martedì 12 novembre 2024

LASCIA DUE BASSOTTI AD UNA DOG SITTER E LI RITROVA MORTI

 Un gesto vigliacco e scioccante, quello compiuto da una dogsitter nei confronti di due bassotti. Una donna di 59 anni, proveniente dal Trevigiano, aveva affidato i suoi due quattro zampe a una 30enne che avrebbe dovuto prendersene cura per cinque settimane. Ma così non è stato. Al rientro in casa la donna ha trovato i suoi due cani senza vita: uno nel cortile e l'altra, invece, in un urna già cremata. Una vicenda terribile. La donna ha avviato la sua battaglia legale.

La triste vicenda

La storia, come rivela Il Gazzettino di Treviso,  risale all'estate del 2023. La 59enne aveva portato i suoi due bassotti, Pluto e Nina, da una dogsitter di Villorba, in provincia di Treviso. La 30enne in passato aveva già badato ai due cani. Dopo alcune settimane in cui ci sono stati contatti continui, la dogsitter ha cominciato a non rispondere più a messaggi e chiamate. A questo punto, già allarmata, la donna ha chiamato il padre della 30enne che l'ha rassicurata sulle condizioni dei suoi amici a quattro zampe. Al momento del rientro a casa, però, ha avuto a che fare con un episodio scioccante e tragico.Pluto era nel cortile senza vita, mentre Nina è stata addirittura cremata. Della 30enne non c'era traccia. La padrona ha minacciato di chiamare i carabinieri e solo a quel punto la giovane ha risposto alla chiamata affermando come Nina sia morta a causa di uno schock anafilattico, mentre Pluto non è riuscito a superare il distacco con la padrona per cinque settimane. 

«Non ci sono prove»

La donna ha deciso di portare la triste vicenda in tribunale denunciando la dogsitter. Il giudice, però, ha respinto l'istanza archiviando il caso. Non ci sono, infatti, le prove necessarie per stabilire le cause della morte degli animali. La padrona dei bassotti non ha intenzione di arrendersi e ha portato il caso anche in sede civile. L'obiettivo, sostiene, è ottenere giustizia per i suoi amati cani. 


DENUNCIATI TRE BRACCONIERI CHE OPERAVANO NELLA PIANA DEL SELE

 EBOLI – Un’importante operazione dei Carabinieri Forestali e delle Guardie Ambientali dell’associazione Accademia Kronos ha portato al sequestro di armi e strumenti illegali utilizzati per la caccia nella piana del Sele, nel comune di Eboli. L’azione, mirata a contrastare il fenomeno del bracconaggio, ha visto la denuncia penale di tre bracconieri provenienti dall’area stabiese.L’operazione, iniziata alle prime luci dell’alba tra i comuni di Eboli e Battipaglia, ha permesso di individuare tre persone nascoste dietro ripari mimetizzati, armate di fucili semiautomatici. I bracconieri utilizzavano sofisticati richiami acustici per attirare le allodole in migrazione, riproducendo il loro canto tramite apparecchiature elettroniche nascoste nei cespugli e attivate a distanza con un telecomando.


DUE CANI ABBANDONATI IN CASA SONO SALVATI DALLA POLIZIA

 Due cani abbandonati in casa vengono salvati dalla polizia. I poveri animali stavano latrando da giorni per chiedere aiuto.

Due cani abbandonati in casa vengono salvati dalla polizia

Gli agenti della polizia di Stato di Biella hanno salvato due cani abbandonati all’interno di uno stabile in disuso. La segnalazione è giunta da un cittadino che da alcuni giorni sentiva i cani abbaiare incessantemente all’interno di uno stabile abbandonato. E ha quindi deciso di informare le forze dell’ordine. Lo roiporta La Provincia di Biella.

Immediatamente la sala operativa di Biella inviava sul posto una volante, che trovava due cani spaventati e debilitati. L’ambiente nel quale i poveri animali erano stati abbandonati era sporco e fatiscente, privo di ciotole contenti cibo e acqua necessari per la loro sopravvivenza.


SIENA. CANI E GATTI AMMESSI IN OSPEDALE. POTRANNO ANDARE A TROVARE GLI UMANI RICOVERATI

 Siena, 12 novembre 2024 – “Innovare in sanità non è solo usare la tecnologia. Con la procedura di pet visiting l’Asl Sud Est è apripista in Toscana e promotrice di una delle prime esperienze in Italia’, sottolinea l’assessore regionale Simone Bezzini.

La novità presentata ieri dall’Asl riguarda la possibilità per le persone degenti di ricevere le visite dei propri animali – di piccola taglia, cane, gatto, coniglio o pappagallo -, durante un ricovero in ospedale o il periodo in rsa.

