’allarme per la sparizione continua di cani, anche quelli forniti di microchip, sul litorale da Civitavecchia a Ladispoli, passando per Santa Marinella, Santa Severa e Cerveteri. Il sospetto è che dietro ci sia una banda di professionisti del mercato nero.



giovedì 28 aprile 2022

UNA STATUA PER IL MAIALINO CUORE PER RICORDARE L'OLOCAUSTO ANIMALE

 BRESCIA (28 Aprile 2022) A Roma lo scorso anno fecero una statua alla porchetta che divenne subito ed a nostro parere giustamente argomento di contestazione, alcuni arrivano persino ad imbrattarla con della vernice rossa simboleggiante il sangue sparso da milioni di maiali uccisi solo per soddisfare l'appetito umano. Ora dopo il sacrificio del maialino Cuore (pesava 13 kg) gettato ieri in una fornace per un esperimento in un procedimento per omicidio su ordine della Procura di Brescia è arrivata la proposta dell'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente perchè il comune di Brescia o quello di Provaglio dove si trova la fornace dove è stato bruciato il maialino Cuore di permettere di istallare una statua proprio in onore di questo maialino e di tutti gli animali che vengono uccisi ogni giorno nei macelli di tutta Italia. "Chiederemo a breve ai due comuni l'autorizzazione a istallare una statua raffigurante il maialino Cuore perchè lui rappresenta tutto l'olocausto animale e per questo vogliamo ricordarlo con un monumento effige della crudeltà umana sugli altri esseri viventi e senzienti".



AVIANO. SPARANO AL GATTO CON IL FUCILE A PALLINI. AMPUTATA UNA GAMBA

 AVIANO. Un giovane micio randagio è stato colpito da una scarica di pallini di un fucile da caccia, martedì 26 aprile, ad Aviano. È riuscito a trascinarsi, nonostante la zampa posteriore sanguinante e dilaniata, in via Strizzot, dove una referente della colonia felina stava distribuendo, come ogni sera, le crocchette ai gatti.

Subito la donna ha compreso la gravità della situazione e ha allertato l’ambulanza veterinaria "Mi fido di te”. Ora al gatto sarà amputata la zampa mentre le forze dell'ordine stanno cercando il colpevole...



SONO ANCO MARZIO E GALERIA I DUE NUOVI LUPI DI ROMA

 Prosegue il monitoraggio dei lupi nell’oasi di Castel di Guido. L’occhio attento delle videotrappole ha registrato l’arrivo di due esemplari. Un maschio ed una femmina.

I nuovi arrivati

La nuova coppia, di cui si ha contezza da almeno due mesi, “nel corso delle settimane  ha occupato stabilmente il territorio, mostrando anche alcuni comportamenti tipici di dominanza, con marcature nei punti strategici” ha fatto sapere Alessia De Lorenzis, responsabile dell’Oasi Lipu di Castel di Guido. I due animali hanno progressivamente preso il posto che era precedentemente occupato dal branco dell’ibrido Nerone e dalla lupa Aurelia. La scomparsa del primo e l’invecchiamento della seconda, hanno rimesso in gioco gli equilibri nella zona.



INCORREGGIBILE. L'ORSO JUAN CARLITO TORNA A PESCOCOSTANZO

 Sembra proprio che il mese di reclusione forzato trascorso da Juan Carrito nell’area faunistica di Palena non abbia dato i risultati sperati perché il popolarissimo e “socievole” orsetto marsicano è tornato alle sue vecchie abitudini, avvicinandosi all’essere umano e passeggiando tra i centri montani. (Leggi anche:Juan Carrito trasferito di nuovo, non abbiamo ancora imparato a convivere con gli orsi)

Da qualche giorno Juan Carrito è stato visto dai residenti di Pescocostanzo aggirarsi per le vie del paesino e fare visita alla Madonnina del Convento, come mostrano le videocamere di sorveglianza che lo riprendono indisturbato nella notte. I rischi relativi a questo comportamento, che non fa assolutamente parte della natura di un orso, sono tanti sia per i residenti che per Juan Carrito che dovrebbe al contrario vivere lontano dalla presenza umana, ma pare proprio che questo non gli appartenga del resto è stato abituato da piccolo a scendere in paese insieme alla sua mamma Amarena e siccome è un animale intelligente ha capito che li trova cibo in abbondanza e senza faticare.... Chiamatelo stupido...



