mercoledì 31 marzo 2021

ALLEVATORI E LUPI. DALLA MAIELLA UNA STORIA DI POSSIBILE CONVIVENZA

 (ANSA) - PESCARA, 24 MAR - L'esperienza degli allevatori della Maiella e il cammino fatto dal Parco Nazionale per favorire la coesistenza tra grandi carnivori e attività dell'uomo all'attenzione della stampa internazionale. "Cani da guardia del gregge: possiamo imparare dall'esperienza italiana?", è la domanda che si pone la testata web 'Bayern24' di Monaco di Baviera in un ampio articolo. E oggi oggi ne ha parlato Monika Köstlin, alle 11.05, su Radio Bayern2.


"Il lupo sta ampliando il proprio areale di distribuzione non solo in Italia, ma in tutti i Paesi europei, tra cui la Germania. Il modello che desta grande interesse in Europa - spiega Simone Angelucci, veterinario del Parco nazionale della Maiella - è quello che rappresenta i nostri 120 allevamenti che convivono con una delle più alte densità di lupi al mondo. Non che questo sia scontato né che per i nostri allevatori non vi siano problemi da affrontare quotidianamente, ma l'incontro tra i dati scientifici del Parco della Maiella e le voci degli allevatori stessi testimonia che una convivenza non solo è possibile, ma, anche, in qualche modo, 'esportabile'".

Doris Fenske e Christiane Büld-Campetti hanno raccolto le voci del pastore Mirko Di Francesco di Serramonacesca e dello stesso Angelucci.

Di Francesco, con le sue 600 pecore e otto cani pastore abruzzese a guardia del gregge, ha spiegato ai colleghi tedeschi che investire sulla custodia del gregge e su un gruppo ben assortito di cani da guardiania gli ha permesso di non avere nessun attacco per anni. "Anche se i cani sembrano completamente rilassati, la loro attenzione non cade mai. Quando i cani si allertano, radunano le pecore e le proteggono attivamente, portandole al di fuori della zona di pericolo".

"Il 95 per cento del cibo del lupo sulla Maiella è costituito da cinghiali, cervi e caprioli - riferisce Angelucci, riportando gli esiti degli studi portati avanti da anni dai tecnici del Parco - Le predazioni sul bestiame avvengono solo dove gli allevamenti mostrano particolari vulnerabilità, legate a una scarsa custodia, che a volte si verifica anche negli allevamenti meglio forniti e abituati ad attuare sistemi di prevenzione idonei. Riconosciamo il grande merito dei nostri allevatori e cerchiamo di sostenerli anzitutto sburocratizzando le procedure di indennizzo, che stiamo migliorando e velocizzando (siamo arrivati a rimborsare a 24 ore dalla denuncia del danno) e sostenendoli con sistemi di prevenzione pensati per ciascuna azienda e adattati ad ogni particolare contesto".

L'area della Baviera è interessata dalla presenza di alcuni branchi di lupi che stanno creando non pochi problemi all'allevamento locale, il governo bavarese sta cercando correre ai ripari. Sarà utile l'esperienza della Maiella? Intanto, la prossima estate, una delegazione del Parco e di allevatori della Maiella sarà ospite del progetto LIFE LifeStock e porterà un gruppo di cani da pastore ai colleghi del Tirolo austriaco.



ED ADESSO ARRIVANO LE FINTE STAFFETTE

 Alcune note finte volontarie e finte animaliste del sud sono tornate in azione alla grande con le loro truffe sugli animali, non contente di essersi rimpinzati le tasche ed in alcuni casi anche costruito delle ville con i soldi versati da ignari persone per adottare a distanza o mantenere in stallo inesistenti cani. Le signore della truffa, quelle signore della truffa, sono tornate in azione. Il nuovo sistema? Le finte staffette di cui ancora poco si parla, ma che siamo certi dopo questo articolo se ben divulgato farà venire a galla decine di persone truffate da queste finte animaliste (che nulla hanno a che vedere con le volontarie vere e con le associazioni che operano per il bene dei cani). Come operano e come riconoscerle. Diciamo subito che queste sono poche mele marce nel grande mondo del volontariato, e da subito non chiedetemi di fare nomi perchè il rischio è davvero alto che queste facciano sparire tutto. Dicevamo come operano? Semplice, si fanno dei finti profili dove offrono cani specialmente cuccioli di cui pubblicano rassicuranti fotografie. Una volta agganciata la persona che vorrebbe il cane chiedono un pagamento anticipato delle spese di trasporto, dei vaccini e un contributo per le spese di alimentazione fornendo sempre informazioni rassicuranti. I soldi vengono fatti versare su anonime carte ricaricabili, spesso intestate a persone anziane. La pantomima va avanti fino alla convocazione degli adottanti ad un inesistente punto di consegna. I cani non arriveranno mai. Ovviamente scompaiono nel giro di 24 ore i siti e le foto dei cani in adozione pronti a ricominciare mentre le persone truffate spesso per vergognano non denunciano l'accaduto permettendo a queste furbastre di continuare la loro opera. I cani prendeteli dai canili e da volontarie che sono conosciute personalmente se non da voi almeno da qualcuno fidato di vostra conoscenza. 



FERMATE QUELLA STRADA DANNEGGIA I RAPACI DEL CENTRO TERRA DI CONFINE

TAGGIA (31 MARZO 2021) Un appello a fermare i lavori di realizzo della strada  ed un invito all'apertura di tavolo di discussione per trovare una soluzione alternativa che non metta in pericolo i rapaci presenti nel centro di recupero Terra di Confine. Nei mesi scorsi era stata avviata nei confronti della proprietà dei terreni su cui è ospitato il centro una pratica di esproprio di poco meno di 500 metri quadrati per la realizzazione di una strada che porterebbe almeno a due problematiche non secondarie, la prima la riduzione del terreno a disposizione del centro di recupero il che potrebbe mettere a rischio le autorizzazioni della ASL ad operare, ed il secondo sarebbe legato al traffico veicolare che creerebbe non pochi problemi per i rapaci ospiti del centro. Da qui la proposta in extremis inviata questa mattina dall'associazione AIDAA al sindaco di Taggia per tentare una seppur difficile mediazione. 






