Bocconi avvelenati che qualche mano criminale avrebbe lanciato con l’intento di colpire qualche animale, ma che avrebbero messo a rischio soprattutto cani e gatti, tanto che a farne le spese, morendo per effetto di quanto ingurgitato, sarebbe stato proprio un gatto “di casa”.
A lanciare l’allarme sul pericolo delle “polpettine mortali” è l’associazione Una Rovigo, che si occupa della gestione dell’oasi felina di via de Polzer e, più in generale, del benessere degli animali d’affezione.
Con un post dal proprio seguitissimo profilo Facebook, infatti, l’associazione spiega: “Ci tenevo ad avvisarvi che a Rovigo in zona Tassina nuova qualcuno distribuisce bocconi per cani e gatti”.
La segnalazione che viene riportata, relativa a venerdì mattina, è corredata, purtroppo, dalla testimonianza di una vittima: “un gattino ha perso la vita con convulsioni e soffocamento in via Cime di Lavaredo. Si presume che il boccone sia stato ingerito nel parco giochi, dove spesso il gatto passava le giornate”.
Un pericolo, quindi che incombe in un’area frequentata anche da bambini. In attesa di conoscere gli sviluppi di questa segnalazione, sempre dal profilo dell’Una arriva un caloroso invito: “Chiedo cortesemente se si può fare un appello a tutti i padroni di cani o gatti tenuti liberi”.
Inevitabilmente, un simile post ha scatenato in calce un’ondata di indignazione oltre che di preoccupazione.
Il problema dei bocconi avvelenati colpisce, da anni, tutto il Polesine. Le segnalazioni, in questo senso, non si contano più. Anche se spesso non arrivano alla ribalta delle cronache. L’ultimo caso con un animale deceduto, in questo caso un cane, risale all’estate scorsa, a Fiesso. Ma anche a Rovigo i casi sono stati molteplici, come cinque anni fa quando in città giardino due cani rimasero intossicati da polpette avvelenate, uno si era poi salvato, l’altro purtroppo no.