giovedì 21 novembre 2024

PESCARA. LA POLFER SEQUESTRA SETTE CUCCIOLI DI CANE CHIUSI IN VALIGIA

 Un grave episodio di maltrattamento animale è stato registrato alla stazione ferroviaria di Pescara, dove gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno sequestrato sette cani di piccola taglia, rinvenuti imprigionati all’interno di due valigie. La scoperta è avvenuta durante le operazioni di controllo di un treno diretto verso Roma. Questo evento non solo solleva preoccupazioni per il benessere degli animali, ma mette in luce le problematiche legate al trasporto illegale e al maltrattamento di esseri viventi.

Scoperta choc durante il controllo dei bagagli

I controlli effettuati dal personale della Polfer hanno portato alla luce una situazione allarmante: sette cuccioli di piccola taglia erano stipati in valigie, senza alcuno spazio per muoversi o respirare adeguatamente. Questo episodio sottolinea la crudeltà e l’inciviltà di simili atti, che non possono essere tollerati all’interno di una società moderna e civilizzata. Gli agenti, rendendosi conto della gravità della situazione, hanno prontamente liberato gli animali, portandoli in salvo e affidandoli alle cure del servizio veterinario della ASL. Le condizioni in cui erano stati trasportati indicano un evidente trattamento disumano e una totale mancanza di rispetto per la loro vita.

La Polfer, in questo contesto, ha agito rapidamente e con determinazione, garantendo la sicurezza e il benessere dei cani. Le valigie, destinate a passare inosservate, hanno attirato l’attenzione del controllore, che ha subito allertato gli agenti. La rapidità dell’intervento ha impedito un possibile esito tragico per gli animali coinvolti.


MORTO IL RAGAZZO DI 14 ANNI PRECIPITATO DURANTE UNA BATTUTA DI CACCIA

 CIMONE. E' Mirko Petrolli il ragazzo di 14 anni morto nel reparto di terapia intensiva all'ospedale Santa Chiara di Trento  il giovane era ricoverato da tre giorni dopo il tragico incidente sul Monte Bondone.

 

Originario di Cimone, il 14enne è morto nella mattina di oggi, mercoledì 20 novembre, e la famiglia in questo momento di profondo dolore ha trovato la forza per donare i suoi organi.

 

"Siamo sotto shock", queste le parole di Damiano Bisestisindaco di Cimone. "Una notizia che ha scosso tutta la comunità per la perdita di un ragazzo così giovane: Mirko è sempre stato molto educato e gentile". Il funerale sarà, probabilmente sabato e "in quell'occasione prevediamo il lutto cittadino".

 

Il ragazzo era ricoverato in gravissime condizioni, ma la sua scomparsa ha lasciato tutti senza parole. I residenti si sono stretti alla famiglia nella speranza che potesse migliorare e tornare a casa. Il primo cittadino si è recato dai familiari per porgere le condoglianze e per esprimere il cordoglio di Cimone, paese di 700 abitanti in cui si conoscono tutti. "Ho espresso la mia vicinanza personale - aggiunge Bisesti - così come quella dell'amministrazione e della comunità".

 

Non si escludono ulteriori iniziative nei prossimi mesi. "Ci confronteremo con i familiari ma si potrebbe dedicare a Mirko una manifestazione", conclude Bisesti. "Adesso, però, è il momento del dolore e del lutto".

 

Il dramma si è consumato domenica scorsa sul Monte Bondone. Il 14enne accompagnava un gruppo di persone, tra cui il padre e il fratello, in una battuta di caccia quando è scivolato sul terreno bagnato. L'incidente è avvenuto nella zona del Bivacco Primo Larentis lungo il sentiero che scende verso la Val de Lengua alle pendici di Cima Verde, che caduto per circa 200 metri.

 

A intervenire l'elicottero e gli operatori della Stazione del Monte Bondone del soccorso alpino. Il tempestivo arrivo dei soccorritori aveva permesso di stabilizzare il ragazzo per il trasporto all'ospedale del capoluogo. Le sue condizioni erano rimaste estremamente gravi e dopo tre giorni Petrolli è purtroppo morto a soli 14 anni.


