giovedì 31 ottobre 2019

FUGGONO DA UN PASCOLO A SARENTINO. CAVALLI TRAVOLTI E UCCISI DA UN CAMION

Grande spavento per un camionista che, verso le 5.30 della mattinata di oggi, giovedì 31 ottobre 2019, stava transitando lungo la statale nella zona di Sarentino.
L’uomo, infatti, non ha potuto evitare lo scontro con un gruppo di cavalli fuggiti da una delle scuderie presenti nella zona.
Dei cinque animali, tre hanno purtroppo perso la vita.
Immediato l’arrivo dei soccorsi, dei Carabinieri di Bolzano, del veterinario e dei Vigili del Fuoco di Sarentino.
Confermato il decesso dei tre animali, i sanitari hanno controllato che non ci fossero state conseguenze anche per il conducente del mezzo pesante.
Attualmente sono in corso ulteriori accertamenti al fine di determinare le dinamiche di quanto accaduto.

OSTUNI: DENUNCIATO BRACCONIERE CHE STAVA SPARANDO A UNA QUAGLIA.

Esercizio venatorio con mezzi non consentiti, denunciato bracconiere

Un 39enne di Ostuni è stato denunciato dai carabinieri forestali della locale stazione per esercizio venatorio con mezzi non consentiti: è stato sorpreso mentre imbracciava un fucile ed era in possesso di un richiamo elettrico, riproducente il verso della quaglia.
L’attività antibracconaggio è stata operata sui colli fra la Città Bianca, Martina Franca e Cisternino, in contrada Cervarolo. I militari, nel corso di un pattugliamento appiedato, in una zona solitamente “appetita” dai cacciatori, hanno udito il caratteristico suono, riproducente il verso del tordo, emesso da un registratore elettrico, strumento non consentito per l’ esercizio venatorio.
Una volta raggiunto il posto dove era posizionato l’apparecchio elettroacustico, o “richiamo”, all’ interno di una cassetta per vini, i carabinieri forestali si sono appostati per individuare chi utilizzasse l’apparecchio. Hanno così, dopo poco tempo, all’imbrunire, scoperto il 39enne ostunese. Per lui è scattata la denuncia. Gli apparecchi elettroacustici, così come il fucile e le munizioni sono stati sottoposti a sequestro penale probatorio.
I controlli per la repressione del bracconaggio sono stati programmati su tutto il territorio provinciale dal Gruppo Carabinieri Forestali di Brindisi con la massima “proiezione esterna”, atteso che il fenomeno risulta tuttora rilevante, soprattutto in talune aree della collina interna e nelle zone umide prossime al litorale; si rileva, inoltre, che la provincia messapica presenta a livello regionale il più alto valore nel rapporto fra cacciatori e popolazione residente.






BOCCONI AVVELENATI DISSEMINATI NEI PARCHI DI PIACENZA

Sono molte, sulla rete, le segnalazioni di tentativi di avvelenamento nei confronti di cani in diverse aree della città. Partiamo dal racconto di un piacentino che questa mattina, è uscito con il proprio golden retriever per la consueta passeggiata quando si è accorto che il cane aveva raccolto qualcosa in un’aiuola di via Palmerio. Fortunatamente si tratta di un esemplare particolarmente ubbidiente e così ha subito sputato la carne come il suo padrone gli ha intimato di fare.
Il professionista, a ragion veduta, sospettava potesse trattarsi di un boccone avvelenato ed in effetti, nascosta fra il macinato c’era un’abbondante quantità di veleno per topi, sufficiente per provocare la morte del cane per emorragia. L’uomo ha presentato denuncia ai carabinieri.
Se si tratta di normale veleno per topi l’antidoto è la vitamina K che va somministrata all’animale, da parte di un veterinario il più tempestivamente possibile per evitare che provochi danni irreversibili.
Numerose altre polpette avvelenate sono state segnalate in via Beverora, posizionate alla base degli alberi e in tutta l’area fra il liceo Respighi ed il  parcheggio della questura.
Altri bocconi avvelenati sarebbero stati trovati in via Genova e qualcuno parlava anche del Facsal (ma di questo non abbiamo riscontri diretti). Le indagini confermeranno se si tratta o meno di veleno ma i dubbi sembrano essere pochi ed è davvero preoccupante la quantità di bocconi lasciati per strada (sarebbero alcune decine).

VELEZZO. 30 CANI DETENUTI COME IN UN LAGER. IL SINDACO ORDINA LO SGOMBERO

Non solo i gatti mutilati, anche i cani maltrattati. In un paese in cui senza dubbio gli animali domestici sono più degli uomini (il conteggio degli abitanti si ferma solo a 98) emerge un altro caso di violenza su bestie indifese.  Un cittadino deteneva una trentina di cani senza rispettare gli standard minimi per garantire il loro benessere. Violava le norme vigenti in materia di custodia di animali.
La vicenda è emersa a neanche tre mesi da quella dei gatti, denunciata dalla Lega Anti Vivisezione dell’Oltrepò. Una delle colonie feline più fiorenti della Lomellina era stata decimata ad agosto, tra mutilazioni e presunti bocconi avvelenati (di cui però le analisi non hanno fornito prove certe). 
Il proprietario dei cani invece ha un nome e un cognome, e vive a Velezzo. Da molti è stato indicato a suo tempo come uno dei più solerti difensori dei gatti. Predicava bene e razzolava malissimo. La storia dei cani, invece, è emersa solo ora nonostante in paese la conoscessero in tanti.
“Insieme ai carabinieri di Zeme e a un medico di Ats – dichiara il sindaco Luigi Pasqualetto (nella foto) – già ad agosto avevamo ispezionato la casa di questa persona. Questa visita è stata stranamente osteggiata da un’associazione che si occupa della tutela degli animali. Poi la direzione centrale di Ats ha disposto lo sgombero degli animali da quella abitazione. Le irregolarità erano evidenti e insanabili, e riguardavano sia la precarietà dell’edificio sia la custodia di quei poveri cani. Per questo abbiamo ritenuto necessario che la custodia di questi animali fosse affidata ad Ats".
Pare che questa situazione fosse nota ad una sezione locale di una importante associazione animalista nazionale, la Lav.