mercoledì 27 aprile 2022

GETTARE IL MAIALE CUORE NELLA FORNACE E' UN ATTO ETICAMENTE INACCETTABILE

BRESCIA (27 APRILE 2022) Gettare il maiale Cuore nella fornace delle fonderie Gonzini di Noccole di Provezze è un fatto ETICAMENTE E MORALMENTE INACCETTABILE. Il fatto che si usi un maiale morto in un allevamento intensivo non cambia la sostanza delle cose. Nessun maiale cosi come nessun altro animale presenti negli allevamenti intensivi muore di morte naturale ma solo di morte indotta o perchè non conforme agli standard produttivi o perchè malato e questo oltre che inaccettabile è vergognoso. L'AIDAA associazione italiana difesa animali ed ambiente si associa alla protesta di altre associazioni animaliste che considerano questa decisione errata ed eticamente inaccettabile ed esprime la sua condanna a questo esperimento senza se e senza ma.


COSI IL PET ESTINTO DIVENTA DIAMANTE CON 20.000 EURO.

 ROMA (27 APRILE 2022) - Trasformare le ceneri del fido estinto in un diamante o in un punto luce? Una moda che sta prendendo sempre più  piede anche se a causa degli alti costi rimane ancora parecchio circoscritta. Di cosa parliamo? Parliamo della trasformazione delle ceneri del proprio pet estinto, sia esso un cane o un gatto in un diamante grezzo o in un punto luce. Per quanto attiene il diamante grezzo si tratta di un operazione lunga che costa complessivamente poco meno di 20.000 euro ma può salire e di parecchio in base alla grandezza del diamante. Per quanto riguarda il punto luce si arriva a spendere fino a 3.000 euro per la sua realizzazione. Ma oramai chi si occupa della cremazione di animali nelle loro pubblicità propongono anche la trasformazione delle ceneri del proprio amico a quattro zampe in ciondoli e pietre da portare incastrate al collo con le relative catenine con costi piu contenuti. Ma eticamente come viene vista questa scelta relativa alla trasformazione delle ceneri del proprio cane o gatto estinto? Sulla questione intervengono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che in una nota stampa scrivono: "Si tratta di una decisione personale che noi rispettiamo pur non condividendola, il fatto che questo mercato si stia allargando desta qualche preoccupazione, non tanto per le scelte dei singoli, ma per il rischio che diventi una moda che porterebbe ad un possibile utilizzo su larga scala di questa pratica, di cui si hanno già segnali preoccupanti da diversi anni, per cui vengano utilizzate ceneri di cani o gatti all'insaputa dei loro proprietari per produrre gioielli sintetici poi rivenduti nei negozi specializzati in bigiotteria".



ANCRA ANIMALI INVESTITI NEL BIELLESE

 Nottata movimentata nel Biellese orientale a causa dei diversi incidenti stradali, fortunatamente senza conseguenze per gli automobilisti, che hanno visto il coinvolgimento di animali selvatici.

Nel primo caso, nella frazione Azoglio di Crevacuore, i militari della Stazione di Valdilana sono intervenuti dopo che un'auto in transito veniva colpita nella fiancata sinistra da un capriolo. Dopo l’impatto, l’animale apparentemente illeso riusciva ad allontanarsi dileguandosi nella macchia. Solo spavento per il 23enne alla guida. Mezzo con evidenti danni, marciante e assicurato per questo tipo di eventi.

Il secondo episodio, capitato nella via Valle Fredda di Ponzone, ha visto un lieve impatto tra un veicolo ed un animale selvatico. Anche in questo caso, l’ungulato è riuscito a fuggire nella boscaglia, apparentemente indenne, così come il 50enne alla guida, che ha potuto riprendere la marcia dopo i rilievi di rito espletati dai Carabinieri di Coggiola.

Ancora una volta, data frequenza degli investimenti di animali selvatici, i Carabinieri raccomandano la massima prudenza alla guida, soprattutto nelle ore serali e notturne.