ALLARME RANDAGISMO A SARRENDI. CANI ABBANDONATI AI BORDI DELLE STRADE

 70 mila euro messi in campo per provvedere al mantenimento e alle cure dei quattro zampe recuperati nel territorio,  “abbiamo avuto un rimborso da parte della Regione di nemmeno 3 mila euro, assieme agli altri sindaci chiediamo più attenzione rispetto a questa tematica”. La crudeltà degli esseri umani nei confronti dei più deboli può essere sconfinata se si pensa ai particolari emersi riguardo l’abbandono di cani e gatti: indescrivibili per non urtare la sensibilità di chi invece ama e ha rispetto di tutte le specie viventi e, contro questo triste fenomeno, l’amministrazione guidata da Talloru non rimane a guardare. Anzi: assieme alla polizia municipale ha messo in campo una serie di strategie al fine di sensibilizzazione i cittadini e far fronte alle problematiche che, alla fine, ricadono su tutti. Una sinergia di forze, insomma, che parte dal munire gli animali di microchip, al donare un contributo di 300 euro, proposta che passerà presto in consiglio comunale, per tre anni a chi adotta un cane dal canile. Non solo: incentivare la sterilizzazione per evitare cucciolate indesiderate.


mercoledì 20 novembre 2024

METTONO LA TESTA MOZZATA DI UN CAVALLO SUL SEDILE DI UN ESCAVATORE. MINACCE RIVOLTE AD UN IMPRENDITORE DI ALTOFONTE. ANIMALISTI IN PROCURA

ALTOFONTE (PALERMO 20 Novembre 2024) Una testa di cavallo mozzata fatta trovare sul sedile di un escavatore e uan mucca gravida uccisa ed il vitello squartato ed adagiato sulla pancia della sua mamma. Questo è successo ad Altofonte in provincia di Palermo, un gesto quasi certamente intimidatorio nei confronti di un imprenditore locale che ha lasciato tutti sgomenti a partire dalla sindaca di Altofonte che si è detta fortemente turbata di questi due gesti intimidatori che hanno riportato indietro di secoli questa comunità. Ma la giusta l'indignazione  per quanto accaduto non deve essere solo delle autorità e della società civile ma anche delle associazioni animaliste a condannare la barbarie è l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA. Gli animalisti in una nota esprimono "Profonda solidarietà all'mprenditore colpito da questi atti violenti, criminali ed inaccettabili e anche a tutta la comunità di Altofonte. Ma allo stesso tempo gli animalisti esprimono il loro più totale disprezzo verso gli autori di tali fatti a partire dal fatto che a rimetterci la vita sono stati un cavallo a cui hanno mozzato la testa ed una mucca gravida ed il suo vitellino. Non capiamo come ancora oggi sia possibili simili barbarie- scrivono gli animalisti- e allo stesso tempo riteniamo necessario seppure in forma quasi simbolica presentare denuuncia contro gli autori di questi gravi fatti che se individuati dovranno rispondere anche del reato di maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale. Chiediamo inoltre - conclude la nota AIDAA- che tutte le associazioni animaliste piccole o grandi facciano sentire la loro voce di condanna per quanto accaduto ad Altofonte".

ORRORE A TORTORAL HANNO AVVELENATO TRE CANI CANI, UNO RITROVATO CON LE ZAMPE BRUCIATE

 Tre cani avvelenati, di cui uno risulta attualmente introvabile, mentre l'altro altro è morto e presenta sul corpo evidenti segni di bruciature alle zampe. È il drammatico bilancio di una domenica di follia a Tortora, al confine calabro lucano, che ha destato sgomento e sconcerto in tutta la comunità. L'episodio, su cui indagano i carabinieri, è stato denunciato dall'associazione Salvami”, presieduta da Dragana Kojic Maltecca. Fortunatamente, uno dei tre animali è stato soccorso in tempo e salvato da morte certa grazie alle cura della clinica veterinaria diretta dal dottor Gianfrancesco Gentile.

