mercoledì 31 luglio 2013

DESTINATE ALLA CUCINA LE TARTARUGHE RUBATE?



RHODENSE: LE TARTARUGHE RUBATE VENGONO CUCINATE?

Rho (31 Luglio 2013) – Sono oramai una trentina le segnalazioni giunte in questi giorni al telefono amico di AIDAA con le quali si segnala il furto della propria tartaruga di terra. In particolare le segnalazioni sono concentrate nei paesi del rhodense con in cima Lainate (6 casi) seguito da Pregnana e Vanzago (5 casi negli ultimi dieci giorni), Arese (4 casi) e a seguire altri comuni  tra i quali Rho, Cornaredo e Arluno. Secondo alcune segnalazioni le sparizioni avverrebbero nelle prime ore del mattino e in alcuni casi è stata segnalata la presenza di una macchina bianca non meglio identificata di piccola cilindrata dalla quale scenderebbe una persona che dopo aver recuperato la tartaruga (entrando in giardino e scavalcando il cancello) risale sulla macchina che si allontana a grande velocità. In tutti i casi AIDAA ha invitato i proprietari a denunciare il furto alle forze dell’ordine anche se molti sono restii a farlo. Diverse le ipotesi, tra le quali spicca anche quello del possibile uso culinario di questi animali, tra l’altro molto ricercati per la realizzazione di alcune ricette che come sappiamo sono vietate in Italia in quanto la tartaruga di terra viene considerata un animale protetto e la sua uccisione è considerato un reato penale punibile con il carcere. “E’ una concentrazione troppo alta, in troppo poco tempo- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- il problema è che molte di queste tartarughe non sono registrate ed i padroni non ne denunciano la scomparsa, le segnalazioni sono aumentate in questi giorni e non escludiamo a priori che questi animali vengano rubati o per essere venduti o ancor peggio per essere cucinati in piatti che in italia sono rigorosamente vietati”


SESSO CON ANIMALI VIETATO DAL 2014 IN SVEZIA

dobbiamo prendere esempio, la nostra battaglia al parlamento europeo parte proprio da qui.

Che i paesi del Nord Europa fossero più liberali di noi per quel che riguarda la sessualità era risaputo ma forse non tutti, o meglio, probabilmente quasi nessuno di noi poteva immaginare che in Svezia il sesso con animali, definito a grandi linee con il termine zoofilia, fosse perfettamente legale a meno che non comportasse sofferenza all’animale stesso.

La parola zoofilia che deriva dalle parole greche Ζῴoν: animale e φιλία: amicizia, amore, propensione, è pregna di un rispetto che indubbiamente gli animali sottoposti a rapporti sessuali con esseri umani, non hanno trovato. La valutazione della sofferenza dell’animale come parametro distintivo tra ciò che si può e ciò che non si può fare, è a mio parere, in questo caso fortemente ipocrita, in quanto, se anche un animale non riporta traumi psicologici come può accadere ad un essere umano o ferite visibili, il concetto è molto più alto, accettare questi rapporti, infatti, equivale ad avvallare una cosa contro natura per sopperire alle folli esigenze di qualcuno che ormai non trova, evidentemente, piacere in nulla, e la scusa molte volte usata, di autentico amore verso il proprio animale, è anch’essa un ipocrisia e forse anche peggiore, in quanto chi ama davvere un essere vivente non osa portarlo a modificare la sua natura.
Ragionamenti simili hanno forse spinto il ministro degli Affari rurali svedese, Eskil Erlandsson, a vietare, dal 2014, ogni atto sessuale compiuto su animali, per chi contravverrà a questo divieto saranno previste pene che andranno da un’ammenda ad una detenzione di massimo due anni, anche se l’animale non mostra alcun segno di violenza.
Una vittoria della civiltà.

DAL SITO

RAMADAN: BASTA SACRIFICARE GLI ANIMALI

IL SETTE AGOSTO TERMINA IL RAMADAN FESTA RELIGIOSA ISLAMICA. E SEGUIRA' LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO CON LO SGOZZAMENTO DI ANIMALI ED IN PARTICOLARE CAPRI E PECORE. COSI COME AVVIENE PER LA PASQUA CATTOLICA ED EBRAICA. IL NOSTRO APPELLO E' A TUTTI I CREDENTI, DI OGNI FEDE A EVITARE IL SACRIFICIO DEGLI ANIMALI, CHE SONO ANCHE LORO CREATURE DI DIO.
NON VOGLIAMO PIU VEDERE IMMAGINI COME QUESTE:

ROMA. SFRATTATA SE NE VA LASCIANDO DUE SERPENTI



ROMA. SFRATTATA SE NE VA DIMENTICANDOSI IN CASA DUE SERPENTI BOA
Roma (31 luglio 2013) – Tutto è successo nella giornata di ieri nella zona di Roma San Lorenzo dopo che una persona sfrattata ha abbandonato l’appartamento ed ha lasciato “in eredità” ai padroni di casa due serpenti boa. La padrona di casa rientrata per prendere possesso dell’appartamento ha trovato uno dei due serpenti adagiato sul letto mentre il secondo si era nascosto dietro uno dei mobili della stanza. Diverse le segnalazioni giunte, una di queste arrivate anche al telefono amico dell’AIDAA che si è subito messo in contatto con il cites del corpo forestale dello stato di Roma che era stato a sua volta contattato dal figlio della padrona di casa che non sapeva cosa fare con il serpente sul letto (un esemplare giovane lungo circa 40 centimetri). La forestale con tempismo assoluto è intervenuta recuperando l’esemplare di Boa giovane, mentre ancora stamattina si stava cercando di localizzare e catturare il secondo esemplare che comunque si trova nell’appartamento. La proprietaria dei boa oltre a vederseli sequestrati, sarà denunciata per abbandono di animali esotici. 

UN POMERIGGIO DA CANI A FAVORE DEI PERROS SPAGNOLI

quando chi organizza eventi a favore  dei cani della spagna e dei cani spagnoli sono persone ed associazioni per bene non ho difficoltà a diffondere.
ricevo dalla mitica Stephany Castiglioni e con piacere pubblico e vi invito a partecipare e condividere al massimo. 




