venerdì 26 luglio 2024

BOLOGNA CAGNOLINO MUORE CADENDO DAL SESTO PIANO DI UN PALAZZO AL PILASTRO

 Ha visto quel cagnolino camminare a decine di metri dal suolo, lungo la balaustra del balcone al sesto piano del palazzo. E ha subito tentato di avvertire la proprietaria, perché lo togliesse da quella situazione di pericolo. Ma a nulla sono valsi gli sforzi dei cittadini del Pilastro, che l’altra mattina hanno visto alla fine precipitare la bestiola, di piccola taglia, da uno dei palazzoni di via Salgari.

Una scena terribile. La proprietaria, che avrebbe altri due cani, è arrivata qualche minuto dopo nella strada, quando già sul posto erano intervenuti anche gli agenti della polizia locale, con il cagnolino ancora vivo, ma in condizioni gravissime. E non sono mancate le tensioni con un’altra vicina di casa, che accorsa in via Salgari, l’ha accusata di non occuparsi dei suoi cani adeguatamente. La situazione è stata riportata alla calma dalla polizia locale che ha poi accompagnato la proprietaria del cagnolino in clinica veterinaria. Durante il tragitto tra il pilastro e l’ambulatorio, però, il cuore del cucciolo ha smesso di battere. E ora la polizia locale sta lavorando per capire se possano esserci gli estremi per una azione giudiziaria contro la donna.


TRENTO. CANE E GATTO MORTI ABBANDONATI IN UN PALAZZO AVVOLTI IN DUE SACCHI DELLA SPAZZATURA

 TRENTO (26 LUGLIO 2024) Un cane meticcio di taglia media e un gatto bianco entrambi morti sono stati rinvenuti chiusi in due sacchetti della spazzatura nel giroscale all'esterno della porta del pianerottolo della torre tre di Madonna Bianca. Sul fatto che ha creato paura e stupore tra i residenti del palazzo interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA annunciando che mnei prossimi giorni presenterà un denuncia contro ignoti alla procura di Trento alla quale chiede indagini chiare e veloci per scoprire i responsabili di questo gesto orribile verificando innazitutto i motivi della morte degli animali e perchè gli stessi sono stati trovati in un giroscale di un palazzo. "Quali sono le motivazioni di questo insano gesto- si chiedono gli animalisti- un semplice gesto criminogeno o un avvertimento a qualcuno? Certo è - concludono gli animalisti- che si deve andare a fondo e chiarire la vicenda".


CANE E GATTO MORTI CHIUSI N SACCHI DELLA SPAZZATURE ABBANDONATI IN UN CONDOMINIO

 TRENTO. Un cane di taglia media ed un gatto bianco senza vita rinvenuti all’interno di due sacchi neri, abbandonati nel giroscale (fuori dalla porta del pianerottolo) della Torre 3 di Madonna Bianca. Un fatto inquietante, per certi aspetti spaventoso, che ha scosso parecchio gli abitanti del condominio.

Sono intervenuti gli addetti del Canile municipale, le associazioni animaliste chiedono di trovare i responsabili




giovedì 25 luglio 2024

SE NE E' ANDATO IL CANE TOBIA MASCOTTE DI LAVENA PONTE TRESA

 Addio Tobia, non ti dimenticheremo”. Tutta Ponte Tresa, oggi, si è idealmente stretta attorno al cane di razza Golden Retriever amatissimo dai bambini che frequentavano la zona del lago e della Broa. Il quattrozampe, affettuosa mascotte di un’intera comunità, è venuto a mancare alcuni giorni fa, e a darne notizia e a tracciarne un ricordo commosso che ha subito scatenato un diluvio di reazioni è stata la sua padrona con un post sulla sua pagina Facebook. “Buongiorno a tutti sono la mamma di Tobia – così inizia il post –. Io e Martina siamo tremendamente disperate. Tobia non era solo un cane, ma un figlio e un fratello che ci ha aiutato tanto nella sua vita e ci è sempre stato vicino nei momenti più bui. I ricordi più belli di Tobia sono stati a Lavena a giocare con tutti i bambini con i palloni a spingere in acqua i bambini più piccoli, a recuperare i palloni da basket, a prendere i giochi ai bambini e a riportarli dopo e quelle lunghe nuotate che faceva dallo stretto alla Broa; insomma lui si sentiva un bambino come tanti che sono cresciuti con lui in questi anni. Secondo noi ha voluto morire a Lavena perché è sempre stata e sarà casa sua”.


GORIZIA. CANE LASCIATO SOLO IN AUTO SOTTO IL SOLE SALVATO DA UN PASSANTE

 Lasciano il cane chiuso in auto, sotto il sole e con temperature elevatissime, per andare a fare un aperitivo. Si tratta di una coppia di turisti stranieri, che è stata denunciata dai carabinieri di Gorizia per maltrattamento e abbandono di animale. Il cane è stato salvato grazie al senso di responsabilità di un passante, che ha deciso di chiedere soccorso tramite il numero unico di emergenza 112.I proprietari - che sono stati individuati in un locale della zona dopo circa un'ora di ricerche - come unica accortezza avevano lasciato i finestrini leggermente abbassati, convinti che questo fosse sufficiente a garantire il ricambio d'aria: nell'abitacolo invece la temperatura era diventata insopportabile. Il cagnolino, dopo essere stato reidratato, è stato affidato alle cure di un veterinario e portato in una locale struttura che si sta prendendo cura di lui.