ALCUNI CANI AVVELENATI NEL BOSCO DI ROSARNO

 Giunge presso la nostra redazione una segnalazione riguardante alcuni cani avvelenati nella zona Bosco di Rosarno.

Volevo segnalare che da qualche mese nella zona Bosco di Rosarno, c’è qualcuno che si diverte ad avvelenare i cani. Stanno facendo una strage.”

La persona che ci ha contattato ha subito, purtroppo, la perdita di tre cani, causa avvelenamento.

A me personalmente hanno avvelenato tre, cani. Spesso capita, purtroppo, che qualcuno abbandoni gli animali nella zona industriale. Per esempio ultimamente c’erano una decina di cani che non hanno mai fatto niente di male, non erano neanche aggressivi, sopravvivevano mangiando ciò che trovavano nell’immondizia. Sono morti, avvelenati. Una la avevo adottata io, è morta anche leiSegnalerò il tutto alle autorità competenti in modo tale che possano essere presi provvedimenti e che chiunque sia il colpevole possa pagare per quello che sta facendo.”



ANCORA UNA VOLTA UNA VOLPE IMPICCATA DA UN LACCIO

 UBOLDO – SARONNO – E’ la triste storia di una volpe uccida da un cappio, verosimilmente posizionato da un bracconiere, quella che condivide in queste ore la sezione Enpa Varese Valle Olona, sede di Saronno.  Il fatto accaduto qualche settimana fa è raccontato dai volontari che contattati per una volpe ferita a Uboldo al confine con il Bosco dei Mughetti l’animale, molto dolorante, aveva il corpo stretto con un cappio. Purtroppo i nostri volontari non hanno fatto in tempo a recarsi sul luogo per verificare la situazione: dopo poco la volpe è morta. 



martedì 30 marzo 2021

GRAVINA DI CATANIA. CHIESTI CONTROLLI SU SALUTE GATTI DI ACCUMULATORE SERIALE

Gravina di Catania (30 marzo 2021) Lui si chiama Vincenzo è un ex professore di Gravina di Catania, e secondo quanto riportato ieri da un servizio andato in onda nella trasmissione pomeridiana Pomeriggio 5 di Canale 5 condotta da Barbara d'Urso sarebbe un accumulatore seriale che vive in condizioni disastrose e con lui vivrebbero nelle stesse condizioni una decina di gatti. "Tra ieri ed oggi sono arrivate decine di segnalazioni alla nostra associazione - scrive in una nota L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- e per questo motivo ci siamo messi questa mattina in contatto con l'ufficio del sindaco di Gravina di Catania, sia per conoscere lo stato dei fatti che per capire quale tipo di intervento fosse necessario a tutela dei gatti. Dopo aver parlato con il capo di gabinetto del Sindaco- continua la nota AIDAA- abbiamo deciso di inoltrare alla Asp veterinaria  di Catania distretto di Gravina una richiesta di controllo immediato sullo stato di benessere dei gatti ospitati in quella casa per verificare sia che stiano bene, ma sopratutto che non abbiano contratto malattie e che non siano maltrattati. Ci aspettiamo- conclude la nota dell'Associazione animalista. controlli rapidi visto il degrado della situazione denunciato nel servizio andato in onda ieri sulla rete ammiraglia Mediaset e visto da milioni di italiani".






SVOLTA SU GESTIONE ORSI E LUPI. IN PARLAMENTO LEGGE PER PASSARE LA GESTIONE AL MITE

 (ANSA) - ROMA, 19 MAR - E' stato depositato in Senato un disegno di Legge per la "Promozione della convivenza con i grandi carnivori in Italia e sulla loro tutela", che vuole assegnare allo Stato la piena titolarità della gestione di orsi e lupi.


Il disegno di legge è sottoscritto da rappresentanti di tutti gli schieramenti: Loredana De Petris (LeU), Sandro Ruotolo (Gruppo Misto), Monica Cirinnà (Pd), Loredan Russo (M5S), Gabriella Giammanco (Forza italia), Carlo Martelli (Misto), Luisa Angrisani (Misto), Paola Nugnes (LeU), Rosellina Sbrana (Lega), Matteo Mantero (Misto), Elio Lannutti (Misto).

La proposta punta a far in modo che la competenza sui grandi carnivori ricada esclusivamente sul Ministero della Transizione Ecologica che, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, la esercita in via privilegiata "attraverso l'adozione dei metodi preventivi che agiscono sulla formazione e sulla promozione alla convivenza e attraverso interventi non cruenti".



FORLI. BOCCONI AVVELENATI CONTRO FAUNA SELVATICA. DENUNCIATO 70ENNE

 I carabinieri forestali hanno individuato il responsabile dello spargimento di bocconi avvelenati che alcuni giorni fa avevano causato la morte di animali selvatici e domestici nella zona di Voltre, nel comune di Civitella di Romagna, sull’Appennino forlivese. Si tratta di un settantenne che aveva seminato in più punti i bocconi avvelenati allo scopo di uccidere fauna selvatica, ritenuta nociva. Dopo alcune segnalazioni i militari forestali lo scorso 11 marzo avevano fatto entrare in azione due cani dell’unità cinofila antiveleno che avevano permesso di ripulire la zona da diversi bocconi avvelenati e ritrovare carcasse di volpi, tassi e due cani da pastore. Partite le indagini i carabinieri, grazie a vari appostamenti e ad alcune perquisizioni, sono riusciti ad individuare il presunto responsabile del reato e a denunciarlo all’autorità giudiziaria. (Ansa)


lunedì 29 marzo 2021

GATTO GRISU'. INCHIESTA DELLE FERROVIE SU COMPORTAMENTO CAPOTRENO?

