martedì 31 dicembre 2019

FELICE 2020

da tutti noi

MUORE DOPO SETTE ORE DI AGONIA CANE AVVELENATO VICINO A CAGLIARI

Sos anche a Settimo San Pietro per i presunti avvelenamenti di cani segnalati dai proprietari anche attraverso Facebook. Una situazione che inizia a preoccupare e non poco.
Anche perché alcuni animali sarebbero stati avvelenati nei cortili di abitazioni.
Una cittadina proprio attraverso Facebook denuncia la sua esperienza sostenendo che il suo cane, un labrador di 14 mesi, ha iniziato all'improvviso a mostrarsi sofferente e per questo lo ha portato dal veterinario.
Nonostante le cure, però, l'animale è morto, dopo sette ore di agonia.
Analoghi episodi, come è noto, sono stati già segnalati a più riprese a Quartu e in altri centri dell'hinterland cagliaritano.

AVVELENAMENTI CANI SCIACCA. A GIUDIZIO UN 76ENNE

"Avvelenò e provò a sotterrare 2 randagi": indagato un pensionato

a Procura della Repubblica di Sciacca ha chiuso le indagini e ha iscritto nel registro degli indagati un pensionato 76enne. Secondo quanto è emerso nell'attività investigativa - che è coordianta dal pm Michele Marrone -, l'anziano, G. S., "con crudeltà e senza necessità avrebbe cagionato la morte dei due cani randagi che erano soliti stazionare in contrada Magone, a Ribera, avvelenandoli". Avrebbe, inoltre, poi cercato di nascondere le carcasse degli animali sotterrandole nella zona.
Ad accorgersi che i due cani randagi erano stati avvelenati furono alcuni residenti nella zona che avvisarpno - era l'aprile scorso - le forze dell'ordine.
Altre indagini sono ancora aperte e nell'ufficio giudiziario saccense c'è il massimo dell'attenzione verso questi procedimenti e dunque per la tutela degli animali. A gennaio di quest'anno impiegando il metaldeide, un composto chimico velenoso usato come fitofarmaco contro le lumache e le chiocciole, sono stati avvelenati 17 gatti nella via Cappuccini di Sciacca.



lunedì 30 dicembre 2019

BOTTI. CONSIGLI ANTI STRESS PER MICIO E FIDO


ROMA 30 DICEMBRE 2019 Ecco di seguito il vademecum per salvaguardare fido e micio dai fuochi d’artificio, ogni anno sono almeno 25.000 gli animali che rimangono vittime diretti o indiretti  o che fuggono della notte di San Silvestro di questi almeno 5.000 quelli domestici. Per avere maggiori informazioni è in funzione anche il numero amico di AIDAA che fino a domani sera risponde alle vostre richieste sui consigli, esclusi quelli veterinari. Il servizio è attivo chiamando il numero 3479269949(non è un numero verde)
Fido e i fuochi d’artificio:
1.Non mostrarsi troppo protettivi, alimenta le loro paure
2.Tenerli in appartamento, meglio se in una stanza in penombra e lontana dai rumori
3.Minimizzare l´impatto dei botti accendendo la musica
4.Non tenerli legati alla catena potrebbero strozzarsi
5.Passeggiare con il cane saldamento al guinzaglio, facendo attenzione per i cani anziani e cardiopatici
6.Assicurarsi per tempo che siano facilmente identificabili con microchip, tatuaggio e medaglietta
7.Se l´animale vi sfugge di mano cercatelo nei canili e comunicate la scomparsa presentando denuncia di smarrimento ai vigili, carabinieri o polizia, avvisate le associazioni animaliste e i siti internet che si occupano di cani scomparsi PER AIDAA chiamare il 3479269949
8.Non rafforzare la loro paura dei botti agitandovi
Micio e i fuochi d’artificio
Non guardarli negli occhi, potrebbero diventare aggressivi
Manifestare indifferenza accendendo musica o tv
Non lasciarli soli in giardino ed in balcone in quanto potrebbero farsi male, scappare o buttarsi di sotto
Preparargli un rifugio alternativo già individuato magari sotto il letto
Anticipare l´orario dei bisogni e nei casi più gravi chiedere al veterinario di fiducia un blando sedativo per tranquillizzarli
Assicurarsi per tempo che siano identificabili per microchip o tatuaggio
Se il gatto scompare cercarlo subito in zona, potrebbe essersi nascosto poco distante da casa e preparare una locandina con foto e numeri telefonici, affiggerla vicino a casa e diffonderla via internet sui siti animalisti

AIDAA AD ALAIN DELON: QUANDO SARA' IL MOMENTO CI OCCUPEREMO NOI DEL SUO CANE

Roma (29 dicembre 2019) "E' semplicemente assurdo ipotizzare di voler ammazzare il proprio cane per non farlo vivere dopo la propria morte, chi la pensa cosi è un cattivo esempio da non seguire, e tantomeno non è un amante dei cani anche se si chiama Alain Delon e di mestiere faceva l'attore" Con queste parole il presidente di AIDAA riporta in auge la polemica scoppiata due anni fa in seguito alle dichiarazioni dell'attore francese che aveva sostenuto di aver scritto nel testamento che in caso di sua morte il suo pastore belga doveva essere sottoposto ad eutanasia per essere sepolto vicino a lui. Sono parole che tornano alla mente in questi mesi anche a causa dell'ictus che ha colpito Alain Delon nello scorso mese di agosto e dal quale pare sia uscito per fortuna guarito, ma non va dimenticato che lo stesso attore ha festeggiato i suoi 84 anni lo scorso 8 novembre, insomma non è più un ragazzino e per giunta le sue condizioni di salute meritano la dovuta attenzione, per questo AIDAA torna sull'argomento rivolgendo allo stesso Delon un appello: "Lei ha posseduto oltre cinquanta cani e vuole essere sepolto vicino a loro, qualora tra cento anni lei dovesse passare a miglior vita ci offriamo da subito di occuparci del suo bellissimo cane Douchy - scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- ma cambi per favore il testamento che prevede la sua eutanasia, i cani non sono oggetti da possedere, ma creature da amare e lasciare vivere e siamo certi che lei questo lo capirà".