GATTI TRAFITTI CON LA BALESTRA. RECUPERATO UN ALTRO MICIO A CUI E' STATA AMPUTATA LA ZAMPA

 Almeno due gatti trafitti con una freccia ciascuno, scoccaata da una balestra. Un abominio sul quale stanno indagando i carabinieri della compagnia di Monterotondo che hanno acquisito la denuncia dei residenti che, oltre la loro testimonianza, hanno portato in caserma anche una freccia che riporta anche dei numeri seriali. Un possibile indizio utile per cercare la persona che, alle porte di Roma, sta centrando i gatti che scorrazzano tra le vie di Fonte Nuova in libertà. L'ultimo micio, un esemplare grigio, è stato recuperato nella serata di mercoledì dai cittadini e portato nella clinica veterinaria privata di Castelverde. Operato, al piccolo gattino è stata amputata una zampa. Le ferite erano troppo gravi. È il secondo caso in pochi giorni.

Altri gatti rischiano la vita a Fonte Nuova

L'allarme, nel frattempo, continua. I cittadini di Fonte Nuova, che si stanno organizzando anche per una colletta che servirà per sostenere le cure veterinarie per i gatti feriti, hanno lanciato una allerta. Ci sarebbero infatti altri 4 gatti che vivono nel boschetto in via Molise, dove sono stati feriti i primi due. "Sono pericolo - dicono - Gli portiamo cibo e acqua, ma non può bastare vista la situazione. Ci stiamo impegnando per trovargli una sistemazione ma se qualcuno di buon cuore volesse aiutare sarebbe grandioso". I carabinieri stanno indagando per trovare il responsabile degli agguati.



POTEVA ESSERE SALVATO ULISSE IL CANE MORTO CARBONIZZATO?

 SAN PIETRO VERNOTICO - Si chiamava Ulisse il rottweiler che nel pomeriggio di ieri, martedì 23 luglio ha trovato la morte a causa di un incendio divampato nel terreno adiacente alla stazione Ferroviaria di San Pietro Vernotico. Il cane, di proprietà di due senzatetto, era legato davanti a un immobile fatiscente utilizzato dai due come dormitorio, che si affaccia nel terreno interessato dal rogo. Il cane è stato investito dalle fiamme senza riuscire a liberarsi, probabilmente anche perchè stordito dal fumo. I proprietari non erano sul posto quando è divampato l’incendio, sono giunti poco dopo riuscendo a mettere in salvo quattro cani razza Pinscher che si trovavano all’interno del casolare. Ma non hanno potuto fare nulla per il Rottweiler. Va anche precisato che le fiamme, alimentate dal forte vento, hanno divorato la pineta nell'arco di pochissimi minuti. 

Il decesso di Ulisse ha scosso quanti sono venuti a conoscenza della tragica notizia e la domanda che ci si è posta è se la sua morte si sarebbe potuta evitare. Magari se non fosse stato bloccato dalla corda. Quello che è certo è che l’incendio si, si sarebbe potuto evitare. Se fossero state adottate tutte le misure di prevenzione del caso: pulizia dei terreni e manutenzione del verde. Ulisse era rimasto all’esterno dell’immobile, legato a un palo perché i proprietari avevano l’abitudine di non lasciarlo libero in loro assenza. Il terreno in questione è vasto e il cane poteva anche finire sui binari o provocare danni. Sia lui che i quattro Pinscher avevano il microchip. Chi conosce la coppia che viveva accampata in quell’immobile racconta che restava senza cibo pur di sfamare gli animali.



CAMERI. RITROVATE CAPRE CON TESTE E ZAMPE MOZZATE

 Sacchi con resti di animali uccisi e mutilati.

Il macabro ritrovamento è avvenuto nei giorni scorsi a Cameri, in un campo nelle vicinanze di via Pubbiette. All'interno dei sacchi resti di capre con teste e zampe mozzate, oltre a organi interni di altri animali. Sulla vicenda indaga la polizia pocale, coordinata dall'ispettore Roberto Delli Carri: non è chiaro il perché gli animali siano stati uccisi e mutilati, ma non si esclude nessuna ipotesi, compresa quella di un qualche tipo di rito. 