E' passata una settimana da quando il Gatto Grisù, una femmina di persiano era stata fatta scendere dal treno Lecce- Torino alle 1.30 della notte di domenica 21 marzo alla stazione di Pescara perchè scambiato dal capotreno per un gatto randagio (non avrebbe dovuto farlo scendere comunque in quanto la legge dice che in casi come quello il gatto viene consegnato all'ente di protezione della città dove si trova oppure viene consegnato alle forze dell'ordine che a loro volta lo consegnano poi ai veterinari pubblici o al gattile pubblico per i controlli  veterinari di rito). Dopo la denuncia dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente e la richiesta ufficiale di altre associazioni che chiedevano alle ferrovie italiane di sanzionare il capotreno del treno Intercity notte 3350 da cui è stato fatto scendere il gatto giunge notizia ufficiosa dell'apertura di un inchiesta interna su quanto accaduto da parte di Ferrovie Italiane e sempre da fonti che però anche per la legge sulla privacy non trovano conferma ufficiale il capotreno in questione potrebbe subire una sanzione amministrativa la cui entitò però al momento non è dato sapere.





PRIMO CONTROLLO FATTO AL GATTO CLOCHARD DI VIA PAOLO SARPI A MILANO

 Un veterinario di nostra fiducia, ha controllato non senza difficoltà nella mattinata di oggi il gatto di proprietà del signore asiatico lo porta in giro per Milano all'interno di un carrello del supermercato dove ha anche predisposto una cuccia per il micio. La presenza del gatto era stata segnalata nei giorni scorsi sui social, e dapprima si era pensato si trattasse di un gatto forse rubato, ma dopo una serie di controlli avvenuti nella giornata di ieri il gatto è stato individuato nella zona di via Paolo Sarpi nella Chinatown milanese dove l'uomo gira spesso proprio con il suo gatto accarezzandolo continuamente. Da questo primo controllo il gatto appare un poco apatico e smagrito, ma comunque ben trattato per le condizioni in cui vive. Ora abbiamo deciso che faremo un monitoraggio per capire dove dorme il proprietario e anche per vedere le condizioni di vita (cibo ed altre questioni) del micio e nei prossimi giorni il gatto sarà ancora monitorato e visitato dal veterinario.







MAMMA VOLPE IMPICCATA ALLA RETE DI RECINZIONE. SI CERCANO I PICCOLI

 SAN DONÀ - Impiccata alla rete di recinzione. Strangolata, stecchita, penzolante. Quando la hanno notata non dava più segni di vita. Deve aver lottato prima di arrendersi, ma la trappola a laccio (non consentita) che le cingeva il collo non ha lasciato scampo alla femmina di volpe, bloccata mentre stava cercando di entrare in un piccolo pollaio. Una scena raccapricciante che testimonia una morte crudele. A lanciare l’allarme ieri è stata l’Adas, Associazione per la difesa degli animali del Sandonatese che ha segnalato l’esemplare intrappolato alla recinzione di un allevamento di galline in via Isonzo, che forse per la volpe era diventato una meta abituale. Nella mattinata la Polizia provinciale è intervenuta provvedendo al sequestro dell’animale, dopo un sopralluogo ha trovato altre due trappole a lacci, e ha redatto un verbale nei confronti del proprietario del terreno. «La volpe era in allattamento come confermato dalla Polizia provinciale – spiegano dall’Adas – di solito si avvicinano ai pollai per sfamarsi, dovendo allattare i cuccioli, per cui l’autore della trappola con tutta probabilità ha condannato a morire anche i suoi piccoli». Nel pomeriggio, una ventina di volontari appartenenti ad Adas, Ada, le guardie zoofile dell’Oipa e di altre associazioni, hanno compiuto delle ricerche nel giro di tre o quattro chilometri per trovare la tana, battendo palmo a palmo il vicino boschetto.

«È vergognoso che siano usate queste trappole a laccio – spiegano i volontari - Siamo inorriditi per l’ennesimo atto di crudeltà. Quando scatta la trappola gli animali restano strangolati, e il cappio può causare sofferenza prima della morte, che arriva in modo lento e doloroso, come è probabile sia avvenuto per questa volpe». Tra i volontari che hanno partecipato alle ricerca anche la consigliera comunale di maggioranza Alessandra Patti (Fare civico): «Di sicuro l’atto è da condannare – commenta Patti - c’è preoccupazione anche per i piccoli che rischiano di morire. Un ringraziamento va alle associazioni animaliste, con alcuni volontari provenienti anche da Jesolo, che si sono attivate con sensibilità e in modo tempestivo. Ieri pomeriggio, purtroppo, non è stato possibile trovare la tana, anche a causa dei rumori e la presenza dei cittadini che hanno scelto di fare una passeggiata lungo la vicina via Canale Navigabile, una delle camminate più frequentate dai sandonatesi». Alcune ricerche sono continuate durante la serata, confidando che i rumori terminassero. La Polizia locale precisa che l’uccisione animali (domestici e non) è un reato, il Codice penale punisce chi uccide gli animali “per crudeltà o senza necessità” con una pena che può variare da quattro mesi a due anni di reclusione.



COLLIO. BRACCONIERI UCCIDONO I BAMBI E LE LORO MAMME

Collio (Brescia 29 marzo 2021) Nei giorni scorsi sono giunte all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente una serie di segnalazioni relative a degli spari ed alla possibile presenza di bracconieri intenti a cacciare pare  una gruppo di caprioli (4 mamme ed alcuni cuccioli) in località Ivino. Adesso dopo una serie di verifiche l'AIDAA ha deciso di inviare denuncia formale su quanto accaduto alla procura della repubblica di Brescia. "Sono mesi che ci giungono segnalazioni relative alla presenza di bracconieri che si muovono sul territorio del comune di Collio, ora le segnalazioni sono oramai tante - scrive in una nota l'associazione- e vanno tutte in una precisa direzione di responsabiltà da qui la decisione di sporgere denuncia e darne pubblica notizia".



