venerdì 31 marzo 2023

NEL 2022 INVESTITI ED UCCISI 12.000 ANIMALI DOMESTICI

ROMA (31 MARZO 2023) -  Nael 2022 sono oltre 12.000 gli animali domestici vittime di incidenti stradali e di questi oltre l'80% riguarda cani e gatti. Un dato statistico non molto lontano da quello degli anni precedenti. Estremamente desolante il dato riferito ai soccorsi stradali che non superano il 19% rispetto al totale degli animali domestici investitie questo nonostante il codice della strada imponga di fermarsi e soccorre gli animali investiti, dal conto sono escluse le lepri e i rospi e gli altri animali solvatici che rientrano in un altro conteggio. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA entrando nel dettaglio ricorda che oltre il 50% degli investimenti coinvolgono i gatti, il 30% i cani e il resto riguarda altri piccoli animali domestici. Per quanto riguarda la classifica dei territori  in testa vi sono Lombardia, Calabria e Sicilia negli ultimi posti Valle d'aAosta e la provincia autonoma di Trento.

fonte: ITALAMBIENTE  ROMA


ITTIFREDDU. CANILE ABUSIVO TENEVA 19 CANI IN 5 BOX

 Un canile abusivo aperto nell’azienda agricola di sua proprietà con gli animali tenuti in pessime condizioni. Quando i carabinieri hanno fatto scattare il blitz nelle campagne di Ittireddu, nel Sassarese, hanno trovato un lager: 19 bestioline rinchiuse in 5 minuscoli box. Uno invece era legato a una catena di meno di cinque metri.

I militari dell’Arma sono arrivati nell’azienda agricola insieme al personale del Dipartimento di prevenzione. Il proprietario è stato denunciato per maltrattamento di animali, ma la sua identità non è stata diffusa.


E' ALLERTA BOCCONI AVVELENATI IN TUTTA LA CITTA' DI TORINO

 Padroni di cani in stato di allerta a Torino: in città si moltiplicano ritrovamenti di polpette avvelenate, wurstel con chiodi nascosti all’interno e altre esche potenzialmente fatali per gli animali, diDa Moncalieri a Nichelino, fino a corso Svizzera e via Ada Negri, una vera e propria pioggia di segnalazioni. Di recente Parco Paradiso diversi cani sono deceduti, altri sono stati salvati dopo operazioni d’urgenza, dopo aver ingerito polpette avvelenate. Spesso i cittadini provano a tutelare gli animali organizzando giornate di raccolta di rifiuti ed esche nelle aree canine, ma non sempre riescono a “bonificare” tutte le aree.sseminate da uno o più anonimi sconsiderati.Si muove anche l’amministrazione comunale: Francesco Tresso, l’assessore per la tutela degli animali, ha sottolineato l’urgenza di affrontare il problema. “È da otto anni che registriamo questi continui tentativi di uccidere i nostri animali – afferma Carlo Scati, 71 anni, residente della zona citato dal Corriere della Sera – e nelle ultime settimane il fenomeno si è acutizzato, visto che i bocconi avvelenati non si trovano più solo all’interno dell’area cani ma in tutto il parco. E considerando che nei paraggi sono presenti due scuole, il rischio si allarga anche ai bambini. Si deve trovare una soluzione”. Nel 2022 per questo motivo in Italia sono morti 45 mila cani, mille in più rispetto al 2021. Una media impressionante di 123 animali colpiti ogni 24 ore.



PIOLTELLO. SEQUESTRATI CUCCIOLI DI CANE VENDUTI CON MENO DI 60 GIORNI

 Tutto è nato da un annuncio su Internet in cui venivano messi in vendita otto cuccioli di pitbull a neanche 40 giorni dalla nascita. Una pratica irregolare che ha messo in moto gli operatori di Oipa, l’Organizzazione internazionale per la protezione animali, e che li ha portati sino a Pioltello dove, mercoledì 29 marzo 2023, sei cuccioli sono stati sequestrati e messi in salvo.

Cuccioli di cane venduti illegalmente

I primi a intercettare la vendita illegale sono stati i referenti Oipa di Alessandria, in Piemonte. In Italia, infatti, la legge prevede che la cessione di cuccioli debba avvenire esclusivamente tra i 60 e i 90 giorni dopo la nascita per consentire il corretto svezzamento da parte della madre. Questo non stava avvenendo con i pitbull pioltellesi, così le guardie zoologiche hanno deciso di tendere una trappola al venditore illegale.


giovedì 30 marzo 2023

TAGLIA DI 5,000 EURO SUI RESPONSABILI DELLA TENTATA IMPICCAGLIONE DEL CANE A SINISCOLA

SINISCOLA (NUORO 30 MARZO 2023) Sulla vicenda del cane salvato da due ragazze da un impiccagione a Sinisocola in provincia di Nuoro interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA con un comunicato nel quale ringrazia le due ragazze he hanno salvato il cane da morte certa ed i Carabinieri intervenuti alargando il proprio rigraziamento a coloro che si sono presi cura del cane che martedi mattina era  stato barbaramente impiccato in un sottopasso della strada comunale che dalla cittadina porta alla chiesa di Sant’Elene. Gli animalisti aprno la caccia agli autori della tentata impiccagione: "Il cane era ormai allo stremo e forse lottava da ore per cercare di liberarsi dal cappio che lo soffocava, disperatamente cercava un appiglio nel muro in cemento armato dove si è consumato le unghie perdendo parecchio sangue e sarebbe sicuramente morto se non fossero intervenute le ragazze a liberarlo dal cappio. Si tratta di un gesto indegno e criminale - scrivono gli animalisti di AIDAA- su questa vicenda presenteremo denuncia ma chiediamo a chiunque sia in possesso di informazioni di rivolgersi ai carabinieri per denunciare i responsabili di questo atto criminale e per qursto motivo mettiamo a disposizione una taglia di 5.000 euro che sarà pagato a chi con la propria denuncia o testimonianza secondo le modalità previste dalle legge aiuterà ad individuare e far condannare in via definitiva i responsabili di questa tentata impiccaglione del cane a Siniscola",