Sono al vaglio anche i filmati delle telecamere della zona, che potrebbero fornire un'indicazione sull'autore del macabro gesto, che rischia una pena fino a 2 anni di reclusione e 45mila euro di multa per maltrattamento di animali. 


mercoledì 24 luglio 2024

PIUMA. GATTINA UCCISA A BASTONATE E CALCI A GIULIANOVA. ANIMALISTI METTONO LA TAGLIA DI 500 EURO SUI RESPONSABILI

GIULIANOVA (24 LUGLIO 2024) Si chiamava Piuma la dolce gattina uccisa a calci e bastonate a Giulianova. Qui mani assassine l'hanno ridotta dapprima in fin di vita spappolandole un polmone e la milza. La gattina che era amata e conosciuta in tutto il quartiere dell'Annunziata è poi morta mentre era nello studio veterinario. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente interviene su questa vicenda esprimendo in primis la propria vicinanza ai proprietari della gattina ma gli animalisti vanno oltre:"Sporgeremo denuncia nei prossimi giorni perchè una cosi assurda e prolungata violenza contro un essere inerme- scrivono gli animalisti di AIDAA- e abbiamo deciso di istituire una taglia di 500 euro che pagheremo a chiunque che con la propria denuncia formale aiuti ad individuare e far denunciare in via definitiva il responsabile o i responsabile di questo orrendo crimine".



martedì 23 luglio 2024

INCROCIAVANO LUPI CON I CANI . DUE CONDANNATI. ORA SI PENSI AL BENE DEI CANI

 Incrociavano Cani Lupo Cecoslovacchi con lupi selvatici e ora sono stati condannati a 4 e 6 mesi di reclusione. L’operazione, denominata “Cappuccetto Rosso”, era iniziata nel 2021 e aveva portato al sequestro di 23 soggetti, tra lupi e cani. Il Tribunale di Viterbo ha inflitto ai due imputati condanne rispettivamente di 6 mesi di reclusione con una multa di 18 mila euro e 4 mesi di reclusione con una multa di 6.666 euro, giudicandoli con rito abbreviato per violazione delle norme a tutela delle specie selvatiche.  Gli animali coinvolti e ancora sotto sequestro sono attualmente diciassette. Quindici di questi si trovano ancora presso lo pseudo-allevamento di uno dei due indagati, in Umbria. Si tratta di una struttura non idonea, illegittima e oggetto di un ordine di demolizione. Gli altri due, all’epoca cuccioli, erano stati venduti come cani e sono ancora affidati a chi li aveva acquistati all’epoca». Ora, archiviato il processo, le due associazioni lavoreranno per assicurare un futuro migliore per questi animali. «Non sarà semplice, ma l’obiettivo di tutti è far sì che gli animali escano presto da lì e che trovino una sistemazione più idonea in una struttura più adatta –  spiega ancora Giacomelli – Per quanto riguarda i due animali affidati invece a chi li aveva acquistati all’epoca, se lo condizioni saranno ritenute opportune e idonee alle loro esigenze, potrebbero restate anche lì. Ci vorrà però del tempo, ma è importante continuare a tenere l’attenzione alta su questa pericolosa pratica di incrociare cani e lupi». 



IL MISTERO DEI GATTI SCOMARSI AL CASTELLO SFORZESCO DI MILANO

 Magari non erano esattamente 44, come nella popolare canzone dello Zecchino d'Oro, ma chi ogni giorno li nutre e li accudisce è pronto a scommettere che i gatti del Castello Sforzesco di Milano fossero almeno una quarantina, in ogni caso molti di più della decina superstite.

Dove sono finiti i mici del Castello? E' uno dei gialli irrisolti dell'estate milanese. Una colonia felina della quale si prende cura da quarant'anni la signora Rosy, oggi pensionata, che ha perfino le chiavi del fossato, e che quei gatti li chiamava per nome, uno per uno. "C’erano 40 mici, ne sono rimasti una decina. Se li sono fregati", dice al Corriere della Sera.
"Li ho sempre mantenuti pagando anche il veterinario per farli sterilizzare - continua Rosy - Erano tutti sani, certo qualcuno un po' vecchietto, e sarebbe stato giusto morissero qui, al Castello, casa loro".
Il mistero si infittisce poi con il racconto di almeno tre persone avvistate mentre catturavano gli animali con delle gabbie-trappola e delle esche. Quando ha provato a chiedere spiegazioni, una donna l'avrebbe minacciata di romperle le gambe. Una situazione che è stata segnalata anche alla Polizia Locale, che però non avrebbe dato una risposta convincente alla signora.
Molto meno avvincente la versione del Comune, secondo la quale due persone collegate ad Ats avrebbero il compito di trasferire in un sanatorio i gatti che mostrano segni di deperimento. La soluzione del caso starebbe quindi nella salute cagionevole dei felini del Castello.Magari non erano esattamente 44, come nella popolare canzone dello Zecchino d'Oro, ma chi ogni giorno li nutre e li accudisce è pronto a scommettere che i gatti del Castello Sforzesco di Milano fossero almeno una quarantina, in ogni caso molti di più della decina superstite.

ANIMALISTI PREOCCUPATI PER LA SORTE DI KJ1 PER IL RISCHIO DI BRACCONAGGIO O VELENO

TRENTO (23 LUGLIO 2024) "La sentenza di sospensiva del TAR di Trento che blocca per la seconda volta l'ordinanza di Fugatti è chiara e quesdi invitiamo il presidente del Trentino a rispettarla individuando e chiudendo alla presenza umana le zone ed i sentieri in cui vi p una presenza certa degli orsi. Si parte sempre dal presupposto che gli umani sono i padroni del mondo, non è cosi! Il bosco è la casa degli animali selvatici e chi si inoltra deve farlo con tutte le cautele ed il rispetto per i veri padroni di casa. Infine vorremmo ricordare che le sentenze non si discutono. Si rispettano fintanto che non sono superate da sentenze diverse". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente in cui chiede a Fugatti di chiudere alla presenza umana i sentieri nelle zone della presenza degli orsi cosi come indicato dal TAR di Trento. Gli animmalisti di AIDAA inoltre sono fortemente preoccupati per la sorte dell'orsa KJ1 che potebbe essere oggetto di azioni di bracconaggio o vittima del veleno.

