domenica 26 marzo 2023

COME SONO CRESCIUTI GLI AGNELLI SALVATI DAI VIP DAL MACELLO (ABBIAMO CHIESTO LORO LE FOTO)

 Negli anni scorsi abbbiamo assistito al fenomeno dell'adozione degli agnellini salvati dalla macellazione pasquale da personalità politiche e vip. Ricordiamo gi agnelli salvati dalla Boldrini fino a quelli di Berlusconi tanto per citare un paio di personaggi politici. Ora ci siamo chiesti come stsnno e come sono cresciuti questi agnellini, che oramai saranno diventate delle pecore s tutti gli effetti, e chi li accudisce e si i vip in questione sono loro stessi i titolsri del numerdo stalle che identifica la proprietà degli agnelli e delle pecore in questione o se si sono limitate a salvarle, gesto comunque nobilissimo e poi le hanno  affidate a qualche amico o a qualche santuario. Una curiosità legittima che abbiamo deciso di verificare direttamente scrivendo direttamente ai personaggi che hanno adottato questi agnelli, sperando di non avere qualche brutta notizia.... man mano ci risponderanno pubblicheremo le foto degli agnellini vip oggi.


CANE SUL TETTO IN VIA BOCCACCIO A MILANO. COME CI E' FINITO?

 Milano, via Boccaccio. Su un tetto c'è un animale. Ma non è un volatile o un gatto, come forse ci si aspetterebbe, ma un cane. Un simil Husky che si gode dall'alto il traffico della città. Non è ben chiaro come ci sia finito, ma i presenti raccontano che è stato salvato grazie all'intervento dei vigili del fuoco. Sotto al video, pubblicato su Instagram da Welcometofavelas, fra i commenti si leggono quello di miky_locascio_ che dice di essere l'autore del filmato e che ipotizza che il cane sia finito in quella situazione perché qualcuno ha lasciato il balcone aperto del solaio e che poi l'animale abbia attraversato tutto il tetto.Fra gli altri commenti c'è chi si dice sollevato del lieto fine della storia, ma c'è anche chi trova lo spunto per l'ironia e così strappare un sorriso: "Il bro compie gesti estremi per un aumento sui croccantini" scrive mit_hr, mentre riccardo_libano scrive: "Starà un huskyfezza la sopra"



RITROVATO DAI CRABINIERI UNO DEI PONY CHE HA PARTECIPATO ALLA CORSA CLANDESTINA

 (ANSA) - PALERMO, 25 MAR - Ritrovato dai carabinieri uno dei due pony che hanno preso parte alla corsa clandestina in via Mongitore a Palermo tra le auto finita con un incidente e un ferito.

Grazie alle indagini i carabinieri della compagnia Piazza Verdi, con il contributo dei carabinieri forestali del centro anticrimine natura di Palermo - nucleo Cites, hanno denunciato un 28enne palermitano, con l'accusa di maltrattamenti di animali e partecipazione a competizione non autorizzata tra animali.

Il video della gara era diventato virale sui social network. Era stata ripresa una competizione clandestina fra due pony che trainavano un calesse con a bordo due "driver" in via Mongitore, nel quartiere Ballarò. Nel corso della gara uno dei due animali si era scontrato con un'autovettura. Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza si è risaliti agli autori del reato. Tra i vicoli del quartiere Ballarò è stata trovata una stalla, abusiva e sconosciuta ai veterinari dell'Asp, attigua a un magazzino, in cui era rinchiuso uno dei due pony: i carabinieri sono risaliti quindi al proprietario sequestrando un calesse utilizzato per la corsa clandestina. Il pony, visitato da personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell'Asp di Palermo, non presentava ferite evidenti, era sprovvisto di documentazione sanitaria e microchip, ed è risultato compatibile con il cavallo coinvolto nell'incidente avvenuto durante la corsa. L'animale è stato dunque sottoposto a sequestro sanitario e trasportato, con un mezzo del Corpo Forestale della Regione Siciliana, all'istituto zootecnico sperimentale per la Sicilia di Palermo, dove è stato affidato a personale specializzato che procederà all'identificazione dell'animale e all'effettuazione delle necessarie analisi per valutarne le effettive condizioni di salute. (ANSA).



sabato 25 marzo 2023

GATTO GETTATO NELLA RUPE A BIELLA . AIDAA PRESENTA DENUNCIA

 BIELLA (25 MARZO 2023)  Martedi mattina un'auto ha investito un gatto lungo Corso Novellino Csalvolone a Biella, l'automobilista si ferma ed accosta al lato della strada ma anzichè prestare soccorso all'animale ancora vivo lo getts giu dalla scarpata, questo il racconto di una volontaria che avrebbe assistito alla scena del lancio da parte dell' automobilista criminale che lo aveva investito con il suo Suv per poi andare via. Per questo motivo l'Associazione Italiana Difes Animali ed Ambiente ha deciso di sporgere una denuncia a carico del responsabile di tale reato. "Appare evidente che questo signore ha commesso due reati, il primo di mancato soccorso stradae, ed il secondo di maltrattamento di animali- scrivono gli animalisti dell'AIDAA- per questo presentiamo formale denuncia su quanto avvenuto".