MILANO. SFRATTATO ABBANDONA DRAGO BARBUTO E SERPENTE DEL GRANO: DENUNCIATO

Un uomo di 55 anni residente in zona San Siro a Milano sottoposto a sfratto, ha consegnato le chiavi al proprietario di casa abbandonando però in due terrari nell'appartamento un serpente del grano ed un drago barbuto. Entrambi gli animali erano in condizioni precarie. L'uomo è stato denunciato per abbandono e maltrattamento di animali, mentre i due animali sono stati sequestrati dalla squadra tutela animali della Polizia Locale di Milano ed affidati ad un titolare di un rettilario nominato custode giudiziario.

QUARTU SANT'ELENA CANI E GATTI MORTI TRA ATROCI SOFFERENZE

A Santu Lianu, nella campagna di Quartu Sant'Elena, torna l'allarme per le esche avvelenate gettate da mani assassine e senza scrupoli.
Un cane è stato avvelenato e anche tre gatti di una colonia sono morti allo stesso modo dopo atroci sofferenze. Si aggiungono agli altri sette cani avvelenati nelle scorse settimane.
È una strage che sembra non conoscere sosta anche perché adesso le polpette non vengono lasciate in strada ma gettate direttamente all'interno dei terreni privati e dei cortili delle abitazioni con il chiaro intento di uccidere animali indifesi.
Un fenomeno che può diventare ancora più grave se si considera che nei giardini giocano anche bambini che potrebbero entrare in contatto con il veleno.
L'allerta è stata lanciata anche sul web dove si invitano i proprietari di cani e gatti a stare attenti e a non lasciare girare da soli i propri animali.
Purtroppo sono numerosi gli episodi che si sono verificati negli ultimi tempi non solo nella campagna quartese ma persino nella spiaggia del Poetto e in alcune piazzette del centro della città.

domenica 29 dicembre 2019

ATTIVO IL TELEFONO CONTRO I BOTTI DI CAPODANNO DI AIDAA

E' attivo da questa mattina  e fino alle ore 21 del 31 dicembre 2019 il TELEFONO ANTI BOTTI DI AIDAA  dove è possibile rivolgersi per chiedere  consigli relativi alla gestione degli animali domestici in relazione ai botti della notte di San Silvestro (esclusi i consigli veterinari). Operatori dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente risponderanno in questi tre giorni dalle 11 alle 21  al numero  3479269949 (non è numero verde ma la telefonata è tariffata secondo le condizioni del vostro piano tariffario) a tutte le richieste relative alla problematiche e alla gestione degli animali domestici e Inoltre per chiunque è possibile ricevere gratuitamente il vademecum con i consigli utili per micio e fido scrivendo una mail a presidenza.aidaa@gmail.com. saranno evase tutte le richieste che perverranno fino alle ore 13 del 31 dicembre 2019. Infine è possibile accedere direttamente alle informazioni ed ai consigli utili collegandosi al blog AIDAA all'indirizzo http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2013/12/botti-di-capodanno-consigli-utili-per.html dove potrete accedere direttamente a tutte le informazioni disponibili.

SCOPERTA MACELLERIA ABUSIVA PER BRACCONIERI NEL CANAVESE

I carabinieri del Nas di Torino, insieme al personale del locale Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale e dell’Arma territoriale, hanno denunciato a piede libero due persone nell’ambito di una serie di attività investigative finalizzate al contrasto del bracconaggio e della macellazione clandestina. 
 
In questo contesto i militari hanno perquisito un capannone di Castellamonte, all’interno del quale hanno rinvenuto una vera e propria area di macellazione e circa un quintale di prodotti carnei di varia tipologia di selvaggina, adeguatamente confezionata e congelata con indicazioni della specie di origine. Gli alimenti, frutto dell’attività venatoria, erano destinati al consumo umano senza che fossero stati prima sottoposti ai controlli sanitari preventivi previsti dalla legge. I prodotti, unitamente al capannone, sono stati posti sotto sequestro. 
 
Nel corso di un’altra perquisizione, invece, i militari hanno rinvenuto, all’interno di un congelatore sito nella casa del secondo indagato, alcune confezioni di carne di selvaggina (cinghiale e camoscio), arbitrariamente conservati all’interno di sacchi neri simili a quelli utilizzati per i rifiuti, e destinati alla commercializzazione nonostante fossero privi di qualsivoglia etichettatura.

SALSICCE CON GLI STUZZICADENTI PER UCCIDERE GATTI E CANI

Davvero terribile quanto sta avvenendo in questi giorni a Pontecagnano dove sono state rinvenute delle salsicce appositamente confezionate per uccidere cani e gatti.

Salsicce con stuzzicadenti per uccidere gli animali

In base a quanto si evince dal sito Voce di Strada.it, si sta assistendo ad un vero e proprio atto di crudeltà a Pontecagnano, dove qualcuno sta posizionando delle salsicce con stuzzicadenti per cercare di uccidere gli animali. Le salsicce vengono appositamente confezionate per uccidere cani e gatti, con gli animali a quattro zampe che rischiano di morire dopo aver ingerito le salsicce con stuzzicadenti all’interno.
Un atto di crudeltà nei confronti dei cani e dei gatti randagi che purtroppo non resta un caso isolato. Le pericolosissime esche sono state rinvenute sul territorio di Pontecagnano Faiano, ma purtroppo non è la prima volta che si assiste ad una vicenda di questo tipo.

sabato 28 dicembre 2019

RIMESSI IN LIBERTA' I BRACCONIERI VICENTINI

Dopo alcuni giorni agli arresti domiciliari, hanno passato il Natale in libertà Alberto Francesco Reniero, 41 anni, artigiano di Brogliano, e Ivan Giuseppe Rossato, 40, titolare della trattoria Rocolo Rossato di Monte di Malo, coinvolti nell'indagine condotta dalla procura di Trento che, convinta di aver individuato una banda dedita al bracconaggio, al furto venatorio, al traffico illecito di richiami vivi per la caccia e di uccelletti morti per lo spiedo, aveva chiesto 48 arresti, suddividendo l'inchiesta fra varie procure del Nord.

