sabato 31 luglio 2021

VACANZE 2021. LE REGOLE DA SEGUIRE PER CHI PORTA IL CANE IN SPIAGGIA

 Roma (31 luglio 2021) Oggi e domani inizia l'esodo delle famiglie verso le vacanze, saranno almeno due milioni quelle con i cani che raggiungeranno le località di villeggiatura, in particolare il mare. Anche quest'anno rimane irrisolto il problema della gestione omogenea attraverso una legge nazionale dell'accesso alle spiagge da parte dei bagnanti con i cani al seguito, in questo caso sono infatti le regioni, le province, le capitanerie di porto ed il comuni a gestire quelle che sono le norme e i divieti di accesso dei cani in spiaggia attraverso apposite ordinanze o leggi regionali, che di fatto essendo disomogenee tra loro spesso generano confusione. Per questo motivo tenuto conto anche della situazione di pandemia in cui ci troviamo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA ha messo a punto un decalogo di semplici consigli in merito alle regole ed ai diritti dei bagnanti in spiaggia con i cani. 

FIDO NON PUO' STARE IN SPIAGGIA LIBERA? LO DEVE STABILIRE UN ORDINANZA

  • contenere i motivi della disposizione;
  • indicare la fascia oraria in cui non è consentito l'accesso in spiaggia agli animali;
  • individuare i tratti e le aree degli stabilimenti in cui i cani possono entrare, previo accertamento dei requisiti igienico sanitari della struttura balneare che ne fa richiesta;
  • essere sottoscritte dal Sindaco o dal comandante della Capitaneria di Porto emittenti;
  • essere pubblicate nell'albo pretorio dell'ente.

Il cartello di divieto affisso in spiaggia dovrà riportare gli estremi dell'ordinanza e la sua scadenza.

OBBLIGHI PER I CANI IN SPIAGGIA LIBERA

Una volta individuata la spiaggia e l'area interna in cui è possibile portare il cane a divertirsi è necessario che il suo corredo comprenda: copertura assicurativa, libretto sanitario attestante la regolarità delle vaccinazioni, guinzaglio, museruola e sacchettino per la raccolta delle deiezioni. Il proprietario infatti ne è il custode e come tale, risponde penalmente e civilmente dei guai commessi dal proprio animale domestico. Meglio quindi informarsi prima di partire, contattando il Comune o lo stabilimento balneare in cui si vogliono trascorrere le vacanze per farsi un'idea di come ci si deve comportare una volta arrivati. Vi sono anche alcune deroghe che consentono sempre l'accesso dei cani in spiaggia se si tratta di cani guida per non vedenti, e per i cani brevettari di salvataggio al guinzaglio. 

STABILIMENTI BALNERARI

I concessionari, che hanno la facoltà, nell'ambito della propria concessione, di individuare aree attrezzate delimitate per l'accoglienza di animali domestici, salvaguardando, in ogni caso l'incolumità e la tranquillità dei bagnanti e e assicurando le necessarie condizioni igieniche nel rispetto delle norme igieniche.

GESTIONE DEL CANE E NORME ANTI COVID

La gestione del cane deve avvenire secondo le solite regole che prevedono di tenere sempre il cane al guinzaglio quando è vicino a noi, di garantirle la presenza di acqua e ombra, e sopratutto di non portarlo in spiaggia nelle ore più calde del giorno. Attenzione inoltre in questo periodo a non lasciare abbandonati rifiuti o mascherine, che se ingerite potrebbero essere letali per il nostro amico a 4 zampe

TELEFONO AIDAA PER LE MULTE

Per chiunque riceva una sanzione e non è sicuro di meritarla è disponibile  per tutto il mese di agosto il numero amico di AIDAA tutti i giorni festivi compresi dalle ore 9 alle ore 14 dove è possibile chiedere le consulenze telefoniche gratuite sul singolo caso chiamando  il 347 9269949 ( non è un numero verde ma il costo viene calcolato in base al proprio piano telefonico)






IL BRACCONIERE? E' IL PRESIDENTE DEI CACCIATORI

 Gli agenti della Polizia Provinciale e i volontari della Lac hanno scoperto che il presidente di un’associazione venatoria bresciana, che risiede a San Pietro, frazione di Desenzano del Garda, era anche un bracconiere.

A casa sua infatti, deteneva illegalmente, quali esche vive, due gazze, che dopo essere state visitate sono state liberate.

L’uomo, che è stato denunciato, aveva anche la licenza scaduta.



giovedì 29 luglio 2021

MONTAGNAREALE. RICORSO AIDAA CONTRO ORDINANZA ABBATTIMENTO SUIDI

Montagnareale (29 luglio 2021)" L'ordinanza sindacale 24 del 28 luglio 2021 con la quale il sindaco di Montagnareale ha autorizzato l'abbattimento dei suidi nel territorio del suo comune contiene diversi motivi di illegittimità lunedi presenteremo motivato ricorso al prefetto di Messina, e allo stesso tempo ci rivolgeremo alla procura della repubblica di Patti per denunciare le irregolarità di tale ordinanza che noi riteniamo essere volontarie generando quindi il reato di abuso s'ufficio da parte di chi ha firmato questa ordinanza palesemente illegittima a partire dalle violazioni dei contenuti delle linee guida degli atti che la stessa ordinanza richiama tra le motivazioni a sostegno della medesima, inoltre mancano evidenti riferimenti temporali di durata delle azioni riferite all'oggetto dell'ordinanza, e sopratutto non chiarisce i passaggi della scelta delle aree a chi sono in capo. Invitiamo il sindaco a ritirare  immediatamente questa ordinanza che ripetiamo è palesemente illegale e nel contempo abbiamo dato mandato al nostro ufficio legale per la presentazione della denuncia penale e del ricorso al signor Prefetto di Messina". Questo il comunicato dell' ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA.