Ricevere la visita del proprio animale d’affezione può aiutare la persona nel percorso di cura: procedura, già operativa in 13 ospedali Asl della Toscana Sud e nelle residenze sanitarie; con una sessantina di operatori già formati ad accompagnare le visite in sicurezza. Gli animali calmano l’ansia e aiutano a superare lo stress.



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lunedì 11 novembre 2024

STRGE FELINA A MUSSOMELI. AVVELENATI 5 GATTI IN UN GIORNO

 Mussomeli – “Devono essere puniti”, è il grido di rabbia che si leva da più parti del paese all’indomani dell’ennesimo avvelenamento di animali sul territorio di Mussomeli. Cinque gatti, infatti, sono morti avvelenati, nella serata di venerdì scorso, 8 novembre, sotto gli occhi dei condomini di via Costante Girardengo -zona sotto il campo sportivo- che, sconcertati, hanno denunciato il fatto ai carabinieri. Sul posto, quindi, sono intervenuti i militari che hanno perlustrato la zona in lungo e in largo alla ricerca di tracce e degli altri cinque gatti scomparsi di cui gli abitanti della zona si sono presi cura amorevolmente e a proprie spese per lungo tempo. Sono stati chiamati anche i vigili urbani e il dipendente comunale che si è occupato di portare via i cadaveri dei gatti uccisi. Uno, addirittura, è morto, in modo atroce, con evidenti spasmi, sotto gli occhi dei presenti. Il “caso colonie feline” e, più in generale, “gatti”, a Mussomeli, ha già fatto discutere parecchio, per via di una aumentata sensibilità verso il genere animale da tante parti e, di contro, una forte resistenza, se non addirittura avversione, come in questo caso, da altre.


ALESSANDRIA. SEQUESTRATI GATTI PERSIANI TENUTI IN CATTIVE CONDIZIONI

 Valmadonna – Le guardie zoofile hanno sequestrato, a Valmadonna, nove gatti persiani, tenuti in condizioni sanitarie precarie. Gli ambienti dove vivevano i gatti erano, infatti, molto sporchi e i felini, inoltre, non erano vaccinati né sterilizzati. Verificata la situazione, la coordinatrice regionale Gepa Morena Botta e le guardie Enpa Mario Pileri e Claudia Castelli, hanno proceduto al sequestro.

Tre felini sono stati dati in affido temporaneo a una volontaria di fiducia mentre un altro gatto è ora con la coordinatrice regionale Gepa. Due persiani sono, inoltre, particolarmente anziani e, stando alla volontà delle guardie zoofile, l’intento sarebbe quello di lasciarli alla proprietaria, previo rigoroso rispetto delle prescrizioni date nel verbale di sequestro, a partire dall’obbligo di visita veterinaria.
Gli altri persiani verranno affidati nei prossimi giorni a persone interessate a prendersene cura. Chi è interessato all’adozione può contattare la coordinatrice regionale Gepa al numero 346 3013929.

MALTRATTAMENTI DI ANIMALI IN FRIULI fonte IL PICCOLO Trieste)

 Ancora segnalazioni di maltrattamenti sugli animali nell’Isontino. Gli ultimi casi emergono a Gradisca e Cormons. A darne notizia è l’associazione Animal Pride Defending Association, con sede proprio nella cittadina della Fortezza.

Qui, ad esempio, sono emerse segnalazioni che riguardano violenze sui gatti: l’ultima delle quali, i petardi lanciati nelle cuccette con i gatti che dormivano all’interno nella colonia di via Battisti: l’episodio è emerso nella notte di Halloween.

«A Gradisca anche il caso di sospetta eutanasia di cane sano perché incontinente e quindi poco igienico per il figlio neonato, l’utilizzo di catene o le detenzioni di cani in gabbie al freddo, soprattutto cani da caccia», denuncia la presidente di Animal Pride, Patrizia Munarin.

Nel Monfalconese e nel Goriziano cani picchiati o fuggiti da abitazioni non a norma con gravi rischi di causare incidenti stradali, molossi e razze bull terrier libere di vagare, collari a strozzo o peggio a punte utilizzati in maniera non idonea, rivendita di cucciolate casalinghe con rivendite, talvolta senza microchip, anche a soggetti non idonei o pericolosi, casi di denutrizione o isolamenti sociali.