Nel Vicentino, oltre al fermo di Reniero e Rossato, c'erano altri dieci indagati in libertà. 

La notizia che i due erano stati liberati è arrivata la vigilia di Natale, dopo che il giudice di Trento, che aveva firmato 18 ordinanze di custodia cautelare, si era dichiarato incompetente per territorio per una serie di presunti reati. Il giudice del tribunale di Udine, dove gli illeciti sarebbero stati commessi, avrebbe dovuto rinnovare gli arresti, ma non l’ha fatto, ritenendo che non vi siano i presupposti del reato per il quale far scattare le manette.
Alle stesse decisioni era arrivato anche il giudice di Brescia, competente per il filone lombardo.

ROMA. SCANNA UN ARAGOSTA VIVA E POSTA IL VIDEO. DENUNCIATO


Roma (28 dicembre 2019) - Scanna con un coltello da macelleria un aragosta ancora viva e posta il video sui social, un uomo O.G. di Roma per questo motivo è stato denunciato con l'accusa di maltrattamento di animali e macellazione clandestina dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA. "L'uomo- si legge nella denuncia  AIDAA che lunedi sarà inviata alla procura capitolina- come si evince dal video scanna l'aragosta ancora viva con un coltello da macellaio su un tavolo da cucina, contravvenendo alle norme di legge sull'uccisione degli astici e delle aragoste e poi ha postato il video sui social, video che ha rimosso solo dopo le proteste di diverse persone. Lo stesso video- conclude la denuncia- è stata poi inviata a noi che abbiamo comunque deciso di denunciare l'autore di questo gesto di inaudita violenza postandolo poi sui social".
aragosta mediterranea

venerdì 27 dicembre 2019

LIBERATI 9 MACACHI DOPO 11 ANNI DI SPERIMENTAZIONE

La notizia è di quelle che fanno credere ancora ai miracoli del Natale: la liberazione di alcuni macachi utilizzati per le sperimentazioni. Il giorno della Vigilia, infatti, nove esemplari di questa specie sono stati liberati nel Centro di Recupero di Semproniano in Toscana, con cui la Lav, Lega antivivisezione, collabora, e dove sono già ospitate due colonie dismesse dai laboratori dell’Università di Modena e di Padova. L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha dato un segnale importante, segnando un altro passo decisivo nella battaglia contro la sperimentazione animale in Italia. "La nostra preoccupazione- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- è che non si tratti di un gesto con il quale qualcuno accetta di scambiare questi macachi con quelli in sperimentazione a Parma" per questo AIDAA vigila sulla vicenda pronta a denunciare qualsiasi eventuale non auspicato inciucio.

A NATALE ABBANDONATI 358CANI

Roma (27 dicembre 2019) - Non si è fermato nemmeno sotto le feste natalizie, ne nei giorni di Natale e Santo Stefano il lavoro dei volontari delle decine di associazioni che si occupano di recuperare sul territorio nazionale i cani abbandonati. Nel periodo compreso tra il 24 e la sera del 26 dicembre sono entrati nei 100 canili monitorati dall'AIDAA Associazione italiana difesa animali ed ambiente 358 cani abbandonati e di questi circa cento sono cuccioli sotto i sei mesi.


CANI AVVELENATI CON L'INSETTICIDA A GRAVINA

Chiedono l'intervento delle autorità locali affinché "giustizia sia fatta per Oscar". E' un appello accorato quello delle volontarie della Lega nazionale per la difesa del cane dopo l'ennesimo episodio di avvelenamento di cani randagi. "Lui è Oscar, ma sarebbe meglio dire che lo era. Già! Da stamattina Oscar non c'è più. E non credo neppure che sia volato sul ponte dell'arcobaleno, come ci piace credere quando un cane esala l'ultimo respiro".

Perché gli ultimi respiri di oscar sono stati affannosi e soprattutto dolorosi. "Cosa ha mosso la mano crudele di quell'individuo che di umano, forse, ha solo il nome? Solo un inetto, un essere abietto può provocare la morte di un essere vivente senza alcun motivo. É nella maniera più ignobile possibile: avvelenandolo" denunciano dall'associazione animalista.

I fatti si sono verificati nella mattinata del 21 Dicembre, tra le 8 e le 9, quando alcuni passanti del popoloso quartiere gravinese si sono accorti delle sofferenze dei due cani. I veterinari dell'azienda sanitaria, arrivati da Andria, però, non hanno potuto far altro che constatare il decesso di Oscar, dovuto ad avvelenamento da insetticidi. 
FONTE
https://www.gravinalife.it/notizie/cani-avvelenati-con-insetticida/


UN CANE MORTO PER AVVELENAMENTO NEL CAGLIARITANO

Bocconi avvelenati per i cani a Flumini, scatta l’allarme: Ieri è morto un quattro zampe, stiamo attenti”.  Ecco l’appello diffuso sui social network e diventato virale, scritto da Denise e condiviso da tanti animalisti: “Attenzione :via Santu Lianu, Flumini di Quartu. Stanno cospargendo i terreni, privati e non, di bocconi avvelenati. Ieri è morto il cane di una vicina, oggi sono stati trovati tre gatti della mia colonia morti. Non lasciate girare i vostri cani e gatti liberamente. Stiamo provvedendo a denunciare l’accaduto alla polizia ambientale”. 