ESTATE. ECCO COME VIAGGIAREI AUTO CON I VOSTRI CANI

 Estate, ecco le regole da seguire per far viaggiare in benessere i vostri amici a quattro zampe: i consigli di Aidaa.

Estate, viaggiare col caldo

E’ in corso l’esodo  in concomitanza con la settimana più calda dell’estate. Sono circa un milione le famiglie che nel fine settimana si sono messe in viaggio verso le località turistiche con il proprio cane (o gatto)  al seguito. L’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) ricorda alcuni piccoli consigli da seguire per favorire un viaggio tranquillo anche per il nostro amico a quattro zampe. Innanzitutto, occorre pensare alla sistemazione ed al comfort per il cane durante il viaggio.

I consigli di Aidaa

Ricorda Aidaa: “Sono tre i modi che si possono usare per trasportarlo: il trasportino rigido, la cintura di sicurezza, ma anche la rete divisoria rigida in modo che l’animale possa liberamente muoversi. Occorre ricordare che il cane va abituato al sistema di viaggio prescelto con qualche giorno di anticipo. Secondo: non bisogna dimenticare di portare il suo gioco ed il suo cuscino preferito, lo aiuteranno a distrarsi e a sentirsi un po’ a casa. Il cane viaggerà cosi molto più rilassato.Terzo consiglio: occorre prevedere una fermata ogni due ore, per permettere al cane di sgranchirsi le gambe e liberarsi dei suoi bisognini, inoltre si distrarrà un poco rendendo più piacevole il suo viaggio.Quarto: da non dimenticare dell’acqua non fredda, questo permetterà di dissetare il cane (poca acqua alla volta) per prevenire il mal d’auto. E’ buona cosa che il quattro zampe viaggi a stomaco vuoto e quindi niente cibo per almeno 5 o 6 ore prima della partenza. Infine, il condizionatore dell’auto è bene che sia impostato a una temperatura costante con il finestrino aperto due dita per far circolare l’aria. Evitare che sporga la testa dal finestrino. Mai lasciare il cane solo in auto, specialmente sotto il sole, se ci si allontana troppo”.


AUMENTANO GLI ANIMALI INVESTITI DA AUTOMOBILISTI CHE SCAPPANO

Nelle pagine social di San Marino non mancano annunci di animali persi, a volte fortunatamente ritrovati. Ma se questo non è un fenomeno in crescita, ciò che aumenta sono invece gli investimenti, soprattutto di gatti. E quasi mai chi è alla guida dell'auto si ferma a prestare soccorso – sottolinea l'Apas – nonostante l'obbligo di legge. Per evitare questi episodi è bene sterilizzare l'amico a quattro zampe, in modo che si allontani meno da casa. Il rischio, soprattutto per i maschi, è di non trovarli per giorni, perché impegnati in incontri amorosi. "Ci chiamano spesso per gatti gravemente incidentati - commenta Emanuela Stolfi, Presidente dell'Apas -, che vanno recuperati e curati. Spesso non hanno nemmeno il microchip e quindi è difficile risalire al proprietario".

Consigliabile dunque permettergli di uscire? Per l'Apas è necessario assecondare la natura libera del gatto, ma richiamandolo sempre a casa la sera. Discorso diverso per il cane, che rischia invece di perdersi. La notizia positiva è che sul Titano quest'estate non si sono registrati abbandoni di animali. Mentre in Italia il problema permane: circa 600 al giorno. Ma con queste temperature, c'è il rischio che muoiano in poche ore.

Aumentano invece le rinunce di proprietà all'Apas, con una media di 20/25 all'anno, per lo più di cani. "Andrebbe valutato caso per caso se ci possano essere delle alternative alla rinuncia di proprietà - continua la Stolfi -, perché, con la buona volontà e chiedendo aiuto a parenti e amici, a un cane si può evitare il canile".


lunedì 22 luglio 2024

NATI TRE PICCOLI DI CIGNOGNA A TRAVETTORE

 Dopo la quinta nidificazione delle cicogne bianche in zona industriale a Cartigliano, nel Bassanese è avvenuto un altro "lieto evento". Questa volta però è stata coinvolta la frazione di Travettore di Rosà, con la nascita di tre piccoli di cicogna in un nido su un traliccio: una prima volta assoluta, come spiega Dino Pianezzola, volontario della Lipu (Lega italiana protezione uccelli).

«L'anno scorso - illustra -, la coppia di cicogne aveva costruito il nido sull'alto traliccio, ma il tentativo di nidificazione non era andato a buon fine. Quest' anno, a inizio primavera, vi sono ritornate, trasportando continuamente rami per intrecciarli e così sistemare il loro nido. Ed è andato tutto bene».