MAIALINO CUORE. OGGI VERRA' BRUCIATA LA CARCASSA DI UN MAIALE GIA' MORTO

Brescia. Gli animalisti hanno raccolto circa 10 mila firme chiedendo al Tribunale di Brescia di non sacrificare un maiale nel forno fusorio nell’ambito del processo per la scomparsa dell’imprenditore Mario Bozzoli, avvenuta nel 2015, che si sta celebrando presso la Corte d’Assise.
Il presidente del Tribunale di Brescia Vittorio Masia ha risposto con una lettera  spiegando che mercoledì 27 aprile nel forno della Fonderia Gonzini di Provaglio d’Iseo finirà un maiale «selezionato tra quelli (già) deceduti per morte naturale, prelevato quotidianamente dagli allevamenti da ditte specializzate e conferiti all’Istituto Zooprofilattico per le analisi e il successivo smaltimento. Verrà utilizzata una carcassa di animale priva di infezioni virali, aspetto che potrebbe comprometterne la fuoriuscita dall’istituto».
Masia assicura anche le associazioni animaliste che «il servizio di ordine pubblico assicurerà il regolare svolgimento dell’incombente istruttorio appena descritto e, più in generale, il sereno esercizio della giurisdizione penale garantito dalla Costituzione della Repubblica».


   

BRACCONIERE ARRESTATO A NAPOLI ED INCARCERATO A POGGIOREALE

 (ANSA) - NAPOLI, 26 APR - Operazione anti bracconaggio dei carabinieri forestali di Casamicciola, ad Ischia, che hanno arrestato un 42enne del luogo per detenzione di arma clandestina.

L'uomo, incensurato, è stato sorpreso in aperta campagna, nella zona di Fiaiano nel comune di Barano, mentre ricaricava alcune trappole disposte sul terreno per la caccia di uccelli.

I militari dopo averlo fermato hanno poi perquisito un piccolo rifugio in cemento dove l'uomo custodiva 2 fucili con matricola abrasa, una canna di fucile con matricola abrasa e 2 richiami illegali oltre a 800 munizioni e 20 trappole.
    Il 42enne è finito in manette; al carcere di Poggioreale è in attesa di giudizio mentre tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro. (ANSA).



   

martedì 26 aprile 2022

GLI ANIMALISTI CONTESTANO IL REGOLAMENTO MOVIBUS

MILANO (26APRILE 2022) Il regolamento dei bus di linea della società Movibus che collegano Milano con tutto l'ovest della provincia contiene due norme assolutamente inaccettabili che vanno modificate subito. La prima  riguarda il trasporto degli animali ed in particolare dei cani. Il regolamento vieta di portare sul pulman cani di media e grossa taglia anche se con la museruola o il guinzaglio corto, si tratta di un anacronismo, visto che ad esempio la azienda dei trasporti milanesi permette di trasportare cani di ogni dimensione se muniti di guinzaglio e  museruola in maniera assolutamente gratuita sia sui mezzi di superficie che in metropolitana. Movibus no, il biglietto qui si deve pagare anche per i cani piccoli ed i gatti nel tasportino. La seconda assurdità è che lo stesso regolamento permette a fronte del pagamento del biglietto di portare in bus i fucili da caccia, senza specificare che devono essere scarichi ma semplicemente tenuti nella custodia. Se parliamo di cacciatori siamo al controsenso, infatti possono salire sui bus della società Movibus con il fucile, ma non con il cane. Se parliamo degli altri passeggeri siamo alla follia, in teoria si può salire armati ma non con il cane. "Se uno arriva in metropolitana con il proprio cane a Molino Dorino capolinea milanese di molte linee Movibus non può salire su quei pulman se il cane è di media o piccola taglia, ma può salirci un cacciatore con il suo fucile, e se in teoria questo è carico pur stando nella sua custodia nessuno può lamentarsi- scrivono in una nota gli animalisti di AIDAA- crediamo che quel regolamento sia profondamente sbagliato e vada modificato per questo stiamo scrivendo alla regione e alla città metropolitana e ovviamente alla Movibus perchè provvedano in tempi rapidi a modificare quel regolamento vetusto. Cosa chiediamo?- concludano gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- Che come per ATM Milano tutti gli animali siano ammessi gratuitamente sui bus e che non siano ammesse armi di nessun tipo sui pulman Movibus ne su quelli di altre concessionarie".