DIVIETO CANI IN PARCO A PALOMBARA SABINA


Non c'è limite al peggio, il comune di Palombaraa Sabina in provincia di Roma ha deciso di vietare l'ingresso dei cani in alcuni parchi, ovviamente quel furbone del sindaco ha visto bene di inserire il divieto nientemeno che nel regolamento di tutela degli animali del comune. Come a dire che per tutelare un cane gli vietiamo di passeggiare. A volte rasentano il ridicolo. In questo caso lo hanno superato. Sul posto si sta costituendo un comitato per far recedere il sindaco da questa assurda posizione. 

martedì 30 luglio 2013

ANCORA CANI AVVELENATI A ROMA MONTESACRO

FOTO DI REPERTORIO

Roma (30 Aprile 2013) – Ancora casi di avvelenamento di cani a Roma, questa volta gli avvelenamenti sono dovuti presumibilmente ad una operazione di derattizzazione fatta male che è costata la vita ad almeno tre cani, mentre si segnalano altri casi di animali avvelenati. Gli avvelenamenti a differenza di altri casi non si sono verificati all'interno di un parco o di un'area pubblica ma dentro i giardini di un complesso privato situato nella zona di via della Verna a Montesacro. La vicenda è ora nelle mani dell'avvocato Paola Duval del tribunale degli animali di AIDAA di Roma che assisterà i proprietari dei cani nella causa contro la ditta responsabile di questo avvelenamento di massa di animali a causa di una derattizzazione mal fatta.


ABBANDONI E TRAFFICI. QUINTO GIORNO SCIOPERO DELLA FAME CROCE

CONTRO ABBANDONI E TRAFFICI DI ANIMALI. CROCE AL QUINTO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME

Milano (30 Luglio 2013) – E' giunto al quinto giorno lo sciopero della fame del presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente Lorenzo Croce, sciopero della fame indetto per protestare contro l'abbandono estivo degli animali ed in particolare di cani e gatti e contro il traffico di animali e per chiedere l'abolizione della possibilità di acquistare a rate e con il diritto di recesso i cuccioli di animali. Lo sciopero della fame è iniziato giovedi 25 luglio e proseguirà fino a quando non ci sarà una presa di coscienza di quanto denunciato dal presidente AIDAA. Croce è seguito e monitorato quotidianamente dal dottor Lanfranco Palvarini che ogni giorno rileva i parametri vitali (pressione, peso e frequenza cardiaca) al presidente AIDAA. “Continuo fino a quando non avrò delle risposte precise alle richieste in particolare per una nuova legge con punizioni certe e severe sul traffico di animali- ci dice Croce- e fino a quando non si metteranno fine agli acquisti di cuccioli di animali a rate e verrà abolito il diritto di recesso che permette di restituire un animale che non piace come fosse una semplice lavastoviglie”.

CONSEGNATO L'ESPOSTO SULLA MORTE DELLA TIGRE SAMIR


dal sito di brindisi oggi.
http://www.brindisioggi.it/tigre-morta-nello-zoo-consegnato-lesposto-in-procura/

BRINDISI- E’ stato consegnato questa mattina l’esposto in procura a Brindisi affinchè si faccia chiarezza sulla morte della tigre di Pinerolo ospitata nello zoo Safari di Fasano. La richiesta è partita dall’Aidaa, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente.
“Lo abbiamo ritenuto un atto necessario e dovuto- ha detto Antonella Brunetti  vice presidente nazionale di AIDAA- La tigre era in buona salute quando arriva qui. Vogliamo solo sapere se ci sono eventuali responsabilità e di chi”.
L’esemplare il 12 luglio scorso  era stato trasferito allo zoo Safari di Fasano dopo la chiusura del giardino zoologico piemontese a causa di mancanza di fondi. Gli animali erano stati così distribuiti in diversi zoo italiani. A Fasano erano arrivati quattro esemplari tra cui Samir, tristemente conosciuta come la tigre killer per aver aggredito ed ucciso il suo padrone Mauro Laggiard.
Sabato scorso l’animale è deceduto nella sua gabbia.
Nel nostro esposto abbiamo chiesto alla procura- ha detto Antonella Brunetti- non solo di far chiarezza sulla morte di Samir ma di verificare se nello zoo in questione siano rispettati tutti gli accorgimenti necessari per garantire la tutela e la salute degli animali. Noi siamo contrari tanto agli zoo quanto ai circhi, riteniamo che sia un supplizio per gli animali vivere in spazi così ristretti che non consentano loro di interagire con il mondo esterno. Dinnanzi a questo chiediamo quanto meno che sia garantita loro la giusta assistenza”.

domenica 28 luglio 2013

AIDAA IN PROCURA PER LA TIGRE DI PINEROLO MORTA A BRINDISI

AIDAA IN PROCURA PER LA TIGRE DI PINEROLO MORTA A BRINDISI

Brindisi (28 luglio 2013) – Un esposto (che riportiamo integralmente qui sotto) è stato anticipato via email e sarà consegnato domani alla procura della repubblica di Brindisi in merito alla morte della tigre Samir, un esemplare maschio che nei giorni scorsi presso il centro Martinat di Pinerolo aveva sbranato il suo padrone. Dopo di che la tigre era giunta in provincia di Brindisi ospite dello zoo di Fasano, e a detta di tutti era in ottima salute. Ora la sua morte improvvisa getta una luce sospetta su quanto accaduto. Pur senza fare riferimenti specifici l'esposto alla procura di Brindisi firmato dal presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce chiede che venga fatta piena luce sulle motivazioni che hanno portato alla morte dell'animale, ed in particolare insiste AIDAA nell'esposto si chiede che vengano eseguiti esami approfonditi sia di natura istologica che di natura tossicologica per scoprire se possano essere state iniettate ( o ingerite) sostanze che possano aver portato alla morte della tigre. “Non vogliamo fare dietrologia- spiega Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA- ma questo esposto vuole essere un aiuto ad andare a fondo alle indagini e fare luce sulla morte della tigre avvenuta sicuramente in maniera sorprendente ed in tempi sospetti”. Antonella Brunetti Brindisina vice presidente nazionale di AIDAA punta il dito invece contro tutto il sistema degli zoo che per Brunetti sono: “un modo abberrante per tenere gli animali. Gli zoo non dovrebbero esistere proprio- continua Antonella Brunetti-si tratta di un idea sbagliata in partenza quella di obbligare animali a vivere in piccoli spazi di detenzione che li obbliga continuamente a sviluppare comportamenti innaturali. Serve poi- conclude Brunetti- avere una nuova concezione del rapporto di interazione tra uomo e animale con maggiore rispetto per gli animali a partire da quelle persone che gli sono vicine nelle pratiche quotidiane. Insomma occorre abolire gli zoo punto e basta”.