TRE GATTI SBRANATI DAI CANI IN UNA COLONIA FELINA DI MACERATA

 Stesi a terra, martoriati e con lo stomaco fracassato. Questo lo scenario agghiacciante che si è palesato davanti agli occhi delle volontarie dell’Oasi felina ‘Gli aristogatti di Civitanova’, che presta servizio nelle strutture di via della Fontenalla dove nella mattinata di ieri tre mici sono stati uccisi dai colpi inferti, è l’ipotesi delle operatrici, da alcuni cani di grossa taglia – probabilmente randagi – che gironzolano nella zona. In un filmato si vedono due cani, uno nero affiancato da un pastore tedesco, scorrazzare liberi dalle parti dell’ex mattatoio. Per questo il loro timore è che si tratti di un attacco dei cani. "L’episodio – spiegano dall’Oasi felina – è accaduto nella tarda mattinata di oggi (ieri per chi legge, ndr), perché una volontaria è arrivata qui nelle prime ore del mattino ed era tutto a posto. Poi, la tremenda scoperta, che è avvenuta più tardi, con i gatti che sono stati sbranati quando nessuno di noi era presente". Subito si è attivato il servizio veterinario dell’Asur e ne è seguito l’intervento della Polizia locale. E non è di certo la prima volta che si verificano situazioni di questo genere al gattile di via Fontanella: "lo scorso anno – aggiungono le volontarie – ci furono cinque gatti morti, nel 2021 altri quattro".

Una situazione che a detta di chi vive la struttura potrebbe essere risolta attraverso l’apposizione di una più adeguata recinzione per delimitare il gattile, la cui spesa è già stata deliberata dal Comune lo scorso 31 dicembre, per un importo complessivo di 28mila euro, "ma ad oggi – proseguono le amanti dei felini – i lavori non sono ancora stati eseguiti e questa è la terza strage che si verifica. Sollecitiamo le autorità competenti – è il monito finale del gruppo – a eseguire i lavori per salvaguardare gli animali presi in cura con amore ed impegno dalle nostre volontarie".



LO SCIACALLO DORATO HA PRESO PIEDE IN EMILIA ROMAGNA

 BOLOGNA – Da un anno ormai in Emilia-Romagna ha preso residenza anche lo sciacallo dorato, una specie di canide simile alla volpe (ma più grande) originario dell’est Europa. E ora alla Regione arriva la richiesta di censire gli esemplari presenti e di tutelarli. A chiederlo in particolare è la consigliera ex M5s Giulia Gibertoni, che vuole sapere “quale sia la presenza e la distribuzione della specie in Emilia-Romagna, se siano in corso azioni di monitoraggio e di studio dello sciacallo dorato, e se si preveda l’attivazione di campagne informative per agevolare la convivenza con questo animale“.

IL PRIMO AVVISTAMENTO IN PROVINCIA DI RAVENNA

Il primo avvistamento di sciacallo dorato in Emilia-Romagna risale al febbraio 2022 quando, grazie alle fototrappole, un esemplare fu individuato ai confini del Parco regionale della Vena del gesso romagnola nel Comune di Brisighella, in provincia di Ravenna. Secondo quanto riportato allora dalla Regione in merito all’avvistamento, ricorda Gibertoni, “questo piccolo canide non è pericoloso per l’uomo e si comporta principalmente da spazzino, alimentandosi prevalentemente di carogne“. Il suo arrivo in Emilia-Romagna, quindi, “rappresenta una novità importante per la biodiversità del Parco regionale della Vena del gesso romagnola e di tutto il territorio regionale”. Per questo l’Ente Parchi della Romagna avrebbe dovuto avviare una “azione di monitoraggio di questa importante specie che arricchisce il già straordinario patrimonio faunistico del Parco”. Gibertoni chiede ora conto di questo studio e suggerisce anche di “utilizzare lo stesso atteggiamento anche per altre specie che invece, di volta in volta, vengono definite parautoctone o alloctone, e di cui si pianifica l’eradicazione totale”.



VOLONTARIE PORTANO VIA UN CANE A DONNA IN BLACK LIST

 Le hanno rubato il cane ed è stata colpita dallo sportello di un'auto nel tentativo di recuperarlo.

È quanto raccontato alla polizia da un'anziana che ieri, martedì 28 aprile, ha sporto denuncia contro due donne. La signora si trovava in un bar di via Sertoli quando, intorno alle 10.30, le due sono entrate e le hanno strappato dalle mani l'animale, poi sono risalite in auto e hanno ostacolato la presunta proprietaria, che cercava di rincorrerle, dandole una sportellata.