il regolamento contestato

un pulman movibus al capolinea

CAVALLI SFRUTTATI. SONO I COMUNI A RISARCIRE CHI LI AIUTA

 Cavalli drogati, sfruttati nelle corse clandestine. Cani feriti in combattimenti fuorilegge. Cuccioli maltratti dai loro padroni, tenuti senza cibo o acqua fino allo stremo. E ancora babbuini, dromedari, specie esotiche costrette in luoghi e in una vita totalmente inadatta a loro. La fotografia è contenuta nell'ultimo rapporto Zoomafie della Lav che ormai da 22 anni raccoglie i dati dei vari uffici giudiziari. Ma cosa succede quando un animale viene sequestrato dal giudice? Chi deve prendersene cura e soprattutto chi paga? Se lo sono chiesti in un'interpellanza approdata in Parlamento i due deputati di Forza Italia, Pierantonio Zanettin e Mauro D'Attis: «Non tutti gli uffici giudiziari del nostro paese si comportano nello stesso modo. E non sempre, ad esempio, vengono riconosciute le spese veterinarie, quelle spese vive che si trovano ad accollarsi le associazioni alle quali vengono affidati gli animali posti sotto sequestro», spiega Pierantonio Zanettin. Non si tratta di pochi spiccioli. Per rimettere in forma cavalli magari drogati per le corse clandestine, o cani feriti in atroci combattimenti le spese del veterinario sono tanto necessarie quanto ingenti. Il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto sgombra ogni dubbio: «L'onere del rimborso delle spese di mantenimento degli animali grava sullo Stato e, dopo il passaggio in giudicato della confisca degli animali, sul Comune nel cui si trovano». E in questo senso spetta «al sindaco la vigilanza sull'osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli animali», come massima autorità sanitaria locale. Per Sisto «l'affidamento agli enti e alle associazioni è a titolo gratuito» ma devono essere «rimborsati delle spese di mantenimento degli animali intese in senso ampio» e quindi non solo cibo, uso e pulizia del luogo di ricovero ma anche spese veterinarie e vaccini». Il chiarimento di Sisto elimina «definitivamente quei dubbi - ha concluso Zanettin - che spesso hanno provocato un comportamento diverso da parte dei diversi uffici giudiziari». Un chiarimento utile a chi si prendono cura di questi animali e li fa tornare a vivere.



PIGNORATO IL CIMITERO DEGLI ANIMALI DI VIGEVANO.

 i nomi sulle lapidi sono Lucky, Lilly o Minù, perché questo non è un cimitero come gli altri. Dal 1976 il centro Caronte a Vigevano è un luogo per la sepoltura degli animali di affezione. Si tratta del più antico d’Italia, costituito con atto notarile. Tanti, passando sulla provinciale 494, che in questo tratto si chiama viale Agricoltura, notano quelle piccole tombe e le tante persone che, anche dopo anni, piangono i loro cani e gatti (ma anche conigli e perfino un porcellino d’india) e portano fiori. Adesso il rischio è che tutto venga perso per sempre. Che le salme delle bestiole, circa 500, siano spazzate via. Il terreno, concesso da sempre in comodato d’uso gratuito all’associazione Caronte, è stato infatti pignorato al proprietario dalle banche, che hanno provato a metterlo sul mercato. Una raccolta fondi tra soci e simpatizzanti dell’associazione ha reperito il denaro necessario, oltre 26 mila euro, per acquistare l’area dopo che l’asta dello scorso 25 marzo è andata deserta.