martedì 24 dicembre 2019

DA GENNAIO OBBLIGO DI MICROCHIP PER I GATTI IN LOMBARDIA

MILANO (24 dicembre 2019) In Italia esiste l'anagrafe volontaria felina su base regionale (mentre per i cani è obbligatoria), attualmente solo 300.000 dei circa 7 milioni di felini presenti sul territorio nazionale è registrata all'anagrafe e di questi circa il 36% (108.000) sono registrati in Lombardia. Ora con la modifica della legge regionale sulla lotta al randagismo, a partire dal prossimo 1 gennaio 2020 sarà obbligatorio microchippare tutti i gatti di cui si verrà in possesso a partire dalla quella data, mentre per i gatti già presenti nelle case e nelle colonie feline il microchip sul proprio micio rimane facoltativo. Con questa iniziativa la regione Lombardia pone un punto di partenza ben preciso, infatti dal momento in cui nelle nostre case entreranno gatti provenienti dai gattili o dai rifugi, oppure gatti cuccioli o gatti acquistati questi dovranno avere obbligatoriamente il microchip. Felice il commento del presidente di AIDAA Lorenzo Croce: "Quella dell'obbligo dell'anagrafe felina è una nostra proposta che risale al lontano 2012, e per questo non possiamo che essere felici di questa scelta della regione Lombardia che speriamo apra la strada all'anagrafe felina obbigatoria in tutta Italia sia per i gatti di proprietà che di colonia".

LA PROPOSTA AIDAA DEL 2012 RIPORTATA DALLA STAMPA DI ALLORA


lunedì 23 dicembre 2019

A NATALE SI MANGERANNO DUECENTOMILA CAPRETTI ED AGNELLI


ROMA (23 Dicembre 2019) - Si inizia domani sera con il cenone a base di pesce nel quale verranno mangiati decine di migliaia di anguille e capitoni, aragoste, astici, capesante e melioni di altri pesci, ma il vero boom quest'anno riguarda il pranzo di Natale che specialmente nelle regioni del Nord Italia oltre al bollito, ed al cappone vedrà in tavola qualcosa come 200.000 agnelli e capretti che al contrario degli anni scorsi torna sulle tavole imbandite natalizie degli italiani in quantità industriale con un incremento del 30% rispetto alle vendite dello scorso anno, e con una ripresa anche rispetto ai consumi pasquali, quando invece la vendita di  carne di agnello è in diminuzione di molti punti percentuali.

REGGIO CALABRIA. SALVATI 50 VOLATILI DAI BRACCONIERI

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, nel corso di un’ordinaria attività di controllo economico-finanziario del territorio condotta d’iniziativa, hanno individuato un sito in cui erano illecitamente detenuti e maltrattati oltre 50 esemplari di volatili di specie protette, nonché una consistente quantità di oggetti e attrezzature necessarie e funzionali all’espletamento delle illecite attività di bracconaggio e uccellagione, deferendo alla locale A.G. un soggetto responsabile (G.C., cl’ 41).
In particolare, in agro di Campo Calabro (RC), i finanzieri della Compagnia Reggio Calabria ponevano in essere apposite e dedicate attività di osservazione e appostamento che consentivano di individuare un bracconiere, privo di licenza di caccia, intento a esercitare illecitamente l’attività di uccellagione.
Più nello specifico, il soggetto in questione veniva colto in flagranza di reato mentre, nascosto dietro una serie di rovi, comandava una rete di cattura puntellata con lunghi picchetti d’acciaio e collegata a una corda che giungeva fino al nascondiglio in cui si trovavano gli animali, potenziali future vittime di questa pratica di caccia illecita.
Nelle immediate vicinanze del sito in questione risultavano, infatti, trovarsi  7 gabbie, poste su appositi paletti e contenenti ciascuna un volatile, appartenente a specie “particolarmente protetta”, utilizzato per richiamare, traendoli in inganno, quelli ancora in libertà: venivano così ritrovati, complessivamente, 4 cardellini 2 verdoni e 1 ibrido di cardellino/canarino.
Inoltre, all’interno di un borsone anch’esso rinvenuto nella circostanza, in una gabbia ben più grande, venivano scoperti dai finanzieri ulteriori 4 verdoni e 11 verzellini, ovvero il parziale “frutto” dell’illecita caccia praticata in quella giornata, interrotta, però, dall’inaspettato intervento dei militari.
Sulla base di quanto individuato, i militari operanti effettuavano, d’iniziativa, delle perquisizioni nell’abitazione del bracconiere e nelle pertinenze a lui in uso: nel corso delle attività di ricerca venivano ritrovate, in un rustico adiacente all’abitazione, numerose gabbie appese ai muri.
Le gabbie, tutte di ridottissime dimensioni, arrugginite e sporche, ospitavano, in condizioni precarie, inadeguate e incompatibili con la natura degli animali che contenevano, complessivamente, ulteriori 17 cardellini1 ibrido di cardellino/canarino1 verdone e 1 verzellino.
Proseguendo nelle attività di ricerca, in un’intercapedine realizzata tra l’abitazione e un terreno di proprietà del bracconiere, nelle medesime pessime condizioni, venivano altresì ritrovate ulteriori gabbie contenenti 4 verdoni e 7 verzellini.
Le attività di perquisizione consentivano, altresì, di rinvenire tutta una serie di oggetti e attrezzi indispensabili e funzionali all’attività di bracconaggio, tra cui reti di catturapuntelli in metallorichiami elettronici (comprensivi di batterie e casse), lenze e corde.
Anche in ragione dell’elevata specificità del segmento operativo in argomento, le attività venivano condotte con l’efficace e preziosa collaborazione del personale dell’associazione anti-bracconaggio C.A.B.S., importante realtà composta da un nucleo speciale anti-bracconaggio formato da volontari esperti.
In tale scenario, visto lo stato di detenzione degli animali ritrovati, i finanzieri interessavano il personale tecnico-veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria che, intervenuto sul luogo delle operazioni, constatava le inadeguate modalità di custodia di tutti gli animali citati, nonché di 9 canarini che, benché di lecita detenzione, venivano anch’essi sottoposti a sequestro, poiché, come gli altri, detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
Il personale veterinario dell’A.S.P., inoltre, constatava, in particolare, il maltrattamento di un verdone, utilizzato come zimbello (richiamo) per l’attività di uccellagione: l’animale, infatti, presentava una imbracatura fatta artigianalmente con dello spago, che passava dal collo alle ali ed era annodata all’altezza dello sternoche veniva utilizzata per forzarlo a volare in modo da attirare così gli altri volatili, provocandogli forte stress e costringendolo a vivere in condizioni innaturali.
Tutta la fauna e le attrezzature scoperte dai militari operanti venivano così poste sotto sequestro, mentre il bracconiere veniva denunciato alla locale Procura della Repubblica presso il locale Tribunale per i reati di furto aggravato (commesso nei confronti della fauna, considerata patrimonio indisponibile dello stato), maltrattamento e abbandono di animali e uccellagione.
Le varie specie animali venivano, quindi, condotte presso l’Associazione Mediterranea per la natura – Centro di recupero fauna selvatica “Stretto di Messina”, ove la responsabile della struttura, dopo aver sottoposto singolarmente a visita le specie protette sottoposte a sequestro, su disposizione del P.M. di turno costantemente aggiornato circa le operazioni di P.G. in corso, attivava, per i volatili in buona salute, le c.d. “procedure di liberazione”, prendendo in carico per le cure necessarie quelli di cui non era possibile la liberazione, disponendo, al contempo, l’affidamento delle specie nate e cresciute in cattività.
Nell’ambito delle azioni di intervento finalizzate alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi, il Corpo della Guardia di Finanza opera costantemente, nel più generale ambito del controllo del territorio, in vista della preservazione di tutte le specie di fauna che costituiscono patrimonio inestimabile dello Stato italiano, nonché dell’intera regione mediterranea.