MI HANNO ROVINATO LA GIORNATA IN SPIAGGIA CON IL CANE

Riceviamo questo scritto da Tiziana Porcu che volentieri previo sua autorizzazione pubblichiamo. Vi invitiamo a leggerlo e a diffonderlo, perchè purtroppo di situazioni come questa se ne registrano a decine ogni giorno sulle spiagge italiane.
immagine di repertorio

Riporto quanto appena pubblicato su fb per indignazione.
Intendo promuovere il mail bombing contro questa amministrazione che ho visto oramai troppe volte macchiarsi di incuria e disinteresse nei confronti degli animali da affezione, nonchè fregarsene totalmente del problema dell'abbandono e del randagismo.
Problema che, anzi, non fa che incrementare con atteggiamenti cosi ottusi.
Tiziana P

Sant'Anna Arresi (CI) costa sud della Sardegna.
Una giornata come tante. Di mare e, per noi che abbiamo deciso di venire qui, di mare con cane al seguito.Spiaggia libera, niente servizi, niente bar, niente chioschi...un paradiso.
Dopo un'oretta di serenità sotto il sole, l'umanita decide che è tempo di ricordarci quanto fa ***** facendo arrivare l'uomo in divisa.
"Buongiorno, scusate ma devo chiedervi di andare via perchè il cane qui non può stare"
(inutile descrivervi la mia faccia ed i miei pensieri)
Io, senza scompormi ,dal basso del mio asciugamano lo guardo interdetta e rispondo: davvero? e il cartello di divieto dov'è scusi che mi dev'essere sfuggito?"
vigile: il cartello non c'è ma c'è un'ordinanza comunale che vieta la presenza di cani in spiaggia
io: capisco, però io mica me lo posso sognare che il sindaco di sant'anna fa le ordinanze, se non mi mette il divieto io il cane in spiaggia ce lo porto
vigile:mi dispiace, se non volete andare via vi devo fare il verbale
io:il verbale per aver infranto un divieto inesistente?
v:il divieto non è inesistente, esiste in tutto il territorio comunale
io:non lo metto mica in dubbio, ma se non mi mettete un cartello il verbale me lo fa sulla base di che?E' come se mi mettesse una multa per aver parcheggiato in divieto di sosta su una strada senza divieti.
v:no!non è la stessa cosa.
io (che comincio decisamente a perdere la pazienza) scusi ma mi prende in giro? Mio padre ha fatto il vigile per 40 anni, forse almeno le basi le conosco. Se il comune emette un'ordinanza o decide che su una strada ci sono dei limiti di velocità cosa fa aspetta che gli automobilisti passino in comune a leggerla o mette i cartelli?
v (che comincia ad arrancare su degli specchi scivolosissimi): non è lo stesso E POI A LIVELLO NAZIONALE è VIETATO PORTARE I CANI IN SPIAGGIA, NON C'è BISOGNO DI CARTELLI
io (lo confesso...a questo punto mi è tornato il buon umore perchè ho avuto la prova di avere di fronte un emerito coglione che nemmeno sa fare bene il suo mestiere..trattenendo a stento le risate): a livello nazionale? è vero esattamente il contrario e comunque guardi, faccia cosi, me lo compili 'sto verbale, sono proprio curiosa di leggerlo,intanto io faccio qualche foto e vedrà che non farà in tempo a strapparlo che l'avrò già contestato.
....
la discussione è andata avanti per un po'.Alla fine abbiamo scoperto che il verbale nemmeno poteva farlo perchè manco aveva il bollettario e gli ho detto che saremmo andati via (in realtà ci siamo spostati in una caletta qualche centinaio di metri piu avanti).
Al sindaco di Sant'Anna, una volta di più, dico che dovrebbe vergognarsi non solo di emettere ordinanze cosi incivili, ma anche di mandare in giro tutori dell'ordine che non sanno nemmeno di cosa stanno parlando e non hanno la più pallida idea di quali siano le normative. Ci si dovrebbe vergognare dell'incapacità di mantenere pulito un territorio bellissimo, di mantenerlo, per quanto possibile, preservato da imbarbarimenti e cementificazione, di non presentarlo ai turisti come una risorsa da tutelare.Ci si dovrebbe vergognare di pensare al turista come ad un pollo da spennare, vessandolo in tutti i modi e multandolo per infrazioni che i residenti commettono ogni giorno, tutto l'anno senza che vi siano conseguenze.
Infine,signor sindaco, le faccio i miei più sinceri complimenti,per l'incredibile zelo con cui, in controtendenza, con le sue meravigliose ordinanze, favorisce l'abbandono degli animali.

CROCE AL TERZO GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME

IL PRESIDENTE AIDAA LORENZO CROCE

Si sta per concludere anche il terzo giorno di sciopero della fame del presidente AIDAA Lorenzo Croce, per denunciare il problema dell'abbandono degli animali nei mesi estivi (non solo cani e gatti ma tutti gli animali) e per chiedere al governo interventi concreti per proibire la vendita a rate e con diritto di recesso dei cuccioli di animali online. Lo sciopero della fame (digiuno) avviene sotto stretto controllo medico che prevede il controllo giornaliero dei parametri vitali ed in particolare di peso e pressione. Al momento la situazione è stabile. Intanto dell'iniziativa del presidente AIDAA iniziano a parlarne i giornali. Riportiamo di seguito una carrellata di articoli apparsi in questi giorni su giornali, agenzie stampa e siti online.
Per chiunque volesse contattare Croce basta telefonare al 3478883546 negli orari diurni.