L'UMBRIA APPROVA UN PIANO DI ABBATTIMENTO DEI PICCIONI

 “Approvato dalla Giunta regionale il Piano quinquennale di controllo della ‘columba livia’ per evitare danni alle coltivazioni, un primo passo verso l’ammissione di un problema più volte sollevato dalla Lega”: lo dicono i consiglieri regionali Manuela Puletti e Valerio Mancini. “Occorre fare di più – spiegano i consiglieri – le associazioni venatorie hanno infatti ribadito a più riprese l’esigenza di prevedere il prelievo in deroga da appostamento della specie piccione al fine di affrontare concretamente il problema. Ci faremo portavoce delle loro istanze come già fatto in passato. Circa un mese fa attraverso un’interrogazione in Aula a prima firma Puletti abbiamo già posto all’attenzione dell’assessore Morroni la necessità di intervenire sul Piano quinquennale attualmente vigente per il rafforzamento delle misure per il contrasto alla proliferazione eccessiva del colombo di città nei borghi e nelle campagne dell’Umbria.



venerdì 24 marzo 2023

GENOVA. AIDAA: "NON TENERE I CANI AL GUINZAGLIO E' SBAGLIATO MA NIENTE MULTE SELVAGGE"

GENOVA (24 Marzo 2023) "Non tenere i canial guinzaglio è sbagliato, assillare i proprietari di cani tenuti liberi nei parchi con multe salate è altrettanto sbagliato, occorre sempre il buon senso. Ai proprietari dei cani vorremmo ricordare che da inizio anno sono oramai decine le aggressioni che vedono inqualche modo protagonisti dei cani senza guinzaglio che hanno litigi spesso letali con altri cani guinzagliati e molti di questi litigi finiscono per coinvolgere con ferimenti da morsi spesso gravi anche gli accompagnatori umani dei cani, quindi mai lasciare i cani liberi anche se si è in parchi o spazi aperti in campagna, ma solo nelle apposite aree cani, i rischi sono troppo alti sia per il cane libero che per tutti gli altri. Allo stesso tempo chiediamo all'amminiistrazione locale di allentare i controlli e di sostituirli con una campagna informativa di sei mesi sul rischio di lasciare i cani liberi nei parchi,una campagna informativa seria di alcuni mesi, e se poi i proprietari dei cani non la capiscono le multe potranno fioccare liberamente". Con questa nota interviene l'AIDAA ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIJMALI ED AMBIENTE sulla vicenda dei controlli inaspriti dalla polizia locale genovese sui cani tenuti senza guinzaglio nei parchi e per strada.


BOLOGNA. IPOVEDENTE SFRATTA PERCHE' LA PASDRONA DI CASA NON VUOLE IL CANE GUIDA

 

Camilla è una ipovedente di 31 anni che vive a Bologna in un appartamento in affitto.

 

In fase di rinnovo del contratto di locazione, la ragazza ha fatto presente che da settembre con lei ci sarà anche un cane guida, una dolce labrador. Ma i proprietari di casa non vogliono animali e così Camilla si è messa subito "a caccia" di un'altra abitazione. Durante la ricerca, però, la ragazza ha trovato solo altre porte sbarrate. Il motivo? Sempre la presenza del cane guida, che sarà però indispensabile nella vita di tutti i giorni. "Mi sono sentita discriminata e anche un po' tradita", ha confidato Camilla che potrebbe presto decidere di lasciare il capoluogo emiliano.

 

"Prezzi delle case diventati folli"

 La ragazza, laureata al Dams e operatrice della comunicazione, ha raccontato la sua storia a Il Giorno: "Mi ritenevo fortunata perché ero in una stanza in affitto, una singola, in centro con tutti i comfort, 550 euro bollette incluse. I prezzi per le case, oggi, sono folli, quindi speravo di continuare dov'ero. E invece niente, mi è stato detto che la padrona non vuole per il cane".

 

"Un cane mi serve per vivere"

 Camilla, originaria di Latina, non ha tentato di nascondere la nuova inquilina a quattro zampe. "Sono in un appartamento in condivisione, come facevo a non dirlo? Un cane non è mica un giocattolo, mi serve per vivere, faccio ad aprile l'esame con la Scuola Triveneta dei cani guida. Mi sono sentita discriminata e anche un po' tradita da Bologna, una città che mi ha adottata e coccolata, la città di Dalla, di Guccini, di Radio Alice".

 

Anche altre ricerche sono andate a vuoto

 "L'ultimo martedì, una singola di 9 metri quadrati a 750 euro, delle robe assurde. E non erano sicuri proprio perché avevo un cane - ha raccontato -. Un'altra signora mi ha detto: affitto a tutti, a bianchi, gialli e rossi, ma il cane no. Leggo di tutto ora a Bologna, ci sono clausole di ogni tipo per la case in affitto, dieci anni fa era un'altra città, si pagava la metà. Ora è assurdo che non possa trovare uno spazio per me e per la mia cagnolina. Forse mi trasferirò a Padova, dove vorrei provare un percorso da assistente sociale, per lavorare con le Ong. Vedremo. Per ora, ripeto, da Bologna mi sono sentita tradita".




giovedì 23 marzo 2023

MOSTRA BOVINI DI RAZZA CHIANINA. AIDAA. UNA INIZIATIVA VERGOGNOSA ED ANACRONISTICA

CORTONA. (23 Marzo 2023) Si apre tra le polemiche la sessantottestima edizione della mostra dei bovini di razza chianina in programma sabato e domenica al campo sportivo di Ortona in provincia di Arezzo .  Il programma mette in evidenza il mercato del vitellone da carne e il concorso della vitelle da carne pregiata. Sulla manifestazione ì intevengono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animale ed Ambiente AIDAA che giudicano come inopportuno ed arcaico lo svolgimento stesso della manifestazione dove si mettono in mostra esseri viventi destinati alla morte ed alla macellazione: "Manifestazioni come questa non sono altro che sfilate di esseri senzianti condannati a morte per soddisfare il becero egoismo delle paille gustative umane, senza poi contare la vergogna e la mancaza di rispetto verso quelle vitelle che vengono bardate come dei pagliacci e messe in mostra loro malgrado in un concorso che gli organizzatori chiaman di bellezza ma che invece è di morte, un concorso che mette in ridicolo ed espone a rischi di maltrattamenti questa vitelle. Non escludiamo- conclude il comunicato animalista- la presentazione di un esposto proprio per il maltrattamento e lo stress a cui sono sottoposti questi bovinni di razza chianina, prima, durante e dopo la gogna a cui sono sottoposti nella manifestazione di Ortona".