mercoledì 30 ottobre 2019

COME PROTEGGERE IL TUO GATTO NERO NELLA NOTTE DI HALLOWEEN

Milano (30 Ottobre 2019) - La notte di halloween è nota anche per essere la notte delle streghe, e la notte in cui alcuni gruppi esoterici rapiscono ed uccidono i gatti neri in alcuni riti sacrificali. Il fenomeno oramai molto contenuto però non è del tutto scomparso. In alcune città e zone italiane infatti sono ancora presenti gruppi di pseudo satanisti ed esoterici fai da te che sono dediti anche in questa notte ai riti con i sacrifici infatti anche quest'anno nei giorni precedenti la notte del primo novembre non sono mancate numerose richieste sospette di adozione di cuccioli e maschi adulti di gatti neri e secondo quanto riportato dalla rete e dai siti social sono una ottantina i gatti scomparsi dalle proprie case negli ultimi dieci giorni. Quindi seppure senza allarmismo un po di attenzione in queste ore che precedono la notte fatidica non guastano, ecco dunque alcuni suggerimenti che abbiamo messo a punto per tenere sotto controllo i vostri gatti neri ed anche cosa fare in caso vi imbattiate in situazioni o annunci sospetti.
GATTI NERI IN CASA
In questi giorni evitate di farli uscire, o comunque tenenteli sotto controllo, specialamente se vivete in campagna o in case dove i gatti possono muoversi liberamente non perdetelo di vista o meglio ancora tenetelo in casa almeno fino a domani sera.
GATTI NERI IN COLONIA
I tutor di colonia controllino la presenza ed il numero di gatti neri delle singole colonie e facciano visita alle stesse piu volte al giorno, cercando di coinvolgere il vicinato in modo che se qualcuno intende rubare un gatto nero venga subito individuato.
GATTI NERI NEI RIFUGI E GATTILI
Sono moltissimi i rifugi che in questi giorni hanno sospeso le adozioni dei gatti neri ed hanno rafforzato i controlli per gli ospiti neromantati presenti nei rifugi e nei gattili.
ADOZIONI SINGOLE
Anche in questo caso le volontarie hanno bloccato le adozioni, o comunque attivato controlli serrati verso gli adottanti in questo periodo specifico. Segnalate anche diverse richieste di gatti neri fake realizzate al fine di creare inutile allarmismo. 
GATTI NERI SCOMPARSI
Se vi scompare un gatto nero in questi giorni procedete subito alla denuncia di furto o smarrimento, questo potrebbe aiutare a ritrovare subito il vostro gatto ed inviate le foto ai gruppi di tutela dei mici e alle associazioni ed ovviamente riempite la zona di volantini e foto del micio senza perdere un solo minuto.
RONDE AIDAA E DI ALTRE ASSOCIAZIONI
Nella serata di Halloween in diverse zone delle regioni Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, Liguria, Umbria ed Emilia Romagna, oltre che in Veneto e Marche saranno presenti delle ronde promosse da AIDAA e dalle altre associazioni che gireranno nelle zone a rischio sacrificio anche in caso di maltempo. Qualora dovrebbero esserci situazioni a rischio le ronde chiameranno immediatamente le forze dell'ordine.
TELEFONO AMICO AIDAA
Per ogni evenienza dal pomeriggio  del 31 ottobre e nella notte di Halloween fino alle 2 del 1 novembre rimane attivo il telefono AIDAA a cui è possibile rivolgersi per domande, informazioni e segnalazioni in merito ai comportamenti da tenere in caso sospetti sacrifici di gatti neri o di altri animali.



STRAGE CANI SCIACCA. VERSO IL PROCESSO O L'ARCHIVIAZIONE?

La questione degli avvelenamenti dei cani è purtroppo una di quelle notizie che appaiono ogni giorno sui giornali e sui social ma che sempre rimangono confinate nell'ambito locale, mentre a nostro avviso occorre una vera e propria sterzata. Prendiamo il caso della strage di cani dello scorso anno a Sciacca, per settimane i giornali grondarono indignazione davanti alle immagini dei cani morti in fila, la procura aveva parlato di una serie di interventi con la partecipazione dei Ris dei carabinieri, poi di colpo il silenzio. Un silenzio che per molti è colpevole e vuole nascondere l'ennesima chiusura delle indagini senza colpevoli. Non è cosi. Sappiamo da fonti certe ed informate di prima mano che vi sono due persone indagate. Quindi le indagini non sono servite a nulla, il problema è un'altro ed è quello che riguarda tutta la giustizia in Italia: I tempi. Infatti se mediamente per un reato in Italia per chiudere le indagini ci vogliono dai tre ai quattro anni, in questo caso siamo in piena sintonia con le italiche lentezze della giustizia. Ora quello che ci fa paura è il fatto che qualcuno sparga a piene mani notizie infondate di persone impunite e cose del genere.Non è cosi, lo ribadisco, la procura ha davanti a se ancora del tempo per chiudere le indagini e per decidere se mandare i due sospettati dell'avvelenamento di massa a giudizio oppure archiviare. Noi ci auguriamo di vedere per la prima volta una serio processo non solo indiziario e se si celebrasse in Sicilia sarebbe veramente una cosa molto importante. 