«In questi giorni – rivela Munarin – è stato effettuato proprio un sequestro esemplare a Cormons: due cani adulti di taglia media, mamma e figlio, in grave stato di denutrizione ed isolamento sociale, con i loro 6 cuccioli nati e in promiscuità con un gatto. Grazie alla segnalazione di privati ad Animal Pride Defending Association, l’intervento della Forestale di Gorizia, i carabinieri di Cormons e l’Azienda sanitaria, è stato possibile salvare queste povere creature e porle al sicuro nel canile di Lucinico, dove verranno curate e accudite dai volontari de La Cuccia.

A tal riguardo – prosegue Munarin – desidero esortare tutti i cittadini testimoni di violazioni contro tutti gli animali l’importanza assoluta di segnalare gli illeciti. In regione abbiamo una esaustiva normativa di tutela che è la 20/12, pertanto non si tema di aiutare tutti gli organi competenti che possono garantire l’anonimato e prendersi in carico le situazioni. Fortunatamente, in provincia si lavora in buona sinergia tra associazioni di tutela animale, le Aziende Sanitarie e le forze dell’ordine, ottenendo risultati concreti» 


domenica 10 novembre 2024

NEL LAGER DI FLUMINI I CANI SI SBRANAVANO TRA LORO. AIDAA: LE DUE DONNE NON DEVONO PIU AVERE ANIMALI

 CAGLIARI (10 NOVEMBRE 2024) Sono drammatiche le immagini pubblicate in relazione al canile lager di Flumini di Quartu Sant'Elena in provincia di Cagliari. Le immagini girate lo scorso 22 ottobre giorno dello sgombero del canile lager, mostrano una situazione apocalittica con i cani che si sbranavano tra loro. I 223 cani, 10 gatti e un maiale presenti al momento dello sgombero erano stati affidati ad altri canili. Ora passate due settimane e chiuse le indagini i magistrati comunicheranno il dissequestro della casa degli orrori che era gestita da due donne, madre e figlia rispettivamente di 80 e 53 anni che sono state denunciate per maltrattamento di animali."Riteniamo come Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente di presentare nei prossimi giorni una denuncia contro le due donne ed una memoria alla procura di Cagliari per chiedere oltre al giusto processo che le due siano inibite dal tenere altri animali visto che almeno in via teorica con il dissequestro dell'area che si trova in località Santu Lianu nel comune di Quartu queste due donne possono riprendere la loro attività di accumulo dei cani selvatici tenendoli in condizioni semplicemente criminali".

l'area sottoposta a sequestro

BRINDISI. TAGLIA ANIMALISTA DI 3.000 EURO SULLA TESTA DEL TORTURATORE DI GATTI E CANI

 BRINDISI (10 NOVEMBRE 2024) "Nel massimo rispetto del lavoro svolto dalle forze dell'ordine per individuare e rendere inoffensiva la persona che a Brindisi si aggira da diverso tempo torturanto ed uccidendo in particolare cani randagi e gatti delle colonie feline. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA annuncia la creazione di una ricompensa di 3.000 euro che verrà pagata a chi con la sua denuncia alle forze dell'ordine permetterà la certa individuazione del soggetto criminale e successivamente con la sua testimonianza permetterà la sua condanna in via definitiva. Le denunce vanno fatte direttamente alle forze dell'ordine preposte alle indagini". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che annuncia una ricompensa che sarà pagata a chi denuncia e fa condannare il criminale autore delle torture ai gatti e cani nella città pugliese. "In queste ore girano nomi e si accentrano sospetti- scrivono gli animalisti di AIDAA- noi non partecipiamo a nessuna caccia alle streghe ma ci rivogiamo ai cittadini che sanno qualcosa di parlare non attraverso i social ma di portare la loro testimonianza all'attenione delle forze dell'odine".

IMMAGINE DI REPERTORIO



CRESCE IL NUMERO DI CHI VUOLE CLONARE IL PROPRIO ANIMALE DOMESTICO DOPO LA MORTE

 Nove anni fa, due gattini di razza British longhair appena svezzati salirono su un aereo privato in Virginia per volare verso la loro nuova casa, in Europa. I cuccioli non erano diversi dagli altri, se non per un dettaglio fondamentale: erano stati creati in laboratorio. Gli animali erano cloni: geneticamente identici al loro predecessore, che purtroppo era deceduto.

Alla fine di un processo durato sette mesi e costato 50mila dollari, i gatti sono diventati due dei primi animali domestici a essere clonati a livello commerciale negli Stati Uniti. Dopo di loro sono arrivati un paio di migliaia di cloni di canigatti e cavalli, e ogni anno la lista d'attesa si allunga. È un fatto che non dovrebbe sorprendere: non avete mai desiderato che il vostro animale domestico potesse vivere, se non per sempre, almeno quanto voi? Ora è possibile, più o meno.