POLPETTE KILLER A CASTENEDOLO. MORTI 7 CANI E TRE GATTI

 Sette cani intossicati da polpette avvelenate in una settimana a Castenedolo, nel bresciano, con il timore che la causa sia la stessa per tre gatti trovati senza vita. Di questo dà notizia Bresciaoggi sottolineando come in realtà e purtroppo il fenomeno in paese non sia nuovo.  sette cani rimasti vittime dell’intossicazione sono stati portati dai loro proprietari dal veterinario che ha confermato la presenza di lumachicida nei pezzi di carne che avevano ingurgitato.



MERCOGLIANO. COLOMBI MORTI AVVELENATI SI TEME PER I CANI

 La Polizia Municipale raccomanda attenzione e richiede collaborazione nelle segnalazioni: sono stati ritrovati alcuni colombi morti in diverse zone di Mercogliano. A seguito delle analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Monteforte Irpino, su 3 esemplari, ritrovati senza vita, la causa potrebbe essere avvelenamento da lumachicida, sostanza di colore blu ritrovata all’interno dello stomaco dei volatili.

Potrebbe trattarsi anche di veleno per topi. Si attende la conferma dall’Istituto Zooprofilattico di Portici, dove sono in corso ulteriori analisi. Intanto la Polizia Municipale del comune di Mercogliano raccomanda ai cittadini la massima prudenza per tutti gli animali domestici che potrebbero essere attirati dalle esche.
Si richiede, inoltre, la tempestiva segnalazione di probabili esche, poiché tabellare esclusivamente le zone dei ritrovamenti potrebbe non bastare a mettere in sicurezza gli animali, visto il rapido spostamento dei colombi in volo e quindi il probabile spargimento della sostanza letale in diversi punti della città.


BICCONI GETTATI NEI GIARDINI PUBBLICI A RONCELLO

 La cattiveria a volte non ha limite. Un’ulteriore dimostrazione è avvenuta in settimana a Roncello. Vittime ignare sono stati tre cani, attratti da quello che doveva essere un gustoso boccone ma che in realtà nascondeva una sorpresa che per loro poteva essere fatale. Fortunatamente però grazie alla prontezza dei loro padroni si è risolto “solamente” con un grande spavento. Qualcuno, probabilmente durante la notte, ha gettato nei giardini privati di due diverse abitazioni alcune polpette riempite con veleno per topi. I bocconi sono saltati l’occhio di uno dei proprietari che subito allertato anche i vicini di casa. Purtroppo alcune di queste polpette avvelenate erano già stati mangiate dai cani. Provvidenziale per la vita degli amici a 4 zampe è stata la prontezza dei loro padroni che vista la situazione li hanno affidati subito alle cure veterinarie. Per tutta la giornata i cani sono stati seguiti dal medico e per le prossime settimane dovranno seguire una terapia di antidoto. In serata la conferma che ormai erano fuori pericolo

Per le famiglie coinvolte il sospiro di sollievo non è però definitivo. Rimane infatti lo sgomento per il fatto che i propri cani non possano essere al sicuro nemmeno nei recinti delle proprie abitazioni e l’angoscia che un fatto del genere, finché non sarà identificato un colpevole, possa ripetersi. Non è infatti la prima volta che a Roncello vengono ritrovati dei bocconi avvelenati, poche settimane fa un episodio simile aveva coinvolto un altro cane e negli anni scorsi si erano verificati diversi ritrovamenti di bocconi avvelenati lungo i sentieri più battuti dai proprietari di cani.



domenica 28 marzo 2021

MILANO. QUALCUNO HA VISTO QUESTO GATTO?

Questo gattino persiano è stato fotografato ieri in viale cocncordia a milano. Il micio erainuncarrello di un supermercato trainato da un ragazzino di origine asiatica. Se lo incotrate segnalatecelo in privato. Serve un controllo immediato sullo stato di salute del micio. 


sabato 27 marzo 2021

GRISU' E TORNATA A CASA. ORA VOGLIAMO CHIAREZZA SU QUANTO SUCCESSO ALLA STAZIONE DI PESCARA

 PESCARA (27 Marzo 2021) "Ed ora che la micia Grisù è salva e tornata a casa dai suoi proprietari si faccia chiarezza fino in fondo su quanto accaduto la notte di domenica 21 marzo attorno alla una e trenta nella stazione di Pescara quanto questa gatta è stata allontanata (cacciata?)  dal treno Lecce-Torino sul quale stava viaggiando con i suoi proprietari. Secondo una prima ricostruzione la gatta si sarebbe liberata dal trasportino che era stato chiuso male dai suoi proprietari e si sarebbe allontanata dal posto dove i due proprietari sedevano, essendosi gli stessi addormentati non si sarebbero accorti della fuga della gatta, che però una volta arrivata alla stazione di Pescara sarebbe stata fatta scendere in malo modo dal capotreno senza che lo stesso chiedesse preventivamente ai passeggeri di chi fosse la micia. Secondo un altra versione il capotreno l'avrebbe fatta scendere scambiandola per una randagia. In entrambi i casi il responsabile si è macchiato dei reati di maltrattamento ed abbandono di animali, in quanto anche fosse stata una randagia doveva essere consegnata o a un ente di protezione animali o alle forze dell'ordine presenti in stazione. Da qui la decisione dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente  di presentare una denuncia contro il capotreno e una seconda contro ignoti alla procura di Pescara proprio per ricostruire l'accaduto e punire i colpevoli dei reati commessi. "Leggiamo da più parti che siccome il gatto è tornato a casa sano e salvo la questione della sua cacciata dal treno sia da ridurre ad un errore in quanto il Grisù sarebbe stata scambiata per una randagia. Questa ricostruzione a tarallucci e vino ci indigna- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Aidaa- qui sono stati commessi dei reati, reati gravi che dovrebbero essere perseguiti fino in fondo altrimenti si rischia di creare un pericoloso precedente, e nonostante le pressioni ricevute in questi giorni noi non facciamo passi indietro e manteniamo entrambe le denunce perchè vogliamo sia fatta chiarezza sulle responsabilità di chiunque esse siano".

