venerdì 4 aprile 2025

ATTIRAVA I GATTI NEL SUO GIARDINO E LI IMPICCAVA. MA NON FARA' NEMMENO UN GIORNO DI GALERA

 Avrebbe attirato un gatto nel giardino della sua abitazione per poi impiccarlo. È questa l'accusa nei confronti di un 68enne della provincia di Lecce che adesso dovrà rispondere dei reati di maltrattamento e uccisione di animali. L'uomo è stato rinviato a giudizio davanti al Tribunale Penale di Lecce per "avere con crudeltà e senza necessità, cagionato la morte di un gatto al quale, in particolare, una volta catturato all’interno del giardino di pertinenza della propria abitazione […] procurava una asfissia meccanica serrandogli una fune al collo".L'episodio si è verificato a Tricase, provincia di Legge, il 20 maggio 2024. Secondo alcuni testimoni l'uomo avrebbe attirato un gatto grazie a del cibo per poi attirarlo nel giardino della sua abitazione allo scopo di impiccarlo. Grazie alle dichiarazioni dei vicini il 68enne è stato identificato e successivamente rinviato a giudizio, ma secondo le ultime ricostruzioni il gattino impiccato non sarebbe solo uno. Le indagini infatti si stanno concentrando su altri 8 casi di gatti uccisi nella zona.


L'uomo il 9 gennaio 2026 dovrà comparire davanti al giudice del Tribunale di Lecce per rispondere del reato di uccisione di animale, punito dall'articolo dall'articolo 544bis del Codice penale. In caso di condanna la pena prevede la reclusione "da quattro mesi a due anni", ma con l'attuale ordinamento non dovrà scontare neanche un giorno di carcere. L'esiguità della pena fa sì che in questi casi sin possa evitare l'ingresso in un istituto penitenziario o persino veder cancellato l'illecito commesso.