PICCHIA IL CANE SUL TRAM 10 E PER STRADA. CERCHIAMO TESTIMONI OCULARI

Questo losco figuro con il cane che vedete è stato visto picchiare il piccolo nella giornata di ieri attorno alle 13.20 mentre si trovava sul tram numero 1611 della linea 10 purtroppo è sceso alla fermata di piazza Gramsci  a Milano dove pare alberghi spesso chiedendo l'elemosina. Da quanto ci è stato detto da chi ha controllato il cane  lo stesso è regolare, ma ciò non toglie che l'energumeno lo picchia spesso, per questo motivo pubblichiamo le foto sperando che qualcuno di voi possa testimoniare in maniera concreta sui pestaggi che l'uomo riserva o ha riservato nei giorni scorsi alla bestiola. Abbiamo bisogno di gente coraggiosa che firmi una denuncia in modo che possiamo chiedere il sequestro del cane e denunciare questo maltrattatore. pER QUALSIASI INFORMAZIONE CHIAMARE IL 3479269949



AGGIORNAMENTO ALLE ORE 14.22 DEL 30 Ottobre 2019
Intanto grazie a chi ha fino ad ora condiviso e a chi sta condividendo, abbiamo ricevuto una quindicina di segnalazioni telefoniche, qualcuno dice che l'uomo al mattino tratta bene il cane, ma poi assumendo alcolici la situazione degenera. Altri sostengono di averlo visto in diverse parti di Milano con altri cani oltre a questo, e ciò corrisponde alle informazioni che abbiamo anche noi. Ora aspettiamo di tirare le somme domattina in modo da poter mandare una relazione alle forze dell'ordine che tutelano in città gli animali compresi quelli definiti compagni di vita dei clochard. Vi ringrazio ancora di cuore, certi che troveremo le persone che hanno il coraggio (che fin qui tranne in un caso è mancato) di trasformare le proprie segnalazioni orali e telefoniche in vere e proprie segnalazioni scritte e firmate.
AGGIORNAMENTO ALLE ORE 10.05 DEL 31 OTTOBRE 2019
Intanto grazie alle decine di persone (circa 30) che ci hanno chiamato per dare un parere, chiedere informazioni o dare informazioni in merito alla situazione che abbiamo segnalato qui ieri (e gia ovviamente segnalato alle forze dell'ordine). Il quadro che emerge è abbastanza chiaro e ci porterà entro la giornata di sabato a predisporre una relazione da inviare alle forze dell'ordine. La questione è complessa ma chiara, l'uomo nel corso del tempo ha cambiato diversi cani ed abbiamo la certezza che almeno in due casi questi cani siano stati venduti. Ora ci sono altre questioni che stiamo appurando e che ci portano ad avere un quadro piu completo,non solo legato al singolo episodio ma in merito ad un vero e proprio possibile mercato parallelo di vendita di cuccioli di cani di razza provenienti dai paesi dell'est. Al momento non posso aggiungere altro, certo è che la cosa non ci coglie impreparati, di questa vicenda avevamo già scritto nei mesi scorsi e ora pare che siamo di fronte alla possibile prova definitiva. La cosa che ci ha allarmato è il fatto che oltre a coloro i quali ci hanno segnalato la situazione in negativo, ci sono state anche alcune persone (e tra loro sicuramente un paio di possibili acquirenti dei cani del signore in questione) che chiamandoci da numeri riservati hanno parlato bene dell'uomo e alla nostra richiesta di mettere per iscritto la loro esperienza si sono negati. Volevo ringraziare anche tutti coloro i quali ci hanno aiutato in questi giorni,in quanto quello che sta emergendo è un quadro molto più ampio del singolo caso, siamo partiti da un possibile maltrattamento e stiamo scoprendo una possibile rete di importazione e vendita illegale di cani di razza. Andiamo avanti.
AGGIORNAMENTO ORE 11.12 DEL 1 NOVEMBRE 2019
Abbiamo ricevuto diversi sms di segnalazione, stiamo richiamando le persone che ci hanno segnalato diverse situazioni riguardanti il signore in questione ed i suoi cani, noi dei problemi legati alla vita del signore non ci interessa, a noi interessano solo le questioni legate al continuo cambio di cani che accompagnano quest'uomo ed altre persone tutte provenienti dall'est e tutti clochard con cani a Milano, una volta finite le verifiche telefoniche manderemo una relazione alle forze dell'ordine e non escludiamo assolutamente un gruppo organizzato dedito al mercato nero dei cani provenienti dall'est europa. A domani e grazie a tutti coloro (oltre 15.000 che hanno visualizzato e condiviso questo post).

martedì 29 ottobre 2019

MUORE CANE AVVELENATO A CASTIONE DELLA PRESOLANA

Un cane è morto dopo aver ingerito un boccone avvelenato: il tristissimo episodio è successo sul Colle Vareno in Pora, a Castione della Presolana.
Era la mattinata di domenica 27 ottobre e il cagnolino si trovava a spasso lungo il verde del Colle Vareno insieme ai suoi padroni per una passeggiata. Secondo le prime informazioni, diversi erano i bocconi disseminati nella zona, un’area molto frequentata sia da escursionisti che da vari animali domestici.
Lo sfortunato quattrozampe ha ingerito il boccone: per lui non c’è stato nulla da fare ed è morto sul posto pochi minuti dopo.