Wired US ha parlato con una responsabile del servizio clienti della più grande azienda commerciale di clonazione di animali domestici. Il suo compito è guidare i proprietari di animali domestici attraverso tutto il processo, da quando inviano un pezzo del vecchio animale a quando incontrano quello “nuovo”. Ecco cosa ci ha raccontato.




sabato 9 novembre 2024

UN ALTRO ORSO INVESTITO A FAI DELLA PAGANELLA

 

Un orso è stato urtato da un'auto nei pressi del centro abitato di Fai della Paganella, in Trentino. Il nucleo cinofilo del Corpo forestale trentino ha accertato che l'animale si è allontanato nel bosco. In casi come questo - ricorda la Provincia in una nota - è fondamentale contattare il numero unico di emergenza 1-1-2 e non scendere dal veicolo.

BRINDISI. CACCIA AL TORTURATORE DI GATTI

BRINDISI (9 NOVEMBRE 2024) Che a Brindisi girasse una persona che tortura i gatti in meniera orribile, mettendo loro la colla sugli occhi e uccidendoli era cosa nota da tempo e da tempo si era aperta la caccia al personaggio che fino ad ora è riuscito a farla franca. Una caccia silenziosa che aveva lo scopo di cogliere in flagranza di reato e fermare una volta per tutte questo psicopatico. Era come una partita a scacchi che stava combattendo in prima persona Antonella Brunetti presidente dell'Associazione dei Micetti di Brindisi e vice presidente vicaria di AIDAA. Una battaglia che è stata interrotta da un grido di allarme lanciato nei giorni scorsi legittimo ma che potrebbe ottenere effetti contrari, potrebbe indurre lo psicopatico a fermarsi, mandando a monte tutto il lavoro fin qui fatto. Leggiamo sui giornali locali di oggi che questo personaggio potrebbe avere le ore contate, che le forze dell'ordine stanno indagando. Nessuno sarebbe felice come noi di vederlo con le manette ai polsi, ma abbiamo assistito in questi mesi a tante situaioni simili che dopo i proclami no n hanno portato a nulla. Qualcuno conosce lo psicopatico? Lo denunci. Per chiudere il cerchio ci manca la solita manifestazione del noto influencer che magari si prende pure meriti che non ha e non ha mai avuto come in altre occasioni. Ma questo non ci riguarda il nostro obbiettivo è uno solo. assicurare alla giustizia questo criminale,ma purtroppo pensiamo che ad alzare questo polverone si rischia di ottenere in questo caso l'esatto contrario.

DUE CANI AVVELENATI A BUSTO ARSIZIO

 BUSTO ARSIZIO – Monta sui social il caso delle esce avvelenate dirette ai cani di Busto Arsizio. A lanciarla è stata una donna di Busto, che ha riferito di aver riscontrato dei sintomi da avvelenamento nei suoi cani in zona Sant’Edoardo.

La navigatrice dei social ha chiesto se fossero avvenuti casi analoghi: “Hanno avuto da pochissimo tempo vomito e dissenteria – ha spiegato – con forte presenza di sangue sintomi da attribuire a veleno di topi”. C’è un allarme, insomma, anche se non risultano segnalazioni alla polizia municipale.


ANCORA UN ORSO INVESTITO IN TRENTINO

 MARGONE. Un orso è stato urtato da un'automobile ieri sera lungo la strada provinciale 18 dir, poco distante dal bivio per Margone, nel comune di Vallelaghi.

Sul posto - informa la Provincia di Trento in una nota - è intervenuto il Corpo forestale trentino, che questa mattina ha compiuto un sopralluogo con il Nucleo cinofilo. Gli accertamenti hanno confermato che l'esemplare si è allontanato nel bosco.


venerdì 8 novembre 2024

VOBARNO GATTO AVVELENATO NEL GIARDINO DI CASA E' AGONIZZANTE

 Una bruttissima vicenda, e tutto il paese in allerta perché la stessa cosa potrebbe capitare ad altri animali: un gatto ha rischiato di morire avvelenato nel giardino della sua abitazione. A denunciare l’episodio, avvenuto nei giorni scorsi a Vobarno, è stato il proprietario dell’animale.

Trovato agonizzante dal padrone

L'inquietante scoperta nella mattinata di mercoledì 6 novembre: al risveglio Maikol Gorini ha trovato il suo gatto Schizzo, che ha 17 anni, agonizzante vicino alla sua cuccia: "Aveva la lingua fuori, gli occhi sbarrati ed era paralizzato", ci racconta il 40enne. "Pensavo che  si trattasse di un malessere dovuto alla sua età: Schizzo non esce mai dal giardino, anche perché c'è una rete alta quasi due metri ed è praticamente impossibile che lui riesca ad oltrepassarla. Mai averi pensato che fosse stato avvelenato".