NOCCIOLE DEI NEBRODI. ANCORA ATTACCHI NON VERITIERI CONTRO I GHIRI

 Come ogni anno in questo periodo qualcuno si alza e punta il dito contro i ghiri per la riduzione (tutta da provare e verificare) della produzione delle nocciole. E ancora una volta l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA alza le barricate a favore dei ghiri. "Siamo sinceramente stupiti di quanto leggiamo sulla stampa in questi giorni sul rischio che i ghiri facciano danni cosi grossi alle colture dei noccioli visto che gli stessi coltivatori di nocciole parlando della raccolta dello scorso anno parlavano di stagione in cui  la nocciola sta vivendo un’ottima annata, determinata probabilmente da fattori biologici come il caldo e l’allontanamento volontario dei ghiri . Allora - continua l'il comunicato AIDAA- se lo stesso presidente dell'associazione GAL Nebrodi Francesco Calanna in un intervista dell'11 settembre del 2020 ad un quotidiano siciliano affermava che <Oltre ai problemi classici dei noccioleti, legati alle cimici e ai ghiri, negli ultimi anni la nocciola dei Nebrodi ha patito la concorrenza di prodotti di importazione, in particolare le nocciole provenienti dalla Turchia. Non è stata una concorrenza leale perché avvenuta fuori dalle logiche di mercato con un prodotto per il quale sono mancati spesso i controlli fitosanitari del caso coi rischi che ne derivavano. Negli ultimi anni sicuramente sono stati fatti tanti sforzi dai produttori e dalla politica per la valorizzazione del prodotto. Adesso è importante adoperarsi per dare i giusti input ad una filiera che può diventare un importante segmento economico. Al tempo bisogna tutelare i produttori dal punto di vista dei prezzi, affinché sia concesso loro il giusto riconoscimento per un impegno significativo e costoso e adoperarsi per ottenere il riconoscimento di qualità per la nocciola dei Nebrodi> ponendo quindi l'accento sulla concorrenza internazionale e sulla necessità di concedere ai produttori un aumento dei prezzi vista la qualità dei noccioli prodotti, questione che ci vede pienamente concordi, e limitandosi a definire i ghiri come uno dei problemi, dal suo punto di vista, classici per la produzione e aggiungiamo noi minori e controllabili non riusciamo a capire questa ennesima alzata di scudi contro i ghiri, i dati sono chiari, la produzione ottima, ma i prezzi sono bassi, quindi questi signori- conclude il comunicato degli animalisti- lascino in pace i ghiri e stiano sereni".



l'intevista citata nel comunicato

https://www.ilsicilia.it/nocciola-dei-nebrodi-unottima-annata-per-il-raccolto-e-per-il-rilancio/

BOCCONI AVVELENTATI SASSOFERRATO

  SASSOFERRATO (ANCONA), 28 LUG - Due bocconi avvelenati ritrovati in località Monterosso di Sassoferrato (Ancona). Probabilmente destinati ai cani e gatti dei residenti della zona.Indagano i carabinieri forestali. I militari sono stati allertati da un cittadino che aveva rinvenuto il presunto boccone avvelenato, dopo i primi accertamenti hanno confermato che si trattava di una pericolosa esca in grado di uccidere animali. Come da protocollo operativo, è stato attivato immediatamente il Nucleo Cinofili Antiveleno istituto presso il Reparto Carabinieri Forestale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini di Visso (Macerata). Gli operatori del Nucleo, con i cani specificatamente addestrati per il rinvenimento di esche avvelenate, hanno perlustrato a fondo l'area circostante al luogo del primo ritrovamento segnalato ed hanno recuperato un'altra esca del tutto simile. Il Comune di Sassoferrato si è occupato di tabellare l'area a scopo precauzionale, per invitare a prestare attenzione ed evitare casi di ingestione dei bocconi avvelenati da parte soprattutto degli animali d'affezione. Dai primi accertamenti si ipotizza che le esche fossero destinate a gatti e cani di cittadini residenti nel circondario: questa prima ipotesi investigativa è suffragata dal fatto che è emerso nella stessa zona un caso di morte sospetta di un gatto per avvelenamento risalente a pochi giorni fa. Sono partite le indagini per risalire al responsabile che rischia la denuncia all'Autorità Giudiziaria con la pena, in caso di condanna, della reclusione fino a due anni.



mercoledì 28 luglio 2021

SARDEGNA IN FIAMME. 30 CANI SALVATI A CABRAS. MORTI 28 GATTI DI UN RIFUGIO PRIVATO.

 Animali bruciati vivi, intrappolati nel bosco, in recinti, stalle e rifugi. La Sardegna brucia e intere aree di territorio un tempo verde oggi sono sparite, travolte dalla furia delle fiamme. Una catastrofe che, come dichiara il Wwf, ha spesso origine dolosa. «Solo il 4% invece avviene per cause naturali. Un disastro insomma, che mina la biodiversità, l’agricoltura, la pastorizia e di conseguenza tutte le persone che di queste attività vivono».


In queste ore di corsa contro il tempo, i volontari Enpa e le guardie zoofile sono stati impegnati a salvare quanti più animali possibili. Buone notizie arrivano dal Rifugio per cani nel comune di Cabras che è andato totalmente distrutto: tutti e 30 i cani sono stati salvati.



martedì 27 luglio 2021

ANIMALI SGOZZATRI NEI BOSCHI DEL BOLOGNESE

 Agnelli sgozzati e chiusi in sacchi di palstica o appesi agli alberi. E' la scena che si sono trovati davanti i Carabinieri Forestali della stazione di Monterenzio che infine hanno denunciato due persone. 