Grande la rabbia dei proprietari del cane e non solo loro: ultimamente questi tristi episodi capitano troppo spesso, l’ultimo pochi mesi fa in Val di Varro ad Onore – sempre in Alta Valle Seriana – dove anche in questo caso era morto un cane. Il sindaco di Onore, Michele Schiavi, si era subito mobilitato per far controllare la zona, visto che si tratta di una minaccia non solo per cani, ma anche per i bambini che passeggiano a piedi.

ASINI MALTRATTATI AL "PALIO DEI CIUCCI"

Tra le attività della quarantesima edizione della famosa sagra c’era il Palio dei Ciucci, una gara di corsa a dorso d’asino. Gli attivisti, appartenenti al gruppo Veg in Campania, hanno dichiarato al Mattino, attraverso un video di loro proprietà, che gli animali sarebbero stati “spinti e strattonati finché non si mettono in riga”. Altresì, il malcontento interessa anche l’itinerario della gara. Infatti, a detta dell’associazione, la gara ha avuto luogo su asfalto e non su di un percorso coperto da selciato, violando così le norme di sicurezza per ridurre i rischi.
Ma, gli asini, per natura, non sono neanche animali inclini alla corsa, come spiegato dall’associazione. Sonia Alfano, sindaco del comune di San Cipriano Picentino, disdegnando le accuse, ha contestato prontamente gli attivisti. “Nessuno degli animali era maltrattato – ha insistito il sindaco – ed era presente il veterinario dell’Asl. Alcuni degli asini hanno corso, altri hanno solo camminato e poi accompagnati a piedi. Sono stati rispettati i loro tempi e assolutamente non erano maltrattati. Non so davvero a quali maltrattamenti si riferiscano e cosa abbiano visto nelle immagini. Il fondo stradale era cosparso di truciolato, abbiamo rispettato ogni norma e seguito alla lettera ogni indicazione riferita dall’Asl e dal veterinario”.

ITALIA. SPARITI IN 10 GIORNI OTTANTA GATTI NERI. ATTENZIONE AI RITI DI HALLOWEEN


ROMA (29 OTTOBRE 2019) – Mancano pochi giorni alla notte di Halloween, quella che per intenderci cade tra il  31 ottobre ed il 1 novembre. La notte di Halloween nota anche come notte delle streghe è quella in cui alcuni gruppi satanisti che operano in rete e staccati da quelle che sono le chiese sataniste ufficiali celebrano lugubri riti in boschi e cimiteri o chiese abbandonate dove vengono sacrificati gatti neri ed altri animali. Negli ultimi anni il fenomeno è in evidente stato di riduzione, ma come ogni anno in questi giorni circolano specialmente in rete richieste di gatti neri che devono essere valutate con attenzione, in alcuni casi si tratta di richieste che possono essere fatte risalire proprio agli adepti di questi gruppi esoterici, ma ci sono anche molte richieste fake fatte allo scopo di creare allarmismo gratuito in rete. Ciò non toglie che come ogni anno si registra in questi giorni la scomparsa di circa ottanta gatti neri (almeno stando alle segnalazioni) la cui sorte potrebbe almeno in parte essere legata proprio alla questione dei sacrifici della notte di Halloween o più semplicemente essere scappati o purtroppo finiti sotto qualche auto. “In via precauzionale sono molti i gattili e le volontarie che per una decina di giorni in occasione di questa notte hanno sospeso le adozioni di gatti neri- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- invitiamo anche i proprietari a prestare maggiore cura ai loro mici neromantati proprio per evitare che possano essere rubati in questi giorni, anche se pare che il fenomeno dei riti sia in diminuzione, comunque noi e altre associazioni pattuglieremo in quella notte le zone considerate a rischio in diverse regioni italiane per evitare che qualche stupido emulatore torturi od uccida innocenti e meravigliosi gatti neri in nome di una credenza assurda”.

CERVO DECEDUTO ERA STATO FERITO DA ALTRO ANIMALE E NON DA BRACCONIERE

A ferire il cervo trovato ieri, sabato 27 ottobre, nel Parco Pineta non è stato un bracconiere ma un altro animale.

Cervo ferito da un altro animale

Era subito scattato l’allarme cacciatori di frodo nella popolazione tradatese ieri dopo il ritrovamento di un cervo ferito nella zona dei ronchi. Nonostante quanto riportato sui social e da alcuni giornali però, l’animale non è stato ferito da un cacciatore (in una zona, tra l’altro, con divieto di caccia) che l’ha poi abbandonato agonizzante ma da un altro cervo, come subito stabilito da tutti i presenti.

Animalisti, carabinieri e polizia locale sul posto

L’animale era stato avvistato da una cittadina che vive nella zona intorno alle 9.30, mentre si aggirava ferito e confuso tra gli alberi. Sul posto erano subito arrivati i volontari di alcune associazioni animaliste della zona, i carabinieri e la polizia locale (alcuni rimasti anche fuori servizio per aiutare). Il cervo era accecato e si trovava anche in stato confusionario, un potenziale pericolo per i frequentatori della zona dei ronchi del Parco Pineta. Un controllo durato fino a sera: essendo quello un “residente” del Parco Pineta, è considerato un bene dello Stato e nessuno dei presenti era quindi titolato a sedare l’animale, intervento necessario per poter pensare di curarlo. Non riuscendo a contattare la Polizia Provinciale, unico ente deputato a intervenire in questi casi, si è dovuto attendere l’arrivo di un veterinario specializzato dalla Valcuvia, intorno alle 14.30. Le condizioni del cervo nel frattempo si erano aggravate e questo si era accasciato su un cespuglio. Il veterinario è riuscito ad anestetizzarlo e dopo la rimozione del palco di corna, necessaria per poterlo caricare su un mezzo, lo ha trasportato nel suo studio per cercare di salvarlo.