MALTEMPO. MORTI O SCAPPATI 242 CANI

Maltempo. 242 i cani morti,scappati o dispersi a causa del maltempo in Campania, Liguria e Puglia sono in corso le verifiche anche per quanto riguarda i randagi, che potrebbero essere molti di piu. vi aggiorniamo non appena avremo dati certi.

IL GOVERNO DA VIA LIBERA ALLA VIVISEZIONE FINO AL 2022

Gli esperimenti sugli animali sarebbero dovuti finire entro il 2020, invece con una decisione nascosta all'interno del decreto milleproroghe approvato nella giornata di sabato gli esperimenti sugli animali in laboratorio potranno continuare fino al 2022. Questa è la decisione del governo PD-5STELLE che costerà la vita a circa 1 milione di animali che saranno soppressi dopo essere stati torturati nei prossimi due anni. 

GLI ANIMALI DI CUI NESSUNO PARLA/2 - CAPITONI ED ANGUILLE

Gli altri due animali che per eccellenza finiranno domani nelle cene natalizie sono le anguille ed i capitoni si calcola che saranno oltre un milione e mezzo gli animali di queste due specie che saranno uccise e mangiate in questi giorni, anche di loro nessuna associazione animalista parla quasi mai, noi invece vogliamo farlo e vogliamo invitarvi a condividere.


LA STRAGE DI NATALE/1: I CAPPONI

Vogliamo fare tra oggi e domani alcune finestre, su quegli animali che vengono massacrati per il pranzo di Natale di cui nessuno spesso parla. In questa prima finestra parliamo dei capponi, saranno 800.000 quelli che tra domani, natale e santo stefano finiranno in padella. Di loro nessuno parla mai, ma sono i veri protagonisti in negativo delle stragi natalizie.

TORNANO LE TRUFFE DEI CANI DI NATALE VIA WEB


TORNANO LE TRUFFE DEI CANI DI NATALE VIA WEB
MILANO (21 DICEMBRE 2019) Continuano anche in questi giorni della vigilia di Natale le truffe dei cani di razza offerti a prezzi stracciati via Web.  Le ultime vittime di cui siamo a conoscenza risalgono a ieri e nell’ordine sono state raggirare a Livorno, Milano e in provincia di Lecce.
Il sistema è sempre lo stesso: vengono caricati degli annunci sui siti online di vendita animali dove si propongono dei cani di razza (quest’anno vanno di moda i cani di piccola taglia ed in particolare i bouledogue francesi e il buldogg inglesi) a prezzi stracciati, dai duecento ai trecento euro contro un costo reale di circa 1.000- 1.500 euro applicato dagli allevatori italiani, vengono inviate anche le foto dei cani caricate su portali fasulli di fantomatici allevamenti che si troverebbero nei paesi del nord Europa e in Ucraina e una volta raggiunto l’accordo si chiede il pagamento anticipato via money transfert o su un iban che si scopre poi essere legato a carte prepagate estere.
Dopo il primo pagamento vengono inviati dei documenti falsi di viaggio da parte di inesistenti compagnie di trasporto merci via aerea, in modo che il truffato si senta al sicuro, ma dopo due giorni inizia la nuova richiesta di denaro. Con la scusa che occorre pagare l’assicurazione del trasporto del cane, le spese di dogana e altre spese ovviamente inesistenti viene richiesto un ulteriore invio di denaro di circa 6-700 euro.
Ovviamente i cani non arriveranno mai in quanto sono inesistenti, e le richieste di denaro potrebbero proseguire fino ad arrivare agli oltre 2.000 euro.
COSA FARE
Occorre non pagare, ma come ogni tanto succede qualcuno ci casca  allorae appena si riceve la seconda richiesta di denaro andare direttamente il polizia postale a denunciare questi signori che operano con telefoni esteri ma dal nostro paese per i reati di truffa, tentata estorsione e falso.
“L’appello è sempre lo stesso, non comperate mai animali e tantomeno i cuccioli di cane via web se non avete le garanzie che si tratti di un allevamento autorizzato di cui potreste aver notizia tramite l’Enci, ogni giorno ci sono una ventina di persona che ci cascano e queste organizzazioni criminali fanno soldi a palate- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA- e meglio ancora anziché comperare andate ad adottare cani in canile dove ce ne sono 150.000 che aspettano di trovare una famiglia e non potete immaginare quanto amore sono in grado di dare”.