Il problema del randagismo

L’associazione “Salvami” è da tempo impegnata nella battaglia contro il fenomeno del randagismo sul territorio, anche se al momento il problema non è stato ancora risolto. «Ancora oggi – scrivono i volontari per commentare il drammatico episodio – viviamo il caos della vita di strada di povere creature innocenti, vittime, come accaduto domenica 17 novembre, della cattiveria umana e della sua più macabra follia. Sono persone che compiono questi gesti, esseri umani che di umano non hanno più nulla. Solo una cosa aumenta: col passare del tempo lo sconforto nelle istituzioni e la vergogna di essere umani. Come associazione abbiamo fatto diverse proposte, ma non siamo stati ascoltati».

Lo sdegno dell’amministrazione comunale

«Ciò che è accaduto ieri nella nostra cittadina è un fatto inaudito e di una violenza che ci fa rabbrividire». È l’incipit del post pubblicato sulla pagina dell’amministrazione comunale tortorese, guidata dal sindaco Toni Iorio.

«Avvelenare tre cani, tre esseri viventi, tentare di bruciare la carcassa di quello che purtroppo non ce l’ha fatta – si legge ancora -, sono gesti inumani, che denunciano una situazione di degrado sociale che pensavamo fosse estraneo alla nostra comunità. Invece dobbiamo ricrederci e agire per capire non soltanto chi siano i colpevoli, ma soprattutto quale frustrazione li abbia spinti a compiere un gesto di una tale crudeltà. Di certo – concludono gli amministratori - non ci fermeremo per dare giustizia e dignità ai tre cani che abitavano questo territorio, per loro e per tutti gli altri affinché mai possa ripetersi nulla di simile».


BRACCONIERE DENUNCIATO NEL BRESCIANO

 Valtenesi. Denunciato per porto abusivo d’armi, utilizzo di mezzi non consentito, detenzione di fauna protetta e furto aggravato nei confronti dello Stato perché privo di licenza di caccia. Un bracconiere è finito nei guai per avere cacciato uccellini proibiti nell’entroterra della Valtenesi.

A scoprire il cacciatore di frodo le guardie volontarie venatorie Arci caccia, dopo una serie di appostamenti in Valtenesi. Domenica mattina all’alba l’uomo è arrivato sul posto con un furgone, quindi ha iniziato a predisporre le trappole, tra cui tre dispositivi elettromagnetici in grado di riprodurre il verso del pettirosso, amplificatori ed una gabbia trappola armata per catturare gli uccelli vivi all’interno della quale vi era un pettirosso, esca per gli altri volatili. Insieme a questo materiale illegale il bracconiere aveva con sè anche due fonofil e due fucili.
Le guardie hanno quindi allertato la Polizia Provinciale di Brescia che ha sequestrato le apparecchiature illegali, le armi ed il pettirosso che, consegnato al centro recupero fauna selvatica, verrà poi rilasciato in libertà.

martedì 19 novembre 2024

SONO CRITICHE LE CODIZIONI DEL CANE COLPITO DA UN ARMA DA FUOCO NEL CILENTO

 A Ceraso, un cane simbolo della comunità è stato gravemente ferito da colpi d’arma da fuoco. Soccorso dal personale comunale, è stato portato in una clinica veterinaria a Roccagloriosa, dove ha subito un delicato intervento chirurgico. Le sue condizioni rimangono critiche.

I fatti

L’episodio ha scosso profondamente i residenti, che chiedono giustizia per l’animale e condannano il gesto crudele. Le autorità stanno indagando per individuare il responsabile, mentre la comunità si stringe intorno al cane, sperando in una sua guarigione e denunciando la necessità di contrastare il maltrattamento degli animali.



ALLARME BOCCONI AVVELENATI 3 CANI A MAPPANO

 Allarme bocconi killer a Mappano, dove la sicurezza degli amici a quattro zampe è stata messa a dura prova. Negli ultimi giorni, infatti, sono state segnalate esche avvelenate nell'area cani situata tra via Marconi e via Rita Levi Montalcini. Un problema che preoccupa i residenti e che ha spinto il Comune a intervenire prontamente.La scoperta