Secondo una prima ricostruzione, l'anziana non sarebbe la proprietaria del cane ma l'affidataria e le due donne sarebbero due volontarie arrivate dalla Sicilia per riprendere il meticcio finito - a loro dire - in cattive mani. Nell'ambiente animalista la signora è accusata di essere in una "black list" nazionale per maltrattamenti su animali. Ma questo non autorizzerebbe comunque le modalità con cui il cane è stato prelevato.


mercoledì 29 marzo 2023

INCENDIO TORRE DEL MORO. AIDAA CIHIEDE GIUSTIZIA PER I CANI E GATTI MORTI NEL ROGO

 MILANO (29 MARZO 2023) Nel mese di agosto del 2021 un rogo spaventoso svvolse un palazzo milanese chiamato la torre del Moro, nel rogo morirono diverse persone ma  anche un numero incalcolato di cani e gatti. Ad oggi nonesiste ancora giustizia per quegli animali che spesso furono lasciati in casa dai proprietari morti, e mentre da settembre dello scorso anno 18 persone risultano essere indagate e quindi a processo per quel rogo mortale, ancora nulla si muove per i cani e gatti. Per questo motivo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha scritto alla procura di Milano perchè si individuino le responsabilità dell'orribile morte che colpì oltre che gli umani anche i cani e i gatti arsi vivi.

https://www.agi.it/cronaca/news/2021-08-30/gatti-cani-intrappolati-palazzo-milano-rogo-13711245/



DUE CAGNOLINE UCCISE DAL DISERBANTE GETTATO IN GIARDINO

 Due cagnoline, Blue e Prixie, sono state prese di mira da qualche vicino intollerante. Dopo il lancio di cocci di vetro nel giardino della villetta di Verdellino dove vivono, ora è arrivato un gesto peggiore: del diserbante per avvelenarle. Solo il tempestivo intervento della proprietaria ha evitato che le sue cucciole incontrassero un destino peggiore.

Cagnoline avvelenate dal diserbante

Un episodio, come purtroppo ne erano già capitati in passato, che ha spinto L.S. a sporgere denuncia ai carabinieri e a diffondere le immagini delle sue cagnoline per mettere in allerta anche gli altri residenti delle villette del quartiere dei fiori.



SAN SEVERINO. UN CANE E TRE GATTI MORTI PER IL VELENO

 SAN SEVERINO – Un cane e tre gatti morti per sospetto avvelenamento hanno fatto scattare l’intervento dei Carabinieri Forestali nei parchi della città.

I militari del nucleo cinofilo antiveleno del Parco di Chiusi della Verna, dipendente dal Reparto Carabinieri del Parco Foreste Casentinesi, insieme ai colleghi del comando stazione Carabinieri Forestali di San Severino Marche, con il cane labrador Titan condotto dal brigadiere Nicola Gonfiacani, hanno perlustrato le aree verdi pubbliche nel rione Uvaiolo e nel rione Glorioso alla ricerca di eventuali altri ‘bocconi’ avvelenati. In tutta la zona il Comune aveva subito informato i proprietari affiggendo cartelli di avviso.

Dopo un’approfondita azione di verifica e controllo fortunatamente si sono potuti escludere ulteriori pericoli e i due giardini, nel frattempo chiusi al pubblico, sono così tornati pienamente fruibili. I due parchi, peraltro, sono frequentati anche dai bambini che risiedono nei due popolosi rioni.

A far scattare l’allarme, e il pronto intervento dei Carabinieri Forestali di San Severino Marche guidati dal maresciallo Eleonora Zampini, erano stati, nei giorni scorsi, il sospetto avvelenamento da rodenticidi di un cane, nell’area verde di Uvaiolo, e di 3 gatti in quella del quartiere Glorioso, oltre che di un altro paio di segnalazioni ma alle quali non sono poi seguiti rinvenimenti di carcasse.

Il comando dei Carabinieri Forestali settempedani, subito attivatosi insieme al Comune, ha quindi chiesto l’intervento dell’unità cinofila antiveleno, un cane addestrato alla ricerca di veleno capace di mostrare al conduttore la presenza di esche sul territorio.

«Le aree per ora si intendono bonificate anche se non si è ancora riusciti a risalire ai responsabili degli assurdi episodio. In entrambi i siti le indagini sono comunque in corso. I responsabili potrebbero essere perseguiti per una serie di reati: uccisione animali e maltrattamento animali oltre che getto di cose pericolose. Si tratti di reati che, va ricordato, sono puniti dal nostro Codice penale. Vale la pena ricordare, infine, che chiunque abbia messo, anche nel proprio giardino o orto, delle esche per topi o per lumache deve comunque assicurarsi che le stesse non possano essere ingerite da altri animali con l’ausilio di contenitori appositi. Coloro i quali non osserveranno questi attenzioni rischiano di essere considerati responsabili degli stessi reati», spiega l’amministrazione.



martedì 28 marzo 2023

MALTRATTA VIOLENTEMENTE UN CANE IN UN VIDEO POSTATO SUI SOCIAL. DENUNCIATO INFLUENCER CASERTANO

CASERTA ((28 MARZO 2023) Una denuncia penale per il reato di maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del cosice penale è stata inviata alla procura di Caserta dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente contro il pseudo influencer casertano noto con il nome di Antonio S. in quanto sui sui profili social ha postato in diverse occasioni video in cui maltrattava un cane di nome Leo, il video finito sulla pagina del deputsto napoletano Francesco Emilio Borrelli non è sfugglito agli occhi attenti degli analisti dell'associazione animalista che anche grazis alla collaborazione di altri utenti social in pochi minuti hanno individuato e peontamente presispoto la denuncia penale nei confronti dell'influencer casetano. "Questo aignore è stato denunciato in quanto nel video in questione si evince chiaramnte l'azione di maltrattamento e sofferenza a cui viene sottoposto il cane e si sentonno indistintamente i guaiti di dolore del cane Leo, per questo non abbiamo esitanto un attimo a predisporre ed inviare una denuncia contro di lui e la sua ignbile attività con richiesta immediata di sequestro del cane". Scrivono in una nota stampa gli animalisti di AIDAA.