I militari sono intervenuti in un terreno del comune dell'Appennino, dove era in corso la macellazione di alcuni ovini nel corso di un rituale religioso. A far insospettire i militari la presenza di due soggetti all’interno di un’area boschiva vicino a un allevamento di ovini. 

E' stato richiesto così l’ausilio dei Veterinari dell’AUSL di Bologna che hanno potuto constatare l’uccisione mediante sgozzamento e senza il preventivo stordimento: un ovino già scuoiato ed eviscerato era stao riposto in un sacco di plastica in attesa di essere trasportato e un altro appena ucciso è stato trovato appeso a una trave posta tra la vegetazione. Sul posto i militari hanno rinvenuto anche sacchi di plastica contenenti interiora e le teste degli animali crudelmente uccisi oltre a diverse chiazze e tracce di sangue non ancora rappreso. 

Nei guai sono finiti un cittadino italiano, titolare dell’allevamento da cui sono stati prelevati gli ovini, e un cittadino di origine marocchine che dovranno rispondere dei reati di uccisione di animali e macellazione clandestina. Gli animali sono stati sequestrati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono in corso ulteriori accertamenti per la definizione delle sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle norme riguardanti gli aspetti igienico sanitari e la corretta tracciabilità degli animali. "Si tratta di pratiche non autorizzate che provocano gravi ed inutili sofferenze agli animali macellati non essendo utilizzati strumenti preventivi di stordimento, così come previsto dai Regolamenti CE e dalle più comuni norme per la tutela ed il benessere degli animali", fa sapere l'Arma.



INCENDI IN SARDEGNA LA STRAGE DEGLI ANIMALI

  Trappole infuocate. Così in un attimo si sono trasformati pascoli, recinti e rifugi per tantissimi animali della parte di Sardegna che adesso, da ben tre giorni, sta bruciando senza che le fiamme siano ancora state domate. Una strage silenziosa, quella della fauna locale, da aggiungere al triste bilancio che finora conta ingenti danni all’agricoltura, ad alcune aziende e all’antichissima vegetazione (tra cui il millenario olivastro di Cuglieri, tra gli alberi più antichi d’Italia). Dietro la striscia distruttrice del fuoco restano infatti anche le carcasse carbonizzate di intere greggi e mandrie. Buoi, mucche, pecore e cavalli, raggiunti dalle fiamme all’aperto o arsi vivi mentre erano al riparo dentro le stalle. E non solo. «In quei boschi viveva una popolazione di almeno 400 cervi, volpi, cinghiali e tantissimi altri animali selvatici. È una catastrofe di proporzioni inimmaginabili,che avrà conseguenze per i prossimi 15 anni a venire», ha commentato Giovanni Contini, ispettore regionale delle Guardie Zoofile della Sardegna. Una tragedia passata inosservata. «Ci aspettavamo di essere inondati di chiamate per segnalazioni di interventi per la fauna selvatica, ma non è arrivata nessuna richiesta dalla Regione o dai Forestali».

Sono finiti al centro del rogo anche alcuni cani da guardia, straziati dalla violenza del calore pur di non abbandonare la guida del gregge. E proprio tanti cani e gatti, in particolare, non hanno avuto scampo quando l’incendio è divampato in mezzo ai canili e ai gattili della zona. In un gattile di Oristano quasi trenta felini sono rimasti incastrati nelle gabbie. Al contrario di quanto accaduto al canile di Cabras: qui decine di cani sono stati salvati dai volontari dell’Enpa di Oristano e dei Vigili del Fuoco. «Alcuni cani impauriti si erano nascosti dentro una radice di ulivo per tutto il tempo dell’incendio e sono usciti illesi», continua Contini. «Non ce l’avremmo mai fatta senza l’aiuto dell’elicottero e dei volontari». “Una strage che poteva essere evitata», gli fa eco Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa. «Nonostante l’altissimo numero dei Forestali presenti, gli incendi in Sardegna ci sono ogni anno e la Regione dimostra ancora una volta la solita inefficacia nel prevenirli, priva com’è di concreti servizi di monitoraggio. Ci vorrebbe la sospensione della caccia nei territori che hanno subito incendi, soluzione mai accolta dalle regioni». Intanto si mobilitano i veterinari da ogni parte dell’isola, coordinati dall’Associazione circolo veterinario sardo che sta organizzando gruppi di solidarietà per soccorrere gli animali feriti e offrire supporto con cure e medicine.




CUCCIOLO DI VOLPE USATO COME ESCA PER CATTURARE LA MADRE E' LASCIATO MORIRE DI FAME

 Utilizzato come esca per catturare la madre, un cucciolo di volpe è morto nella gabbia in cui era rinchiuso. Lo ha scoperto la polizia provinciale della Metrocittà di Firenze che ha denunciato due persone quasi presunti responsabili.

L'episodio è avvenuto a Gaville, frazione di Figline e Incisa (Firenze). Sabato mattina scorso gli agenti della polizia provinciale di Firenze impegnati in attività di controllo sull'attività venatoria hanno trovato nei pressi di una abitazione una trappola a doppia passaggio armata e pronta alla cattura di animali selvatici. All'interno c'era una seconda trappola con dentro, segregato, un maschio di volpe di circa 4 mesi, alimentato con carne putrefatta e acqua contaminata. "Con il cucciolo chiuso - si spiega in una nota diffusa dalla Metrocittà - si voleva attirare in trappola la madre che aveva provocato dei danni in un pollaio nelle vicinanze, probabilmente per procacciare il cibo per la prole".
Gli agenti, dopo aver intercettato i presunti autori, hanno subito soccorso il cucciolo di volpe che però è arrivato morto alla clinica veterinaria: il decesso sarebbe "conseguenza dello stato di segregazione patito e della malnutrizione". Gli agenti hanno poi denunciato le due presunti responsabili per l'uso di mezzi non consentiti di cattura e per il maltrattamento e la morte del cucciolo .