La scoperta dei bocconi avvelenati è avvenuta grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini, che hanno notato comportamenti sospetti nei loro cani dopo le passeggiate nell'area. La reazione del Comune non si è fatta attendere: un avviso è stato affisso all'ingresso del parco, mettendo in guardia i proprietari di animali domestici. "A seguito di segnalazioni relative all'avvelenamento accertato di cani in questa zona", si legge nella comunicazione ufficiale, "richiamiamo l'attenzione e la collaborazione dei cittadini a verificare la presenza di bocconi o spugne (non toccare con le mani!) o di eventuali persone sospette, segnalandoli alle autorità competenti". Il Comune di Mappano ha invitato i cittadini a contattare immediatamente le autorità in caso di avvistamenti sospetti. I numeri da chiamare includono il numero unico di emergenza 112, i Carabinieri Forestali, l'Asl To 4 e la polizia municipale al numero 011.9969718, tasto 3. 

Fenomeno diffuso

L'avvelenamento di animali domestici non è purtroppo un fenomeno isolato. In molte città italiane, episodi simili si sono verificati con una certa frequenza, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli spazi pubblici destinati agli animali. Ma cosa spinge qualcuno a compiere un gesto così crudele? Le motivazioni possono essere molteplici, dalla semplice malvagità a conflitti di vicinato.


TRENTINO. VA A CACCIA CON IL PADRE E PRECIPITA PER 200 METRI PER RECUPERARE L'ANIMALE ABBATTUTO. 14ENNE GRAVE

 È successo tutto domenica mattina. Il giovane, 14enne originario di Cimone in provincia di Trento, stava accompagnando un gruppo di sei cacciatori, tra i quali erano presenti il padre e il fratello, in un’escursione di caccia sui versanti sopra il suo paese. Tra le 9 e le 10 di mattina, lungo il pendio che dal Bivacco Primo Larentis scende verso Val de la Lengua, alle pendici di Cima Verde, sul Monte Bondone, il padre ha visto il ragazzo scivolare e precipitare per oltre 200 metri, allertando prontamente i soccorsi. 

I soccorsi

Chiesto l’intervento dell’elicottero, cinque operatori della Stazione Trento Monte Bondone del Soccorso alpino e speleologico Trentino si sono messi a disposizione in piazzola: due di loro sono stati successivamente imbarcati a bordo del velivolo per dare supporto nelle operazioni. Raggiunto il canalone, l’elicottero ha calato in due rotazioni il tecnico di elisoccorso, l’equipe sanitaria e i due soccorritori a recuperare e prestare soccorso al quattordicenne. Il ragazzo, semicosciente, è stato intubato ed elitrasportato in gravi condizioni all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove si trova ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva.

L'animale abbattuto e il tentativo di recuperarlo

Secondo le ricostruzioni, il gruppo aveva abbattuto un animale, un camoscio o un capriolo, e il ragazzo, nel tentativo di recuperare il trofeo ha messo un piede in fallo, probabilmente sul terreno bagnato, perdendo l’appiglio e cadendo nel vuoto del canalone. Lo spiega Damiano Bisesti, sindaco dei 740 abitanti di Cimone. «La zona è abbastanza impervia, il sentiero è stretto e ripido — racconta Bisesti —. Si tratta di un luogo molto frequentato da cacciatori. Sul sentiero che attraversa il costone si apre un versante intero della montagna. In alcuni tratti è necessario procedere attaccandosi a un cordino di sicurezza. In più a quella quota non c’è molta vegetazione, che avrebbe potuto rallentare la caduta. Sono vicino al ragazzo e alla sua famiglia».


lunedì 18 novembre 2024

CINGHIALI ABBATTUTI A MONTESILVANO. ESPOSTO ANIMALISTA "GESTO FOLLE E PERICOLOSO"