IL LINK DEL VIDEO postato sulla pagina dell'onorevole Borrelli



RANDAGISMO. A SAN GIORGIO (RC) SCOMPARSI CINQUE CANI FORSE IMBEVUTI DI CANDEGGINA

REGGIO CALABRIA (28 Marzo 2023) Ancora una volta in Calabria si incrocia l'annosa questione del randagismo canino con quella della assoluta mancanza di interventi su vasta scala proprio per combattere questo fenomeno. Secondo le stime in Cslabria vi sarebbero ben oltre centomila randagi sparsi a macchia di leopardo su tutto il territoio regionale, alcuni di questi randagi vivrennero ai margini dei paesi e molto spesso scacciati se non uccisi o avvelenati da qualche abitante. Di conto non esiste un vero piano di lotta al randagismo a partire di fatto ds una politica di sterilizzazione di massa che se attuata correttamente ridurrebbe nel giro di qualche anno il fenomeno in maniera significativa, mancano anche le stutture in cui ospitare i randagi che spesso sono ammassati in verie propri canili lager e per qualcuno di questi i un passato nemmeno troppo lontano si è ipotizzato anche un infiltrazione della malavita nella gestione economica degli stessi. A questo quadro crudo e desolante dobbiamo aggiungere che molti comuni privi di fondi hanno lasciato scadere o non hanno mai attivato le convenzioni con i canili violando di fatto la legge nazionale sul randagismo 281/91 e le successive leggi regionali di applicazione della medesima. Una situazione infernale dove si innesta quanto successo nei giorni scorsi a San Giorgio un provincia di Reggio Calabria dove una volontaria animalsta locale ha lanciato un allarme relarivo a 6 cani randagi che si aggiravano per il paese , e che erano stati presi di mira da una parte della popolazione che senza troppi giri di parole ha tentato di sopprimerli. Uno di questi cani è stato poi ritovarto morto mentre gli altri impauriti da quano si è riusciti a capire sono stati cosparsi di candeggina, sul posto sono intervenuti anche dei volontari di una associazione che però non sono riusciti ad individurare questi cani che sono scomparsi. Che siano stati uccisi o si si siano andati a nascondere non è dato sapersi, certo è che da quanto capito anche questa amministrazione comunale è tra quelle che non ha poliiche attive per la lotta al randagismo e che viola sistematicamente la legge 281/91 che da in capo al sindaco la gestione dei cani randagi che vivono sul suo territorio.Sulla vicenda interviene l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che denuncia lo stato di totale indifferenza delle autorità locali in merito ad affrontare il randagismo e nel caso speifico denuncia anche l'ateggiamento di alcuni abitanti del paese che avrebbero cosparso i cani di candeggina. "Abbiamo deciso di percorrere due strade- scrivno gli animalisti di AIDAA- innanzitutto di cristallizzare la situazione con la presentazione di un esposto che invieremo nei prossimi giorni per denunciare le violazioni delle leggi in mteria di tutela di animali e di lotta al randagismo in particolare in violazione dell'articolo 544  del codice penale per aver presumibilmente cosparso di candeggina i cani e in merito al sindaco rimarchiamo la violazione delle competenze a lui ascritte, infine- conclude la nota AIDAA- scriveremo ai prefetti per chiedere un intervento presso le amministrazioni locali al via di avviare seriamente una campagna di lotta e prevenzione al randagismo in quella regione. Spesso ci dicono che mancano i soldi. Quelli si possono trovare tra le piege del bilancio comunale cosi ome spesso si trovano i soldi per fare le sontuose feste popolari o per organizzare eventi costosissimi".


LECCO . TROVARTO MORTO L'ESCURSIONISTA ANDREA MARCHESINI MORTO ANCHE IL SUO CANE TITO

 E' stato trovato morto Andrea Marchesini, 53enne residente nel Comasco, l'uomo disperso da sabato sulle montagne sopra Premana (Lecco). Vicino al suo corpo i soccorritori del Soccorso alpino e di quello della Gdf hanno recuperato anche il suo cane Tito. Mentre erano su una cresta che porta da Premaniga verso il Pizzo Alto, hanno notato con il binocolo l'animale immobile, nella zona del Lago di Deleguaggio di Sotto.

Sono scesi subito dal versante, molto ripido, innevato e ghiacciato, lo hanno raggiunto e hanno riconosciuto il cane dell'uomo. Hanno quindi proseguito con la perlustrazione fino a quando hanno trovato anche Marchesini, riverso a terra, in parte coperto di neve precipitata nel pomeriggio di ieri.

L'elisoccorso di Como di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza ha sbarcato il medico e l'e'quipe per la constatazione della morte. Il corpo dell'uomo è stato trasportato a valle, dopo l'autorizzazione da parte del pm di turno. I soccorritori hanno recuperato anche il corpo del cane. La dinamica è in corso di accertamento, l'uomo e il cane sono precipitati per diversi metri.