ANCHE I PICCIONI HANNO I LORO RIPARI NATALIZI...

Un tetto e un sottotetto riscaldati, questi sono i ripari natalizi per migliaia di piccioni in tutta Italia, non scacciamoli, a Natale diamo anche loro del cibo...


sabato 21 dicembre 2019

PRESEPE DI TREMENZUOLO: RIAPPARSI PER MIRACOLO I 4 CONIGLI. E NON SARANNO MANGIATI

Sarà stata la bontà natalizia, saranno stati gli articoli dei giornali, sta di fatto che poche ore dopo aver diffuso il video dove appare un solo coniglio nel presepe, miracolosamente i quattro conigli sono riapparsi tutti sani e salvi, e la volontaria che ci ha segnalato la questione ci ha confermato di essere stata contattata dal proprietario dei conigli che ha confermato che gli stessi sono stati visitati da un veterinario e stanno bene e che dopo il presepe saranno messi in adozione e non finiranno in padella. Ora ci aspettiamo che questi signore vedano bene di toglierli dal presepe nei giorni di fine anno in quanto con i botti sarebbero destinarti a morte sicura, e ci accerteremo che non vengano mangiati e che gli stessi possano essere veramente adottati. Non molliamo.

MILANO. VIA LIBERA ALLA PRESENZA DEI CANI NELLE CASE DI RIPOSO

Il comune di Milano ha votato un ordine del giorno che impegna la giunta a studiare una serie di iniziative che permettano nelle case di riposo pubbliche o private di poter garantire la presenza fissa dei cani di proprietà dei propri ospiti. L'ordine del giorno presentato dal consigliere di Fratelli d'Italia Andrea Mascaretti, va a sommarsi alle altre proposte votate in questi mesi dal consiglio comunale di Milano in materia di diritti di animali ed in particolare il diritto degli animali di viaggiare gratis sui tram e metropolitane proposto dal consigliere leghista Gabriele Abbiati e quello sulla possibilità di seppellire gli animali d'affezione insieme ai propri umani voluto dal consigliere di Forza Italia Fabrizio De Pasquale.
Questa proposta, come altre votate in passato rientrano nelle proposte storiche della nostra associazione.

LA PROPOSTA AIDAA

CHE FINE HANNO FATTO I CONIGLIETTI DEL PRESEPE DI TREVENZUOLO?

TREVENZUOLO (Vicenza 21 dicembre 2019) La scoperta è stata fatta da una volontaria del posto che ieri mattina passando davanti alla chiesa di Trevenzuolo ha notato che i coniglietti presenti nel presepe non erano piu quattro ma uno solo e ci ha contattato inviandoci il video dal quale si evince chiaramente che al momento della sua registrazione 3 conigli erano scomparsi. Non sappiamo dove siano stati ubicati i coniglietti ne se gli stessi sono stati semplicemente spostati, oppure se qualche anima buona li ha salvati o se sono finiti in pentola.. Ora aspettiamo risposte.
L'ARTICOLO DI IERI

la foto dei quattro conigli presenti fino alla serata di giovedi.....

venerdì 20 dicembre 2019

CONIGLI VIVI NEL PRESEPE DI TREVENZUOLO. INSORGONO GLI ANIMALISTI

Trevenzuolo (Verona 20 dicembre 2019) Una segnalazione è stata inviata alle autorità ed alla polizia veterinaria perchè venga controllato lo stato di salute dei quattro coniglietti vivi che sono stati inseriti nel presepe di Trevenzuolo un comune della provincia di Verona per verificare che gli stessi non stiano subendo maltrattamento questo anche alla luce del fatto che i conigli presumibilmente restano all'addiaccio anche durante la notte. La vicenda ha fatto infuriare gli animalisti locali che hanno chiesto aiuto all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ed ad altre associazioni animaliste per chiedere che i conigli vengano tolti dal presepe e successivamente salvati dalla macellazione. Da qui l'appello del presidente AIDAA Lorenzo Croce che chiede al parroco la immediata rimozione dei conigli e la loro ricollocazione in una struttura protetta. 

NATALE. DONA UN PACCO CIBO PER I CANI CLOCHARD.


APPELLO NATALIZIO. DONA IL CORRISPETTIVO DI UN PACCO CIBO PER I CANI CLOCHARD.
MILANO (19 DICEMBRE 2019) Dal 2016 l’associazione italiana difesa animali ed ambiente aiuta e consegna cibo a un gruppo di cani anziani dei clochard di Milano, si tratta di diversi cani il cui numero varia dai 30 ai 50 al mese. Il tutto avviene solo grazie all’apporto economico e di tempo di un gruppo di volontari che operano oltre che per i cani anziani anche in situazioni di emergenza. Come ogni anno a Natale ci si prodiga per donare un pacco cibo che possa durare alcuni giorni per questo anche quest’anno l’AIDAA lancia l’appello a tutti coloro che in qualche modo vogliono e possono aiutare ecco di seguito l’appello: “ PER NATALE AIUTACI A DONARE DEL BUON CIBO (SECCO ED UMIDO) AI 50 CANI ANZIANI CHE SEGUIAMO COME ASSOCIAZIONE. PER AIUTARCI PUOI FARE UNA DONAZIONE CHE SERVIRA’ A COMPERARE CIBO DI BUONA QUALITA’ CHE SARA’ DISTRIBUITO TRA VENERDI 20 E MARTEDI 24 DICEMBRE. (E SE AVANZIAMO SOLDI FAREMO ALTRI GIRI PRIMA DI CAPODANNO)
PER AIUTARE UN CANE ANZIANO ABBIAMO PENSATO A DUE PACCHI CIBO UNO DA 10 ED UNO DA 20 EURO. E’ POSSIBILE ANCHE DONARE DIRETTAMENTE IL CIBO OLTRE ALLA DONAZIONE
per informazioni e per donare il cibo contattare il 3479269949 oppure mandare una mail a presidenza.aidaa@gmail.com