MONTESILVANO (18 Novembre 2024) Tre cinghiali abbattuti a colpi di fucile da un cacciatore all'interno di un area giochi dove erano presenti bambini e genitori. Su quanto accaduto sabato pomeriggio nel parco della Libertà di Montesilvano in provincia di Pescara gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA vogliono vederci chiaro e per questo hanno inviato un esposto alla procura della repubblica di Pescara per chedere di indagare su  questo episodio. "Innazitutto vogliamo capire come mai i cinghiali fossero li e se come sostengono alcuni esponenti politici sono entrati nel parco da una rete rotta che non è stata aggiustata nonostante le segnalazioni allora la questione cambia completamente- scrivono in una nota gli animalisti- e poi vogliamo capire come è avvenuto l'abbattimento dei cinghiali e perchè anzichè abbatterli non si è provveduto alla loro anastetizzazione ed al loro trasferimento, ci pare che siano diverse le cose che non quadrano e poi a nessuno è venuto in mente che cosa sarebbe successo e chi sarebbe potuto essere colpito e con quali conseguenze qualora il cacciatore che per l'occasione si è trasformato inguardia volontaria avesse sbagliato mira nello sparo? Condanniamo questo metodo di caccia selvaggia- concludono gli animmalisti- ma sopratutto vogliamo capire come mai i cinghiali sono potuti penetrare liberamente in quel parco. Forse bastava aggiustare la rete per evitare tutto questo, o no?"


DUE GATTI TROVATI MORTI IN VIA MILANO A CREMONA. L'OMBRA DEI BOCCONI AVVELENATI

 Incidente o bocconi avvelenati? Se lo chiedono i residenti di via Milano davanti all’ennesimo gatto trovato morto sul ciglio della strada, appena dopo il passaggio a livello. Il secondo in due settimane. “Ho ricevuto questa segnalazione e subito mi sono accorto che non si trattava del gatto della scorsa settimana. Molto simile, ma i colori non coincidevano,” dice Marco Barbieri, esponente di Novità a Cremona che farà  un’interrogazione in consiglio comunale per capire la strada che vorrebbe prendere la giunta sul tema animali e proporre iniziative sulla sensibilizzazione cittadina.


IL CANE RESTA INCASTRATO TRA LE INFERRIATE DEL CANCELLO. LO SALVANO I POMPIERI

 VERONA. Un cane è rimasto incastrato tra le inferriate, l'animale è stato salvato dai vigili del fuoco. "Avventura a lieto fine per Grace", dicono i pompieri.La chiamata ai soccorritori è arrivata intorno alle 11.30 di , domenica 17 novembre, per un animale bloccato nelle inferriate di una porta. vigili del fuoco di Verona si sono così portati in via Corso e, dopo aver messo in sicurezza la zona, sono intervenuti per liberare Grace.Gli operatori hanno utilizzato un divaricatore elettrico e in circa un'ora di lavoro hanno liberato il cane.


domenica 17 novembre 2024

ELEONORA ROCCHINI FETEGGIA I SUOI 30 ANNI CON UN SAFARI IN KENIA. AVEVA CHIESTO AI FANS 6MILA EURO PER CURARE IL CANE

  Sta festeggiando i suoi 30 anni con un safari in Kenya Eleonora Rocchini, l’influencer ed ex corteggiatrice di Uomini e Donne che qualche mese fa era finita nell’occhio del ciclone  per avere istituito una raccolta fondi destinata a raccogliere 6mila euro circa. Una cifra che sarebbe dovuta essere destinata a finanziaria un’operazione salvavita per il suo cane Ares, intervento chirurgico che la giovane sosteneva di non potersi permettere. Oggi, a 3 mesi da quel momento, Rocchini è partita per il Kenya insieme al compagno per poter celebrare il suo compleanno dall’altra parte del mondo.“Non potevo sognare niente di meglio se non vivere questi giorni qui con voi. Asante Sana per tutta la vita”, ha scritto Eleonora nel post che racconta il suo safari in Kenya. Post che non è possibile commentare: prevedendo gli attacchi che avrebbe ricevuto, infatti, l’influencer ha blindato il suo profilo affinché nessuno potesse pubblicare commenti sotto tale foto. Una strategia di difesa che dimostra quanto Eleonora sia consapevole del fatto che regalarsi un viaggio in una meta esotica dopo avere chiesto supporto economico ai fan per poter curare il suo cane l’avrebbe costretta ad affrontare domande e critiche.


sabato 16 novembre 2024

ARRIVA A RMA IL FESTIVAL: "MI FA UN BAFFO IL GATTO NERO"

 Ci sono specie a rischio estinzione a causa del cambiamento climatico e la perdita di biodiversità e poi ci sono quelle che rischiano di esserlo per colpa di false credenze popolari oggi ancora radicate.