BOCCONI AVVELENATI A RACALBUTO

 Bocconi avvelenati disseminati lungo il tratto di strada tra Racalmuto e Grotte che è costata la vita a cinque cani padronali, e non randagi, deceduti per avvelenamento. Storie che si ripetono, perchè già qualche mese fa si erano verificati episodi di rinvenimenti di esche letali del cibo per cani a cui era stato mescolato del lumachicida che avevano causato la morte di innocenti animali. I cittadini sono arrabbiati, e chiedono di fronte alla morte di Macchia che venga individuato il presunto responsabile di questi atti criminosi.



lunedì 27 marzo 2023

DONNA CIECA CACCIATA CON IL CANE DALLE CHIESA. AIDAA SCRIVE AL VESCOVO. "GESU I CIECHI LI GUARIVA NON LI SCACCIAVA"

TRIESTE (27 MARZO 2023) Gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente hanno inviato una lettera al vescovo di Trieste per protestare e chiedere interventi disciplinari nei confronti del parroco della chiesa del capoluogo friulano che nei giorni scorsi si è reso responsabile di un fatto estremamente grave avendo cacciato una giovane ipovedente accompagnata dal cane guida dalla sua chiesa in quanto a suo dire i cani non sono ammessi in chiesa nemmeno se cani guida. Poco trapela sul testo della lettera inviata al vescovo triestino dali animalisti che hanno scritto uno scarno comunicato dove scrivono di aver chiesto al vescovo un gesto riparatore e di sanzionare il sacerdote resposabile del deprecabile gesto ricordando al prelato che "Nel vangelo Gesù ridava la vista ai cechi e non li allontanava certo dalla sua presenza".


CANE LEGATO SUL TETTO DELLA SCUOLA. AIDAA PRESENTA DENUNCIA

BATTIPAGLIA  (26 MARZO 2023)  Oggi  l'Associazione Italiana difesa animali ed ambiente presenta una denujcia penale per il reato di maltrattamento di animali iin seguito alla vicenda del cane che sarebbe stato legato sul tetto della scuola Caduti della Valella. Secondo la ricostruzione che abbiamo appurato L’animale è stato incatenato e lasciato sulle lamiere del tetto. Tempo fa la scuola avrebbe rimandato la responsabilità al Comune che è proprietario dell’immobile per effettuare un intervento che mettesse in sicurezza il cane. "Abbiamo deciso di presentare un esposto alla procura della repubblica- scrivono gli animalisti- per chiedere indagini sul reato di maltrattamento di animali e per verificare se esistono i presupposti per il sequestro del cane in questione".



UN CUCCIOLO DI LUPO UCCISO IN VALCAMONICA -CACCIA ALL'ASSASSINO

 Edolo (Brescia) - In Alta Valle Camonica c’è preoccupazione per il branco di lupi stanziali del Tonale, poiché alcune settimane fa un giovane esemplare è stato barbaramente ucciso da un bracconiere mentre si trovava nei boschi della Valtellina, adiacenti a quelli camuni. È accaduto domenica 19 febbraio, quando la carcassa di un giovane esemplare è stata trovata in località Predaccio, a Valfurva, nel Parco dello Stelvio. "Sul corpo dell’animale – spiegano dall’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (Ersaf) – sono stati rinvenuti il foro di entrata e di uscita di un proiettile di grosso calibro".

La spiegazione è da cercare nella paura di qualcuno per la presenza degli animali, dato che non si segnalano attacchi all’uomo nella zona dell’arco alpino Bresciano e Valtellinese. Unico neo di questi animali selvatici è, talvolta, razziare quelli domestici, anche se per gli agricoltori sono previsti ristori. "C’è è la piena disponibilità da parte del Parco – dichiara il direttore dello Stelvio Franco Claretti – a sostenere tutte le azioni a favore di questi territori, agricoltura compresa, finalizzate a rafforzare la cooperazione nella gestione di questa specie. Il grave gesto, oltre che inutile dal punto di vista ecologico, non ha giustificazione alcuna". Quanto è accaduto potrebbe creare gravi problemi ai lupi e in particolare al branco.



DECINE DI POLPETTE AVVELENATE A GIARDINELLI

 Gela.  Un altro caso di avvelenamento, per fortuna andato male. Succede nel quartiere Giardinelli dove ignoti hanno cosparso le aree pubbliche, dove solitamente vengono portati a spasso cani padronali e girano gatti in libertà, di polpette avvelenate.

Ad accorgersi dell’accaduto è stata una donna, dopo aver visto i suoi due cani avventarsi su polpette “sospette”. La giovane ha fatto appena in tempo a strappare i suoi due quattro zampe dal cibo avvelenato. Era chiaro che si trattasse di alimenti carichi di farmaci velenosi per la presenza di un colore bluastro. I due cani hanno avuto ugualmente delle conseguenze ma non sono in pericolo di vita. Alcuni volontari dell’Oipa ed altri cittadini hanno trovato decine di polpette avvelenate in  via India, via America ed altre strade di Giardinelli.