L’associazione Caronte

«Una situazione — spiegano Fulvio Polaroli e Marco Benetti, presidente e amministratore delegato dell’associazione Caronte — che ci ha permesso di guadagnare tempo e capire come muoverci. Siamo certi di una cosa: vogliamo continuare a garantire questo servizio unico nel suo genere». Nella vicenda non mancano gli intoppi burocratici. Dopo oltre 45 anni è stato scoperto, studiando le carte del bando d’asta, che il terreno sul quale sorge il cimitero ha destinazione agricola e non commerciale. Quindi, l’area è incompatibile con i servizi cimiteriali. Nessuno prima se ne era accorto, né ci sono mai stati esposti o lamentele. Così da fine marzo l’attività è sospesa, e non vengono accettate nuove sepolture. «I tecnici comunali — spiega il sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa — stanno cercando in archivio qualche vecchio atto che dava l’autorizzazione, per poter sanare la situazione. Finora non è stato trovato».

L’ipotesi trasloco

Negli anni ’70 nessun legislatore ipotizzava un luogo simile e quindi non esistevano procedure specifiche. Le ipotesi vagliate in queste settimane sono varie: il Comune può agevolare un trasloco, ma non può adoperarsi per cambiare la destinazione d’uso, da agricola a commerciale. «Quest’ultima soluzione — proseguono da Caronte — per noi sarebbe stata la migliore. Il trasferimento invece è una procedura più delicata. Molti soci non sarebbero contenti, soprattutto se le tempistiche fossero serrate. Se però il Comune ci mettesse a disposizione una superficie, consentendoci procedure lunghe almeno una decina d’anni (il tempo di mineralizzazione dei corpi degli animali), allora sarà possibile abbandonare questa sede senza traumi. Anzi, potremmo valutare di ampliare il servizio con un sito per la cremazione. Di fatto, tutto dipende dal Comune. Non ci siamo presentati all’asta, nonostante la fatica per trovare i soldi, perché un’eventuale ordinanza di bonifica farebbe schizzare i costi a centinaia di migliaia di euro. Per questo, per noi, non ha senso che i creditori insistano nel voler vendere il cimitero degli animali».

Il Piano delle sepolture

«Vigevano — conclude il sindaco — rivedrà a breve il vetusto piano cimiteriale cittadino. Nel camposanto “degli umani” potremo ricavare un’area idonea per ospitare il nuovo Caronte. Riteniamo che sia un servizio fondamentale e prestigioso per la nostra città, e sentito da tanti. Ma, o troviamo negli archivi gli atti che concedevano i permessi per stare dov’è adesso, o non vedo alternative allo spostamento». Sempre che qualche privato non decida di acquistare l’area prima e usarla per altri scopi, quando (e se) verrà bandita la seconda asta.



lunedì 25 aprile 2022

LA STRAGE DIMENTICATA DEI 60.000 CANI E GATTI INVESTITI SULLE STRADE ITALIANE

PALERMO (25 APRILE 2022) "Proviamo a pensare solo per un attimo al terrore, alla paura ed al dolore che provano un cane o un gatto investito da un auto che non si ferma a soccorrerli ma corre via veloce, proviamo per un attimo ad immedesimarci in questi momenti di agonia, negli attimi, nei minuti ed a volte delle ore che precedono la morte di un essere senziente investito e lasciato agonizzante in mezzo ad una strada. Se ci immedesimiamo solo per un attimo capiremo cosa passa per la mente e per il corpo straziato di quel cane o di quel gatto per parlare solo degli animali domestici, ma lo stesso discorso vale per tutti gli animali selvatici, dai piu piccoli ai più grossi. Paura, terrore e dolore queste sono le tre parole che accomunano la fine della vita per decine di migliaia di cani e gatti che ogni anno vengono investiti e lasciati morire per strada". A scrivere questa riflessione nella nota stampa è l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che prosegue cosi. "Non riusciamo ad avere un numero preciso di cani e gatti investiti e lasciati morire, ma siamo nell'ordine delle decine di migliaia ogni anno, non crediamo di essere troppo lontano se parliamo di 60-70.000 casi l'anno in tutta la Penisola, Sono numeri impressionanti che si concentrano purtroppo anche in questo caso nelle regioni dell'Italia del sud e nelle due isole maggiori, con la maglia nera che spetta alla Sicilia ed alla Calabria seguiti da Sardegna ed Abruzzo, ma si affacciano anche regioni del centro nord come la Lombardia e l'Emilia dove i numeri sono minori ma purtroppo in costante aumento specialmente nelle zone di collina e montagna. Sapete quanti pirati della strada autori di investimenti a cani e gatti sono stati individuati complessivamente lo scorso anno? Meno di 300 il che equivale- conclude la nota animalista - allo 0,5% del totale degli investimenti".