ECCO LA CARRELLATA DEGLI ARTICOLI
roma post nel pezzo sui bocconi avvelenati
QUOTIDIANO NAZIONALE (GIORNO- CARLINO E NAZIONE)
AGENZIA STAMPA PARLAMENTARE
OSTIA TV

sabato 27 luglio 2013

GIULIA CALCATERRA. LA VELINA BIONDA E' SPACCIATA.

QUESTA VOLTA IL SUO FONDO SCHIENA NON GLI E' SERVITO A NULLA

La notizia ce la aspettavamo, e francamente ne siamo contenti. Secondo fonti ben informate Giulia Calcaterra la velina bionda nota a tutti noi per essere stata denunciata per aver ucciso i proprio cane e per averlo maltrattato non sarebbe stata riconfermata nel ruolo per l'edizione 2013-2014 di Striscia La Notizia. A darne la notizia il settimanale online OGGI che ha anche pubblicato l'indiscrezione secondo la quale nei giorni scorsi nella redazione di Striscia ci sarebbero stati dei provini extra proprio per trovare la sostituta della chiaccherata velina di Magenta. 

LEGGI LA NOTIZIA

NUOVE NORME SU CAVALLI, TAGLIO CODE E BOCCONI AVVELENATI

IL MINISTRO LORENZIN
E’ stato esitato oggi dal Consiglio dei Ministri il ddl recante “Disposizioni in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di riordino delle professioni sanitarie e formazione medico specialistica, di sicurezza alimentare, di benessere animale, per la promozione della prevenzione e di corretti stili di vita“.  Si tratta del più noto Decreto omnibus che riordina altresì le  Ordinanze relative a varie disposizioni che riguardano gli animali e la loro interazione con l’uomo.
Come dichiarato oggi in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Letta, il Ddl vuole essere uno strumento di raccordo che il Governo offre al Parlamento. Un provvedimento, ha poi dichiarato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che raccoglie le numerose emergenze apparse in sede di Commissione Salute di Camera e Senato e che rischiavano di rimanere impelagate nelle procedure parlamentari. Un ddl delega  che il Ministro ha ora auspicato ricevere un buon accoglimento, anche mediante lavori congiunti, nelle rispettivi Commissioni di Camera e Senato.
Nel testo sono contenute numerose disposizioni che a vario titolo abbracciano tematiche care al mondo animalista. Dal problema dei bocconi avvelenati, alle corse di cavalli, alla detenzione di razze di cani particolari, fino alle condizioni generali di mantenimento. Disposizioni, ha dichiarato il Ministro Lorenzin che riguardano anche le persone che detengono animali nella loro abitazione.
Rimane da capire, una volta giunto in Parlamento, come si comporteranno le forti lobbies di allevatori ed altre categorie che a vario titolo si potrebbero sentire coinvolte. Molti degli argomenti ora trattati, infatti, erano stati inseriti nel corso della precedetente legislatura, nella riforma della legge 281/91. Presentata come un nuovo improbabile successo animalista, era in realtà stata stravolta dalle lobbies degli allevatori e commercianti di animali che avevano subordinato il tutto alle “superiori” esigenze del commercio.
Questi gli articoli pertinenti (il ddl nel suo complesso consta di 28 articoli) che erano stati presentati all’esame del Consiglio dei Ministri di oggi, dal Ministero della Salute:
Capo V Della sicurezza veterinaria
Art. 21. (Delega al Governo in materia di tutela dell’incolumità personale dall’aggressione di cani e di divieto di utilizzo e detenzione di esche o di bocconi avvelenati)
1. Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, con le modalità e secondo i principi e i criteri di cui all’articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, uno o più regolamenti ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, per una disciplina organica in materia di tutela dell’incolumità personale relativamente alle aggressioni dei cani e di divieto di utilizzo e detenzione di esche e bocconi avvelenati ai fini della salvaguardia dell’incolumità delle persone, degli animali, in base ai seguenti principi e criteri direttivi: a) definizione di misure idonee per la detenzione di un cane, ad eccezione dei cani guida per non vedenti, dei cani di supporto a persone diversamente abili e in dotazione alle Forze armate, di Polizia, di Protezione civile e ai Vigili del Fuoco durante l’espletamento delle proprie funzioni, ivi compreso l’addestramento, e dei cani a conduzione delle greggi, ai fini della prevenzione dei danni o lesioni a persone, animali o cose; b) individuazione di prescrizioni e modalità cui i proprietari o i detentori di un cane devono attenersi al fine di assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali; c) individuazione di prescrizioni e modalità cui i proprietari o i detentori di un cane 32 devono attenersi al fine di evitare, in particolare, forme di addestramento violente e operazioni di selezione per esaltarne l’aggressività, nonché l’utilizzo di strumenti atti a determinare dolori e sofferenze all’animale; d) previsione di misure per una corretta detenzione del cane al fine di assicurarne condizioni di benessere nel rispetto dei bisogni fisiologici ed etologici; e) previsione del divieto di vendita, esposizione anche ai fini di vendita e commercializzazione di cani sottoposti a interventi chirurgici effettuati in violazione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata con la legge 4 novembre 2010, n.201; f) individuazione delle condizioni di vendita dei cani nel rispetto dei bisogni etologici e di commercializzazione degli animali da compagnia tramite internet; g) individuazione di modalità per l’istituzione da parte dei Comuni, congiuntamente con le aziende sanitarie locali, di percorsi formativi per i proprietari di cani; h) definizione di modalità e misure adeguate per un maggiore controllo dell’uso improprio di sostanze tossiche e nocive che possono causare intossicazioni o lesioni al soggetto che le ingerisce, a tutela dell’incolumità delle persone, degli animali e dell’ambiente; i) individuazione di prescrizioni sia per i responsabili degli animali deceduti a causa di esche e bocconi avvelenati ai fini della segnalazione alle autorità competenti e sia per le imprese specializzate nelle operazioni di derattizzazione e disinfestazione; l) previsione della possibilità di effettuare operazioni di derattizzazione, previa autorizzazione del Ministero della salute e del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nelle aree protette, per motivi di salvaguardia di specie selvatiche, quando particolarmente minacciate da ratti; m) individuazione dei compiti in capo al medico veterinario e agli Istituti zoo profilattici sperimentali in caso di sintomatologia conclamata di un esemplare di specie animale domestica o selvatica per l’adozione dei conseguenti provvedimenti da parte anche dei Comuni; n) previsione dell’attivazione presso le Prefetture-Uffici territoriali del Governo- di un tavolo di coordinamento per la gestione degli interventi ai fini del monitoraggio del fenomeno; 33 o) individuazione di modalità per la produzione di sostanze pericolose appartenenti alle categorie dei rodenticidi e lumachicidi ad uso domestico, civile e agricolo, per i titolari di presidi medico-chirurgici e i produttori di prodotti fitosanitari; p) previsione dell’apparato sanzionatorio per la violazione delle disposizioni contenute nei decreti legislativi di attuazione del presente articolo.
2. Ai fini del presente articolo i medici veterinari del Ministero della salute che svolgono attività di controllo nell’ambito della tutela del benessere animale e dei reati in danno agli animali rivestono la qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria.
3. Dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Le attività previste dalla presente disposizione ricadono tra i compiti istituzionali delle amministrazioni e degli enti interessati, cui si fa fronte con le risorse umane e strumentali disponibili a legislazione vigente.