Superstizioni, antiche leggende che danneggiano e spesso uccidono.Si perseguitano i gatti neri, i pipistrelli, i serpenti, le civette. Contro questi luoghi comuni, ma anche per favorire l'inclusione e imparare a conoscere gli animali per non averne paura, torna la IV edizione del 'Mi fa un baffo il gatto nero Festival', kermesse solidale portatrice di un messaggio: gli animali sono tutti uguali e non sono portatori di sfortuna ma solo di amore.

    La rassegna nazionale, ideata dalla giornalista Federica Rinaudo che cura anche la direzione artistica, si svolgerà a Roma il 16 e 17 novembre 2023 (il 17 è la Giornata Mondiale del Gatto Nero) al Teatro della Croce Rossa Italiana in via Ramazzini a Roma. Ad aprire la giornata del 16 sarà un convegno, in collaborazione con l'Istituto Nazionale Tributaristi, intitolato: 'Mondo Pet: Prima, durante e dopo di noi. Aspetti Tributari, legali e sanitari dall'adozione al distacco', durante il quale si affronteranno la fiscalità per gli animali, il testamento in loro favore, i diritti legali e sanitari e tanto altro. Ad affiancare sul palco la giornalista Federica Rinaudo ci saranno due grandi amanti degli animali e stelle dello sport: Stefano Pantano, ex azzurro di scherma e commentatore sportivo, e la nuotatrice Alessia Scortechini, oro nei giochi paralimpici di Tokyo e bronzo a Parigi.
    L'evento, organizzato dall'associazione Pet Carpet, col patrocinio di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Cri, Fnovi, si propone come campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di pregiudizio ed è collegato anche alla sicurezza stradale. Non è infatti il passaggio dell'innocuo felino dal manto nero, tantomeno quello di cani, volpi, ricci, istrici, civette e gufi, a determinare i numerosi incidenti ma la velocità e la distrazione degli automobilisti.
    L'ingresso a 'Mi fa un baffo il gatto nero Festival' sarà gratuito e al posto del biglietto di ingresso si potrà entrare con scorte di cibo o accessori da donare ai volontari di alcuni rifugi, che si uniranno a quelli inviati dalle aziende amiche del Pet Carpet. Per prenotare i posti (fino ad esaurimento) occorre inviare la richiesta a petcarpetfestival@gmail.com

PARMA. CANE IN FIN DI VITA DOPO AVER INGERITO DROGA NEL PARCO

 La droga, nascosta dai pusher nei cespugli del parco Falcone Borsellino, così come in quelli del parco Ducale, rischia di essere ingerita dagli animali e anche dei bambini che si ritrovano nell'area verde insieme alle loro famiglie. Del resto è un parco ed è normale che la frequentazione sia quella. Meno consueto il fatto che venga utilizzata dagli spacciatori come area di 'mercato'. Quello che è successo a Linda, il cane di Elena, una cittadina residente in zona, lo testimonia. Alle ore 14 del 13 novembre la donna, durante la pausa pranzo, ha deciso di andare al parco con il suo cane, un cucciolo di 8 mesi. 

"Verso le due di pomeriggio - racconta Elena a Parmatoday - il cucciolo inizia ad avere delle convulsioni e a non reggersi sulle proprio zampe. Corriamo in clinica veterinaria perché purtroppo si sa, in quel parco seppur in centro città, lo spaccio è all’ordine del giorno e quindi avevo immaginato che potesse aver ingerito della droga".

Dopo la corsa alla clinica veterinaria dell'Università di Parma i primi controlli e le prime analisi. I test tossicologici rilevano solo la presenza di marijuana e cocaina ma, come sappiamo, in quel parco girano anche altre sostanze stupefacenti. "Il cane è stato sottoposto a un test tossicologico in grado di rilevare solo la presenza di droghe comuni come cocaina e marijuana. Purtroppo non essendo nessuna delle due i veterinari non hanno potuto somministrare l’antidoto e l’unica speranza era quella di provare a smaltire le tossine tramite flebo".