L’Oipa ha segnalato il caso e non è la prima volta che succede. In passato sono stati uccisi soprattutto gatti con esche avvelenate. Un reato penale previsto anche da una ordinanza del Ministero della salute che ha indicato un percorso per contrastare il fenomeno.



domenica 26 marzo 2023

COME SONO CRESCIUTI GLI AGNELLI SALVATI DAI VIP DAL MACELLO (ABBIAMO CHIESTO LORO LE FOTO)

 Negli anni scorsi abbbiamo assistito al fenomeno dell'adozione degli agnellini salvati dalla macellazione pasquale da personalità politiche e vip. Ricordiamo gi agnelli salvati dalla Boldrini fino a quelli di Berlusconi tanto per citare un paio di personaggi politici. Ora ci siamo chiesti come stsnno e come sono cresciuti questi agnellini, che oramai saranno diventate delle pecore s tutti gli effetti, e chi li accudisce e si i vip in questione sono loro stessi i titolsri del numerdo stalle che identifica la proprietà degli agnelli e delle pecore in questione o se si sono limitate a salvarle, gesto comunque nobilissimo e poi le hanno  affidate a qualche amico o a qualche santuario. Una curiosità legittima che abbiamo deciso di verificare direttamente scrivendo direttamente ai personaggi che hanno adottato questi agnelli, sperando di non avere qualche brutta notizia.... man mano ci risponderanno pubblicheremo le foto degli agnellini vip oggi.


CANE SUL TETTO IN VIA BOCCACCIO A MILANO. COME CI E' FINITO?

 Milano, via Boccaccio. Su un tetto c'è un animale. Ma non è un volatile o un gatto, come forse ci si aspetterebbe, ma un cane. Un simil Husky che si gode dall'alto il traffico della città. Non è ben chiaro come ci sia finito, ma i presenti raccontano che è stato salvato grazie all'intervento dei vigili del fuoco. Sotto al video, pubblicato su Instagram da Welcometofavelas, fra i commenti si leggono quello di miky_locascio_ che dice di essere l'autore del filmato e che ipotizza che il cane sia finito in quella situazione perché qualcuno ha lasciato il balcone aperto del solaio e che poi l'animale abbia attraversato tutto il tetto.Fra gli altri commenti c'è chi si dice sollevato del lieto fine della storia, ma c'è anche chi trova lo spunto per l'ironia e così strappare un sorriso: "Il bro compie gesti estremi per un aumento sui croccantini" scrive mit_hr, mentre riccardo_libano scrive: "Starà un huskyfezza la sopra"



RITROVATO DAI CRABINIERI UNO DEI PONY CHE HA PARTECIPATO ALLA CORSA CLANDESTINA

 (ANSA) - PALERMO, 25 MAR - Ritrovato dai carabinieri uno dei due pony che hanno preso parte alla corsa clandestina in via Mongitore a Palermo tra le auto finita con un incidente e un ferito.

Grazie alle indagini i carabinieri della compagnia Piazza Verdi, con il contributo dei carabinieri forestali del centro anticrimine natura di Palermo - nucleo Cites, hanno denunciato un 28enne palermitano, con l'accusa di maltrattamenti di animali e partecipazione a competizione non autorizzata tra animali.

Il video della gara era diventato virale sui social network. Era stata ripresa una competizione clandestina fra due pony che trainavano un calesse con a bordo due "driver" in via Mongitore, nel quartiere Ballarò. Nel corso della gara uno dei due animali si era scontrato con un'autovettura. Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza si è risaliti agli autori del reato. Tra i vicoli del quartiere Ballarò è stata trovata una stalla, abusiva e sconosciuta ai veterinari dell'Asp, attigua a un magazzino, in cui era rinchiuso uno dei due pony: i carabinieri sono risaliti quindi al proprietario sequestrando un calesse utilizzato per la corsa clandestina. Il pony, visitato da personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell'Asp di Palermo, non presentava ferite evidenti, era sprovvisto di documentazione sanitaria e microchip, ed è risultato compatibile con il cavallo coinvolto nell'incidente avvenuto durante la corsa. L'animale è stato dunque sottoposto a sequestro sanitario e trasportato, con un mezzo del Corpo Forestale della Regione Siciliana, all'istituto zootecnico sperimentale per la Sicilia di Palermo, dove è stato affidato a personale specializzato che procederà all'identificazione dell'animale e all'effettuazione delle necessarie analisi per valutarne le effettive condizioni di salute. (ANSA).



sabato 25 marzo 2023

GATTO GETTATO NELLA RUPE A BIELLA . AIDAA PRESENTA DENUNCIA

 BIELLA (25 MARZO 2023)  Martedi mattina un'auto ha investito un gatto lungo Corso Novellino Csalvolone a Biella, l'automobilista si ferma ed accosta al lato della strada ma anzichè prestare soccorso all'animale ancora vivo lo getts giu dalla scarpata, questo il racconto di una volontaria che avrebbe assistito alla scena del lancio da parte dell' automobilista criminale che lo aveva investito con il suo Suv per poi andare via. Per questo motivo l'Associazione Italiana Difes Animali ed Ambiente ha deciso di sporgere una denuncia a carico del responsabile di tale reato. "Appare evidente che questo signore ha commesso due reati, il primo di mancato soccorso stradae, ed il secondo di maltrattamento di animali- scrivono gli animalisti dell'AIDAA- per questo presentiamo formale denuncia su quanto avvenuto".