LA GATTA GRISU' CON LA SUA FAMIGLIA


BOCCONI AVVELENTATI AL PARCO DON BOSCO DI ABANO TERME

 Spauracchio bocconi avvelenati ad Abano. La Polizia locale è intervenuta nel parco Don Bosco di fronte alla scuola Media Statale Vittorino da Feltre, in seguito ad una richiesta telefonica di chi aveva notato il cibo sospetto. Gli agenti hanno rinvenuto 3 bocconi per cani portati per una verifica al Comando. Da una sommaria analisi si è potuto verificare che all’interno del boccone, costituito da carne macinata fresca, vi era una sostanza in polvere azzurrina, probabilmente un lumachicida, altamente letale per gli animali. Contattato il responsabile del Settore Veterinario, il dottor Costa, i reperti sono stati inviati all’istituto zooprofilattico per l’analisi. Chi dissemina bocconi avvelenati rischia ammende fino a 5 mila euro e una reclusione dai 3 ai 10 anni.



AVIGLIANO UMBRO. 2 CANI AVVELENATI AL CIMITERO

Morti a seguito di un avvelenamento. E’ la sorte capitata a due cani che sono stati trovati, a seguito di una segnalazione da parte di alcuni cittadini, dai militari della stazione carabinieri forestale di Avigliano Umbro. Le due carcasse di cani, di taglia media, sono state trovate dai militari nei pressi del cimitero comunale e il decesso per avvelenamento è l’ipotesi al momento più accreditata. In ogni caso, sul posto è intervenuto il servizio veterinario dell’Usl Umbria 2 per il recupero delle carcasse che sono state trasportate all’Istituto zooprofilattico per gli opportuni accertamenti sanitari. 



UDINE, BECCATO BRACCONIERE CHE FACEVA UCCELLAGIONE

 UDINE. Il Nucleo operativo per l’attività di vigilanza ambientale del Corpo forestale regionale - NOAVA - ha colto in flagranza di reato un soggetto dedito all’uccellagione nel comune di Varmo. È solo dell’ultima di una serie di articolate operazioni finalizzate a contrastare il bracconaggio in materia di cattura di avifauna, attività illegale praticata soprattutto nel periodo autunno - invernale in occasione dei passaggi migratori ma che non conosce sosta nemmeno in altri periodi dell'anno. Nei giorni scorsi, infatti, nel comune di Basiliano è stata colta in flagranza di reato un’altra persona dedita all’uccellagione.

Durante il periodo autunno-invernale appena trascorso, i forestali del NOAVA, con la collaborazione dei colleghi delle stazioni forestali di Gemona, Pontebba e Tolmezzo, hanno avviato e portato a termine diverse operazioni nei comuni di Ampezzo, Chiusaforte, Tolmezzo, Gemona, Faedis, Reana del Rojale, Basiliano e Varmo, che hanno portato al sequestro di 137 uccelli vivi, dei quali 103 liberati immediatamente mentre i rimanenti, a causa della detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura, che aveva danneggiato il piumaggio, sono stati affidati a un centro di recupero per la riabilitazione.



venerdì 26 marzo 2021

GRISU RITROVATO MA LA, DENUNCIA NON SI FERMA

 Grisù è stato trovato questa mattina. Ma la denuncia non si derma. Chi lo ha fatto  scenderesal treno in modo brutale dovrà rispondere di fronte alla legge. 


RITROVATO GRISU'


 È stato trovato questa mattina mentre prendeva il sole su un muretto della stazione di Pescara daun feroviere che si recava al lavoro e consegnato alla polizia ferroviaria. A quanto pare il gatti nonsi era mai mosso a stazione. Ora dopo i controlli veterinari tornanella sua casa di Torino 

giovedì 25 marzo 2021

GATTO GRISU' ULTIMO AGGIORNAMENTO

Continuano senza sosta le ricerche del gatto Grisù, al momento non ci sono novità sostanziali sulla sua presenza nei luoghi che erano stati indicati come possibile rifugio temporaneo per il gatto letteralmente scomparso dalla notte di domenica quando attorno alla 1.30 il capotreno del treno Lecce-Torino lo ha cacciato in malo modo dal treno pensando che fosse un randagio, gesto questo per il quale è stato denunciato alla procura di Pescara. I proprietari del gatto hanno fornito nuove fotografie che pubblichiamo, mentre ieri sera siamo stati contattati da una persona che si è offerta per le ricerche con i droni, contatto che abbiamo immediatamente passato al gruppo di volontarie che sta coordinando le ricerche. Questo è l'ultimo aggiornamento che facciamo della vicenda di Grisù del quale torneremo a parlare in caso di sostanziali novità. 




PASQUA. 300.000 AGNELLI UCCISI E MACELLATI E GIA SUI BANCONI DEI SUPERMERCATI ITALIANI

 Roma (25 marzo 2021) Manca poco piu di una settimana alla Pasqua cattolica ed i banchi frigo delle macellerie e dei supermercati si stanno riempiendo di confezioni di carne di agnello, mentre le macellerie locali stanno prendendo le prenotazioni. Al momento sono circa 300.000 gli agnelli già uccisi e macellati per circa 2400 tonnellate di carne riversate sui banconi e si pensa che entro domenica prossima la richiesta di carne di agnello porterà all'uccisione di circa 500.000 capi di agnello e capretto metà dei quali di importazione. Secondo un primo rilevamento fatto dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente e da Italiambiente su cento macellerie sparse in tutta Italia la richiesta di agnello a una settimana da Pasqua vede una situazione pressochè di stabilità rispetto alla scorso anno, invertendo di fatto la tendenza degli ultimi cinque anni in cui la richiesta è andata invece sempre calando. Tra le altre carni risulta in forte aumento la richiesta di carni bianche in particolare quelle di pollo e tacchino.