Deceduto. Effettuata l’autopsia

Purtroppo però non c’è stato nulla da fare, il cervo è deceduto ieri sera poco dopo l’arrivo in clinica. Oggi è stata effettuata  l’autopsia che ha definitivamente chiuso a qualsiasi sensazionalismo sulla presenza di cacciatori, confermando che a causare la ferita era stato lo scontro con un altro cervo, così come la cecità dovuta a un versamento ematico conseguenza di una violenta botta in testa.

lunedì 28 ottobre 2019

AZZANNATO DAI CANI DELLA COGNATA. INVIATO ESPOSTO AIDAA

PORDENONE (28 OTTOBRE 2019) E' stato inviato questa mattina alla procura di Pordenone  indirizzata al procuratore Carmelo Barbaro  incaricato dell'inchiesta su quanto avvenuto nella villetta di via Livenza a Brugnera l'esposto firmato dal presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA Lorenzo Croce in merito all'uomo sbranato dai cani della cognata mentre gli stava dando da mangiare nella casa di Brugnera in provincia di Pordenone. Nell'esposto si chiede alla Procura di ricostruire la dinamica con cui sono avvenuti i fatti, ma anche di "acquisire le cartelle cliniche e gli esiti autoptici dell'uomo per verificare i modi con cui è avvenuta l'aggressione".AIDAA che sostiene come non debba assolutamente essere abbattuto il secondo cane coinvolto nella vicenda  e che si trova attualmente sotto sequestro. AIDAA chiede alla procura di verificare "se nella zona esistono telecamere che possano aver ripreso quanto accaduto per verificare che non vi siano stati atteggiamenti da parte della persona aggredita che possano aver innescato la reazione violenta dei cani".
NELLA FOTO L'AMSTAFF SOTTO SEQUESTRO

BOCCONI AVVELENATI E CON LAMETTE. IL SINDACO: VADO DALLE FORZE DELL'ORDINE"

ARCOTra i padroni dei cani e i residenti della “Busa” è in corso una guerra silenziosa ma spietata. A rimetterci, come accade in ogni “buona guerra”, sono degli innocenti, in questo caso dei cani. Alle deiezioni lasciate sui marciapiedi perché non raccolta da padroni incivili, infatti, qualcuno ha ben pensato di rispondere con bocconi avvelenati o alle lamette.

Le esche – che potrebbero risultare tra l'altro pericolose anche per chi le dovesse maneggiare – se ingerite potrebbero rivelarsi mortali, infliggendo alla povera vittima del caso atroci sofferenze. Così è stato, ormai due mesi fa, per un cucciolo di pastore scozzese in quel di Riva del Garda (qui l'articolo).

L'ultima denuncia arriva dalla città arcense, dove i padroni che passeggiavano con il cane hanno rinvenuto le polpette nefaste. In via Gazzoletti, nello specifico. “E' un fenomeno che si ripete ciclicamente – spiega Alessandro Betta, sindaco di Arco – non solo una vox populi. Qualche animale ne ha pagate già le conseguenze ed è stato portato dal veterinario. È avvenuto attraverso diverse modalità, con il topicida, con le lamette. Molto fa pensare che siano state persone che non sopportano che vengano lasciate le deiezioni ovunque”.

L'ipotesi è sostenuta dalle forze dell'ordine, con cui il sindaco s'è confrontato già nel tentativo di comprendere l'entità di un fenomeno che non stenta a definire “devastante”. “Per molte persone – aggiunge infatti – il cane è come un membro della famiglia. Ognuno la pensi come vuole ma ci sono persone sole che hanno solo quello, persone che anche in difficoltà economiche non gli fanno mancare niente. Coi cani si creano legami affettivi molto forti”.

“Di certo – prosegue – si deve partire dal concetto che abbandonare le deiezioni, talvolta pure impacchettate nel sacchetto e lasciate sul posto, è un comportamento pessimo. I padroni dovrebbero cominciare ad assumere anche la buona pratica di portare con sé una bottiglietta d'acqua per pulire l'urina, vista la situazione orribile su alcuni palazzi storici di Arco. Ma da qui a passare alla brutalità, non trovo alcuna giustificazione”.

Per questo il contrasto al fenomeno diventa centrale, anche lastricato da difficoltà e sfide decisamente complicate. Innanzitutto c'è la persecuzione dei colpevoli: “Queste azioni sono incivili e sono una manifestazione del male assoluto, di malvagità consapevoleLunedì 28 sentirò carabinieri e polizia locale per cominciare a tirare le somme del fenomeno, capire i numeri, e trovare una strategia per contrastarlo. Non sappiamo a questo punto se i responsabili siano uno o più di uno. C'è il rischio di emulazione”.

poi la lotta all'inciviltà di alcuni padroni: “Sulla base di ciò che dicono le forze dell'ordine io presuppongo che la causa siano le deiezioni lasciate in giro, anche se non si può escludere che sia un gesto slegato di qualche sconsiderato. Sulla questione come Comune abbiamo agito già con un'ordinanza che obbliga i padroni dei cani a girare con il kit di pulizia. Certo dobbiamo dare una svolta perché vanno tutelati anche i padroni dei cani che fanno il proprio dovere di cittadini. Il grosso del lavoro andrebbe fatto sull'educazione civica”.