venerdì 15 novembre 2024

DOMENICA SI CELEBRA IL XIX° GATTO NERO DAY

ROMA (15 NOVEMBRE 2024) Domenica 17 novembre è la giornata dedicata ai gatti nero. Il Gatto Nero Day ideato dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA  che ha raggiunto la diciannovesima edizione. Decine le iniziative organizzate autonomamente da diverse associazioni, gattili e perfino cene benefiche. L'AIDAA invece quest'anno intende festeggiare la bellezza dei gatti neromantati e ha deciso di chiedere ai ragazzi fino a 12 anni di inviare un disegno del proprio gatto nero (o di un qualsiasi altro gatto nero) all'indirizzo di posta elettronica presidenza.aidaa@gmail.com entro la fine del mese di novembre. Tutti i disegni e le foto che perveraanno saranno man mano  pubblicate sull'albo del gatto nero mentre i migliori saranno premiati il prossimo anno quando si terrà una mostra intinerante di questi disegni proprio per promuovere la bellezza di questi gatti e per sconfiggere le ultime sacche di superstizione contro di loro.

UCCISIONE ORSA F36. ANIMALISTI CHIEDONO RIAPERTURA INDAGINI

 TRENTO (15 NOVEMBRE 2024) Dopo la decisione del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittimo l'ordine di abbattimento dell'Orsa F36 e preso atto del fatto che la stessa orsa è stata abbattuta dai bracconieri e che gli stessi non sono mai stati trovati e che di conseguenza la procura di Trento non può procedere per portare a giudizio i responsabili dell'omicidio dell'orsa F36 l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA invierà alla procura una istanza per la riapertura delle indagini sulla base di nuove informazioni considerate importanti dagli animalisti.


CANE FINISCE NELLE ACQUE DI UN LAGO ALPINO IN VALLE ANTRONA. SALVATO DAI POMPIERI

 Nella mattinata di mercoledì 13 novembre i vigili del fuoco con squadre Speleo Alpino Fluviali dalla sede di Domodossola e centrale, sono intervenuti per il salvataggio di un cane di 8 mesi scivolato nelle acque gelide del lago all’Alpe Cavalli in Valle Antrona.

L’animale era rimasto per due notti sulla sponda impervia con impossibilità di risalire sul sentiero.

Gli operatori si sono calati per circa 40 metri sulla parete rocciosa fino a raggiungere l’animale che era in buone condizioni di salute.

Dopo essere stato ritrovato, il cane è stato imbragato e riportato in sicurezza sul sentiero dove è stato consegnato ai proprietari.


BOCCONI AVVELENATI ALLARME A PRAY

 Ha creato allarme il biglietto comparso nei giorni scorsi nell'area verde di Pray in cui l'autore minacciava di mettere bocconi avvelenati nel parco se i padroni dei cani non avessero pulito dalle deiezioni. 

«Attenzione all'area verde: qualcuno invece di segnalare il problema al Comune sta pensando di farsi giustizia da solo», è il messaggio apparso sui social.  E' stato pubblicato anche il biglietto in cui vengono minacciati i padroni dei cani. 

«Prima di mettere i bocconi velenosi - si legge nella lettera scritta a computer - metteremo dei bocconcini gustosi che spingeranno i cani a cercare cibo tra l'erba e in un secondo tempo i bocconcini diventeranno avvelenati. Cosi magari pulirete le merde, terrete i cani al guinzaglio e con la museruola».

Ma il giorno dopo la segnalazione sui social il biglietto è sparito dalla staccionata, tolto dall'autore o forse da qualcuno infastidito da quanto scritto. 


giovedì 14 novembre 2024

PER IL CONSIGLIO DI STATO L'ORDINE DI ABBATTERE F36 ERA ILLEGITTIMO

 Secondo i giudici del Consiglio di Stato il provvedimento di abbattimento dell’orsa F36 era illegittimo. La femmina (che all’epoca aveva un cucciolo) era finita nel mirino della Provincia di Trento dopo due «falsi attacchi» avvenuti nei boschi delle Giudicarie. A quel punto, Piazza Dante aveva deciso per l’abbattimento ma le associazioni animaliste si erano opposte. Il Tar aveva congelato il provvedimento, disponendo la cattura dell’animale, ma il 27 settembre dello scorso anno la carcassa di F36 fu rinvenuta nei boschi tra Roncone e la Val di Bondone. L’esemplare è stato ucciso con un colpo di fucile, ma la Procura non è riuscita a risalire all’identità dei bracconieri. In seguito al decesso dell’animale, il Tar aveva dichiarato l’improcedibilità del ricorso presentato dalle associazioni. 