TIVOLI. AL VIA LA STERILIZZAZIONE E LA MICROCHIPPATURA DEI CANI DDLLE CAVE

 TIVOI (23 MARZO 2023) E' stata una gestazione preparatoria lunga quella che ha portato all'accordo ed alla ratifica tra diversi enti  della convenzione  che autorizza L'associazione italiana difesa animali ed ambiente AIDAA a sterilizzazre e microchippare tutti i cani che oggi vivono all'interno del comprensiorio delle cave dei comuni di Tivoli e Guidonia dopo molti confronti e linmature si inizia. "Abbiamo u obiettivo specifico ,la sterilizzazione dei cani a partire dalle femmine che viono nelle cave per azzerare la nascita di cuccioli che in questi anni ha favorito un sistema più o meno legale di cattura ed adozione, tutti i cani verranno inoltre microchippati- scrive in una nota la presidenza nazionale di AIDAA- in quanto microchippati e rimessi sul territorio in base alla convenzione stipulata e sottoscritta dall'associazione e dagli enti di controllo e i proprietari delle cave sulle quali dove vivono i cani, si tratta di un progetto ungo ed innovativo che direrà almeno in questa prima fase almeno due anni in quanto à il nemero complessivo di cani sui quali intervenire è alto e supera abbondantemente i 100. Vogliamo ricorsare anche che il prelievo di cuccioli da parte di terzi sarà denunciato come furto, in quanto proprio grazie a questa convenzione sono assogettati al controllo operativo dell'AIDAA. Infine vogliamo ringraziare tutti i nostri volontari- e sono tanti- che da anni si stanno occupando del mantenimento di questi cani e sopratutto il nostro ringraziamento si estende a tutti coloro ed in particolare la responsabile regionale AIDAA Anna Sarra che in questi anni hanno lavorato per rendere concreto questo che fino a pchi anni fà era un sogno".



L'EUROPA DICA BASTA ALL'UCCISIONE DI MILIONI DI PULCINI ED ANATROCCOLI. LO CHIEDONO 61 DEPUTATI EUROPE

 L’Europa dica basta all’uccisione sistematica di centinaia di milioni di pulcini maschi e di anatroccoli femmina che avviene ogni anno, sul territorio della Ue, per le esigenze dell’industria delle uova e di quella del foie gras. È la richiesta che arriva da 61 europarlamentari di diversi gruppi politici e di diverse nazioni (gli italiani sono Mario Furore e Laura Ferrara del M5S e Anna Bonfrisco della Lega) avanzata nei giorni scorsi con una interrogazione diretta alla Commissione Europea. L’obiettivo è l’inserimento di un divieto specifico nella nuova legislazione sul benessere degli animali che la Ue si propone di diramare entro la fine di quest’anno.

La mattanza dei pulcini nasce dalla necessità della grande industria di eliminare fin dal loro primo giorno di vita quelli che considera, di fatto, come scarti di produzione. I pulcini maschi delle galline ovaiole, infatti, non potranno produrre uova e per le aziende rappresentano un surplus da smaltire. Non vengono tenuti in vita perché non sono ritenuti adatti neppure per diventare polli per il consumo diretto, essendo stata selezionata per questi scopi una specie ad accrescimento rapido, il broiler, che raggiunge maggiori dimensioni e in tempi minori.

L’eliminazione dei pulcini avviene quando hanno un solo giorno di vita, mediante speciali trituratori (dove vengono gettati vivi da selezionatori esperti nel distinguere a prima vista i maschi dalle femmine) o attraverso gassificazione, due metodi che le industrie considerano particolarmente efficaci e indolori, perché la morte avviene rapidamente, ma che vengono bollati dalle associazioni animaliste come crudeli e cruenti e per questo in contrasto con l’articolo 13 dei Trattati sul funzionamento dell’Unione che riconosce gli animali come esseri senzienti.

Pratiche analoghe vengono utilizzate anche nella selezione degli anatroccoli destinati alla produzione del foie gras. In questo caso sono le femmine ad essere eliminate perché la procedura del «gavage» — ovvero dell’ingozzamento forzato di un pastone a base di mais, acqua e additivi — su di loro non produce gli stessi risultati, essendo il loro fegato più piccolo e maggiormente innervato e quindi non adatto ai fini alimentari (il foie gras deriva dall’ingrossamento forzoso del fegato, che poi viene trasformato in patè).



mercoledì 22 marzo 2023

TARTARUGHE USATE COME PALLONI

 Tartarughe usate come palloni da calcio nel parco degli Acquedotti di via Lemonia. La denuncia arriva da Earth di Roma che riporta, si legge in una nota, il "deprecabile comportamento tenuto da minori in presenza dei propri genitori". L'associazione sottolinea come al proprio sportello siano giunte diverse mail che raccontavano di "frequenti episodi di maltrattamento di animali e nello specifico tartarughe acquatiche, all'interno del laghetto del parco".

Nello specifico le segnalazioni riportano di bambini che stanano le tartarughe acquatiche con bastoni ottenuti da rami presi sul posto e che frequentemente si divertono a lanciarsi l'un l'altro i poveri animali utilizzandoli come fossero palloni da gioco.