A ergersi come faro per azioni di contrasto in questo senso c'è l'Alto Adige, dove dall'anno scorso è stato introdotta la banca dati del dna dei cani, attraverso cui risalire ai padroni incivili che lasciano le deiezioni in giro e multarli è divenuto possibile. “In Alto Adige si lavora su una cosa e più compattamente, da noi ci si divide su tutto. C'è un lavoro culturale che va fatto all'interno della comunità, basato sul rispetto e sulla cultura della legalità”.

GATTINA UCCISA CON UNA FUCILATA ALLA SCHIENA: E' CACCIA AL COLPEVOLE

Cairo Montenotte - Una fucilata alla schiena è costata la vita a una gattina.Un’atroce crudeltà si è consumata nei giorni scorsi in località Strada Gaggiasco (zona Cairo Due), dove un gatto è stato trovato dolorante, mentre era intento a trascinare le zampe posteriori. L’aspetto peggiore, però, è stato scoperto soltanto più tardi, dopo che una visita dal veterinario ha fatto emergere che a causare le ferite al micio, in realtà una femmina, era stato il colpo di un fucile ad aria compressa, probabilmente un Flobert.
UN IMMAGINE DI CAIRO MONTENOTTE IL PAESE DOVE E' STATA UCCISA LA GATTINA

UOVA ALLE SALMONELLA. SEQUESTRATE 4.600 GALLINE OVAIOLE


Nove aziende chiuse o sospese; oltre 32 mila uova, 4.600 galline ovaiole e 30 tonnellate di mangimi non regolamentari sequestrati; 101 violazioni amministrative e penali contestate; 7 operatori del settore denunciati per maltrattamento di animali e frode in commercio. È il bilancio dei controlli effettuati dai carabinieri del Nas sulla filiera delle uova a settembre che, su 373 obiettivi, hanno accertato irregolarità in 66 casi, pari al 18% del totale. Lo riferisce l'Adn-Kronos.

I militari hanno trovato «situazioni di sovraffollamento nella stabulazione degli animali, mangimi in cattivo stato di conservazione, uova vendute per qualità diverse da quelle possedute, prive di tracciabilità o con stampigliature fuorvianti, detenute in condizioni e ambienti non idonei, in alcuni casi in strutture abusive». Durante i controlli è stato constatato l'uso di depositi e strutture di imballaggio delle uova risultati non censiti, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori, che hanno comportato l'applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell'attività nei confronti di 9 aziende di allevamento, lavorazione e logistica, il cui valore economico ammonta ad oltre 2 milioni di euro. Le violazioni contestate ammontano a 130 mila euro mentre uova, galline e 30 mangimi sequestrati hanno un valore commerciale di circa 185 mila euro.



«Nel corso delle ispezioni - si legge nella nota dei Carabinieri - sono stati anche eseguiti 133 campioni di uova, prodotti derivati e matrici ambientali, al fine di accertare l'eventuale impiego di sostanze non consentite, non solo in riferimento a disinfestanti ed insetticidi, ma anche all'uso indiscriminato di antibiotici e medicinali, nonché alla corretta somministrazione di alimenti zootecnici e dell'acqua. Gli esiti delle analisi di laboratorio finora pervenuti, pari al 30% dei reperti eseguiti nell'ambito del monitoraggio, non hanno evidenziato irregolarità». «Gli interventi hanno consentito di individuare situazioni di significativa gravità e di impedire la prosecuzione di condotte lesive della lealtà commerciale e di potenziale pericolo per la salute, come la mancata adozione delle misure di biosicurezza, previste dai piani di controllo e sorveglianza per la prevenzione dell'influenza aviaria». 

DENUNCIATO BRACCONIERE A MADDALONI

Autoradio accesa e impianto cd in funzione per mandare in filodiffusione i versi registrati di un’allodola allo scopo di attirare esemplari di specie analoga. Un sistema tecnologico di bracconaggio che i Forestali di Maddaloni hanno scoperto seguendo il suono nel corso di una perlustrazione e imbattendosi nella scena summenzionata. Inevitabile, per il 66enne cacciatore, una denuncia con sequestro dell’apparecchio e di un fucile con munizioni.

BUON COMPLEANNO ANIMA METICCIA

riceviamo e volentieri diffondiamo questo appuntamento

domenica 27 ottobre 2019

CREMONA. CACCIATORE GAMBIZZATO DALLE FUCILATE DEI COLLEGHI

Altro incidente di caccia questa mattina, domenica 27 ottobre, nel cremonese dopo quello di qualche settimana fa avvenuto nelle campagne intorno a Soresina. Questa volta l’episodio è avvenuto intorno alle 10.00 nel territorio comunale di Corte de’ Cortesi con Cignone, dove un uomo di 51 anni è stato inavvertitamente ferito alle gambe da un colpo partito dal fucile di un compagno durante appunto una battuta di caccia con due amici. Per l’uomo, un cremonese residente a Borgo San Giacomo (Brescia), era stato anche attivato l’elisoccorso, ma non c’è stato bisogno di trasportarlo in elicottero. Il cacciatore è stato quindi trasferito all’ospedale di Cremona in codice verde. Sul posto, oltre ai soccorsi, anche i Carabinieri cui sono state affidate le indagini.