FIUGGI. TRE CANI MORTI AVVELENATI

 Tre cani avvelenati a distanza di poche ore nella zona della Madonnina a Fiuggi. La confera arriva direttamente dal sindaco Baccarini dopo le analisi della Asl veterinaria. Una situazione veramente molto spiacevole ed il primo cittadino onvita tutti alla prudenza.

Lo sfogo del sindaco Baccarini

“Era giunta segnalazione nei giorni scorsi, della morte sospetta  di 3 cani, in zona Madonnina.Oggi purtroppo una “brutta” conferma da parte della Asl Veterinaria. Difatti, e’ stato comunicato al sottoscritto che, “a seguito di esame necroscopico effettuato su uno dei tre animali, è stata accertata la morte da avvelenamento con boccone di carne”.  Siamo di fronte a fatti gravissimi, ad atti che oltre ad essere vili e deplorevoli per ladignita’ umana, rappresentano condotte penalmente perseguibili.

Con la reclusione da 4 mesi a due anni. Il tutto é già stato segnalato alle autorità preposte ai fini dell'individuazione del/dei colpevole/i.L’invito, che è rivolto a tutti i concittadini, è quello di prestare la massima attenzione. Sia in ordine alla eventuale individuazione/segnalazione dei responsabili sia per l’incolumità di tutti i nostri amici a 4 zampe!



lunedì 26 luglio 2021

SAREDEGNA. ROGHI NELL'ORISTANESE A RISCHIO CENTINAIA DI CANI RANDAGI

CAGLIARI (26 LUGLIO 2021) Nella zona interessata in questi giorni dagli incendi sono presenti centinaia di cani randagi di cui non si hanno notizie. Al momento non è dato sapere quanti cani sono periti in questo immenso rogo che sta sconvolgendo da oltre sessanta ore la terra dell'oristanese in Sardegna, certo è che oltre agli  animali da reddito in particolare pecore e capre di cui si ha notizia della tragica morte molti cani randagi in questi giorni sono a rischio per la loro vita. "La Sardegna- si legge in una nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- è una delle regioni con il più tasso alto di presenza di cani randagi e da quanto sappiamo nella zona in fiamme la loro presenza era abbastanza consistente, quindi pensiamo che molti di loro in questi giorni abbiamo perso la vita o stiano rischiando di perderla per colpa degli incendi quasi sempre tra l'altro di natura dolosa".

IN AFRICA GUERRA TRA SCIMPANZE' E GORILLA

 In Africa gli scimpanzé stanno attaccando e uccidendo i gorilla. Secondo gli scienziati è la prima volta che si registra un’interazione così violenta tra le due specie e temono che il fenomeno sia da attribuire al riscaldamento globale.

Due attacchi letali in Gabon

Nel Parco nazionale africano di Loango, nel Gabon, dove convivono gorilla e scimpanzé si sono verificati due attacchi letali. Un team di scienziati dell’Università di Osnabrück e del Max Planck Institute ipotizza che i due attacchi siano il risultato della competizione tra i due gruppi a causa del cambiamento climatico e della riduzione della frutta.

Prima dei due episodi, tra il 2014 e il 2018 i ricercatori hanno osservato nove occasioni in cui scimpanzé e gorilla hanno interagito pacificamente e si sono persino nutriti insieme sugli alberi da frutto. L’armonia si è interrotta bruscamente nel 2019, quando in due occasioni, gli scimpanzé hanno formato delle coalizioni e attaccato un gruppo di gorilla per 52 minuti e nell’aggressione sono stati brutalmente uccisi 2 cuccioli.




SARDEGNA. INCENDI: CAMPI IN CENERE E ANIMALI MORTI

 l territorio di Cuglieri tra i più devastati dall’inferno di fuoco divampato nell’Oristanese distruggendo campi, terreni e aziende agricole. 

Decine gli animali morti carbonizzati dopo che stalle e recinti sono stati avvolti dalle fiamme.

Lo scenario, dopo le operazioni di estinzione, è spettrale e angosciante, tra fumi, focolai residui e cenere, cenere ovunque. A fare le spese degli incendi anche l'olivastro millenario di "Sa Tanca Manna", simbolo di Cuglieri ed esempio di archeologia botanica non solo per la Sardegna. Un capannone utilizzato da una ditta di vendita di bevande collassato, bruciati altre strutture intorno e una zona industriale in parte compromessa.

E le fiamme, nelle campagne tra il paese e Scano Montiferro, non sono ancora state estinte del tutto. 