FERMIAMO LA STRAGE DELLE NUTRIE

 Le nutrie sono considerati animali infestanti e sono ogni anno oggetto di una vera e propria mattanza. Si calcola che nel 2020 siauo state massacrate a fucilate, o avvelenate oltre 40.000 nutrie in tutta Italia, di cui la metà nella pianura padana e in Emilia Romagna, si tratta di un dato impressionante, una vera e propria strage pianificata con l'avvallo del autorità regionali e locali ed inquadrata in veri e propri piani di abbattimento regionale. A questo si unisce l'ultima vergognosa trovata, e vale a dire la promozione attraverso sagre e feste di paese della nutria come cibo commestibile. AIDAA denuncia questa vera e propria strage inutile di animali e annuncia che promuoverà nei prossimi mesi una campagna per il loro riconoscimento come animali di affezione e la loro adottabilità.





TUSCANIA. STRAGE DI GATTI. SCATTA LA TAGLIA

Tuscania (25 marzo 2021) e' dei giorni scorsi che la notizia di una vera e propria strage di gatti a Tuscania in provincia di Viterbo dove sono morti per il veleno 20 gatti tutti appartenenti alla stessa colonia felina. Uno solo, il ventunesimo si è salvato. Da qui la decisione dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente di mettere la taglia di mille euro sulla testa del responsabile di tale strage criminale. La taglia sarà pagata a chi fornisce informazioni e le denuncia alle forze dell'ordine in forma non anonima, e grazie a questa contribuirà alla individuazione e condanna definitiva del responsabile di questa vera e propria strage.


COLLEGNO. FERMATA VENDITA DI SQUALETTI BAMBU'

 Si è chiusa una settimana intensa per la tutela degli animali di Collegno, che ha visto la Polizia Locale di Collegno impegnata in diversi interventi.


Oltre a continuare i controlli sulla mancata raccolta delle deiezioni canine in parchi e giardini pubblici, gli agenti della PM hanno incontrato i giovani del servizio civile che sono impegnati a svolgere la attività presso il canile municipale cittadino per il tramite dell’associazione  “Amici degli Animali Gustavo Allara” che gestisce la struttura del Cascinotto.

Durante l’incontro di due ore i rappresentanti della Polizia hanno illustrato le proprie mansioni e i ruoli svolti durante il servizio finalizzati alla tutela e benessere degli animali d’affezione e non solo.


TUSCANIA. MORTI AVVELENATI 20 GATTI.

 Strage di gatti alle porte di Tuscania, un’intera colonia felina è stata sterminata. Il macabro ritrovamento è avvenuto nel pomeriggio di sabato 20 marzo a pochi metri dal luogo dove i randagi vivevano. Erano in tutto 21 i gatti, tutti sterilizzati, che componevano la colonia regolarmente censita e di questi 20 sono morti mentre uno solo si è salvato.




mercoledì 24 marzo 2021

E SE GRISU' FOSSE NASCOSTO TRA ALTRI GATTI?

 Sono ancora in corso per il terzo giorno consecutivo le ricerche del gatto Grisù la gatta di quattordici anni che nella notte di domenica  è stata fatta scendere in malo modo dal treno diretto a Torino mentre era fermo al quarto binario della stazione di Pescara. Ora dopo che sono state visionate le telecamere e vagliate alcune segnalazioni i volontari stanno concentrando le ricerche in due zone specifiche della città. A tutti viene rinnovato l'appello ad inviare segnalazioni attendibili proprio per permettere una circoscrizione delle ricerche, tra le ultime ipotesi quella che possa anche esser stato preso da qualcuno che abita in zona o che sia finito in una zona dove c'è la presenza di altri gatti quali i giardini che si trovano nelle adiacenze del comando della polizia locale pescarese. Oggi inoltre arriveranno i familiari del gatto. Sul versante delle indagini intanto si sa che si sta cercando di ricostruire l'accaduto anche sulla base delle diverse versioni fornite.Si affacciano anche alcuni dubbi sulla gestione dell'animale da parte dei proprietari che lo avrebbero portato in treno nel trasportino pur sapendo che lo stesso aveva dei problemi sulla cerniera di chiusura. Problemi di chiusura che hanno permesso al gatto di liberarsi con tutto quello che poi ne è conseguito fino alla cacciata dal treno ed alle ricerche tutt'ora in corso.



CONTINUANO LE RICERCHE DEL GATTO GRISU' A PESCARA

 Continuano anche nella giornata odierna  e per il terzo giorno consecutivo le ricerche a Pescara del gatto Grisù, il micio fatto scende in malo modo dal treno Lecce-Torino nella notte di domenica 21 settembre, dopo che il gatto era riuscito a fuggire dal trasportino della coppia di anziani che lo stava riportando a casa.Le ricerche vedono la presenza di volontari della locale sezione dell'Enpa ma anche di volontari indipendenti che si stanno dando da fare. Le ricerche al momento sono concentrate in due specifici punti il primo nella zona del supermercato Eurospin vicino alla stazione di Pescara Porta Nuova, la seconda vicino al comando della polizia municipale. Ovviamente le ricerche sono in corso e unico fatto certo al momento non è ancora stato ritrovato ne vivo, ne per fortuna morto.



 


 

ORA HA UNA FAMIGLIA CHE LO AMA. MAX IL CANE QUASI AFFOGATO DAL SUO PADRONE HA TROVATO CASA

 Max è un Border Collie di tre anni che era stato adottato da un canile del Friuli-Venezia Giulia da un uomo che doveva essere il suo migliore amico ma che invece di prendersi cura di lui ha tentato di affogarlo. Deciso a sbarazzarsi di Max, infatti, il suo ex proprietario, Vincenzo Dalla Bella, residente in provincia di Venezia, aveva legato al collo dell'animale un grande sasso per poi gettare cane in mare. Per fortuna poco dopo un pescatore, Martin Azzini, lo vede e con non poca fatica lo carica sulla sua imbarcazione e lo porta in salvo.Max viene preso in carico dal Rifugio di Ponzano Veneto dove esperti cinofili e volontari iniziano un percorso complesso di recupero. Il proprietario nel frattempo viene denunciato e condannato in primo grado a quattro mesi di reclusione. Ma per Max dopo questa terribile esperienza e dopo avere rischiato di morire adesso c'è un lieto fine: il quattro zampe ha trovato una famiglia. Loro sono una coppia romana, Lilli ed Enrico, che hanno già una bellissima Border Collie, Leila, e da pochi mesi hanno fatto entrare nella loro famiglia un cane anziano. Quando conoscono la storia di Max non vedono l'ora di accoglierlo nella loro famiglia per fargli dimenticare prima possibile tutto l'orrore che ha passato.