PARMA. CACCIATORE FERITO DA UNA FUCILATA AL PETTO.

Gravissimo incidente di caccia intorno alle 10 a nel Bedoniese, in località Orocco. E' lì che si stava svolgendo una battuta al cinghiale che coinvolgeva diversi cacciatori. Un colpo di fucile partito accidentalmente ha colpito al torace uno dei presenti, un 47enne. L'uomo, subito soccorso, è stato trasportato dall'elicottero del Soccorso Alpino al Maggiore, dove è subito stato sottoposto a un intervento chirurgico. Ai carabinieri spetterà la ricostruzione dell'accaduto.  

DRAGO BARBUTO TROVATO SU UN BALCONE A TORINO

Drago barbuto sul balcone di un appartamento in via Bava a Torino, recuperato dagli agenti faunistico-ambientali della Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città Metropolitana. Lo riportano i colleghi de ilcanavese.it

Rettile australiano

A chiamare gli agenti faunistico-ambientali sono stati gli agenti della polizia municipale, a loro volta allertati dai residenti dell’appartamento, allarmati per la presenza di uno “strano rettile potenzialmente pericoloso”.

Il riconoscimento

Gli agenti faunistico-ambientali della Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città Metropolitana hanno catturato l’animale e lo hanno immediatamente identificato come una Pogona o Drago Barbuto (Pogona vitticeps il nome scientifico). Si tratta di un rettile esotico originario dell’Australia, che vive selvatico nei secchi e caldi deserti del centro del paese. L’animale è stato quindi affidato alle cure del CANC-Centro Animali Non Convenzionali della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, convenzionato con la Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città Metropolitana.

Non acquistate animali provenienti da paesi lontani

Come sottolinea la Consigliera delegata alla Tutela della Fauna e della Flora, Barbara Azzarà, “gli animali esotici richiedono cure e attenzioni specifiche, legate alla temperatura di stabulazione e alla particolarità dell’alimentazione. Tartarughe, sauri, serpenti, anfibi esotici sono animali a tutti gli effetti selvatici e quindi la cattività risulta essere per loro una modalità di vita scorretta”. Il consiglio della Consigliera Azzarà e degli esperti della Città Metropolitana è di evitare di acquistare animali provenienti da paesi lontani, non adatti al nostro clima e a vivere rinchiusi in una gabbia

CARABINIERI DENUNCIANO BRACCONIERI A ORGOSOLO


ORGOSOLO - I Carabinieri della Squadriglia di Pratobello hanno denunciato un 45enne ed un 70enne di Orgosolo. Il fatto si è verificando nelle prime ore del mattino di mercoledì, quando i militari dell’Arma, impegnati in un controllo notturno mirato al contrasto del bracconaggio, hanno fermato un veicolo che si aggirava nelle campagne vicino ad Orgosolo. 

Sentiti gli occupanti, che non sono riusciti a giustificare la loro presenza in loco, i Carabinieri hanno deciso di procedere ad un’accurata perquisizione veicolare e personale, trovando una pistola ed un cinghiale abbattuto poco prima. L’arma, di proprietà del 70enne, era regolarmente denunciata, ma poteva essere solo detenuta nel domicilio. 

I due individui sono quindi stati denunciati a piede libero per attività venatoria non consentita, in concorso, ed il proprietario dell’arma dovrà rispondere anche del porto abusivo della stessa. La pistola usata per uccidere il capo di selvaggina è stata sequestrata e l’animale, dopo il controllo eseguito dal veterinario dell’Asl, è stato affidato al personale del locale Comune per il successivo smaltimento.

PERUGIA. GHEPPIO PRESO A FUCILATE DAI BRACCONIERI

IGheppio preso a fucilate dai bracconieri: ha un'ala spezzata e non si può operare
lL Centro recupero animali selvatici Enpa di Perugia ha soccorso oggi un esemplare di gheppio gravemente ferito. Il veterinario della struttura e responsabile del Cras, Massimo Floris, ha riferito che l’animale è stato preso a fucilate da un bracconiere: i pallini – questo l’esito dei primi accertamenti – hanno causato una infrazione ossea agli arti inferiori.
Estrarre i pallini presenti nel corpo del gheppio è operazione non consigliata e nel caso specifico si cercherà un recupero dell’animale attraverso voliera esterna e riabilitazione, con la speranza che possa tornare alla vita libera.
“Purtroppo – spiega Floris – in questo caso non è possibile intervenire con una operazione chirurgia perché i rischi sarebbero troppo elevati. Cercheremo quindi di recuperare il gheppio attraverso in percorso di riabilitazione in voliera”.
Enpa chiede un giro di vite contro il bracconaggio prevedendo controlli severi e rigorosi. Episodi di bracconaggio come quello accaduto a Perugia, si verificano molto spesso non solo sul territorio della provincia, ma nel resto d’Italia.
“Per un esemplare che siamo riusciti a soccorrere – commenta l’associazione - molti altri muoiono senza ricevere alcun tipo di aiuto o assistenza. E questo succede perché vengono colpiti e abbattuti senza che nessuno se ne accorga”



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CANE AVVELENATO A CERRO MAGGIORE