CERVI . ATTESA PER OGGI LA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO SULL'ABBATTIMENTO

 La questione relativa all’abbattimento dei cervi in Abruzzo, esplosa con la disposizione della delibera regionale n. 509 dell’8 agosto 2024 che prevede l’abbattimento di 469 cervi all’interno del territorio della regione Abruzzo, giunge oggi ad un momento decisivo.

C’è grande attesa infatti per il pronunciamento definitivo del Tribunale Amministrativo Regionale che sarà chiamato a dare il suo parere in merito al ricordo presentato dalle associazioni ambientaliste.

Ampia e partecipata è stata la mobilitazione montata dagli attivisti in aperto contrasto alla logica degli abbattimenti del bestiame. Nel corso delle proteste e dei sit-in la vasta partecipazione di cittadini ha visto anche presenze di spicco che hanno deciso di prendere una posizione chiara riguardo tale vicenda.

Tra questi si annoverano attori, cantanti ed artisti di ogni genere.

Forte e manifesto è stato anche il dissenso della politica, l’opposizione in Consiglio regionale ha infatti tentato più volte di rivedere la misura al centro della vicenda.

Nei giorni scorsi, un insieme di associazioni ambientaliste ha diffuso un manifesto congiunto

Nel documento congiunto, le associazioni rivendicano le vittorie conseguite per la conservazione della natura della regione, dalla quale sono partite idee innovative di gestione delle aree protette e dove, grazie al coinvolgimento delle associazioni e delle popolazioni, si sono salvate dall’estinzione specie come il lupo, l’orso marsicano e il camoscio d’Abruzzo.

Le associazioni sottolineano i modelli elaborati e messi in atto per la convivenza con la fauna selvatica.



GARDONE VALTROMPIA. TROVATE OLTRE 20 ESCHE AVVELENATE VICINO ALLE CASE

 L’allarme è scattato nella giornata di mercoledì 6 novembre, dopo che un cittadino ha segnalato la presenza di numerosi bocconi sospetti nell’erba del parco di Gardone Val Trompia situato all'angolo tra via Matteotti e via Minzoni. Le foto delle esche sospette disseminate ovunque nell’area verde, sulla quale si affacciano numerosi condomini e ospita un campetto da basket, sono poi state postate sui social del paese, per avvisare del pericolo i proprietari di cani e gatti. Tempestiva anche la chiamata alla polizia locale della Valtrompia: in pochi minuti è scattato l'intervento degli agenti guidati dal Commissario capo Patrizio Tosoni.

Più di 20 esche

Il parco è stato immediatamente transennato, oltre che setacciato: più di venti i bocconi sospetti individuati. In considerazione dal numero elevato di esche, è stato richiesto anche l’intervento dell’unità cinofila antiveleno della Polizia Provinciale, per completare la bonifica dell’area verde. Il cane sole, specializzato in questo tipo di ricerca, avrebbe scovato altre esche, oltre qlle tante già recuperate dalla polizia locale. 

Si attendono le analisi, che verranno effettuate all’istituto zooprofilattico di Brescia, per capire che tipo di sostanze contengano ed accertare definitivamente la presenza di veleno. Ci sarebbe però già una vittima: un cane che ha mostrato segnali di avvelenamento al rientro da una passeggiata nel parco. Per fortuna, la tempestiva corsa dal veterinario avrebbe evitato conseguenze fatali: l’animale sarebbe fuori pericolo. 

Le indagini

Indagini in corso, per individuare chi ha disseminato nel parco le potenziali esche killer. Avvelenare un animale è infatti un reato ai sensi dell’art. 544-bis del codice penale e si rischia anche la reclusione, da un minimo di 4 mesi a un massimo di 2 anni.