Il ritorno di questi uccelli in Italia e nel Bassanese è avvenuto grazie a importanti progetti di reintroduzione e conservazione e protezione della specie. La cicogna è monogama, maschi e femmine restano assieme per tutta la vita e partecipano alla nutrizione dei piccoli, dandosi il cambio con voli e planate in cerca di cibo.


DUE CANI TENUTI TRA LE FECI E URINA. SEQUESTRATI E DENUNCIATO IL PROPRIETARIO

Dopo la vicenda di Tyson, il piccolo pitbull che una decina di giorni fa era morto a San Maurizio Canavese dopo aver mangiato dei bocconi avvelenati, anche questa settimana dal territorio arriva un’ennesima storia di maltrattamento sugli animali. 

Questa volta siamo a Nole. 

A seguito di una segnalazione, la polizia locale nolese è intervenuta all’interno di un’abitazione privata per verificare le condizioni in cui venivano tenuti due cagnolini. 

Il controllo, come fanno sapere dalle forze dell’ordine, era stato programmato assieme ai medici del Servizio veterinario.  Una volta giunti alla casa in questione, il proprietario degli animali avrebbe scelto di non aprire la porta agli agenti, non consentendo di conseguenza la verifica



domenica 21 luglio 2024

GIORNATA MONDIALE DEL CANE. AIDAA: DA INIZIO ANNO MOTI AVVELENATI MIGLIAIA DI CANI RANDAGI

ROMA (21 LUGLIO 2024) Il veleno usato come regolatore del randagismo ha portato alla morte nei primi sei mesi del 2024 di migliaia di cani randagi e centinaia di cani di proprietà. Ogni giorno si legge sui giornali locali di cani che muoiono a causa delle polpette avvelenate con il lumachicida, con la stricnina ed altri veleni mortali per non parlare di quelli uccisi con polpette di carne o pesce infarcite di chiodi e lamette. E' una strage, un fenomeno  forse con numeri superiori a quella degli abbandoni di cui si parla poco se non nei casi in cui i cani ammazzati dal veleno sno di proprietà o di razza particolare. Su questa vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che da sempre segue questo fenomeno criminale "Vogliamo denunciare proprio oggi nella giornata mondiale del cane questo triste e criminale fenomeno dell'uccisione per avvelenamento dei cani randagi. il fenomeno è diffusissimo nelle regioni del sud e nelle isole dove rimane putroppo alto il numero dei radagi e dove spesso senza fa rumore si sterminano con il veleno interi branchi di cani, cuccioli compresi . Non è possibile tenere un conteggo reale dei cani uccisi ma- scrivono gli animalisti dell'AIDAA- riteniamo di non essere lontani dalla verità se parliamo di migliaia di cani uccisi tenendo presente che dalle stime disponibili i cani randagi in Italia sarebbero circa 900.000 . La maglia nera spetta alle regioni dove è alto ill randagismo al sud ed in partiolare a Sicilia, Calabria, Sardegna,Campania e Abruzzo".

KJ1 CONDANNATA A MORTE LA SECONDA VOLTA. ANIMALISTI: "IN FUGATTI UN FURORE CECO CONTRO GLI ORSI"

TRENTO (21 LUGLIO 2024) Seconda ordinanza, seconda condanna a morte firmata da Maurizio Fugatti contro l'orsa KJ1 cin la quale il presidente della provincia di Trento ordina perentoriamente ai forestali trentini di abbattere l'orsa che dai risultati delle analisi genetiche risulta essere la responsabile dell'aggressione al turista francese avvenuta nei giorni scorsi a Dro. La decisione di Fugatti arriva dopo che il Tar di Trento proprio in attesa dei risultati delle indagini genetiche aveva sospeso la prima ordinanza. Sulla vicenda intervengono con un breve comunicato gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA: "Fugatti vuole a tutti i costi la uccisione di KJ1 per avere un trofeo da mostrare noi ai trentini ma ai suoi amici ed elettori-scrivono gli animalisti- è una nuova corsa contro il tempo, ammesso che l'orsa sia ancora viva. Corsa- concludono gli animalisti di AIDAA- che non tiene conto della presenza dei tre cuccioli ma che a nostro avviso è viziata dalla assenza di una vera ricostruzione di quanto avvenuto e del comportamento del turista che se l'è cavata con una prognosi di 20 giorni.Fugatti vuole un trofeo da esporre e non la verità dei fatti e questo è un atteggiamento irresponsabile da parte di chi è chiamato a governare le comunità".

CON QUESTO CALDO RECORD ABBANDONARE NUN CANE VUOL DIRE FARLO MORIRE

 Il 21 luglio si celebra la giornata mondiale del cane, una ricorrenza nata nel 2004 per onorare i nostri amici a quattro zampe e sensibilizzare tutti sul tema dell’abbandono. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ci sono più di 300 milioni di cani nel mondo e il 70% sono senzatetto.