L'ultima segnalazione è di una persona che riporta di aver contattato l'Ente Parco e di essersi sentita dire che la cosa non è di propria competenza perché tali animali non rientrano nella fauna selvatica.

"È assolutamente vero che le tartarughe presenti nel laghetto del parco degli Acquedotti, come in tanti altri laghetti cittadini non rientrano nella fauna selvatica", spiega Valentina Coppola, presidente nazionale di Earth: "Come è vero però che se quegli animali esotici sono stati abbandonati nel laghetto da persone incoscienti è a causa di una inefficace vigilanza da parte degli enti preposti che poi non possono disinteressarsene".

Earth fa sapere di aver allertato il "proprio nucleo di guardie zoofile che pattuglieranno il parco del VII Municipio" e che eventuali "comportamenti assimilabili a quelli descritti nelle segnalazioni daranno il via a denunce alla procura della Repubblica  per maltrattamento di animali".




GENOVA. GATTI SCOMPARSI E GATTI TORTURATI NEL RIONE ALBARO

GENOVA (22 MARZO 2023) Ancora segnalazioni di gatti spariti e di gatti torturati a Genova, dopo che nei giorni scorsi l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambienti AIDAA aveva riaperto il caso dei gatti uccisi nei mesi scorsi anche nel capoluogo ligure sono fioccate le segnalazioni al telefono amico dell'associazione che parlano di gatti scomparsi  e di gatti torturati ma scampati per miracolo alla morte. L'ultima segnalazione stamane dal quartiere residenziale di Genova Albaro e precisamente nella zona adiacente a via Panigalli qui la segnalazione riguarda un gatto di strada che sarebbe stato ripetutamente torturato in diverse zone del corpo, nei genitali e nella coda, secondo quanto riportato in questa segnalazione verificata il gatto al quale è stata amputata la coda ed i genitali  è rimasto due mesi ricoverato dal veterinario e ora è accudito da una famiglia di residenti in questa zona del capoluogo ligure. "Sono diverse le segnalazioni che ci sono arrivate - spiegano in una nota gli animalisti dell'AIDAA- alcune delle quali effettivamente sono credibili e molte di esse sono giunte proprio dal quartire residenziale Albato. Nelle segnalazioni si parla di gatti scompardsi nel nulla, di gatti tornati a casa mutilati e in un caso che stiamo verificando si fa anche il nome di una persona che in passato potrebbe aver maltrattato dei gatti. In alcuni casi si tratta di segnalazioni slegate tra loro, ma nel caso della segnalazione di  questa mattina in cui ci dicono che l'ultima tortura subita dal gatto risalirebbe allo wcorso dicembre e le altre arrivate nei giorni scorsi dalla stessa zona ci fanno riflettere, per il momento- conclude la nota animalista- abbiamo chiuesto ai segnalatori di fere o di inviarci le denunce ma non escludiamo la presentazione di una nostra informativa alla procura sulle segnalazioni ricevute".

GATTO TORTURATO- IMMAGINE DI REPERTORIO


BAIRO. BOCCONI AVVELENATI CONTRO I CANI

 BAIRO - Possibili bocconi avvelenati contro i cani a Bairo, nella zona di via Prelle. La segnalazione di una utente dei social è stata condivisa dal Comune di Bairo attraverso la propria pagina Facebook ufficiale. Si invitano i proprietari dei cani a prestare attenzione. Nel proseguimento sterrato della via verso la campagna, poco oltre il capannone degli Alpini, sono state rinvenute delle crocchette per cani con nascosta sotto una sostanza azzurra, forse topicida o veleno per lumache. La persona che ha segnalato il ritrovamento ha rimosso tutto ma potrebbero esserci altri bocconi di questo tipo nella stessa zona. 

 

BOCCONI AVVELENATI , UN CANE MORTO A CAPESTRANO

 

La carcassa di un cane è stata ritrovata nel parco di via Lago di Capestrano a Pescara nella mattina di domenica 19 marzo.
A segnalare il fatto è una residente che fa sapere come anche altri due cani siano stati avvelenati nei giorni scorsi.

Ma per fortuna, a differenza di quello ritrovato morto (per il quale è intervenuta la polizia locale), sono stati salvati dal veterinario dal quale sono stati accompagnati rapidamente.

Nell'area verde di Villa del Fuoco dunque ci sarebbe un problema esche avvelenate e le vittime sono i cani della zona. La residente lamenta come il parco sia sprovvisto da anni di custode,



martedì 21 marzo 2023

PALERMO PONY MUORE DURANTE UNA CORSA CLANDESTINA AIDAA IN PROCURA

PALERMO (22 OTTOBRE 2'23) -Il terribile impatto con un auto che viaggiava parallela alla corsa clandestina in svolgimento a Palermo ha provocato la morte di un pony. La corsa clandestina è avvenuta nel quartiere Ballarò e durante questa corsa un pony ha perso la vita in maniera tragica L'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha deciso di presentare denuncia alla procura di Palermo contro gli organizzatori ed i partecipanti alla corsa clandestina coi pony di Ballarò. "Siamo certi che non saremo i soli a denunciare questa vergogna che questa volta ha avuto un espilogo tragico- scrivono gli animalisti di AIDAA- ma l'appello è alla popolazione siciliana perchè denunci queste situazioni anche mentre sono in svolgimento, non dimentichiamo che attorno a queste corse c'è un giro di scommesse spesso di diverse decine di migliaia di euro, scommesse gestite spesso direttamente dalla mafia".