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giovedì 7 novembre 2024

GATTO BRUCIATO VIVO NEL NAPOLETANO. AIDAA METTE UNA TAGLIA DI 3.500 EURO SUI RESPONSABILI

SANT'ANTONIO ABATE (NAPOLI 7 NOVEMBRE 2024) Non c'è fine all'orrore ed alla violenza contro gli animali. Questa volta il crimine è successo Sant'ANTONIO Abate un paese in provincia di Napoli dove questa mattina nella piazzetta adiacente a via Pontone è stato ritrovato un gatto carbonizzato che secondo i primi riscontri pubblicati sui social dalla sindaca del paese Ilaria Abagnale il gatto sarebbe stato bruciato mentre ancora era vivo. La sindaca ha lanciato un appello alla popolazione invitando chi sa a parlare all'appello della sindaca si affianca quello dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che nei prossimi giorni invierà una denuncia alle autorità per il momento contro ignoti e che mette a disposizione una taglia di 3.500 euro sulla testa dei responsabili di tale crimine. Gli animmalisti pagheranno la taglia a chi con la propria denuncia rilasciata ai termini di legge alle autorità preposte che stanno indagando aiuterà ad individueare e far condannare in via definitiva gli autori di questo ignobile gesto criminale.


IL GATTO NER DAY 2024 DEDICATO ALLA BELLLEZZA DEI GATTI NERI VISTI CON GLI OCCHI DEI BAMBINI

 ROMA (7 NOVEMBRE 2024) Anche quest'anno il 17 novembre si celebra in tutta Italia ed in molte parti dell'Europa e de Mondo la giornata del gatto nero. Il gatto  nero day giunto oramai alla diciottesima edizione. La giornata promossa dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente nata come giornata contro le superstizioni legate alla figura del gatto nero è andata man mano trasformandosi in una festa dalle mille sfaccettature con iniziative in Italia ed in altri paese dedicati ai bellissimi mici nero mantati . Quest'anno i promotori della giornata hanno deciso di promuovere e celebrare la bellezza del gatto nero in tutte le sue sfaccettature e non soffermarsi solo sugli aspetti negativi della storia e delle conseguenti superstizioni antiche di secoli e legate alla figura del gatto nero. "E per festeggiare e far risaltare la bellezza di questi gatti chi se non i bambini possono essere i protagonisti? Abbiamo quindi deciso - scrivono i promotori della giornata- di chiedere a tutti i bambini che frequentano le scuole elementari di fare un disegno del loro gatto nero o di un gatto nero di loro conoscenza , fotografare il disegno e inviarcelo via mail all'indirizzo presidenza.aidaa@gmail.com. I disegni  che perverranno entro natae saranno poi pubblicati in un apposito sito internet e successivamente oggetto di una mostra intinerante prevista per il 2025 e che nelle nostre intenzioni dovrebbe toccare il maggior numero di città italiane". Quindi un inno alla bellezza dei gatti neri.

I bambini che vorranno mandare le foto dei loro disegni corredate da nome e cognome, età e città dell'autore potranno farlo gia da oggi inviandoli a presidenza.aidaa@gmail.com.

CENE SCENDE DALL'AUTO E VIENE TRAVOLTO. CACCIA AL PIRATA

 Il cane scende dall’auto insieme al suo proprietario e viene travolto e ucciso da un’auto pirata. È accaduto questa mattina a Monteroni, nelle vicinanze dell’ufficio postale del paese. Della vicenda sono stati informati gli agenti della polizia locale, che hanno avviato tutti gli accertamenti del caso per tentare di risalire all’identità dell’automobilista, che non si sarebbe fermato per soccorrere l’animale.


MESSINA CINQUANTENNE DENUNCIATO PER BRACCONAGGIO E MALTRATTAMENTO DI ANIMALI

 I carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri e del Nucleo Radiomobile, con il supporto tecnico dei militari del Nucleo Cites di Catania, reparto dei carabinieri Forestali deputato alla tutela dell’ambiente e della fauna, hanno denunciato un 50enne, già noto alle Forze dell’Ordine, in quanto ritenuto presunto responsabile dei reati di “esercizio della caccia con mezzi vietati”, “ricettazione” e “maltrattamento di animali”.

È stata una telefonata giunta al 112 ad allertare i Carabinieri, che hanno quindi effettuato un intervento a Santa Lucia sopra Contesse, dove era stata segnalata la presenza di trappole per volatili. Nel luogo segnalato, situato in una zona rurale, i militari dell’Arma hanno trovato tre uccelli di piccole dimensioni rinchiusi in strette gabbie poste su dei pali in legno,  due reti attrezzate appositamente per la cattura dei volatili, al cui interno si trovavano impigliati due cardellini, utilizzati quali “zimbelli”, ossia uccelli che, con loro canto, servono da richiamo di altri volatili da cacciare, con imbragatura in ferro che provoca forti sofferenze all’animale. Avendo constatato che il materiale rinvenuto era riconducibile a un’attività di bracconaggio, gli accertamenti sviluppati nell’immediatezza dai Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri, insieme ai Carabinieri del Nucleo Cites di Catania, hanno permesso di risalire al presunto responsabile, identificato nel 50enne, sulla cui auto i Carabinieri hanno trovato e sequestrato ulteriore materiale utilizzato per la cattura di volatili.


mercoledì 6 novembre 2024

LA SPEZIA. BOTTE AL CANE IN PIAZZA. DENUNCIA E AFFIDO AL CANILE

 Un uomo è stato denunciato dalla Polizia Locale della Spezia per maltrattamento di animali dopo aver violentemente picchiato il cane della propria compagna nella centrale Piazza Brin.