CANE MUTILATO A MAZARA DEL VALLO. SCATTA LA DENUNCIA E LA TAGLIA

MAZARA DEL VALLO (26 Luglio 2021) Una cagnolina, un meticcio di labrador scappato nella mattina di venerdi 23 luglio dall'abitazione del suo proprietario in contrada Ramisella a Mazara del Vallo è tornata mezzora dopo tutta sanguinante e con la zampa posteriore sinistra mozzata. Immediatamente il proprietario l'ha portata dal veterinario che ha provveduto ad operarla bloccando l'emorragia e salvando cosi la vita alla cagnolina che ha 3 anni e mezzo. Questa mattina l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato una denuncia alla procura della repubblica di Marsala competente per territorio, ed anche il proprietario della povera cagnolina ha sporto denuncia. Entrambe le denunce per il momento sono contro ignoti e per il reato di maltrattamento di animali di cui all'articolo 544 ter del codice penale. "Non sappiamo se la cagnolina sia rimasta impigliata in una tagliola di qualche bracconiere o sia stata mutilata volontariamente da qualche criminale della zona- si legge in una nota dell'associazione animalista AIDAA- e proprio per aiutare ad inviduare il responsabile o i responsabili di tale atto criminale la nostra associazione propone una ricompensa di 2500 euro che sarà pagata a chiunque con la sua testimonianza renderà possibile l'individuazione, la cattura e la condanna definitiva dell'autore o degli autori di tale scempio. Le denunce- conclude la nota AIDAA- devono essere fatte e sottoscritte direttamente ai carabinieri, non si accettano segnalazioni anonime".

foto di repertorio cane incrocio labrador


domenica 25 luglio 2021

MAZARA DEL VALLO. AMPUTANO (PER GIOCO?) UNA ZAMPA A UN METICCIO DI LABRADOR.

MAZARA DEL VALLO (25 luglio 2021) Era scappato da casa nei giorni scorsi il cane meticcio di Labrador tornato dopo due giorni con una zampa amputata. Il suo padrone lo aveva cercato ovunque, poi richiamato dai lamenti del povero cane che pur ferito si era trascinato fino a casa,lo ha trovato in condizioni disperate sanguinante e  con una zampa mozzata. Il cane portato dal veterinario è stato immediatamente operato e le sue condizioni sono ancora gravi. Il proprietario del cane si è poi rivolto all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA che domani presenterà una denuncia alle forze dell'ordine. Due le ipotesi possibili, o il meticcio è finito in una tagliola dei bracconieri ( ipotesi compatibile viste le lacerazioni) Oppure la zampa gli è stata amputata forse per gioco da qualche criminale, ipotesi questa da non scartare a priori.

foto di repertorio


sabato 24 luglio 2021

GATTINI TROVATI MORTI NEGLI ORTI DEL MUNICIPIO 2 DI MILANO

 MILANO (24 LUGLIO 2021)- 5 gattini sono stati trovati morti per cause in corso di accertamento in alcuni orti situati in una zona periferica del municipio 2 di Milano, si tratta di gatti, alcuni dei quali piccoli che appartenevano ad alcune colonie situate nella zona, ora si stanno facendo le verifiche ma appare evidente che in quegli orti vi sono situazioni di degrado, e malagestione, oltre ad assenza di controlli che possono essere una delle cause che hanno portato alla morte di questi gattini. 



BUDDUSO'. TAGLIA DA 2000 EURO SULL'AVVELENATORE DI GATTI E CANI

 BUDDUSO' (24 LUGLIO 2021) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA offre una ricompensa di 2.000 euro per scovare l'autore del veleno sparso nel territorio comunale di Buddusò in provincia di Sassari che ha portato all'avvelenamento di parecchi gatti e cani provocando la morte di alcuni di loro. La taglia sarà pagata a chi con la sua testimonianza diretta alle forze dell'ordine (denuncia firmata) aiuterà a individuare, denunciare e far condannare in via definitiva l'autore o gli autori di tale atto criminale. Non si prendono in considerazione segnalazioni anonime. per info scrivere a presidenza.aidaa@gmail.com.


 

DIVERSI CANI E GATTI AVVELENATI A BUDDUSO'

 Diversi cani e gatti sarebbero morti a Buddusò a causa di bocconi avvelenati da parte di ignoti. Le segnalazioni sono arrivate all’amministrazione comunale, che ha condannato gli episodi.

Gli animali domestici sarebbero stati attirati da esche sospette e sono tanti i cittadini che non hanno colto subito il segnale di pericolo per il proprio cane o gatto.

“L’amministrazione comunale intende condannare questi atteggiamenti e sensibilizzare rispetto a questo fenomeno – fanno sapere dagli uffici -. Bocconi, esche, lacci e oggetti sospetti, che possono apparentemente sembrare innocui vanno immediatamente segnalati alla polizia locale. Uccidere gli animali con esche avvelenate è reato. Per riuscire a rispettare gli animali bisogna capire che come noi anch’essi hanno emozioni, soffrono la solitudine, sentono il dolore”.



NOVARESE. SALVATA GIOVANE FAINA FINITA NELLA TAGLIOLA

 Aveva messo la zampa dentro una tagliola occultata vicino a un’azienda agrifaunistica venatoria. Il suo destino sembrava spacciato, ma oggi la giovane faina è in pieno recupero. È andata sicuramente peggio a chi ha messo la trappola in terra: i Carabinieri forestali sono riusciti a pizzicarlo in flagranza di reato. Il fatto è successo a San Bernardino, frazione del Comune di Briona, in Provincia di Novara.

«E’ la prima volta che ho visto una sofferenza simile», racconta a Kodami Alessandra Motta, presidente del Rifugio Miletto, struttura che si è presa cura dell’animale e che descrive così lo stato di salute della faina al loro arrivo. «Fortunatamente è ancora viva e speriamo di poterla rilasciare in natura – aggiunge – Sono animali con una ripresa straordinaria. Non c’era una frattura dell’arto, cosa che normalmente avviene, ma una lacerazione di tendini e legamenti».

I forestali di Novara, aiutati dalle guardie dell’Ente di Gestione Aree Protette Ticino e Lago Maggiore, hanno denunciato l’autore per i reati di furto venatorio e maltrattamento di animale: lo hanno pizzicato mentre metteva una tagliola e stava per prendere una gazza che aveva appena catturato. L’uomo, residente a Vercelli, è stato fermato e sono stati sequestrati tutti gli strumenti di caccia. Oltre alla tagliola, anche due lacci metallici. La successiva perquisizione dei locali dell’azienda ha portato a rinvenire altre due tagliole e circa dieci metri di filo metallico, che secondo le forze dell'ordine sarebbe compatibile con quello utilizzato per la realizzazione dei lacci di cattura.