martedì 23 marzo 2021

GATTO GRISU'. INDAGINI IN CORSO SU QUANTO ACCADUTO DOMENICA NOTTE ALLA STAZIONE DI PESCARA

Da informazioni in nostro possesso dopo la nostra denuncia sono in corso indagini in merito alla vicenda del Gatto Grisù. Il micio è stato fatto scendere all'una e mezza di domenica notte  in malo modo dal treno intercity Lecce- Torino mentre lo stesso era fermo al binario 4 della stazione di Pescara. Secondo una ricostruzione il gatto sarebbe stato scambiato per randagio e fatto scendere dal capotreno in malo modo. altre ricostruzioni parlano della presenza di un viaggiatore che avrebbe costretto il gatto a scendere e per questo AIDAA questa mattina ha inoltrato via posta raccomandata un integrazione alla denuncia presentata ieri. Intanto proseguono per il momento senza sosta le ricerche del micio. Da quanto sappiamo dopo aver visionato le telecamere di stazione si sa che il gatto si è allontanato sui binari centrali in direziobe della stazione Pescara porta nuova. Ma la speranza di ritrovarlo vivo e intatta. 





GATTO BUTTATO DAL TRENO A PESCARA. APPELLO PER RICERCHE AEREE O PER MEZZO DRONI

 PESCARA (23 MARZO 2021) Un appello per avviare ricerche aeree del gatto Grisu' scomparso da due giorni dopo essere stato allontanato dal treno nella notte di domenica alla stazione di Pescara. L'appello dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente è stato rivolto innanzitutto ai componenti dell'aereoclub della città abruzzese, ma è aperto a tutti i proprietari di droni residenti in zona che possono mettersi a disposizione per aiutare in queste ricerche. Ovviamente al fine di evitare inutili confusioni si chiede a tutti coloro che vogliano mettersi a disposizione di contattare la sede pescarese dell'ENPA che sta coordinando le ricerche.

di seguito il testo dell'appello inviato 

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- ITALIAMBIENTE 
Via Roma 62 – 20010 PREGNANA MILANESE
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea dal 2011
Censiti nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
TELEFONO 3479269949

 

Spettabile

AEREOCLUB PESCARA

info@aereoclubpescara.it

 

OGGETTO. APPELLO RICERCHE AEREE GATTO GRISU’

 

Gentili signori,

sono  il presidente nazionale dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente,mi rivolgo a voi per formularvi questo appello, affinchè possiate affiancare dal cielo per mezzo di droni o qualsiasi altro mezzo aereo munito di telecamera, (ovviamente secondo le norme e le leggi che regolano tali attività i volontari che da due giorni stanno cercando nella zona della stazione di Pescara il gatto Grisù di cui vi allego una fotografia. La sua vicenda riportata anche dai giornali è molto triste. Infatti questo gatto era in viaggio con i suoi padroni sul treno Lecce-Torino di domenica 21 marzo, non si sa per quale motivo sia riuscito a liberarsi dal trasportino, una volta arrivato alla stazione di Pescara alla 1.30 circa di notte il gatto sarebbe stato fatto scendere dal treno secondo modalità non propriamente ortodosse e sarebbe stato visto fuggire dal luogo del treno ripreso dalle telecamere di stazione.

Da quel momento del gatto non vi sono piu notizie, i suoi padroni, una coppia di anziani che risiedono a Torino sono molto preoccupati per la salute del micio che ha la venerandà età di 14 anni.

Da due giorni i volontari di Pescara e non solo coordinati dalla locale sezione dell’enpa anche con l’ausilio della polizia ferroviaria stanno setacciando la zona alla ricerca di Grisù senza al momento averne trovato traccia.

Per questo vi chiedo un intervento perché possiate con l’ausilio dei vostri mezzi aiutare a ritrovare questo micio che probabilmente da due giorni è nascosto in qualche anfratto spaventato ed affamato.

Certo che accoglierete questo nostro appello vi ringrazio e saluto cordialmente.





PORDENONE. CARRARMATO SPARA CONTRO ALLEVAMENTO POLLI. INVIATI GLI ESPOSTI

 Ricorderete la vicenda dei giorni scorsi in cui un carro armato dell'esercito italiano in addestramento presso un area militare del comune di Vivaro in provincia di Pordenone aveva sparato un colpo di cannone e sbagliando bersaglio aveva involontariamente colpito un allevamento di polli uccidendone parecchi. Ora come abbiamo detto nei giorni scorsi proprio questa mattina sono state firmate e saranno inviati due esposti, uno alla procura di Pordenone e l'altro alla procura militare di Verona, per chiedere di fare luce sull'accaduto e di accertare le eventuali responsabilità di quanto accaduto.


la storia originale

https://aidaa-animaliambiente.blogspot.com/2021/03/strage-di-polli-pordenone-esposto-aidaa.html

lunedì 22 marzo 2021

AGGIORNAMENTO GATTO GETTATO DAL TRENO A PESCARA

Da quanto abbiamo appreso da fonti della polizia ferroviaria di Pescara, il gatto caduto nella notte dal treno sarebbe stato cacciato da un passeggero, ma cio non cambia le responsabilità a nostro avviso a carico del capotreno in quanto è responsabile di tutto ciò che accade sul treno. Comunque abbiamo deciso di integrare la denuncia chiedendo di allargare le verifiche, sempre secondo fonti ufficiose dal controllo delle telecamere si sarebbe visto il gatto fuggire verso un area non acessibile al pubblico ma comunque si sarebbe permesso ai volontari di battere questa zona. le ricerche continuano a dare esito negativo, del gatto al momento nessuna traccia.