A portare il caso all'attenzione del comando di Viale Amendola la segnalazione di un privato cittadino che aveva assistito ai maltrattamenti di un giovane cane meticcio, che si era liberato dal guinzaglio che lo assicurava da ore a una colonna mentre il suo conduttore era in un bar, per poi correre libero nella piazza.Grazie al sistema di videosorveglianza, gli agenti della Locale hanno potuto rivedere le fasi in cui l'uomo recuperava il cucciolone per poi colpirlo con calci e pugni. Non solo, questi aveva anche mostrato atteggiamenti minacciosi nei confronti di un passante che lo aveva rimproverato per le percosse rivolte all'animale.

    Oltre alla denuncia, la Polizia Locale ha sottratto il cane alla coppia affidandolo alle cure del canile municipale che lo proporrà per l'adozione.
   

CACCIA DI FRONDO AL CINGHIALE IN VERSILIA? LA FORESTALE APRE UN INCHIESTA

 MASSAROSA. La battuta al cinghiale è iniziata ormai da più di un mese, e nel Comune di Massarosa stanno arrivando segnalazioni di possibili attività non regolari da parte dei gruppi di cacciatori. Da Stiava a Piano del Quercione, da Massaciuccoli ai paesi collinari, i cittadini lamentano passaggi delle squadre all’interno di proprietà e giardini privati, uso di repellenti come la creolina, pasture per foraggiare gli ungulati e appostamenti a pochi metri dalle abitazioni e dalle strade comunali. E le stesse segnalazioni sembrano essere arrivate anche all’attenzione dei carabinieri forestali della stazione di Camaiore, che hanno confermato di aver avviato delle prime indagini. Sulle quali, però, al momento mantengono il massimo riserbo.Quello della caccia al cinghiale è un argomento molto dibattuto. In questi ultimi anni il proliferarsi dell’animale ha causato diversi danni all’agricoltura e agli allevamenti, con casi di peste suina riconducibili proprio agli ungulati. La Regione Toscana è intervenuta con regolamenti, approvati lo scorso luglio, per aumentarne gli abbattimenti e per venire incontro agli allarmi lanciati dagli agricoltori. Una novità riguarda la possibilità, per le imprese agricole, di poter usare propri dipendenti cacciatori per l’abbattimento dei cinghiali nei terreni di proprietà su delega ed autorizzazione della polizia provinciale e in aree interessate dalla peste suina. E pure la stagione della caccia è stata allungata da tre a quattro mesi. Anche il territorio del comune di Massarosa è tradizionalmente un luogo dedito all’attività venatoria, data la presenza di ampie zone boschive abitate dai cinghiali. E molte di queste sono diventate aree dedicate alla caccia. Le zone di Montigiano e Massaciuccoli, i boschi che da Stiava salgono verso la via Panoramica e tutta la parte collinare che da Pedona scende verso Camaiore ne sono alcuni esempi. E intorno a queste aree esistono anche due perimetri di confine, il primo di 100 e il secondo di 400 metri che hanno proprie regolamentazioni e che ammettono la possibilità di cacciare senza incorrere in sanzioni.


ARRESTATO UN BRACCONIERE AD APRILIA. CACCIAVA CON UN FUCILE RUBATO E SENZA LICENZA

 Sabato 2 novembre i Carabinieri del N.I.P.A.A.F. del Gruppo Forestale di Latina hanno arrestato un bracconiere colto sul fatto mentre praticava attività di caccia illegale nella località La Cogna, nel comune di Aprilia. L’uomo, di 49 anni, è stato fermato mentre utilizzava un fucile rubato e un richiamo elettroacustico, strumenti vietati dalla normativa sulla caccia.

Colto in Flagrante con Dispositivo Acustico Illegale

Durante un controllo specifico per combattere il bracconaggio, le forze dell’ordine hanno intercettato un individuo intento a cacciare con mezzi non autorizzati. Il cacciatore era dotato di un fucile da caccia calibro 12 e utilizzava un dispositivo acustico per attirare selvaggina, un metodo vietato dalla legge italiana. Inoltre, il sospettato risultava sprovvisto del regolare porto d’armi.