CERRO MAGGIORE – Il servizio veterinario dell’ATS (Agenzia di Tutela della Salute) della città Metropolitana di Milano ha dato informazione di un episodio di avvelenamento di un cane, per presunta assunzione di esche/bocconi avvelenati, nella zona del territorio di Cerro Maggiore confinante con Rescaldina. Ne dà notizia il Comune di Cerro Maggiore. I proprietari sono pertanto invitati a tenere i propri animali domestici al guinzaglio nei luoghi aperti, per prevenire eventuali altri casi e a segnalare la presenze di bocconi sospetti al Comando di Polizia locale (tel. 0331 423705) o al servizio veterinario dell’ATS della città Metropolitana di Milano Ovest Milanese (tel. 02 85784472).


sabato 26 ottobre 2019

REGOLAMENTO ANIMALI COMUNE DI MILANO. AIDAA CHIEDE INCONTRO COMMISSARI

In merito alla discussione del nuovo regolamento degli animali del comune di Milano, iniziata nei giorni scorsi in sede di commissione consigliare il presidente di AIDAA LORENZO Croce nei prossimi giorni e prima dell'8 novembre data in cui è stata convocata la prossima riunione della commissione ambiente ed animali del consiglio comunale di Milano chiederà un incontro con i componenti la medesima commissione al fine di illustrare le proposte (poche) di modifica al regolamento il cui impianto generale (a parte qualche esagerazione ed imprecisione) viene considerato dall'associazione una buona base di discussione.


PORDENONE.UOMO AGGREDITO DAI ROTT. SULLA DINAMICA AIDAA PRESENTA ESPOSTO ALLA PROCURA

Pordenone (26 ottobre 2019) - Un esposto alla procura di Pordenone sarà inviato nella giornata di lunedi dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA in relazione alla morte dell'uomo morsicato e poi purtroppo deceduto nella giornata di ieri venerdi 25 luglio a Brugnera. "Fermo restando il rispetto per la morte dell'uomo e le condoglianze dovute alla famiglia per quanto accaduto- recita un comunicato a firma del presidente AIDAA Lorenzo Croce- abbiamo ritenuto di procedere alla presentazione di un esposto al fine di chiarire in maniera precisa come sono andati realmente i fatti in quanto troppo spesso i cani vengono additati come responsabili di morti ed aggressioni mentre nella realtà in alcuni casi, e viste le circostanze non possiamo escludere che questa tragedia possa rientrare in questa casistica per leggerezza o per troppa sicurezza il modo di rapportarsi dell'uomo con i due cani, che ricordiamo non erano di sua proprietà ed appartengono ad una razza da guardia e che quindi difendono il proprio territorio, non sia stato la causa della tragedia. Cosi come- conclude la nota dell'associazione AIDAA- rimane da capire ed accertare la dinamica che ha portato all'uccisione di uno dei due cani ed alla fuga dell'altro dopo gli spari del figlio dell'uomo. Esprimiamo il nostro dolore alla famiglia unito agli auguri di pronta guarigione per la signora anche lei morsicata, ma chiediamo si faccia chiarezza fino in fondo sulla dinamica dei fatti anche per evitare che comportamenti umani sbagliati possano in futuro creare ulteriori simili situazioni di pericolo che possono trasformarsi come purtroppo accaduto in tragedie irrimediabili per tutte le parti coinvolte, uomini e cani".

AGGIORNAMENTO ALLE ORE 1015 DI LUNEDI 28  OTTOBRE 2019
E' stato inviato questa mattina l'esposto per chiedere chiarezza intorno alla vicenda dell'uomo aggredito dai cani della cognata. L'esposto firmato dal presidente AIDAA Lorenzo Croce chiede di fare luce e chiarezza su quanto accaduto e sulla dinamica e la ricostruzione cronologica dei fatti e alla procura di acquisire l'autopsia sul cadavere dell'uomo.


UOMO MORTO PER I MORSI A BRUGNERA. IL CODACONS LA SMETTA DI FARSI PUBBLICITA' SUI MORTI

Roma (26 ottobre 2019) - Sulla vicenda dell'uomo morto a causa dei morsi dei due rottweiler a Brugnera in provincia di Pordenone ancora una volta interviene con un comunicato delirante il Codacons il quale sostiene tra le altre cose che: "Razze come i pitbull o i rottweiler per le loro caratteristiche possono provocare ferite letali in caso di morsicatura". Sempre nel suo comunicato il Codacons chiede l'obbligo del patentino per "i cani pericolosi". Infine questa associazione si scaglia contro l'abolizione della lista delle "17 razze di cani a rischio voluta dall'ex ministro Sirchia ha cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari con conseguenze negative sul fronte della sicurezza". Al comunicato assurdo del Codacons ribadisce il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce: "Questi del Codacons non mancano occasione per intervenire con i loro comunicati imprecisi e deliranti contro gli animali e usando le disgrazie per farsi pubblicità - dice il presidente AIDAA- ricordo a loro e a tutti coloro che riportano i comunicati del Codacons intanto che i Pitbull non sono una razza di cani ma un incrocio di razze e per quanto riguarda i Rottweiler si tratta di una razza di cani da guardia e che i loro attacchi non sono mai proditori ma purtroppo come pensiamo in questo caso spesso dovute a comportamenti errati dell'uomo nei loro confronti, nel caso specifico- continua poi Croce- ci piacerebbe cosa c'entrano patentino e lista dei cani che il Codacons definisce pericolose, in quanto la disgrazia è avvenuta non certo per strada ma dentro un giardino privato, dove l'uomo si era recato a portare del cibo ai due cani della cognata e che quindi questa vicenda con i deliri contenuti nel comunicato Codacons non hanno nulla da spartire, ammesso poi che le cose siano andate davvero nel modo descritto nella ricostruzione ufficiale".
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