In Italia ogni anno 50mila cani e 80mila gatti vengono abbandonati

Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 50mila cani e 80mila gatti, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti, oltre ad incrementare il numero di randagi, pari già ad oltre 900mila esemplari. La maggiore percentuale di animali abbandonati si registra nel periodo estivo, 25-30%. Tra luglio e settembre, ogni giorno, vengono abbandonati circa 600 tra cani e gatti, proprio quando la partenza per le vacanze pone il problema della presenza del nostro amico a quattro zampe che ci è stato fedele sino ad ora e che in molte occasioni, purtroppo, viene percepito come un ostacolo.

Abbandonare gli animali domestici equivale a farli morire

“Con queste temperature estive record abbandonare gli animali domestici equivale farli morire in poche ore”. E’ l’appello lanciato da Cinzia Caruso, Responsabile nazionale del Dipartimento Difesa e salute degli animali del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale di Ecoitaliasolidale. “Secondo una ricerca del 2019 condotta dal Censis gli italiani sono i primi in Europa per numero di animali domestici: sono presenti nel 52% delle case.

Italia al secondo posto per animali di compagnia

Con 53,1 animali da compagnia ogni 100 abitanti, l’Italia si colloca al secondo posto in Europa, un primato estremamente positivo per il nostro Paese. Noi di Ecoitaliasolidale, come ogni anno –ricordano Caruso e Benvenuti- stiamo dedicando una campagna nazionale contro l’abbandono degli animali domestici denominata “Non lo abbandoniamo, non facciamo le bestie”, con un logo disegnato da un gruppo di bambini, ricordando la frase celebre di Mahatma Ghandi: “la Grandezza e progresso morale di una Nazione si giudicano in base al modo in cui tratta gli animali”


sabato 20 luglio 2024

ORSA E CUCCIOLO RITROVATI MORTI IN TRENTINO. AIDAA CHIEDE INCHIESTA TRASPARENTE E CELERE SU NOME ORSA E CAUSE DELLA MORTE

 TRENTO (20 LUGLO 2024) Un orsa femmina ed un cucciolo sono stati rinvenuti morti questa mattina nella valle dei laghi in Provincia di Trento. Secondo i tecnici della forestale trentina l'orsa ed il cucciolo portrebbero essere stati vittime di un orso maschio, ma cresce anche l'ipotesi di una possibile azione di bracconaggio o avvelenamento come successo lo scorso anno per gli orsi MJ5 ed F36 rispettivamente uccisi il primo a fucilate, la seconda per avvelenamento. Sul nuovo caso di ritrovamento si sono mossi subito gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che hanno annunciato gia nelle prossime ore iniziative per chiedere di conoscere con certezza ed in tempi brevi le motivazioni della morte dell'orsa e del cucciolo:"Abbiamo dubbi sulle cause della morte- scrivono gli animalisti di AIDAA- ma occorre una indagine indipendente per conoscere le vere cause della morte di questa orsa e del suo piccolo, crediamo come prima cosa visti i precedenti sugli orsi MJ5 ed F36 che a compiere le analisi sia un istituto diverso rispetto a quello del passato e poi crediamo sia necessaria una seria inchiesta sul bracconaggio in Trentino in quanto vi sono in rete gruppi che inneggiano apertamente a compiere questo orrendo reato in particolare proprio sugli orsi"


BOCCONOI AVVELENATI IN TRENTINO. UN BASSOTTO IN GRAVISSIME CONDIZIONI

 Un nuovo caso di bocconi avvelenati in Trentino. Più precisamente a Fisto, frazione di Spiazzo, dove dopo aver ingerito alcuni di questi bocconi abbandonati da chissà chi, un bassotto lotta ora tra la vita e la morte.

A denunciare tutto sui social è il padrone del cane, Ugo Lazzarini, che ha commentato così: “Il mio grande Flash (il nome del bassotto, ndr), compagno di viaggio da otto anni. In fin di vita per qualche bastardo che a Spiazzo semina nei boschi grandi quantità di carne avvelenata. Gli auguro con tutto il cuore di fare la stessa fine”.

Dopo averne ingoiato alcuni, il cane ha iniziato ad accusare dei gravissimi dolori e a vomitare, con la corsa disperata dei padroni dai veterinari per trovare una soluzione. Ora, come detto, il cane versa in condizioni critiche. Anche la forestale è stata allertata e, secondo quanto emerso, nell’area in cui Flash ha ingerito alcuni bocconi ne sarebbero stati trovati altri mucchietti.



venerdì 19 luglio 2024

AIDAA. "TEMIAMO AZIONI DI BRACCONAGGIO CONTRO JK1 E I SUOI CUCCIOLI".

 TRENTO (19 LUGLIO 2024) Forse si tratta di vanterie o fantasie di singoli, ma visto quello che è successo agl orsi MJ5 ucciso a fucilate e F36 morta avvelenata, quello che abbiamo letto in post di diversi gruppi trentini favorevoli all'uccisione degli orsi dopo che questa mattina il TAR ha accolto la sospensiva che blocca l'ordinanza di Fugatti per l'abbattimento dell'orsa KJ1 accusata di essere responsabile della presunta aggressione a un turista francese fà accapponare la pelle. In diversi commenti si inneggia al bracconaggio edall'uccisione dell'orsa proprio per mezzo dei bracconieri. "La paura di una azione di bracconaggio con lo scopo di uccidere l'orsa KJ1 Libera è dietro l'angolo- scrive in una  nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- per questo chiediamo che si intensifichino i controlli ai bracconieri da parte dei forestali e noi abbiamo provveduto a mandare oggi un nuovo esposto con i post di incitamento all'uccision dell'orsa".