Fucile Rubato: La Scoperta Inquietante

Le verifiche hanno consentito di accertare che l’arma in possesso del bracconiere era stata rubata circa due anni fa, come denunciato dal legittimo proprietario. Per questo motivo, il cacciatore è stato arrestato in flagranza con le accuse di ricettazione e porto abusivo di arma da fuoco. Attualmente, su ordine del Pubblico Ministero, l’uomo si trova agli arresti domiciliari.

Materiale Sequestrato

Nel corso dell’operazione, i Carabinieri hanno sequestrato non solo il fucile ma anche un richiamo elettroacustico completo di batteria e altoparlante, oltre a 79 cartucce calibro 12 e 6 cartucce calibro 20. Questi sequestri fanno parte dell’attività intensificata dal Gruppo Carabinieri Forestale di Latina per contrastare il fenomeno del bracconaggio e assicurare il rispetto delle norme sulla caccia.


martedì 5 novembre 2024

SAN DONA' DI PIAVE. UOMO TRAVOLTO DAL TRENO MENTRE RINCORREVS IL SUO CANE

 Lunedì mattina, 4 novembre 2024, una tragedia ha colpito la comunità di San Donà di Piave, un tranquillo comune del Veneto. Un uomo, la cui identità resta ancora un mistero, è stato investito da un treno mentre rincorreva il suo cane lungo i binari tra la stazione di San Donà e il territorio di Fossalta di Piave. L'incidente, avvenuto alle 10.55, ha causato l'interruzione della linea ferroviaria per diverse ore, mentre la polizia ferroviaria e l'autorità giudiziaria conducevano le indagini necessarie.


Non è stato un gesto volontario, né un atto di imprudenza consapevole. L'uomo, probabilmente anziano, si è trovato in una situazione di pericolo nel tentativo di non perdere di vista il suo fedele compagno a quattro zampe. Il forte spostamento d'aria causato dal passaggio del convoglio proveniente da Mestre e diretto a Trieste ha avuto conseguenze tragiche, spingendo l'uomo verso il treno in corsa.

Il cane, miracolosamente sopravvissuto, è stato ritrovato vivo e affidato a un ente veterinario. Tuttavia, l'assenza di un chip o di un collare ha complicato il tentativo di risalire all'identità del proprietario. Questo dettaglio ha sollevato ipotesi sulla possibilità che l'uomo fosse una persona senza fissa dimora, legata al cane da un affetto genuino e non formalizzato da documenti.

La comunità di San Donà di Piave è rimasta scossa dall'accaduto. Il sindaco Alberto Teso ha espresso la speranza che, se l'uomo frequentava mense o era assistito dai servizi sociali, una denuncia di scomparsa o una segnalazione possano presto fornire risposte. L'onere di trovare e avvertire eventuali familiari spetta ora ai poliziotti della ferroviaria.

Le indagini sono state complesse e hanno richiesto ore di lavoro da parte degli investigatori e degli operatori dell'impresa De Nobili, incaricata del recupero del corpo. Il tragico impatto ha spostato il punto del ritrovamento fino al comune vicino, Fossalta di Piave, rendendo necessario un meticoloso lavoro di perlustrazione. Senza documenti ritrovati accanto all'uomo, l'identificazione resta un compito arduo. La salma è attualmente custodita all'obitorio dell'ospedale cittadino, in attesa di ulteriori sviluppi.


TREGEDIA AD AIDOMAGGIORE. DONNA E IL SUO CANE INVESTITI DAL TRENO SONO MORTI ENTRAMBI

 Tragedia ad Aidomaggiore: donna e il suo cane investiti da un treno.

Una tragica fatalità ha segnato la serata di ieri nel tratto ferroviario tra Abbasanta e Borore, in territorio di Aidomaggiore. Intorno alle 21, un treno diretto a Cagliari ha investito e ucciso una donna che passeggiava con il suo cane nelle vicinanze dei binari, al chilometro 136+175 della linea ferroviaria.

Nonostante il tempestivo intervento delle squadre di emergenza, compresi i Vigili del Fuoco di Oristano, il personale del 118 e le forze dell’ordine, per entrambi non c’è stato nulla da fare. L’impatto non ha lasciato scampo né alla donna né al suo fedele compagno a quattro zampe.

Le autorità competenti stanno conducendo indagini approfondite per stabilire l’identità della vittima e chiarire le circostanze che hanno portato a questo drammatico evento. Nel frattempo, i Vigili del Fuoco hanno assistito i passeggeri del treno coinvolto, rimasti fermi per oltre due ore a causa dell’incidente.