Art. 23. (Anagrafe degli equidi e disposizioni in materia di sicurezza e tutela della salute nell’ambito delle manifestazioni popolari pubbliche o aperte al pubblico nelle quali vengono impiegati equidi)
1. Il comma 15, dell’ articolo 8, del decreto legge 24 giugno 2003, n.147, convertito, con modificazioni, dalla legge 1 agosto 2003, n.200, e successive modificazioni, è soppresso.
2. Il Ministero della salute, con le risorse umane e strumentali disponibili a legislazione vigente, organizza e gestisce l’anagrafe degli equidi, avvalendosi della Banca Dati Informatizzata del Ministero della salute di cui all’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 19 ottobre 2000, n. 437. Con decreto del Ministro della salute, da adottarsi di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sono definite le procedure tecnico – operative ai fini della cooperazione applicativa tra la Banca Dati di cui al predetto decreto del Presidente della Repubblica 19 ottobre 2000, n. 437 ed i sistemi informativi dell’ Associazione italiana allevatori (AIA) concernenti l’anagrafe degli equidi.
3. Le manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, incluse le prove, nelle quali vengono utilizzati equidi, ad eccezione di mostre sfilate e cortei, devono garantire i requisiti di sicurezza, salute e benessere per i fantini e per gli equidi, in conformità alle previsione di cui ai commi 4, 5 e 6 del presente articolo.
4. Le manifestazioni di cui al comma 3 devono essere autorizzate previa acquisizione del parere favorevole della Commissione comunale o provinciale per la vigilanza di cui agli articoli 141, 141- bis e 142 del regio decreto 6 maggio 1940, n.635, e successive modificazioni, integrata da un medico veterinario dell’azienda sanitaria locale territorialmente competente. La Commissione verifica il rispetto dei requisiti tecnici e delle condizioni essenziali di sicurezza indicati dal decreto ministeriale di cui al comma 7 ed esprime il parere anche sulla base della relazione tecnica concernente le caratteristiche dell’impianto e del fondo fornita dal Comitato organizzatore.
5. Sono escluse dal campo di applicazione dei commi 3, 4 e 6 del presente articolo le manifestazioni con equidi che si svolgono negli impianti e nei percorsi ufficialmente autorizzati dalla Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), dagli Enti tecnici che svolgono le funzioni precedentemente attribuite all’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI), dalla Federazione Equestre Internazionale (FEI) e dalle Associazioni da queste riconosciute nonché da Associazioni o Enti riconosciuti dal CONI, che nei propri statuti, regolamenti o disciplinari prevedono misure di sicurezza almeno equivalenti a quelle previste dai commi 3, 4 e 6 del presente articolo.
6. E’ vietata la partecipazione alle manifestazioni di cui al comma 3 di fantini e cavalieri che hanno riportato condanne con sentenze passate in giudicato, per maltrattamento o uccisione di animali, spettacoli o manifestazioni vietate, competizioni non autorizzate e scommesse clandestine di cui agli articoli 544-bis, 544-ter, 544-quater, 544-quinquies e per i reati di cui all’articolo 727 del codice penale. E’ altresì vietata, per tre anni, la partecipazione dei fantini e dei cavalieri che hanno riportato sanzioni disciplinari per l’uso di sostanze stupefacenti o dopanti e che, sulla base di un preventivo controllo a campione, da effettuarsi nelle quattro ore precedenti alla manifestazione, sono risultati positivi all’uso di alcol o di sostanze stupefacenti o dopanti.
7. Entro 90 giorni dall’entrata in vigore della presente legge con decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’interno sono indicati i requisiti minimi di sicurezza per l’incolumità pubblica e per il benessere degli animali impiegati nelle manifestazioni di cui al comma 3.
Art. 24. (Sanzioni in materia di benessere degli animali)
1. L’autorità sanitaria competente che, in sede di verifica ispettiva, riscontra reiterazione di violazioni di norme nazionali e comunitarie relative al benessere degli animali, per le quali siano già state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie, provvede a sospendere l’attività della struttura dove risiedono gli animali.
2. Il provvedimento di cui al comma 1 è tempestivamente revocato se la situazione viene regolarizzata.
3. Nel caso in cui l’autorità di cui al comma 1, accerta l’insussistenza dei requisiti necessari ai fini del rilascio dell’autorizzazione provvede alla declaratoria di decadenza della stessa.

Art. 25. (Modifiche al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 146. Divieti di mutilazioni)
1. Al punto 19 recante “Mutilazioni ed altre pratiche” dell’allegato al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 146 di Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti le parole “E’ vietata la bruciatura dei tendini ed il taglio di ali per volatili e” sono sostituite dalle seguenti: “E’ vietata la bruciatura dei tendini per i volatili ed il taglio”.

Nel ddl oggi esentato anche le disposizioni sulla sperimentazione clinica e argomenti di diversa natura rigurdanti le professioni (inasprimento delle pene per le false professioni, ad esempio veterinaria) ed altri argomenti di settore.