GLI AFFARI MILIONARI DELLA MAFIA SULLA PELLE DEGLI ANIMALI ( ANTICIPAZIONI DOSSIER AIDAA 2023)

REGGIO CALABRIA (21 MARZO 2023) Oggi è la giornata della lotta contro tutte le mafie e noi dell' Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA vogliamo oggi parlare di un aspetto delle mafir di cui pochi  parlano o scrivono e del quale i mezzi di comunicazione poco si interessano cioè dello sfruttamento degli animali da parte delle diverse mafie presenti sul nostro territorio nazionale. 
LE MUCCHE "SACRE" E LA MACELLAZIONE CLANDESTINA
Quello della macellazione clandestina e dell'allevamento delle mucche e di altri animali da carne è sicuramente uno degli aspetti piu redditizi, il sistema di allevamento è noto, gruppi di mucche, maiali  ed altri animali da reddito vengono lasciati pascolare liberamente e senza che nessuno li controlli sui terreni altrui o su quelli demaniali , si tratta di piccole mandrie di animali "intoccabili" che vengono poi macellate in forma clandestina e immesse sul mercato parallelo della vendita di carne specialmente a ristoranti e macellerie compiacenti. Non si conosce il numero esatto degli animali coinvolti ne nel dettaglio il giro di affari, ma sicuramente si parla di un giro di diverse decine di milioni di euro, non dimentichiamo  che in questo giro di affari era presente anche Matteo Messina Denaro il boss arrestato nelle settimane scorse e che dai riscontri giudiziari pare che attraverso suoi prestanome aveva messo le mani anche su questo mercato della macellazione clandestina.
I CANILI LAGER E LE SCOMMESSE SUI COMBATTIMENTI E LE GARE CLANDESTINE.
Altro capitolo è quello che riguarda la gestione dei canili lager e del trasferimento dei cani nel nord Europa, qui i sospetti sono molti in relazione all'infiltrazione della mafia nel business dei canili lager dove vengono tenuti centinaia di cani e ai quali è interdetto ogni accesso alle associazioni di volontariato animalista, qui il business è sicursmente dettato da diversi fattori, la gestione stessa dei canili da paerte di persone che riducendo i cani alla fame fanno soldi, tanti soldi alle spalle dei cani presenti e parlando di migliaia di cani solo nelle regioni del sud stiamo parlando di profitti diretti con cifre a sei zero, diversa la questione della gestione dei trasferimenti dei cani verso il nord Europa un business che genera molti profitti in quanto si tratta di viaggi organizzati ed ogni anno almeno 18.000 cani vanno verso nord, molti dei quali non dichiarati, quanti di questi viaggi è gestito direttamente o indirettamente da organizzazioni mafiose o infiltrate? Non è possibile dirlo con certezza ma al fianco di chi agisce correttamente seguendo le leggi vi sono gruppi che agiscono in maniera semi coperta e che hanno interesse economico. Qui stiamo parlando di un giro certo di oltre un milione di euro l'anno. Soldi freschi che possono essere immessi in altri affari forse a partire dal traffico di droga?
Un capitolo minore ma non meno redditizio infine è quello delle scommesse che vengono fatte sia sui combattimenti con i cani e sulle corse abusivo di cavalli, fenomeno questo presente sopratutto in Sicilia. Si tratta di uno sfruttamento vero a volte fino alla morte dei cani e dei cavalli coinvolti che ha un giro di affari di parecchi milioni di euro, in particolare infine quello delle scommesse sui combattimenti coinvolge anche orgsnizzazioni malavitose dell'est europa ed è un fenomeno che da sempre è sotto l'occhio vigile delle forza dell'ordine.


OPERAZIONE PUPPIES. I FORESTALI SALVANO CUCCIOLI IMPORTATI DALL'EST

 Scoperto un traffico illecito di cuccioli provenienti dall’Est Europa e deferito all’autorità giudiziaria il titolare di due negozi di animali, presunto responsabile dell’attività illecita. Nell’operazione denominata "Puppies traffic" sono stati impegnati i Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Varese, in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, dei carabinieri di Busto Arsizio e Varese e delle stazioni dei Carabinieri Forestali di Arcisate e Tradate. Secondo l’ipotesi investigativa, il commerciante avrebbe introdotto nel territorio nazionale cuccioli di razze quali Spitz, King Cavalier, Chihuahua, Maltese, Barbone nano ed altre, privi però dei sistemi per l’identificazione individuale con microchip oltre che delle certificazioni sanitarie e delle vaccinazioni necessarie.L’età dei cuccioli era minore di quella dichiarata quindi non poteva consentire il loro trasporto per arrivare nei negozi ed essere venduti. Animali che facevano tenerezza e che avrebbero subito trovato acquirenti, ma costretti a subire trattamenti illeciti e dannosi per la loro salute. Lo stesso commerciante per cercare di ovviare alle precarie condizioni di salute dei cani separati prematuramente dalla madre, somministrava ai cuccioli sostanze vietate e trattamenti farmacologici impropri. I due negozi interessati dalle indagini sono stati perquisiti , all’interno sono stati sequestrati ingenti quantitativi del farmaco "Flagyl-Metronidazolo", vietato per gli animali quindi impiegato illecitamente. A dieci esemplari sono stati somministrati farmaci in modo illecito tale da causare lesioni e sofferenze che in due casi hanno determinato il decesso degli animali.L’età dei cuccioli era minore di quella dichiarata quindi non poteva consentire il loro trasporto per arrivare nei negozi ed essere venduti. Animali che facevano tenerezza e che avrebbero subito trovato acquirenti, ma costretti a subire trattamenti illeciti e dannosi per la loro salute. Lo stesso commerciante per cercare di ovviare alle precarie condizioni di salute dei cani separati prematuramente dalla madre, somministrava ai cuccioli sostanze vietate e trattamenti farmacologici impropri. I due negozi interessati dalle indagini sono stati perquisiti , all’interno sono stati sequestrati ingenti quantitativi del farmaco "Flagyl-Metronidazolo", vietato per gli animali quindi impiegato illecitamente. A dieci esemplari sono stati somministrati farmaci in modo illecito tale da causare lesioni e sofferenze che in due casi hanno determinato il decesso degli animali.