BRIONA. TROVATO IL BRACCONIERE CHE POSIZIONAVA TAGLIOLE

 rovato e denunciato il bracconiere che aveva posizionato alcune tagliole e dei lacci metallici nei boschi di Briona.

I carabinieri forestali di Novara, con la collaborazione delle guardie dell’Ente di Gestione Aree Protette Ticino e Lago Maggiore, ha colto sul fatto un uomo residente in provincia di Vercelli mentre stava prendendo una gazza catturata da una delle tagliole che aveva posizionato nell’azienda agrituristico-venatoria "San Bernardino", all’interno della Garzaia di San Bernardino, parte del sistema naturalistico delle Garzaie Novaresi.

Il giorno prima una faina, specie protetta, era stata salvata dai volontari del Rifugio Miletta da un'altra tagliola nella stessa zona. I carabinieri forestali, dopo una perquisizione, hanno trovato altre due tagliole e circa dieci metri di filo metallico, compatibile con quello utilizzato per la realizzazione dei lacci di cattura trovati nei boschi. Il materiale è stato sequestrato mentre la gazza è stata affidata alle cure del Rifugio Miletta.

"Le modalità della cattura, del tutto non compatibili con il lecito esercizio dell’attività venatoria, hanno condotto alla contestazione dell’ipotesi di reato del furto venatorio - spiegano i carabinieri forestali -. La fauna selvatica, infatti, è patrimonio indisponibile dello Stato ed ogni atto di prelievo della stessa, al di fuori delle modalità e tempi regolamentate dalla normativa di riferimento, configura l’ipotesi di reato del furto aggravato. Inoltre, l’utilizzo di strumenti che producono gravi ed inutili sofferenze agli animali, con crudeltà, ha condotto anche alla contestazione del reato di maltrattamento di animali. Si tratta di un reato introdotto nel codice penale nel 2004 e sanzionata gravemente con la pena della reclusione da 3 a 18 mesi e la multa da 5mila a 30mila euro".



venerdì 23 luglio 2021

I CACCIATORI ITALIANI DISPONGONO DI 2 MILIONI DI FUCILI. TROPPI

 Roma (23 luglio 2021) In attesa che in Italia la caccia venga abolita per referendum (ce ne sono tre e dobbiamo andare tutti a firmarli ai banchetti o nei nostri comuni) l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente lancia un allarme: "Troppi fucili, nelle mani di pochi cacciatori, occorre una norma che riduca ad un solo fucile per ciascun cacciatore e nel frattempo si deve lavorare per la totale abolizione della caccia. In Italia ci sono almeno due milioni di fucili nelle mani di poche migliaia di cacciatori- si legge in una nota dell'associazione animalista AIDAA- e molti dei quali concentrati nelle mani di cacciatori che ultra ottantenni che il fucile dovrebbero proprio appenderlo al chiodo per sempre. Noi - conclude la nota AIDAA- chiediamo che da subito si riduca il numero delle armi da fuoco concentrate nelle mani dei cacciatori e che al compimento dell'ottantesimo anno i fucili vengano ritirati. Infine chiediamo che qualora le persone subiscano un tso o comunque un ricovero ospedaliero per turbe psichiche abbiano l'immediata revoca del porto d'armi e la confisca dei fucili e delle armi in loro possesso, questo è possibile solo attraverso la comunicazione immediata a Prefetture, Questure e Comandi delle forze dell'ordine di questo tipo di ricoveri".



MASCHERINE E PLASTICA ABBANDONATE IN SPIAGGIA MORTALI PER I NOSTRI CANI.

 ROMA (23 luglio 2021) Troppi rifiuti di plastica abbandonati ai quali ora si aggiungono anche le mascherine abbandonate che se ingoiate dai cani possono essere letali per loro. Non stiamo parlando di fantascienza ma delle segnalazioni che stanno arrivando dalle spiagge di mezza Italia specialmente delle regioni del centro nord, dove si registra una presenza alta di rifiuti di plastica e mascherine nelle spiagge libere specialmente quelle non attrezzate. I bagnanti con il cane al seguito sono cosi costretti a pulire la spiaggia dei rifiuti altrui, e questo è segno di inciviltà, altro che lamentarsi per le cacche dei cani, sono ben altri i rifiuti di cui dobbiamo guardarci...



giovedì 22 luglio 2021

BESTIE DI SATANA. DOPO SPECIALE TV AIDAA PRESENTA ESPOSTO PER RIAPRIRE INDAGINI

BUSTO ARSIZIO (22 LUGLIO 2021)  Un esposto alla procura della repubblica di Busto Arsizio è stato inviato questa mattina dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente a seguito di quanto trasmesso nello speciale sulle Bestie di Satana la setta satanica responsabile di diversi omicidi andato in onda sabato 17 sul canale televisivo nazionale 9 del gruppo Discovery, Questa setta in a cavallo tra gli anni novanta e duemila che operava tra Milano ed il Basso Varesotto si è resa responsabile di efferati delitti oltre che di una serie di riti in cui venivano sacrificati animali. In questo speciale televisivo in più di un occasione si è parlato di riti con sacrifici di animali in particolare caproni che venivano sgozzati e il sangue poi fatto bere agli adepti. Sempre nello stesso speciale si è poi parlato di prostitute uccise molto probabilmente dagli adepti di quella setta ed in un caso un testimone ha parlato di una donna, una giovane prostituta, torturata fino alla morte alla quale sarebbe stato fatto bere del sangue di animale fino ad ingozzarla con lo stesso sangue. Per questo motivo l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE ha inviato un esposto alla procura di Busto Arsizio chiedendo la riapertura delle indagini per verificare la veridicità di quanto trasmesso e se confermato di procedere per i reati di tortura,omicidio e maltrattamento ed uccisione di animali. 