TARANTO. CANE MALTRATTATO SCATTA LA DENUNCIA

IMMAGINE DI REPERTORIO

Una segnalazione al servizio veterinario dell'ASL di Taranto ed alla procura della repubblica è stata inviata questo pomeriggio in relazione ad un maltrattamento di cui è fatto oggetto un cane che si trova chiuso in gabbia sotto il sole nei pressi di una stazione di servizio nella città pugliese. Secondo la segnalazione arrivata allo sportello segnalazionereati@libero.it di AIDAA infatti il cane sarebbe rinchiuso in una piccola gabbia sotto il sole senza cibo ed acqua. Oltre alla denuncia è stato chiesto il sequestro dell'animale. 

EDDI CAMBIAGHI TRA I RESPONSABILI AIDAA AMBIENTE MILANO


La dottoressa EDDI CAMBIAGHI è la nuova responsabile operativa AIDAA per il settore ambiente per la zona di largo Rio de Janeiro e Viale Romagna a Milano. La nuova responsabile si dovrà occupare prevalentemente di una nuova battaglia in cui in questi giorni è coinvolta l'associazione ambientalista a Milano. Questa battaglia riguarda la vicenda dei parcheggi sotterranei che vogliono costruire in largo Rio de Janeiro nel cuore di Milano distruggendo un bellissimo giardino ed abbattendo alberi in grande quantità. Non ce la faranno. Benvenuta ad Eddi nella Famiglia AIDAA. Vale la pena infine ricordare che Eddi in Passato si era legata ad uno dei cedri proprio per evitarne l'abbandono. Ora siamo in tanti a difendere quei meravigliosi alberi rimasti.

venerdì 26 luglio 2013

SCIOPERO DELLA FAME CONTRO ABBANDONO ESTIVO ANIMALI

ABBANDONI ESTIVI ANIMALI: CROCE INIZIA SCIOPERO DELLA FAME
il presidente aidaa lorenzo croce con il suo gatto

Pregnana Milanese ( 26 luglio 2013) – Una forte denuncia contro la pratica estiva dell'abbandono di animali ed in particolare di gatti, cani, conigli, tartarughe ed altri animali domestici che ogni anno vengono abbandonati nei mesi estivi in decine di migliaia di esemplari e una richiesta di proibire la vendita di cuccioli di animali online e a rate. Queste sono le motivazioni che hanno indotto il presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce ad iniziare da ieri pomeriggio alle ore 15 uno sciopero della fame ad oltranza con lo scopo di denunciare pubblicamente il fenomeno dell'abbandono degli animali che quest'anno sta riprendendo vigore e che solo nel mese di luglio ha visto un incremento del 54% sullo scorso anno delle segnalazioni di gatti e cani abbandonati arrivate al telefono amico ed ai vari gruppi operativi di AIDAA sparsi in tutta Italia. Ma allo stesso tempo con questo gesto si vuole denunciare il turpe mercato dei cuccioli di animali venduti, spesso in età precoce e malati in quanto tolti alla madre prima del tempo nei cosi detti negozi online e pagabili a rate con il diritto di recesso come si trattasse di una qualunque lavatrice. In Italia sono circa 450.000 gli animali abbandonati con prevalenza di cani e gatti (circa 120.000 l'anno) di questi l'80% muore in incidenti stradali e il turpe mercato della vendita online di animali spesso provenienti da allevamenti illegali dell'est europa frutta ogni anno almeno 10 milioni di euro.
Lo sciopero della fame del presidente Lorenzo Croce andrà avanti ad oltranza nei prossimi giorni fino al raggiungimento dello scopo di far intervenire il governo con provvedimenti seri per condannare chi abbandona gli animali e per proibire il mercato illegale dei cuccioli di animali online e per togliere il diritto di recesso sugli animali venduti. Il presidente AIDAA viene seguito costantemente dal medico curante Lanfranco Palvarini che quotidianamente incontrerà il presidente per i controlli dei parametri vitali, del peso e della pressione arteriosa.

Chiunque volesse accertarsi personalmente dell'andamento dello sciopero della fame potrà farlo recandosi a trovare il presidente AIDAA previo semplice telefonata ai numeri 3478883546-3926552051

FIDO IN SPIAGGIA. PROVOCATORI DA QUATTRO SOLDI

ALLE LORO RIDICOLE PROVOCAZIONI CON I CARTELLI DI DIVIETO DI PORTARE FIDO IN SPIAGGIA LA MIGLIORE RISPOSTA E' PROPRIO... FIDO IN SPIAGGIA....


giovedì 25 luglio 2013

TRASFERITO IL CANE MALTRATTATO DI CHERASCO

Il comando della polizia locale di Cherasco a seguito della segnalazione AIDAA ha effettuato i controlli da quali è emerso che il cane maltrattato è stato trasferito e che quindi si trova in condizioni di vita migliore rispetto al passato. 
di seguito quanto scritto dalla polizia locale

Egr. Sig. Lorenzo Croce,
IMMAGINI DI REPERTORIO

in relazione a quanto sopra evidenziato, mi pregio comunicarle che personale in forza allo scrivente Comando, unitamente a personale del Servizio Veterinario dell'ASL CN2 ALBA /BRA e del Comando Stazione del Corpo Forestale di Bra, ha effettuato in data odierna un sopralluogo presso l'abitazione dei coniugi  XXX XXX detentori del cane oggetto della segnalazione.

Giunto sul posto, avuta la presenza della sig.ra XXX, il personale operante ha constatato che il cane oggetto della segnalazione non risulta più detenuto in loco; nell'occasione la predetta ha comunicato al personale intervenuto che il cane risulta essere stato trasferito dal marito, sig. FERRERO Giovanni, presso la propria abitazione posta in Torino, C.so Correnti n. 39.

Si comunica infine che il personale del Servizio Veterinario dell'ASL CN2 ALBA/BRA intervenuto sul posto, si è fatto carico di richiedere, ai propri colleghi del Servizio Veterinario dell'ASL  di Torino a cui verranno trasmessi tutti gli atti relativi alla segnalazione, di disporre ulteriori accertamenti finalizzati a verificare lo stato di salute del cane.

Rimanendo a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti, si porgono distinti saluti.