I

SALA CONSILINA. GETTANO OLIO BOLLENTE ADDOSSO AL CANE AMICO DEI BIMBI

Un cane randagio, nel Salernitano, è rimasto ustionato dopo che qualcuno gli ha buttato addosso dell'olio bollente.

La denuncia, a Sala Consilina, in provincia di Salerno, è dei volontari dell'Oipa che rivolgono un appello a quanti possono avere informazioni utili per identificare il responsabile.
    Il cane, che da tempo stazionava nei pressi del locale Terminal Bus e aveva conquistato l'affetto dei viaggiatori, era scomparso per due giorni.È ricomparso nella serata di ieri in condizioni drammatiche: visibilmente ferito, con gravi ustioni su tutto il corpo, causate, secondo i primi accertamenti veterinari, da olio bollente. Il cane è stato subito soccorso da una giovane che solitamente si prende cura di lui e che, disperata, ha contattato una delegata dell'Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) in cerca di aiuto. A rispondere all'appello è stato un volontario dell'Oipa che ha portato l'animale presso una clinica veterinaria dove ha ricevuto le prime cure mediche.



DUE LUPI UCCISI NEL BRINDISINO

 MESAGNE - Lupi uccisi da bracconieri: fenomeno si sta diffondendo in tutto il Salento. Nelle province di Brindisi e Lecce si soni registrati vari casi, sui quali l'associazione "Hic sunt lupi" ha acceso un faro. Particolarmente grave un episodio che si è verificato lo scorso agosto nelle campagne di Mesagne, dove due cuccioli, di cui uno preso di mira alla testa, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Poi le carcasse sono state abbandonate a bordo strada, probabilmente per far credere che fossero stati investiti. L'avvocato Francesco Di Lauro ha segnalato l'accaduto all'associazione e sta provvedendo a formalizzare una denuncia. 

"Hic sunt lupi" ricorda che questo atto di bracconaggio "si aggiunge a quello di ottobre scorso a Castiglione d’Otranto, che ha portato all’identificazione dell’autore e su cui si è aperto un procedimento penale”.  “Se siete a conoscenza di atti di bracconaggio ai danni del lupo – è l’invito rivolto dall’associazione - è importante segnalarli ai carabinieri forestali (chiamando al 1515) e al nostro progetto” 

Hic sunt lupi ricorda che “nonostante il lupo sia ancora ‘specie particolarmente protetta’ (il massimo della tutela normativa) è notevolmente colpito dal fenomeno criminale del bracconaggio, che rappresenta la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali per questa specie”.




--
Bracconieri senza scrupoli nel Salento: il caso di due lupi uccisi nel Brindisino
https://www.brindisireport.it/cronaca/bracconieri-uccidono-lupi-salento-mesagne-lecce.html
© BrindisiReport

mercoledì 13 novembre 2024

APPELLO ANIMALISTA AL TORTURATORE DEI GATTI DI BRINDISI: "COSTITUISCITI".

BRINDISI (13 NOVEMBRE 2024) Si stringe sempre più la morsa attorno al sadico che a Brindisi in un anno ha ucciso in maniera violenta oltre una ventina di gatti. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha promesso una ricompensa di 3.000 euro a chi denuncerà e con la sua testimonianza farà condannare in via definitiva questo soggetto criminale si rivolge direttamente a questa persona con un appello: " Non puoi più scappare.Il cerchio intorno a te si sta chiudendo- scrivono gli animalisti di AIDAA- il tuo nome sarà ben presto noto a tutti e scritto dentro ad una  denuncia accompagnata dalle prove della tua azione criminale, per questo ti invitiamo nelle prossime ore a costituirti ed ammettere davanti alle forze dell'ordine che stanno indgando le tue responsabilità e a renderti pronto a comparire in giudizio davanti ad un tribunale per confessare le tue malefatte nei confronti dei poveri gattini".