Gli inquirenti hanno inoltre trovato che i documenti identificativi degli animali erano contraffatti riportando un’età maggiore di quella reale, irregolarità e che le vaccinazioni in realtà non erano state mai somministrate o somministrate in modalità e quantità non compatibili con specie ed età. Tramite il Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, reparto specializzato nel contrasto di reati in danno degli animali è stato attivato il canale di cooperazione internazionale Europol per informare le autorità di polizia estere.

Gli inquirenti hanno inoltre trovato che i documenti identificativi degli animali erano contraffatti riportando un’età maggiore di quella reale, irregolarità e che le vaccinazioni in realtà non erano state mai somministrate o somministrate in modalità e quantità non compatibili con specie ed età. Tramite il Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma, reparto specializzato nel contrasto di reati in danno degli animali è stato attivato il canale di cooperazione internazionale Europol per informare le autorità di polizia estere.





TROVANO UNA CARCASSA DI CERVO E SUBITO GRIDANO "AL LUPO AL LUPO"

 TEGLIO (Sondrio)Il lupo compare anche a Teglio e fa paura. La notizia è ancora da verificare appieno ma la foto inviata da una cittadina al Gruppo di tutela PatriMont presieduto da Marco Paganoni, relativa al ritrovamento di una carcassa di cervo nei pressi di San Giacomo, frazione di Teglio, lascerebbe pochi dubbi: l’animale sarebbe stato attaccato e ucciso da un lupo. Se così fosse, la questione sarebbe una novità perché la località si trova sul fondovalle e nei pressi del Sentiero Valtellina, assai frequentato da ciclisti, podisti e famiglie con bambini.

Ora il lupo, a detta degli esperti, non è pericoloso per l’uomo ma qualcuno teme incontri ravvicinati. "Abbiamo ricevuto la segnalazione con annessa fotografia – dice Marco Paganoni – da una persona che passeggiava vicino al Sentiero Valtellina con i suoi cani. Cani che hanno scoperto la carcassa e fiutato qualcosa nella boscaglia".

Ma dalla foto si può dire che il cervo sia stato ucciso proprio da un lupo? "Gli esami cui verrà sottoposto l’animale avranno tempi biblici da parte delle autorità venatorie. Io, per l’esperienza che ho sulle predazioni, dico che un cane difficilmente avrebbe potuto attaccare un cervo e ucciderlo e che ci sono molte similitudini con altre foto riguardanti uccisioni da parte di lupi. Il punto in cui l’animale ha attaccato il cervo è vicina alla sacca del rumine: questo farebbe appunto pensare all’attacco di un lupo. E poi sappiamo che nella vicina Val Malgina ci sarebbero più lupi. Non vogliamo fare allarmismo ma la situazione va affrontata al più presto"



FONTE

Trovata carcassa di cervo "Ma niente allarmismi" (ilgiorno.it).



lunedì 20 marzo 2023

GENOVA NERVI. CANI COLPITI DA SCARICHE ELETTRICHE SU VIALE DELLE PALME - AIDAA:SCOPRIRE I REPONSABILI

 GENOVA  NERVI (20 MARZO 2023) - Un esposto alla procura della repubblica di Genova è stato inviato dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ijn merito lla vicenda dei uovi  lampioni malfunzionanti installati in viale delle Palme che provocano scarihe di corrente e la cui scossa elettrica ha colpito tre cani mentre con i propri umani stavano facendo la passeggiatina serale. Il presidente del municipio Levante ha informato i pompieri che hanno immediatamenter circosritto l'area ma la questione non tranquillizza gli animmalisti di AIDAA: " Questa vicenda dei lampioni che liberano scariche di corrente èsimile per certi aspetti  a quelle che mei mesi scorsi portò alla morte di alcuni cani fologorati proprio dalle scosse che scaurirono dai tombini in diverse zone d'Italia. Noi non vigliamo lanciare la croce addosso a nessuno- scrivono ancora gli animalisti- ma su queste vicende occcorre andare a fondo per scoprure quali siano le motivazini per evitare ulteriori episodi che potrebbero avere conseguenze più gravi di quelle che hanno visto vittime i cani che passeggiavano su viale delle Palme a Nervi".



I NUOVI LAMPIONI A NERVI PROVOCANO SCARICHE DI CORRENTE. ALCUNI CASI VITTIMA DI SCOSSA

 I nuovi lampioni di viale delle Palme a Nervi provocano scariche di corrente. Ad avvertire del pericolo alcuni cittadini che ieri sera lo hanno scoperto portando i propri cani a fare la passeggiata serale. Proprio gli animali hanno preso la scossa.


"Attenzione soprattutto x i proprietari di cani!!! Le ultime illuminazioni a terra di viale delle Palme dal lato levante, vicino alla stazione danno la scossa. Il mio cane se l’è presa stasera… Ho avvertito i Vigili del Fuoco", ha scritto una cittadina sul gruppo Facebook 'Nervi a Pezzi'. Altre segnalazioni nei commenti al post.

Il presidente del Municipio Levante Federico Bogliolo ha avvertito i vigili del fuoco che hanno posizionato un nastro bianco e rosso per delimitare l'area.