Commissario di P.L. Vittorio Raimondo

martedì 23 luglio 2013

A LUGLIO ABBANDONATI OLTRE 900 CANI


A LUGLIO SEGNALATI OLTRE 900 CANI ABBANDONATI

Roma (23 luglio 2013) Quello che si preannuncia è un agosto bollente per quanto riguarda l'abbandono dei cani in strada ed autostrada e per circa l'80% di loro il destino sarà quello di morire schiacciato da una macchina o da un camion, mentre coloro che si salveranno andranno in gran parte a ingrossare le fila del numero di cani randagi che gia superano abbondantemente il milione di esemplari (oltre 700.000 solo nel sud Italia e Isole). Anche nei primi giorni di luglio la situazione non è affatto positiva, al telefono amico dell'AIDAA sono pervenute tra il 21 giugno e il 21 luglio ben 940 segnalazioni di cani abbandonati o vaganti sulle strade cittadine italiane (escluse le autostrade). Il dato è sconfortante se si pensa che nello stesso periodo dello scorso anno le segnalazioni arrivate erano 560 con un incremento qundi di quasi il 40%. A questi dati occorre aggiungere quelli dei 150.000 cani che gia affollano i canili italiani che di fatto hanno una possibilità di accoglienza per questi mesi estivi molto limitata. 

PENSIONE. CANE MORTO SCHIACCIATO IN UNA PORTA


Ravenna- Gli avevano affidato il loro cane, un barboncino nano che pesava solo 3.6 kg e che da 13 anni viveva con loro come un secondo figlio. Si erano fidati di quella pensione di Ravenna che tutti considerano un ottima pensione ed erano partiti sereni per le vacanze. Ma solo dopo un giorno arriva l'amara telefonata. "E' successo un incidente il vostro cane è morto". Con l'angoscia nel cuore, lasciano la località di villeggiatura dove avevano portato il figlioletto di sei anni (prima vacanza per lui con visita a Gardaland) e una volta tornati a Ravenna si sentono dire che il cane sarebbe morto rimanendo schiacciato nella porta di un ufficio della pensione. Il cane affidato a questa pensione non sarebbe stato messo negli appositi box ma tenuto in un ufficio. Ovviamente la versione della pensione non convince per niente i proprietari dell'animale che si sono rivolti ora all'associazione italiana difesa animali ed ambiente che attraverso gli avvocati del tribunale degli animali li aiuteranno a fare luce su quanto avvenuto. 

BRESCIA. TROPPE MULTE PER I CANI NEI PARCHI

immagine di repertorio

Stanno aumentando a dismisura le segnalazioni pervenute allo sportello degli animali di AIDAA relative alle multe comminate dai vigili di Brescia a persone che vanno nei parchi con i propri cani. Infatti sono decine i parchi il cui ingresso ai cani è vietato semplicemente perchè esistono aree giochi per i bambini. Da qui le molteplici segnalazioni arrivate al telefono amico AIDAA. Ora l'associazione sta valutando di chiedere un incontro al sindaco della città appena dopo il periodo delle vacanze per trovare una soluzione a questo annoso problema che costa ogni volta oltre 110 euro di multa ai cittadini bresciani proprietari di cani. 

BRINDISI GATTINO BARBARAMENTE UCCISO , LA MADRE VEGLIA SU DI LUI


 

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA
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BRINDISI GATTINO BARBARAMENTE UCCISO , LA MADRE VEGLIA SU DI LUI-FOTO


Brindisi- 23.7.3013-Questa è la scena presentatasi quando il referente legale dell’AIDAA , Antonella Brunetti e la volontaria Deborah Turco, sono accorse sul posto a seguito della segnalazione pervenuta alla sede locale di Brindisi dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente.
La mamma gatta che veglia il suo gattino senza vita, dopo essere stato barbaramente ucciso sotto e ruote di un auto con l’intento di sottrargli la vita.
In base alle testimonianze, l’uomo che ha ucciso il gattino, il giorno 21.7.2013 alle ore 9, nel rione Casale di Brindisi, pare, si fosse accorto della presenza del piccolo, il quale stazionava al centro di una rampa condominiale che conduce ai garage del piccolo stabile abitato. L’uomo di mezza età e referente di una azienda agricola, si era accorto della presenza del gattino ,ma ,ignoriamo per quale crudele e insano pensiero abbia poi accelerato per schiacciarlo sotto le ruote della sua auto. Ma qualcuno ha osservato tutto nei dettagli, a pochissimi metri e nulla cadrà nel silenzio.
Ad oggi non si contano più gli atti di crudeltà sul territorio brindisino e provincia- E’ necessario- afferma Brunetti, Vice Presidente Nazionale AIDAA, - avviare un piano di monitoraggio costante da parte degli organi preposti, contro i reati verso il sentimento animale, oltre che fornire per mezzo delle amministrazioni comunali e d’intesa con le onlus animaliste, imput costanti e continui sul rispetto della vita-

L’AIDAA nei prossimi giorni sporgerà formale atto di denuncia-querela verso i responsabili dell’immondo gesto.









sabato 20 luglio 2013

SUGGERIMENTI PER FIDO IN SPIAGGIA


FIDO IN SPIAGGIA (SUGGERIMENTI E REGOLE)

Milano Marittima (20 luglio 2013) – Una delle più importanti battaglie di AIDAA è proprio quella di avere ogni anno maggiori spazi nelle spiagge pubbliche aperte ai bagnanti in compagnia di Fido, battaglia per la quale stiamo raccogliendo migliaia di firme (www.firmiamo.it/liberaspiaggiapercani) ma occorre fare attenzione, in quanto per fido il fatto di vivere ore ed ore sotto l'ombrellone con noi, senza alcuna attività motoria potrebbe risultare di una noia mortale. Per questo motivo oltre al vademecum sui diritti dei bagnanti con fido sulle spiagge, abbiamo messo in rete anche un piccolo prontuario su come si deve comportare fido in spiaggia. Qui di seguito ecco i consigli utili messi a punto dal servizio veterinario di AIDAA e contenuti nel vademecum FIDO E MICIO per ogni situazione che è possibile ricevere online gratuitamente semplicemente chiedendolo all'indirizzo di posta elettronica direttivo.aidaa@libero.it e che contiene oltre a questi consigli un intero capitolo destinato alle vacanze di fido e micio.
Di seguito il decalogo dei consigli per fido in spiaggia