giovedì 19 dicembre 2019

NATALE. IL 60% DEI CANI TOY VENDUTI ONLINE SI AMMALA DOPO POCHI GIORNI

MILANO (19 DICEMBRE 2019) - Cala sensibilmente il numero dei cuccioli di cani prenotati come regali di Natale, sono infatti circa  12.000 le prenotazioni registrate dai siti internet e che saranno acquistati con il diritto di recesso e pagati a rate. 5.000 in meno rispetto al natale scorso. Ma purtroppo prende piede la moda dei cani di razza di piccole dimensioni (mini toy)   che rappresentano circa il 50% dei cani che saranno acquistati per Natale. Si tratta spesso di incroci tra consanguinei, cani affetti da nanismo e cani di riproduzione delle razze toy sottoposti a cure farmacologiche per ridurne il naturale sviluppo del loro organismo. E'una moda orribile quella del cani mini toy sia per la manipolazione genetica, sia per il prezzo per cui alcune razze cani arrivano a costare fino a 15.000 euro, mentre il prezzo medio è comunque non inferiore ai 3.000 euro (pagabili a rate e con diritto di recesso come se si trattasse di un qualunque oggetto). Ma il vero dramma per il quale le associazioni di tutela di animali ed anche gli allevatori seri, invitano a non comperare animali sul web è dettato dal fatto che il 60% dei cuccioli di cane comperati online sono  risultano essere malati proprio perchè consanguinei, o nel caso dei cani che arrivano irregolarmente dall'estero molti si ammalano in quanto tolti troppo presto alle madri e messi in vendita ben prima dei 2-3 mesi di vita. Di questi ultimi il 22% dei cuccioli muore entro i primi 4 mesi di vita (e vengono spesso sostituiti da altri cuccioli nelle stesse condizioni grazie proprio al diritto di recesso) mentre molti altri non raggiungono l'anno di vita. "Crediamo sia necessario mettere un freno al mercato online dei cuccioli di cane e sopratutto introdurre il divieto di vendita dei cuccioli online- si legge in una nota AIDAA- perchè nel nome del profitto si sacrificano centinaia di piccoli cuccioli di cane che tolti troppo presto alle loro madri rischiano di morire dopo poche settimane per essere sostituiti da altri cuccioli nelle stesse condizioni". Il giro di affari che ruota attorno a questo mercato natalizio dei cuccioli venduti online supera abbondantemente i 50 milioni di euro.

9 CANI AVVELENATI NEI DINTORNI DI MIRABILANDIA

4 cani avvelenati in poche settimane in via Dei Tre Lati, nella zona di Mirabilandia con bocconi contenenti lumachicida. L’ultimo episodio nella giornata di martedì, con i proprietari che hanno trovato il proprio cane colpito da convulsioni. L’animale è stato trasportato d’urgenza in clinica veterinaria, ma non è riuscito a superare la crisi.
Gli episodi di avvelenamento si stanno susseguendo ormai da alcuni mesi, tutti con la stessa dinamica. Il caso più eclatante è avvenuto il 31 ottobre, quando un cane, residente nell’abitazione vicina all’animale avvelenato martedì, è stato avvelenato con una grande quantità di lumachicida. A rivelare l’enorme quantitativo è stata l’autopsia completata dal veterinario dopo la morte dell’incolpevole vittima. I residenti della zona, oltre a preoccuparsi per la salute dei rispettivi animali, stanno iniziando ad avere paura per loro stessi: secondo alcuni, infatti, gli avvelenamenti potrebbero essere opera di qualche male intenzionato che punta ad entrare nelle abitazioni per rubare e di conseguenza ha deciso di disfarsi dei cani i quali, abbaiando, potrebbero dare l’allarme.
L’intera questione è ora seguita dai carabinieri che hanno avviato le indagini per cercare di dare un’identità alla persona o alle persone che hanno preso di mira gli animali e per cercare di capire le motivazioni alla base di questo gesto.

LUPI AVVISTATI SULLE PISTE IN TRENTINO. INIZIA LA CACCIA ALLE STREGHE?

Trento (19 dicembre 2019) - I lupi attraversano le piste da sci della Val Badia e subito inizia la caccia alle streghe con il chiaro intento di promuoverne l'abbattimento. Ma vediamo i fatti: una piccola famiglia di lupi nei giorni scorsi sarebbe stata avvistata tre volte mentre attraversava la neve sulle piste da sci, mentre due giorni fa un lupo solitario è stato avvistato e ripreso sempre su una pista da sci in Val Badia. Immediatamente dopo la diffusione delle immagini sono partite le solite cassandre che hanno iniziato a mettere in giro voci incontrollate chiedendosi ad esempio se era necessario veder attaccato un bambino o uno sciatore per capire che i lupi devono essere fatti allontanare (anzi abbattuti) dalle zone delle piste. A suonare l'allarme per una possibile futura (non molto in la nel tempo) richiesta di abbattimento dei lupi è invece l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che in una nota ricorda come: "E' buona cosa evitare allarmismi che già in passato hanno portato ad inutili abbattimenti di selvatici e che vorrebbero alcune provincie e regioni italiane abbattere selettivamente anche i lupi- si legge nella nota- La presenza del lupo nelle zone antropizzate non costituisce affatto un pericolo per l'uomo, ed è bene ricordare che non vi sono mai stati attacchi agli umani da parte dei lupi in Italia essendo i lupi animali schivi per loro natura. Quindi- conclude la nota- sia chiaro che non ci sarà alcuna tolleranza verso chi lancerà inutili campagne allarmistiche sulla presenza dei lupi in Val Badia o in altre zone antropizzate".