LO SPECIALE




MALTRATTATI O AVVELENATI . DURA LA VITA A CATANIA PER I RANDAGI

 CATANIA – Il cane è il migliore amico dell’uomo, su questo non c’è dubbio: è praticamente sempre così. Ma l’uomo riesce ad essere altrettanto importante per il suo animale a quattro zampe? Una domanda che sorge spontanea quando ogni anno arriva la stagione estiva e si assiste increduli agli abbandoni in strada ma anche quando pagine di cronaca raccontano episodi al limite del possibile. In Sicilia, negli ultimi giorni, si sono verificati avvenimenti molto diversi tra loro, ma che certamente fanno riflettere sulla necessità di controllo e di gestione del rapporto tra uomini e animali.A Catania è avvenuto il macabro ritrovamento di cibo trasformato in trappola mortale per cani, evento che ha scosso e mobilitato anche l’assessore al ramo del Comune, Michele Cristaldi. “C’è qualche cittadino incivile e senza scrupoli – ha ammesso l’assessore -. Già da tempo la Polizia Ambientale ha avviato controlli nelle zone interessate, chiunque possa fornire segnalazioni utili non si attardi”. A Mazara del Vallo, qualche giorno fa, un uomo ha ucciso e poi trascinato col proprio furgone un cane che aveva morso la mano della figlia, manifestando una rabbia fuori dal comune. Atti di diversa natura che nascondono lo stesso disagio e la stessa avversione nei confronti degli animali.




mercoledì 21 luglio 2021

PROSTITUTE INGOZZATE CON SANGUE ANIMALI ? - AIDAA CHIEDE INDAGINI

 BUSTO ARSIZIO (21 LUGLIO 2021) Domenica 18 luglio in prima serata  il canale televisivo 9 del gruppo Discovery ha trasmesso in prima serata uno speciale dedicato alle Bestie di Satana, una setta satanica responsabile di diversi omicidi a cavallo tra gli anni novanta e duemila che operava tra Milano ed il Basso Varesotto. In questo speciale in più di un occasione si è parlato di riti con sacrifici di animali in particolare caproni che venivano sgozzati e il sangue poi fatto bere agli adepti. Sempre nello stesso speciale si è poi parlato di prostitute uccise molto probabilmente dagli adepti di quella setta ed in un caso un testimone ha parlato di una donna, una giovane prostituta, torturata fino alla morte alla quale sarebbe stato fatto bere del sangue di animale fino ad ingozzarla con lo stesso sangue. "Si tratta di fatti accaduti molto probabilmente qualche anno fa- scirve in una nota l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE AIDAA- ma che sono tornati di attualità proprio grazie alla trasmissione televisiva di domenica scorsa sul canale 9 discovery e che comunque riguardano secondo le testimonianze mandate in onda reati gravissimi che vanno dall'omicidio al maltrattamento di animali. Per questo motivo - conclude la nota AIDAA- domattina invieremo un esposto alla procura di Busto Arsizio per chiedere la riapertura delle indagini in merito a quanto emerso dallo speciale che purtroppo conferma quanto sostenuto da noi e da altre associazioni non solamente animaliste in diverse occasioni".

LO SPECIALE SULLE BESTIE DI SATANA

https://nove.tv/novita/bestie-di-satana-documentario-tv-streaming/




CENTINAIA DI PICCIONI MORTI IN ESPOSIZIONE A MILANO. PROTESTANO GLI ANIMALISTI

Centinaia di piccioni morti ed imbalsamati appiccicati su una serie di travi, questa realizzata da Maurizio Cattelan ed esposta all'hangar Bicocca di Milano qualcuno la chiama opera d'arte noi la chiamiamo opera di morte. Per fortuna a quanto pare questa sottospecie di opera artistica che definire una vergognosa schifezza è poco vecchia tra l'altro di 24 anni non sta ottenendo il successo che gli organizzatori della mostra si aspettavano, la gente ha ben altro da visitare che non centinaia di piccioni imbalsamati (prima uccisi) che Cattelan espone per la terza volta a conferma della sua ridotta attività artistica di questi ultimi anni, dopo che lo stesso aveva annunciato (e nessuno gli aveva creduto) un duo precoce (quanto gradito dai piu) pensionamento. Protestano le associazioni animaliste ed in particolare l'Associazone Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che chiedono la rimozione di tale opera, ed invitano il pubblico a boicottare questa macabra istallazione di morte.

CURE VETERINARIE GRATIS PER I CANI DEGLI INDIGENTI A MILANO?