GABBIE PER CINGHIALI. DENUNCIATO BRACCONIERE

 CORTEMILIA Una multa da mille euro e il sequestro dei dispositivi, due gabbie per la cattura di animali selvatici artigianali: i provvedimenti sono stati adottati dai Carabinieri forestali della stazione locale nei confronti di un bracconiere, deferito alla Procura di Asti.

I militari e quelli della stazione di Ceva lo hanno sorpreso, dopo alcuni appostamenti fotografici, nei giorni scorsi, mentre preparava le gabbie, perfettamente funzionanti e in grado di trattenere esemplati di cinghiali, sistemate in alcuni terreni isolati di proprietà. L’uomo è stato denunciato per aver violato la legge 157 emanata nel 1992, che vieta l’utilizzo, nell’atività venatoria, dei dispositivi di cattura.


BOCCONI AVVELENATI A MORCIANO DI LEUCA

 Aumenta la conta dei morti tra gli animali sul territorio di Morciano di Leuca dove, nelle scorse settimane, sono stati ritrovati i corpi esanimi di gatti, cani, ma anche volpi e ricci. La presunta causa di questa “strage” nelle campagne del comune salentino parrebbe avvelenamento. Sono almeno quattro i cani trovati morti, insieme ad un numero non precisato di altri animali selvatici.

Sono giunte diverse segnalazioni all’associazione “Qua la zampa” di Salve che ha subito denunciato alle autorità competenti l’accaduto, nella speranza di fermare l’aumento del numero delle vittime tra gli animali.

Una situazione che sembra non trovare soluzione nonostante le diverse denunce. A dare l’allarme è proprio Antonella Pirelli, la presidente dell’associazione “Qua la zampa” con lo scopo di allertare e sensibilizzare i cittadini



domenica 19 marzo 2023

BRACCONIERE BECCATO CON CARCASSE DI RAPACI.

 Modena, 17 marzo 2023 – La polizia provinciale ha denunciato un bracconiere sorpreso a Pavullo con della carcasse di poiana. All’uomo è stata sequestrata la gabbia trappola utilizzata per l’attività non consentita. Come spiega la Provincia di Modena in una nota, “si tratta di un intervento svolto nell’ambito delle Il bracconiere è stato denunciato per bracconaggio e negligenza nella custodia di armi, nonché per i reati che sono previsti dalla normativa nazionale sulla caccia. della Polizia provinciale a tutela del territorio, della fauna e dell’ambiente. L'attività venatoria ha norme e protocolli molto chiari e vanno rispettati con attenzione”.



VITERBO. BOCCONI AVVELENATI AL PILASTRO?

 VITERBO – Sembra che a Viterbo stia succedendo di nuovo, c’è qualcuno che sta distribuendo nei parchi e davanti ai portoni dei palazzi della zona Pilastro, bocconcini avvelenati per uccidere i cani, i nostri amici del cuore, gli amici pelosi che non ci abbandonano mai. Questi vigliacchi e non amanti degli animali hanno in passato già ucciso diversi cani con le loro esche avvelenate ed ora hanno ricominciato cambiando zona, erano stati segnalati casi anche nel quartiere dei Cappuccini. Ieri su Facebook è apparsa questa notizia segnalata da P.P. e siamo certi che non è una fake: “ATTENZIONE VITERBO zona Pilastro piena di bocconcini avvelenati, non solo nei parchi ma anche fuori i portoni dei palazzi!!! Quello nella foto è stato recuperato da un collega di lavoro. Massima diffusione.” E subito più di 134 persone hanno condiviso questo messaggio. Sembra che l’esca sia stata messa con all’interno con un pezzo di salsiccia per attirare il cane e per essere mangiata. Noi abbiamo ricevuto in redazione la segnalazione ed essendo amici nel cuore dei nostri cuccioli pubblichiamo l’articolo sperando di fare del bene e mettere in allarme chi possiede un cane e deve proteggere chi a noi in ogni momento dà tantissimo con il suo affetto e amore. La notizia sembra sia stata già segnalata agli organi competenti.



sabato 18 marzo 2023

GATTO DECAPITATO AD INZAGO. AIDAA; IPOTESI PISTA SATANICA

 INZAGO (18 MARZO 2023) Ancora un atto di violenza inudita nei confronti di un animale, questa volta un gatto trovato decapitato a Inzago in via Pastore dove un residente rincasando ieri sera verso le 21.30 ha trovato il corpo di un gatto biamco e nero abbandonato ai bordi della strada, al gatto era stata mozzata la testa. Subito è scattato l'allarme e sul posto oltre ai carabinieri ed alla polizia locale è intervenuto il personale ATS che ha recuperato il corpo decapitato del gatto. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che da tempo segue le vicende legati alle violenze crudel che hanno come obiettivi gli animali: "Abbiamo appena rilanciato l'iniziativa per trovare i responsabili delle decapitazioni sui gatti avvenute nei mesi scorsi a Livorno, Lucca e Genova che ora ci troviamo subito di fronte a una situazione simile che questa volta porta con forte probabilità verso i riti isoterici o satanici, ma non escludiamo mai a priori nemmeno la pista dello squilibrato , ma comunque anche in questo caso lunedi faremo denuncia penale e stiamo valutando una possibile ricompensa".