PISA. CANI MACELLATI E SCUOIATI RITROVATI IN UN SACCO

Pisa, 18 dicembre 2019 - Sono i resti di uno o due cagnolini a pelo semi-lungo bianco e nero. Esemplari del peso massimo di 10 chili, che qualcuno ha sezionato, scuoiato e chiuso in un sacco di nylon abbandonato nel campo tra via Novelli e via Bargagna, a due passi dal marciapiede, in Pisanova. È l’ultimo capitolo dell’escalation di orrore che, nelle ultime settimane, a Pisa, prende di mira i cani. Prima i bocconi avvelenati, nei parchi della zona Battelli-Don Bosco.
E la macabra scoperta fatta da un passante che ieri stava andandoa fare delle commissioni. Da lontano sembrava un peluche intriso di pioggia, ma avvicinatosi ha visto bene che quella busta conteneva un animale, almeno uno, macellato e scuoiato.

BRACCONIERE BECCATO GRAZIE AD UNA RIPRESA CON LO SMARTPHONE

n uomo armato si aggira in uno dei polmoni verdi di Casamicciola. Si guarda attorno, con scrupolosa attenzione. Il fucile è ben imbracciato e attorno a lui si muove, vivace un cane. Si tratta di uno dei tanti appassionati dell’arte venatoria in cerca di prede. Fin qui nulla di strano. La caccia a Ischia è molto diffusa e amata. Ma dalle immagini riprese da uno smartphone si nota un particolare che in un istante tramuta il cacciatore in un bracconiere. La battuta di caccia si sta svolgendo a pochi metri dalle abitazioni private. Una circostanza assolutamente vietata dalla legge. Chi intende dedicarsi alla caccia in Italia, infatti, è tenuto a tenersi ad almeno 100 metri di distanza dalle abitazioni, con l’obbligo inoltre di non sparare in direzione delle abitazioni se non si è distanti almeno 150 metri da quelle più vicine. Distanze che non sono state minimamente rispettate, come si evince dal video diffuso dai Verdi dell’isola d’Ischia. Ed è Maria Rosaria Urraro, referente isolana del partito del sole che ride, a divulgare le allarmanti immagini.

mercoledì 18 dicembre 2019

BRACCONIERE PRESO NEL PARCO DEL VESUVIO CON IL FUCILE FUMANTE

 L'hanno sorpreso con un esemplare di beccaccia appena abbattuto. Ed era all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio dove vige il divieto di caccia. Un 60enne di Somma Vesuviana, è stato denunciato per bracconaggio dal reparto carabinieri Parco Nazionale del Vesuvio agli ordini del colonnello Antonio Lamberti nell'ambito di attività programmate della campagna controlli straordinari nel settore agricolo agroalimentare e forestale 2019. I militari lo hanno sorpreso all'alba di sabato con il “fucile fumante” e un uccello appena ucciso nella zona vietata nel Comune di Somma Vesuviana. Per questo motivo sono stati sequestrati il fucile da caccia pronto a sparare, sei munizioni l’esemplare di beccaccia. Oltre a questo il bracconiere ha ricevuto due sanzioni per un ammontare complessivo di circa 400 euro.

ALTRI CANI AVVELENATI NELLO SPEZZINO

Maissana (La Spezia), 17 dicembre 2019 - Un cane morto avvelenato , un altro salvato in extremis grazie all’intervento tempestivo e decisivo dei medici di una clinica veterinaria. Due episodi nell’arco di una settimana che hanno gettato allarme e preoccupazione nel piccolo borgo di Tavarone, nel Comune di Maissana, dove evidentemente a qualcuno non piacciono gli animali a tal punto da volerne la morte, tanto da abbandonare vicino alle case bocconi avvelenati. Una brutta vicenda, quella che arriva dalla piccola frazione del Comune dell’alta Val di Vara, denunciata sui social network dalla stessa proprietaria di uno degli animali avvelenati dai bocconi killer, che ha sporto denuncia ai carabinieri con la speranza che venga individuato l’autore di questi folli gesti, probabilmente la stessa persona. Una speranza, quella della donna, condivisa dagli abitanti del piccolo borgo, molti dei quali proprietari di cani. Il primo episodio è avvenuto la scorsa settimana, con un cane che dopo aver ingerito uno dei bocconi avvelenati ha cominciato a palesare i sintomi dell’avvelenamento: purtroppo per l’animale non c’è stato nulla da fare. Sette giorni dopo un altro episodio, sempre nella stessa zona del paese: questa volta, fortunatamente, l’intervento degli specialisti veterinari ha evitato il peggio, con l’animale che si sta poco a poco riprendendo dalla brutta esperienza. Un escalation che in poco tempo è arrivata a bussare anche alle porte del municipio, dove il sindaco Alberto Figaro ha immediatamente coinvolto i carabinieri forestali e l’Asl4 chiavarese per cercare di frenare il triste fenomeno. "Si tratta di episodi gravi, sui quali mi auguro che le forze dell’ordine facciano luce – spiega il primo cittadino del Comune di Maissana –, avvelenare gli animali è un reato. Come amministrazione abbiamo immediatamente avvisato il borgo di questa situazione, rimandando a quanto stabilito con un’ordinanza ad hoc nel 2016 sulla condotta degli animali, e raccomandando ai possessori di animali di prestare maggiore attenzione. Con i carabinieri forestali e il nostro vigile urbano abbiamo deciso di fare una perlustrazione per verificare l’eventuale presenza di altri bocconi avvelenati in paese, e di aumentare i controlli per evitare che questi episodi si ripetano".