TROVATI E SEQUESTRATI CANI MALTRATTATI NEL TORINESE

 A inizio luglio 2024, a seguito di una segnalazione, la polizia locale di Nole, in collaborazione con i veterinari dell'Asl To4, è intervenuta in un'abitazione privata per verificare le condizioni in cui venivano detenuti due cani. Il proprietario degli animali non ha aperto la porta dell’abitazione e non ha consentito quindi la verifica. Avendo elementi certi da far ipotizzare il reato di maltrattamenti, il comandante Marco Ortalda ha chiesto al magistrato l’autorizzazione necessaria per accedere al domicilio. Dopo qualche giorno, ricevuto il decreto di perquisizione e sequestro, gli agenti ed i veterinari sono entrati, questa volta senza incontrare resistenza, all’interno dell’abitazione, trovando i due animali detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura, in mezzo a feci maleodoranti in fermentazione e urina, con condizioni igieniche generali dei locali tali da richiedere l’adozione di una ordinanza sindacale per il ripristino delle condizioni igieniche. I due cani sono stati immediatamente sequestrati ed affidati al canile, mentre il proprietario è stato denunciato.



GEN0VA.BOCCON AVVELENATI NELLA ZONA DI BOCADASSE

 Genova – Allarme bocconi avvelenati a Boccadasse. Sulle pagine social del quartiere sono stati diffusi messaggi di allerta per proprietari di cani e di gatti della zona, ma anche per chi arriva come turista o visitatore, per segnalare la presenza di mucchietti di cibo per animali miscelato con veleno per topi.

La segnalazione arriva da via Arnaldo da Brescia, nelle immediate vicinanze del borgo vero e proprio ma potrebbero essere state lasciate altre trappole.
Il veleno per topi causa violente emorragie negli animali e difficilmente, se non ci si accorge subito dell’ingestione del veleno, l’animale riesce a salvarsi.
Una morte atroce che preoccupa i proprietari di cani e di gatti della zona.
Da più parti si chiede che le forze dell’ordine intervengano controllando anche le telecamere della zona che potrebbero aver ripreso l’autore del gesto.
D’altro canto e senza giustificare in alcun modo il gesto incivile e irresponsabile, in molti fanno notare che nel quartiere circolano moltissimi cani e che spesso i loro padroni non sono educati e non raccolgono le deiezioni

giovedì 18 luglio 2024

ABBATTIMENTO ORSA KJ1. AIDAA PRESENTA ESPOSTO DENUNCIA CONTRO FUGATTI: "ORDINANZA ILLEGITTIMA ED ILLEGALE"

TRENTO (18 LUGLIO 2024) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha inviato oggi un esposto denuncia contro il presidente della provincia di Trento Maurizio FUGATTI in merito all'ordinanza sull'abbattimento dell'orsa Kj1 contestando punto per punto la legittimità di tale ordinanza e chiedendo di procedere contro Fugatti e gli eventuali esecutori dell'ordinaza per violazione della legge sulla fauna selvatica, per violazione della direttiva europea relativa ai selvatici ed in particolare agli orsi e per maltrattamento ed uccisione di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale. Gli animalisti dell'AIDAA che per la stesura di questo esposto si sono avvalsi della consulenza dell'avvocato ambientalista Chiara Fatta del foro di Genova in particolare nell'esposto evidenziano forti criticità che mettono in dubbio la validità della stessa ordinanza ed in particolare scrivono:"1. Il presupposto fondamentale per adottare tale provvedimento è il grave pericolo per l'incolumità pubblica, che deve essere rigorosamente motivato, in quanto l'intervento urgente giustifica la deroga a fondamentali garanzie, come l'intervento dell'ISPRA e determina effetti gravi ed irreversibili (nella specie, l'abbattimento dell'animale): l'ordinanza richiama il grave evento dei giorni scorsi, peraltro ancora da accertare compiutamente, ma indica solo genericamente gli altri eventi di cui l'orsa e i suoi cuccioli sarebbero stati protagonisti e, quindi, la valutazione del pericolo appare ancorata ad un unico evento isolato;