PESCARA. DENUNCIATO IL CAPOTRENO CHE HA CACCIATO IL GATTO DAL TRENO

PESCARA (22 MARZO 2021) Il capotreno che ha fatto cacciato dal treno la gattina Grisù è stato denunciato per i reati di maltrattamento di animali (articolo 544 del codice penale), Abbandono di animali (articolo 727 del codice penale) e negligenza sul lavoro (articolo 43 del codice penale)  la denuncia a firma dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente è stata spedita questa mattina alla procura della repubblica di Pescara. Ma ricapitoliamo i fatti cosi come sono avvenuti. La scorsa notte (domenica 21 marzo) una coppia di anziani è partita dalla stazione di Lecce con il treno Interciy notte 35030 diretta a Torino avendo con se il proprio gatto, una femmina di 14 anni di nome Grisù. La coppia stando a quanto ha dichiarato il signor Antonio padrone della gatta si sarebbe addormentata quasi subito. La micia sarebbe riuscita a liberarsi ed uscire dal trasportino e si sarebbe messa a gironzolare per il treno. Una volta giunti alla stazione di Pescara il capotreno pensando si trattasse di una micia randagia l'avrebbe fatta scendere dal treno in maniera non certo amichevole. Il treno arrivato sul quarto binario è poi ripartito alla volta di Torino alla 1.47 di notte. I padroni si sarebbero resi conto dell'assenza del gatto al loro risveglio avvenuto, sempre secondo il padrone del micio attorno alle 7 del mattino quando il treno transitava dalla stazione di Piacenza. Immediatamente è scattato l'allarme e sono iniziate le ricerche della micia che al momento non è ancora stata ritrovata. Il proprietario del gatto oggi tornerà a Pescara per seguire direttamente le ricerche di Grisù. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha intanto inviato una denuncia per i reati di maltrattamento e abbandono di animali e negligenza sul lavoro a carico del capotreno che come spiega in una nota diffusa dalla stessa associazione: "Nel suo modo di operare ha violato tutte le norme di comportamento e di legge per la tutela degli animali. Il capotreno- si legge nella nota AIDAA- avrebbe dovuto dapprima informarsi tra i passeggieri ed avrebbe scoperto che la gatta aveva a bordo i propri padroni, ma sopratutto il capotreno anche qualora avesse appurato che la gatta fosse stata randagia, il che non era, avrebbe dovuto chiamare la protezione animali ed affidare a loro il felino. Tutto questo è gravissimo- conclude la nota AIDAA- e per questo abbiamo provveduto a denunciarlo alla procura per i reati di maltrattamento e abbandono di animale oltre che di negligenza sul lavoro, ci auguriamo che nei suoi confronti vengano presi provvedimenti anche dalle ferrovie alle quali chiediamo una inchiesta interna per appurare come si sono svolti realmente i fatti e chiediamo che la procura di Pescara verifichi se vi sono filmati delle telecamere di stazione per verificare la presenza di altre persone oltre che del capotreno che avrebbero potuto trarre in salvo il gatto".


SOTTO SFRATTO LA COLONIA FELINA DEL MONUMENTALE?

Sono giorni decisivi per il futuro dei gatti del cimitero monumentale di Milano, sul cui futuro in queste ore si sta giocando una partita molto importante se non decisiva. Infatti proprio oggi è l'ultimo giorno in cui i gatti avranno a disposizione la possibilità di rifugiarsi nel magazzino che sarà adibito dal comune a deposito delle statue del cimitero Monumentale. Le volontarie in questi giorni hanno provveduto a spostare il materiale che avevano conservato in quel luogo. Al momento le volontarie continuano il lavoro di cattura e verifica dello stato di salute, e laddove necessario provvedere alla sterilizzazione degli stessi in quanto proprio in questo periodo il numero dei gatti è aumentato. Se da una parte nessuno vuole mettere in discussione il futuro della presenza dei gatti al cimitero dall'altra si sta lavorando insieme a Palazzo Marino per trovare una soluzione. domani martedi 23 marzo in visita alla colonia in maniera personale ci andrà il presidente di AIDAA.



CUNEO. UCCIDE LA MADRE ED IL CANE E SI AMMAZZA GETTANDOSI DAL BALCONE

 AGGIORNAMENTO: Tragedia in provincia di Cuneo: un omicidio suicidio si è verificato nel centro a Saluzzo, intorno alle 17. Un uomo di 48 anni, Umberto Ciauri, con problemi psichiatrici, secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, ha prima ucciso con un corpo contundente la madre, e il cane, poi si è ucciso, lanciandosi dal balcone dell'appartamento in corso Roma, nella zona di Porta Cuneo. L'omicida è morto sul colpo. La vittima si chiamava Giuseppina Moiso. L'arma del delitto è forse un martello, mentre pare che il cane sia stato ucciso con un coltello.


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ANCHE A LIVORNO SPUNTANO I BOCCONI AVVELENATI

 Livorno, 19 marzo 2021 - Sui social da settimane appaiono segnalazioni allarmate sulla presenza di esche avvelenate lasciate nei parchi e nelle aree per la sgambatura dei cani, oppure episodi come i granuli di veleno per topi trovati in piazza Maria Lavagna. Si dice che almeno tre cani siano morti dopo averle ingerite.

Il tam tam dei social è arrivato fino alla polizia municipale che ha tra i suoi compiti anche quello di sorvegliare e garantire la sicurezza degli animali.

L’allarme è partito giorni fa dall’area verde di San Marco lungo le Mura Lorenesi dove un cane sarebbe rimasto vittima di un boccone avvelenato. Ma dopo il sopralluogo della polizia municipale "non sono state trovate tracce di esche avvelenate - ha riferito il comando - e nessuno ha rilasciato dichiarazioni o testimonianze dirette". "Un cane è deceduto – prosegue la polizia municipale - ma non abbiamo certezze sulla causa poiché i frequentatori della zona non sanno se ha ingerito qualcosa".

Altra zona segnalata è la Leccia. "Anche qui non è stato trovato niente, neppure ispezionando le aree segnalate".