L'UMBRIA APPROVA UN PIANO DI ABBATTIMENTO DEI PICCIONI

 “Approvato dalla Giunta regionale il Piano quinquennale di controllo della ‘columba livia’ per evitare danni alle coltivazioni, un primo passo verso l’ammissione di un problema più volte sollevato dalla Lega”: lo dicono i consiglieri regionali Manuela Puletti e Valerio Mancini. “Occorre fare di più – spiegano i consiglieri – le associazioni venatorie hanno infatti ribadito a più riprese l’esigenza di prevedere il prelievo in deroga da appostamento della specie piccione al fine di affrontare concretamente il problema. Ci faremo portavoce delle loro istanze come già fatto in passato. Circa un mese fa attraverso un’interrogazione in Aula a prima firma Puletti abbiamo già posto all’attenzione dell’assessore Morroni la necessità di intervenire sul Piano quinquennale attualmente vigente per il rafforzamento delle misure per il contrasto alla proliferazione eccessiva del colombo di città nei borghi e nelle campagne dell’Umbria.



venerdì 24 marzo 2023

GENOVA. AIDAA: "NON TENERE I CANI AL GUINZAGLIO E' SBAGLIATO MA NIENTE MULTE SELVAGGE"

GENOVA (24 Marzo 2023) "Non tenere i canial guinzaglio è sbagliato, assillare i proprietari di cani tenuti liberi nei parchi con multe salate è altrettanto sbagliato, occorre sempre il buon senso. Ai proprietari dei cani vorremmo ricordare che da inizio anno sono oramai decine le aggressioni che vedono inqualche modo protagonisti dei cani senza guinzaglio che hanno litigi spesso letali con altri cani guinzagliati e molti di questi litigi finiscono per coinvolgere con ferimenti da morsi spesso gravi anche gli accompagnatori umani dei cani, quindi mai lasciare i cani liberi anche se si è in parchi o spazi aperti in campagna, ma solo nelle apposite aree cani, i rischi sono troppo alti sia per il cane libero che per tutti gli altri. Allo stesso tempo chiediamo all'amminiistrazione locale di allentare i controlli e di sostituirli con una campagna informativa di sei mesi sul rischio di lasciare i cani liberi nei parchi,una campagna informativa seria di alcuni mesi, e se poi i proprietari dei cani non la capiscono le multe potranno fioccare liberamente". Con questa nota interviene l'AIDAA ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIJMALI ED AMBIENTE sulla vicenda dei controlli inaspriti dalla polizia locale genovese sui cani tenuti senza guinzaglio nei parchi e per strada.


BOLOGNA. IPOVEDENTE SFRATTA PERCHE' LA PASDRONA DI CASA NON VUOLE IL CANE GUIDA

 

Camilla è una ipovedente di 31 anni che vive a Bologna in un appartamento in affitto.

 

In fase di rinnovo del contratto di locazione, la ragazza ha fatto presente che da settembre con lei ci sarà anche un cane guida, una dolce labrador. Ma i proprietari di casa non vogliono animali e così Camilla si è messa subito "a caccia" di un'altra abitazione. Durante la ricerca, però, la ragazza ha trovato solo altre porte sbarrate. Il motivo? Sempre la presenza del cane guida, che sarà però indispensabile nella vita di tutti i giorni. "Mi sono sentita discriminata e anche un po' tradita", ha confidato Camilla che potrebbe presto decidere di lasciare il capoluogo emiliano.

 

"Prezzi delle case diventati folli"

 La ragazza, laureata al Dams e operatrice della comunicazione, ha raccontato la sua storia a Il Giorno: "Mi ritenevo fortunata perché ero in una stanza in affitto, una singola, in centro con tutti i comfort, 550 euro bollette incluse. I prezzi per le case, oggi, sono folli, quindi speravo di continuare dov'ero. E invece niente, mi è stato detto che la padrona non vuole per il cane".

 

"Un cane mi serve per vivere"

 Camilla, originaria di Latina, non ha tentato di nascondere la nuova inquilina a quattro zampe. "Sono in un appartamento in condivisione, come facevo a non dirlo? Un cane non è mica un giocattolo, mi serve per vivere, faccio ad aprile l'esame con la Scuola Triveneta dei cani guida. Mi sono sentita discriminata e anche un po' tradita da Bologna, una città che mi ha adottata e coccolata, la città di Dalla, di Guccini, di Radio Alice".

 

Anche altre ricerche sono andate a vuoto

 "L'ultimo martedì, una singola di 9 metri quadrati a 750 euro, delle robe assurde. E non erano sicuri proprio perché avevo un cane - ha raccontato -. Un'altra signora mi ha detto: affitto a tutti, a bianchi, gialli e rossi, ma il cane no. Leggo di tutto ora a Bologna, ci sono clausole di ogni tipo per la case in affitto, dieci anni fa era un'altra città, si pagava la metà. Ora è assurdo che non possa trovare uno spazio per me e per la mia cagnolina. Forse mi trasferirò a Padova, dove vorrei provare un percorso da assistente sociale, per lavorare con le Ong. Vedremo. Per ora, ripeto, da Bologna mi sono sentita tradita".