E' buona norma accertarsi preventivamente con il proprio veterinario, circa le eventuali profilassi da seguire in via preventiva prima di portare fido al mare, in quanto in alcune zone d'Italia e all'estero possono esservi pericoli di malattie quali rabbia, filaria, e leishmania etc.
1. Rispettare alla lettera le norme di sicurezza previste dal gestore o in caso di spiaggia pubblica
contenute nel regolamento comunale.
2. Accertarsi che il cane sia in postazione ombreggiata, e non lasciarlo mai andare a fare il bagno da
solo.
3. Curare l’alimentazione secondo le indicazioni del veterinario di fiducia (che ci saremo preoccupati
di consultare prima della partenza).
4. Tenere il cane sempre vicino, e se in spiaggia è consentito che si sposti liberamente mai perderlo di
vista: la presenza di altri cani potrebbe risultare sgradita o in caso di cani di sesso opposto fin
troppo gradita per entrambi.
5. Tenere sempre in spiaggia bottiglie contenenti acqua fresca – ma non gelata – per dissetare il cane.
6. Non cedere alle insistenze e alle lusinghe di Fido, sicuramente attratto da gelati o altre succulenti
leccornie la cui somministrazione anche in piccole dosi deve essere stata autorizzata
preventivamente dal veterinario di fiducia.
7 Impegnare fido in passeggiate (mai sotto il sole cocente) e bagni in mare, per non annoiarlo.

AIDAA A TUTELA DEI MICI DEL CIMITERO DI MESAGNE

LA VICE PRESIDENTE AIDAA ANTONELLA BRUNETTI


Dopo l’incontro avuto in data 13.7.2013 col responsabile -titolare della ditta SESA di Latiano, Sig. SCRASCIA Cosimo, e la sottoscritta, in qualità di  responsabile legale AIDAA, Vice Presidente Nazionale della stessa, in merito alla diffida presentata presso la Procura della Repubblica nei confronti dei medesimi, da questa Associazione, per gli atti di crudeltà verificatisi a danno dei gatti presenti nell’area cimiteriale mesagnese, si rende noto che sarà avviata una collaborazione con la predetta ditta SESA , per la tutela e il benessere della comunità felina presente nel Cimitero di Mesagne. Durante l’incontro , il sig.Scrascia , ha dimostrato una notevole sensibilità verso le problematiche animaliste, nonchè nei confronti delle condizioni di vita dei gatti presenti nell’area cimiteriale, tanto aver manifestato la volontà di acquistare 3 “ristogatti” come per il progetto avviato dall’AIDAA in collaborazione con la società D.R. Multiservice di Campobasso, all’interno del cimitero di Brindisi.
Per quanto concerne le altre accuse in merito alle opere di derattizzazione, secondo le quali si sarebbe agito in modo illegale per le modalità assunte, pare che l’accaduto sia a carico di un’altra azienda incaricata dal Comune di Mesagne. Pertanto, è necessario che il Comune identifichi i responsabili per mezzo dei dati in possesso e si adoperi nel perseguire simili azioni, ASSUMENDO una posizione chiara per mezzo stampa e azioni mirate e risolutive nei confronti di coloro i quali hanno agitato scorrettamente e contro il sentimento delle bio-diversità in questione.
Si rammenta ,infatti, che, sulla base del dettato degli artt. 823 e 826 del Codice Civile, esercita la tutela delle specie animali presenti allo stato libero nel territorio comunale. In particolare, in applicazione della Legge 11/2/1992 n° 157, il Sindaco esercita la cura e la tutela delle specie di mammiferi e  che vivono stabilmente o temporaneamente allo stato libero nel territorio comunale; Il D.P.R. del 31 marzo 1979, all’articolo 3, afferma, tra l’altro, che “i Comuni sono i soggetti pubblici deputati in via generale alla protezione degli animali in ogni impiego sul proprio territorio". Al Sindaco dunque, in base al D.P.R. 31 marzo 1979, spetta, attraverso i propri Organi, la vigilanza sulla osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali relativi alla protezione degli animali ed alla difesa del patrimonio zootecnico.
Sarà quindi prioritario e indispensabile che il Comune si avvalga anche del Corpo di Polizia Municipale per gli interventi di controllo e repressione dei maltrattamenti.

Sindaci, assessori e consigli comunali hanno inoltre la facoltà di proporre ordinanze, delibere e provvedimenti che vanno nella direzione della tutela degli animali e dei loro diritti. La violazione di un’ordinanza sindacale, al di là delle sanzioni amministrative determinate con l’ordinanza stessa, costituisce reato ed ha quindi una certa deterrenza, nonchè al cambiamento di habitus comportamentali errati e cronicizzati in una società che accetta atti di inciviltà verso i più deboli.


Antonella Brunetti
Vice Presidente Nazionale AIDAA

CARRISILAND ACQUAPARK : I CARAIBI A CELLINO SAN MARCO? NON PER GLI ANIMALI

Dov'è la felicità per questi gatti, Albano?
Carrisiland,il parco divertimenti della famiglia Carrisi , divertimento per tutti i gusti MA NON PER TUTTI, SOPRATTUTTO PER I POVERI GATTI LASCIATI ALL'INCURIA....

Carrsiland ha sede a Cellino San Marco ed è di proprietà della famiglia Carrisi. Il parco è dotato di un Acquapark con 3000 metri quadri di piscine caraibiche, 20.000 metri quadri di piazzette con lettini, una terrazza solarium, rocce con cascate, idromassaggi, centro massaggi, scivoli per bambini e acquatube...E POI CI SONO I GATTI....

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione pervenuta " Ieri ho portato i miei nipoti all'Acqua park Carrisi, al rientro sulla strada ci siamo fermati a visitare il suo centro polifunzionale, c'è il Resort, lo studio di registrazione, il ristorante ecc. e C'erano anche dei gatti, si, delle piccole vite in condizioni pietose, malnutriti, uno aveva gli occhi rovinati, un gatto rosso a pelo lungo aveva sulla spalla una cosa strana sembrava un pezzo di pelo come se avesse un altro gatto addosso. Insomma molto triste, che si può fare?"
Un peccato davvero che a fronte di tanto business la vita di questi gatti NON VALGA NULLA.