Gabriele Abbiati (Lega) : “Doveroso per il Comune tutelare gli animali d’affezione anche di fronte a problemi economici di chi se ne prende cura”

Milano, 20 luglio – “Con la crisi economica che avanza, tra le difficoltà che le famiglie o i singoli devono affrontare ci sono anche le spese per il mantenimento dei propri animali d’affezione e in particolare le spese veterinarie e i medicinali, che risultano tra le più onerose. Ora un’istituzione come il Comune non può fare finta di niente e deve fornire una risposta a questa problematica, così da tutelare i diritti degli animali”. Così Gabriele Abbiati, Consigliere comunale della Lega a Milano, promotore di una mozione che chiede che il Comune si attivi per fornire assistenza medica agli animali d’affezione nel momento in cui chi se ne prende cura non sia più economicamente in grado di garantirla. “È necessario che il Comune si attivi, anche ed eventualmente promuovendo iniziative con aziende esterne o sponsor privati, affinché venga fornita gratuitamente assistenza veterinaria per coloro che sono in stato di indigenza o difficoltà e che trovandosi in particolari condizioni di necessità possano poter accedere a cure e farmaci gratuiti nel momento in cui i loro amici a quattro zampe ne avessero bisogno” sottolinea Abbiati. “Tenere e mantenere un animale, infatti, non è esente da numerosi limiti e problematiche, in quanto un cane od un gatto hanno comunque bisogno di cure giornaliere ordinarie, rappresentate non solo dalla necessità di acquistare cibo, ma talvolta anche dalla necessità di provvedere alla loro salute con cure veterinarie spesso costose e per i quali non esistono aiuti e contributi, se non eccezionalmente, attraverso persone generose ed associazioni meritorie che contribuiscono laddove possibile ma che ovviamente non possono rappresentare un affidamento costante” prosegue il Consigliere comunale.
E conclude: “Mi aspetto che l’amministrazione comunale provveda in questo senso, dimostrando di avere la giusta sensibilità verso i diritti non solo dei cittadini, ma anche dei nostri amici animali”.



FESTA DEL SACRIFICIO. SEGNALATE MENO MACELLAZIONI CLANDESTINE

 Forse complice il Covid che ha ridotto a miti consigli anche gli islamici ma durante la festa del sacrificio che ieri ha avuto il suo giorno principale sono diminuite anche se non del tutto scomparse le segnalazioni per quanto riguarda le macellazioni abusive di animali destinati appunto al sacrificio, la diminuzione si è notata maggiormente nelle regioni del nord Italia dove contemporaneamente era possibile però assistere ad una coda fuori dalla normalità nelle macellerie islamiche. Ogni anno in occasione di questa festa nel mondo oltre 3 milioni di animali vengono sgozzati vivi, spesso senza essere storditi provocando in loro un MORTE ATROCE, DOLOROSA E LENTA. 



OSIMO ANCORA ALLARME BOCCONI AVVELENATI

 Dopo l'allarme lanciato pochi giorni fa dall'Oipa di Ancona che allertava i residenti del centro di Ancona della presenza di alcuni pezzi di pane sospetti lungo il viale della Vittoria ecco che stamattina a San Biagio di Osimo arrivano nuove segnalazioni di polpette avvelenate sparse lungo la strada. Esattamente le esche killer sono state rinvenute tra via Manzoni e via D'Annunzio, poco dopo la rotatoria. 



martedì 20 luglio 2021

FESTA DEL SACRIFICIO. NOTIZIE DI UCCISIONI RITUALI DI AGNELLI E CAPRETTI ANCHE IN ITALIA

 Stanno arrivando in queste ore le notizie relative ai soliti massacri di capretti ed agnelli in Italia in occasione della festa del sacrificio, una delle maggiori feste della comunità islamica.  Si calcola che sono almeno 30.000 gli animali che saranno sgozzati e poi lasciati morire goccia a goccia proprio in occasione di questa festività, anche se la pandemia ha convinto molti musulmani a evitare uccisioni domestiche e a rivolgersi alle macellerie islamiche (ma gli animali sono uccisi con la stessa tecnica anche se precedentemente storditi) per l'acquisto di carne da consumare durante la giornata di oggi.



PALINURO. DUE CANI DA SOCCORSO SALVANO QUINDICENNE DALL'ANNEGAMENTO

 Igor e Luna, eroi del Cilento. Sono i due labrador "bagnini" che ieri hanno salvato una quindicenne in difficoltà per le forti correnti nel Comune di Centola (Salerno). La ragazza si era tuffata in acqua intorno alle 17 in compagnia di alcune amiche quando è stata trascinata al largo. Scattati immediatamente i soccorsi, la giovane è stata raggiunta dai cani Igor e Luna e dai loro compagni umani della "Scuola Italiana Cani Salvataggio", che da anni contribuiscono al pattugliamento del litorale di Palinuro.    Luna, la giovane Labrador color miele è riuscita a raggiungerla per prima. Assieme al suo compagno di squadra umano l'hanno assicurata al baywatch e ha iniziato la difficile manovra di rientro. Nel frattempo, anche la seconda squadra li ha raggiunti. La ragazza ha potuto aggrapparsi a Igor fino alla battigia. L'operazione è stata eccezionalmente documentata  da un video realizzato da uno dei bagnanti che hanno assistito sul  bagnasciuga alle operazioni di soccorso. A Palinuro operano sei unità cinofile della Scuola Italiana Cani Salvataggio (SICS), suddivise in tre postazioni di sicurezza, con il coordinamento della Guardia Costiera e dell'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Carmelo Stanziola. 




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ADRANO. AVVELENATI SEI CANI. E' CORSA PER SALVARE DIECI CUCCIOLI

 Ignoti balordi hanno voluto affrontare la questione randagismo ad Adrano nel modo più sbagliato e crudele: avvelenando i cani. Sei i randagi rinvenuti privi di vita in un terreno agricolo nel quartiere Roccazzello. Straziante la scena agli occhi dei soccorritori, i volontari dell’Enpa Adrano. Sul posto anche i vigili urbani. Avvelenata la madre con i suoi cuccioli ancora attaccati mentre venivano allattati. L’Enpa, che ha condannato in modo deciso l’indegno atto, si è presa carico di altri cuccioli ancora in vita, una decina, ma l’associazione animalista ha lanciato un accorato appello affinché qualcuno possa addottare questi cuccioli, che sono sfuggiti ad un amaro destino, come quello toccato ai loro fratellini.