ROMA (21 settembre 2022) Nei primi otto mesi del 2022 si sono registrati oltre 1.900 investimenti con conseguente di cani sulle strade ed autostrade italiane è un dato relativo e sicuramente in difetto in quanto non sono presenti nel conteggio le decine di cani randagi uccisi o feriti da un investimento stradale e poi lasciati morire per strada senza alcun soccorso. Purtroppo a rimetterci la vita sono nella quasi totalità dei casi sono gli animali ma non mancano anche le vittime umane come accaduto in provincia di Agrigento dove nei giorni scorsi è mancato un motociclista che ha investito un cane. "Il fenomeno dei cani investiti sulle strade è poco monitorato a differenza di altri tipi di investimenti che riguardano spesso gli animali selvatici- scrivono gli animalisti di AIDAA- da un conteggio effettuato sono circa 1900 i cani ammazzati in investimenti stradali nei primi mesi di quest'anno e il dato che balza agli occhi è l'aumento degli investimenti dei cani di proprietà non solo di quelli che scappano spaventati come avviene nella notte di capodanno, ma sono anche quelli lasciati liberi di girare per strada o portati a spasso senza guinzaglio, in particolare questo ultimo fenomeno è in aumento nelle grandi città. Ci sono poi i cani immancabilmente investiti in autostrada o sulle statali in quanto abbandonati nel periodo delle ferie e la lista sarebbe ancora molto lunga. Vorremmo ricordare - conclude la nota stampa dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- che l'investimento di un animale impone di fermarsi per i soccorsi, l'omissione è infatti un reato penale".