giovedì 23 marzo 2023

MOSTRA BOVINI DI RAZZA CHIANINA. AIDAA. UNA INIZIATIVA VERGOGNOSA ED ANACRONISTICA

CORTONA. (23 Marzo 2023) Si apre tra le polemiche la sessantottestima edizione della mostra dei bovini di razza chianina in programma sabato e domenica al campo sportivo di Ortona in provincia di Arezzo .  Il programma mette in evidenza il mercato del vitellone da carne e il concorso della vitelle da carne pregiata. Sulla manifestazione ì intevengono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animale ed Ambiente AIDAA che giudicano come inopportuno ed arcaico lo svolgimento stesso della manifestazione dove si mettono in mostra esseri viventi destinati alla morte ed alla macellazione: "Manifestazioni come questa non sono altro che sfilate di esseri senzianti condannati a morte per soddisfare il becero egoismo delle paille gustative umane, senza poi contare la vergogna e la mancaza di rispetto verso quelle vitelle che vengono bardate come dei pagliacci e messe in mostra loro malgrado in un concorso che gli organizzatori chiaman di bellezza ma che invece è di morte, un concorso che mette in ridicolo ed espone a rischi di maltrattamenti questa vitelle. Non escludiamo- conclude il comunicato animalista- la presentazione di un esposto proprio per il maltrattamento e lo stress a cui sono sottoposti questi bovinni di razza chianina, prima, durante e dopo la gogna a cui sono sottoposti nella manifestazione di Ortona".

TIVOLI. AL VIA LA STERILIZZAZIONE E LA MICROCHIPPATURA DEI CANI DDLLE CAVE

 TIVOI (23 MARZO 2023) E' stata una gestazione preparatoria lunga quella che ha portato all'accordo ed alla ratifica tra diversi enti  della convenzione  che autorizza L'associazione italiana difesa animali ed ambiente AIDAA a sterilizzazre e microchippare tutti i cani che oggi vivono all'interno del comprensiorio delle cave dei comuni di Tivoli e Guidonia dopo molti confronti e linmature si inizia. "Abbiamo u obiettivo specifico ,la sterilizzazione dei cani a partire dalle femmine che viono nelle cave per azzerare la nascita di cuccioli che in questi anni ha favorito un sistema più o meno legale di cattura ed adozione, tutti i cani verranno inoltre microchippati- scrive in una nota la presidenza nazionale di AIDAA- in quanto microchippati e rimessi sul territorio in base alla convenzione stipulata e sottoscritta dall'associazione e dagli enti di controllo e i proprietari delle cave sulle quali dove vivono i cani, si tratta di un progetto ungo ed innovativo che direrà almeno in questa prima fase almeno due anni in quanto à il nemero complessivo di cani sui quali intervenire è alto e supera abbondantemente i 100. Vogliamo ricorsare anche che il prelievo di cuccioli da parte di terzi sarà denunciato come furto, in quanto proprio grazie a questa convenzione sono assogettati al controllo operativo dell'AIDAA. Infine vogliamo ringraziare tutti i nostri volontari- e sono tanti- che da anni si stanno occupando del mantenimento di questi cani e sopratutto il nostro ringraziamento si estende a tutti coloro ed in particolare la responsabile regionale AIDAA Anna Sarra che in questi anni hanno lavorato per rendere concreto questo che fino a pchi anni fà era un sogno".



L'EUROPA DICA BASTA ALL'UCCISIONE DI MILIONI DI PULCINI ED ANATROCCOLI. LO CHIEDONO 61 DEPUTATI EUROPE

 L’Europa dica basta all’uccisione sistematica di centinaia di milioni di pulcini maschi e di anatroccoli femmina che avviene ogni anno, sul territorio della Ue, per le esigenze dell’industria delle uova e di quella del foie gras. È la richiesta che arriva da 61 europarlamentari di diversi gruppi politici e di diverse nazioni (gli italiani sono Mario Furore e Laura Ferrara del M5S e Anna Bonfrisco della Lega) avanzata nei giorni scorsi con una interrogazione diretta alla Commissione Europea. L’obiettivo è l’inserimento di un divieto specifico nella nuova legislazione sul benessere degli animali che la Ue si propone di diramare entro la fine di quest’anno.

La mattanza dei pulcini nasce dalla necessità della grande industria di eliminare fin dal loro primo giorno di vita quelli che considera, di fatto, come scarti di produzione. I pulcini maschi delle galline ovaiole, infatti, non potranno produrre uova e per le aziende rappresentano un surplus da smaltire. Non vengono tenuti in vita perché non sono ritenuti adatti neppure per diventare polli per il consumo diretto, essendo stata selezionata per questi scopi una specie ad accrescimento rapido, il broiler, che raggiunge maggiori dimensioni e in tempi minori.

L’eliminazione dei pulcini avviene quando hanno un solo giorno di vita, mediante speciali trituratori (dove vengono gettati vivi da selezionatori esperti nel distinguere a prima vista i maschi dalle femmine) o attraverso gassificazione, due metodi che le industrie considerano particolarmente efficaci e indolori, perché la morte avviene rapidamente, ma che vengono bollati dalle associazioni animaliste come crudeli e cruenti e per questo in contrasto con l’articolo 13 dei Trattati sul funzionamento dell’Unione che riconosce gli animali come esseri senzienti.

Pratiche analoghe vengono utilizzate anche nella selezione degli anatroccoli destinati alla produzione del foie gras. In questo caso sono le femmine ad essere eliminate perché la procedura del «gavage» — ovvero dell’ingozzamento forzato di un pastone a base di mais, acqua e additivi — su di loro non produce gli stessi risultati, essendo il loro fegato più piccolo e maggiormente innervato e quindi non adatto ai fini alimentari (il foie gras deriva dall’ingrossamento forzoso del fegato, che poi viene trasformato in patè).