I COMUNI NON HANNO PIU SOLDI PER CANILI E RANDAGISMO

ROMA (17 marzo 2023) - L'abbandono dei cani e il recesso di proprietà degli stessi sono in aumento con rischi sempre maggiori di sovraffollamento dei canili italiani. Ma la questione delle difficoltà denna gestione delle strutture canili e dei rifugi privati, convenzionati o pubblici non è solo questa ma anche la difficoltà per i comuni a pagare le rette dei cani ospitati. In queste settimane i comuni stanno approvando i bilanci di previsione e tra i tagli previsti da moltissimi comuni vi sono proprio le spese per ls lotta al randagismo. Il problema si pone specialmente nelle regioni a maggior randagismo dove anhe i piccoli comuni spesso si ritrovano a dover pagare rette seppure minimali che visto il numero dei cani ospitati nei canili vanno a incidere sui singoli bilanci? Per dare un quadro della situazione economica che si avvicina alla realtà nel corso del 2022 sono oltre 2.000 i comuni che risultano essere morosi e per molti di loro la morosità è di parecchi anni e questo nonostante molto spesso i bandi prevedano costi sempre piu contenuti. Ora ovviamente il problema si fa sentire specialmente nei comuni delle regioni a più alta incidenza di presenza di randagismo e quini parliamo dei comuni di Calabria, Sicilia, Abruzzo e Campania dove complessivamente si registraa una concentrazione del 60% dei randagi, e un'alta percentuale di cani presenti nelle strutture pubbliche e private. "La situazione sta sfuggendo di mano basta dare un'occhiata a campione dei bilanci di previsione di molti comuni delle regioni del sud dove si evincono tagli strutturali in alcuni casi di punte del 30% per le azioni di lotta al randagismo- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- e questo comporta due rischi gravi, il primo è che migliaia di cani rischiano seriamente di morire di fame chiusi nei rifugi, e il secondo è che aumenti il numero di cani randagi con tutto quello che ne consedue a partire dagli avvelenamenti di massa".



VOGLIONO IMPEDIRE PER LEGGE I NOMI DEI PRODOTTI VEGETALI CHE IMITANO LA CARNE

 Lo scorso 29 Dicembre il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Mirco Carloni ha presentato al parlamento una proposta di legge denominata “Disposizioni in materia di denominazione dei prodotti alimentari contenenti proteine vegetali”: l’obiettivo è quello di vietare che prodotti di origine vegetale possano essere messi in commercio con nomi che richiamino quelli di alimenti di origine animale. Niente più “cotolette” di soia,  wurstel di tofu o bresaola vegan sugli scaffali, nel caso.

Perché questa proposta?

Secondo il testo della proposta di legge l’obiettivo è “tutelare le produzioni zootecniche del nostro Paese da coloro che vogliono offrire alternative di consumo, sfruttando i nomi normalmente riferiti a carne e prodotti a base di carne con la propria notorietà”.
Nel testo della proposta quello che è accaduto nel mercato agroalimentare negli ultimi anni è “disdicevole”: “Il mercato agroalimentare in questi ultimi anni ha visto il proliferare di alimenti a base vegetale posti in commercio con l’uso distorto di nomi riferiti alla carne e ai prodotti a base di carne. La diffusione di denominazioni come «bresaola di seitan», «bistecca di tofu» o «prosciutto veg» rende evidente un fenomeno tanto disdicevole quanto diffuso“.

Il tema sarebbe, questa volta, non tanto legato alla questione della possibile “confusione” che attanaglierebbe il consumatore nel non riuscire a distinguere una “veg-bresaola” da quella “della Valtellina” (che nel disciplinare IGP permette l’uso di carni di zebù brasiliano, per esempio, basta che questa vengano lavorate sul territorio lombardo) bensì dal far credere al consumatore che i due prodotti abbiano proprietà nutrizionali simili:  “Ci si trova così – si legge nella proposta di legge – a proporre al consumatore delle alternative di consumo che non hanno lo stesso apporto, ricchezza e valore nutrizionale.  Gli alimenti di origine zootecnica, è bene ricordarlo, sono gli unici a riuscire ad apportare nelle giuste quantità determinati nutrienti essenziali come le proteine e gli amminoacidi e, nelle giuste proporzioni, si inseriscono correttamente in un regime nutrizionale bilanciato”.




venerdì 17 marzo 2023

GATTO MORTO ABBANDONATO DA DUE MESI A ROMANO DI LOMBARDIA. AIDAA: "VERGOGNOSO"

ROMANO DI LOMBARDIA (17 marzo 2023) Un esposto alla procura di Bergamo è ststo inviato questa mattina dall'Associazine Italiana Difesa Animali Ed AMBIENTE in merito all'abbandono della carcassa del gatto a Romano di Lombsrdia che si trova praticamente davanti all'entrata degli spogliatoi del llo stadio della cittadina della bassa bergsmsscs. "Non stiamo qui a ricapitolare la storia, diciamo semplicemente che è vergognoso che per due mesi non si sia trovato il tempo di rimuovere la carcassa di un povero gatto morto ma la carcassa sia stata lasciata sul posto e segnalata con un birillo stradale.- scrivono gli animalist dell'AIDAA- abbiamo voluto presentare un esposto per verificare se ci sono responsabilità, ma crediamo che questo sia innanzitutto un gesto di insensibilità e civilità che comunque merita di essere condannato senza se e senza ma".


BOCCONI AVVELENATI NEI PARCHI DI ABANO TERME

 ABANO - Un chiodo ad uncino come farcitura di una "polpetta". Tanto basta a far ritornare l'incubo del serial killer dei cani all'interno dei parchi pubblici delle Terme. Il nuovo episodio di distribuzione di "esche" letali per gli amici a quattro zampe è avvenuto l'altro ieri al parco "Configliaci". A rinvenire il boccone avvelenato è stato un residente a passeggio con il proprio cane a guinzaglio. L'uomo è stato pronto ad allontanare l'animale dal boccone e depositare l'esca all'interno di un cesto per i rifiuti. Poi è corso dalla polizia locale a denunciare il fatto, mostrando lui stesso la "polpetta".