BOCCONI AVVELENATI ANCHE NEL TRIESTINO

 Ad accorgersene i padroni di alcuni cani, che hanno contattato la Polizia Locale, rapidamente intervenuta sul posto.

Si tratta di polpette di sale, al cui interno è collocato il boccone probabilmente velenoso (servirà attendere il risultato delle analisi del caso). Verosimilmente sono stati collocati per colpire gli animali selvatici ma rischiano di rappresentare un pericolo mortale anche per quelli domestici, come i cani



BOCCONI AVVELENATI NEL PARCO A LIMBIATE

 LIMBIATE – La denuncia del tentativo di avvelenare i cani attraverso bocconi avvelenati lasciati al parco è arrivata dall’assessore alla Sicurezza Cinzia Galli, che dalla sua pagina facebook rivela quanto accaduto nelle scorse ore e ringrazia chi ha collaborato per permettere all’Amministrazione un intervento immediato.

Nella ricostruzione effettuata grazie ad un veterinario dell’Ente Nazionale Protezione Animali, i bocconi ritrovati disseminati nell’area del parco di via Trieste e nell’adiacente area cani erano un’esca per lumache, che sembra essere però molto pericolosa anche per gli uomini e gli animali da compagnia.

Le esche ritrovate sono state immediatamente raccolte, l’area è stata messa in sicurezza ed è stato richiesto un tempestivo intervento di bonifica tramite l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale competente.



sabato 23 aprile 2022

DALL'UCRAINA ARRIVATI 100.000 PROFUGHI, 9.000 CANI E 2.300 GATTI

 ROMA (23 Aprile 2022) Sono quasi centomila gli ucraini in fuga dalla guerra ospitati nel nostro paese,  secondo i dati del Ministero dell'Interno per la precisione a ieri sera erano 99.393.di queste, 51.391 sono donne, 12.191 uomini e 35.811 minori. E con loro sono arrivati circa 9.000 cani e 2.300 gatti. E l'incremento è di circa mille nuove persone al giorno e con loro circa un centinaio tra cani e gatti. A questi si aggiungono oltre 3.000 cani e gatti entrati nel nostro paese grazie alle operazioni di salvataggio. "Domani è la Pasqua ortodossa, che interessa la maggioranza di questi nuovi arrivati, ed un altro 1.400.000 italiani di religione ortodossa, a tutti loro i migliori auguri di una santa pasqua di speranza di pace, e senza crudeltà sugli animali, l'invito- scrive nella nota stampa l'AIDAA ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- è anche per loro di non mangiare l'agnello ne altri animali in questa giornata di festa e di speranza".



SCOPPIA UN INCENDIO NELLA SCUDERIA. ANIMALI SALVI

 scoppia un incendio – non è chiaro per quale motivo – e in contrada Catuso, fra un fienile e due box per cavalli, è l’inferno. E’ accaduto nella notte fra giovedì e ieri. A lavorare, cercando di salvare il salvabile, dopo che erano stati portati in salvo i cavalli, sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di volontari di Cianciana e quelli del comando provinciale di Mussomeli. Ma anche i carabinieri della stazione cittadina e quelli del Norm che hanno subito avviato le indagini per stabilire cosa effettivamente ha innescato la scintilla iniziale.

I militari dell’Arma del nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Cammarata, già nottetempo, hanno sentito il proprietario dei due box per cavalli: un impiegato, incensurato, sessantenne. Non filtra, naturalmente, nessuna indiscrezione sulle eventuali dichiarazioni acquisite dagli investigatori che hanno subito avvisato il sostituto procuratore di turno di Agrigento. Spetterà, inevitabilmente, all’inchiesta – che è stata appunto avviata nottetempo – provare a fare chiarezza su quello che è accaduto in contrada Catuso e che ha rischiato di uccidere dei cavalli. Il danno, provocato dal violento incendio, ieri, non risultava essere quantificato e non è comunque coperto da nessuna polizza assicurativa.