2. l'ordinanza non indica con certezza che l'orsa di cui si ordina l'abbattimento (intervento estremo ed irreversibile) sia la stessa indicata come protagonista degli avvicinamenti delle scorse settimane e, quindi, anche sotto questo profilo, manca la dimostrazione del pericolo;
3. mancando i presupposti per procedere in via d'urgenza, si sarebbe dovuto procedere per via ordinaria ed avrebbe dovuto essere richiesto, ai sensi dell'art. 1 della LP n. 9/2018, il parere tecnico dell'ISPRA, invece asseritamente consultato solo per via telefonica, con riferimento peraltro al solo ultimo accadimento;
3. pur dandosi atto della presenza dei cuccioli, non  si considera minimamente la possibilità che l'attacco sia avvenuto per difendere i piccoli (forma meno grave di attacco ai sensi del PACOBACE) ma si presume che l'animale abbia attaccato senza motivo e senza essere provocato (forma più grave di attacco)
3. la misura estrema dell'abbattimento appare sproporzionata, sia perchè appunto manca la certezza di come si sia effettivamente svolto l'ultimo evento  e di più eventi critici attribuibili al medesimo animale sia perchè, a quanto risulta dal provvedimento, non sono state assunte in precedenza altre e meno gravi misure, nonostante il comportamento del presunto medesimo animale sia noto da settimane. A fronte di quanto avvenuto e dell'allarme generato, si sarebbero potute attuare misure intermedie, come la cattura, quantomeno in attesa dell'accertamento che si tratti effettivamente del medesimo animale e che l'attacco sia avvenuto senza ragione.
Quanto sopra era tanto più doveroso, alla luce della elevazione della tutela degli animali tra i principi fondamentali della nostra Costituzione, ad opera della Legge costituzionale n. 1/2022, che in tal senso ha modificato l'art. 9." Per questo chiedono alla procura di procedere per le violazioni su riportale contro il presidente del Trentino MAURIZIO FUGATTI.


INVESTI' UN GATTO. AUTOMOBILISTA NOVANTENNE CONDANNATO A 2 MESI DI GALERA

“Assenza di necessità e crudeltà” con questi requisiti sottolineati nelle motivazioni della sentenza lo scorso giugno, la giudice per le udienze preliminari ha condannato a due mesi un novantenne automobilista piacentino perché alla guida della propria auto aveva travolto e ucciso una gatta.

Il fatto era avvenuto nel febbraio del 2023 sulla strada provinciale numero 51 in località Unghia Sopra in prossimità di Groppallo di Farini .L’automobilista inizialmente con decreto penale di condanna era stato sanzionato per 3mila euro per l’uccisione del gatto. L’avvocato difensore Carlo Romagnoli aveva però impugnato la decisine della giudice e si è così arrivati al processo con rito abbreviato avvenuto lo scorso giugno. Al termine dell’udienza, l’imputato si è avvalso della facoltà di non rispondere, la giudice ha condannato a due mesi l’automobilista, commutando la pena ad una multa di 600 euro.
Il fatto era avvenuto sotto gli occhi della padrona della gatta che comprensibilmente scioccata aveva assistito alla scena e che aveva descritto alla giudice spiegando che l’auto, una Fiat Punto stava viaggiando in direzione di Groppallo quando investì l’animale


DRAMMA A EBOLI. CAGNOLINO UCCISO A COLPI DI ARMA DA FUOCO

Dramma ad Eboli dove nel pomeriggio di martedi 16 luglio, un cane è stato ucciso da alcuni colpi d’arma da fuoco esplosi in località Lampione. Si ipotizza che qualcuno abbia aperto il fuoco probabilmente dopo aver avvistato dei cinghiali o temendo la presenza di ladri.

Eboli, cane ucciso da colpi d’arma da fuoco in località Lampione

Come riportato da InfoCilentoun residente ha udito dei colpi d’arma da fuoco e ha poi trovato il suo cagnolino agonizzante. Il cucciolo era stato probabilmente raggiunto da un proiettile vagante. A nulla sono valsi i soccorsi. Il cagnolino è morto dopo una lunga agonia.

Il fatto nel pomeriggio di ieri in via Lampione zona collinare di Eboli. Si ipotizza che il fuoco sia stato aperto da qualche residente spaventato dalla presenza di qualche cinghiale o forse sospettando che vi fossero dei ladri.


mercoledì 17 luglio 2024

FUGATTIFIRMA LA CONDANNA A MORTE PER L'ORSA KJ1. AIDAA: "DECISIONE VERGOOGNOSA"

TRENTO (17 luglio 2024) Fugatti ha firmato la condanna a morte di Libera (KJ1) l'orsa che a Narcolo di Drò ha ferito mercoedi mattina un turita francese. L'orsa appena individuata sarà immediatamente abbatuta secondo quanto contenuta nell'orsinanza di Fugatti . Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che in un comunicato scrive. "Pur a fronte di altre possibilità Fugatti ha deciso di giustiziare l'orsa Libera (KJ1) senza tenere in dovuto contro la presenza dei cuccioli- scrivono gli animalisti- noi abbiamo inviato proprio questa mattina un esposto alla procura di Trento per chiedere indagini approfondite che permettano una ricostruzione approfondita di come siano avvenuti i fatti e della denuncia per l'uccisione per mano umana per gli orsi MJ5 E F36. Noi- concludono gli animalisti- continueremo a lottare per gli orsi liberi perchè riteniamo che la convivenza tra uomo ed orso non passi dai fucili ma da altre strade. Quando Fugatti lascerà il suo incerico noi saremo li a chiedere politiche di vita e non di morte per gli orsi e per gli altri animali selvatici. ORSI LIBERI".