Torino, parco della Tesoriera. Qui si concentrano diverse segnalazioni di cittadini e residenti a proposito di tentativi di rapine che coinvolgono cani. Tre episodi nelle ultime due settimane: risultato, il parco, che solitamente accoglie diversi cani con i loro padroni nelle ore diurne e specialmente nel fine settimana, è quasi deserto. «Non mi sento molto tranquilla, in effetti, dopo gli ultimi giorni» racconta una donna. Anche a lei sono state raccontate le vicende che vedono una donna venire aggredita letteralmente mentre porta a spazzo il suo cane, un pastore tedesco, alle sei e mezzo della mattina: fortunatamente la donna è riuscita a impedire ai due malviventi di prendere il suo cane - e c’è da dire che sembra il cane abbia morso uno dei due malintenzionati al braccio. Pochi giorni dopo, una scena simile: un ragazzo si trova circondato, questa volta gli aspiranti ladri sono tre, mentre sta portando in giro il suo boxer. E di nuovo, il giorno dopo anche una signora lamenterà un tentativo di rapina: volevano portarle via il suo cane, una meticcia di circa 20 chili. Tutte le narrazioni parlano di un modus operandi. Un uomo si avvicina e fa i complimenti al cane, chiede di poterlo toccare. Dall’altra parte del parco, ad altezza via Asinara di Bernezze, uno o più complici a bordo di un furgone bianco “senza loghi” come raccontano i residenti di zona. I furti di cani sono un fenomeno che spesso rimanda a un immaginario di animali di taglia piccola che vengono sottratti ai legittimi padroni: «i cani piccoli vengono utilizzati per chiedere l’elemosina, ma le ultime settimane vedono nel mirino i cani di taglia decisamente più grande». Perché? «C’è chi dice che li usino per i combattimenti clandestini dei cani, come quelli dei pitbull».